Olbicella - Rio Arzella
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Olbicella - Rio Arzella
eh, a volte è proprio vero che....
oh, è una vita che volevo iniziare un post con questo modo di dire che usavano i miei genitori buonanima, che era come una specie di maidiremai però "post", non so come dire.... .....ma con questa gita è la volta buona, perchè è andata proprio così :
ho una giornata di recupero ferie per le elezioni passate, e me la prendo mercoledì......le previsioni sono buone, e varrebbe forse la pena di fare una bella gita, visto che le giornate sono anche più lunghe......ma sono combattuto, l'atmosfera in casa non è delle migliori, avrei probabilmente anche cose da fare, ma sono indeciso, sensi di colpa, perplessità, indugi.... ...decido di non decidere e rimandare a domani, vedere come mi sveglio......ma mi sveglio più o meno come sono andato a dormire.....faccio colazione con calma, tentenno un po', ma poi alla fine mi decido : andrò al Rian delle Brigne a vedere se c'è un laghetto vicino al quale cercare di rilassarmi un po'....
Parto, a un'ora indecente, ormai....con scarso entusiasmo, guido sino a Rossiglione cercando di scrollarmi il torpore di dosso sparando nell'auto a tutto volume sto disco,
ma non è che cambi molto..........quando giungo in vista del punto preciso dove avevo programmato di parcheggiare, ci trovo già una macchina..... ....uff, avevo voglia di stare un po' da solo, vuoi dire che troverò gente tra questi bricchi di mercoledì mattina ?
Sembra di sì, perchè proprio mentre lo penso vedo due individui con zaini e bagagli considerevoli che si incamminano lungo il sentiero........sembrano avere intenzioni serie, e io sono perplesso..... ....come direbbe Flavio Oreglio, "il momento è catartico!" e infatti io catarro, invece di fermarmi vado un po' più avanti sino al primo spiazzo che incontro, faccio manovra e me ne vado via velocemente, puntando tutto sul Piano B, che consisteva nel risalire un rio nei pressi di Olbicella di cui avevo letto su verdeazzurroligure (che ringrazio enormemente, nel caso ci leggesse... )
Poichè già m'ero svegliato com'ero andato a dormire, comincio a temere di tornare a dormire come m'ero svegliato, con in mezzo una giornata passata a guidare per strade provinciali ; comunque sia dopo poco arrivo in zona, parcheggio nei pressi di una cascina molto bella e piglio il sentiero, che costeggia il corso dell'Olbicella inoltrandosi in un boschetto piacevolmente fresco, rispetto al sole che picchia là fuori
Giungo infine ad un ponticello in metallo e assi di legno che attraversa il torrente, dall'altra parte incontro subito un cartello che indica una piccola deviazione verso un qualche cippo commemorativo partigiano : ci vado, giusto per rendere loro omaggio, anche se 2 di loro sono ignoti......
.......ecco, quando su una tomba leggo "ignoto", mi prende sempre un po' una tristezza strana, pensando a qualcuno che avrà aspettato chissà quanto il ritorno di questo "qualcuno", vabbè, la guerra fa schifo e basta, c'è bisogno di dirlo? Lo dico.
Ritorno al ponte e proseguo sul sentiero, che poco più avanti, presso la località Pian del Fuoco, lambisce il letto del torrente, dove attira la mia attenzione una strana formazione di roccia, che ritroverò al ritorno...
Proseguo ancora, sempre seguendo segni biancorossi,
lungo il sentiero
sino ad arrivare ad un guado...qui rimango incerto per un attimo sulla direzione da seguire, ma poi, cercando un punto dove attraversare, scorgo un segno biancorosso, che mi porta verso un ramo laterale inizialmente secco del torrente, che dovrebbe essere il Rio Arzella, ma poi l'acqua ricompare, più avanti.......il sentierino (poco più di una traccia) prosegue sino a scendere praticamente nel letto del rio, un po' infrascato tra massi e alberelli, sinchè qualche metro dopo si apre per lasciarmi vedere questo
Qui poso subito lo zaino e le bacchette, e comincio a curiosare; risalgo le prime roccette studiando un po' dove sia meglio passare, perchè sono curioso di vedere se sopra continuano le pozze, e in effetti continuano, in un ambiente bellissimo !
Continuo a risalire altre cascate e cascatelle, sino a trovarne una che forma un laghetto un po' più grande,
la aggiro sulla sinistra e risalgo,
laghetto grande da sopra
il torrentello continua a disegnare ghirigori d'acqua tra le rocce scure, il gorgoglio e lo scrosciare dell'acqua è ovunque, sono stupito dalla portata e dalla velocità di questo piccolo corso d'acqua...sicuramente sarà il periodo più adatto per vederlo così in forma, ma chissà......
Alla fine giungo ad una cascata un po' più alta delle altre, sulla destra della quale è stata posta una fune che continua in una catena nuova fiammante che dovrebbe aiutare a risalirla...
....io in quest'occasione mi sono fermato qua, anche se la curiosità era parecchia......però a parte il fatto che la roccia era bagnata (quassù, a differenza del punto di partenza, c'è anche parecchio vento) e gli appigli non così abbondanti, era già una certa ora e avevo lasciato zaino e tutto quanto parecchio più giù, perciò alla fine sono tornato alla base, ho addentato il mio panino, allargato l'asciugamano di cui mi ero premurosamente munito, e ciaone per un paio d'ore.
Quando decido di tornare verso casa, non faccio neanche in tempo a pensarlo, che mi son già perso
Dopo pochi metri non riconosco più il sentiero, anche perchè c'erano dei guadi e boh.....provo a proseguire un poco guardando il gps, ma anche lui ha i suoi limiti e annaspa, comincio a girare in tondo senza capire quale sia la direzione giusta da prendere, sinchè, prima di confondermi e perdermi davvero definitivamente, decido di tornare indietro al laghetto dov'ero....qui finalmente riesco a prendere la direzione giusta, anche se l'esile traccetta nel boschetto dell'andata sparisce, e procedo nella direzione sì giusta, ma camminando dove riesco, tra il letto del rio asciutto e i margini del bosco; mi ritrovo così, a un certo punto, nei pressi di quella strana roccia che avevo visto all'andata....da vicino, mi rendo conto che la spaccatura della roccia forma un canale, non so sino a che punto lavorato dal'uomo, e salendo sul roccione adiacente si riesce anche a vedere più in là, sommerso dalla vegetazione, un canale di cemento che punta verso la spaccatura..
la spaccatura vista da sopra
...il toponimo Pian del Fuoco mi fa pensare ad un maglio, un'officina...........chissà chi lo sa !
Da qui in poi non mi resta che ripercorre il sentiero dell'andata, all'ombra del boschetto fresco e piacevole, sino a giungere all'auto, dove trovo ad attendermi un piccolo capriolo che mi fissa da lontano e, man mano che mi avvicino, abbassa la testa e aguzza lo sguardo per capire che diamine di creatura sono : quando probabilmente realizza che sono il proprietario dell'auto si dà velocemente alla macchia (testuale )
Non mi resta che ringraziare virtualmente quei due escursionisti che risalivano il Rio delle Brigne per avermi fatto cambiare idea!
oh, a volte è proprio vero che....
Aloha
oh, è una vita che volevo iniziare un post con questo modo di dire che usavano i miei genitori buonanima, che era come una specie di maidiremai però "post", non so come dire.... .....ma con questa gita è la volta buona, perchè è andata proprio così :
ho una giornata di recupero ferie per le elezioni passate, e me la prendo mercoledì......le previsioni sono buone, e varrebbe forse la pena di fare una bella gita, visto che le giornate sono anche più lunghe......ma sono combattuto, l'atmosfera in casa non è delle migliori, avrei probabilmente anche cose da fare, ma sono indeciso, sensi di colpa, perplessità, indugi.... ...decido di non decidere e rimandare a domani, vedere come mi sveglio......ma mi sveglio più o meno come sono andato a dormire.....faccio colazione con calma, tentenno un po', ma poi alla fine mi decido : andrò al Rian delle Brigne a vedere se c'è un laghetto vicino al quale cercare di rilassarmi un po'....
Parto, a un'ora indecente, ormai....con scarso entusiasmo, guido sino a Rossiglione cercando di scrollarmi il torpore di dosso sparando nell'auto a tutto volume sto disco,
ma non è che cambi molto..........quando giungo in vista del punto preciso dove avevo programmato di parcheggiare, ci trovo già una macchina..... ....uff, avevo voglia di stare un po' da solo, vuoi dire che troverò gente tra questi bricchi di mercoledì mattina ?
Sembra di sì, perchè proprio mentre lo penso vedo due individui con zaini e bagagli considerevoli che si incamminano lungo il sentiero........sembrano avere intenzioni serie, e io sono perplesso..... ....come direbbe Flavio Oreglio, "il momento è catartico!" e infatti io catarro, invece di fermarmi vado un po' più avanti sino al primo spiazzo che incontro, faccio manovra e me ne vado via velocemente, puntando tutto sul Piano B, che consisteva nel risalire un rio nei pressi di Olbicella di cui avevo letto su verdeazzurroligure (che ringrazio enormemente, nel caso ci leggesse... )
Poichè già m'ero svegliato com'ero andato a dormire, comincio a temere di tornare a dormire come m'ero svegliato, con in mezzo una giornata passata a guidare per strade provinciali ; comunque sia dopo poco arrivo in zona, parcheggio nei pressi di una cascina molto bella e piglio il sentiero, che costeggia il corso dell'Olbicella inoltrandosi in un boschetto piacevolmente fresco, rispetto al sole che picchia là fuori
Giungo infine ad un ponticello in metallo e assi di legno che attraversa il torrente, dall'altra parte incontro subito un cartello che indica una piccola deviazione verso un qualche cippo commemorativo partigiano : ci vado, giusto per rendere loro omaggio, anche se 2 di loro sono ignoti......
.......ecco, quando su una tomba leggo "ignoto", mi prende sempre un po' una tristezza strana, pensando a qualcuno che avrà aspettato chissà quanto il ritorno di questo "qualcuno", vabbè, la guerra fa schifo e basta, c'è bisogno di dirlo? Lo dico.
Ritorno al ponte e proseguo sul sentiero, che poco più avanti, presso la località Pian del Fuoco, lambisce il letto del torrente, dove attira la mia attenzione una strana formazione di roccia, che ritroverò al ritorno...
Proseguo ancora, sempre seguendo segni biancorossi,
lungo il sentiero
sino ad arrivare ad un guado...qui rimango incerto per un attimo sulla direzione da seguire, ma poi, cercando un punto dove attraversare, scorgo un segno biancorosso, che mi porta verso un ramo laterale inizialmente secco del torrente, che dovrebbe essere il Rio Arzella, ma poi l'acqua ricompare, più avanti.......il sentierino (poco più di una traccia) prosegue sino a scendere praticamente nel letto del rio, un po' infrascato tra massi e alberelli, sinchè qualche metro dopo si apre per lasciarmi vedere questo
Qui poso subito lo zaino e le bacchette, e comincio a curiosare; risalgo le prime roccette studiando un po' dove sia meglio passare, perchè sono curioso di vedere se sopra continuano le pozze, e in effetti continuano, in un ambiente bellissimo !
Continuo a risalire altre cascate e cascatelle, sino a trovarne una che forma un laghetto un po' più grande,
la aggiro sulla sinistra e risalgo,
laghetto grande da sopra
il torrentello continua a disegnare ghirigori d'acqua tra le rocce scure, il gorgoglio e lo scrosciare dell'acqua è ovunque, sono stupito dalla portata e dalla velocità di questo piccolo corso d'acqua...sicuramente sarà il periodo più adatto per vederlo così in forma, ma chissà......
Alla fine giungo ad una cascata un po' più alta delle altre, sulla destra della quale è stata posta una fune che continua in una catena nuova fiammante che dovrebbe aiutare a risalirla...
....io in quest'occasione mi sono fermato qua, anche se la curiosità era parecchia......però a parte il fatto che la roccia era bagnata (quassù, a differenza del punto di partenza, c'è anche parecchio vento) e gli appigli non così abbondanti, era già una certa ora e avevo lasciato zaino e tutto quanto parecchio più giù, perciò alla fine sono tornato alla base, ho addentato il mio panino, allargato l'asciugamano di cui mi ero premurosamente munito, e ciaone per un paio d'ore.
Quando decido di tornare verso casa, non faccio neanche in tempo a pensarlo, che mi son già perso
Dopo pochi metri non riconosco più il sentiero, anche perchè c'erano dei guadi e boh.....provo a proseguire un poco guardando il gps, ma anche lui ha i suoi limiti e annaspa, comincio a girare in tondo senza capire quale sia la direzione giusta da prendere, sinchè, prima di confondermi e perdermi davvero definitivamente, decido di tornare indietro al laghetto dov'ero....qui finalmente riesco a prendere la direzione giusta, anche se l'esile traccetta nel boschetto dell'andata sparisce, e procedo nella direzione sì giusta, ma camminando dove riesco, tra il letto del rio asciutto e i margini del bosco; mi ritrovo così, a un certo punto, nei pressi di quella strana roccia che avevo visto all'andata....da vicino, mi rendo conto che la spaccatura della roccia forma un canale, non so sino a che punto lavorato dal'uomo, e salendo sul roccione adiacente si riesce anche a vedere più in là, sommerso dalla vegetazione, un canale di cemento che punta verso la spaccatura..
la spaccatura vista da sopra
...il toponimo Pian del Fuoco mi fa pensare ad un maglio, un'officina...........chissà chi lo sa !
Da qui in poi non mi resta che ripercorre il sentiero dell'andata, all'ombra del boschetto fresco e piacevole, sino a giungere all'auto, dove trovo ad attendermi un piccolo capriolo che mi fissa da lontano e, man mano che mi avvicino, abbassa la testa e aguzza lo sguardo per capire che diamine di creatura sono : quando probabilmente realizza che sono il proprietario dell'auto si dà velocemente alla macchia (testuale )
Non mi resta che ringraziare virtualmente quei due escursionisti che risalivano il Rio delle Brigne per avermi fatto cambiare idea!
oh, a volte è proprio vero che....
Aloha
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
- Tricheco67
- Matricola
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Re: Olbicella - Rio Arzella
Bella esplorazione in ambiente selvaggio! Da anni progetto un anello in zona, ma poi non ci vado mai... Comunque, sarebbe interessante capire fino a dove si può risalire il torrente: se si riuscisse ad arrivare a Batresca si potrebbe fare poi un anellone passando per Moretti e ritornando per il Bric Berton.
There's a flavor to the sound of walking no one ever noticed before
Re: Olbicella - Rio Arzella
Per dimenticare ( momentaneamente ) i problemi , non c'è nulla di meglio di un bel giretto tra i bricchi ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- soundofsilence
- Riesploratore
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- Location: genova - marassi
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Re: Olbicella - Rio Arzella
Ma cos'è sta mania di esplorare che vi è presa a tutti?
Giro da tenere presente per l'inverno direi.
Giro da tenere presente per l'inverno direi.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
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- fabio.rapallo
- Utente Molto Attivo
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Re: Olbicella - Rio Arzella
Bella questa esplorazione!
Giacché d'estate bazzico in luoghi non distanti, potresti mettere qualche indicazione di più, o qualche sgorbio su una mappa, in modo da capire meglio che percorso hai seguito?
L'esperienza della marcia decentra da sé e ripristina il mondo,
inscrivendo l'uomo nei limiti che lo richiamano alla sua fragilità e alla sua forza. (DLB)
inscrivendo l'uomo nei limiti che lo richiamano alla sua fragilità e alla sua forza. (DLB)
-
- Utente di Quotazero
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Re: Olbicella - Rio Arzella
Percorso abbastanza noto, arriva verso Batresca, richiede un pò di attenzione, luogo molto bello e acque abbastanza calde. la catena sarà fiammante ma è attaccata a tasselli così così, megiu che ninte.
- psiconauta
- Quotazerino doc
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Re: Olbicella - Rio Arzella
c'erano delle indicazioni sentiero 555, che trovo in rete essere un percorso in corso di realizzazione da parte della proloco di Olbicella
http://www.prolocoolbicella.it/sentieri/" onclick="window.open(this.href);return false;
comunque il posto m'è piaciuto molto, il percorso è praticamente questo (sino alla catena)
http://www.prolocoolbicella.it/sentieri/" onclick="window.open(this.href);return false;
comunque il posto m'è piaciuto molto, il percorso è praticamente questo (sino alla catena)
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
- awretus
- Utente Molto Attivo
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- Location: Regno del Prete Gianni
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Re: Olbicella - Rio Arzella
Il nome Pian del Fuoco potrebbe derivare dall'abitudine di bruciare la vegetazione arborea, per creare terreno per i coltivi o i pascoli, pratica assai diffusa nel passato anche remoto in Liguria (ad esempio tutte le pinete della costa ne sono il risultato)
«Vai finché sei giovane, perché da vecchio puoi solo andare al ricovero» (Saggezza occitana)
- psiconauta
- Quotazerino doc
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- Location: Lemuria
Re: Olbicella - Rio Arzella
potrebbe anche essere, in effetti................io pensavo a una fucina o qualcosa del genere per via di quella antica canalizzazione......awretus wrote:Il nome Pian del Fuoco potrebbe derivare dall'abitudine di bruciare la vegetazione arborea, per creare terreno per i coltivi o i pascoli, pratica assai diffusa nel passato anche remoto in Liguria (ad esempio tutte le pinete della costa ne sono il risultato)
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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- Utente di Quotazero
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Re: Olbicella - Rio Arzella
E direi anche di no, le rade pinete costiere che vedi, tra cui alcune di Pino d'Aleppo, sono residui di mancanza di impianto di altro, perchè situate in zone troppo rocciose. L'uso del fuoco nel genovesato, non è relativo all'area costiera, ma al primo entroterra, dove eventualmente trovi pinete come rimboschimento con specie non alloctoneawretus wrote:Il nome Pian del Fuoco potrebbe derivare dall'abitudine di bruciare la vegetazione arborea, per creare terreno per i coltivi o i pascoli, pratica assai diffusa nel passato anche remoto in Liguria (ad esempio tutte le pinete della costa ne sono il risultato)
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- Utente di Quotazero
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Re: Olbicella - Rio Arzella
Li è sicuro legato a fucine o simili, pascoli e altro non c'entrano, siamo in zona Tiglieto....psiconauta wrote:potrebbe anche essere, in effetti................io pensavo a una fucina o qualcosa del genere per via di quella antica canalizzazione......awretus wrote:Il nome Pian del Fuoco potrebbe derivare dall'abitudine di bruciare la vegetazione arborea, per creare terreno per i coltivi o i pascoli, pratica assai diffusa nel passato anche remoto in Liguria (ad esempio tutte le pinete della costa ne sono il risultato)
- fabio.rapallo
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Re: Olbicella - Rio Arzella
Lo credo anche io...Conte Ugolino 1 wrote:Li è sicuro legato a fucine o simili, pascoli e altro non c'entrano, siamo in zona Tiglieto....psiconauta wrote:potrebbe anche essere, in effetti................io pensavo a una fucina o qualcosa del genere per via di quella antica canalizzazione......awretus wrote:Il nome Pian del Fuoco potrebbe derivare dall'abitudine di bruciare la vegetazione arborea, per creare terreno per i coltivi o i pascoli, pratica assai diffusa nel passato anche remoto in Liguria (ad esempio tutte le pinete della costa ne sono il risultato)
L'esperienza della marcia decentra da sé e ripristina il mondo,
inscrivendo l'uomo nei limiti che lo richiamano alla sua fragilità e alla sua forza. (DLB)
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