monte capenardo
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monte capenardo
domenica prossima dovrei essere con gli amici del CAI di Vigone dalle parti di Lavagna, al Monte Capenardo (se ricordo bene il nome... ). tra tutti i liguri che ci sono qui, ho fiducia di ricevere presto informazioni sul posto, consigli, curiosità e... chissà che non ci sia qualcuno che si unisce alla nostra gita???
Che percorso farete?
Il monte Capenardo si puo` raggiungere da San Salvatore di Cogorno via San Giacomo, da Lavagna via Santa Giulia di Centaura, da Sant'Anna via Monte Costello e da San Bernardo (Sestri Levante) sempre via Monte Costello.
I primi due percorsi sono, secondo me, i piu` interessanti per i resti di antiche cave d'ardesia che si incontrano.
Il monte Capenardo si puo` raggiungere da San Salvatore di Cogorno via San Giacomo, da Lavagna via Santa Giulia di Centaura, da Sant'Anna via Monte Costello e da San Bernardo (Sestri Levante) sempre via Monte Costello.
I primi due percorsi sono, secondo me, i piu` interessanti per i resti di antiche cave d'ardesia che si incontrano.
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non so bene, l'unica informazione che mi hanno dato è che la via del ritorno attraversa appunto delle cave di ardesia...
a questo punto spero nel bel tempo! anche se sta quasi diventando una tradizione: riusciamo a far piovere anche nei periodi di maggiore siccità quando il CAI organizza la gita al mare
a questo punto spero nel bel tempo! anche se sta quasi diventando una tradizione: riusciamo a far piovere anche nei periodi di maggiore siccità quando il CAI organizza la gita al mare
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gita bella, anche se praticamente non abbiamo fatto soste, escluso un rapidissimo pranzo nei pressi della vetta...
faceva molto freddo e, sulla via del ritorno, abbiamo preso un po' di pioggia.
qualcuno mi sa dire cosa stanno facendo sul sentiero che scende verso lavagna? un ecomuseo delle cave di ardesia? ci sono "lavori in corso", manca ancora una segnaletica definitiva, credo
faceva molto freddo e, sulla via del ritorno, abbiamo preso un po' di pioggia.
qualcuno mi sa dire cosa stanno facendo sul sentiero che scende verso lavagna? un ecomuseo delle cave di ardesia? ci sono "lavori in corso", manca ancora una segnaletica definitiva, credo
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ciao ,blacksheep77 wrote:gita bella, anche se praticamente non abbiamo fatto soste, escluso un rapidissimo pranzo nei pressi della vetta...
faceva molto freddo e, sulla via del ritorno, abbiamo preso un po' di pioggia.
qualcuno mi sa dire cosa stanno facendo sul sentiero che scende verso lavagna? un ecomuseo delle cave di ardesia? ci sono "lavori in corso", manca ancora una segnaletica definitiva, credo
sarebbe il colmo: hanno chiuso quello della val fontanabuona per mancanza di fondi ...
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
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mah, io ho visto una piattaforma in legno che gira tutto intorno ad un'antica cava (capisco che l'hanno fatto per questioni di sicurezza, ma visivamente è un pugno nell'occhio)
poi c'è tutta una gradinata, altri mancorrenti, lastre d'ardesia scolpite con bassorilievi lungo il sentiero che portava a lavagna...
c'erano dei cartelli che, appunto, parlavano di lavori per la fruizione turistica dell'area.
forse parlare di ecomuseo è eccessivo, ma comunque le spese non sono state sicuramente da poco
poi c'è tutta una gradinata, altri mancorrenti, lastre d'ardesia scolpite con bassorilievi lungo il sentiero che portava a lavagna...
c'erano dei cartelli che, appunto, parlavano di lavori per la fruizione turistica dell'area.
forse parlare di ecomuseo è eccessivo, ma comunque le spese non sono state sicuramente da poco
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ecco alcune immagini: sestri levante dall'alto, mentre affrontavamo la salita
ed il gruppo infreddolito in vetta
per quello che riguarda l'itinerario, siamo usciti da sestri ed abbiamo imboccato il sentiero dei ponti romani (indicato con freccia). dopo la prima parte di salita nella macchia mediterranea, c'è un cartello che indica 45' al capenardo. qualcuno l'ha corretto con 2h45', in realtà saranno circa 2h-2h15' camminando piano
l'itinerario è poco segnato, ci sono dei segni rossi a triangolo sulle pietre, ma era fondamentale la presenza del capogita che aveva già provato 2 volte l'itinerario, una perdendosi... ed una raggiungendo la meta!
si segue la cresta, proseguendo poi nel bosco (vari bivi, in cui generalmente si tiene la traccia più evidente). nei pressi di una casa, si imbocca una pista sterrata, ormai manca poco alla vetta!
per la discesa, potevamo optare per una "diretta" su lavagna, ma invece abbiamo scelto di proseguire in cresta fino ad arrivare ad una chiesetta in ristrutturazione (san giorgio? correggetemi se sbaglio, non ho una cartina della zona), prima della quale ci sono i già citati lavori per valorizzare le cave di ardesia. siamo poi scesi tenendoci a sinistra della chiesa, sfruttando il sentiero e le mulattiere delle cave, ripristinate dagli Alpini. si incrocia in più punti la strada asfaltata, spesso bisogna andare a naso per ritrovare la mulattiera. abbiamo seguito anche le frecce di una gara di MTB
...scivolosissime le lastre di ardesia della mulattiera... perchè piovigginava.
finalmente si entra in lavagna, dopo poco sulla sinistra c'è una gelateria...
ed il gruppo infreddolito in vetta
per quello che riguarda l'itinerario, siamo usciti da sestri ed abbiamo imboccato il sentiero dei ponti romani (indicato con freccia). dopo la prima parte di salita nella macchia mediterranea, c'è un cartello che indica 45' al capenardo. qualcuno l'ha corretto con 2h45', in realtà saranno circa 2h-2h15' camminando piano
l'itinerario è poco segnato, ci sono dei segni rossi a triangolo sulle pietre, ma era fondamentale la presenza del capogita che aveva già provato 2 volte l'itinerario, una perdendosi... ed una raggiungendo la meta!
si segue la cresta, proseguendo poi nel bosco (vari bivi, in cui generalmente si tiene la traccia più evidente). nei pressi di una casa, si imbocca una pista sterrata, ormai manca poco alla vetta!
per la discesa, potevamo optare per una "diretta" su lavagna, ma invece abbiamo scelto di proseguire in cresta fino ad arrivare ad una chiesetta in ristrutturazione (san giorgio? correggetemi se sbaglio, non ho una cartina della zona), prima della quale ci sono i già citati lavori per valorizzare le cave di ardesia. siamo poi scesi tenendoci a sinistra della chiesa, sfruttando il sentiero e le mulattiere delle cave, ripristinate dagli Alpini. si incrocia in più punti la strada asfaltata, spesso bisogna andare a naso per ritrovare la mulattiera. abbiamo seguito anche le frecce di una gara di MTB
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Black pensa che le lastre di ardesia sono state messe apposta nei secoli scorsi per permettere alle portatrici di procedere scalze con in testa le lastre d'ardesia
http://trailsantacroce.com" onclick="window.open(this.href);return false;
Se l'è fassile m'angusciu, se l'è diffisile tribullu!
"Ogni civetta ha la sua casa l'albero, ma il barbagianni invece no" Punkreas Paranoia e potere
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Ah casomai interessasse un pò di storia
http://www.fontanabuona.org/ardesia_libro/1.asp
per Il sangiacomo hanno speso un bel pò di palanche ma hanno dei buoni fondi
http://www.fontanabuona.org/ardesia_libro/1.asp
per Il sangiacomo hanno speso un bel pò di palanche ma hanno dei buoni fondi
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sì, scusa... avevo dimenticato di dirlo, infatti quello è il sentiero che percorrevano le portatrici. quasi arrivati a lavagna c'è una lastra in bassorilievo e due pannelli con foto storiche che documentano il fatto.Conte Ugolino wrote:Black pensa che le lastre di ardesia sono state messe apposta nei secoli scorsi per permettere alle portatrici di procedere scalze con in testa le lastre d'ardesia
Last edited by blacksheep77 on Mon Mar 26, 2007 20:17, edited 1 time in total.
Re: monte capenardo
Sabato con Alec abbiamo fatto una passeggiata partendo da Lavagna.
Dalla stazione FS di Lavagna, si prende Corso Mazzini e poco dopo si gira a destra in Via Tedisio. Lì si può parcheggiare, sulla destra c'è una salitina da dove inizia il percorso che presto diventa mulattiera e durante tutto l'itinerario incrocia più volte la strada asfaltata che porta a Santa Giulia di Centaura.
Il segnavia è un cerchio pieno rosso. Il Monte Capenardo è alto 693 metri, il dislivello è un poco di più visto che il percorso, con un discreto sviluppo (rispetto al dislivello), richiede anche pochi sali scendi.
Noi ci abbiamo messo due ore a salire, con passo abbastanza sostenuto (via.. non lento) e qualche piccola pausa foto, crema solare etc...
La cosa pazzesca è che alla partenza del sentiero, due cartelli affiancati dicono uno 2 ore, l'altro 3 ore!!!
Arrivati al colle prima della vetta, invece, un cartello sostiene che quello sia proprio il monte Capenardo!!! Ma quello è solo il colle tra il nostro monte e il monte San Giacomo. Per il Capenardo infatti bisogna proseguire sulla destra (c'era un discreto vento sul crinale!) fino a raggiungere una tozza elevazione con un sasso dove dovrebbe esserci scritto Capenardo (molto scolorito).
Al ritorno dalla vetta, incontrati una trentina forse più bikers!!!
La vista è bellissima per tutta la gita. A Santa Giulia è possibile ammirare un enorme ed imperioso leccio secolare!!
Al cospetto di sua maestà il leccio abbiamo pranzato e siamo tornati alla macchina intorno alle 13:00-13:30.
(vetta!)
Dalla stazione FS di Lavagna, si prende Corso Mazzini e poco dopo si gira a destra in Via Tedisio. Lì si può parcheggiare, sulla destra c'è una salitina da dove inizia il percorso che presto diventa mulattiera e durante tutto l'itinerario incrocia più volte la strada asfaltata che porta a Santa Giulia di Centaura.
Il segnavia è un cerchio pieno rosso. Il Monte Capenardo è alto 693 metri, il dislivello è un poco di più visto che il percorso, con un discreto sviluppo (rispetto al dislivello), richiede anche pochi sali scendi.
Noi ci abbiamo messo due ore a salire, con passo abbastanza sostenuto (via.. non lento) e qualche piccola pausa foto, crema solare etc...
La cosa pazzesca è che alla partenza del sentiero, due cartelli affiancati dicono uno 2 ore, l'altro 3 ore!!!
Arrivati al colle prima della vetta, invece, un cartello sostiene che quello sia proprio il monte Capenardo!!! Ma quello è solo il colle tra il nostro monte e il monte San Giacomo. Per il Capenardo infatti bisogna proseguire sulla destra (c'era un discreto vento sul crinale!) fino a raggiungere una tozza elevazione con un sasso dove dovrebbe esserci scritto Capenardo (molto scolorito).
Al ritorno dalla vetta, incontrati una trentina forse più bikers!!!
La vista è bellissima per tutta la gita. A Santa Giulia è possibile ammirare un enorme ed imperioso leccio secolare!!
Al cospetto di sua maestà il leccio abbiamo pranzato e siamo tornati alla macchina intorno alle 13:00-13:30.
(vetta!)
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- lupo della steppa
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Re: monte capenardo
bello ...ma una foto del leccio non l'hai fatta
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
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(Nuvola Rossa,capo Sioux)
Re: monte capenardo
Bella e rilassante escursione, consigliabile nelle fredde giornate invernali.
E' fattibile anche in mezza giornata.
Percorso molto panoramico
E' fattibile anche in mezza giornata.
Percorso molto panoramico
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: monte capenardo
Che meraviglia, quelle cruoze poi sono stupende!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: monte capenardo
Sul Capenardo ci sono salito un anno fa, salendo però da Sestri Levante e scendendo dal vostro percorso lastricato in ardesia che transita da S.Giulia.
Si chiude l'anello con un bel sentiero a mezza costa che da Lavagna riconduce ai ruderi della chiesetta di S.Anna e da qui per la strada romana si torna alla partenza.
I ruderi di S.Anna meritano il viaggio, sia per la posizione a balcone sul golfo di Sestri che per gli interessanti tabelloni storici presenti.
Spiegano come quello fosse l'antico percorso che collegava Sestri con Lavagna prima della costruzione della strada litoranea e del culto di S.Anna presso i sestresi.
Veramente spassoso il testo che riporta una reprimenda del 1537 emanata dal Vescovo di Brugnato "affinchè le celebrazioni non trascendessero dal carattere religioso" della festa che presso quella piccola chiesa si celebrava.
Da qui si sale per evidente traccia scavata dai bikers e si perviene sul crinale dove si svolta a sx su sterrata che in breve porta su un modesto rilievo erboso dove il maestoso cippo di vetta ci certifica di aver raggiunto la vetta.
Dalla vetta proseguendo verso ponente si raggiunge il colle con i cartelli
dal quale imboccando il sentiero lastricato di ardesia si ridiscende a Lavagna (ovvio!)
percorrendo suggestive scalinate nel bosco.
Molto bello anche il sagrato a risseu della chiesa di S.Giulia che si incontra sulla via di discesa.
Il leccio maestoso non l'ho fotografato perchè non rendeva nella foto,
però rende dal vivo e merita una seppur breve sosta.
Si chiude l'anello con un bel sentiero a mezza costa che da Lavagna riconduce ai ruderi della chiesetta di S.Anna e da qui per la strada romana si torna alla partenza.
I ruderi di S.Anna meritano il viaggio, sia per la posizione a balcone sul golfo di Sestri che per gli interessanti tabelloni storici presenti.
Spiegano come quello fosse l'antico percorso che collegava Sestri con Lavagna prima della costruzione della strada litoranea e del culto di S.Anna presso i sestresi.
Veramente spassoso il testo che riporta una reprimenda del 1537 emanata dal Vescovo di Brugnato "affinchè le celebrazioni non trascendessero dal carattere religioso" della festa che presso quella piccola chiesa si celebrava.
Da qui si sale per evidente traccia scavata dai bikers e si perviene sul crinale dove si svolta a sx su sterrata che in breve porta su un modesto rilievo erboso dove il maestoso cippo di vetta ci certifica di aver raggiunto la vetta.
Dalla vetta proseguendo verso ponente si raggiunge il colle con i cartelli
dal quale imboccando il sentiero lastricato di ardesia si ridiscende a Lavagna (ovvio!)
percorrendo suggestive scalinate nel bosco.
Molto bello anche il sagrato a risseu della chiesa di S.Giulia che si incontra sulla via di discesa.
Il leccio maestoso non l'ho fotografato perchè non rendeva nella foto,
però rende dal vivo e merita una seppur breve sosta.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: monte capenardo
Grazie Littletino per l'integrazione di storia e foto (belle!)
lupo della steppa wrote:bello ...ma una foto del leccio non l'hai fatta
Ecco il motivo, non rendeva, però l'ho fotografato, appena riesco metto una fotoLittletino wrote:Il leccio maestoso non l'ho fotografato perchè non rendeva nella foto,
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: monte capenardo
Sempre bello il Capenardo. Soprattutto a maggio quando si passa sotto tre ciliegi giganteschi carichi di frutti!
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
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Re: monte capenardo
Ah sì? allora ci torno, yum yum!!!brookite wrote:Sempre bello il Capenardo. Soprattutto a maggio quando si passa sotto tre ciliegi giganteschi carichi di frutti!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: monte capenardo
neanche 30 secondi ...scinty wrote:Ah sì? allora ci torno, yum yum!!!brookite wrote:Sempre bello il Capenardo. Soprattutto a maggio quando si passa sotto tre ciliegi giganteschi carichi di frutti!
fatemi un fischio, si potrebbe anche salire al Tregin dalla parte della miniera con anello. Percorso molto interessante.
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
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Re: monte capenardo
brookite wrote:neanche 30 secondi ...scinty wrote:Ah sì? allora ci torno, yum yum!!!brookite wrote:Sempre bello il Capenardo. Soprattutto a maggio quando si passa sotto tre ciliegi giganteschi carichi di frutti!
fatemi un fischio, si potrebbe anche salire al Tregin dalla parte della miniera con anello. Percorso molto interessante.
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Re: monte capenardo
Interessante.....un'altra importantissima vetta che devo prossimamente smarcarescinty wrote:Noi ci abbiamo messo due ore a salire, con passo abbastanza sostenuto (via.. non lento) e qualche piccola pausa foto, crema solare etc...
Belle foto
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Re: monte capenardo
non male, con una bella giornata di marzo è l'ideale!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: monte capenardo
Grazie a scinty per la descrizione e le foto, la terrò in considerazione come gitarella fuoriporta da proporre al gruppo
pace con l'alpe
Re: monte capenardo
pontefice wrote:Grazie a scinty per la descrizione e le foto, la terrò in considerazione come gitarella fuoriporta da proporre al gruppo
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: monte capenardo
Rispolvero questo vecchio topic per scrivere della piccola escursione post-natalizia (utile sopratutto per smaltire le calorie dei pranzi precedenti ) effettuata con i miei proprio ieri, mercoledì 26 dicembre
La partenza (un po' scandalosa intorno alle 11 ) avviene nei pressi della località Crocetta, poco dopo il borgo di S.Giulia, lasciando l'auto nel primo slargo disponibile (non molti in verità...) e individuando due possibilità: o risalire proprio dal bivio per la loc. Crocetta, oppure beccare un passetto- creuza di campagna parzialmente lastricata poco dopo predetto bivio, che taglia così una curva per raggiungere la stradina precedente... comunque, arrivato all'agglomerato più evidente, si risale ancora lungo la strada (oppure tagliando in due punti lungo il vecchio tratturo) per arrivare alle ultime case... da qui si snoda il sentiero-mulattiera vero e proprio, che, con ripide rampe alternate a falsipiani, si immerge nel bosco di castagni e roverelle, fino a sbucare sulla selletta di crinale; proprio nelle vicinanze della sella si individuano alcuni pertugi (forse antiche cave di ardesia...), ma da mooolto tempo inutilizzati, tanto che ci stanno crescendo dei cespugli... Si prosegue così lungo il crinale abbastanza largo, con modesta pendenza (anzi quasi nulla!), con ogni tanto ottime visuali verso il mare e la costa a levante e ponente. Si arriva sulla cima del monte Capenardo quasi senza accorgersene c'è fortunatamente una palina che indica la vetta, altrimenti sembrerebbe una modesto dosso... da qui iniziamo la discesa verso il risalto del monte Costelli, dove ci fermeremo nei pressi dell'area pic-nic per un pranzo veloce e frugale (in realtà c'è qualche resto del pranzo Natalizio ); durante la discesa ai ripiani del monte Costello il sentiero va ad allargarsi fino a diventare una sorta di sterrata dopo un vecchio cancello (probabilmente di qualche proprietà), e sbuca appunto ai piccoli pianori, ove sono presenti varie indicazioni di tracciati per biker, difatti ne incontriamo parecchi in zona, che scendono poi in downhill lungo alcuni percorsi verso S.Levante...
La zona pic-nic si ritrova proprio all'estremità del pianoro, ben curata all'uso, con alcune postazioni di caccia (probabilmente gli stessi cacciatori tengono bene la zona).
Alla fine della sosta "mangereccia", riprendiamo il percorso ritornando indietro per un alcune centinaia di metri per prendere un sentierino visto prima all'inizio dei pianori: non vi è una vera e propria indicazione ma la traccia è abbastanza individuabile, con una cartina sottomano si individua molto bene...in discesa si trovava sulla destra, a risalire è ovviamente sulla sinistra...
Questo sentiero inizia una lieve ma costante discesa a mezzacosta, proprio alle pendici meridionale del m.Capenardo, attraverso dapprima una zona boscata e un poco intricata, ma a poco a poco si iniziano ad individuare antichi muretti, e affiora anche del selciato.
Dopo esser discesi di un 100 metri di dislivello, il tracciato si fa più evidente come antica mulattiera, passando neni pressi di antichi terrazzamenti, anche abbastanza larghi, e man mano che ci abbassiamo si riescono a vedere le fasce ancora utilizzate da qualcuno, sopratutto dopo aver oltrepassato una capiente resa d'acqua, dove i segni di sfruttamento si notano di più.
La mulattiera scende ancora, fino a raggiungere le prime case della fraz. di Sorlana, che si attraversa, magari tenendosi nel vecchio tracciato e non lungo la carrabile, passando sopra la chiesa e la attigua piazzetta, sbucando infine alle ultime case: qui occorre seguire per 500 metri la carrozzabile in piano per ritornare al punto di partenza della loc. Crocetta.
E ora un po' di istantanee...
antico stabile nel bosco sulla mulattiera in salita
Vetta monte Capenardo
sterrata prima dei pianori di monte Costello
antico ponte nei pressi delle fasce abbandonate prima di Sorlana
Corbezzoli sulla via di ritorno....
Chiesa di Sorlana
La partenza (un po' scandalosa intorno alle 11 ) avviene nei pressi della località Crocetta, poco dopo il borgo di S.Giulia, lasciando l'auto nel primo slargo disponibile (non molti in verità...) e individuando due possibilità: o risalire proprio dal bivio per la loc. Crocetta, oppure beccare un passetto- creuza di campagna parzialmente lastricata poco dopo predetto bivio, che taglia così una curva per raggiungere la stradina precedente... comunque, arrivato all'agglomerato più evidente, si risale ancora lungo la strada (oppure tagliando in due punti lungo il vecchio tratturo) per arrivare alle ultime case... da qui si snoda il sentiero-mulattiera vero e proprio, che, con ripide rampe alternate a falsipiani, si immerge nel bosco di castagni e roverelle, fino a sbucare sulla selletta di crinale; proprio nelle vicinanze della sella si individuano alcuni pertugi (forse antiche cave di ardesia...), ma da mooolto tempo inutilizzati, tanto che ci stanno crescendo dei cespugli... Si prosegue così lungo il crinale abbastanza largo, con modesta pendenza (anzi quasi nulla!), con ogni tanto ottime visuali verso il mare e la costa a levante e ponente. Si arriva sulla cima del monte Capenardo quasi senza accorgersene c'è fortunatamente una palina che indica la vetta, altrimenti sembrerebbe una modesto dosso... da qui iniziamo la discesa verso il risalto del monte Costelli, dove ci fermeremo nei pressi dell'area pic-nic per un pranzo veloce e frugale (in realtà c'è qualche resto del pranzo Natalizio ); durante la discesa ai ripiani del monte Costello il sentiero va ad allargarsi fino a diventare una sorta di sterrata dopo un vecchio cancello (probabilmente di qualche proprietà), e sbuca appunto ai piccoli pianori, ove sono presenti varie indicazioni di tracciati per biker, difatti ne incontriamo parecchi in zona, che scendono poi in downhill lungo alcuni percorsi verso S.Levante...
La zona pic-nic si ritrova proprio all'estremità del pianoro, ben curata all'uso, con alcune postazioni di caccia (probabilmente gli stessi cacciatori tengono bene la zona).
Alla fine della sosta "mangereccia", riprendiamo il percorso ritornando indietro per un alcune centinaia di metri per prendere un sentierino visto prima all'inizio dei pianori: non vi è una vera e propria indicazione ma la traccia è abbastanza individuabile, con una cartina sottomano si individua molto bene...in discesa si trovava sulla destra, a risalire è ovviamente sulla sinistra...
Questo sentiero inizia una lieve ma costante discesa a mezzacosta, proprio alle pendici meridionale del m.Capenardo, attraverso dapprima una zona boscata e un poco intricata, ma a poco a poco si iniziano ad individuare antichi muretti, e affiora anche del selciato.
Dopo esser discesi di un 100 metri di dislivello, il tracciato si fa più evidente come antica mulattiera, passando neni pressi di antichi terrazzamenti, anche abbastanza larghi, e man mano che ci abbassiamo si riescono a vedere le fasce ancora utilizzate da qualcuno, sopratutto dopo aver oltrepassato una capiente resa d'acqua, dove i segni di sfruttamento si notano di più.
La mulattiera scende ancora, fino a raggiungere le prime case della fraz. di Sorlana, che si attraversa, magari tenendosi nel vecchio tracciato e non lungo la carrabile, passando sopra la chiesa e la attigua piazzetta, sbucando infine alle ultime case: qui occorre seguire per 500 metri la carrozzabile in piano per ritornare al punto di partenza della loc. Crocetta.
E ora un po' di istantanee...
antico stabile nel bosco sulla mulattiera in salita
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"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: monte capenardo
Bella gita , teo .
Il Capenardo è un monte che manca ancora al mio palmares Magari nei prossimi mesi organizzo un giro nei dintorni ...
Il Capenardo è un monte che manca ancora al mio palmares Magari nei prossimi mesi organizzo un giro nei dintorni ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: monte capenardo
Se hai piacere di "smarcare" due-tre cime puoi raggiungere il monte Le Rocchette (verso sinistra raggiunta la dorsale principale) e la cima Vallai (dal Capenardo verso Nord) con alcune deviazioni...daniele64 wrote:Bella gita , teo .
Il Capenardo è un monte che manca ancora al mio palmares Magari nei prossimi mesi organizzo un giro nei dintorni ...
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: monte capenardo
, teo . Terrò presente i tuoi consigli ...teo-85 wrote:Se hai piacere di "smarcare" due-tre cime puoi raggiungere il monte Le Rocchette (verso sinistra raggiunta la dorsale principale) e la cima Vallai (dal Capenardo verso Nord) con alcune deviazioni...daniele64 wrote:Bella gita , teo .
Il Capenardo è un monte che manca ancora al mio palmares Magari nei prossimi mesi organizzo un giro nei dintorni ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- psiconauta
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Re: monte capenardo
Bello !
.......mi ispira molto per questa primavera......
.......mi ispira molto per questa primavera......
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: monte capenardo
Si, ad inizio primavera (a patto di beccare la giornata un po' ventosa...) dovrebbe esserci anche una discreta fioritura sui ripiani...
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