Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
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Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
Domenica 10 aprile ho recuperato la gita saltata il 20 marzo per l' inopinato sciopero dei ferrovieri . La giornata sarà calda e spettacolare a detta di tutti i siti meteo , si potrebbe osare qualcosa a quote maggiori ma avevo questo conto in sospeso ... Il treno delle 7,20 da Brignole è come al solito pieno di escursionisti diretti a levante . Dopo un' oretta scendo a Sestri Levante ed esco dal sottopasso posteriore direttamente su Via Antica Romana . La imbocco verso sinistra in direzione del Camping Sant' Anna , dove la strada termina . Davanti all' ingresso del campeggio iniziano due sentieri segnati : quello a sinistra sale diretto alle Rocche di Sant' Anna mentre quello a destra , più lungo , sale dolcemente nella valletta tra tornanti e tanti ponticelli di legno e di pietra . Pare che ricalchi il tracciato dell' antica Via Emilia Scauri ed è stato ben risistemato di recente dal Comune di Sestri .
I due tracciati si incontrano in uno spiazzo panoramico con tavolo da picnic . Proseguendo in piano per un centinaio di metri si arriva subito ai ruderi della chiesa di Sant' Anna , in splendida posizione panoramica .
Tornato indietro al tavolo da picnic , imbocco l' evidente sentiero che sale tra roccette e pini marittimi .
I segnavia sono scarsi ma il tracciato è evidentissimo , dato che è usato palesemente dalle MTB e si mantiene sempre presso la panoramica dorsale .
Si sale tra la macchia mediterranea , che spesso fornisce una buona dose di ombra . Il percorso non è mai troppo ripido e non si fa molta fatica ad arrivare ad una sterrata con un paio di abitazioni moderne , sotto la sommità dell' anonimo Monte Costello ( 498 m. ) , raggiungibile con una brevissima deviazione . Subito dopo c'è una spianata che offre belle visuali a ponente .
Entro quindi nel bosco soprastante , sfiorando l' anonimo Monte Zucchetto ( 569 m. ) ed arrivando sulla poco panoramica sommità del Capenardo ( 693 m. , paletto ) . Il sentiero prosegue poco ondulato sul crinale , offrendo ogni tanto bei panorami verso Lavagna .
Arrivo quindi al quadrivio del Passo Rocchette , con piccola area picnic e bella vista sullo Zatta .
Qui incomincio ad incontrare le prime anime vive , quasi tutti in bici o ( peggio ) in moto ... Mi piacerebbe sapere quanto è regolare il passaggio delle moto da cross lungo i sentieri escursionistici ... Proseguo sulla dorsale verso San Giacomo che , toccando la vetta del monte Le Rocchette ( 701 m. ) continua a fornire ottime visuali della costa .
Giungo quindi ad un altro eccellente punto panoramico , con tanto di nuova tavola orientativa .
I panorami sono veramente notevoli . Oltre che tutte le montagne dell' interno , si notano in lontananza Corsica , Capraia , Gorgona ed Alpi Marittime . Peccato solo che la mia macchinetta non sia abbastanza sensibile per fotografarle . Probabilmente è per questi panorami che sta arrivando parecchia gente , anche con bambini piccoli , segno evidente che l' asfalto non è lontano . Ed infatti in pochi minuti arrivo prima ad una vecchia cava di ardesia a cielo aperto , attrezzata per la visita ma chiusa
e poi alla stradina che mi conduce rapidamente alla cappella di San Giacomo , con la sua frequentatissima area da picnic strapiena di gente che cucina e mangia . Io avevo già pranzato al Passo Rocchette e quindi mi fermo poco , anche perchè la chiesina è chiusa .
Faccio un po' fatica a trovare il sentiero 10 a che parte con una piccola scalinata non segnalata quasi davanti all' ingresso della cappella ... Si tratta di una delle famose gradinate utilizzate in passato dalle donne della zona per portare a valle ( tenendole sulla testa ) le lastre di ardesia scavate dagli uomini . La scalinata scende nel bosco , mantenendo quasi tutte le coperture d' epoca .
Il tracciato interseca ogni tanto l' asfalto e non sempre è ben segnalato per chi lo percorre in discesa . Ci sono spesso frecce metalliche indicatrici ma sono più all' uso di chi sale . Comunque non è difficile trovare i vari spezzoni e fa piacere ogni tanto godere di ottime viste sulla costa sottostante , anche in mezzo alla natura .
L' ultima rampa di gradini mi conduce al parcheggio proprio dietro alla Basilica dei Fieschi , a San Salvatore di Cogorno .
E' d' obbligo un salto nella suggestiva piazzetta della duecentesca chiesa , tra l' altro aperta e visitabile nonostante l' ora postprandiale .
Ora non mi resta che arrivare alla stazione ferroviaria per tornare a casa . Peccato che disti circa 4 km ... La bella giornata tiepida mi convince che non è il caso di cercare un bus ( anche con la difficoltà di trovare il biglietto a quell' ora ... ) e così mi inserisco facilmente sulla vicina Ciclovia dell' Ardesia che segue l' argine del fiume Entella sino alla foce . Ho appena il tempo di osservare un paio di bei trampolieri nel greto che scopro che quel tratto di pista ciclabile è chiuso per lavori di scavo ... Peccato , mi tocca tornare indietro sulla Provinciale e seguirla sino a Chiavari , dove arriverò giusto in tempo per prendere il regionale delle 14,34 per Brignole . E' stata comunque una bella gita , non difficile nè faticosa , che mi risulta di circa 13,5 km per quasi 800 metri di dislivello , a cui debbo aggiungere gli ulteriori 4 km abbondanti per arrivare alla stazione .
I due tracciati si incontrano in uno spiazzo panoramico con tavolo da picnic . Proseguendo in piano per un centinaio di metri si arriva subito ai ruderi della chiesa di Sant' Anna , in splendida posizione panoramica .
Tornato indietro al tavolo da picnic , imbocco l' evidente sentiero che sale tra roccette e pini marittimi .
I segnavia sono scarsi ma il tracciato è evidentissimo , dato che è usato palesemente dalle MTB e si mantiene sempre presso la panoramica dorsale .
Si sale tra la macchia mediterranea , che spesso fornisce una buona dose di ombra . Il percorso non è mai troppo ripido e non si fa molta fatica ad arrivare ad una sterrata con un paio di abitazioni moderne , sotto la sommità dell' anonimo Monte Costello ( 498 m. ) , raggiungibile con una brevissima deviazione . Subito dopo c'è una spianata che offre belle visuali a ponente .
Entro quindi nel bosco soprastante , sfiorando l' anonimo Monte Zucchetto ( 569 m. ) ed arrivando sulla poco panoramica sommità del Capenardo ( 693 m. , paletto ) . Il sentiero prosegue poco ondulato sul crinale , offrendo ogni tanto bei panorami verso Lavagna .
Arrivo quindi al quadrivio del Passo Rocchette , con piccola area picnic e bella vista sullo Zatta .
Qui incomincio ad incontrare le prime anime vive , quasi tutti in bici o ( peggio ) in moto ... Mi piacerebbe sapere quanto è regolare il passaggio delle moto da cross lungo i sentieri escursionistici ... Proseguo sulla dorsale verso San Giacomo che , toccando la vetta del monte Le Rocchette ( 701 m. ) continua a fornire ottime visuali della costa .
Giungo quindi ad un altro eccellente punto panoramico , con tanto di nuova tavola orientativa .
I panorami sono veramente notevoli . Oltre che tutte le montagne dell' interno , si notano in lontananza Corsica , Capraia , Gorgona ed Alpi Marittime . Peccato solo che la mia macchinetta non sia abbastanza sensibile per fotografarle . Probabilmente è per questi panorami che sta arrivando parecchia gente , anche con bambini piccoli , segno evidente che l' asfalto non è lontano . Ed infatti in pochi minuti arrivo prima ad una vecchia cava di ardesia a cielo aperto , attrezzata per la visita ma chiusa
e poi alla stradina che mi conduce rapidamente alla cappella di San Giacomo , con la sua frequentatissima area da picnic strapiena di gente che cucina e mangia . Io avevo già pranzato al Passo Rocchette e quindi mi fermo poco , anche perchè la chiesina è chiusa .
Faccio un po' fatica a trovare il sentiero 10 a che parte con una piccola scalinata non segnalata quasi davanti all' ingresso della cappella ... Si tratta di una delle famose gradinate utilizzate in passato dalle donne della zona per portare a valle ( tenendole sulla testa ) le lastre di ardesia scavate dagli uomini . La scalinata scende nel bosco , mantenendo quasi tutte le coperture d' epoca .
Il tracciato interseca ogni tanto l' asfalto e non sempre è ben segnalato per chi lo percorre in discesa . Ci sono spesso frecce metalliche indicatrici ma sono più all' uso di chi sale . Comunque non è difficile trovare i vari spezzoni e fa piacere ogni tanto godere di ottime viste sulla costa sottostante , anche in mezzo alla natura .
L' ultima rampa di gradini mi conduce al parcheggio proprio dietro alla Basilica dei Fieschi , a San Salvatore di Cogorno .
E' d' obbligo un salto nella suggestiva piazzetta della duecentesca chiesa , tra l' altro aperta e visitabile nonostante l' ora postprandiale .
Ora non mi resta che arrivare alla stazione ferroviaria per tornare a casa . Peccato che disti circa 4 km ... La bella giornata tiepida mi convince che non è il caso di cercare un bus ( anche con la difficoltà di trovare il biglietto a quell' ora ... ) e così mi inserisco facilmente sulla vicina Ciclovia dell' Ardesia che segue l' argine del fiume Entella sino alla foce . Ho appena il tempo di osservare un paio di bei trampolieri nel greto che scopro che quel tratto di pista ciclabile è chiuso per lavori di scavo ... Peccato , mi tocca tornare indietro sulla Provinciale e seguirla sino a Chiavari , dove arriverò giusto in tempo per prendere il regionale delle 14,34 per Brignole . E' stata comunque una bella gita , non difficile nè faticosa , che mi risulta di circa 13,5 km per quasi 800 metri di dislivello , a cui debbo aggiungere gli ulteriori 4 km abbondanti per arrivare alla stazione .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
Ed ecco la mappa della mia traversata , scaricata da Strava .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
E' il percorso che ho nel cassetto da un po' di anni (in realtà già fatto eoni fa in MTB quando ancora si chiamava rampichino ), in senso inverso a te partendo da S.Salvatore, resta sempre lì per il "problema" che arrivarci non è proprio comodo, quindi aspetto di combinare con qualche amico "levantino" e con due auto.daniele64 wrote:Ed ecco la mappa della mia traversata
quindi inutili vette solo per collezionistidaniele64 wrote: anonimo Monte Costello ( 498 m. )
anonimo Monte Zucchetto ( 569 m. )
poco panoramica sommità del Capenardo ( 693 m. , paletto )
hai beccato una giornata strepitosa !
Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
Giusto , cime da aridi collezionisti di vette , tranne il Capenardo che è un passaggio obbligato del tracciato di dorsale .
Farlo con 2 auto è l' ideale ma pure in treno non è così male , specialmente se la bella pista ciclabile sull' Entella è percorribile ... I panorami erano davvero uno spettacolo e pure le lunghissime scalinate in pietra mi hanno colpito , specialmente pensando a chi le percorreva ...
Farlo con 2 auto è l' ideale ma pure in treno non è così male , specialmente se la bella pista ciclabile sull' Entella è percorribile ... I panorami erano davvero uno spettacolo e pure le lunghissime scalinate in pietra mi hanno colpito , specialmente pensando a chi le percorreva ...
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Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
Eh si giornata favolosa, l'entroterra di Lavagna regala davvero panorami strepitosi e vette da collezione.
Scherzi a parte la rete sentieristica di quella zona è molto interessante e ben percorribile.
Caso vuole che quest'anno, causa sfighe suine dalle mie parti e carenza di neve sulle Alpi, con Alec e Scinty abbiamo fatto qualche bel giro in zona.
Ad esempio verso la metà di febbraio abbiamo fatto questo:
partiti da Lavagna seguendo il bellissimo sentiero delle portatrici di ardesia abbiamo raggiunto l'affollato colle San Giacomo, da dove abbiamo proseguito per crinale fino al Monte Capenardo.
Da qui, dopo aver ammirato il monumentale cippo di vetta (un sasso rotto con scritto sbiadito Capenardo e un bacco storto), siamo tornati alla Colla prima delle Rocchette da dove, scendendo prima per crinale e poi lungo il rio Fravega, abbiamo percorso la mitica Valle dei Berissi che ci ha ricondotto in quel di Lavagna.
Tutto molto bello e tutto molto dolce, per una bella giornata tra ville e ulivi con panorami incantevoli.
Concludendo, come diceva il buon Mike nello spot della grappa, vi regalo questa bellissima mappetta scovata da Scinty sul web: godetevela. e qualche foto della giornata:
Scherzi a parte la rete sentieristica di quella zona è molto interessante e ben percorribile.
Caso vuole che quest'anno, causa sfighe suine dalle mie parti e carenza di neve sulle Alpi, con Alec e Scinty abbiamo fatto qualche bel giro in zona.
Ad esempio verso la metà di febbraio abbiamo fatto questo:
partiti da Lavagna seguendo il bellissimo sentiero delle portatrici di ardesia abbiamo raggiunto l'affollato colle San Giacomo, da dove abbiamo proseguito per crinale fino al Monte Capenardo.
Da qui, dopo aver ammirato il monumentale cippo di vetta (un sasso rotto con scritto sbiadito Capenardo e un bacco storto), siamo tornati alla Colla prima delle Rocchette da dove, scendendo prima per crinale e poi lungo il rio Fravega, abbiamo percorso la mitica Valle dei Berissi che ci ha ricondotto in quel di Lavagna.
Tutto molto bello e tutto molto dolce, per una bella giornata tra ville e ulivi con panorami incantevoli.
Concludendo, come diceva il buon Mike nello spot della grappa, vi regalo questa bellissima mappetta scovata da Scinty sul web: godetevela. e qualche foto della giornata:
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
Bella la gita ma bello anche il fine gita ... Direi che siete saliti da una via dell'ardesia diversa da quella che ho fatto io , ma non meno bella . Però ogni tanto potreste anche raccontarle le vostre gite .... così magari mi fate venire qualche idea ...
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Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
Hai ragione Dani, il tempo è sempre poco e i problemi si accumulano e si sommano ai malanni, ma sono scuse.daniele64 wrote:Però ogni tanto potreste anche raccontarle le vostre gite .... così magari mi fate venire qualche idea ...
Cercherò di raccontare qualche gita più spesso.
Tu intanto continua.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
bello
la via dell'Ardesia mi manca....
ciao
la via dell'Ardesia mi manca....
ciao
Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
Ah ma Alec esiste ancora!!Littletino wrote:Eh si giornata favolosa, l'entroterra di Lavagna regala davvero panorami strepitosi e vette da collezione.
Scherzi a parte la rete sentieristica di quella zona è molto interessante e ben percorribile.
Caso vuole che quest'anno, causa sfighe suine dalle mie parti e carenza di neve sulle Alpi, con Alec e Scinty abbiamo fatto qualche bel giro in zona.
godetevela.
grazie della Cartina e degli spunti
sia per il vostro che per l'itinerario di daniele64
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Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
Alec esiste ancora sì, sempre granitico ancora mangia e lotta con l'Alpe.topo wrote:Ah ma Alec esiste ancora!! :
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
locontim wrote:bello
la via dell'Ardesia mi manca....
ciao
Ce ne sono diverse di queste vecchie scalinate che dalla dorsale scendono verso la costa ed il fondovalle . Almeno 4 , e questa è la prima che percorro . Molto caratteristiche , al pensiero di quanti passi di donne sovraccariche di ardesia hanno visto ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
Ora però mangio più di quanto lotto con l'AlpeLittletino wrote:Alec esiste ancora sì, sempre granitico ancora mangia e lotta con l'Alpe.topo wrote:Ah ma Alec esiste ancora!! :
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
Negli ultimi mesi abbiamo esplorato a fondo la zona del Capenardo, e abbiamo scoperto una fitta rete di antiche mulattiere. Consiglio la cartina di Pietre Parlanti, il gruppo che ha pulito una bella fetta di questi percorsi.daniele64 wrote:locontim wrote:bello
la via dell'Ardesia mi manca....
ciao
Ce ne sono diverse di queste vecchie scalinate che dalla dorsale scendono verso la costa ed il fondovalle . Almeno 4 , e questa è la prima che percorro . Molto caratteristiche , al pensiero di quanti passi di donne sovraccariche di ardesia hanno visto ...
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
del consiglio , Alec . Vedo se riesco a procurarmele ...Alec wrote:Negli ultimi mesi abbiamo esplorato a fondo la zona del Capenardo, e abbiamo scoperto una fitta rete di antiche mulattiere. Consiglio la cartina di Pietre Parlanti, il gruppo che ha pulito una bella fetta di questi percorsi.daniele64 wrote:locontim wrote:bello
la via dell'Ardesia mi manca....
ciao
Ce ne sono diverse di queste vecchie scalinate che dalla dorsale scendono verso la costa ed il fondovalle . Almeno 4 , e questa è la prima che percorro . Molto caratteristiche , al pensiero di quanti passi di donne sovraccariche di ardesia hanno visto ...
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Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
Gran bella traversata Dani
Poi hai trovato la giornata "perfetta" dal punto di vista meteo
Per la cartina delle Pietre Parlanti, prova nei locali della Pro Loco di Lavagna o di Cogorno...
Poi hai trovato la giornata "perfetta" dal punto di vista meteo
Per la cartina delle Pietre Parlanti, prova nei locali della Pro Loco di Lavagna o di Cogorno...
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
"De gustibus non disputandum est"
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Re: Traversata da Sestri Levante a San Salvatore di Cogorno
, Teo , anche del consiglio sulle mappe .
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