Monte Antola e rifugio

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Passa
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Passa »

scinty wrote:Benvenuto nella schiera degli Antolinotturni! :mrgreen:
Bella esperienza mi sa che ripeterò anche io! :feliceModerato:
Un prestigioso club di cui fanno parte selezionati escursionisti e un buon numero di vacche che sono solite pascolare vicino alla vetta! :-)

Dopo la mia spedizione, sono riuscito a solleticare la curiosità di alcuni amici, quindi è probabile che anche io in futuro ci ritornerò!
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antolino
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by antolino »

Ciao a tutti, in effetti se hai una fonte di luce valida e conosci il cammino non ci son problemi ad andare di notte.. a parte lo sc**zo per la nebbia stile "nuvola di fantozzi" ci siamo davvero divertiti.. adesso credo che le escursioni notturne coinvolgeranno anche altre montagne.. spero con risultati migliori per quanto riguarda il meteo. :risataGrassa: Eravamo al rifugio e guardando fuori dalla vetrata un mio amico ha detto, belin da quella vetrata ogni volta vedo sempre nebbia e grigio.. sembra dipinta hauahauahauahah vabbè, sarà per un altra volta dai.. : Thumbup :
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Martu
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Martu »

Ieri ho sperimentato una valida soluzione anticalura: sono salita sull'Antola dal Passo dell'Incisa con Enrico- Batman, poi al ritorno volevamo buttarci nei laghetti di Molino Vecchio in Valbrevenna ma erano asciutti, allora siamo andati fino ai soliti laghetti in zona Capanne di Marcarolo! Si stava benissimo, bellissima giornata! : Thumbup :
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Passa »

Qualche giorno fa, insieme alla cosiddetta Compagnia del Potto, siamo andati in Antola partendo da Torriglia e ritornando ad Avosso. La spedizione, per degli escursioni della domenica come noi, è stata suddivisa in due giornate, con pernottamento al Rifugio dell’Antola.
Partenza dunque da Torriglia, presso il capolinea dell’ATP verso le nove, ma la mia giornata era cominciata ben prima essendo partito da Busalla con il treno delle 6:15, diretto a Brignole per radunare la truppa. Poco male: c’è stata una capatina in Via S. Vincenzo per comprare mezzo chilo di focaccia ancora calda.
Affrontiamo subito una bella mulattiera che una volta doveva essere una specie di autostrada dei muli, vista la cura con cui fu lastricata. Saliamo allegramente, ma i punti nel mio carnet iniziano a diminuire (è prassi comune, nella Compagnia del Potto, togliere punti all’organizzatore, cioè io, ogni volta che c’è una salita ripida, un tratto al sole, una nuvola di mosche, una discesa ardita, un tratto nei rovi, etc.) con l’aumento della pendenza. Il sentiero procede deciso fra gruppi di belle case eleganti e punta in direzione di Donetta, ma chissà come, mi perdo i due pallini gialli e la mulattiera, sempre ben lastricata, perde quota fino ad un torrente per poi risalire. Nessuno sembra accorgersene e io tengo la cosa per me, fino a quando non sbuchiamo bel belli a Cornaro, stessa quota di Donetta, ma poco più in là. Con la disinvoltura tipica di chi è infallibile, dopo aver consultato brevemente la cartina, dico: «per di qua!» e arriviamo all’imbocco del sentiero a Donetta, dalla parte opposta del bivio...
Ricominciamo a salire, finalmente lasciandoci indietro la civiltà. La giornata non è tersa, ma il panorama dinnazi a noi si merita comunque qualche foto. Arriviamo al Passo dei Colletti, con il mezzo chilo di focaccia equamente distribuito nei nostri stomaci e ci mettiamo di buona lena ad attraversare un bel bosco di faggi ancora nella penombra del mattino. Prima nella val Pentemina, poi sul Brugneto percorriamo un bel sentiero che mi fa riguadagnare punti, essendo ormai la Compagnia del Potto rinfrescata dalla penombra e rinfrancata dalle pendenze via via sempre più dolci. Aggiriamo il monte Duso e arriviamo al cospetto della famosa Casa del Piccetto, una vecchia osteria su una delle strade più trafficate dei tempi andati. Doveva essere una sorta di autogrill dell’epoca. Saranno pure mucchi di pietre pericolanti, ma queste vecchie case isolate hanno un forte ascendente su di me. Penso alle esistenze delle persone che ci hanno vissuto con il sole, la pioggia, la neve, la siccità; quando bisognava uscire con le fiaccole di notte per paura dei lupi; quando in giro c’erano i briganti o i tedeschi a fare i rastrellamenti. E penso a tutta la fatica per tirare su quei muri di pietre, in cima ad un monte, lontani da tutto. Fosse adesso, bisognerebbe aspettare i fianziamenti della comunità europea, fare lo studio di fattibilità, l'impatto ambientale, studio dell’ecosistema, mappatura con il gps e infine numerosi viaggi con l’elicottero… e poi rifare l’intonaco pochi anni dopo l’inaugurazione (Rifugio dell’Antola docet). Bene, tutto questo per dire che case come quella del Piccetto o Teitin a Montoggio, sono ben salde nel mio cuore. Peccato che siano lasciate andare così…
Bando alle romanticherie, ripartiamo, ma per fermarci alle troppo invitanti panche al colletto delle Cianazze. Ora di pranzo, perché rimandare? La cima dell’Antola è lì da ere geologiche, saprà aspettare ancora un po’. Dal beato torpore ci scuote qualche goccia di pioggia sfuggita a nuvoloni sempre più grigi. Si rimanifesta la maledizione dell’Antola: da qualche anno è impossibile arrivare in cima senza bagnarsi o senza volare via per il vento. Arriviamo al rifugio driblando qualche sporadico gocciolone e siamo accolti dal simpatico Federico (e dal suo staff), che si ricorda della maledizione dell’Antola e già si dispera perché è ormai certo che fino al giorno dopo pioverà.
E infatti la maledizione si manifesta: ripartiamo per la cima ma ritorniamo mestamente indietro senza neanche raggiungere il sentiero su in alto perché una bella ramata d’acqua ci scola all’istante. Ma siamo tenaci: aspettiamo che si plachi la furia degli elementi e ripartiamo, giungendo in vetta accolti da una calma assoluta, fra sbuffi di nuvole, scorci di sole e accenni di panorama. E’ bella anche così l’Antola, in versione intimista.
Il soggiorno al rifugio è sempre piacevole, la cucina ottima così come l’accoglienza. Dispiace solamente venire a sapere che questa estate non è stato molto frequentato…
Facciamo conoscenza con la volpe spavalda che mendica cibo facendo finta di essere timida e dopo cena c’è pure il tempo (inteso anche come tempo meteorologico) per guardare le stelle (anche cadenti).
La mattina dopo mi alzo presto, tanto è la regola che non riesco a dormire in un letto diverso dal mio. Assieme alla fidanza assisto all’alba dalla terrazza del rifugio. L’anno scorso, proprio ad agosto ero sulla stessa terrazza insieme a due sconfortate persone, di fronte ad un muro di nebbia. Una di queste, ho scoperto poi, è Antolino.
E’ un’alba resa un po’ più drammatica delle nuvolaglie nel cielo e dalle scie di condensazione degli aerei, con la tavolozza dei colori un po’ sporcata, ma con tinte non meno emozionanti. Sul lago del Brugneto si leva un banco di nebbia che imita la forma della superficie del lago. Nel bosco si sentono i campanacci delle mucche, qualche capriolo abbaia scocciato, alcuni passeri iniziano a perlustrare i cespugli. Solo non si vede la volpe, evidentemente andata a far colazione giù in qualche bar di fondovalle.
Radunata la truppa, ripartiamo per una giornata escursionisticamente lunga: due quadrati gialli dal rifugio fino ad Avosso. Lungi dall’imitare le performance di Immt (viewtopic.php?f=5&t=6861&p=163931&hilit ... la#p163931) prevedo come minimo sei ore di scarpinata, soste escluse. Subdolamente ho taciuto alla Compagnia del Potto la distanza in chilometri, ma è evidente che durante la giornata il mio punteggio diminuirà notevolmente.
Fortunatamente faccio riserva di punti nella prima parte del percorso lunga la Costa della Gallina, in un bel bosco di faggi ancora immersi nella penombra. Arriviamo alla Cappella dei Bucci, altro luogo che da anni desideravo vedere e proseguiamo di buona lena, fra gruppi di mucche palesemente scettiche sul nostro arrivo a Casella in tempo per prendere l’ultimo trenino, quello delle 18:27.
Transitiamo nei boschi sopra Cerviasca, al cospetto di imponenti castagni e ci fermiamo a rendere omaggio al re: il plurisecolare castagno di Cerviasca!
Proseguiamo con un buon ritmo, ma alla discesona poco prima della Sella del Gherfo i miei punti iniziano a flettere come la borsa di Milano. Giungiamo alla Sella e non posso fare a meno di apprezzare gli onnipresenti muretti a secco, a contenere le fasce e a delimitare le proprietà e la mulattiera. Quelli che ora noi vediamo distrattamente come inutili prati una volta erano preziosi per le povere genti del posto e venivano curati meglio dei propri figli!
Il sole comincia a picchiare e a filtrare fra le foglie. I chilometri nelle gambe iniziano ad aumentare. Passiamo sotto il Liprando che il nostro unico desiderio è quello di fermarci per il pranzo. La Compagnia del Potto si sfilaccia, nessuno dice niente ma il mio punteggio inizia a calare. Entriamo a Crosi e riceviamo il benvenuto da tre cagnolini molto affettuosi. Più in là un gatto nero ci guarda altezzoso con un’espressione del tipo: «tanto quelli non mi degneranno di una coccola».
Proseguiamo oltre alla ricerca di un posto dove pranzare. Arriviamo ai Piani e ci accampiamo ai trogoli dove l’acqua fresca ci disseta ampiamente. Dopo il pranzo decido di azzardare l’immersione delle gambe nell’acqua fredda. Che sensazione piacevolissima! I piedi iniziano a pulsare, le caviglie tornano a nuova vita e i polpacci si rianimano. Vengo imitato da qualche compagno d’escursione e iniziano a diffondersi nell’aere mugolii di piacere e soddisfazione, tanto che probabilmente gli abitanti dei Piani pensavano stessimo girando un film porno.
Gambe in spalla e si riparte. Transitiamo dai Casoni di Frassinello, passiamo sopra la casa degli spiriti di Frassineto e giungiamo alla Cappella del Grisù, sul passo della Banca. Un bel posto panoramico dove ci fermiamo ancora un attimo. Da qui in poi, procediamo per inerzia, sotto un sole cocente, disarmati dalla fatica. Arriviamo al tiro a volo di Fasciou e ci trasciniamo fino a Cascinette, scendendo poi alla Cappella dell’America nei pressi della Gorra. Lì ormai siamo in preda alle visioni mistiche. Ma è con l’ultimo tratto che mi guadagno un bel N.C. esaurendo tutti i punti a mia disposizione. L’ultimo tratto in discesa per calare su Avosso è micidiale, ripidissimo. Arriviamo in vista delle case quando a spregio della nostra fatica incrociamo un pimpante ragazzo impegnato nella salita di corsa! Ma alla fine, a dispetto dello scetticismo delle vacche su alla Sella del Gherfo, giungiamo alla civiltà in tempo addirittura per prendere la corriera delle 17:15!
Finisce così una gita sicuramente estenuante per degli escursionisti inesperti come noi, ma dal mio punto divista assai gratificante. L’itinerario da Torriglia è molto piacevole e bello. Il percorso verso Avosso è molto interessante, specie nella prima parte, almeno fino ai Piani. Finalmente ho visto quel che resta della Casa del Piccetto, ho posato dinnanzi alla Cappella dei Bucci e mi sono goduto bei panorami su due valli che adoro: la Val Brevenna e la Val Pentemina.
Ora mi devo studiare qualche itinerario più easy per rimediare lo N.C. La Compagnia del Potto non perdona!
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Passa »

Allego anche qualche foto...

La Casa del Piccetto
IMG_8512.jpg
Alba al rifugio
IMG_8621.jpg
La Cappella dei Bucci
IMG_8632.jpg
Il castagno secolare di Cerviasca
IMG_8666.jpg
Vista sulla Val Pentemina
IMG_8678.jpg
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Ago »

Bel giro! ... anche con un po' di pioggia : Thumbup :
Sento il tuo passo sincrono col mio

http://ik1ype.blogspot.com/
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Passa »

Ago wrote:Bel giro! ... anche con un po' di pioggia : Thumbup :
Certamente! La montagna è anche questo!
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Alec »

Bellissimo giro =D>

Ora non ho la cartina ma mi pare che la cappella del Grisù non sia quella al passo della Banca.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Passa »

Alec wrote:Bellissimo giro =D>

Ora non ho la cartina ma mi pare che la cappella del Grisù non sia quella al passo della Banca.
Uhm, in effetti è segnata in un posto differente... un po' prima, venendo dall'Antola per intenderci. Sarebbe bello dirimere il dubbio, così correggo anche la foto su Panoramio. Per me infatti è sempre stata questa (http://www.panoramio.com/photo/25156686?tag=Chiesa) ma è assai probabile che abbia sbagliato io! : WallBash :

Grazie!
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by scinty »

bel giro e bellissimo racconto! :D
Poi ci farai sapere qualcosa di più della Compagnia del Potto? :lol:
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Passa »

scinty wrote:bel giro e bellissimo racconto! :D
Poi ci farai sapere qualcosa di più della Compagnia del Potto? :lol:
Eh eh grazie! : Thumbup :
La Compagnia del Potto nacque proprio alle pendici dell'Antola, A seguito di un piacevolissimo pranzo a Lavazzuoli, presso l'Osteria del Sole. Elio ci raccontò del famelico asino che si era accoppiato con una pony, da lì ci domandammo come doveva chiamarsi un ibrido asino-pony. Mettendo insieme pony+bardotto è venuto fuori potto. Ora in pratica è l'animale totemico della compagnia, ormai detta del Potto. Abbiamo pure in mente di farci le magliette... :risataGrassa:
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Coren »

OT: Passa la tua firma è stupenda!
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Passa »

Coren wrote:OT: Passa la tua firma è stupenda!
Grazie, è del grande Maggiani, uno scrittore che secondo me esalta bene la spigolosità e la ruvidezza sia delle persone sia dei paesaggi di Liguria...
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by scinty »

Passa wrote:
scinty wrote:bel giro e bellissimo racconto! :D
Poi ci farai sapere qualcosa di più della Compagnia del Potto? :lol:
Eh eh grazie! : Thumbup :
La Compagnia del Potto nacque proprio alle pendici dell'Antola, A seguito di un piacevolissimo pranzo a Lavazzuoli, presso l'Osteria del Sole. Elio ci raccontò del famelico asino che si era accoppiato con una pony, da lì ci domandammo come doveva chiamarsi un ibrido asino-pony. Mettendo insieme pony+bardotto è venuto fuori potto. Ora in pratica è l'animale totemico della compagnia, ormai detta del Potto. Abbiamo pure in mente di farci le magliette... :risataGrassa:
Grandi!!! Allora vi voglio vedere poi sui sentieri con la magliettina! :D :mrgreen:
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Ste87 »

Dopo la spolverata domenicale non potevo perdermi lo spettacolo della prima neve sul rosso dei faggi e così ho deciso di fare da Donetta all'Antola sicuro che avrei potuto scattare qualche bella foto...E poi diciamolo, ogni scusa è buona per una gita in mezzo alla natura ! :risata:
Già a Donetta c'erano i rimasugli di neve ma poca roba, però le cime bianche dei faggi sulla vetta del Prelà mi hanno fatto riprendere speranza
Arrivo così al Passo dei Colletti è stata una piacevole sorpresa trovare la panca del parco (quando son passato l'ultima volta ad agosto non l'avevavo ancora messa) perchè dopo tanta salita un po' di sosta ci vuole ancor meglio con il panorama che già da lì si vede.
Giro nella faggeta, ancora in ombra, e la copertura di neve diventa immediatamente uniforme. Con una piccola deviazione salgo fino in vetta al monte Prelà e il panorama è mozzafiato ! Dopo e foto di rito riprendo il mio cammino fino all'Antola, qui lo spettacolo è ancora miglior: nonstante i prati al sole siano quasi spogli di nve ormai tutti gli alberi sono ricoperti dalla neve e brillano al sole...Una meraviglia !
Pranzo e me ne torno indietro giusto in tempo per l'arrivo della notte...Una giornata emozionante ! Che suggestione i colori autunnali tra la neve !
Qualche foto :

Il passo dei Colletti
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La faggeta sul monte Prelà
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Ste87 »

La vista sul Brugneto dalla vetta del Prelà...
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..e una panoramica più completa
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La faggeta
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Ste87 »

L'area intorno alla vetta
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Finchè non è il momento di tornare a casa :)
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Spero di non aver esagerato con lo foto :risata:
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Passa »

Che bellezza! Mi è improvvisamente venuta voglia di emularti! :skifree:
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by antolino »

Spettacolo : Thumbup : Con delle foto così belle non si esagera mai.. : Thumbup :
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by mazzysan »

antolino wrote:Spettacolo : Thumbup : Con delle foto così belle non si esagera mai.. : Thumbup :
: Thumbup :
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Ste87 »

Ragazzi,che dire...Grazie per i complimenti ! : Thanks : Troppo gentili :)
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by granpasso »

Belle........mi hai fatto venir voglia di una bella camminata sull'Antola..........
Belin !
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by antolino »

Ciao..
Oggi festival della bratta sulla direttrice Romano-Antola.
Partiamo alle 7 da Staglieno e dopo essere passati a casa di mio fratellino in Val Trebbia per scaricare dei mobili ci dirigiamo al Romano e da lì con doppio bollo giallo all'Antola via Passo delle Tre Croci.. tempo bruttissimo, pioviggina, vento tagliente, nebbiaccia cattiva e bratta, bratta ovunque, persistente come colla, ma ce ne impipiamo perchè siamo equipaggiatissimi. Non incontriamo un anima viva che sia una, la nebbia comunque regala specialmente nella faggeta immagini invero suggestive ed evocative, AUTUNNO, FINALMENTE. Raggiungiamo la croce in 01.40h ma sostiamo solo pochi minuti causa pioggerella e vento, scendiamo al rifugio e pappiamo in compagnia dei gestori e di nessun altro, ridiamo e spariamo un bel pò di belinate come al solito, un paio d'ore passate in tranquillità e spensieratezza.. il gestore mi dice che due giorni fa è passata una coppia (che io so già essere Scinty e Alec) e poi più nulla.. in tre giorni 4 persone.

Torniamo indietro al Romano scarpinando per un ora e mezza sotto la pioggerella e nella bratta.. a casa apro la porta e i miei si chiedono chi si nasconda sotto quel grumo di fango che sta sull'uscio.. comunque una bella passeggiata nonostante la pioggia ed il fango ci siamo divertiti và..

Qualche fotina della giornata e ciao a tutti, chi si ferma è perduto, alla prossima.
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Romano-Monte Antola-Rifugio Antola 04-11-2012 (17).JPG
Romano-Monte Antola-Rifugio Antola 04-11-2012 (16).JPG
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Passa »

Eh eh bello il festival della bratta! :risataGrassa:
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by antolino »

Belin, Passa, ci siam divertiti di brutto, abbiamo riso quasi tutto il tempo, un pò perchè sparavamo belinate, un pò perchè non stavamo in piedi.. bello bello nonostante il tempo.
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by lupo della steppa »

son d'accordo con te Antolino : Thumbup : ...finalmente un pò di autunno come si deve,con la nebbia,la pioggerellina e una bella dose di bratta :lol:
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)

"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by antolino »

Cioè l'autunno ha un suo perchè o no? belin quest'anno l'estate è cominciata a giugno, siamo a novembre e certi pomeriggi non son mica così sicuro che sia proprio finita.. e basta, non se ne può più.......
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by lupo della steppa »

antolino wrote:Cioè l'autunno ha un suo perchè o no? belin quest'anno l'estate è cominciata a giugno, siamo a novembre e certi pomeriggi non son mica così sicuro che sia proprio finita.. e basta, non se ne può più.......
..io adoro l'autunno : Thumbup : (...e l'inverno..e la primavera...)
oggi per esempio c'era una luce stupenda...
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by scinty »

antolino wrote: Oggi festival della bratta sulla direttrice Romano-Antola.

il gestore mi dice che due giorni fa è passata una coppia (che io so già essere Scinty e Alec) e poi più nulla.. in tre giorni 4 persone.

eccoci :mrgreen:

qualche foto della passeggiata del 2 novembre, unico giorno decente in 4 giorni di ponte piovoso... essere usciti di casa col sole ci ha caricato di euforia, poi più niente!!
I sentieri erano un pantano pauroso, fortunatamente non siamo scivolati nella bratta e nella bazza!

Bel giro salendo alla cappella dei Bucci, per scendere poi a Bavastri e risalire al rifugio da Bavastrelli.
Avendo fatto solo una colazione rinforzata con lo scopo di azzannare un tagliere al rifugio, non siamo saliti in vetta (anche visto il nebbione che stava arrivando) e ci siamo diretti subito al rifugio. Per strada abbiamo incontrato delle persone, una giovane coppia con bimbi (uno nello zaino) stava salendo per una merenda, qualcuno scendeva, sempre con bimbi, incontrati un signore e un ragazzo che dal modo in cui ci ha salutato sembrava quasi che ci conoscesse... o era il suo modo allegro di salutare o ci abbiamo fatto qualche figura di m.... io poi che non sono niente fisionomista...

Arrivati al rifugio, io presentivo qualcosa (Alec dice che gufo e porto sfiga ma non ha ancora capito la mia sensitività)... chiediamo se hanno dei salumi e con imbarazzo ci rispondono che è avanzato solo del salame... umore sotto i piedi (pieni di bratta). Formaggio? Solo dell'asiago, forse.... (lo compro al supermercato... ma come... in vetta a un monte incastonato in mezzo a dei gioiellini di Valli... non ti procuri nemmeno salumi e formaggi locali, nel ponte dei santi per giunta???). Immaginate poi la faccia di Alec, che non mangia nemmeno la carne senza pane, quando la ragazza ci ha portato dei mingherlini grissini torinesi... anche quelli glieli avevano quasi mangiati tutti per fortuna ne erano rimasti a sufficienza per noi! E noi che ricordavamo una merenda fatta in una fredda e deserta giornata con Wolf, quando al rifugio ci stava Caforio, con un tagliere di ottimi salumi misti!

Io e Ale ci guardiamo basiti... ricordiamo cortesemente il bicchiere di vino che avevamo chiesto all'inizio... tuttavia la vicenda prende una piega positiva alla vista di un salame dall'aspetto invitante... difatti si rivela molto buono, anche il formaggio è gustoso e i grissini fanno una degna compagnia, il vino è di quelli che piace a me, scorre bene giù per la gola e nel pancino :mrgreen: , i due caffè sono davvero buoni.. infine quando andiamo a pagare la sorpresa di un prezzo finalmente molto onesto.

Insomma da come era iniziata ero pronta a dire peste e corna invece direi proprio che ci tornerò volentieri! :)

Bel giro e bella giornata, discesa su Lavazzuoli inebriati dalla merenda, dal vinello e dai canti degli uccellini nei colori autunnali... Antolì, ti aspettiamo, ero già pronta a sfornare una torta :mrgreen:

Bucci
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boschi
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scendendo a Bavastri
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Bavastri, vista lago
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salendo da Bavastrelli, rivangando il raduno QZ 2007 :)
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eccoci arrivati... finalmente!
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Passa »

Che bellezza di fotografie! Che bei posti!

Evviva il salame che ha salvato la vostra merenda!

Tutta sta gente che va sull'Antola... invidia... :evil1:
Devo richiamare all'ordine la Compagnia del Potto e proporre una spedizione. Sarebbe da andare oggi con questo bel sole e il cielo terso.
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by scinty »

Ste87 wrote:Dopo la spolverata domenicale non potevo perdermi lo spettacolo della prima neve sul rosso dei faggi e così ho deciso di fare da Donetta all'Antola sicuro che avrei potuto scattare qualche bella foto...E poi diciamolo, ogni scusa è buona per una gita in mezzo alla natura ! :risata:
Dimenticavo, complimenti per la prontezza a partire con la neve e grazie per le belle foto!!! Sì, sarebbe stato da fare!!! Noi c'eravamo, in zona, ma durante la bufera!! :lol:
Passa wrote:Devo richiamare all'ordine la Compagnia del Potto e proporre una spedizione. Sarebbe da andare oggi con questo bel sole e il cielo terso.
Non dirmi niente... :twisted:
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Alec »

E' stato un bel giro che ci ha fatto percorrere il sentiero che dal passo dei colletti scende a Bavastri, purtroppo nel tratto alto non è ben tenuto, mentre in basso ricalca una vecchia mulattiera.

Merenda al rifugio un po' striminzita ma piacevole e molto economica.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by antolino »

Scinty, tranquilla che se Antolino dice che viene, viene.. purtroppo sarei passato già da quel dì, ma come ben sai piove sempre.. sarei passato anche domenica, però avevate la casa in demolizione.. ho detto: "fammi passare dal Romano, và, che se arrivo lì magari la Scinty mi fa cammallare qualche cuffa di zetto.." :risataGrassa: :risataGrassa: :risataGrassa: :risataGrassa:

A parte gli scherzi, belle foto,bella giornata, bel giro. : Thumbup :
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by terralba »

Ciao Scinty, vedo dalla tua foto che la cappelletta del Colletto è stata "recintata". Che tu sappia ci andavano dentro degli animali (a parte quelli... umani che vi lasciano rifiuti vari invece che portarseli a valle?) o è stata forse allargata qualche area di pascolo?

P.S. Vedo con piacere che rimane ben evidente l'ultimo segnavia cerchio giallo barrato che avevo provveduto a ritracciare ai Bucci. A proposito, se sei salita da Piancassina, i segnali che ho sistemato sugli alberi nel tratto dilavato sono ancora al loro posto e ben visibili (magari non ci avrai fatto caso perchè quell'itinerario lo puoi fare a occhi chiusi...)?
pace e bene
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by antolino »

Belin Terralba, sti itinerari li segni talmente bene che te ne farei segnare uno anche in casa mia.. =D> =D>
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by scinty »

terralba wrote:Ciao Scinty, vedo dalla tua foto che la cappelletta del Colletto è stata "recintata". Che tu sappia ci andavano dentro degli animali (a parte quelli... umani che vi lasciano rifiuti vari invece che portarseli a valle?) o è stata forse allargata qualche area di pascolo?

P.S. Vedo con piacere che rimane ben evidente l'ultimo segnavia cerchio giallo barrato che avevo provveduto a ritracciare ai Bucci. A proposito, se sei salita da Piancassina, i segnali che ho sistemato sugli alberi nel tratto dilavato sono ancora al loro posto e ben visibili (magari non ci avrai fatto caso perchè quell'itinerario lo puoi fare a occhi chiusi...)?

Credo si tratti di una questione di pascolo, c'era il filo elettrico ma si poteva levare per passare!

Ma Terralba sei stato tu!!! Pensare che mentre Alec constatava l'affissione dei bolli... io ho anche pensato che potesse trattarsi di un volontario e... ho pensato anche a te! Questo a conferma della mia "sensitività" (quello che Alec chiama portare sfiga :twisted: , non ci crede che indovino certe cose/situazioni... :roll: )
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Littletino »

Domenica scorsa prima giornata di tempo davvero bello dopo tanto tempo, troppo.
L'umore ne aveva risentito pesantemente e quindi occorreva spendere nel migliore dei modi questa splendida giornata invernale che ci veniva finalmente offerta.

Quando si è in dubbio meglio andare sul sicuro: e l' Antola per noi è una garanzia.
Montagna a noi sacra, sebbene ponentini figli devoti del Monte Reixa e dintorni, domenica abbiamo inconsapevolmente posto l'ennesima pietra a cementare il nascente gemellaggio escursionistico tra Reixa ed Antola.

E poi c'era una specie di ricorrenza annuale da celebrare.
Lo scorso anno infatti, nel giorno dell'ottodicembre, salivamo in Antola da Bavastrelli, alla vigilia di una nuova operazione alla caviglia che fece poi penare molto più del previsto.
Esorcismi dunque, o pellegrinaggi, o quello che volete: ma salire sull'Antola è sempre bello.

L'itinerario sarà quello a noi più caro, con partenza da Torriglia, che al ritorno ci compriamo i canestrelletti.
La scelta si rivelerà azzeccatissima.

Lasciamo l'auto in un parcheggio nei pressi del campo sportivo e, passando sotto i manifesti delle elezioni primarie, ci facciamo largo tra abitanti e turisti, che già animavano il vivace paese della Valtrebbia.

Imbocchiamo il sentiero "due palle gialle" (tuttaltro che noioso) nei pressi di un'autorimessa al fondo di via della Provvidenza e cominciamo a salire per la bellissima mulattiera che toccando le frazioni di Acquabuona e Donetta e si inerpica dolcemente sulle pendici del Monte Prelà.


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Arrivati in cresta troviamo una meravigliosa spruzzata di neve farinosa ed asciutta che ci rende ancora più bello il camminare verso la meta.


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In breve siamo in vetta ed il panorama è stupendo, come sempre, a 360 gradi.


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Scendiamo alla cappelletta per mangiare qualcosa e quindi ci avviamo verso il rifugio per il caffè.


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Ma troviamo chiuso. :esclamativo:

Mah, delusione :triste: , eravamo curiosi.
Lo scorso anno era in piena ristrutturazione ed ora già chiuso.
Mi viene in mente il vergognoso rifugio Argentea dalle nostre parti. Il gemellaggio si rafforza.

Scendiamo leggeri e sereni, e finita la nevina ci mangiamo una bella mela sulla panoramica panchina che qualche benemerito ha pensato di installare in posizione panoramica sulla conca di Torriglia.

Arrivati a Donetta osserviamo con apprensione lo svilupparsi di un enorme nuvolone nero che arrivando dal mare in pieno cielo sereno si dilata e si gonfia.

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Poi comincia ad infiammarsi di fulmini e saette e dalla sua base sembrano scendere al suolo trombe d'aria. La fine del mondo.

Il passo della Scoffera ci impedisce di vedere bene cosa stia succedendo, quindi consulto il web per avere notizie sulla catastofe che sicuramente si è abbattuta sulla città, ma di disastroso leggo solo l'esito di una partita di calcio giocata nel pomeriggio.


Raggiungiamo il paese e lo attraversiamo piacevolmente, nel vedere i negozi illuminati e già ben addobbati per il Natale, e con l'acquisto di alcune confezioni di squisiti Canestrelletti di Torriglia concludiamo la bella giornata in Antola.
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by antolino »

Grande Tino, per stavolta ci siamo invertiti i ruoli.. io sul Tardia e tu a......Casa mia.. ma va bene così. Mi fa piacere che tu abbia trovato bel tempo e le tue magnifiche foto lo testimoniano. : Thumbup :
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by Passa »

Che magnifico panorama! Complimenti all'Antola e a te per le foto! :risata:
L'Alpe si scala. L'Appennino si viaggia, dall'Alpe si vede l'universo, e forse anche Dio, ma dall'Appennino si vedono gli uomini, e si vede il mare. (Maurizio Maggiani)
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Re: Monte Antola e rifugio

Post by scinty »

Che meraviglia :D , bravi, peccato per il rifugio :? ma degna conclusione con canestrelletti :mrgreen:
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