Monte Antola e rifugio
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Re: Monte Antola e rifugio
Ciao. A me che sono tanardo e non capisco il tedesco mi puoi spiegare per sommi capi come si utilizza? Per esempio : panoramica dal monte Antola. .. Grazie
pace e bene
Re: Monte Antola e rifugio
mi sa che caschi male con me.. comunqueterralba wrote:Ciao. A me che sono tanardo e non capisco il tedesco mi puoi spiegare per sommi capi come si utilizza? Per esempio : panoramica dal monte Antola. .. Grazie
1) c'è la bandierina per cambiare lingua
2) c'è la ricerca che permette di inserire il nome che ti metta il marker ( il pirullo rosso ) sul monte desiderato.
se non si trova il monte così .. occorre effettuare il puntamento a mano .. direttamente cliccando sul punto dove si pensa esserci il monte
( ovviamente il monte antola non è censito... o quantomeno non sono riuscito a trovarlo)
mi dispiace ma non credo di poterti dare molto altro aiuto...
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono...
http://www.adessospiana.it" onclick="window.open(this.href);return false;
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- fabio.rapallo
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Re: Monte Antola e rifugio
Ciao Terralba,
conviene procedere in tre passi:
1) prima di tutto cerchi sulla mappa il punto da cui vuoi fare il panorama e ci clicchi sopra, ci appare un puntatore rosso e viene visualizzato un cono. Il cono e' la zona di cui viene generato il panorama e puo' essere modificato in due modi.
2) Prima di tutto puoi scegliere la direzione cliccando sulla bisettrice e portandola nella direzione desiderata.
3) Dopodiche' puoi regolare l'angolo di visuale cliccando su uno dei due raggi estremi e avvicinandoli o allontanandoli dalla bisettrice.
Questi ultimi due passi richiedono un minimo di mano ferma.
Naturalmente piu' stringi il panorama e piu' dettagli vengono fuori. Una volta generato il panorama con l'apposito bottone, questo si apre in una nuova scheda del browser, dove puoi (oltre che guardarlo):
a) utilizzare lo zoom 10x in una zona di interesse (si dovrebbe aprire un rettangolino rosso da spostare dove si desidera).
b) se clicchi sulla punta dei monti si apre o in punti da lui riconosciuti ti apre un google maps con indicato il posto.
Spero di averti aiutato in qualche modo,
ciao,
F.
conviene procedere in tre passi:
1) prima di tutto cerchi sulla mappa il punto da cui vuoi fare il panorama e ci clicchi sopra, ci appare un puntatore rosso e viene visualizzato un cono. Il cono e' la zona di cui viene generato il panorama e puo' essere modificato in due modi.
2) Prima di tutto puoi scegliere la direzione cliccando sulla bisettrice e portandola nella direzione desiderata.
3) Dopodiche' puoi regolare l'angolo di visuale cliccando su uno dei due raggi estremi e avvicinandoli o allontanandoli dalla bisettrice.
Questi ultimi due passi richiedono un minimo di mano ferma.
Naturalmente piu' stringi il panorama e piu' dettagli vengono fuori. Una volta generato il panorama con l'apposito bottone, questo si apre in una nuova scheda del browser, dove puoi (oltre che guardarlo):
a) utilizzare lo zoom 10x in una zona di interesse (si dovrebbe aprire un rettangolino rosso da spostare dove si desidera).
b) se clicchi sulla punta dei monti si apre o in punti da lui riconosciuti ti apre un google maps con indicato il posto.
Spero di averti aiutato in qualche modo,
ciao,
F.
L'esperienza della marcia decentra da sé e ripristina il mondo,
inscrivendo l'uomo nei limiti che lo richiamano alla sua fragilità e alla sua forza. (DLB)
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Re: Monte Antola e rifugio
Cavolo se mi hai aiutato. E non solo me. Saranno sicuramente in molti a mettere in pratica. Grazie.
pace e bene
- fabio.rapallo
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Re: Monte Antola e rifugio
Forse varrebbe la pena di riunire questi ultimi interventi sul visualizzatore di panorami in un apposito topic, essendo di interesse generale... vediamo i mod che dicono...
Ciao,
F.
Ciao,
F.
L'esperienza della marcia decentra da sé e ripristina il mondo,
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Re: Monte Antola e rifugio
Ciao a tutti una domanda, quest'anno la festa di San Pietro & Paolo sapete quando si farà? E' sempre la domenica dopo San Giovanni?
- Pazzaura
- Titano di Quotazero
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Re: Monte Antola e rifugio
Ieri Antola in MTB da Montoggio... un bel mazzo, 1900d+, con annesso temporale in vetta
Però bellissimo...
Però bellissimo...
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Monte Antola e rifugio
Bellissimo e foto fantastica stile apocalittico
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- Pazzaura
- Titano di Quotazero
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Re: Monte Antola e rifugio
L'acqua che vedi sullo sfondo l'abbiamo presa TUTTA poco dopo
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Monte Antola e rifugio
PazzAntolino!
Complimenti alla grande!
Complimenti alla grande!
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Monte Antola e rifugio
Ciao
Oggi capatina in Antola..
A Piazza della Vittoria alle 9.10 invece della corriera per Rovegno c'è quella che io credo una monovolume stipata di extracomunitari provenienti dalla Macedonia e invece è proprio la corriera per Rovegno. Siamo ammassati e mancano solo le gabbiette con i polli e le capre legate al guinzaglio e poi sembrerebbe un viaggio terzomondista di pellegrini diretti a qualche remoto santuario indù.. Vabé che c'é la crisi, inoltre debbo anche adoperarmi per far capire ad una giovane starlet biondo platino che non ho intenzione di farmi 30km di curve in piedi e quindi urge rimozione valigia da sedile in modo che le mie chiappe possano accomodarvisi. Tra i passeggeri ci sono anche dei disabili uno dei quali fissa insistentemente la biondina vicina a me imbarazzandola a morte e forse spaventandola anche un pò ed un altro che da genova a Torriglia ci delizia facendo il navigatore ad alta voce: "curva a destra", "rotonda", "curva a sinistra", "Bargagli", "Piancarnese", "Torriglia chiesa" ridiamo tutti, simpaticissimo.
A Torriglia scendo. Lo zainetto é praticamente vuoto e ho le xapro e ad andatura sostenuta su di un sentiero che conosco come camera mia son presto al rifugio. Mi fermo a pappare e intanto fuori piove, allora mi fermo anche a bere e a farmi due risate con Federico, Silvia e il cuoco dopo pranzo, son sempre belle cose. Poi son le tre e ha smesso di piovere, allora saluto tutti e vado, me la faccio tutta di buon passo fino al passo dei colletti dove debbo giocoforza rallentare dato che una scivolata sul lastricato ancora bagnato di pioggia mi fionderebbe direttamente a Torriglia senza passare dal via, vado piano, la discesa dura un eternità, ma guadagno prima Donetta e poi Torriglia senza cadere nemmeno una volta. Mi fiondo al Garitta bar x l'ultimo birrone medio e poi sulla corriera semivuota pisolo fino a Staglieno. Foto non ne ho causa digitale scordata a casa e poi dell'Antola'sappiamo tutto dai.
Oggi capatina in Antola..
A Piazza della Vittoria alle 9.10 invece della corriera per Rovegno c'è quella che io credo una monovolume stipata di extracomunitari provenienti dalla Macedonia e invece è proprio la corriera per Rovegno. Siamo ammassati e mancano solo le gabbiette con i polli e le capre legate al guinzaglio e poi sembrerebbe un viaggio terzomondista di pellegrini diretti a qualche remoto santuario indù.. Vabé che c'é la crisi, inoltre debbo anche adoperarmi per far capire ad una giovane starlet biondo platino che non ho intenzione di farmi 30km di curve in piedi e quindi urge rimozione valigia da sedile in modo che le mie chiappe possano accomodarvisi. Tra i passeggeri ci sono anche dei disabili uno dei quali fissa insistentemente la biondina vicina a me imbarazzandola a morte e forse spaventandola anche un pò ed un altro che da genova a Torriglia ci delizia facendo il navigatore ad alta voce: "curva a destra", "rotonda", "curva a sinistra", "Bargagli", "Piancarnese", "Torriglia chiesa" ridiamo tutti, simpaticissimo.
A Torriglia scendo. Lo zainetto é praticamente vuoto e ho le xapro e ad andatura sostenuta su di un sentiero che conosco come camera mia son presto al rifugio. Mi fermo a pappare e intanto fuori piove, allora mi fermo anche a bere e a farmi due risate con Federico, Silvia e il cuoco dopo pranzo, son sempre belle cose. Poi son le tre e ha smesso di piovere, allora saluto tutti e vado, me la faccio tutta di buon passo fino al passo dei colletti dove debbo giocoforza rallentare dato che una scivolata sul lastricato ancora bagnato di pioggia mi fionderebbe direttamente a Torriglia senza passare dal via, vado piano, la discesa dura un eternità, ma guadagno prima Donetta e poi Torriglia senza cadere nemmeno una volta. Mi fiondo al Garitta bar x l'ultimo birrone medio e poi sulla corriera semivuota pisolo fino a Staglieno. Foto non ne ho causa digitale scordata a casa e poi dell'Antola'sappiamo tutto dai.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Monte Antola e rifugio
Ciao Antolino, riuscire a rimanere in piedi tra il passo e Donetta scendendo sulla mulattiera umida è un'impresa che riesce solo ai migliori (io e te ). Ho ancora un paio di settimane umbre da vivere alla grande, poi ci ritroviamo sui nostri sentieri che come sempre mi mancano troppo.
Un saluto a tutti.
PS Bella la descrizione del viaggio. Ma che ci ha messo l'Atp ieri mattina in linea? Un Turbodaily? Siamo alla frutta...
Un saluto a tutti.
PS Bella la descrizione del viaggio. Ma che ci ha messo l'Atp ieri mattina in linea? Un Turbodaily? Siamo alla frutta...
pace e bene
Re: Monte Antola e rifugio
Alle 0850 c'era la solita corriera grossa che fa il giro dell'oca scoffera marzano e alle 9 quella che va a Rovegno e passa dalla strada nuova ed era un turbo daily'scassato
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
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Re: Monte Antola e rifugio
....e poi c'è anche chi....
"Ti prego, ti prego, me lo avevi promesso" immaginatevi la scinty, in ginocchio per terra in cucina prostrata davanti al granitico e abbracciata alle sue gambe mentre lui non può trattenere un sorriso conscio del fatto che così lo sto fregando... "ora è proprio piena, bisogna andare!!! Non siamo nemmeno riusciti ad andare in gita questa domenica, ti pregooooo"
E così... saliamo in Valbrevenna nella nostra casetta e dopo cena, partiamo da Piancassina con le ultime luci del tramonto che ci accompagnano fin sopra Lavazzuoli. La luce arancione all'orizzonte lascia ancora intravedere i profili dei monti ma il buio è ormai prossimo e più sù, nel bosco, i nostri occhi dovranno abituarsi all'oscurità seguendo un po' le pietre chiare della mulattiera che sembrano indicare la strada, un po' l'istinto e la memoria, quando il percorso si immerge ancora più nel buio. E' una questione di principio, non ce lo diciamo ma sappiamo che è questo il motivo per cui non stiamo accendendo nemmeno una pila.
A un tratto, la magia si compie. Davanti a me sulla mulattiera compaiono delle righe chiare, mi giro all'improvviso e da dietro gli alberi vengo abbagliata da una meravigliosa luce bianca, eccola la luna è già arrivata e risplende tutta tonda nel cielo!!
Più in alto, quando il paesaggio si apre, la sua luce rischiara tutto donandoci emozioni uniche, fino all'arrivo in vetta all'Antola! Soffia un venticello, ma non è freddo, si sente ancora l'aria dell'estate e stiamo a rimirare i profili dei monti e il lago del Brugneto, ripensando all'ultima volta che siamo stati qui di notte, a Capodanno, percorrendo il sentiero tutto ghiacciato!
E' bellissimo ma bisogna andare, perchè domani si lavora... questa volta accendiamo le pile per non inciampare, dal rifugio salgono odori di cibo ma tutto tace, noi scendiamo belli svelti di nuovo verso Lavazzuoli, tra il tintinnare dei campanelli dei cavalli. Tutto tace, anche qui... e la luna è sempre lassù, ancora più alta, a illuminare i muri di pietra, nella sera fresca e umida di una notte di fine agosto.
"Ti prego, ti prego, me lo avevi promesso" immaginatevi la scinty, in ginocchio per terra in cucina prostrata davanti al granitico e abbracciata alle sue gambe mentre lui non può trattenere un sorriso conscio del fatto che così lo sto fregando... "ora è proprio piena, bisogna andare!!! Non siamo nemmeno riusciti ad andare in gita questa domenica, ti pregooooo"
E così... saliamo in Valbrevenna nella nostra casetta e dopo cena, partiamo da Piancassina con le ultime luci del tramonto che ci accompagnano fin sopra Lavazzuoli. La luce arancione all'orizzonte lascia ancora intravedere i profili dei monti ma il buio è ormai prossimo e più sù, nel bosco, i nostri occhi dovranno abituarsi all'oscurità seguendo un po' le pietre chiare della mulattiera che sembrano indicare la strada, un po' l'istinto e la memoria, quando il percorso si immerge ancora più nel buio. E' una questione di principio, non ce lo diciamo ma sappiamo che è questo il motivo per cui non stiamo accendendo nemmeno una pila.
A un tratto, la magia si compie. Davanti a me sulla mulattiera compaiono delle righe chiare, mi giro all'improvviso e da dietro gli alberi vengo abbagliata da una meravigliosa luce bianca, eccola la luna è già arrivata e risplende tutta tonda nel cielo!!
Più in alto, quando il paesaggio si apre, la sua luce rischiara tutto donandoci emozioni uniche, fino all'arrivo in vetta all'Antola! Soffia un venticello, ma non è freddo, si sente ancora l'aria dell'estate e stiamo a rimirare i profili dei monti e il lago del Brugneto, ripensando all'ultima volta che siamo stati qui di notte, a Capodanno, percorrendo il sentiero tutto ghiacciato!
E' bellissimo ma bisogna andare, perchè domani si lavora... questa volta accendiamo le pile per non inciampare, dal rifugio salgono odori di cibo ma tutto tace, noi scendiamo belli svelti di nuovo verso Lavazzuoli, tra il tintinnare dei campanelli dei cavalli. Tutto tace, anche qui... e la luna è sempre lassù, ancora più alta, a illuminare i muri di pietra, nella sera fresca e umida di una notte di fine agosto.
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Monte Antola e rifugio
Che belle sensazioni. Io, qui in Umbria, in un contesto diverso mi godo i profili di altri monti, dal Cetona all'Amiata, con le panoramiche uniche sulla Val di Chiana. Avete presente i quadri del Perugino? Ecco, certe meraviglie della natura incantano sempre.
A prestissimo!
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pace e bene
Re: Monte Antola e rifugio
Che belle sensazioni. Io, qui in Umbria, in un contesto diverso mi godo i profili di altri monti, dal Cetona all'Amiata, con le panoramiche uniche sulla Val di Chiana. Avete presente i quadri del Perugino? Ecco, certe meraviglie della natura incantano sempre.
A prestissimo!
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pace e bene
Re: Monte Antola e rifugio
Bellissimo bellissimo!
Grandi ragazzi
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Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
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Re: Monte Antola e rifugio
Romanticoni
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
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- paolocerreta
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Re: Monte Antola e rifugio
Dopo il bellissimo racconto della salita notturna in Antola per ammirare la luna piena ( e che foto, fantastiche!), posto alcune foto scattate in un tardo pomeriggio d'Ottobre, alla fine di una giornata burrascosa.
"Dagli gli alberi ho capito il significato della pazienza. Dall'erba ho imparato ad apprezzare la persistenza."
[Hal Borland]
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Re: Monte Antola e rifugio
Bellissime foto Paolo grazie, in un luogo che, per chi lo ama, sa regalare pace e magia...
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- paolocerreta
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Re: Monte Antola e rifugio
Ciao!
Sabato veloce toccata e fuga in Antola e rifugio, giusto per salutare Federico e Silvia che in via eccezionale erano aperti lo scorso week end.
Ne approfitto per segnalare la frana che si è staccata proprio sotto la casa del Piccetto, interessando anche parte del sentiero. Quando frana a 1300 e rotti metri...rende l'idea della quantità di acqua caduta nell'alluvione di Settembre sui due versanti dell' Antola...
Sabato veloce toccata e fuga in Antola e rifugio, giusto per salutare Federico e Silvia che in via eccezionale erano aperti lo scorso week end.
Ne approfitto per segnalare la frana che si è staccata proprio sotto la casa del Piccetto, interessando anche parte del sentiero. Quando frana a 1300 e rotti metri...rende l'idea della quantità di acqua caduta nell'alluvione di Settembre sui due versanti dell' Antola...
"Dagli gli alberi ho capito il significato della pazienza. Dall'erba ho imparato ad apprezzare la persistenza."
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- paolocerreta
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Re: Monte Antola e rifugio
Ciao a tutti!
sabato sveglia all'alba e osservando il cielo si capiva che era una giornata di quelle spaziali..una giornata da Antola!
In più mettiamoci pure che il rifugio per il week end era aperto..e allora zero dubbi gambe in spalla!
Ho fatto i soliti itinerari arciconosciuti e arcidrescritti in questo forum, ma volevo aggiungere due piccoli pezzetti che possono essere utili, sia per la partenza, sia per il ritorno.
Partenza direttamente da Molino Vecchio: per chi arriva in macchina o in corriera (nonostante gli orari ultra mattinieri in cui passa!) bisogna prendere come riferimento l'ufficio postale: all'angolo da esso inizia la mulattiera (in cemento) che porta alla parte alta della frazione e che va quindi risalita. Si percorre la salita fino all'ultima casa dove la mulattiera abbandona il cemento per assumere la veste originale in risseau La mulattiera si arrampica tra le ex fasce abbandonate un tempo vigne spettacolari di nebbiolo.
Nel tratto finale è leggermente infrascata (niente di che si passa senza nessun problema) anche se mi riprometto a tempo perso di passarci dandoci due pennaccate.
La mulattiera arriva a lambire un villino e superato questo, si ricongiunge alla strada asfaltata che porta a Clavarezza.
Si percorrono pochi centinaia di metri di asfalto in direzione Clavarezza, e in prossimità del primo tornante che incontriamo, abbandoniamo l'asfalto svoltando a sinistra inoltrandoci in un bel prato (località Prao). Tenendoci a destra, arriviamo in fondo al prato dove spunta un sentierino che in breve ci porta sulla sponda del rio Clavarezza. In questo punto si scorge il rudere dell'antico mulino che serviva la frazione proprio di Clavarezza, eroicamente resistito alle piene del medesimo ruscello nel corso del tempo. Si guada il ruscello e qui inizia una piccola ma evidente traccia che risale verso Clavarezza, attraversando orti abbandonati e, mano a mano che si sale, orti e piccoli campi ancora coltivati.
Arrivati quasi alle prime case il sentiero si divide in molti percorsi diversi; non ha importanza seguirne uno piuttosto che un altro perchè tutti portano al caruggio centrale di Clavarezza, esattamente quello in cui passa il sentiero "cerchio giallo barrato", che d'ora in poi si deve seguire in direzione cappelletta del colletto, ossia verso est.
Qui purtroppo ritorna l'asfalto. Si deve per tanto seguire in cerchio barrato fino alla frazione di Porcile.
Una volta giunti a Porcile, dobbiamo continuare seguendo le indicazione dei "tre pallini gialli" che salendo dal Santuario della Madonna dell'Acqua, attraversa il paesino di Porcile,portandoci fino al passo dell'Incisa. Una volta al passo dell'Incisa ( circa 15 minuti da Porcile) si deve seguire "l'uguale giallo" in direzione Monte Antola.
Su questo tratto non mi dilungo molto nella descrizione, sapendo benissimo che si tratta di una delle classicissime vie per la salita in Antola anche se con grande piacere incontro un signore con un ragazzetto di otto di anni il quale mi spiega che era la prima volta che accompagnava il bimbo in Antola: le nuove generazioni che ameranno il monte come lo amiamo noi
Una volta sulla vetta ben si può apprezzare la limpidezza della giornata: panorama sulla pianura padana e sulle Alpi mozza fiato, pure su Alpi Apuane perfettamente limpido, fino alle riconoscibilissime isole di Gorgona e Capraria. Non allego immagini perchè quelle che ho scattato non rendono giustizia a quello che effettivamente si poteva godere. Dopo la doverosa contemplazione, discesa al rifugio per gustare un ottima polenta con il sugo di funghi. Mentre mangio, arrivano il signore con il ragazzino di otto anni incontrati in precedenza: entrambi contenti (sopratutto il bimbo) e il signore, che credo fosse suo nonno, festeggia ordinando una bella salsiccia alla piastra per lui e il nipote e mezzo litro di vino rosso ( tanto rispetto se è riuscito a berlo tutto e poi a tornare indietro )
Nel frattempo saluto tutti e riprendo il cammino.
Il mio progetto iniziale era quello di scendere a Torriglia: ma visto che era ancora presto e la giornata invitava a stare fuori più tempo possibile ho deciso di allungarmi la gita.
Riprendo lungo il "doppio bollo giallo" e decido di contornare il Duso ad est per poi ritornare alla cappelletta dei Bucci Giunto alla cappelletta decido di non proseguire sul "doppio quadrato giallo" in direzione Avosso ma di sconfinare facendo una deviazione in Val Pentemina e scendere verso i Buoni di Pentema.
Arrivo alla deliziosa frazioncina dei Buoni e proseguo sui bellissimi risseau in direzione di Pentema, seguendo, se non ricordo male i "tre pallini gialli". Visita veloce alla bellissima Pentema e risalita verso la chiesetta della Madonna della Guardia, riguadagnando così lo spartiacque che divide la vallata del Pentemina con quella del Brevenna, ricollegandomi al sentiero "doppio quadrato Giallo".
Da qui solita discesa verso Avosso, attraversando l'abitato dei Crosi (veloce saluto al mitico Emanuele), Piani ( attraversando il bellissimo castagneto della Pertegassa che qualche anima pia mantiene ancora perfettamente pulito), fino a giungere sopra Frassineto.
Qui abbandono il sentiero segnalato in favore di una traccia priva di segnavia che arriva fino alla chiesa di Frassineto.
Poco prima della Chiesa si stacca una evidente mulattiera che porta al cimitero del piccolo borgo. Si prosegue la discesa, si passa un altro castagneto mantenuto nel suo antico splendore e si arriva ad un punto in cui il sentiero risulta un po infrascato ma accunciandosi un poco si riesce a passare senza molti problemi.
La mulattiera arriva ad incrociare la strada comunale che porta ai Piani, nel punto in cui si stacca la discesa che collega alla chiesa di Frassinello.
Si deve per tanto scendere verso la chiesa e attraversare il piazzale che offre una vista sull'alta Val Brevenna senza eguali Si discende lungo la stradina che conduce al paese, e procedendo sempre in discesa, si esce dallo stesso.
Qui la mulattiera incrocia due volte la strada asfaltata: si procede sempre il discesa, si passa sopra ad un rudimentale pontetto in legno, fino ad incontrare un ruscello.
ATTENZIONE. Da questo momento in poi il sentiero peggiore sensibilmente: roba da chi ama il puro ravanamento, anche se lo sconsiglio fortemente a coloro che non conoscano la zona della valle ( nel caso è meglio seguire la strada comunale fino al ricongiungimento alla provinciale e tornare così a Molino Vecchio)
Tornando al sentiero, va superata una frana e seguita una traccia scavata probabilmente dal dilavamento delle acque.
Per potersi orientare meglio si può anche seguire i nastrini bianchi e rossi posti dai cacciatori che deviando dalla frana, e seguendo parzialmente la traccia di cui dicevo, ci riconducono all'antico tracciato della mulattiera.
Giunti in prossimità del Brevenna dobbiamo guadare un primo rio ( ATTENZIONE! l'ultima alluvione ha scavato profondamente il letto del rio, perciò bisogna scendere con molta cautela) e proseguire lungo il letto del Brevenna, poichè la furia del torrente ha spazzato via l'antico tracciato.
Si prosegue per pochi metri lungo il letto del torrente fino ad incontrare un piccolo rio affluente del Brevenna stesso, sempre sulla nostra destra: in corrispondenza del punto in cui il ruscello si immette nel Brevenna entriamo nel bosco, dove si scorge una evidente traccia che porta ad un bel rustico abbandonato. qui il sentiero sale, raggira i vari costoni, alzandosi molto rispetto al letto del fiume.
Dopo circa 10 minuti di cammino senza alcun problema, in corrispondenza di un vecchio seccatoio, proprio davanti all'abitato di Molino Vecchio, ci troviamo ad un trivio: se proseguiamo il sentiero, questo ci porta direttamente al santuario della Madonna dell'acqua; se saliamo a destra, seguendo i segni gialli fatti dalla ditta che manutiene l'elettrodotto, si arriva ad incrociare la strada comunale sterrata che porta ai Crosi ( il doppio quadrato giallo). In questa caso, invece, vanno seguiti i segni gialli a ritroso, svoltando alla nostra sinistra, che in breve ci portano ad attraversare il Brevenna e a risalire all'abitato di Molino Vecchio nei pressi della piazzetta comunale, completando così questo anello.
Bel giro che, oltre ad essere molto panoramico, permette di attraversare otto borghi ( Molino Vecchio, Clavarezza, Porcile, Buoni di Pentema, Pentema, Crosi,Piani,Frassinello) e di svalicare tra le Valli Pentemina e Brevenna.
Peccato per le condizioni pessime del tratto del sentiero Frassinello-Molino Vecchio, tratto che ripeto, sconsiglio a chi non è pratico della zona.
Come tempistiche ho impiegato circa sei ore e mezza, pause escluse.
A presto!
sabato sveglia all'alba e osservando il cielo si capiva che era una giornata di quelle spaziali..una giornata da Antola!
In più mettiamoci pure che il rifugio per il week end era aperto..e allora zero dubbi gambe in spalla!
Ho fatto i soliti itinerari arciconosciuti e arcidrescritti in questo forum, ma volevo aggiungere due piccoli pezzetti che possono essere utili, sia per la partenza, sia per il ritorno.
Partenza direttamente da Molino Vecchio: per chi arriva in macchina o in corriera (nonostante gli orari ultra mattinieri in cui passa!) bisogna prendere come riferimento l'ufficio postale: all'angolo da esso inizia la mulattiera (in cemento) che porta alla parte alta della frazione e che va quindi risalita. Si percorre la salita fino all'ultima casa dove la mulattiera abbandona il cemento per assumere la veste originale in risseau La mulattiera si arrampica tra le ex fasce abbandonate un tempo vigne spettacolari di nebbiolo.
Nel tratto finale è leggermente infrascata (niente di che si passa senza nessun problema) anche se mi riprometto a tempo perso di passarci dandoci due pennaccate.
La mulattiera arriva a lambire un villino e superato questo, si ricongiunge alla strada asfaltata che porta a Clavarezza.
Si percorrono pochi centinaia di metri di asfalto in direzione Clavarezza, e in prossimità del primo tornante che incontriamo, abbandoniamo l'asfalto svoltando a sinistra inoltrandoci in un bel prato (località Prao). Tenendoci a destra, arriviamo in fondo al prato dove spunta un sentierino che in breve ci porta sulla sponda del rio Clavarezza. In questo punto si scorge il rudere dell'antico mulino che serviva la frazione proprio di Clavarezza, eroicamente resistito alle piene del medesimo ruscello nel corso del tempo. Si guada il ruscello e qui inizia una piccola ma evidente traccia che risale verso Clavarezza, attraversando orti abbandonati e, mano a mano che si sale, orti e piccoli campi ancora coltivati.
Arrivati quasi alle prime case il sentiero si divide in molti percorsi diversi; non ha importanza seguirne uno piuttosto che un altro perchè tutti portano al caruggio centrale di Clavarezza, esattamente quello in cui passa il sentiero "cerchio giallo barrato", che d'ora in poi si deve seguire in direzione cappelletta del colletto, ossia verso est.
Qui purtroppo ritorna l'asfalto. Si deve per tanto seguire in cerchio barrato fino alla frazione di Porcile.
Una volta giunti a Porcile, dobbiamo continuare seguendo le indicazione dei "tre pallini gialli" che salendo dal Santuario della Madonna dell'Acqua, attraversa il paesino di Porcile,portandoci fino al passo dell'Incisa. Una volta al passo dell'Incisa ( circa 15 minuti da Porcile) si deve seguire "l'uguale giallo" in direzione Monte Antola.
Su questo tratto non mi dilungo molto nella descrizione, sapendo benissimo che si tratta di una delle classicissime vie per la salita in Antola anche se con grande piacere incontro un signore con un ragazzetto di otto di anni il quale mi spiega che era la prima volta che accompagnava il bimbo in Antola: le nuove generazioni che ameranno il monte come lo amiamo noi
Una volta sulla vetta ben si può apprezzare la limpidezza della giornata: panorama sulla pianura padana e sulle Alpi mozza fiato, pure su Alpi Apuane perfettamente limpido, fino alle riconoscibilissime isole di Gorgona e Capraria. Non allego immagini perchè quelle che ho scattato non rendono giustizia a quello che effettivamente si poteva godere. Dopo la doverosa contemplazione, discesa al rifugio per gustare un ottima polenta con il sugo di funghi. Mentre mangio, arrivano il signore con il ragazzino di otto anni incontrati in precedenza: entrambi contenti (sopratutto il bimbo) e il signore, che credo fosse suo nonno, festeggia ordinando una bella salsiccia alla piastra per lui e il nipote e mezzo litro di vino rosso ( tanto rispetto se è riuscito a berlo tutto e poi a tornare indietro )
Nel frattempo saluto tutti e riprendo il cammino.
Il mio progetto iniziale era quello di scendere a Torriglia: ma visto che era ancora presto e la giornata invitava a stare fuori più tempo possibile ho deciso di allungarmi la gita.
Riprendo lungo il "doppio bollo giallo" e decido di contornare il Duso ad est per poi ritornare alla cappelletta dei Bucci Giunto alla cappelletta decido di non proseguire sul "doppio quadrato giallo" in direzione Avosso ma di sconfinare facendo una deviazione in Val Pentemina e scendere verso i Buoni di Pentema.
Arrivo alla deliziosa frazioncina dei Buoni e proseguo sui bellissimi risseau in direzione di Pentema, seguendo, se non ricordo male i "tre pallini gialli". Visita veloce alla bellissima Pentema e risalita verso la chiesetta della Madonna della Guardia, riguadagnando così lo spartiacque che divide la vallata del Pentemina con quella del Brevenna, ricollegandomi al sentiero "doppio quadrato Giallo".
Da qui solita discesa verso Avosso, attraversando l'abitato dei Crosi (veloce saluto al mitico Emanuele), Piani ( attraversando il bellissimo castagneto della Pertegassa che qualche anima pia mantiene ancora perfettamente pulito), fino a giungere sopra Frassineto.
Qui abbandono il sentiero segnalato in favore di una traccia priva di segnavia che arriva fino alla chiesa di Frassineto.
Poco prima della Chiesa si stacca una evidente mulattiera che porta al cimitero del piccolo borgo. Si prosegue la discesa, si passa un altro castagneto mantenuto nel suo antico splendore e si arriva ad un punto in cui il sentiero risulta un po infrascato ma accunciandosi un poco si riesce a passare senza molti problemi.
La mulattiera arriva ad incrociare la strada comunale che porta ai Piani, nel punto in cui si stacca la discesa che collega alla chiesa di Frassinello.
Si deve per tanto scendere verso la chiesa e attraversare il piazzale che offre una vista sull'alta Val Brevenna senza eguali Si discende lungo la stradina che conduce al paese, e procedendo sempre in discesa, si esce dallo stesso.
Qui la mulattiera incrocia due volte la strada asfaltata: si procede sempre il discesa, si passa sopra ad un rudimentale pontetto in legno, fino ad incontrare un ruscello.
ATTENZIONE. Da questo momento in poi il sentiero peggiore sensibilmente: roba da chi ama il puro ravanamento, anche se lo sconsiglio fortemente a coloro che non conoscano la zona della valle ( nel caso è meglio seguire la strada comunale fino al ricongiungimento alla provinciale e tornare così a Molino Vecchio)
Tornando al sentiero, va superata una frana e seguita una traccia scavata probabilmente dal dilavamento delle acque.
Per potersi orientare meglio si può anche seguire i nastrini bianchi e rossi posti dai cacciatori che deviando dalla frana, e seguendo parzialmente la traccia di cui dicevo, ci riconducono all'antico tracciato della mulattiera.
Giunti in prossimità del Brevenna dobbiamo guadare un primo rio ( ATTENZIONE! l'ultima alluvione ha scavato profondamente il letto del rio, perciò bisogna scendere con molta cautela) e proseguire lungo il letto del Brevenna, poichè la furia del torrente ha spazzato via l'antico tracciato.
Si prosegue per pochi metri lungo il letto del torrente fino ad incontrare un piccolo rio affluente del Brevenna stesso, sempre sulla nostra destra: in corrispondenza del punto in cui il ruscello si immette nel Brevenna entriamo nel bosco, dove si scorge una evidente traccia che porta ad un bel rustico abbandonato. qui il sentiero sale, raggira i vari costoni, alzandosi molto rispetto al letto del fiume.
Dopo circa 10 minuti di cammino senza alcun problema, in corrispondenza di un vecchio seccatoio, proprio davanti all'abitato di Molino Vecchio, ci troviamo ad un trivio: se proseguiamo il sentiero, questo ci porta direttamente al santuario della Madonna dell'acqua; se saliamo a destra, seguendo i segni gialli fatti dalla ditta che manutiene l'elettrodotto, si arriva ad incrociare la strada comunale sterrata che porta ai Crosi ( il doppio quadrato giallo). In questa caso, invece, vanno seguiti i segni gialli a ritroso, svoltando alla nostra sinistra, che in breve ci portano ad attraversare il Brevenna e a risalire all'abitato di Molino Vecchio nei pressi della piazzetta comunale, completando così questo anello.
Bel giro che, oltre ad essere molto panoramico, permette di attraversare otto borghi ( Molino Vecchio, Clavarezza, Porcile, Buoni di Pentema, Pentema, Crosi,Piani,Frassinello) e di svalicare tra le Valli Pentemina e Brevenna.
Peccato per le condizioni pessime del tratto del sentiero Frassinello-Molino Vecchio, tratto che ripeto, sconsiglio a chi non è pratico della zona.
Come tempistiche ho impiegato circa sei ore e mezza, pause escluse.
A presto!
"Dagli gli alberi ho capito il significato della pazienza. Dall'erba ho imparato ad apprezzare la persistenza."
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Re: Monte Antola e rifugio
Bellissimo giro, Paolo, e ottima descrizione. Come sempre se avessi tempo riportala nell'archivio itinerari per arricchirlo.
pace e bene
Re: Monte Antola e rifugio
Più che un escursione un vero e proprio viaggio
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
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Re: Monte Antola e rifugio
Sottoscrivo in pieno. Bellissimo giro per gli splendidi paeselli della zona .giobibo wrote:Più che un escursione un vero e proprio viaggio
Anch'io volevo andare per monti sabato ( il famoso giro della Val Noci ) ma quando ho visto che a Genova c'erano 2° ho deciso di ripiegare sul più caldo Monte di Portofino ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Monte Antola e rifugio
Bellissimo giro, complimenti!
Spero di riuscire a tornare sull'Antola molto presto, è qualche mese che manco...
F.
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F.
L'esperienza della marcia decentra da sé e ripristina il mondo,
inscrivendo l'uomo nei limiti che lo richiamano alla sua fragilità e alla sua forza. (DLB)
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Re: Monte Antola e rifugio
Gran bel giro e molto belle anche le foto
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- paolocerreta
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Re: Monte Antola e rifugio
terralba wrote:Bellissimo giro, Paolo, e ottima descrizione. Come sempre se avessi tempo riportala nell'archivio itinerari per arricchirlo.
giobibo wrote:Più che un escursione un vero e proprio viaggio
daniele64 wrote:Sottoscrivo in pieno. Bellissimo giro per gli splendidi paeselli della zona .giobibo wrote:Più che un escursione un vero e proprio viaggio
Anch'io volevo andare per monti sabato ( il famoso giro della Val Noci ) ma quando ho visto che a Genova c'erano 2° ho deciso di ripiegare sul più caldo Monte di Portofino ...
fabio.rapallo wrote:Bellissimo giro, complimenti!
Spero di riuscire a tornare sull'Antola molto presto, è qualche mese che manco...
F.
Grazie a tutti!Maury76 wrote:Gran bel giro e molto belle anche le foto
A prescindere dal sentiero che si sceglie per salire...beh,l'Antola è sempre l'Antolafabio.rapallo wrote: Spero di riuscire a tornare sull'Antola molto presto, è qualche mese che manco...
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Re: Monte Antola e rifugio
Ciao,
ieri salito all'Antola da Caprile per il 25 aprile, andata sul sentiero diretto "Triangolo giallo" e ritorno sulla via Ciuffo "Tre pallini gialli". Prima salita in Antola per mio figlio Pietro, che si è fatto quasi tutto il percorso sulle sue gambe.
Giornata spettacolare con visuale perfetta, specialmente verso mare dove erano evidenti le sagome delle 4 isole visibili dall'Antola, cosa non comune in questa stagione. Vento da settentrione a tratti fastidioso, ma cielo terso quasi in ogni direzione.
Sullo stato dei sentieri, dopo la disastrosa alluvione dell'autunno scorso: via Ciuffo senza problemi, c'è uno smottamento in prossimità di un guado che darà problemi nel prossimo futuro ma per il momento si passa senza problemi; sul triangolo giallo c'è una frana (più che altro un ammasso di detriti scivolati a valle) subito all'inizio, facilmente aggirabile, e un guado più avanti che invece è un po' più problematico perché la carrareccia è stata travolta dalla piena del corso d'acqua e quindi si è costretti ad attraversare il ruscello più a monte, ravanando un minimo tra la vegetazione.
Ciao, F.
ieri salito all'Antola da Caprile per il 25 aprile, andata sul sentiero diretto "Triangolo giallo" e ritorno sulla via Ciuffo "Tre pallini gialli". Prima salita in Antola per mio figlio Pietro, che si è fatto quasi tutto il percorso sulle sue gambe.
Giornata spettacolare con visuale perfetta, specialmente verso mare dove erano evidenti le sagome delle 4 isole visibili dall'Antola, cosa non comune in questa stagione. Vento da settentrione a tratti fastidioso, ma cielo terso quasi in ogni direzione.
Sullo stato dei sentieri, dopo la disastrosa alluvione dell'autunno scorso: via Ciuffo senza problemi, c'è uno smottamento in prossimità di un guado che darà problemi nel prossimo futuro ma per il momento si passa senza problemi; sul triangolo giallo c'è una frana (più che altro un ammasso di detriti scivolati a valle) subito all'inizio, facilmente aggirabile, e un guado più avanti che invece è un po' più problematico perché la carrareccia è stata travolta dalla piena del corso d'acqua e quindi si è costretti ad attraversare il ruscello più a monte, ravanando un minimo tra la vegetazione.
Ciao, F.
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Re: Monte Antola e rifugio
Ciao! Complimenti per il giro e soprattutto a tuo figlio Pietro per la prima salita Speriamo gli sia piaciuta d'altronde giornate come ieri sono perfette per l'Antola!fabio.rapallo wrote:Ciao,
ieri salito all'Antola da Caprile per il 25 aprile, andata sul sentiero diretto "Triangolo giallo" e ritorno sulla via Ciuffo "Tre pallini gialli". Prima salita in Antola per mio figlio Pietro, che si è fatto quasi tutto il percorso sulle sue gambe.
Giornata spettacolare con visuale perfetta, specialmente verso mare dove erano evidenti le sagome delle 4 isole visibili dall'Antola, cosa non comune in questa stagione. Vento da settentrione a tratti fastidioso, ma cielo terso quasi in ogni direzione.
Sullo stato dei sentieri, dopo la disastrosa alluvione dell'autunno scorso: via Ciuffo senza problemi, c'è uno smottamento in prossimità di un guado che darà problemi nel prossimo futuro ma per il momento si passa senza problemi; sul triangolo giallo c'è una frana (più che altro un ammasso di detriti scivolati a valle) subito all'inizio, facilmente aggirabile, e un guado più avanti che invece è un po' più problematico perché la carrareccia è stata travolta dalla piena del corso d'acqua e quindi si è costretti ad attraversare il ruscello più a monte, ravanando un minimo tra la vegetazione.
Ciao, F.
Quindi si vedevano gorgona,capraria, corsica e elba?
L' isola d'elba,se e' questa la quarta che intendi, non sono mai riuscito a scorgela dall'Antola!
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Re: Monte Antola e rifugio
paolocerreta wrote: Ciao! Complimenti per il giro e soprattutto a tuo figlio Pietro per la prima salita Speriamo gli sia piaciuta d'altronde giornate come ieri sono perfette per l'Antola!
Quindi si vedevano gorgona,capraria, corsica e elba?
L' isola d'elba,se e' questa la quarta che intendi, non sono mai riuscito a scorgela dall'Antola!
Pietro probabilmente ha capito poco della gita, ha 3 anni e mezzo, ma spero che gli rimanga un po' di attitudine alla montagna, agli spazi aperti, alla natura.
Le isole che si vedono sono quelle. Nell'ordine, da est a ovest: Gorgona Elba Capraia Corsica:
Ciao, F.
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Re: Monte Antola e rifugio
Grazie...ieri ero sul Proventino e sull'orizzonte la Corsica si intravedevafabio.rapallo wrote:paolocerreta wrote: Ciao! Complimenti per il giro e soprattutto a tuo figlio Pietro per la prima salita Speriamo gli sia piaciuta d'altronde giornate come ieri sono perfette per l'Antola!
Quindi si vedevano gorgona,capraria, corsica e elba?
L' isola d'elba,se e' questa la quarta che intendi, non sono mai riuscito a scorgela dall'Antola!
Pietro probabilmente ha capito poco della gita, ha 3 anni e mezzo, ma spero che gli rimanga un po' di attitudine alla montagna, agli spazi aperti, alla natura.
Le isole che si vedono sono quelle. Nell'ordine, da est a ovest: Gorgona Elba Capraia Corsica:
Ciao, F.
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Monte Antola e rifugio
A tre anni e mezzo è una gran camminata quella che ha fatto tuo figlio complimenti a lui
Grazie per le info sullo stato del percorso
Grazie per le info sullo stato del percorso
Re: Monte Antola e rifugio
complimenti a Pietro!
e anche a voi per il bel regalo che gli avete fatto!
non so cosa capiscano i bambini, 1 2 3 4 o 5 anni ... secondo me capiscono tutto!
...tutto quello che gli serve capire !
il mio di Pietro dopo una stancante giornata nella neve del Faiallo, al rientro in macchina prossimo a crollare nel suo seggiolino (2 anni appena compiuti) ha quasi sussurrato: «neve bella»
p.s.
hai visto il topic aperto da cortomaltese in Mondo Montagna?
hai voglia di contribuire a GITA CON I BAMBINI?
e anche a voi per il bel regalo che gli avete fatto!
non so cosa capiscano i bambini, 1 2 3 4 o 5 anni ... secondo me capiscono tutto!
...tutto quello che gli serve capire !
il mio di Pietro dopo una stancante giornata nella neve del Faiallo, al rientro in macchina prossimo a crollare nel suo seggiolino (2 anni appena compiuti) ha quasi sussurrato: «neve bella»
p.s.
hai visto il topic aperto da cortomaltese in Mondo Montagna?
hai voglia di contribuire a GITA CON I BAMBINI?
Re: Monte Antola e rifugio
Gran bella giornata . Grazie per le info sui sentieri .
Complimenti a voi ed al piccolo escursionista
Complimenti a voi ed al piccolo escursionista
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Re: Monte Antola e rifugio
Concordo in pieno!topo wrote:non so cosa capiscano i bambini, 1 2 3 4 o 5 anni ... secondo me capiscono tutto!
...tutto quello che gli serve capire !
Intanto portarli fuori a camminare è comunque un buon inizio.
E poi il giorno dopo sono sempre un pochino più grandi!
Forza papà e mamme mettiamo dentro il topic IN GITA COI BAMBINI più info possibili
viewtopic.php?f=9&t=12890
Io sto cercando idee per la prossima gita!
Re: Monte Antola e rifugio
domanda a chi gira in questi paraggi:
narcisi? com'è la situazione fioritura?
ancora presto?
vorrei beccare il momento giusto per riempirmene gli occhi, magari tra un paio di settimane.. o una sola?
narcisi? com'è la situazione fioritura?
ancora presto?
vorrei beccare il momento giusto per riempirmene gli occhi, magari tra un paio di settimane.. o una sola?
- psiconauta
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- Joined: Tue Mar 31, 2015 20:27
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Re: Monte Antola e rifugio
ciao a tutti, domenica mi hanno invitato ad una passeggiata Casa del Romano/Antola, ma sono in parecchi, non so se ho voglia di siffatta truppa.................mi stava balenando l'idea di fare Vegni/Reneuzzi e beccarli alle Tre Croci o in cima, ma qualcuno mi dice che Reneuzzi/Antola non esiste sentiero, che c'è da infrattarsi, ecc............qualcuno ne sa di più?
So che c'è un sentierone più alto che fa Vegni/Tre Croci, ma mi piaceva l'idea di passare da Reneuzzi, visto che sto pure per iniziare la lettura de "Il vento dell'Antola".............
So che c'è un sentierone più alto che fa Vegni/Tre Croci, ma mi piaceva l'idea di passare da Reneuzzi, visto che sto pure per iniziare la lettura de "Il vento dell'Antola".............
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: Monte Antola e rifugio
Si credo che il sentiero che dici sia sporco e non percorribile.... se non sbaglio dalla vetta dell'Antola mio marito mi mostrava tutto il crinale che va in direzione di Reneuzzi (che magari si può percorrere in condizioni di scarsa vegetazione) ma un vero sentiero temo non ci sia più... che libro è il vento dell'Antola?
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa