Monte Liprando e Monte Penzo
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- paolocerreta
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Ieri breve salita per la ricognizione dello sfondo bianco dei nuovi segnavia sul Liprando con un mio amico, e già che eravamo in zona abbiamo aggiunto la salita al Penzo.
Sentieri in perfetto ordine, solo un albero crollato nell'ultimo tratto del tre pallini giallo Carsi-Liprando che si supera senza problemi.
Sul Penzo niente da segnalare, traccia perfettamente pulita che staccandosi dal doppio quadrato giallo arriva in breve alla cima erbosa nei pressi della bella Cappelletta e della piccola area attrezzata.
La prossima vola che passerò in zona posizionerò la freccia in legno indicante la mulattiera che scende al Poggio di Carsegli
Sentieri in perfetto ordine, solo un albero crollato nell'ultimo tratto del tre pallini giallo Carsi-Liprando che si supera senza problemi.
Sul Penzo niente da segnalare, traccia perfettamente pulita che staccandosi dal doppio quadrato giallo arriva in breve alla cima erbosa nei pressi della bella Cappelletta e della piccola area attrezzata.
La prossima vola che passerò in zona posizionerò la freccia in legno indicante la mulattiera che scende al Poggio di Carsegli
"Dagli gli alberi ho capito il significato della pazienza. Dall'erba ho imparato ad apprezzare la persistenza."
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Complimenti per il giretto e anche per la sempre ottima manutenzione dei segnavia
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Per le ultime novità riguardo la zona vi rimando anche a questo topic
viewtopic.php?f=15&t=13490" onclick="window.open(this.href);return false;
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pace e bene
Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Rinfresco questo topic per segnalare che, da poco tempo perchè a giugno quando sono passato per la Rigantoca non c'era, è stato messo un cartello che indica la deviazione a destra, salendo sul sentiero doppio quadrato giallo, per la cappelletta e il Monte Penzo. Alcuni segni gialli su pietre e una freccia indicano lo svolgersi della traccia, che comunque inizia una ventina di metri prima dell'abbeveratoio bianco (in realtà una vecchia vasca da bagno) citato da Andrea Parodi su "La catena dell'Antola" e ha comunque un andamento elementare.
Sentierino assolutamente pulito, tavolo, panche per picnic e braciere in ordine, così come la cappelletta e il quaderno sull'altarino per chi vuol scrivere qualcosa. Ciao
Sentierino assolutamente pulito, tavolo, panche per picnic e braciere in ordine, così come la cappelletta e il quaderno sull'altarino per chi vuol scrivere qualcosa. Ciao
pace e bene
Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Ho fatto oggi questa gita e volevo ringraziare chi ha messo la segnaletica per il lavoro ben fatto: non ho mai avuto un attimo di esitazione!
Non ero mai stata sul Liprando e, nonostante la giornata non fosse delle migliori, si godeva di un bel panorama... o almeno, io mi sono emozionata perché dalla vetta si vede casa mia
Trovare il cartello con l'indicazione per Carsegli, poi, è stato come trovare un varco dimensionale: ci sono sempre arrivata da Montoggio e non sapevo fosse così vicino, la prossima volta voglio provare ad arrivarci da questo sentiero!
Non ero mai stata sul Liprando e, nonostante la giornata non fosse delle migliori, si godeva di un bel panorama... o almeno, io mi sono emozionata perché dalla vetta si vede casa mia
Trovare il cartello con l'indicazione per Carsegli, poi, è stato come trovare un varco dimensionale: ci sono sempre arrivata da Montoggio e non sapevo fosse così vicino, la prossima volta voglio provare ad arrivarci da questo sentiero!
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
La mulattiera e' si priva di segnavia ma sempre larga ed evidentemaceleneo wrote:
Trovare il cartello con l'indicazione per Carsegli, poi, è stato come trovare un varco dimensionale: ci sono sempre arrivata da Montoggio e non sapevo fosse così vicino, la prossima volta voglio provare ad arrivarci da questo sentiero!
In circa mezz'ora ci scendi tranquillamente.
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Ciao a tutti,
dopo cinque (cinque!) fine settimana di tempo brutto consecutivi, finalmente oggi siamo riusciti a rimetterci gli scarponi e a sgranchirci un po' le gambe.
Così, io ed sbr abbiamo optato per due vette di famiglia, il Liprando (1122 m.), tanto per dare un occhiata allo splendido lavoro di terralba , il quale ha risegnalato l'allacciamento che parte da Carsi e porta in cima (grazie Francesco!). Da li, abbiamo poi proseguito versa la vetta successiva in direzione ovest, il Badriga (1104 m.).
Siamo partiti quindi da Carsi seguendo il nuovo tre pallini giallo ( l'ultima ripassata dei pittogrammi risaliva agli anni novanta), e dopo circa tre quarti d'ora ci trovavamo sotto alla cima del Liprando.
Qui, anzichè seguire il segnavia, abbiamo proseguito lungo la traccia non segnalata, la quale aggira il Liprando sempre sul lato Brevennino, passandovi appena sotto alla cima e si ricongiunge al sentiero di Sant'Agostino, poco prima dell'ultima rampa costituita da roccette dell'itinerario linea punto giallo. Seguendo il Sant'Agostino, siamo così giunti alla Brava dei Crosi, dove ci siamo direzionati lungo il sentiero che segue la cresta orientale del Badriga ( Badrigu in dialetto).
Giunti in sommità, ci siamo soffermati una mezz'oretta sugli splendidi prati sommitali, osservando le primissime fioriture di crochi, violette e bucaneve.
Dopo la pausetta, abbiamo ripreso il nostro cammino a ritroso per cresta, lungo il crinale che divide le vallate del Brevenna da quella della Pentemina, riagganciando il sentiero di Sant'Agostino e giungendo in vetta al Liprando.
Purtroppo qui segnaliamo un problema: come già evidenziato da Skeno, la scatola di plastica non ha retto all'inverno, spaccandosi e così il quaderno di vetta risulta completamente bagnato fradicio e oramai inservibile.
Al momento lo conservo a casa, ma ci siamo ripromessi con sbr di tentare un suo recupero, trascrivendo al computer le firme dell'estate - autunno passate.
Non appena mi sarà possibile, risalirò sul Liprando, collocando un nuovo quaderno di vetta, in una scatola di metallo, per evitare nuovamente di perderlo a causa delle interperie.
Dal Liprando siamo così scesi fino al bivio di Gherfo, non prima di una toccata e fuga per controllare il cartello per Carsegli, il quale ha passato alla grande l'inverno
Al rientro al Gherfo abbiamo incontrato anche altri due escursionisti, segno che la voglia di andar per monti, seppure per un giretto super tranquillo come quello di oggi, è viva e vegeta in molti di noi (anche perchè abbiamo trovato tracce di un recentissimo passaggio anche in cima al Liprando)
A presto, e gambe in spalla!
dopo cinque (cinque!) fine settimana di tempo brutto consecutivi, finalmente oggi siamo riusciti a rimetterci gli scarponi e a sgranchirci un po' le gambe.
Così, io ed sbr abbiamo optato per due vette di famiglia, il Liprando (1122 m.), tanto per dare un occhiata allo splendido lavoro di terralba , il quale ha risegnalato l'allacciamento che parte da Carsi e porta in cima (grazie Francesco!). Da li, abbiamo poi proseguito versa la vetta successiva in direzione ovest, il Badriga (1104 m.).
Siamo partiti quindi da Carsi seguendo il nuovo tre pallini giallo ( l'ultima ripassata dei pittogrammi risaliva agli anni novanta), e dopo circa tre quarti d'ora ci trovavamo sotto alla cima del Liprando.
Qui, anzichè seguire il segnavia, abbiamo proseguito lungo la traccia non segnalata, la quale aggira il Liprando sempre sul lato Brevennino, passandovi appena sotto alla cima e si ricongiunge al sentiero di Sant'Agostino, poco prima dell'ultima rampa costituita da roccette dell'itinerario linea punto giallo. Seguendo il Sant'Agostino, siamo così giunti alla Brava dei Crosi, dove ci siamo direzionati lungo il sentiero che segue la cresta orientale del Badriga ( Badrigu in dialetto).
Giunti in sommità, ci siamo soffermati una mezz'oretta sugli splendidi prati sommitali, osservando le primissime fioriture di crochi, violette e bucaneve.
Dopo la pausetta, abbiamo ripreso il nostro cammino a ritroso per cresta, lungo il crinale che divide le vallate del Brevenna da quella della Pentemina, riagganciando il sentiero di Sant'Agostino e giungendo in vetta al Liprando.
Purtroppo qui segnaliamo un problema: come già evidenziato da Skeno, la scatola di plastica non ha retto all'inverno, spaccandosi e così il quaderno di vetta risulta completamente bagnato fradicio e oramai inservibile.
Al momento lo conservo a casa, ma ci siamo ripromessi con sbr di tentare un suo recupero, trascrivendo al computer le firme dell'estate - autunno passate.
Non appena mi sarà possibile, risalirò sul Liprando, collocando un nuovo quaderno di vetta, in una scatola di metallo, per evitare nuovamente di perderlo a causa delle interperie.
Dal Liprando siamo così scesi fino al bivio di Gherfo, non prima di una toccata e fuga per controllare il cartello per Carsegli, il quale ha passato alla grande l'inverno
Al rientro al Gherfo abbiamo incontrato anche altri due escursionisti, segno che la voglia di andar per monti, seppure per un giretto super tranquillo come quello di oggi, è viva e vegeta in molti di noi (anche perchè abbiamo trovato tracce di un recentissimo passaggio anche in cima al Liprando)
A presto, e gambe in spalla!
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Bravi e complimenti Avete fatto benissimo, con la giornata che era... io purtroppo ero in zona litorale, sul promontorio, per completare un tirocinio universitario a S.Fruttuoso.... 'na bolgia infernale!
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
ottime notizie Paolo. Quanto alla scatola porta quaderno per il Liprando anche Skeno aveva in progetto di sistemarne una. Speriamo che si possa recuperare buona parte del quaderno
pace e bene
- paolocerreta
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Grazie teo Eh si, considerata la giornata di ieri, non oso immaginare che invasione ci possa essere stata ieri in zona Promontorioteo-85 wrote:Bravi e complimenti Avete fatto benissimo, con la giornata che era... io purtroppo ero in zona litorale, sul promontorio, per completare un tirocinio universitario a S.Fruttuoso.... 'na bolgia infernale!
Situazione quaderno: fortunatamente le pagine siamo riusciti a farle asciugare, ma le abbiamo trascritte lo stesso. Ora vedremo se conviene riattaccare le originali in un quaderno nuovo, il che sarebbe la cosa migliore visto i bei disegni che ci sono e le tante firme di bambini, oppure incollare quelle trascritte al computer.terralba wrote:ottime notizie Paolo. Quanto alla scatola porta quaderno per il Liprando anche Skeno aveva in progetto di sistemarne una. Speriamo che si possa recuperare buona parte del quaderno
Domanda: una scatola in metallo, tipo quell tonde per i biscotti, potrebbe scongiurare che il nuovo libro di vetta possa infradiciarsi?
Su qualche monte l'ho trovata, ad esempio se non ricordo male sul Rocca Bruna...attendo preziosi pareri!
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Ciao Paolo, Skeno a gennaio mi aveva detto di aver commissionato un contenitore in metallo, tipo quello che c'è in cima al Bano. Stasera gli ho chiesto se conferma. Ti faccio sapere.
pace e bene
- skeno
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Eccomi!
La scatola è pronta (rettangolare, tipo quella del Bano), devo solo andare a recuperarla da un mio amico a Pietra L.
Penso di provvedere durante le vacanze di Pasqua.
Ciao
Skeno
La scatola è pronta (rettangolare, tipo quella del Bano), devo solo andare a recuperarla da un mio amico a Pietra L.
Penso di provvedere durante le vacanze di Pasqua.
Ciao
Skeno
- paolocerreta
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Perfetto, allora nel frattempo mi adopero per preparare il nuovo quaderno di vetta, cosi da inserirlo nella nuova scatola una volta nuovamente collocata lassùskeno wrote:Eccomi!
La scatola è pronta (rettangolare, tipo quella del Bano), devo solo andare a recuperarla da un mio amico a Pietra L.
Penso di provvedere durante le vacanze di Pasqua.
Ciao
Skeno
Grazie mille
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Sabato 19 maggio ero indeciso . Le previsioni per l'entroterra davano pioggia moderata dal primo pomeriggio ed io per evitarla ero tentato di fare il famoso giro dell'acquedotto o qualcosa vicino alla costa levantina . Ho scelto invece questo itinerario di crinale che avevo pensato da un pezzo , stimolato dalle invitanti relazioni lette su QZ .
Purtroppo ho sbagliato tutto , dallla gita al punto di partenza e pure la " via di fuga " finale .
L'idea iniziale era di salire in auto sino al campo di tiro al volo di Fasciou , sopra Montoggio , per abbreviare il percorso . Invece ho deciso di partire da Avosso , proprio davanti alla chiesina . La mattinata era magnifica e già calda alle 8 e così ho raggiunto la Cappella dell' America ( o di Gorra ) , la borgata di Cascinette con la cappella di San Bernardo e poi naturalmente sono salito per crinale sul Monte Banca . E sì perchè , nonostante il sentiero molto fangoso e scivoloso , avevo pure deciso di fare tutta la dorsale per toccare tutte le imperdibili cime ... . Così sono sceso al Passo di Banca con la sua cappella e poi sono risalito sugli anonimissimi Monte della Croce , Monte Garego e Monte Castelletto , cime perlopiù boscose e poco panoramiche . Dopo dalla Brava dei Piani sono salito sull' altrettanto insulso Badriga inserendomi sul sentiero " punto e linea gialli " . Raggiunta la Brava dei Crosi sono quindi risalito sul Liprando , arrivandoci proprio in contemporanea con un nuvolone nero che ha coperto il sole ... Brutto segno , ma io me ne sono astutamente fregato e mi sono fermato parecchio per mangiare e per leggiucchiare il libro di vetta nella nuova scatola di Skeno , nell' attesa che il sole rifacesse capolino . Attesa vana , perciò mi sono diretto al vicino Monte Penzo con la sua cappelleta e poi ho raggiunto il celebre Ballo della Gallina che mi incuriosiva tanto . Lì un cartello del Parco indicava il Santuario della Madonna della Guardia a 5 minuti e Pentema a 20 e quindi non ho potuto resistere alla tentazione di vedere la chiesa ( in realtà a 10 minuti ) ed il modestissimo Monte di Pezza che la sovrasta ( per modo di dire ... ) .
A questo punto avrei dovuto tornare indietro per la stessa direzione , evitando le vette . Ma proprio allora , alle 12,30 , in anticipo sulle mie aspettative , si è scatenata la pioggia preannunciata dal servizio meteo . Solo che non era moderata ma parecchio intensa , con tanto di abbondanza di tuoni .
Astutamente non mi ero preparato un piano B e non avevo studiato una " via di fuga " per evitare sentieri che potevano essere troppo scivolosi . E così ho fatto la discutibile scelta di prendere la bella mulattiera lastricata per Pentema che secondo il cartello al Ballo della Gallina doveva essere vicina . Purtroppo non era proprio così e ci ho impiegato più di mezz'ora ! Giunto al paese sotto la pioggia scrosciante , non mi restava ( secondo il mio ragionamento ) che seguire la Provinciale per Montoggio possibilmente scroccando un passaggio ad uno delle migliaia di automobilisti che la percorrevano . Anche qui mi sbagliavo , e non di poco ... La strada per Montoggio non so se ha il rating di Provinciale ma è malconcia , parzialmente sterrata e soprattutto dev' essere percorsa mediamente da 1 macchina al giorno ! Naturalmente io non l'ho incontrata , così , un piede leva e l'altro metti ( come direbbe Camilleri ) i primi segni di vita li ho visti a Montoggio ! Siccome poi anche lì i miei timidissimi tentativi di fare l'autostop non hanno sortito effetti , mi sono trascinato sino ad Avosso fiancheggiando la Provinciale , sempre sotto la pioggia anche se più moderata . Approssimativamente sono stati circa 16 km di asfalto , da aggiungere ai quasi 14 di sentieri da Avosso a Pentema ... Una vera sfacchinata per una gita non tra le più riuscite del mio carnet dei ricordi ! Ovviamente se avessi potuto dare un' occhiata con calma alla cartina , avrei trovato qualche soluzione meno masochistica per tornare alla mia auto senza rischiare di scivolare in qualche dirupo . Magari scendere a Carsi , a Costapianella o a Piani ... E' il brutto di non conoscere le zone che si percorrono ! Cercherò di fare tesoro di questi inconvenienti per le prossime escursioni !
Ah , dimenticavo la ciliegina sulla torta . I prati devono essere infestati da milioni di zecche . Ne ho tolte un sacco durante la camminata e poi a casa , dopo la doccia ne ho trovate ancora a decine , quasi tutte morte . Avevo sbagliato pure l'abbigliamento , usando i pantaloncini corti ...
Siccome sono di cattivo umore , pubblico le poche foto in formato ridotto :
Purtroppo ho sbagliato tutto , dallla gita al punto di partenza e pure la " via di fuga " finale .
L'idea iniziale era di salire in auto sino al campo di tiro al volo di Fasciou , sopra Montoggio , per abbreviare il percorso . Invece ho deciso di partire da Avosso , proprio davanti alla chiesina . La mattinata era magnifica e già calda alle 8 e così ho raggiunto la Cappella dell' America ( o di Gorra ) , la borgata di Cascinette con la cappella di San Bernardo e poi naturalmente sono salito per crinale sul Monte Banca . E sì perchè , nonostante il sentiero molto fangoso e scivoloso , avevo pure deciso di fare tutta la dorsale per toccare tutte le imperdibili cime ... . Così sono sceso al Passo di Banca con la sua cappella e poi sono risalito sugli anonimissimi Monte della Croce , Monte Garego e Monte Castelletto , cime perlopiù boscose e poco panoramiche . Dopo dalla Brava dei Piani sono salito sull' altrettanto insulso Badriga inserendomi sul sentiero " punto e linea gialli " . Raggiunta la Brava dei Crosi sono quindi risalito sul Liprando , arrivandoci proprio in contemporanea con un nuvolone nero che ha coperto il sole ... Brutto segno , ma io me ne sono astutamente fregato e mi sono fermato parecchio per mangiare e per leggiucchiare il libro di vetta nella nuova scatola di Skeno , nell' attesa che il sole rifacesse capolino . Attesa vana , perciò mi sono diretto al vicino Monte Penzo con la sua cappelleta e poi ho raggiunto il celebre Ballo della Gallina che mi incuriosiva tanto . Lì un cartello del Parco indicava il Santuario della Madonna della Guardia a 5 minuti e Pentema a 20 e quindi non ho potuto resistere alla tentazione di vedere la chiesa ( in realtà a 10 minuti ) ed il modestissimo Monte di Pezza che la sovrasta ( per modo di dire ... ) .
A questo punto avrei dovuto tornare indietro per la stessa direzione , evitando le vette . Ma proprio allora , alle 12,30 , in anticipo sulle mie aspettative , si è scatenata la pioggia preannunciata dal servizio meteo . Solo che non era moderata ma parecchio intensa , con tanto di abbondanza di tuoni .
Astutamente non mi ero preparato un piano B e non avevo studiato una " via di fuga " per evitare sentieri che potevano essere troppo scivolosi . E così ho fatto la discutibile scelta di prendere la bella mulattiera lastricata per Pentema che secondo il cartello al Ballo della Gallina doveva essere vicina . Purtroppo non era proprio così e ci ho impiegato più di mezz'ora ! Giunto al paese sotto la pioggia scrosciante , non mi restava ( secondo il mio ragionamento ) che seguire la Provinciale per Montoggio possibilmente scroccando un passaggio ad uno delle migliaia di automobilisti che la percorrevano . Anche qui mi sbagliavo , e non di poco ... La strada per Montoggio non so se ha il rating di Provinciale ma è malconcia , parzialmente sterrata e soprattutto dev' essere percorsa mediamente da 1 macchina al giorno ! Naturalmente io non l'ho incontrata , così , un piede leva e l'altro metti ( come direbbe Camilleri ) i primi segni di vita li ho visti a Montoggio ! Siccome poi anche lì i miei timidissimi tentativi di fare l'autostop non hanno sortito effetti , mi sono trascinato sino ad Avosso fiancheggiando la Provinciale , sempre sotto la pioggia anche se più moderata . Approssimativamente sono stati circa 16 km di asfalto , da aggiungere ai quasi 14 di sentieri da Avosso a Pentema ... Una vera sfacchinata per una gita non tra le più riuscite del mio carnet dei ricordi ! Ovviamente se avessi potuto dare un' occhiata con calma alla cartina , avrei trovato qualche soluzione meno masochistica per tornare alla mia auto senza rischiare di scivolare in qualche dirupo . Magari scendere a Carsi , a Costapianella o a Piani ... E' il brutto di non conoscere le zone che si percorrono ! Cercherò di fare tesoro di questi inconvenienti per le prossime escursioni !
Ah , dimenticavo la ciliegina sulla torta . I prati devono essere infestati da milioni di zecche . Ne ho tolte un sacco durante la camminata e poi a casa , dopo la doccia ne ho trovate ancora a decine , quasi tutte morte . Avevo sbagliato pure l'abbigliamento , usando i pantaloncini corti ...
Siccome sono di cattivo umore , pubblico le poche foto in formato ridotto :
Last edited by daniele64 on Mon May 21, 2018 16:28, edited 1 time in total.
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Aggiungo ancora un paio di foto per documentare il cambiamento del meteo ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Un'odissea Daniele!!!
Peccato che hai avuto questa brutta esperienza, perchè purtroppo non ti sei goduto per niente il giro.
Si sa, il mio in questo caso è un parere di parte, ma secondo me il crinale che hai deciso di intraprendere fin dalla sua base, Avosso, offre la possibilità di molti giri ed escursioni ad anello tra la vallata del Brevenna e della Pentemina.
Come consigli, seppure oramai tardivi, per evitare la burrasca potevi rifugiarti dentro alla canonica della chiesa della Madonna della Guardia: che io sappia è aperta e funziona come utilissimo (vedi questo caso) riparo d'emergenza.
Forse si, era meglio che scendessi al Gherfo o a Carsi, piuttosto che a Pentema, ma con il senno di poi è sempre facile.
Non ti sarai neppure goduto l'ampio panorama del Liprando, a causa dell'umidità; davvero, se puoi tornaci in una giornata invernale, di quelle terse o ancora meglio autunnale e fidati, cancellerai il brutto ricordo legato all'esperienza di Sabato
Immagino la frustrazione di aver fatto a piedi Pentema-Avosso lungo la strada..16 km praticamente solo su asfalto distruggono piedi e caviglie, oltre a volerci una bella dose di pazienza.
In quanto alle zecche, beh in questa zona oramai è così, anzi fa fin strano tornare a casa e non averne nessuna addosso
Una domanda: il libro di vetta del Liprando in che condizioni si trova? E sopratutto, in quello nuovo, qualche firma è stata posta?
Peccato che hai avuto questa brutta esperienza, perchè purtroppo non ti sei goduto per niente il giro.
Si sa, il mio in questo caso è un parere di parte, ma secondo me il crinale che hai deciso di intraprendere fin dalla sua base, Avosso, offre la possibilità di molti giri ed escursioni ad anello tra la vallata del Brevenna e della Pentemina.
Come consigli, seppure oramai tardivi, per evitare la burrasca potevi rifugiarti dentro alla canonica della chiesa della Madonna della Guardia: che io sappia è aperta e funziona come utilissimo (vedi questo caso) riparo d'emergenza.
Forse si, era meglio che scendessi al Gherfo o a Carsi, piuttosto che a Pentema, ma con il senno di poi è sempre facile.
Non ti sarai neppure goduto l'ampio panorama del Liprando, a causa dell'umidità; davvero, se puoi tornaci in una giornata invernale, di quelle terse o ancora meglio autunnale e fidati, cancellerai il brutto ricordo legato all'esperienza di Sabato
Immagino la frustrazione di aver fatto a piedi Pentema-Avosso lungo la strada..16 km praticamente solo su asfalto distruggono piedi e caviglie, oltre a volerci una bella dose di pazienza.
In quanto alle zecche, beh in questa zona oramai è così, anzi fa fin strano tornare a casa e non averne nessuna addosso
Una domanda: il libro di vetta del Liprando in che condizioni si trova? E sopratutto, in quello nuovo, qualche firma è stata posta?
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
belin, hai preso più acqua che col giro dell'acquedotto !
vabbè, capita......è la fame di vette che ti frega....
un giro dell'acquedotto me lo farei anch'io, ma ho le idee non confuse, di più ! (dove partire, dove andare, dove tornare, si può passare? )
vabbè, capita......è la fame di vette che ti frega....
un giro dell'acquedotto me lo farei anch'io, ma ho le idee non confuse, di più ! (dove partire, dove andare, dove tornare, si può passare? )
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Beh , è noto che io ho la tendenza ad amplificare un pochino le difficoltà ...paolocerreta wrote:Un'odissea Daniele!!!
Non sapevo ci fosse un ricovero di emergenza dietro la chiesa , poteva servirmi per studiare la mappa all'asciutto e trovare una via di fuga più intelligente ...
Il panorama dal Liprando era ancora discreto , certo può essere migliore nelle giornate terse . Ci tornerò per altre strade più brevi ... senza voler strafare come stavolta ...
La Pentema - Avosso è stata lunga davvero , per di più avevo i piedi bagnati perchè era entrata acqua negli scarponi ...
Le zecche erano a centinaia , mi hanno rovinato la gita più della pioggia , ne ho trovate 2 ancora stamattina nonostante ripetuti controlli ...
Unica buona notizia , grazie alla nuova scatola di Skeno il nuovo libro di vetta del Liprando era in perfette condizioni , con un buon numero di firme , anche se non recentissime . Quella prima della mia era di 2 settimane prima .
Comunque un' escursione mal riuscita ogni tanto ci può stare ... eppoi quasi sino al Liprando è stata una magnifica mattinata .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Liprando e Monte Penzo
L' acquedotto me lo sono studiato ben bene sulla carta , anzi al computer , e ho identificato un itinerario abbastanza lineare che parte da La Presa e arriva in centro a Piazza Manin . Sperando di trovare i due ponti sifone aperti , altrimenti li si aggira .psiconauta wrote:belin, hai preso più acqua che col giro dell'acquedotto !
vabbè, capita......è la fame di vette che ti frega....
un giro dell'acquedotto me lo farei anch'io, ma ho le idee non confuse, di più ! (dove partire, dove andare, dove tornare, si può passare? )
Se sei interessato provo a contattarti quando finalmente mi deciderò ( spero a breve , le previsioni per questo week end sono buone ) ... così ci perdiamo in due ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- psiconauta
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Re: Monte Liprando e Monte Penzo
sembra bello, ma infatti sti ponti......boh ......e aggirarli.....boh......daniele64 wrote:L' acquedotto me lo sono studiato ben bene sulla carta , anzi al computer , e ho identificato un itinerario abbastanza lineare che parte da La Presa e arriva in centro a Piazza Manin . Sperando di trovare i due ponti sifone aperti , altrimenti li si aggira .
contattami volentieri, mi piacerebbe molto, ma non ti garantisco niente.....le uscite nel weekend a lungo andare mi sembra che causino un po' di malumori in famiglia.......meglio forse in settimana, per me....ma mai dire mai!daniele64 wrote:Se sei interessato provo a contattarti quando finalmente mi deciderò ( spero a breve , le previsioni per questo week end sono buone ) ... così ci perdiamo in due ...
questo venerdì vorrei (notare il condizionale ) già andare per narcisi, quindi non so....
esattamente mezz'ora fa mi è pure arrivato questo :
sarebbe bello riuscissi anche a leggerlo, prima.....
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Oggi sono tornata sul Liprando partendo da Carsi e il sentiero è sempre in ordine e ben segnato. Sono passata anche dalla cappelletta e al ritorno ho visitato la Tanna da Reixe, ma solo la prima parte, perché sono finita lì un po' per caso e non avevo una torcia né l'abbigliamento adatto. Dentro c'erano moltissimi piccoli di geotritone e qualche pipistrello. La prossima volta spero di avere l'attrezzatura adeguata e riuscire ad arrivare fino in fondo!
Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Fa piacere sapere che anche in questa stagione di inerbimenti , i sentieri sono in ordine . Carina la grotta con i tritoncini...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Liprando e Monte Penzo
Il progetto era un breve anello per raggiungere il Monte Liprando attraversando il bel bosco di Carsegli.
Decido di passare da Torriglia invece che da Montoggio, come al solito, per vedere la val Pentemina dall'alto al mattino in questa stagione molto colorata. Pessima scelta, già un buon tratto di strada a scendere dopo Pentema è quasi intransitabile con un'auto normale.
Comunque la gita è stata bella con un gran panorama di vetta.
Circa 630m disl per 7,5km in comode 4 ore e 20, soste ecc. compresi.
Praticamente in vista del luogo di partenza ...
Houston, abbiamo un problema. Scatta il "piano B"
(bisogna averlo sempre un "piano B" )
Torno indietro un km circa e imbocco il sentiero che avevo già percorso anni fa e raggiungo Costapianella, un paese abbandonato, sperando che la traccia indicata sulla mappa esista e sia percorribile. Il sentiero esiste, lo si deve indovinare tra le due case presso questa fontana (la seconda del paese). Inizialmente molto infrascato, poi diventa tranquillamente percorribile fino al crinale, insomma tranquillamente... si rispettano i normali standard dell'accoglienza Ligure ... Belle manze si godono il sole! In vetta il panorama è spettacolare. Cervino e Gruppo del Monte Rosa, sembra si possano toccare. In viola l'anello progettato, in grigio quello fatto.
Decido di passare da Torriglia invece che da Montoggio, come al solito, per vedere la val Pentemina dall'alto al mattino in questa stagione molto colorata. Pessima scelta, già un buon tratto di strada a scendere dopo Pentema è quasi intransitabile con un'auto normale.
Comunque la gita è stata bella con un gran panorama di vetta.
Circa 630m disl per 7,5km in comode 4 ore e 20, soste ecc. compresi.
Praticamente in vista del luogo di partenza ...
Houston, abbiamo un problema. Scatta il "piano B"
(bisogna averlo sempre un "piano B" )
Torno indietro un km circa e imbocco il sentiero che avevo già percorso anni fa e raggiungo Costapianella, un paese abbandonato, sperando che la traccia indicata sulla mappa esista e sia percorribile. Il sentiero esiste, lo si deve indovinare tra le due case presso questa fontana (la seconda del paese). Inizialmente molto infrascato, poi diventa tranquillamente percorribile fino al crinale, insomma tranquillamente... si rispettano i normali standard dell'accoglienza Ligure ... Belle manze si godono il sole! In vetta il panorama è spettacolare. Cervino e Gruppo del Monte Rosa, sembra si possano toccare. In viola l'anello progettato, in grigio quello fatto.
Re: Monte Liprando e Monte Penzo
E' proprio vero ... Bisogna sempre avere un Piano B . Per curiosità , quando ci sei stato ? Hai beccato proprio una bella giornata .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Monte Liprando e Monte Penzo
sabato 6 scorsodaniele64 wrote: Per curiosità , quando ci sei stato ? Hai beccato proprio una bella giornata .
giornata bella ma ventosa, la salita merita molto quando è bello limpido
(ho poi scoperto che la frana è caduta tra giovedì e venerdì, che cul..lo )