brookite wrote:Alex307 wrote:brookite wrote: ... cut ... Era più o meno l'idea che mi ero fatto anch'io, dopo 15 anni non si può più parlare di rilancio, ma di lancio vero e proprio. Oltretutto su un periodo che potrebbe essere max tre mesi, clima permettendo e con alti costi se dovessero innevare artificialmente. L'impatto ambientale forse è la parte meno forte dato che stazioni , piloni e piste già ci sono anche se fatiscenti.
Però come giustamente faceva notare il conte, la strada è allucinante per arrivare fino lì, da Chiavari ci vuole più di un'ora, ci aggiungo qualcosa e vado a Prato Nevoso.
Aggiungerei anche un paio di mesi in estate...io andavo spessissimo lassù (e ci vado ancora oggi) e d'estate c'era un continuo viavai di gente su e giù per la cabinovia e nonostante i tanti aspetti negativi che avesse la stazione a monte (rumore, puzza di motore diesel), c'era sempre gente su al rifugio e a passeggiare sui crinali Bue-Maggiorasca e dintorni...
guarda che per tre mesi intendevo la sola stagione invernale, ovvero quella che per metterla in piedi ha bisogno di piste, manutenzione estiva, impianti di risalita e innevamento, battipista, personale.
Tenere aperta una bidonvia per far salire d'estate qualche turista fino in cima, costicchia!
Certo che costa e sicuramente molto, niente da dire...
Andrebbe valutato quanto potrebbe in anni generare in termini economici tenere aperta una risorsa del genere...certo che d'estate costerebbe meno che d'inverno (non c'è l'innevamento, il battipista, ecc) ma sicuramente porterebbe meno turisti...la cosa andrebbe giudicata su tutta una serie di altri fattori:
-quanto si rivaluterebbero gli immobili
-quanto indotto potrebbe portare in termini lavorativo/economici (nascita di nuovi o allargamento e potenziamento delle strutture ricettive e sportive attuali, locali, attività commerciali)
-quanto realmente si deve spendere per manutenere una struttura simile (e qui riporto il discorso sulle NUOVE disposizioni sulla sicurezza inesistenti fino a qualche tempo fa)
-quanti introiti diretti apporterebbe la pista in termini di skipass, noleggio attrezzature, scuola sci, rifugi, ecc...
Alla fine ho il sospetto che tutto sommato una volta costruita, se non ci si specula troppo, la struttura potrebbe anche autoalimentarsi...credo che il problema più grosso, alla fine dei conti, sia il massiccio investimento iniziale che per essere in qualche modo ammortizzato richiederebbe periodi più o meno lunghi di sacrifici e occorre vedere se realmente c'è chi è disposto a sobbarcarsi questi òneri...
IMHO, ovviamente...