Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

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daniele64
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by daniele64 »

soundofsilence wrote:Qualcuno saprebbe dirmi com'è il pendio tra la Rocca del Tournou e il Lago della Biscia?
Mi farebbe piacere collegare le due cose, ma non ricordo bene la zona.....
Io sono stato sulla Rocca del Tournou una mesata fa . Avevo ipotizzato un ritorno diretto da lì al Rifugio Prato Rotondo ma , una volta in vetta , non mi è più parsa una buona idea visto il ripido pendio con pietraie ed il versante opposto ricco di fitti boschi poco invitanti . :risata: Verso il Lago della Biscia ( che non ho visto ) non dev'essere molto meglio . Adeso ci saranno pure un po' di neve e di ghiaccio . Secondo me è fattibile , con calma ed attenzione , ma mi sembrerebbe meglio dal Lago alla Rocca che non viceversa .
Comunque su OSM non ho visto tracce ... Se a casa trovo qualche foto esplicativa te la mando .
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soundofsilence
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

daniele64 wrote:Io sono stato sulla Rocca del Tournou una mesata fa . Avevo ipotizzato un ritorno diretto da lì al Rifugio Prato Rotondo ma , una volta in vetta , non mi è più parsa una buona idea visto il ripido pendio con pietraie ed il versante opposto ricco di fitti boschi poco invitanti . :risata: Verso il Lago della Biscia ( che non ho visto ) non dev'essere molto meglio . Adeso ci saranno pure un po' di neve e di ghiaccio . Secondo me è fattibile , con calma ed attenzione , ma mi sembrerebbe meglio dal Lago alla Rocca che non viceversa .
Comunque su OSM non ho visto tracce ... Se a casa trovo qualche foto esplicativa te la mando .
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Sì, se hai qualche foto potrebbe aiutare a farmi un'idea. Il lago della biscia si trova esattamente a ovest della cima nord, ma non mi sarebbe necessario arrivare proprio lì, andrebbe bene anche riconnettersi al sentiero segnato più avanti, magari andando in direzione nord-ovest dalla vetta.
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by fabio.rapallo »

Concordo con daniele64, è meglio affrontare quella parete in salita. Avevo ravanato da quelle parti qualche anno fa. Se arrivi dall'Alta Via e segui il sentiero per Piampaludo non serve arrivare fino al lago della Biscia, puoi attaccare la salita già prima. Non ho foto di quell'escursione, ma ricordo che non avevamo individuato nessuna traccia in particolare, bisogna andare un po' su a sentimento, tenendo conto che ci sono alcune pietraie e alcune di queste pietraie sono ripide e instabili. Ma niente di proibitivo, basta andare un po' qua un po' là finché non si passa. Però consiglio di fare l'esplorazione in salita.
Ciao,
F.
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

fabio.rapallo wrote:Concordo con daniele64, è meglio affrontare quella parete in salita. Avevo ravanato da quelle parti qualche anno fa. Se arrivi dall'Alta Via e segui il sentiero per Piampaludo non serve arrivare fino al lago della Biscia, puoi attaccare la salita già prima. Non ho foto di quell'escursione, ma ricordo che non avevamo individuato nessuna traccia in particolare, bisogna andare un po' su a sentimento, tenendo conto che ci sono alcune pietraie e alcune di queste pietraie sono ripide e instabili. Ma niente di proibitivo, basta andare un po' qua un po' là finché non si passa. Però consiglio di fare l'esplorazione in salita.
Ciao,
F.
Nessun problema a farlo in salita, semplicemente voglio fare un anello da Piampaludo che passi dalla Rocca del Tufo e quindi vada alla Rocca Fontanaccia e alla Rocca Tournou, senza poi tornare indietro da quest'ultima, ma scendendo direttamente verso Piampaludo. E' quindi lo stesso se il giro lo faccio al contrario.
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by daniele64 »

Non so quanto ti possa essere utile 'sta foto che dovrebbe inquadrare le pendici sud ovest della Rocca del Tournou , riprese dal Prato Rotondo. Magari ti fai un'idea della pendenza e delle pietraie .
Beigua 2016 099.JPG
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

daniele64 wrote:Non so quanto ti possa essere utile 'sta foto che dovrebbe inquadrare le pendici sud ovest della Rocca del Tournou , riprese dal Prato Rotondo. Magari ti fai un'idea della pendenza e delle pietraie . :smt006
Grazie. Peccato che non si veda anche la continuazione della cresta nord che sembra decisamente abbordabile, in ogni caso mi sembra che la discesa\salita sia fattibile anche da quello che si vede nella foto, magari conviene fare un breve tratto di cresta nord, quindi scendere dal bosco e piegare poi a sud sotto il tratto roccioso, quindi decidere se continuare per un nuovo bosco a sud, o andare dritti per prati e rocce che la pendenza sembra minore.
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by lupo della steppa »

viewtopic.php?f=5&t=9813&hilit=+roccion ... meraviglie

qui magari trovi qualche info :strizzaOcchio::

adesso però a nord ci sono 30/40cm di neve durissima,di marmo
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)

"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by fabio.rapallo »

Aggiungo anche che più a nord del lago della Biscia il Rio Ferretto corre per un pezzo abbastanza incassato, e il sentiero "+ giallo" è dall'altra parte rispetto alla rocca del Turnou, quindi a scendere dal Turnou da nord si potrebbe rischiare di finire in un cul-de-sac che richiede ulteriore ravanamento.
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

fabio.rapallo wrote:Aggiungo anche che più a nord del lago della Biscia il Rio Ferretto corre per un pezzo abbastanza incassato, e il sentiero "+ giallo" è dall'altra parte rispetto alla rocca del Turnou, quindi a scendere dal Turnou da nord si potrebbe rischiare di finire in un cul-de-sac che richiede ulteriore ravanamento.
Sì, allora proverò dal percorso che si individua sulla foto di Daniele, mi pare più che fattibile, anche senza ravanare.
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

Domenica 5 marzo 2017: Piampaludo (900) – Sentiero Archeologico (972) – Rocca del Tufo (970) – Bricchettino Aguzzo (975) – Rocca del Tuono (970) – Lago della Biscia (950) – Cima Fontanaccia (1145) – Monte Rama (1145) – Bric Damè (1180) – Casa del Chè (965) - Sentiero archeologico (972) – Piampaludo (900).

Partecipanti: Gheroppa, Stefania, Kay, Piera e soundofsilence.

Lunghezza: 16 Km. Circa.

Dislivello: 600 m. circa.

Difficoltà: EE perché fuori sentiero, ma semplice la salita e la discesa al Bricchettino Aguzzo e alla Rocca del Tuono, EE anche la salita e la discesa dalla Cima Fontanaccia, in particolare la salita che richiede l’uso delle mani per un breve canalino di I grado, da fare con attenzione in caso di roccia scivolosa. Tutto il resto E.

Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Voltri, dove si continua verso ovest per meno di un Km e quindi si svolta a destra per il Passo del Turchino. Raggiunto il passo si prende a sinistra per il Faiallo, Vara e Urbe. Si sale quindi il passo del Faiallo, passando sotto le pendici del Bric del Dente, e quindi si supera il Passo e si scende fino a Vara Superiore prima ed Inferiore poi. A Vara Inferiore si può seguire il cartello in legno che indica sulla sinistra una stretta stradina asfaltata che in 7 Km. porta Piampaludo, oppure proseguire sulla Sp40 verso San Pietro d’Olba e, quindi, poco prima di giungervi, girare a sinistra seguendo le indicazioni ufficiali per Piampaludo; la prima opzione è più corta ma anche più tortuosa. Giunti a Piampaludo si passa subito una strettoia tra le casa e si prosegue sulla strada principale, ignorando alcune deviazioni a destra e a sinistra (una anche segnalata con cartelli dei sentieri), e si giunge al centro del paese, passato il quale troviamo un bivio: a destra Alberola, a sinistra Beigua e Prà Riondo; prendiamo quindi a sinistra e proseguiamo per circa 1 Km. per raggiungere un bivio in corrispondenza del quale possiamo parcheggiare presso una torretta Enel sulla sinistra

Percorso a a piedi: Dal Parcheggio torniamo brevemente alla strada da cui siamo venuti e continuiamo a percorrere l’asfalto in salita, seguendo il segnavia X Gialla, che comunque taglia i tornanti più larghi con alcune scorciatoie.
Dopo circa 700 metri, una breve deviazione a destra (segnalata) ci consente di visitare il bel laghetto morenico del Laione e il fiume di pietra (blockstream) che ne costituisce lo sbarramento verso sud. Dal laghetto ritorniamo quindi sull’asfalto e dopo un centinaio di metri imbocchiamo la deviazione a sinistra per il Sentiero Archeologico, dove possiamo osservare 5 riproduzioni delle principali incisioni rupestri della zona. Dopo la quinta riproduzione prendiamo un bivio a sinistra, passando subito a fianco della Casa del Chè. Ottanta metri circa dopo la Casa del Chè, una breve deviazione a destra ci consente di giungere in cima (quasi senza accorgercene) alla Rocca del Tufo. Torniamo quindi sulla traccia e continuiamo in direzione nord ignorando due bivi in rapida successione, prima uno a sinistra e poi uno a destra. Subito dopo il secondo bivio lasciamo il sentiero e prendiamo a destra dirigendoci a vista verso la sommità del Bricchettino Aguzzo. Dalla vetta scendiamo con attenzione dall’altro versante (nord) dirigendoci sempre a vista verso la vetta della Rocca del Tuono, che, in breve, raggiungiamo. Dalla Rocca del Tuono scendiamo in direzione sud che manteniamo per circa 200 metri fino ad incrociare una specie di sterrata che continua in direzione sud. Pochi metri dopo (poco più di 100) si può prendere una deviazione a sinistra che scende in breve a fondovalle al sentiero segnato in corrispondenza di un guado. Noi nell’occasione abbiamo trovato il guado in condizioni di piena e non tutti se la sono sentita di attraversarlo, abbiamo quindi optato per risalire alla sterrata e continuare a percorrerla in direzione sud. In poco meno di 500 metri la sterrata ci porta ad un incrocio, dove prendiamo il sentiero segnato verso sinistra. Al successivo bivio, 400 metri dopo, prendiamo a sinistra, passando sotto a una piccola collinetta sormontata da una grande roccia appoggiata in cima e, quindi, arriviamo in breve al Lago della Biscia, dove troviamo il sentiero segnato che iniziamo a seguire in salita verso destra. Seguiamo quindi il sentiero segnato fino a giungere all’altavia sul crinale, che imbocchiamo verso sinistra, giungendo in circa 300 metri al Colle Sud del Resonau. Al Colle lasciamo l’altavia per prendere a destra verso il Monte Rama. Dopo poco più di 400 metri giungiamo alle pendici della Cima Fontanaccia e prendiamo quindi una traccettina che ci porta ad un colletto tra l’anticima e la cima; dal colletto proseguiamo sulla traccia verso destra per giungere in breve ad un canalino roccioso di un paio di metri che ci porta in vetta. Dalla vetta, caratterizzata da un masso rotondo dipinto con rossa croce celtica, scendiamo sull’altro versante (nord), sfruttando un canalino meno ripido di quello di salita. Scesi dalla vetta possiamo poi piegare subito a destra e ricongiungerci alla traccia che continua verso il Monte Rama, o continuare facilmente tra le rocce e i pinnacoli della cresta per raggiungere comunque dopo 150 metri il senntiero segnato. Ripreso quindi il sentiero segnato saliamo prima ad un’anticima e quindi alla vetta del Rama. Torniamo quindi sui nostri passi fino all’altavia al Colle Sud del Resonau, dove prendiamo a destra seguendo appunto l’altavia. Dopo 250 metri circa sulla destra incontriamo il bivio per la Cima del Resonau, mentre noi proseguiamo per ancora 500 metri sull’altavia, per poi prendere, senza traccia, verso sinistra, risalendo i facili e dolci pendii che portano, in circa 300 metri per cinquanta di dislivello, alla cima del Bric Damè, riconoscibile in lontananza per una Madonnina sulla vetta. Dal Bric Damè, invece di proseguire per le Rocche del Turnou come previsto, siamo tornati sui nostri passi nuovamente fino al Colle Sud del Resonau e, ancora sui nostri passi, fino a poco sopra il Lago della Biscia, dove abbiamo preso a sinistra un sentiero segnato che in 300 metri circa ci ha riportato ancora sul percorso dell’andata, che abbiamo seguito quindi a ritroso fino al parcheggio.

Conclusioni: il brutto tempo ha reso sicuramente il giro meno interessante e non ci ha permesso di godere del fantastico panaroma che si gode nelle giornate terse dal Monte Rama, interessante comunque l’alpestre cresta tra Cima Fontanaccia e Monte Rama, caratterizzata da numerosi pinnacoli rocciosi, e anche la prima parte con i caratteristici laghetti del Laione e della Biscia. Resta la curiosità del Sentiero Archeologico, dove sono riprodotti calchi delle principali incisioni rupestri della zona Beigua-Faiallo. Un po’ deludenti invece le 3 cime minori, Tufo, Aguzzo e Tuono, che non offrono indubbiamente grandi panorami, ma restano comunque una via alternativa per concatenare la zona dei laghetti con quella delle cime del crinale e che permettere anche di fare vari anelli, cosa a cui abbiamo rinunciato sia per la nebbia, che per l’acqua alta ai guadi (avevamo in effetti in programma di proseguire dal Bric Damè fino alle Rocche del Turnou e quindi scendere senza traccia al sentiero segnato nella zona di Prato Ferretto o poco più in basso e con questo tornare a Piampaludo).

Link alle foto:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... /Tuono.htm

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Laghetto Laione e Blockstream

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Calco roccia a polissoir

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Calco Pietra Scritta più da vicino

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Calco Pietra dell'Orologio

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Calco Roccia del Dolmen

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Cascatella in guado Rio del Nido

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Ponticello andando verso Casa del Chè

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Casa del Chè

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Casa del chè da dietro

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Bricchettino Aguzzo e Rocca del Tuono dalla Rocca del Tufo

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Rocche del Turnou dalla Rocca del Tufo

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Nido andando al Bricchettino Aguzzo

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Bricchettino Aguzzo dalla Rocca del Tuono

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Cresta rocciosa Bricchettino Aguzzo da sotto

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Rio Zerbetto

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Lago della Biscia

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Segnavia e Bric Resonau nella nebbia da Prato Ferretto

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Rio della Serra a Prato Ferretto

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Bric Resonau e Cima Fontanaccia da Prato Ferretto

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Blockstream e Bric Resonau da Prato Ferretto

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Bric Resonau dal Colle

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Cima Fontanaccia da anticima

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Croce vetta Cima Fontanaccia

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Primo piano croce vetta Cima Fontanaccia

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Vista verso Rama da Cima Fontanaccia

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Croce vetta Cima Fontanaccia più da vicino

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Guglie rocciose sulla cresta tra Fontanaccia e Rama

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Cima Fontanaccia andando verso il Rama

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Gruppo roccioso e cresta verso il Rama

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Gruppo roccioso in cresta tra Fontanaccia e Rama

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Croce vetta Rama e mare nella nebbia

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Cima Fontanaccia tornando dal Rama più da vicino

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Guglia rocciosa e Cima Fontanaccia

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Guglia rocciosa e Cima Fontanaccia

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Pietre muschiate sopra Lago della Biscia

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Ponticello e Casa del Chè

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Recinto allagato a Piampaludo
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by daniele64 »

Peccato per la giornata :angry1: ma giro interessante . Carini i calchi delle pietre incise , ma preferirei vedre gli originali ... :risata:
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

daniele64 wrote:Peccato per la giornata :angry1: ma giro interessante . Carini i calchi delle pietre incise , ma preferirei vedre gli originali ... :risata:
:smt006
Un originale l'ho visto, gli altri li sto cercando .....
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by teo-85 »

Complimenti per il giro effettuato dalla compagnia :risata: : Thumbup : Notevole sviluppo, anche seguendo tracce e non i soliti sentieri... Meteo in effetti che era così così, la nebbia sulla cresta non è mancata, ma per il resto vi siete goduti una bella giornata. Carine anche le incisioni :esclamativo:
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by topo »

il lato inusuale, per me, del Beigua

con i bimbi c'eravamo limitati al sentiero archeologico e pranzando vicino alla casa del Chè

la sequenza dei calchi non mi aveva entusiasmato più di tanto e la pur bella giornata non era risultata memorabile :wink:
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

topo wrote:il lato inusuale, per me, del Beigua

con i bimbi c'eravamo limitati al sentiero archeologico e pranzando vicino alla casa del Chè

la sequenza dei calchi non mi aveva entusiasmato più di tanto e la pur bella giornata non era risultata memorabile :wink:
Non hanno entusiasmato neanche a me i calchi, soprattutto perchè avevo notizie, direi a questo punto errate, che lì ci fosse pure un'incisione vera. Passerò a seguire le prossime indicazioni in mio possesso sperando di trovare qualcosa in più, per il momento ho trovato solo la Grande Roccia, tra l'altro credendola, erroneamente, la Pietra Scritta.
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

Domenica 19 marzo 2017: Case Prebarrà (900) – Acquitrino Prebarrà (945) – Sentiero Napoleonico (1240) – Bric Veciri (1245) – Monte Ermetta (1255) – Casa Bandia (900) – Colle Bergnon (810) – Monte Avzè (1000) – Case Prebarrà (900).

Partecipanti: soundofsilence.

Lunghezza: Oltre 19 Km. Il percorso fatto da me, con varie esplorazioni a cercare incisioni rupestri, 17 Km il percorso pulito.

Dislivello: 650 m. circa.

Difficoltà: direi tutto E, anche se la prima parte della salita dal Colle Bergnon è molto ripida e potrebbe presentare qualche difficoltà in caso di maltempo.

Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Voltri, dove si continua verso ovest per meno di un Km e quindi si svolta a destra per il Passo del Turchino. Raggiunto il passo si prende a sinistra per il Faiallo, Vara e Urbe. Si sale quindi il passo del Faiallo, passando sotto le pendici del Bric del Dente, e quindi si supera il Passo e si scende fino a Vara Superiore prima ed Inferiore poi. A Vara Inferiore si può seguire il cartello in legno che indica sulla sinistra una stretta stradina asfaltata che in 7 Km. porta Piampaludo, oppure proseguire sulla Sp40 verso San Pietro d’Olba e, quindi, poco prima di giungervi, girare a sinistra seguendo le indicazioni ufficiali per Piampaludo; la prima opzione è più corta ma anche più tortuosa. Giunti a Piampaludo si passa subito una strettoia tra le casa e si prosegue sulla strada principale, ignorando alcune deviazioni a destra e a sinistra (una anche segnalata con cartelli dei sentieri), e si giunge al centro del paese, passato il quale troviamo un bivio: a destra Alberola, a sinistra Beigua e Prà Riondo; prendiamo quindi a destra e proseguiamo per 2 Km.circa, fino a trovare uno slargo sulla destra, in corrispondenza del rudere di una casa (Case Prebarrà), poco sotto la strada, dove parcheggiamo. Nel caso non si sia sicuri del posto, 200 metri dopo si supera un ponte e quindi si giunge all’abitato di Veirera.

Percorso a a piedi: dal parcheggio torniamo indietro neanche 100 metri e imbocchiamo una sterrata in salita sulla destra. A quota 940 circa, possiamo fare una breve deviazione sulla destra (neanche 100 metri) per visitare l’Acquitrino Prebarrà. L’acquitrino però non è visibile dalla sterrata e non vi è traccia che ci vada, occorre quindi sapere dov’è o perdere un po’ di tempo a vagare nel facile bosco. Per individuare meglio il punto di dove effettuare la deviazione (non che sia obbligatorio farla in quel punto comunque, che il terreno consente di passare pressochè dove si vuole) posso aggiungere che si trova un centocinquanta metri circa prima di incocciare un tombino sulla sterrata. La deviazione da fare poi è esattamente in direzione ovest, perpendicolare alla direzione della sterrata che va verso nord. Riprendiamo quindi la sterrata, che si trasforma poi in traccia che risale un erto pendio, al termine del quale attraversiamo un’area pianeggiante, sormontata sulla destra da interessanti gruppi rocciosi, mentre in lontananza vediamo già la grande croce in cemento vicina alla vetta del Beigua. Entriamo quindi in una zona boscosa, costeggiando il Rio Traversa. Dopo poco troviamo il casotto di un acquedotto in una radura. Qui io ho deviato sulla destra per esplorare la zona, dirigendomi verso ovest senza traccia, in cerca di incisioni rupestri, trovandone però molto poche, tornerò prossimamente con indicazioni più precise, onde raggiungere la “Pietra Scritta”. Finita la digressione si segue il sentiero, che, poco dopo il casotto dell’acquedotto, compie una curva verso sinistra e giunge quindi al Colle Cascina, dove incontriamo il sentiero segnato, che imbocchiamo verso destra.
Il sentiero, costituito da una sterrata in leggera salita nel bosco, ci porta in circa 700 metri circa ad un ampio crocevia. Qui imbocchiamo sulla destra il sentiero napoleonico, segnalato con segnavia gialli, con forma che credo voglia ricordare un copricapo, napoleonico appunto. Dopo un Km. piuttosto pianeggiante giungiamo quindi al bivio per il Monte Ermetta, che imbocchiamo sulla destra. Dopo poco più di 100 metri facciamo una breve deviazione, ancora a destra, per raggiungere, in men che non si dica, la sommità del Bric Veciri. Torniamo quindi sul sentiero per l’Ermetta che, pur non presentando molto dislivello, è indubbiamente decisamente più lungo (circa 650 metri dal bivio per il Veciri). Visitata quindi anche la sommità dell’Ermetta, torniamo sui nostri passi fino al bivio per l’Ermetta e proseguiamo verso destra sul sentiero (che nel frattempo è diventato l’Alta via dei Monti Liguri). Seguiamo quindi l’altavia per quasi 2 Km, ignorando alcuni bivi, per prendere poi a destra, a quota 985 circa, il sentiero segnato con segnalazioni per Sassello. Il nuovo sentiero ci porta in 700 metri circa in località Casa Bandia, dove continuiamo dritti in discesa, ignorando una deviazione sulla sinistra. Scendiamo quindi su sterrata fino ad attraversare il Rio del Laione, e quindi iniziamo la salita fino al Colle Bergnon. Giunti al Colle Bergnon, prendiamo a destra la ripidissima salita verso il Monte Avzè. Dopo i primi metri il sentiero perde un poco di pendenza, ma risulta non sempre facile seguirne l’incerta traccia, occorre quindi fare attenzione ai segnavia gialli.
Giungiamo infine ad una sella, dove è presente anche un tavolo picnic, e con una breve deviazione, pianeggiante per giunta, a sinistra giungiamo in vetta al Monte Avzè e quindi alla croce. Torniamo quindi dall’Avzè e riprendiamo la sterrata verso sinistra. Dopo circa 1,7 Km, possiamo visitare sulla destra un laghetto\pozza d’acqua, per poi continuare a seguire la sterrata, che si mantiene ancora in piano o leggera salita, per poi affrontare una ripida discesa che porta ad una radura con alcune case nelle vicinanze. Da qui, in breve, raggiungiamo l’asfalto in località Veirera, imboccando quindi la strada verso destra. Dopo 100 metri circa prendiamo a sinistra una stradina privata (lasciando a destra una strada con indicazioni per “La Betulla”) e, in circa 200 metri, scendiamo alla provinciale, che imbocchiamo verso destra. Seguiamo quindi la strada provinciale per poco più di un Km. e arriviamo a Case Prebarrà, dove abbiamo lasciato la macchina.

Conclusioni: purtroppo non ho trovato le incisioni rupestri che cercavo, ma il cerchio indubbiamente si stringe e prossimamente credo proprio che ci riuscirò, resta comunque un bel giro panoramico con alcune vette abbastanza interessanti, anche se indubbiamente non il più bello che si possa fare in zona Beigua.

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Case Prebarrà

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Acquitrino Prebarrà

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Tombino prima di bivio per Prebarrà

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Nebbia in Val di Vara

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Nebbia in Val di Vara

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Affioramenti rocciosi Monte Ermetta andando verso il Beigua

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Affioramenti rocciosi Monte Ermetta andando verso il Beigua

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Sentiero verso il Beigua e affioramenti rocciosi Ermetta sulla destra

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Affioramenti rocciosi Monte Ermetta andando verso il Beigua

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Rio Traversa

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Casotto Acquedotto presso Rio Traversa

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Ovale inciso su masso presso Rio Traversa

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Croci incise su masso presso Rio Traversa

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Incisioni a polissoir su masso presso Rio Traversa

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Croci a rombo incise su masso presso Rio Traversa

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Nebbia e Monviso andando verso Ermetta

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Nebbia Alpi Liguri e Marittime andando verso Ermetta

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Pannello Sentiero Napoleonico in vetta a Bric Veciri

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Vista sud-ovest con nebbia dal Bric Veciri

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Alpi Liguri e Marittime dal Bric Veciri

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Monte Grosso dal Bric Veciri

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Altopiano sommitale Bric Veciri

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Croce cemento Beigua dal Bric Veciri

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Crinale verso Monte Ermetta

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Cippo andando verso Monte Ermetta

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Croce vetta Monte Ermetta e Alpi sullo sfondo

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Croce vetta Monte Ermetta e Alpi sullo sfondo

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Monviso dal Monte Ermetta

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Vista sud-ovest dal Monte Ermetta

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Alpi Liguri della Val Tanaro dal Monte Ermetta

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Croce vetta Monte Ermetta

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Croce vetta Monte Ermetta più da lontano

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Rocce in vetta al Monte Ermetta

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Alpi Liguri della Val Tanaro dal Monte Ermetta

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Croce sull'altavia e vista sulle alpi

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Croce sull'altavia e vista sulle alpi più da vicino

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Croce sull'altavia e vista sulle alpi più da lontano

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Casa Bandia più da vicino

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Nebbia montante e Alpi Liguri sullo sfondo dall'Avzè

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Nebbia Alpi Liguri e Argentera dall'Avzè

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Croce vetta Avzè

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Croce vetta Avzè più da vicino

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Rocce vetta Avzè e Monviso sullo sfondo

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Vista nord dall'Avzè

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Laghetto tornando verso Case Prebarrà
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by daniele64 »

Ancora una interessante puntata delle avventure di Sound Jones alla ricerca dell'imprendibile "Pietra scritta"... :risataGrassa:
Giretto divertente =D> =D> e comunque qualche singola incisione l'hai trovata ! : Thumbup :
Stai risvegliando la mia mai troppo sopita passione archeologica ... :imbarazzo:
P.S. : nonostante la nebbia doveva esserci una vista eccezionale se sei riuscito a vedere la spezzina Val di Vara .... :razz1:

:smt006
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soundofsilence
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

daniele64 wrote:Ancora una interessante puntata delle avventure di Sound Jones alla ricerca dell'imprendibile "Pietra scritta"... :risataGrassa:
Penso che si dovrebbe riuscire a trovare risalendo il rio traversa fino alla sorgente.
Ho più dubbi riguardo alla Roccia del Dolmen invece.
Prima o poi comunque le trovo tutte e due.

daniele64 wrote:P.S. : nonostante la nebbia doveva esserci una vista eccezionale se sei riuscito a vedere la spezzina Val di Vara .... :razz1:
Si grazie, intendevo il paese di Vara.
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by teo-85 »

Complimenti per la continua ricerca Sound : Thumbup : Mi sembrano zone anche relativamente selvagge, ma i laghetti/stagni che hai incontrato son profondi neanche 1 metro giusto?
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
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soundofsilence
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

teo-85 wrote:Complimenti per la continua ricerca Sound : Thumbup : Mi sembrano zone anche relativamente selvagge, ma i laghetti/stagni che hai incontrato son profondi neanche 1 metro giusto?
Sì, direi di sì, anche se non ho verificato.
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by psiconauta »

.....ma questo topic, non rischia di fagocitare tutti gli altri sulle singole cime del Beigua ?

mi direte, beh, che problema c'è ?

infatti, boh ! Image

vabbè, comunque alla fine dopo un po' che non uscivo di casa, visto il livello di stress che combaciava perfettamente con le previsioni meteo, decidevo di rimettermi in moto

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prendo ferie x mercoledì 29, inizialmente programmando un'escursione nel finalese, che ovviamente saltava all'ultimo momento x paccaggio socio......provavo a contattare soundofsilence col quale c'erano possibilità in ballo ma era già impegnato, tentativo in extremis di contattare Sua Latitanza che però Latitava.........insomma, come dice Bergonzoni in (appunto) "E' già mercoledì e io no" :

Image

"Quando arriva il momento giusto, chi lo va a prendere?"

Questo mi chiedevo, mentre ragionavo di cime, di prati, di sole e di silenzio, e alla fine, memore di sto post di Daniele64, che finalmente mi consapevolizzava (ma si può dire consapevolizzare? vabbè, ormai l'ho detto!) sulla prossimità di diverse cime di cui sentivo parlare da tempo, decidevo infine di andar sul Beigua, la cui etimologia pare riconducibile alla stessa radice di Bego, cioè Becco (il maschio della capra), cioè Cornuto, il che effettivamente pensandoci non deponeva precisamente a favore dell'idea, ma insomma, chi è senza peccato scagli la prima pietra, e su di lì le pietre non mancano, anzi, se ne trovano a fiumi !

Perciò m'incamminavo (tanto per dire, in realtà ero in auto) verso le 9, in coma come pochi ma buoni, e, vista la lunghezza del viaggio, nell'autoradio inserivo un bel mix di musica psichedelica israeliana anni '60, che alla fine si rivelava tipo un delirio di pazzi, una specie di incrocio tra la sagra del montone (kashèr, per carità!) e la stanza del fumo di una comunità hippy a San Francisco nella Summer of Love

...per i temerari, qui :
https://www.mixcloud.com/hitchcok69/israeli-psych-funk/" onclick="window.open(this.href);return false;

arrivavo a Pratorotondo quindi in condizioni psichiche precarie, il rifugio è chiuso, ma il posto è bello, molto bello.......mi incammino tranquillo per qualche centinaio di metri poi mi fermo in un punto panoramico per mettermi una canotta, visto che tira un'arietta infida, e lo sforzo è pressochè 0 = passeggiata, vengo sorpassato da una ultracinquantenne nana dalle fattezze tipicamente genovesi che procede con una radiolina attaccata all'orecchio, sonasega cos'ascoltasse :smt102 , mentre dal rifugio vedo sopravanzare un altro codazzo chiaccherante... :-k ...affollata la faccenda.....arrivato al bivio per il Bric Resonau lo imbocco deciso, diciamo per separarmi dal gruppo, insomma......bellissimo questo bricco tutto crioclastato, con ai piedi i suoi fiumi di pietre, da lontano ricorda proprio un cono gelato sciolto..........e in effetti geologicamente dev'essere proprio una storia così......che bello ! =D>
Già solo per il nome mi ci sono affezionato.....tornerò a trovarlo sicuramente Image

Giusto il tempo di fare qualche foto e far vagare un po' lo sguardo intorno, che un altro supergruppo s'appropinqua.....:pensoso:

Saluto cortesemente e ridiscendo, riguadagnando il sentiero per il Monte Rama, che affronto con passo tranquillo........a metà salita, squilla il mio di telefono, rispondo, chè è mio fratello che mi disse ier l'altro d'avere intenzioni simili, e infatti è in compagnia al Rifugio Argentea, a scrutar bianconi.........ma tra poco se ne vanno verso il Bric del Dente......peccato, che m'ero portato uno specchietto per provare a fargli dei segnali......vabbè.......mi dice "C'è una sciarpa che sventola..." e non capisco bene cosa vuol dire, finchè un po' dopo la vedo, legata alla croce del Rama.......bella questa vicinanza/lontananza, mi fa piacere, un raggio di sole in più, che infatti poco dopo inizia a scaldare deciso, e sulla vetta del Rama mi spoglio e cancello un paio di panini con la mia fiaschetta di rosso, mentre un tipo serio arriva e si piazza qualche pietra più in là a sistemare telefonicamente faccende di condominio e di fatture varie..........ora, senz'altro meglio lì che in ufficio (come gli ho detto anch'io), ma certe cose faccio proprio fatica a capirle............per dire, pure a me al secondo morso di panino è risquillato il telefono palesando chiamata d'ufficio, ma l'ho ignorato beatamente, con profondi e sentiti vaffa psichici colmi di compatimento, ma naturalmente ognuno è padrone a casa sua........se poi a volte proprio ci restasse a casa sua..... :pensoso:

Comunque NoProblem, come si dice, mi godo il più possibile la pausa, poi ridiscendo verso il Rifugio Pratorotondo, prendendola calma ma non troppo, che il Beigua è un massiccio, ma con molte cime :P .............però la luce è già cambiata, le ombre son diverse, il mare laggiù più grande di prima, quella nuvola non c'era, quell'isola non si vedeva.................

Tornato al rifugio mi dirigo verso il Monte Sciguelo, e penso che c'era un muratore così soprannominato che fece dei lavori nella casa dei miei in Val Curone, millemila anni fa, volente o nolente le onde dei ricordi sommergono scogli di pensieri, là al largo, mi vengono in mente facce, nomi.........il Monte Sciguelo lo vedi appena arrivi e sembra subito bello, sembra quasi più davvero uno scoglio che un monte, salirci è una passeggiata, prima scendi, poi sali, giusto per inventarsi un po' di dislivello, che non c'è in realtà, in vetta le solite targhette e strisce che svolazzano al vento come bandiere di preghiera...........questa cosa delle targhe la trovo un po' inquietante.......voi che ne pensate ? Cioè, ben venga ricordare qualcuno che amava la montagna, appunto, in montagna, ma alla lunga, non fa un po' inquinamento?
Perchè allora anch'io avrei delle cose da dire, dei posti da marchiare come cani con la pisciata, e pietre da scrivere..........no, ecco, qui casca l'asino......perchè purtroppo nei pochi MP scambiati con Soundofsilence credo d'aver contratto il morbo della Pietra Scritta.........si vagheggiava infatti di fantomatiche coordinate che alla fine mi sono ritrovato quasi senz'accorgermene sul telefonino.........

Ora, per una volta, ascoltate un cretino : se siete arrivati a Pratorotondo, è una bella giornata, siete già saliti su Bric Resonau, Monte Rama e Monte Sciguelo, una triade di bricchi bellissima, l'unica vera cosa intelligente che potreste fare è fermarvi a sonnecchiare su uno dei suddetti bricchi a scelta, o al massimo in alternativa tornare al rifugio a ingozzarvi di focaccine.............ma io sono da solo, non c'è nessuno con me che mi contraddica o mi compatisca, e men che meno chessò, una gnocca stratosferica che, sfilandosi languidamente gli occhiali da sole alla mia proposta di cercare una fantomatica pietra sperduta nel bel mezzo di un monte, pronunci la frase
Image
mentre comincia ad abbassare una spallina del top.............così alla fine, anche per evitare che lo faccia prima Soundofsilence, decido di andare a verificare ste benedette coordinate, chè non vorrei mai rovinare una giornata a lui, che manco lo conosco, e chissà magari si vendicherebbe con qualche maleficio voodoo, tipo cucire una bambola di pezza a forma di luna piena e infilarmi dei razzi nell'occhio.........quindi mi dirigo verso la vetta del Beigua, famosa per le sue antenne (vengono da tutto il mondo a vederle..), tramite asfalto, pessima scelta per un pedone, difatti la faccenda dopo poco comincia a parermi diventare eterna, chè ste antenne manco le vedo, solo ogni tanto una colonna bianca e rossa fa capolino, che dopo un po' comincio a temere sia la centrale di Vado (VADO A VADO O VADO A OVADA ?)

Image

infine, strisciando i marroni sull'asfalto, giungo all'apocalisse telecomunicativa, procedo oltre cominciando a sospettare che era meglio se mi portavo un plaid, invece......ma ormai.......continuo verso la "croce del beigua" chiedendomi da idiota totale cosa sia, finchè la vedo e capisco che se ognuno ha la sua croce, il Beigua non lo invida nessuno, con sta specie di rampa da skate surreale al contrario o trampolino verso un lago inesistente in cemento armato, sento che da qualche parte c'è stato un geometra folle con un'idea, ed essendo geometra io stesso i sospetti che la mia idea di cercare sta pietra sia folle si fanno sempre più pesanti...

Procedo lungo la traccia, che lentamente inizia a scendere (curioso che, mentre si salga, raramente si pensi alla discesa, mentre, scendendo, non so perchè, ma la mente si preoccupa già del ritorno... 8)); per un po' mi illudo perfino che potrei andare avanti un poco, finchè non mi stufo, diciamo, e poi smettere quando voglio, insomma, ignorando, da vero principiante, che più ci si avvicina alla meta, più diventa difficile abbandonare l'impresa................così procedo, ormai stanco e pessimista, sino al punto fatidico, dove ovviamente non c'è nulla che valga la pena di essere trovato...........ravano brevemente nei dintorni perchè è già un'ora ormai, e devo ancora ritornare alla macchina, più il viaggio di ritorno...............insomma, per quanto mi riguarda, sulla Pietra Scritta c'è scritto "PUPPA!", o, per restare con Bergonzoni, "Chi sbaglia vaga"

Ri-arranco faticosamente sin sulla vetta del Beigua e ridiscendo a valle, dopo aver trangugiato una birra tedesca al rifugio (chiuso ma aperto per lavori), tagliando ove possibile per i boschi, per giungere alla base alle 17:50.................totale della giornata : 23,4 km x 1179 m. di dislivello totale percorso...............il mio record, direi, così ad occhio....

Alcune foto perchè si fa così, perdonate ma la fotografia non è il mio forte, ho provato anche ad impostare sulla macchina "Qualità dell'immagine = Alta", ma vengono brutte lo stesso...Image


monte rama e bric camulà
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bric resonau con fiume di pietre
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verso il rama
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sciguelo visto dal rama
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da questa parte !
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panoRAMA dal Rama
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ma se il dito indica la nuvola, lo stolto, cosa guarda ?
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dal Sciguelo
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ognuno c'ha la sua (ma chi u l'è, Stephen King?)
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Atterraggio morbido a valle grazie a questa ragazza persiana di cui sono segretamente (.....oooooooppss ! Image) innamorato (ascoltatela mentre leggete il topic) :



Mi immagino già i vostri commenti :
"Innamorato di una Persiana ? Devi essere fuori come un Poggiolo"
Ma l'amore è cieco, ed è meglio così, almeno ce n'è un po' per tutti, per i belli e per i brutti.
E con questa perla (anzi, pietra) di saggezza, vi lascio.

Saluti e Pietre Scritte a tutti.

Aloha : Indian:
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by topo »

se i post possono avere dei fan

io son fan dei tuoi post :lol:
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by daniele64 »

topo wrote:se i post possono avere dei fan

io son fan dei tuoi post :lol:

Sottoscrivo . : Thumbup :
Garanzia di divertimento a prescindere dall'itinerario.... :strizzaOcchio::
A mio modesto parere , che peraltro condivido ( Bergonzoni dixit ! ) , sei stato un grande acquisto per il forum ! =D>
Sulla musica mi sia consentito però di dissentire ! :risata:
Vediamo chi trova prima la Pietra Scritta ? :pensoso:
:smt006
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by psiconauta »

topo wrote:se i post possono avere dei fan

io son fan dei tuoi post :lol:
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un fan ! ho un fan !

presto, dov'è il tasto "mi piace" ? Image Image

ah già, qui non c'è, per fortuna Image

:-k ......facciamo così, facciamo che qui funziona che ti sei guadagnato un bianchetto "virtuale", che si materializzerà quando e se ci conosceremo :risataGrassa: (se sei astemio è un problema........tuo, ovviamente :risataGrassa: )

che ne dite, mi sembra meglio, no ? Image

fossi un admin farei proprio il tasto apposito ! :cupo:
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by psiconauta »

daniele64 wrote:A mio modesto parere , che peraltro condivido
:lol: =D> Image
daniele64 wrote:Sulla musica mi sia consentito però di dissentire ! :risata:
per carità, de gustibus, naturalmente.........ma se ti piace un qualche tipo di musica vedrai che prima o poi ti darò soddisfazione :risataGrassa:

: Thanks :
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by scinty »

Latito :oops: ... mi ero persa le belle foto e resoconti di Sound : Ok : e quest'ultimo racconto di psiconauta: hai due fan! :risataGrassa: Ma come fai? ! :ahah:
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by psiconauta »

scinty wrote:Latito :oops:
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:wink: : Thanks :
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

Oggi pomeriggio, approfittando del clima propizio, ho deciso di fare un ulteriore buco nell'acqua....
Ispezionata sorgente Rio Traversa, ma Pietra Scritta non pervenuta, resta da percorrere il torrente nella parte centrale.
Decido quindi di cambiare fonte di informazioni e mi butto alla ricerca di waypoint rinvenuto sul sito "the modern antiquarian", questo invece relativo alla "roccia del dolmen".
Qui indubbiamente le soddisfazioni sono maggiori, trovo quasi tutto quello che cercavo e anche qualcosa in più...
In loco reperito infatti torrente, grosso masso liscio, che sembra fatto apposta per l'arte rupestre e, persino, una salamandra.
Mancano solo le incisioni, ma è un dettaglio, se non era per il brutto tempo avrei potuto iniziare a farle io.
Tornato a casa procedo a una verifica empirica del sito inglese citato in precedenza: prendo quindi le coordinate ivi riportate per un'altra pietra incisa, la "Grande Roccia", che però ho avuto già il piacere di visitare, risultato, le coordinate risultano sbagliate di solo 3,8 Km, in linea d'aria però...
E dire che la volta scorsa avevo scritto che il cerchio si stringe....
Volendo invece essere un pò più ottimisti, devo dire che guardando le foto del sito "the modern Antiquarian", ma in particolare questa:

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mi si è insinuato il tarlo di averci già messo i piedi sopra alla Roccia del Dolmen senza essermi accorto di nulla, il colmo indubbiamente per un sedicente riesploratore....
In effetti quella collinetta con pietra sopra mi aveva colpito e ci avevo fatto una corsetta in cima, poi è pure vicina al Lago della biscia, come dice il sito in questione, ma avevo guardato solo in cima, mentre probabilmente sarei dovuto scendere dall'altra parte....
Last edited by soundofsilence on Sun Apr 02, 2017 20:48, edited 1 time in total.
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by daniele64 »

Forza sound , l'imprendibile Pietra Scritta non può sfuggirti ancora a lungo se la insegui con questa costanza ... :risata:
Se in qualche week end ti facessero comodo un paio di occhi ( sbecci :imbarazzo: ) in più , conta pure su di me .
:smt006
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

Con piacere. Anche se preferisco andarci nei ritagli di tempo in settimana, piuttosto che rischiare di "sprecare" il weekend.
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by topo »

di psico già detto

ma che dire della prosa caustica di sound!!

che penne, che penne :o !!

ora pero domando: che fine ha fatto Dirty? :(

ero affezionato pure alle sue epopee...

... ma sono mica OFF TOPIC :mrgreen: ?!
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by psiconauta »

soundofsilence wrote: Image
:-k .....sai che in effetti c'assomiglia?

ma quindi non tornano nemmeno queste coordinate? :?

....io le ho sempre odiate le coordinate, anche a scuola, le odiavo ! :twisted: :lol:
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by psiconauta »

topo wrote:che fine ha fatto Dirty? :(
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:roll:









:cry: ....torna, Harry !!!!! :uahuah:
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

psiconauta wrote:
soundofsilence wrote: Image
:-k .....sai che in effetti c'assomiglia?

ma quindi non tornano nemmeno queste coordinate? :?

....io le ho sempre odiate le coordinate, anche a scuola, le odiavo ! :twisted: :lol:
Direi proprio che le coordinate sono tutte sbagluate, ho anche scritto a quel sito "the modern antiquarian" perché non mi sembra una grande idea mandare la gente a perdersi bei boschi, anxhe se magari a qualcuno piace...
Non ho capito invece a cosa dovrebbe assomigliare la collinetta, a se stessa? Io non ho foto della collinetta su cui sono stato, solo mie la ricordo assai somigliabte.... o sei stato anche tu in un poato simile? Il che mi farebbe concludere che ce ne hanno messi tanti, giusto x sviare ancora un po le ricerche......
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by psiconauta »

soundofsilence wrote:
psiconauta wrote:
soundofsilence wrote: Image
:-k .....sai che in effetti c'assomiglia?

ma quindi non tornano nemmeno queste coordinate? :?

....io le ho sempre odiate le coordinate, anche a scuola, le odiavo ! :twisted: :lol:
Direi proprio che le coordinate sono tutte sbagluate, ho anche scritto a quel sito "the modern antiquarian" perché non mi sembra una grande idea mandare la gente a perdersi bei boschi, anxhe se magari a qualcuno piace...
Non ho capito invece a cosa dovrebbe assomigliare la collinetta, a se stessa? Io non ho foto della collinetta su cui sono stato, solo mie la ricordo assai somigliabte.... o sei stato anche tu in un poato simile? Il che mi farebbe concludere che ce ne hanno messi tanti, giusto x sviare ancora un po le ricerche......
ah no, scusa, avevo capito che la foto che hai postato fosse la tua..... :?

invece no, somiglia a se stessa.... :(

ho visto il tuo messaggio sul moderno antiquario... :)

potrei avere un jolly da giocare, però.... :-k
ci proverò
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by cortomaltese »

Effettivamente caro Sound i tuoi post sono sempre ricchi di spunti...
soundofsilence wrote:Tornato a casa procedo a una verifica empirica del sito inglese citato in precedenza: prendo quindi le coordinate ivi riportate per un'altra pietra incisa, la "Grande Roccia", che però ho avuto già il piacere di visitare, risultato, le coordinate risultano sbagliate di solo 3,8 Km, in linea d'aria però...
Sono andato a vedere questo sito inglese e, guarda un po', scopro che alla "Grande roccia" ci sono stato anche io! Tanti anni fa, ai tempi della tesi. E mi ricordo anche la circospezione dei tizi del parco che accompagnarono.
Ci mancava solo che ci bendassero! Però sono stati efficaci, infatti adesso non ci saprei proprio tornare.
Invece dai mi sento di difendere chi ha inserito quelle coordinate. Tutto sommato ci sono tante di quelle variabili che 3/4 chilometri possono essere un errore comprensibile: magari sono dati vecchi, magari hanno preso le coordinate da un libro, da una mappa, magari con un gps con impostazioni diverse da quelle di google, magari le hanno convertite male, magari ci hanno capito poco e hanno fatto quello che hanno potuto...
O magari sono giuste ed è sbagliata la mappa di google maps!
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soundofsilence
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

cortomaltese wrote:Invece dai mi sento di difendere chi ha inserito quelle coordinate. Tutto sommato ci sono tante di quelle variabili che 3/4 chilometri possono essere un errore comprensibile: magari sono dati vecchi, magari hanno preso le coordinate da un libro, da una mappa, magari con un gps con impostazioni diverse da quelle di google, magari le hanno convertite male, magari ci hanno capito poco e hanno fatto quello che hanno potuto...
O magari sono giuste ed è sbagliata la mappa di google maps!
Sinceramente errori di 4 Km. non ne avevo mai trovati, neanche nelle grotte, dove nelle coordinate si trova di tutto e di più, ma, indubbiamente, errare è umano, ma come dice anche il proverbio, perseverare è diabolico....
Quindi siccome anche le coordinate degli altri siti del Beigua sono chiaramente errate, mi è sembrato giusto quantomeno avvisare. Anche perchè andar per monti, per di più fuori sentiero non è mai un gioco, anche con il GPS.
Riguardo allo sbaglio della mappa c'è da dire che, sul sito in questione, c'è pure quella, esattamente corrispondente alle coordinate errate, ma, probabilmente viene creata in automatico; però, magari, dare un'occhiata a quello che si inserisce....
Naturalmente senza astio nei confronti di chi comunque rende un servizio pubblico per pura passione, solo un contributo, che, se tutti ne diamo uno, possiamo migliorare tante cose, non solo il sito in questione, in primo luogo noi stessi....
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by soundofsilence »

Trovata la Roccia del Dolmen!
In effetti era proprio quella su cui ero già stato, le foto non lasciano dubbi.
Il colmo è però che non ho trovato le incisioni :oops: .....
Solo a casa ho potuto verificare che era proprio quella e le incisioni devono averle nascoste proprio bene se una prima occhiata tutto intorno non è bastata a trovarne neanche una....
Nessuna nuova invece sulla "Pietra Scritta", ho esplorato un altro bel pezzo del Rio Traversa e sono salito fin sulla Rocca del Porco, dove ci sono tanti bei pietroni, ma niente, eppure, date le dimensioni - 7 x 3,5m - sempre non sia una bufala anche questa, dovrebbero farla notare abbastanza....
Che aggiungere d'altro, il soprannome di "riesploratore" me lo sono scelto d'altronde io, forse credendo che il "ri" valesse per una volta sola, ma evidentemente non è così...
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by psiconauta »

soundofsilence wrote:Trovata la Roccia del Dolmen!
In effetti era proprio quella su cui ero già stato, le foto non lasciano dubbi.
Il colmo è però che non ho trovato le incisioni :oops: .....
Solo a casa ho potuto verificare che era proprio quella e le incisioni devono averle nascoste proprio bene se una prima occhiata tutto intorno non è bastata a trovarne neanche una....
Nessuna nuova invece sulla "Pietra Scritta", ho esplorato un altro bel pezzo del Rio Traversa e sono salito fin sulla Rocca del Porco, dove ci sono tanti bei pietroni, ma niente, eppure, date le dimensioni - 7 x 3,5m - sempre non sia una bufala anche questa, dovrebbero farla notare abbastanza....
Che aggiungere d'altro, il soprannome di "riesploratore" me lo sono scelto d'altronde io, forse credendo che il "ri" valesse per una volta sola, ma evidentemente non è così...
:o

:-k

...eppure dalle foto sembrerebbe un coacervo di incisioni.... :-k :-k

il mistero continua....

comunque complimenti, sei inarrestabile ! =D>

ti saluto con un aforisma di Driss Chraibi

"La pazienza può far germogliare delle pietre, a condizione di saper aspettare." :wink:
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...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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Re: Monte Beigua , un massiccio con tante cime ...

Post by boris »

Ho appena concluso una traversata del Parco del Beigua. Sono partito domenica da Varazze e ho concluso oggi a Rossiglione, dormendo all'Albergo del Monte Beigua e all'Albergo al Passo Faiallo. Il primo giorno è stato essenzialmente di salita, mentre durante il secondo giorno, una tappa ricca di saliscendi, ho raggiunto alcune cime lungo la dorsale di spartiacque e ammirato oltre ai grandiosi panorami anche i celebri block streams. Durante il terzo giorno sono sceso e dopo qualche cimetta ho raggiunto il Canyon della Gargassa.
Ho beccato tempo splendido e paesaggi molto insoliti che ricordano il nord Europa e l'alta montagna. Tantissimi escursionisti lungo la seconda tappa, mentre il primo giorno ho incontrato solo una coppia di escursionisti. Oggi, invece, non ho incontrato nessuno.

1' tappa: Varazze - passo del Muraglione - M. Priafaia - Croce del Beigua - M. Beigua - Albergo M. Beigua
2' tappa: Albergo M. Beigua - M. Grosso - torbiera Laione - Prariondo - M. Sciguello - M. Rama - M. Argentea - M. Reixa - Albergo Nuvola sul Mare al Passo Faiallo
3' tappa: Albergo Faiallo - Bric del Dente - M. Pavaglione - Canyon della Gargassa - Rossiglione
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