Giro della Palmaria

Moderator: Moderatori

Post Reply
User avatar
soundofsilence
Riesploratore
Posts: 6783
Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
Location: genova - marassi
Contact:

Giro della Palmaria

Post by soundofsilence »

Giro della Palmaria
Sabato 3-1-2009

Partecipanti: Erika e Davide

Parcheggio sulla strada senza uscita segnalata sulla destra subito prima della rotonda da dove inizia la discesa e la zona residenti con parcheggi a pagamento. Sulla predetta strada vi sono numerosi e comodi parcheggi e la distanza da Portovenere non è eccessiva, all’incirca 1,5 Km. Scendiamo quindi di corsa sulla strada asfaltata per non perdere il traghetto delle 10 per la Palmaria, il successivo è alle 12 e sarebbe troppo tardi (il primo è invece alle 8 – costo 2 euro a persona sia per l’andata che per il ritorno), e arriviamo sul molo appena 2 minuti prima. In 5 minuti sbarchiamo quindi sulla Palmaria e ci accorgiamo che forse non riusciremo a metterci in maniche corte come speravamo, c’è in effetti un gran vento freddo che ci accompagnerà praticamente per tutta la gita, anche se nella parte meridionale dell’isola sarà molto più forte.
Partiamo quindi seguendo la strada verso est, ignorando i cartelli dei sentieri per l’interno (vetta dell’isola e sentiero dei condannati). Lungo il percorso che è segnalato con i classici segnavia biancorossi si incontrano varie deviazioni costiere che permettono quasi sempre di risalire senza dover tornare indietro. Non sempre però le deviazioni sono più belle del sentiero ufficiale e una soltanto, tra quelle fatte, si rivelerà una scelta azzeccata: si tratta di una deviazione imboccata nei pressi del forte Umberto che porta fino all’estremità di Punta Scuola, proprio davanti all’omonima torre in mezzo alle acque, non ricordo bene in che punto si prende, ma ricordo che nell’ultima parte ci sono cartelli che paiono vietare il transito per zona militare ma mi sono sembrati in disuso o così, almeno, mi fa comodo pensare…
Altre deviazioni che parevano portare ad alcune calette (una evidente sempre nei pressi del forte Umberto) non le abbiamo fatte e, dato l’anticipo con cui siamo arrivati, me ne sono anche pentito…
Il sentiero prosegue quindi sul alto meridionale dell’isola offrendo belle vedute sul Tino e scende quindi alla spiaggia del Pozzale, per poi risalire verso il semaforo posto nel punto più elevato dell’isola. Questo tratto offre qualche bel panorama sulle scogliere occidentali, ma non tanto come avrei sperato… Avrei sperato anche di vedere la Grotta dei Colombi che si apre sotto la cava sovrastante le falesie del lato occidentale dell’isola, ma, complice il fatto che non avevo ripassato la lezione prima di partire e che tirare fuori il libro che ne parla dallo zaino durante la gita è evidentemente troppo faticoso per me, riusciremo a passarci vicino senza accorgercene…
In breve siamo quindi al semaforo e da qui inizia probabilmente la parte più bella del percorso con la discesa verso il Terrizzo che offre vedute sempre più belle sulla Chiesa di San Pietro, le scogliere nere e Rosse fino al Mesco e oltre, il Muzzerone e Portovenere…
In breve ritorniamo quindi al Terrizzo, non potendo fare a meno di notare la sporcizia delle spiagge che attraversiamo, neanche le isole si salvano…
Dopo aver aspettato una buona mezz’ora al freddo (si può comunque approfittare di un gabbiotto ivi presente adibito a primo soccorso e a ricovero di fortuna appunto, accidenti non credevo fossimo in un posto così selvaggio…) prendiamo quindi il traghetto delle 15 (ci sono poi ancora quello delle 16,15 e uno intorno alle 6 di sera).
In conclusione una gita carina ma che andrebbe condita, probabilmente con le giuste deviazioni che stavolta non abbiamo indovinato più di tanto, sicuramente più bella, comunque, da Portovenere, l’escursione sul sentiero n° 1 verso Campiglia e Riomaggiore.

Link ad alcune foto
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
granpasso
Uomo di pietra
Posts: 6235
Joined: Mon Oct 02, 2006 22:41
Location: Genova-San Teodoro

Post by granpasso »

Alla grotta dei Colombi ci sono stato un bel pò di anni fa..................Occorre affrontare una discesa su un pendio roccioso abbastanza ripido ed esposto. A suo tempo usammo una corda per proteggere la discesa e facilitare la risalita. Visitammo solo la grande sala iniziale.
Non la ricordo come un'esperienza entusiasmante ma forse perchè non avevamo l'illuminazione adeguata.
Ciao.
Belin !
User avatar
soundofsilence
Riesploratore
Posts: 6783
Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
Location: genova - marassi
Contact:

Post by soundofsilence »

granpasso wrote:Non la ricordo come un'esperienza entusiasmante ma forse perchè non avevamo l'illuminazione adeguata.
Credo che ricordi bene, non è questione di illuminazione: è una grotta senza concrezioni, mi interessava vederla solo perchè ci passavamo vicino e per la sua posizione a picco sulla scogliera. La corda l'avevo portata, comunque, anche se dalle foto che ho visto l'accesso mi sembrava meno problematico di quello che viene descritto, ma se tu mi confermi che la corda serve vorrà dire che se ci ricapito me la porto di nuovo...
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
granpasso
Uomo di pietra
Posts: 6235
Joined: Mon Oct 02, 2006 22:41
Location: Genova-San Teodoro

Post by granpasso »

Boh, noi l'abbiamo usata. Portare la corda conviene, la sicurezza non è mai troppa. Se poi valuti che non serve scendi in libera.
Ciao.
Belin !
User avatar
giorgio.mazzarello
Quotazerino doc
Posts: 1234
Joined: Fri Mar 21, 2008 9:56
Location: GENOVA Molassana
Contact:

Post by giorgio.mazzarello »

Bello soundofsilence, è in'isola che ho percorso diversi anni fa ed ultimamente ho anche pubblicato una cartina dell'isola che ho postato e che potrebbe aiutare nella Tua descrizione per chi volesse rifare la gita.




Image



Giorgio
User avatar
soundofsilence
Riesploratore
Posts: 6783
Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
Location: genova - marassi
Contact:

Post by soundofsilence »

Grazie per la cartina, è molto ben fatta come al solito.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
soundofsilence
Riesploratore
Posts: 6783
Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
Location: genova - marassi
Contact:

Post by soundofsilence »

granpasso wrote:Boh, noi l'abbiamo usata. Portare la corda conviene, la sicurezza non è mai troppa. Se poi valuti che non serve scendi in libera.
Ciao.
Ad arrampicare sulle foto sono bravissimo e non ho mai usato la corda, è quando arrivo sul posto che ho qualche difficoltà...
In ogni caso la corda come l'avete usata? L'avete attaccata agli spunzoni di ferro della cava che mi sembrano proprio essere lì sopra? Avete usato l'imbragatura con uno che faceva sicurezza dall'alto o semplicemente avete usato la corda come corrimano?
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
granpasso
Uomo di pietra
Posts: 6235
Joined: Mon Oct 02, 2006 22:41
Location: Genova-San Teodoro

Post by granpasso »

In ogni caso la corda come l'avete usata? L'avete attaccata agli spunzoni di ferro della cava che mi sembrano proprio essere lì sopra? Avete usato l'imbragatura con uno che faceva sicurezza dall'alto o semplicemente avete usato la corda come corrimano?
Niente imbrago. Non ricordo come fosse assicurata. Comunque si tratta di un pendio un pò ripido, non di una parete.
Ciao.
Belin !
User avatar
teo-85
Quotazerino doc
Posts: 1115
Joined: Mon Jan 21, 2008 19:10
Location: Pieve Ligure

Re: Giro della Palmaria

Post by teo-85 »

Riesumo questo topic un po' lontano nel tempo, per raccontare il (mezzo)anello dell'isola, che ho svolto una decina di giorni fa... reso possibile anche dal lavoro occasionale :imbarazzo: di animatore in un campo avventura per ragazzi organizzato proprio alla Palmaria :esclamativo: il giro effettuato ha toccato solo la vetta e la spiaggia del Pozzale per ritornare poi al Terrizzo, senza fare l'allungo dalla batteria Umberto I e il passaggio sopra la falesia occidentale...
Partenza dall'imbarco del Terrizzo intorno alle 10 e salita lungo la strada ex-militare in un primo tratto, poi dopo il secondo tornante si segue la "strada dei Condannati" che ci porta all'antico forte Cavour (ormai in rovina) e la successiva batteria riattata come C.E.A. dal parco regionale di Portovenere.
Da lì prendiamo il sentiero verso la cala del Pozzale, che scende dapprima poco significativamente, poi diventa più veloce e arriviamo dal ristorante del piccolo approdo; fatto pranzo al sacco, con due succulente focaccine farcite del forno di Portovenere :biggrin: , e osservate da lontano le vecchie cave di marmo prospicenti l'isola del Tino, riprendiamo la marcia a ritroso per un breve tratto per proseguire sul sentiero di mezzacosta che conduce nuovamente alla prima parte del "sentiero dei Condannati" e lo scendiamo fino all'inizio, cioè al molo del Terrizzo; in ultimo, ormai pomeriggio inoltrato, ci "regaliamo" un bagno ristoratore dalle spiaggette di punta Secca, proprio in vista di Portovenere :feliceModerato:
Lungo il percorso da notare la vegetazione direi "molto rigogliosa" e le casette degli isolani che vengono man mano ristrutturate; sembra ci sia un po' di movimento nel recuperare i vecchi stabili, sperando che non facciano scempi ambientali :pensoso:

Alcune foto...
Image
partenza dal Terrizzo

Image
flora rigogliosa...
Image

Image

Image

Image
una spugna spiaggiata!
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
User avatar
scinty
Amministratore
Posts: 12276
Joined: Mon Apr 30, 2007 21:42
Location: Genova

Re: Giro della Palmaria

Post by scinty »

:feliceModerato: che bello!! Anche io ogni tanto penso che dovrei fare qualche giro al mare... magari però in stagioni più fresche altrimenti Alec non mi regge :risata:
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
User avatar
djscanf
Utente di Quotazero
Posts: 58
Joined: Mon Nov 16, 2015 18:29
Location: Val Curone

Re: Giro della Palmaria

Post by djscanf »

io non tollero la calura estiva, preferisco anch'io andare al mare in altri periodi. In estate molto meglio un bagno in un gelido torrente di montagna :skifree:
Nella vita esistono 10 tipi di persone: chi conosce il codice binario e chi no
User avatar
teo-85
Quotazerino doc
Posts: 1115
Joined: Mon Jan 21, 2008 19:10
Location: Pieve Ligure

Re: Giro della Palmaria

Post by teo-85 »

Vi dirò: all'uso per il periodo si stava relativamente bene, ho beccato la giornata molto ventilata, quindi non si pativa... certo, se manca l'aria è improponibile! Consiglierei dalla metà di settembre ormai, in più il mare è ancora caldo, quindi si può sfruttare per il bagno dopo la gita...
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
User avatar
soundofsilence
Riesploratore
Posts: 6783
Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
Location: genova - marassi
Contact:

Re: Giro della Palmaria

Post by soundofsilence »

Qui la traccia GPS:http://luoghidasogno.altervista.org/Mar ... maria1.htm

Domenica 3 Dicembre 2017: Muzzerone (310) – Portovenere (0) – Punta Secco (0) – Semaforo Palmaria (170) – Punta Scuola (10) – Schenello (0) – Punta Mariella (0) – Pozzale (0) – Punta Isola (30) - Semaforo Palmaria (163) – Punta Secco (0) – Portovenere (0) – Muzzerone (310).

Partecipanti: Ilenia, Matteo, soundofsilence.

Lunghezza: 18,5 Km. circa, di cui 2,5 per arrivare a Portovenere e 16 sulla Palmaria. Escluso il tratto in battello, che dura circa 5 minuti e costa a\r altrettanti euro, dal molo di Portovenere a Punta Secco. Calcolare tra mezz’ora e un’ora a seconda del proprio passo e della dimistichezza con le discese ripide e sassose per la discesa dal Muzzerone a Portovenere, in modo da essere sicuri di non perdere il battello. Il primo battello è alle 7,20, il secondo, quello che abbiamo preso noi, alle 10, poi non ce ne sono fino a mezzogiorno. Per il ritorno abbiamo preso quello delle 16,25, ma ve ne sono anche dopo (e prima).

Dislivello: 950 metri circa.

Difficoltà: al limite dell’EE la ripida discesa verso Portovenere, ma senza difficoltà vere, EE la visita al Semaforo della Palmaria e la discesa al Molo di Schenello. EE anche il breve tratto esposto (corda non tanto affidabile in loco, ma non è necessaria) per raggiungere l’ultima spiaggia del Pozzale. EE, come da indicazioni in loco, in quanto ripida (ma semplice) la discesa verso lo stretto di fronte alla Chiesa di San Pietro, tutto il resto E.

Percorso in macchina: Da Genova a La Spezia coll’autostrada, quindi si attraversa la città seguendo i cartelli per Portovenere e Riomaggiore. Al bivio tra le 2 località si imbocca la strada per Portovenere e la si segue per 7,5 Km.circa e, a meno di 4 Km. di Portovenere, si imbocca a destra la strada con segnalazione Monte Castellana e Palestra rocciatori (un Km. prima troviamo un precedente bivio a destra, via Pezzino Alto, che può comunque andare bene lo stesso, in quanto le due strade si ricongiungono). Dopo 1,5 Km. della nuova stradina, stretta e tortuosa, troviamo sulla destra l’immissione di Via Pezzino Alto appunto, mentre noi prendiamo a sinistra in salita. Più avanti troviamo un ulteriore bivio non segnalato, a sinistra una strada asfaltata scende leggermente e a destra un’altra sale, sempre leggermente, noi prendiamo a sinistra. Passiamo quindi davanti ad una cava sulla destra e proseguiamo sulla stradina sempre più rovinata, passando alcuni tornanti, per fermarci quindi all’ultimo di questi subito prima del Forte Muzzerone, tornante riconoscibile facilmente per la presenza di tavoli da picnic.

Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo lo stretto sentierino segnato (1a). Il sentiero, dopo un breve tratto pianeggiante, inizia a scendere ripidamente verso Portovenere. Dovendo prendere il battello alle 10, non abbiamo tempo per le molte deviazioni panoramiche, tutte a destra, lato mare, e proseguiamo dritti. A poco meno di metà discesa si immette da sinistra il sentiero proveniente dal Rifugio Muzzerone, mentre noi continuiamo dritti la ripida discesa giungendo in breve al Castello di Portovenere, che costeggiamo sulla sinistra. Una scalinata quindi ci porta alla piazza principale, da cui, attraversandola senza mutare direzione arriviamo in breve al molo da cui partono i battelli. I battelli, anche a seconda della stagione e degli orari, portano a Punta Secco o alla Spiaggia del Terrizzo, comunque abbastanza vicine tra loro e che non cambiano la sostanza del giro. Noi, scesi a Punta Secco, abbiamo preso a sinistra (ignorando i cartelli dei sentieri che puntano tutti a destra) la stradina che passa parallela e molto vicina alla costa. In 700 metri circa giungiamo alla spiaggia del Terrizzo, subito dopo la quale abbiamo trovato un bivio, dove abbiamo preso a destra per il Sentiero dei Condannati e la vetta. Dopo pochi metri di salita raggiungiamo una strada asfaltata (e comunque segnata in biancorosso) che imbocchiamo verso sinistra. Dopo 150 metri di asfalto prendiamo a destra il sentiero che taglia un ulteriore pezzo di strada. Dopo poco ci ritroviamo quindi sulla strada asfaltata a poco più di 50 metri di quota, punto a cui ritornermo sui nostri passi dopo la visita al Semaforo dell’Isola. Proseguiamo quindi sul sentiero a destra (recante segnalazioni vetta e Sentiero dei Condannati) salendo in direzione sud fino a quota 160 circa. Qui troviamo un bivio sulla sinistra di cui noi abbiamo esplorato le varie diramazioni, ma non hanno portato a niente di interessante (resti di una cava e di una postazione di un mortaio), quindi non consiglio di ripetere tale divagazione. Proseguendo quindi dritti costeggiamo l’imponente Forte Cavour e, dopo poco, raggiungiamo nuovamente l’asfalto, che imbocchiamo verso sinistra in salita, sempre costeggiando il forte. Proseguiamo quindi dritti verso il Semaforo, poco prima del quale notiamo dei tavoli picnic sulla sinistra. Giungiamo quindi al cancello del Semaforo e qui prendiamo un breve sentierino in discesa a sinistra che ci porta subito ad una sterrata che seguiamo solo per pochi metri, per poi risalire il versante infrascato a destra che porta subito ad una rampa franosa che permette di entrare al semaforo senza scavalcare alcuna recinzione, di cui qui restano solo le vestigia. Esploriamo quindi i vari punti panoramici presso il semaforo, per continuare poi a destra (nord), dove attraversiamo un fossato e ci troviamo quindi sul tetto di un edificio facente capo all’Orto Botanico. Costeggiamo quindi dei pannelli solari, alla fine dei quali raggiungiamo il sentiero di visita all’Orto Botanico (in ogni caso di libero accesso direi), che seguiamo in direzione nord-ovest, raggiungendo in breve un’arruginita postazione sopraelevata sulla destra, dalla quale abbiamo un bel panorama sulla penisola delle Grazie e sulle Apuane. Superata la postazione ci ricolleghiamo in breve al sentiero che fa il giro dell’isola, che imbocchiamo verso destra. Passiamo quindi di fronte al cancello (aperto) dell’Orto Botanico e torniamo quindi ai tavoli da Picnic, dai quali torniamo sui nostri passi fino all’incrocio con l’asfalto descritto in precedenza; qui seguiamo l’asfalto verso destra fino al primo tornante, dove tiriamo dritti, mi pare passando sopra ad un bunker, per raggiungere in breve il sottostante sentiero che fa il giro dellIsola e che imbocchiamo verso sinistra per fare una visita a Punta Scuola. In breve raggiungiamo il cancello del Forte Umberto I, alla sinistra del quale notiamo una grata rimovibile che dà accesso ad un sentierino. Ricordando male ho seguito tale sentiero per cercare di arrivare a Punta Scuola, ma, purtroppo tale sentiero termina a pochi metri dal mare, chiuso da un cancello in un sottopasso. Il bivio corretto si trovava invece una cinquantina di metri più avanti, torneremo prossimamente per verificare, consiglio comunque a chi leggesse qui di provare, che ne vale la pena per la bellissima vista sulla Torre Scuola. In ogni caso, visitata o no Punta Scuola, torniamo indietro sui nostri passi sul sentiero che fa il giro dell’Isola e continuiamo oltre il punto in cui vi ci siamo immessi provenendo dal Sentiero dei Condannati. Neanche 150 metri dopo tale punto la sterrata che stiamo seguendo si divide in due. Prendiamo quindi quella in basso a sinistra, lasciando il sentiero segnato che prosegue invece a destra. Dopo 260 metri sulla nuova sterrata, notiamo a sinistra una ripida, ma breve discesa a mare, subito prima dell’ingresso di una galleria, che porta al molo di Schenello. Tornati dal molo noi abbiamo proseguito in galleria e poco oltre, dovrebbe comunque essere possibile proseguire ancora, pur con sentiero un po’ infrascato e ricollegarsi al sentiero che scende a Punta Mariella, di cui parlerò in seguito. Non avendo però potuto verificare, mi limito alla descrizione di ciò che abbiamo fatto noi e cioè ritornare sui nostri passi al bivio tra le due sterrate e continuare verso sinistra il giro dell’isola. Dopo 150 metri dal predetto bivio, ne troviamo un altro simile e, ancora, prendiamo a sinistra, per giungere quindi dopo 400 metri nei pressi di una casa e di Punta Mariella; qui il sentiero segnato svolta a destra in salita, per ricollegarsi a quello soprastante che abbiamo abbandonato 400 metri prima. Noi invece notiamo un doppio cancelletto a sinistra della casa, che reca una scritta in inglese che dice che si può passare, avendo però cura di richiudere, onde impedire l’ingresso alle capre selvatiche. Scendiamo quindi a Punta Mariella, dove troviamo a destra un Bunker e, a sinistra, si può scendere ad una spiaggia. Torniamo quindi sui nostri passi fino alla casa e quindi risaliamo al soprastante sentiero.che imbocchiamo verso sinistra. Il nuovo sentiero prosegue piuttosto pianeggiante offrendo belle vedute sull’Isola del Tino, per poi scendere ripidamente agli stabilimenti della spiaggia di Pozzale. Qui, prendendo la passeggiata a mare sulla sinistra e percorrendola tutta, si può poi continuare su un sentierino esposto ma facile e, quindi, su alcuni scogli per raggiungere una bella spiaggia, oltre la quale credo non si possa procedere molto, ma non abbiamo avuto il tempo di verificare. Si torna quindi sui proprio passi fino agli stabilimenti di Pozzale e si continua sul sentiero segnato, trovando presto la svolta a destra che consente di risalire verso il Semaforo. Qui invece io ho proseguito dritto avendo notizia di un percorso che permette di attraversare la cava di Punta Isola. Ho costeggiato quindi le pareti di cava da sotto, ma non ho trovato nessun evidente sentiero, ho preferito quindi rinunciare a tentativi che potevano risolversi in una perdita di tempo, avendo paura di perdere il battello. A posteriori posso aggiungere che, quasi sicuramente, il passaggio si fa attraverso una galleria di cava, raggiungibile risalendo una ripida, ma breve, pietraia. Sono quindi tornato sui miei passi per risalire verso il Semaforo sul sentiero segnato. Raggiunta, a quota 80 m. circa, l’altro lato della cava, l’ho esplorata brevemente anche in vista di un prossimo ritorno alla Palmaria che preveda una discesa alla Grotta dei Colombi, a cui si accede appunto dalla cava in questione (seppur con corde e attrezzatura alpinistica). Nell’esplorazione ho notato subito all’ingresso della cava un’interessante discesa a mare, che verificherò anch’essa la prossima volta, mentre non sono riuscito ad arrivare fino all’attacco della discesa della grotta, dato il poco tempo a disposizione e la scarsa conoscenza della zona. Anche qui a posteriori posso aggiungere che si doveva probabilmente proseguire attraverso una prima galleria per accedere alla falesia soprastante alla grotta (e poi attraverso un’altra per collegarsi, come detto prima, a Punta Isola). Tornato quindi sul sentiero principale ho ripreso la salita verso il Semaforo, ignorando poi due bivi a destra che riportano verso il Pozzale. Giungiamo quindi ai tavoli Picnic presso il Semaforo, e continuiamo quindi a sinistra, passando davanti al cancello dell’Orto Botanico, e incontrando quindi un bivio segnalato a destra per Terrizzo, che abbiamo anche cercato di seguire per far prima, ma siamo tornati indietro causa un infrascamento superabile, ma che ci ha fatto temere di perdere troppo tempo. Continuando quindi sul sentiero principale incontriamo subito sulla sinistra il bivio da cui ci siamo immessi in senso opposto all’andata proveniendo dall’Orto Botanico, e, quindi, iniziamo la ripida discesa (segnalata EE) che ci porta di fronte alla Chiesa di San Pietro, dopo la quale il sentiero svolta a destra costeggiando in piano fino a raggiungere il molo di Punta Secco, dove aspettiamo il battello e quindi risaliamo sui nostri passi fino al parcheggio presso il Muzzerone.

Conclusioni: gita che risolve magnificamente, con la splendida discesa sul sentiero la, il problema del parcheggio a pagamento a Portovenere. Il parcheggio usato è quello che richiede il percorso più breve (1,2 Km.), ma non quello che comporta meno dislivello, ma anche quello sicuramente più bello e panoramico. In alternativa si può parcheggiare al primo tornante dopo la cava, si risparmiano così quasi 100 metri di dislivello seguendo poi il sentiero che va al Rifugio Muzzerone. Detto questo la discesa per il sentiero 1a è splendida e altrettanto il giro della Palmaria, specie la parte che dà su Portovenere. Il giro effettuato non è detto sia il migliore possibile però, avendo mancato Punta Scuola e non avendo avuto tempo per la Grotta dei Colombi e due ulteriori discese a mare, una presso la cava (come anche descritto sopra) e una presso Punta Pitone, vedrò di rimediare prossimamente.

Image
Bocca di Magra Apuane e Torre Scuola scendendo dal Muzzerone più da vicino

Image
Bocca di Magra Apuane e Torre Scuola scendendo dal Muzzerone primo piano

Image
Abana e Scogliere Rosse e Ferale scendendo dal Muzzerone più da vicino

Image
Abana e Scogliere Rosse e Ferale scendendo dal Muzzerone

Image
Abana e Scogliere Rosse e Ferale scendendo dal Muzzerone con Punta Mesco e Alpi sullo sfondo

Image
Rudere e Palmaria che spunta scendendo a Portovenere

Image
Bocca di Magra Apuane e Torre Scuola scendendo a Portovenere

Image
Interno baracca cavatori

Image
Bocca di Magra Apuane e Torre Scuola scendendo a Portovenere più da lontano

Image
Chiesa San Pietro scendendo a Portovenere

Image
Sentiero Bocca di Magra Apuane Torre Scuola e Castello Portovenere

Image
Mura merlate Castello Portovenere con sullo sfondo Bocca di Magra e Apuane

Image
Portovenere da Punta Secco

Image
Apuane innevate da Punta Secco

Image
Barche ormeggiate al Terrizzo

Image
Barca e Portovenere dal Terrizzo

Image
San Pietro che spunta e Portovenere salendo verso il Semaforo

Image
San Pietro e Portovenere salendo verso il Semaforo più da vicino

Image
San Pietro e Portovenere salendo verso il Semaforo

Image
Radura antistante Forte Cavour

Image
Ingresso Forte Cavour

Image
Punta Isola e Tino in controluce dal Semaforo

Image
Semaforo Palmaria

Image
Vista ovest fino a Monte Portofino da Semaforo

Image
Comignolo in Orto Botanico

Image
Gazza e Matteo primo piano

Image
Gazza e Matteo primo piano

Image
Penisola e Appennino Parmense da postazione in Orto Botanico

Image
Postazione sopraelevata in Orto Botanico

Image
Punta Isola e Tino da tavoli picnic presso Semaforo

Image
Scarpata per accedere al Semaforo della Palmaria

Image
Grata per sentiero verso Punta Scuola

Image
Sottopasso chiuso presso Punta Scuola

Image
Torre Scuola e Apuane andando verso Schenello

Image
Galleria Schenello

Image
Punta Mariella da Molo Schenello

Image
Spiaggia Schenello dal molo

Image
Torre Scuola tra le fronde andando verso Punta Mariella

Image
Torre Scuola con Appennino Parmense sullo sfondo

Image
Tino e Punta Isola scendendo a Punta Mariella

Image
Tino e Punta Isola scendendo a Punta Mariella più da vicino

Image
Punta Mariella

Image
Spiaggia presso Punta Mariella

Image
Bunker presso Punta Mariella

Image
Bunker presso Punta Mariella più da vicino

Image
Tino tra le fronde da finestra bunker

Image
Mare da finestre bunker punta Mariella

Image
Torre Scuola e Appennino parmense da finestra bunker Punta Mariella

Image
Torre Scuola e Appennino parmense da finestra bunker Punta Mariella senza flash

Image
Punta Mariella e barca

Image
Tino da Punta Mariella

Image
Tino e Punta Isola andando al Pozzale

Image
Tino e sentiero andando al Pozzale più da vicino

Image
Primo piano Tino andando al Pozzale

Image
Spiaggia a nord del Pozzale

Image
Spiaggia a nord del Pozzale più da vicino

Image
Tino e Punta Isola da spiaggia a nord del Pozzale più da vicino

Image
Sentiero esposto per spiaggia a nord del Pozzale

Image
Spiaggia Tino e Punta Isola andando verso quest'ultima

Image
Pareti sopra cava Punta Isola

Image
Pareti Cava Punta Isola

Image
Lama di roccia e Tino da Punta Isola

Image
Tino da Punta Isola

Image
Galleria passaggio verso Grotta dei Colombi

Image
Insenatura e falesia Palmaria con Punta Pitone dalla cava

Image
Punta Pitone e vista fino a Monte Portofino dalla cava

Image
Insenatura e falesia Palmaria con Punta Pitone dalla cava

Image
Punta Pitone e vista fino a Monte Portofino dalla cava più da lontano

Image
Luce attraverso galleria cava

Image
Gallerie cava

Image
Punta Pitone e vista fino a Monte Portofino dal ciglio della cava

Image
Falesie Palmaria e Tino da cava

Image
Falesie Palmaria e Tino da cava

Image
Tino salendo al Semaforo

Image
Falesie da punto panoramico scendendo a Chiesa San Pietro

Image
Chiesa San Pietro Portovenere e Muzzerone nella luce del tramonto

Image
Chiesa San Pietro e vista fino a Monte Portofino nella luce del tramonto

Image
Sentiero EE scendendo verso Chiesa San Pietro

Image
Chiesa San Pietro Portovenere e Muzzerone nella luce del tramonto

Image
Chiesa San Pietro Portovenere e Muzzerone nella luce del tramonto più da vicino

Image
Chiesa San Pietro nella luce del tramonto

Image
Chiesa San Pietro nella luce del tramonto più da vicino

Image
Chiesa San Pietro e Muzzerone nella luce del tramonto

Image
Spiagge tornando a Punta Secco

Image
Sentiero e Chiesa San Pietro nella luce del tramonto

Image
Sentiero Chiesa San Pietro Portovenere e Muzzerone nella luce del tramonto

Image
Chiesa San Pietro nella luce del tramonto più da vicino

Image
Chiesa San Pietro nella luce del tramonto

Image
Chiesa San Pietro e Portovenere nella luce del tramonto

Image
Chiesa San Pietro nella luce del tramonto

Image
Tramonto salendo al Muzzerone

Image
Castello Portovenere e Chiesa San Pietro risalendo al Muzzerone

Image
Tramonto salendo al Muzzerone
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
teo-85
Quotazerino doc
Posts: 1115
Joined: Mon Jan 21, 2008 19:10
Location: Pieve Ligure

Re: Giro della Palmaria

Post by teo-85 »

Complimenti Sound per il giro dell'isola =D> =D>
Non sapevo invece della spiaggetta tra Schenello e punta Mariella (se ho letto bene :pensoso: ) l'accesso sarebbe comunque dagli scogli?
La zona della cava di punta dell'Isola potrebbe in effetti nascondere il passaggio utile (con tutte quelle gallerie...) per l'altro versante :idea:
Giungiamo quindi ai tavoli Picnic presso il Semaforo, e continuiamo quindi a sinistra, passando davanti al cancello dell’Orto Botanico, e incontrando quindi un bivio segnalato a destra per Terrizzo, che abbiamo anche cercato di seguire per far prima, ma siamo tornati indietro causa un infrascamento superabile, ma che ci ha fatto temere di perdere troppo tempo.
Il passaggio c'è infatti :esclamativo: dovrebbe sbucare (se non ricordo male) a metà della carrabile che sale dal Terrizzo

Comunque la discesa verso punta Secca dall'orto Botanico è micidiale, se no si fa un minimo di attenzione rischi di slogarti una caviglia...
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
User avatar
soundofsilence
Riesploratore
Posts: 6783
Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
Location: genova - marassi
Contact:

Re: Giro della Palmaria

Post by soundofsilence »

teo-85 wrote:Non sapevo invece della spiaggetta tra Schenello e punta Mariella (se ho letto bene :pensoso: ) l'accesso sarebbe comunque dagli scogli?
Allora, ad una spiaggia si accede dalla discesa di Punta Mariella prendendo a sinistra, quello che ho chiamato Molo Schenello (ma non è detto sia il suo vero nome) è solo un molo appunto e non vi è spiaggia, ma se ne vede una molto bella a nord, che credo sia appunto la spiaggia dello Schenello. Spiaggia a cui siamo scesi la settimana dopo e di cui, credo martedì prossimo, pubblicherò il resoconto. Per quanto riguarda l'accesso al molo si fa tramite una breve deviazione da una sterrata parallela e sottostante al sentiero che fa il giro dell'Isola.
teo-85 wrote:La zona della cava di punta dell'Isola potrebbe in effetti nascondere il passaggio utile (con tutte quelle gallerie...) per l'altro versante
Sì, verificato prima su google earth e poi realizzato proprio come previsto anche questo la settimana dopo, compresa discesa a Grotta dei Colombi e alla vicina Caletta, manca ancora la discesa a Cala Grande, per cui non abbiamo avuto il tempo, ma che conto di realizzare in una terza visita.
teo-85 wrote:Il passaggio c'è infatti :esclamativo: dovrebbe sbucare (se non ricordo male) a metà della carrabile che sale dal Terrizzo
Sì certo, ma non avevamo tempo di lottare con la vegetazione, anche se, alla fine, era forse solo un albero caduto, in ogni caso molto meglio la discesa verso San Pietro.
teo-85 wrote:Comunque la discesa verso punta Secca dall'orto Botanico è micidiale, se no si fa un minimo di attenzione rischi di slogarti una caviglia...
Non ho avuto il tempo di slogarmela, ho dovuto fare tutto di corsa per non perdere il battello e, semmai, fargli aspettare gli altri....
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
teo-85
Quotazerino doc
Posts: 1115
Joined: Mon Jan 21, 2008 19:10
Location: Pieve Ligure

Re: Giro della Palmaria

Post by teo-85 »

Ottimo, grazie delle delucidazioni : Thumbup :
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
User avatar
soundofsilence
Riesploratore
Posts: 6783
Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
Location: genova - marassi
Contact:

Re: Giro della Palmaria

Post by soundofsilence »

Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mar ... olombi.htm

Sabato 9 Dicembre 2017: Muzzerone (310) – Portovenere (0) – Terrizzo (0) – Punta Scuola (0) – Spiaggia Schenello (0) – Punta Isola (0) – Grotta dei Colombi (20) – Caletta (0) – Terrizzo (0).

Partecipanti: Stefy, Gheroppa, Kay, Matteo e soundofsilence.

Lunghezza: 1,9 Km circa a\r da Muzzerone a Portovenere, 9,7 Km circa il giro sulla Palmaria, per un totale di 11,6 Km., escluso il tratto in battello, che dura circa 10 minuti e costa a\r 5 euro, dal molo di Portovenere al molo della Spiaggia di Terrizzo.. Calcolare tra mezz’ora e un’ora a seconda del proprio passo e della dimistichezza con le discese ripide e sassose per la discesa dal Muzzerone a Portovenere, in modo da essere sicuri di non perdere il battello. Il primo battello è alle 7,20, il secondo, quello che abbiamo preso noi, alle 10, poi non ce ne sono fino a mezzogiorno. Per il ritorno abbiamo preso quello delle 16,25, ma ve ne sono anche dopo (e prima).

Dislivello: 310 m. da Portovenere al Muzzerone e 400 m. circa sulla Palmaria.
Difficoltà: al limite dell’EE la ripida discesa verso Portovenere, ma senza difficoltà vere, EE gli ultimi metri per Punta Scuola, ripidi, franosi e infrascati, EE la discesa alle spiagge di Punta Scuola, se non altro per l’infrascamento, EE, ma direi anche qualcosa in più, dato il terreno molto precario e le difficoltà nell’individuare il percorso, la discesa alla spiaggia di Schenello, EE pure la risalita da Punta Isola fino alla Grotta dei Colombi, prima su ripido, ma facile ghiaione, poi, dopo la galleria, su pietraia ripida e un po’ esposta. F invece la discesa alla Grotta dei Colombi, attraverso un pendio di circa 20 metri con brevi passaggi di I grado interrotti da piccoli terrazzini, un poco esposto (può essere utile, ma non certo indispensabile, usare una corda come corrimano assicurandola ad un grosso masso in loco (necessari circa 30 m.). Per la visita alla grotta, lunga circa 75 m, occorrono lampada e casco ed un pezzo va fatto a carponi. La discesa alla caletta è facile nella prima parte, su terreno precario nell’ultima, comunque EE più facile della discesa allo Schenello. Tutto il resto E.

Percorso in macchina: Da Genova a La Spezia coll’autostrada, quindi si attraversa la città seguendo i cartelli per Portovenere e Riomaggiore. Al bivio tra le 2 località si imbocca la strada per Portovenere e la si segue per 7,5 Km.circa e, a meno di 4 Km. di Portovenere, si imbocca a destra la strada con segnalazione Monte Castellana e Palestra rocciatori (un Km. prima troviamo un precedente bivio a destra, via Pezzino Alto, che può comunque andare bene lo stesso, in quanto le due strade si ricongiungono). Dopo 1,5 Km. della nuova stradina, stretta e tortuosa, troviamo sulla destra l’immissione di Via Pezzino Alto appunto, mentre noi prendiamo a sinistra in salita. Più avanti troviamo un ulteriore bivio non segnalato, a sinistra una strada asfaltata scende leggermente e a destra un’altra sale, sempre leggermente, noi prendiamo a sinistra. Passiamo quindi davanti ad una cava sulla destra e proseguiamo sulla stradina sempre più rovinata, passando alcuni tornanti, per fermarci quindi all’ultimo di questi subito prima del Forte Muzzerone, tornante riconoscibile facilmente per la presenza di tavoli da picnic.

Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo lo stretto sentierino segnato (1a). Il sentiero, dopo un breve tratto pianeggiante, inizia a scendere ripidamente verso Portovenere. Dovendo prendere il battello alle 10, non abbiamo tempo per le molte deviazioni panoramiche, tutte a destra, lato mare, e proseguiamo dritti (in realtà a quota 250 circa, siamo andati a visitare una cava assai panoramica, 100 metri circa di deviazione fino sopra ad un terrazzino esposto dopo una breve galleria). A poco meno di metà discesa si immette da sinistra il sentiero proveniente dal Rifugio Muzzerone, mentre noi continuiamo dritti la ripida discesa giungendo in breve al Castello di Portovenere, che costeggiamo sulla sinistra. Una scalinata quindi ci porta alla piazza principale, da cui, attraversandola senza mutare direzione arriviamo in breve al molo da cui partono i battelli. I battelli, anche a seconda della stagione e degli orari, portano a Punta Secco o alla Spiaggia del Terrizzo, comunque abbastanza vicine tra loro e che non cambiano la sostanza. Scesi stavolta alla spiaggia del Terrizzo, abbiamo proseguito verso sinistra lungo la costa, giungendo dopo circa 660 metri, in vista del recinto del forte Umberto I. Quaranta metri prima della recinzione imbocchiamo un sentierino sulla sinistra, che, quasi subito passa sulla sinistra di una vecchia costruzione, quindi giungiamo nei pressi di un’altra costruzione, subito dopo la quale troviamo un non evidentissimo trivio: a sinistra in discesa, alcuni scalini emergenti dall’infrascamento generale, indicano che qui è presente una discesa a mare, dritti davanti a noi, passando prima su un tetto e quindi su una brevissima ma insidiosa rampa, si giunge all’estremità di Punta Scuola, mentre a destra, in salita, saliamo ad una bella terrazza panoramica, sempre con vista sulla Torre Scuola. Visitiamo quindi tutte e 3 le direzioni, lasciando per ultima la discesa alla spiaggia. Scesi i primi gradini il sentiero sembra finire, sommerso dalla vegetazioni, occorre invece scavalcare un grosso legno posto in orizzontale per proseguire fino alla spiaggia. Dopo circa 100 metri di spiaggia verso sinistra (ovest) notiamo un nuovo sentierino di risalita (noi abbiamo proseguito sulle spiagge per altri 80 metri, fino ad un muretto che sembrava, da distante, un molo, pensando da lì si potesse risalire, cosa invece impossibile, mentre sarebbe stato possibile proseguire ancora sulla spiaggia) che in breve ci riporta sul sentierino dell’andata, da cui torniamo su quello principale, che imbocchiamo verso sinistra. Saliamo quindi subito un ripida rampa scalinata a fianco della recinzione del forte e, che costeggiamo quindi sul lato ovest. Subito alla fine della recinzione, o meglio, nel punto in cui piega verso sud-est, lasciamo il sentiero principale per seguire una traccetta che costeggia la predetta recinzione, per poi piegare a destra per una trentina di metri più o meno in piano, giungendo quindi sulla sommità di una ripa franosa che va traversata tramite una traccettina sul suo bordo inferiore. Giungiamo quindi così in una breve zona boschiva che attraversiamo cercando di non perdere le labili tracce di sentiero. Oltre gli alberi troviamo nuovamente una zona franosa, più ripida e instabile della precedente, che scendiamo alla meglio fino alla spiaggia e le rocce gradonate che la contornano. Esplorata la spiaggia e le rocce in entrambe le direzioni, torniamo sui nostri passi fino al sentiero principale, che imbocchiamo verso sinistra. Dopo 170 metri incontriamo un primo bivio, dove continuiamo dritti a sinistra, lasciando a destra il sentiero che sale verso la vetta. Dopo ulteriori 140 metri, troviamo un nuovo bivio, dove continuiamo a destra sul sentiero segnato, lasciano a sinistra la sterrata che scende verso il molo dell Schenello. Dopo 145 metri troviamo quindi il terzo bivio, dove continuiamo ancora a destra sul sentiero segnato, lasciano a sinistra la sterrata verso Punta Mariella. Il prossimo bivio lo troviamo dopo altri 320 m. dove continuiamo invece a sinistra, mentre a destra si sale ancora verso la vetta, un’ottantina di metri dopo il quale il nostro sentiero piega decisamente a destra, mentre a sinistra si scende a Punta Mariella. Proseguiamo quindi per un buon tratto (520 metri circa) senza bivi e pressochè in piano con belle viste sull’Isola del Tino; qui a destra saliamo ancora verso la vetta, mentre noi continuiamo a sinistra per scendere alla spiaggia del Pozzale. Giunti alla spiaggia, continuiamo in costa verso destra e, dopo circa 300 metri, notiamo il bivio a destra, in salita, del sentiero segnato che inizia a risalire verso il Semaforo, mentre noi, invece, continuiamo dritti sulla costa. Giungiamo quindi fino all’estrema Punta meridionaledell’Isola (che si chiama appunto Punta Isola), dove esploriamo un po’, arrampicandoci anche sulla cresta rocciosa poco sopra (I grado molto esposto la parte finale, F) ed entriamo nel bunker sottostante (che presenta due ingressi, uno più in alto lungo la cresta rocciosa – prestare attenzione che dopo un paio di metri precipita a pozzo, e uno in basso, più facilmente visitabile). Visitata la Punta torniamo indietro per poco meno di 150 metri e prendiamo a sinistra un ripido ghiaione che ci porta a raggiungere un grande finestrone di cava, che attraversiamo. Usciti dal finestrone occorre prestare attenzione alla voragine che precipita in mare sulla sinistra, e prendere invece a destra, cercando di non salire troppo la ripida pietraia, ma mantenendosi invece, per quanto possibile e prudente, sul ciglio della falesia. Circa 100 metri dopo il finestrone ci troviamo sopra la Grotta dei Colombi, il punto è riconoscibile per la presenza di due binari di cava che sporgono nel vuoto e, lì vicino, di due tasselli di spit (mancano le piastrine, che, volendo, si possono portare, anche se, volendo proprio fare sicurezza, un masso lì vicino può venire anche meglio) . Occorre quindi scendere il pendio a salti sulla destra, per poi attraversare su facile e larga cengia, verso sinistra fino al vicino ingresso della Grotta, che consta di un’unica galleria discendente, che si restringe a cunicolo nella parte centrale. Visitata la grotta riprendiamo nello stesso senso di marcia, incontrando una galleria di cava, con due finestre laterali. Conviene prima arrivare fin sul ciglio della falesia sulla sinistra della Galleria per godere del panorama e quindi entrare in quest’ultima o per l’ingresso o per una delle due finistre laterali e quindi percorrerla fino all’uscita. Giunti all’uscita ci portiamo sul ciglio della falesia a sinistra, che qui presenta il punto più alto e panoramico, dove le rocce della Palmaria si fondono alla vista in quelle del Tino in un’unica immane muraglia. Seguiamo quindi quello che resta di una strada di cava che scende verso la sottostante caletta, per arrivare quindi al mare traversando verso destra una scarpata franosa. Visitata la Caletta, risaliamo quindi alla cava e prendiamo a sinistra (occorre cercare il passaggio se non si vuole arrampicare un poco) giungendo in circa 100 metri a riprendere il sentiero segnato che imbocchiamo verso sinistra. Iniziamo quindi a salire verso il Semaforo, ma dopo 360 metri circa, prendiamo a destra per il Terrizzo, cercando di abbreviare un po’ il giro per non rischiare di perdere il battello delle 16,20. Dopo circa 250 metri ci immettiamo quindi sul sentiero dell’andata, che imbocchiamo verso sinistra e seguiamo fino al primo bivio per Punta Mariella (dove il sentiero svolta sul lato est dell’Isola) e quindi ancora per pochi metri (80 circa), fino al primo bivio dove prendiamo a sinistra leggermente in salita (cartelli in loco indicano Terrizzo da entrambe le parti, ma 10 minuti in meno a sinistra). Dopo 330 metri prendiamo ancora a destra, sempre seguendo le indicazioni per Terrizzo. Scendiamo quindi fino ad incrociare la strada asfaltata, che attraversiamo per riprendere subito a scendere su sentiero che, in breve, ci riporta alla Spiaggia del Terrizzo, dove ci imbarchiamo per Portovenere e torniamo al Muzzerone sul sentiero dell’andata.

Conclusioni: gita che risolve magnificamente, con la splendida discesa sul sentiero la, il problema del parcheggio a pagamento a Portovenere. Il parcheggio usato è quello che richiede il percorso più breve (1,2 Km.), ma non quello che comporta meno dislivello, ma anche quello sicuramente più bello e panoramico. In alternativa si può parcheggiare al primo tornante dopo la cava, si risparmiano così quasi 100 metri di dislivello seguendo poi il sentiero che va al Rifugio Muzzerone. Detto questo la discesa per il sentiero 1a è splendida e altrettanto il giro che abbiamo fatto sulla Palmaria. Rispetto al giro fatto la settimana precedente ci siamo persi la bellissima discesa verso la Chiesa di San Pietro e la bella spiaggia a nord del Pozzale, ma abbiamo aggiunto la stupenda Punta Scuola, la scenografica Grotta dei Colombi e la suggestiva spiaggia di Schenello; volendo si possono poi coniugare le cose migliori dei due giri, anche se i tempi ristretti per il battello non consentirebbero di godere appieno della visita, a meno che non si venga verso primavera, quando le giornate più lunghe possono consentire di prendere un battello successivo per il ritorno.

Image
Rosse di Albana Ferale Punta Mesco e Monte Portofino da punto panoramico

Image
Rosse di Albana e Ferale da punto panoramico

Image
Forte Muzzerone da punto panoramico

Image
Alpi Apuane da punto panoramico

Image
Punta Bianca e Punta Scuola da punto panoramico

Image
Pareti strapiombanti cava e Tino sullo sfondo

Image
Rosse di Albana Ferale Punta Mesco e Monte Portofino da cava

Image
Palmaria vista completa scendendo a Portovenere

Image
Chiesa San Pietro scendendo a Portovenere

Image
Chiesa San Pietro scendendo a Portovenere più da vicino

Image
Castello Portovenere Palmaria e Chiesa San Pietro

Image
Portovenere da Terrizzo

Image
Bivio per Punta Scuola

Image
Caseggiato di fronte a bivio per Punta Scuola

Image
Rudere infrascato lungo sentiero per Punta Scuola

Image
Scoglio e Torre Scuola da Punta Scuola

Image
Primo piano Torre Scuola da Punta Scuola

Image
Scoglio e Torre Scuola da Punta Scuola più da vicino

Image
Primo piano Torre Scuola da Punta Scuola più da lontano

Image
Primo piano Torre Scuola da Punta Scuola

Image
Punta Scuola scoglio e Torre Scuola

Image
Punta Scuola

Image
Rampa insidiosa per scendere a Punta Scuola

Image
Spiaggia sotto Punta Scuola e Alpi Apuane innevate sullo sfondo

Image
Spiaggia sotto Punta Scuola e Portovenere sullo sfondo

Image
Primo piano Torre Scuola da terrazza panoramica Punta Scuola

Image
Torre Scuola da terrazza panoramica Punta Scuola

Image
Terrazza panoramica Punta Scuola e Torre Scuola

Image
Terrazza panoramica Punta Scuola e Torre Scuola

Image
Barca e spiaggia Schenello scendendovi

Image
Scogliera a est spiaggia Schenello e Apuane sullo sfondo

Image
Scogliera a est spiaggia Schenello con Matteo e Gheroppa in discesa

Image
Scogliera gradonata Schenello con Punta Bianca sullo sfondo

Image
Scogliera gradonata Schenello con Apuane sullo sfondo

Image
Grotta a est scogliera Schenello

Image
Scogliera gradonata e spiaggia Schenello

Image
Scogliera gradonata e spiaggia Schenello

Image
Scogliera gradonata e spiaggia Schenello

Image
Scogliera gradonata Schenello con Punta Bianca sullo sfondo

Image
Barca da spiaggia Schenello

Image
Spiaggia Schenello da scogliera a sud

Image
Spiaggia Schenello dall'alto

Image
Pendio da scendere verso destra per Spiaggia Schenello

Image
Isola d'Elba da punto panoramico sopra Punta Mariella

Image
Punto panoramico sopra Punta Mariella

Image
Punto panoramico sopra Punta Mariella con isola d'Elba sullo sfondo

Image
Tino e Punta Isola andando verso il Pozzale più da lontano

Image
Isola d'Elba andando verso il Pozzale

Image
Scogliera Pozzale con Punta Bianca sullo sfondo

Image
Spiaggia Pozzale con Tino e Punta Isola sullo sfondo

Image
Scogli in mare al Pozzale con Bocca di Magra e Alpi Apuane sullo sfondo

Image
Pini marittimi al Pozzale

Image
Scogliera andando verso Punta Isola con Bocca di Magra e Alpi Apuane sullo sfondo

Image
Baracche cavatori a Punta Isola

Image
Cava a Punta Isola

Image
Baracca cavatori a Punta Isola

Image
Bunker Punta Isola e Tino

Image
Tino da Punta Isola

Image
Cava da Punta Isola

Image
Spiaggia e baracche cavatori a Punta Isola dalla sommità

Image
Matteo e Tino da sommità Punta Isola

Image
Tino vista parziale da sommità Punta Isola

Image
Tino da sommità Punta Isola

Image
Alpi Apuane da Punta Isola

Image
Baracca cavatori con Alpi Apuane sullo sfondo a Punta Isola

Image
Ghiaione da risalire verso finestra cava

Image
Finestra cava per Grotta dei Colombi

Image
Cielo da finestra cava

Image
Apuane da finestra cava

Image
Apuane da finestra cava

Image
Strapiombo sul mare uscendo da finestra cava

Image
Strapiombo sul mare uscendo da finestra cava

Image
Falesia a picco ad uscita finestra cava

Image
Spit ad uscita finestra cava

Image
Sommità cava da uscita finestra

Image
Gallerie di cava

Image
Falesie Punta Isola da sopra Grotta Colombi

Image
Discesa per Grotta dei Colombi

Image
Grotta dei Colombi e falesie Punta Isola

Image
Grotta dei Colombi e falesie Punta Isola

Image
Grotta dei Colombi e falesie Punta Isola più da vicino

Image
Grotta dei Colombi e falesie Punta Isola più da vicino

Image
Mare da Grotta dei Colombi

Image
Mare da Grotta dei Colombi più da lontano

Image
Cielo da Grotta dei Colombi

Image
Scheletro di caprone in Grotta dei Colombi più da vicino

Image
Scheletro di caprone in Grotta dei Colombi più da vicino

Image
Grotta dei Colombi e falesie Punta Isola più da vicino

Image
Grotta dei Colombi e falesie Punta Isola più da vicino

Image
Grota dei Colombi

Image
Stefania in discesa alla Grotta dei Colombi

Image
Piazzale di cava sopra alla Grotta dei Colombi

Image
Piazzale di cava sopra Grotta dei Colombi e Punta Isola

Image
Galleria cava presso Grotta dei Colombi con baracca all'iinterno

Image
Finestra in galleria cava presso Grotta dei Colombi

Image
Baracca in galleria cava presso Grotta dei Colombi

Image
Galleria cava presso Grotta dei Colombi

Image
Baracca e galleria cava presso Grotta dei Colombi

Image
Finestre in galleria cava presso Grotta dei Colombi

Image
Interno galleria cava da finestra

Image
Mare da esterno galleria cava

Image
Falesie all'esterno galleria cava più da vicino

Image
Falesie all'esterno galleria cava primo piano

Image
Finestra in galleria cava presso Grotta dei Colombi

Image
Doppia uscita galleria cava presso Grotta dei Colombi

Image
Galleria cava dall'esterno

Image
Caletta e Punta Pitone

Image
Scendendo alla Caletta

Image
Arrivando alla Caletta

Image
Mare dalla Caletta

Image
Scogliera Caletta

Image
Gruppo in arrivo alla Caletta

Image
Cava da anfratto Caletta

Image
Mare e Cava da anfratto Caletta

Image
Mare e Cava da anfratto Caletta vista verticale

Image
Mare e Cava da anfratto Caletta più da lontano

Image
Mare e Cava da anfratto Caletta più da lontano

Image
Pozze d'acqua e mare in tempesta dalla Caletta

Image
Pozze d'acqua e mare in tempesta dalla Caletta

Image
Punta Pitonetto dalla Caletta

Image
Pendio franoso disceso per la Caletta

Image
Grotta risalendo dalla Caletta

Image
Caletta risalendo

Image
Punta Pitone e vista fino a Monte Portofino risalendo da Caletta

Image
Scogliere Punta Isola e Tino da punto panoramico cava

Image
Punta Pitone e vista fino a Monte Portofino da punto panoramico cava

Image
Punto panoramico cava

Image
Caletta e Punta Pitone andando verso sentiero

Image
Capretta andando verso il sentiero

Image
Capra e capretta andando verso il sentiero

Image
Tino andando verso Punta Mariella

Image
Tino andando verso Punta Mariella

Image
Portovenere tornando al Terrizzo

Image
Tramonto salendo da Portovenere

Image
Tramonto salendo da Portovenere più da vicino

Image
Chiesa San Pietro al tramonto

Image
Chiesa San Pietro al tramonto
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
soundofsilence
Riesploratore
Posts: 6783
Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
Location: genova - marassi
Contact:

Re: Giro della Palmaria

Post by soundofsilence »

Aggiornamento del giro della Palmaria e della Grotta dei Colombi con foto dell'interno della Grotta e descrizione del Sentiero l'Infinito.
La descrizione aggiornata la trovate qua: http://luoghidasogno.altervista.org/Mar ... olombi.htm

Image
Chiesa San Pietro scendendovi

Image
Isolotto e Torre Scuola dalla Punta

Image
Isolotto e Torre Scuola dalla Punta più da vicino

Image
Fiancata Forte Umberto I

Image
Tino e Punta Isola

Image
Concrezioni a cielo aperto al Pozzale

Image
Vista est da estremità Spiaggia Pozzale

Image
Punta rocciosa e Tino all'estremità Spiaggia Pozzale

Image
Punta rocciosa con gabbiano sopra in estremità Spiaggia Pozzale

Image
Spiaggia Pozzale con Tino sullo sfondo

Image
Laura Ornella e Daniela in ritorno dalla spiaggia del Pozzale

Image
Finestrone cava verso Grotta dei Colombi

Image
Finestrone cava verso Grotta dei Colombi più da vicino

Image
Uscita verso Grotta dei Colombi finestrone cava

Image
Uscita verso Grotta dei Colombi finestrone cava

Image
Uscita verso Punta Isola finestrone cava

Image
Enrico Daniela Ornella e Laura in finestrone cava

Image
Voragine con mare in fondo alla Palmaria

Image
Voragine con mare in fondo vista verticale più da lontano

Image
Voragine con mare in fondo vista verticale

Image
Voragine con mare in fondo vista verticale più da vicino

Image
Voragine con mare in fondo vista verticale

Image
Voragine con mare in fondo alla Palmaria più da lontano

Image
Ruderi sopra finestrone cava alla Palmaria

Image
Uscita verso Punta Isola finestrone cava più da lontano

Image
Falesie Palmaria da sopra Grotta Colombi vista verticale

Image
Falesie Palmaria da sopra Grotta Colombi

Image
3 Uova di Gabbiano alla Grotta dei Colombi

Image
Uscita Grotta dei Colombi

Image
Finestra in Grotta dei Colombi

Image
Laura e Ornella di spalle in ingresso Grotta dei Colombi

Image
Cunicolo Grotta dei Colombi

Image
Uscita cunicolo Grotta dei Colombi

Image
Primo piano colata concrezionale in Grotta dei Colombi

Image
Colata concrezionale in Grotta dei Colombi

Image
Fessura in Grotta dei Colombi

Image
Grande masso centrale in salone finale Grotta dei Colombi

Image
Teschio di caprone in Grotta dei Colombi

Image
Salone iniziale Grotta dei Colombi

Image
Parete da scendere per Grotta dei Colombi da sotto

Image
Grotta dei Colombi e falesie Palmaria

Image
Ornella Laura ed Enrico in risalita dalla Grotta dei Colombi

Image
Laura Ornella ed Enrico in risalita dalla Grotta dei Colombi visti da sopra

Image
Falesie Palmaria da sopra Grotta dei Colombi

Image
Grotta dei Colombi dall'Alto

Image
Baracca in galleria di cava alla Palmaria

Image
Uscita galleria di cava verso la Caletta

Image
Uscita galleria di cava verso la Caletta più da vicino

Image
Punta Pirone e vista fino al Mesco da punto panoramico

Image
Falesie Palmaria e Tino da punto panoramico

Image
2 Gabbiani in falesie Palmaria e vista fino al Mesco

Image
Primo piano Punta Pitone e vista fino al Mesco

Image
Insenatura Cala Grande da sopra

Image
Penisola delle Grazie dalla Palmaria

Image
Falesie scendendo verso Punta Secco

Image
San Pietro e Castello Portovenere scendendo verso Punta Secco

Image
Bifora e San Pietro a Portovenere

Image
Chiesa San Pietro attraverso bifora

Image
Penisola San Pietro attraverso bifora vista verticale

Image
Chiesa San Pietro da Sentiero l'Infinito
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
steop
Rianimatrice del forum
Posts: 5132
Joined: Wed Apr 22, 2009 16:16
Location: sanremo
Contact:

Re: Giro della Palmaria

Post by steop »

wow ma che figata di posto e'?? :shock:

devo spingermi piu' a levante orbene : Thumbup :
User avatar
soundofsilence
Riesploratore
Posts: 6783
Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
Location: genova - marassi
Contact:

Re: Giro della Palmaria

Post by soundofsilence »

steop wrote:wow ma che figata di posto e'?? :shock:

devo spingermi piu' a levante orbene : Thumbup :
Ce ne sono tanti così ed anche più belli, ma indubbiamente non ti è molto comodo...
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
Ratasuira
Quotazerino
Posts: 529
Joined: Mon Dec 03, 2018 0:38

Re: Giro della Palmaria

Post by Ratasuira »

Fatta eccezione per la parete con la corda che un po' mi preoccuperebbe è tutto una meraviglia
steop wrote:wow ma che figata di posto e'?? :shock:

devo spingermi piu' a levante orbene : Thumbup :
Dobbiamo trovare un posto così tra Sanremo e Albenga così è comodo per entrambi 😅
User avatar
daniele64
Titano di Quotazero
Posts: 6432
Joined: Sat Jun 08, 2013 18:44
Location: Genova / Imperia

Re: Giro della Palmaria

Post by daniele64 »

Ratasuira wrote:Fatta eccezione per la parete con la corda che un po' mi preoccuperebbe è tutto una meraviglia
: Thumbup :
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
User avatar
steop
Rianimatrice del forum
Posts: 5132
Joined: Wed Apr 22, 2009 16:16
Location: sanremo
Contact:

Re: Giro della Palmaria

Post by steop »

Ratasuira wrote:Fatta eccezione per la parete con la corda che un po' mi preoccuperebbe è tutto una meraviglia
steop wrote:wow ma che figata di posto e'?? :shock:

devo spingermi piu' a levante orbene : Thumbup :
Dobbiamo trovare un posto così tra Sanremo e Albenga così è comodo per entrambi 😅
ah si..tipo a diano marina pullula di posti cosi' :ahah:
User avatar
em
Quotazerino doc
Posts: 1897
Joined: Fri May 19, 2006 10:56
Location: Genova
Contact:

Re: Giro della Palmaria

Post by em »

Belle le foto della voragine ma non rendono certo come dal vivo, con le onde che si infrangono.
User avatar
scinty
Amministratore
Posts: 12276
Joined: Mon Apr 30, 2007 21:42
Location: Genova

Re: Giro della Palmaria

Post by scinty »

Ma stupendo questo... io ormai sono nel mio mondo di Heidi ma cavolo questa la dovrei fare... solo se c'è la capretta però :risataGrassa:
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
User avatar
soundofsilence
Riesploratore
Posts: 6783
Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
Location: genova - marassi
Contact:

Re: Giro della Palmaria

Post by soundofsilence »

scinty wrote:Ma stupendo questo... io ormai sono nel mio mondo di Heidi ma cavolo questa la dovrei fare... solo se c'è la capretta però :risataGrassa:
Le caprette ci sono sicuro, sempre viste ogni volta che sono andata alla Palmaria. In ogni caso ci sono posti anche più belli tra le Cinque Terre e Bocca di Magra.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
User avatar
daniele64
Titano di Quotazero
Posts: 6432
Joined: Sat Jun 08, 2013 18:44
Location: Genova / Imperia

Re: Giro della Palmaria

Post by daniele64 »

Sabato 13 maggio il mio dopolavoro ha organizzato una bella gita all' isola Palmaria , con possibilità di fare qualche giro guidato e soprattutto abbondanti libagioni al locale ristorante .... :risataGrassa: La prospettiva ha ovviamente attirato un gran numero di partecipanti e cosi tra genovesi e spezzini ci siamo ritrovati in una cinquantina ( quasi tutti pensionati ) al molo di La Spezia per prendere il battello per la Palmaria . : Thumbup : Il tempo è molto meglio del previsto : cielo limpido e temperatura fresca , dopo i temporali notturni . E pensare che una decina di partecipanti hanno rinunciato il giorno prima per le previsioni meteo negative ... #-o Lasciamo così La Spezia puntando verso Portovenere e la Palmaria .

Image

Image

Sbarcati al Terrizzo , un collega spezzino esperto di escursionismo prende il comando delle operazioni . Conosce bene l' isola e ci spiega il programma della giornata : siccome la compagnia è molto variegata , con età variabile dai 30 agli 83 anni , si fa una facile passeggiata sino alle Bocche ( proprio di fronte alla chiesa di San Pietro a Portovenere ) e poi ci si divide . Chi se la sente salirà con lui sino al Semaforo per fare il giro dell' isola e chi preferisce si può fermare al vicino bar ed aspettare l' ora di pranzo . L' appuntamento sarà alle 13 / 13,30 alla Locanda Lorena al Terrizzo . Ci dirigiamo così verso le Bocche costeggiando la spiaggia sassosa . Il sentiero è reso solo un po' difficoltoso dalle abbondanti piogge notturne che ne hanno allagato un tratto , costringendoci anche ad un piccolo guado su di un' occasionale cascatella ! :diavoletto: I bei panorami e la compagnia di un bel po' di caprette ripagano comunque di queste piccole difficoltà . : Thumbup :

Image

Image

Arrivati alle Bocche , con qualche indecisione il gruppo si divide . Mi sarei aspettato una divisione più netta tra persone più giovani o attrezzate adeguatamente con scarponi ed altre più avanti con gli anni o con scarpette da ginnastica . Invece un folto e variegato gruppo decide di tentare la salita nonostante la guida abbia spiegato che ci sono dei tratti aspri ed un po' impegnativi , aggravati dal terreno piuttosto scivoloso . Mia moglie non ci pensa nemmeno e si ritira comodamente al bar a giocare a burraco .... :risataGrassa: La salita nelle condizioni di giornata non è banale , si scivola parecchio . Un gruppetto di " giovani " parte a mille e non li vedremo più fino al ristorante . Io mi trattengo con il gruppo più folto perchè mi spiace lasciare il collega-guida con un bel po' di pensionati magari non ben attrezzati ... :pensoso: Comunque salendo la vista si apre sempre di più sul Golfo di La Spezia e sulla costiera verso le Cinque Terre .

Image

Image

Image

La salita sarà un po' lenta ( ci sono anche due ultraottantenni ! =D> ) ma alla fine senza gravi danni arriviamo in cima al tratto più impegnativo .

Image

Image

L' ostello della Batteria del Semaforo è chiuso . Al bivio successivo c'è già una bella visuale sull' Isola del Tino ma noi prima di riprendere il giro facciamo un salto a vedere il Forte Cavour .

Image

Image

La grande fortezza sarà una vera delusione , chiusa ( ovviamente ) e tutta ricoperta da una foltissima vegetazione che la rende quasi invisibile . Sarà mimetismo militare ? :risata: Qui il gruppo subisce un' ulteriore divisione : alcuni decidono di scendere al Terrizzo tramite la comoda strada asfaltata . I superstiti ( tra cui un' ottantenne ed un settantasettenne =D> ) riprendono il giro in discesa verso la punta meridionale dell' isola , avendo di fronte la bella Isola del Tino .

Image

La guida avrebbe in mente di fare una deviazione alle pittoresche cave ma il tempo stringe e la compagnia dopo un breve tratto decide di evitare . Io mi sgancio dal gruppo e provo a fare un salto alle cave ormai non lontane . Arrivo alla scogliera dove ci sono i primi ruderi ed una bella vista sulla sottostante Caletta .

Image

Qui però ci sono decine di gabbiani che hanno nidificato e che hanno i pulcinotti da difendere . Incominciano a svolazzarmi attorno in maniera abbastanza minacciosa ed io , cuor di leone , preferisco battere in ritirata ... :imbarazzo:

Image

Si potrebbe provare ad aggirare a sinistra la scogliera ma ci vorrebbe troppo tempo . Così torno indietro a passo veloce e cerco di raggiungere il mio gruppetto . Nel frattempo mi gusto anche le belle visuali verso il Tino e la costa toscana , anche se da quelle parti il tempo sembra in peggioramento .

Image

Image

Image

Raggiungo gli altri in vista della pittoresca Torre Scola e poi passiamo nei pressi del grande Forte Umberto , tutto recintato ed inavvicinabile . Sembra in buone condizione e mi dicono che in qualche occasione è anche visitabile .

Image

Ancora pochi minuti e siamo di nuovo al Terrizzo a chiudere l' anello e a raggiungere la Locanda Lorena , dove ci dedichiamo ad una bella abbuffata ristoratrice bagnata con l' ottimo Bianco di Luni ... : Thumbup : :risataGrassa:

Image

Dopo il lauto pasto , aspettiamo il battello e ci trasferiamo nella dirimpettaia Portovenere , dove sbarchiamo per fare ancora un giretto tra le tante bottegucce dello splendido borgo medievale . Peccato che in giro ci sia il mondo e si faccia fatica a camminare sia sui moli che per i vicoli :evil1: . In compenso dalla chiesa di San Pietro e dalla Grotta di Byron c' è stranamente meno gente . : Thumbup : Il meteo sta peggiorando ma ci lascia il tempo di prendere il battello per tornare a La Spezia , dove ci aspetta il nostro autobus per il rientro a Genova . Tra l' altro a Spezia doveva essere pure piovuto da poco perchè il terreno era ben bagnato ... Insomma , ci è andata molto bene sotto tutti i punti di vista ! : Thumbup :
L' anelletto che ho percorso mi risulta di circa 6,5 km per poco più di 200 metri di dislivello . Peccato solo non aver avuto il tempo di fare qualche deviazione in più .

:smt006
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Post Reply

Return to “Escursionismo”