I monti del mare e altre storie

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Conte Ugolino
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I monti del mare e altre storie

Post by Conte Ugolino »

Quando nel 97 uscì i Monti del Mare c'era un risultato a livello di testi che risaliva a due anni prima, più o meno.
Era il risultato di un incontro tra un vecchio alpinista ed un giovane che allora era "all'apice" della sua modestissima carriera. Però era da trentanni che non si scriveva di arrampicate e avevamo l'idea di far capir che tra l'escursionismo e l'alpinismo vero e proprio, esistesse qualcosa.
Si trattava di ripercorrere zone abbandonate, percorsi dimenticati ed altro. Tutto ciò fu fatto talvolta ricorrendo ai ricordi più prossimi.
Certo era una scommesa e lo è ancora oggi perchè proporre percorsi che non sono escursionistici ma dove occorre arrampichicchiare è difficile, la roccia talvolta è quello che è, le linee sono tutt'altro che evidenti, la vegetazione avanza e crea problemi. Però nel complesso credo si sia riusciti.
Ora sono passati un pò di anni e molte cose sono cambiate, non sempre poi si ha lo spirito per affrontare percorsi particolari che non sono propriamente alpinistici ma neanche escursionistici, dove manca il chiodo od il bollo, alcuni sono poco inyteressanti ma è l'Appennino con i suoi pregi e limiti. Adesso spunta lo spit, i bolli.... Mah chissà altre storie di cui forse abbiamo dato una traccia e di cui altre persone stanno percorrendo le traccie forse anche meglio di noi. Omaggio alle nuove leve.
Io ho abbandonato da tempo l'alpinismo ma non le chiodature sicure, mi piace sempre di più l'escursionismo però per l'alpinismo in appenino la strada è nuova. O bolli, chiodi o spit e vie da un certo grado in su cioè o fai escursionismo oppure arrampichi quindi il II e III son da bandire, oppure passare a gradi più ampi, però con possibilità ( vedi via Zunino che ai miei tempi avevi qualche chiodino quà e la) di chiodature belle e su vie tranky ( sotto il sesto o quinto classico, con spit e disposti relativamente vicini).
il resto.... una ricerca dove ognuno è libero di fare quel che vuole.
Per il Ghiaccio... chiedetelo ad altri

Ciau
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bade
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Post by bade »

I Monti del Mare è un libro che mi ha sempre dato grandi spunti per vivere giornate avventurose dietro casa...

Ok, non è perfetto...ci sono a volte imprecisioni...ma ci sta, va bene così! :D

p.s. non so se spostare il topic nella sezione libri...voi che dite? :?:
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delorenzi
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Post by delorenzi »

Concordo: I Monti del Mare sono stati e sono tuttora, almeno da parte mia, fonte di ispirazione.

Probabilmente alcuni itinerari, che oggi non risultano più attuali, sono sa rimandare a futura memoria per quelli più giovani, che leggendo il libro in questione possono conoscere alcune zone oggi dimenticate.

l' Opera in esame sarebbe forse da rivedere, per quanto riguarda alcuni itinerari.

Ne è prevista una 2° edizione "riveduta" e aggiornata ???
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bade
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Post by bade »

...è vero, ci vorrebbe la seconda edizione... :wink:
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Alec
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Re: I monti del mare e altre storie

Post by Alec »

Conte Ugolino wrote:Quando nel 97 uscì i Monti del Mare c'era un risultato a livello di testi che risaliva a due anni prima, più o meno.
Era il risultato di un incontro tra un vecchio alpinista ed un giovane che allora era "all'apice" della sua modestissima carriera. Però era da trentanni che non si scriveva di arrampicate e avevamo l'idea di far capir che tra l'escursionismo e l'alpinismo vero e proprio, esistesse qualcosa.
Si trattava di ripercorrere zone abbandonate, percorsi dimenticati ed altro. Tutto ciò fu fatto talvolta ricorrendo ai ricordi più prossimi.
Certo era una scommesa e lo è ancora oggi perchè proporre percorsi che non sono escursionistici ma dove occorre arrampichicchiare è difficile, la roccia talvolta è quello che è, le linee sono tutt'altro che evidenti, la vegetazione avanza e crea problemi. Però nel complesso credo si sia riusciti.
Ora sono passati un pò di anni e molte cose sono cambiate, non sempre poi si ha lo spirito per affrontare percorsi particolari che non sono propriamente alpinistici ma neanche escursionistici, dove manca il chiodo od il bollo, alcuni sono poco inyteressanti ma è l'Appennino con i suoi pregi e limiti. Adesso spunta lo spit, i bolli.... Mah chissà altre storie di cui forse abbiamo dato una traccia e di cui altre persone stanno percorrendo le traccie forse anche meglio di noi. Omaggio alle nuove leve.
Io ho abbandonato da tempo l'alpinismo ma non le chiodature sicure, mi piace sempre di più l'escursionismo però per l'alpinismo in appenino la strada è nuova. O bolli, chiodi o spit e vie da un certo grado in su cioè o fai escursionismo oppure arrampichi quindi il II e III son da bandire, oppure passare a gradi più ampi, però con possibilità ( vedi via Zunino che ai miei tempi avevi qualche chiodino quà e la) di chiodature belle e su vie tranky ( sotto il sesto o quinto classico, con spit e disposti relativamente vicini).
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Conte, finalmente riesco ad associarti un nome!

"I monti del mare" è un libro che mi piace moltissimo
innanzitutto perchè da ogni riga trasuda passione per l'alpinismo, per la montagna e per il nostro appennino in particolare
grazie a questo libro ho potuto divertirmi in posti a due passi da casa, senza necessariamente dover fare ore di macchina per andare in luoghi più "rinomati"
inoltre è una delle poche guide che si concentra ancora su difficoltà umane (entro il quinto) che tutti sembrano oggi snobbare e cercano di convincerci che una via di quinto è una passeggiata digestiva
i luoghi da voi descritti sono ottimi per imparare a proteggersi, a chiodare, per prepararsi a salite più impegnative a quote più "alpine"
sicuramente, nell'ottica di un'alpinismo classico, si impara di più su un terzo sprotetto in baiarda che su un sesto superspittato a finale, visto che su nessuna via classica in montagna troverai uno spit ogni due metri.
per quanto riguarda l'attuale difficoltà di accesso ad alcuni itinerari, non è colpa degli autori ma dell'abbandono del territorio dovuto alla scarsissima frequentazione.

Finalmente ho qualcuno da ringraziare per tutto questo!!
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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delorenzi
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Post by delorenzi »

Non vorrei passare per quello che critica.

Mi associo in pieno a quanto detto da Alec.
Il libro è molto interessante perche, in primis, è riferito al nostro Appennino con vie , anche di arrampicata, alla portata di tutti quelli che hanno un minimo di esperienza di tipo alpinistico.

Vale comunque la pena di riferire di itinerari, oggi non più fattibili, perchè rimangano comunque, come già detto, a futura memoria.

Quello di fare una seconda edizione era proprio per integrare ed evidenziare alcuni percorsi che oggi non si riescono più a percorrere, inserendone comunque di altri non meno significativi ed interessanti.
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Post by bade »

...ad esempio si potrebbe eliminare il bric castelnegro...tanto per dar sempre contro allo stesso itinerario.. :D
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delorenzi
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Post by delorenzi »

Quello del libro sicuramente sì. Si potrebbe però inserire quello che ti fa fare la cresta nord.
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bade
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Post by bade »

delorenzi wrote:Quello del libro sicuramente sì. Si potrebbe però inserire quello che ti fa fare la cresta nord.
concordo :wink:
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

Beh ripubblicarlo... non so per ora usciranno altre cose tra cui un ottimo libro dell'Alexander che parzialmente riprende, svolge ed evolve il tema relativo alle facili arrampicate. A lui consegno il mio ideale testimone.
Sulle arrampicate facili beh. Da un lato la scoperta o la ri-creazione per dirla alla Gogna hanno il loro fascino però a distanza di anni c'è bisogno di evoluzione. Quello che crea problemi è quel oltresentiero che non è arrampicata ma non è neanche escursionismo, che ha comunque i suoi proseliti vedi certe guide di A Parodi.
Però non sò, io ora come ora ho dei dubbi, perchè penso che certe vie forse non abbiano più appeal o forse basterebero dei bolli, mah. ad es se la zunino bolli rossi non avesse i bolli :roll: , forse ci siamo dimenticati del fascino di un luogo anche se è un quota seicento o se al massimo hai un passo di terzo dove un pò usi la corda e un pò non la usi o forse la roccia di un certo tipo spinge altrove. Mi domando ma tra il primo ed il secondo dove ravani, e l'arrampicata vera e propria che ora come ora parte da un 5c ovvero VI UIA c'è ancora spazio? Non so, io vi lascio le mie attuali perplessità, ma vi ribadisco che alcuni di questi posti sono fantastici
Penso a vie come la Cresta Ovest che qualcuno ( non ricordo chi ) ha definito non vie di roccia, si vabbè ma allora cos'è un sentiero per escursionisti esperti? anche se facile si mettono le mani sulla roccia,m certo c'è da camminare, trovi rovi, mah... Non so queste vie mi piacciono ed affascinano, però. In un certo senso la Mia Gino Musso rappresenta una evoluzione o forse una involuzione beh io ho gettato il sasso, non sono anzi contro gli spit nazi ne aggiungere, magari mettendo un minimo di obbligatorio però credo che per l'appennino sia l'unica strada. (naturalmente tra il III+ ed il V), però no alle ferrate.
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Alexander
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..

Post by Alexander »

...scrivo qui perchè il conte mi ha chiamato in causa e perchè mi ha anche contattato avvisandomi... dicendo che poteva essere il caso di dir qualche cosa... lo è... ha ragione.

il conte ed io siamo amici. spesso la vediamo ina maniera identica. spesso la vediamo ai lati opposti dello spettro... dipende dal discorso, dal punto di vista... dal momento alle volte... :D

Io considero I Monti del Mare un libro scuola. Non è l'unico, ma per il mio percorso, quello che più mi ha fatto sognare, in relazione alla Liguria. La passione del Conte è insormontabile e lo è anche quella del suo "collega" Gianni Pastine un patriarca di più di 70 anni... passati già da un po'... ma che l'anno scorso s'è sparato il canale Roberto... non so se mi spiego...

si tratta di una bibbia appenninica che in grado di farti sognare... nonostante le sue pagine siano bianche, nonostante tutti i problemi che possa aver avuto e che abbia causato al conte. non è l'unico bel libro del conte... ha tante idee e sa il fatto suo... ma per me resta il più congeniale. mi dava le stesse emozioni dei racconti di mio zio con la pipa intorno al fuoco a farmi sognare le alpi quando ero poco più alto d'un metro.

non penso di meritare un tale testimone come gentilmente e per amicizia ha detto il conte. però posso dare una sorta di piccolo contributo questo si.

domani riceverò finalmente i libri della guida che ho fatto che in parte riprende i monti del mare. è un prodotto differente. non perchè io abbia voluto cambiare... ma perchè conosco il mercato collaborando con le riviste di settore... e so che cosa si chiede ma anche che cosa manca...

noi abbiamo poche possibilità...
possiamo leggere dei super big
possiamo leggere dei posti lontani

ma non possiamo leggere di posti dietro casa che vadano bene per il grande pubblico...

io ho preso il concetto del conte... ho cercato di far sognare... però ho usato anche altre cose... la grafica e le fotografie. l'impaginazione. un fortmato ottimale (non da portare in parete ma nemmenoda fare un'enciclopedia). ho ripetuto, itinerari. altri li ho aggiustati od ho contribuito ad aiutare a piccole porzioni di chiodatura. o magari ne ho fatto o risistemato i sentieri. altri li ho aperti... solo che ho dato meno spazio al sogno facendo questo...

io mio scopo era:
- prendere il più semplice fra gli escursio-alpinisti... quello che al massimo fa il II grado aggirabile e che se trova una ferrata PD e riesce a farla quel giorno si sente messner ( ed a mio parere fa bene!!!)
- ...e poi prendere il più forte degli alpinisti no big... quello che fa il 6b (che nella considerazione comune è un grado quasi basso... ma nella realtà dei fatti è il grado di quelli che fra le gente normale, cioè il 99%, sono considerati qiellu che vanno forte)

volevo prendere questo range... i no big e mostrargli che dietro casa loro c'è un super mega mondo... da la spezia a ventimiglia... mettendo anche varianti enstrene al range ma di poco... esterne... questo è il mondo della maggior parte delle persone... una guida particolareggiata per loro... con precisioni metriche su ogni possibile domanda che serva loro. ne va un po' a discapito del sogno... ma hei non stiamo parlando di guide telefoniche come il 99% di quelle in commercio...

questo è un passaggio di testimone? non credo. i monti del mare rimarranno i monti del mare. e nel mio libro ci saranno chissà quanti errori... migliaia... però magari sarà un modo per dire... "anche io ho letto i monti del mare... e leggendo quel libro, ho imparato a fare questo libro" il giudizio spetterà a voi...
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
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bade
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Comunque resta il fatto che il tuo libro pare sarà la cosa più simile a I Monti del Mare che per ora si sia vista...o sbaglio? E questa a mio parere è una buona cosa...perchè a me piace un sacco leggere di posti dietro casa dove si può far via alpinistiche facili..e dove, se mai un giorno ne sarò capace, potrò magari far anche cose più impegnative.

Stavo pensando...certo che la veste grafica scarna (o la "non-veste grafica"?) de I Monti del Mare un vantaggio lo aveva...non ti dispiaceva massacrare il libro. Il mio ad es ha preso tanta di quell'acqua che ha le pagine mezze incollate...ma tutto sommato mi piace ancora di più sfogliarlo... :D ...
...invece se il tuo, come mi aspetto, sarà graficamente più curato...bè, mi dispiacerà un pò trattarlo in quel modo... :wink: ...dovrò essere un pò più delicato.. :D

Comunque Conte, io quelle vie di alpinismo facile le adoro...mi piace che si parli di quelle nei libri e anche qui sul forum.. :wink: ..sono il massimo per me! :wink:
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skeno
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Io dico solo che i Monte del Mare me lo vado a comprare subito e che il nuovo di Christian (Alexander) lo aspetto con ansia nelle librerie.
Sarà che sono uno del 99% (facciamo anche 90&, poco cambia) dei normali.
Grazie.
Un vero capo comincia col disobbedire (Tinlè, nel film: "Hymalaya")

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