Traversata Deiva - Framura

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soundofsilence
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Traversata Deiva - Framura

Post by soundofsilence »

Ce l’abbiamo fatta!!! Nonostante le precarie condizioni fisiche, la giornata freddissima, le previsioni inclementi, i 25 chili di Federica sulle spalle ci siamo riusciti lo stesso… Certo non è stata una grande impresa, la gita non era molto lunga e neanche tra le più belle, d’altronde se sono passati quasi vent’anni dall’ultima volta che l’ho fatta un motivo ci sarà pure e credo di averlo scoperto, ma, in ogni caso siamo soddisfatti: l’importante era riprendere, dopo quasi 2 mesi di malattia…..
Siamo partiti domenica 16 poco prima delle 10 al gran completo (Erika io e i 3 bimbi), per arrivare a Deiva poco prima delle 11, dopo qualche fugace speranza di non riuscire a trovare il sentiero e tornare in macchina al calduccio, è bastata purtroppo un’occhiata alla cartina stampata la sera prima da internet per capire che bastava prendere di riferimento il ponte della ferrovia sul torrente Deiva per trovare l’agognato sentiero. In effetti per trovare il sentiero basta prendere il bivio segnalato per il Camping Framura, subito dopo essere passati sotto il cavalcavia della ferrovia sopra il torrente, e dopo poche decine di metri si trova un pannello segnalatore da cui parte la traccia. La prima parte del sentiero sale tra gli alberi e non consente di vedere praticamente niente, si arriva però poi sul crinale e ad ogni curva si immagina il panorama che ci attende, purtroppo però non si riesce a superare il livello dell’immaginazione, perché c’è sempre qualcosa che ostacola la piena visuale… Dopo 300 metri di dislivello si arriva a Case Serro (Chissà perché Case, quando ce n’è una sola…) con la sola vista alle nostre spalle del Monte di Portofino, Punta Baffe e Punta Moneglia, da qui il sentiero si trasforma in strada sterrata prima in discesa e poi in piano e rimane strada, poi asfaltata fino a Framura. Nelle vicinanze di Case Serro vi sono alcuni bivi, tutti segnalati, ma, in particolare scopriamo un sentiero che sale da Deiva (dal porticciolo è indicato sul cartello) che mi incuriosisce un po’ perché non è segnalato sulle cartine e perché passa più vicino al mare, prima o poi ripasserò per farlo, resta da vedere se per trovarne la partenza occorre comunque prendere il bivio per il Camping Framura e proseguire di lì, o, invece, proseguire sulla strada principale fino al termine e poi continuare a piedi tra le case lungo la costa. Mangiato nei pressi di Case Serro, faccio scendere la Federica dalle spalle nell’intento di farla camminare un po’ almeno in discesa, così, magari, si riscalda un po’…
Così facendo arriviamo al bivio per il Colle degli Apicchi, segnalato invece con un cartello indicante Orto Botanico.
Vale la pena in ogni caso di seguire la predetta deviazione che prende pochi minuti perché si raggiunge così il punto più panoramico dell’intero percorso: finalmente si ha anche la vista verso est sulla Madonnina di Framura, Punta dei Marmi, Punta Monte Grosso e Punta Mesco, inoltre perché superando di qualche metro la staccionata si ha una vista carina su una fila di isolette (più che altro scogli a dir la verità…) prospicienti la costa, ma soprattutto, prendendo la deviazione in questione, abbiamo avuto l’impagabile soddisfazione di veder comparire dal niente, come un fiume nel carso, il famigerato sentiero verde-azzurro, di cui tutti abbiamo sentito parlare, tutti probabilmente ne abbiamo percorso almeno un pezzo, ma non so quanti hanno avuto la fortuna e l’onore di vedere le brillanti strisce di vernice bicolore che ne segnalano la presenza… A parte gli scherzi, magari sono io, che sono distratto, ma, pur avendo percorso tutta la riviera di levante in lungo e in largo i segnavia del verde-azzurro non li avevo mai notati… In ogni caso sarebbe stato interessante seguire la segnalazione del verde-azzurro che prosegue sulla sinistra lungo la costa dal Colle degli Apicchi e sembra proprio arrivare a Framura, visto che poi, più in basso, si incrocia nuovamente anche seguendo la strada asfaltata, ma con la piccola non era facilissimo scendere per la traccia che era un po’ ingombra di tronchi caduti e così, dopo qualche indecisione abbiamo deciso di tornare indietro e seguire la strada principale, non mi rimane quindi che segnare anche questo sul mio elenco di gite da fare prossimamente. La strada principale, come detto, continua sterrata e poi asfaltata fino ad un bivio asfaltato dove occorre prendere a sinistra la strada in piano che prosegue verso la frazione Setta e assolutamente non, come abbiamo fatto noi (non perché abbiamo sbagliato, ma al fine di presentare una più completa relazione post-gita….), la strada che scende e segnalata con un cartello per un Camping.
Da qui in poi i segnavia diventano invisibili, almeno per noi, ma per fortuna seguendo le indicazioni per la festa del turista, si arriva comunque alla stazione, dove, se volete, come noi tornare in treno e volete anche pagare senza rinunciare al resto, occorre essere muniti di 5 euro in moneta o carta, siccome le emettitrici automatiche di biglietti ivi presenti non danno resto superiore a 4,95 Euro. Noi, con grande dolore, per non rimetterci più di dieci euro abbiamo optato per rinunciare a pagare e avvisare il capotreno prima di salire, ma, per fortuna, anche del capotreno, come degli abitanti di Framura, non v’era traccia…
Nella discesa alla stazione da notare, oltre ad una bella vista sulla Madonnina di Framura e le punte susseguenti, una deviazione per la spiaggia delle Arene, anche questa rimasta da fare…
Infine (finalmente direte voi…) aggiungo qui link ad alcune foto:

Deiva-Framura
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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

Interessante percorso! :wink:

Alcune foto sono davvero belle. :D
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Lord Mhoram
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Post by Lord Mhoram »

Ho fatto anch'io questo percorso in Marzo. In effetti il mio obiettivo era stato seguire il percorso passante il più possibile vicino al mare, anche per cercare eventuali accessi alla scogliera.
Alla fine della spiaggia si trova una strada asfaltata che entra in galleria diretta ad un camping. Al suo imbocco parte sulla sx un sentiero (anche questo poco panoramico) che esce sulla strada sterrata che hai menzionato evitando case Serro.
Da segnalare anche che poco prima di arrivare sulla sterrata (a quota 230 circa) si stacca sulla destra un evidente sentiero che scende ripido. All'epoca ero sceso fino a quota 30 ma, pochi metri sopra la scogliera, il sentiero pareva terminare su un pendio terroso un po' troppo ripido per i miei gusti.
I "mitici" segnavia verde-azzurri sono stati utilizzati solamente per segnare un breve anello intorno all'orto botanico degli Apicchi.
A proposito è possibile, come ho sentito, raggiungere il mare partendo dagli Apicchi per sentiero non segnalato?
Saluti
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soundofsilence
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Post by soundofsilence »

Lord Mhoram wrote:Ho fatto anch'io questo percorso in Marzo. In effetti il mio obiettivo era stato seguire il percorso passante il più possibile vicino al mare, anche per cercare eventuali accessi alla scogliera.
Alla fine della spiaggia si trova una strada asfaltata che entra in galleria diretta ad un camping. Al suo imbocco parte sulla sx un sentiero (anche questo poco panoramico) che esce sulla strada sterrata che hai menzionato evitando case Serro.
Da segnalare anche che poco prima di arrivare sulla sterrata (a quota 230 circa) si stacca sulla destra un evidente sentiero che scende ripido. All'epoca ero sceso fino a quota 30 ma, pochi metri sopra la scogliera, il sentiero pareva terminare su un pendio terroso un po' troppo ripido per i miei gusti.
I "mitici" segnavia verde-azzurri sono stati utilizzati solamente per segnare un breve anello intorno all'orto botanico degli Apicchi.
A proposito è possibile, come ho sentito, raggiungere il mare partendo dagli Apicchi per sentiero non segnalato?
Saluti
Accidenti, sei proprio bravo, hai letto tutto! :shock:
Anche il mio obiettivo è di solito quello di passare il più vicino possibile al mare, o quantomeno di esplorare eventuali deviazioni che sembrino andarci, l'anno scorso in questo modo abbiamo fatto un pò di belle scoperte lungo le scogliere del levante, ma, non sempre, con la piccola di 3 anni è possibile...
Il sentiero troppo ripido per i tuoi gusti non credo di averlo visto, io ho visto una sola deviazione presso Case Serro che dava 45 minuti a Deiva e mi sembra specificasse il porticciolo, ma credo si tratti di quella che dici partire dall'imbocco della galleria.
Per quanto riguarda scendere dagli Apicchi devo dire che ci ho fatto un pensierino: il pendio, almeno nella prima parte non sembra impossibile, quanto a dire che ci sia una vera propria traccia non ne sarei sicuro, però la non molta vegetazione credo permetta di scegliere il percorso migliore senza troppi problemi, a tal proposito riporto qua sotto una foto in cui si intravede un inizio di traccia tra gli alberi facilmente percorribile, almeno all'inizio.

Image

Per quanto riguarda l'anello hai sicuramente ragione tu, ho intravisto qualcosa del genere su un pannello esplicativo lungo la strada, però è sicuramente possibile sfruttare una buona parte di questo anello per poi continuare la discesa sulla strada verso Framura, visto che la incrocia almeno una volta, non mi risulta chiaro, invece, come si possa chiudere l'anello per tornare indietro agli Apicchi, forse lo devono ancora segnare....
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Post by Lord Mhoram »

soundofsilence wrote:Accidenti, sei proprio bravo, hai letto tutto! :shock:
Solo perchè era interessante... :wink:
soundofsilence wrote: Per quanto riguarda l'anello hai sicuramente ragione tu, ho intravisto qualcosa del genere su un pannello esplicativo lungo la strada, però è sicuramente possibile sfruttare una buona parte di questo anello per poi continuare la discesa sulla strada verso Framura, visto che la incrocia almeno una volta, non mi risulta chiaro, invece, come si possa chiudere l'anello per tornare indietro agli Apicchi, forse lo devono ancora segnare....
Non saprei, io ne ho percorso solo il ramo più vicino al mare, che dagli Apicchi scende in diagonale fino ad una stradetta asfaltata dalla quale si prosegue verso Framura.
solyaris

Re: Traversata Deiva - Framura

Post by solyaris »

soundofsilence wrote:d’altronde se sono passati quasi vent’anni dall’ultima volta che l’ho fatta un motivo ci sarà pure e credo di averlo scoperto,
quale motivo ?

anch'io non ci torno da molti anni a Framura ...
un posto magico, e non so spiegare razionalmente il perchè ...,
uno dei luoghi "di potere" per dirla alla Don Juan Matus ... :),

anch'io ho un motivo per no esserci tornato ...
e temo di conoscerlo.

grazie
giorgio
Lord Mhoram
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Re: Traversata Deiva - Framura

Post by Lord Mhoram »

solyaris wrote: anch'io non ci torno da molti anni a Framura ...
un posto magico, e non so spiegare razionalmente il perchè ...,
uno dei luoghi "di potere" per dirla alla Don Juan Matus ... :),
"Dio creò Framura e si avvide che era luogo meraviglioso;
per non esaltare l'invidia degli altri popoli creò poi i Framuresi"

Libera citazione di una frase scritta col pennerello su un muro della stazione di Framura :wink:
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soundofsilence
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Re: Traversata Deiva - Framura

Post by soundofsilence »

solyaris wrote:quale motivo ?
Mi riferivo al sentiero Deiva-Framura, non molto panoramico a dir la verità, meglio il sentiero veros Bonassola, magari con le deviazioni a Porto Pidocchio, Punta dei Marmi, Salto della Lepre e alla Scà. Framura in sè stessa è bella, ma il sentiero che abbiamo percorso domenica lascia un poco l'amaro in bocca perchè non mantiene ciò che sembra promettere...
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solyaris

Re: Traversata Deiva - Framura

Post by solyaris »

Lord Mhoram wrote:
solyaris wrote: anch'io non ci torno da molti anni a Framura ...
un posto magico, e non so spiegare razionalmente il perchè ...,
uno dei luoghi "di potere" per dirla alla Don Juan Matus ... :),
"Dio creò Framura e si avvide che era luogo meraviglioso;
per non esaltare l'invidia degli altri popoli creò poi i Framuresi"

Libera citazione di una frase scritta col pennerello su un muro della stazione di Framura :wink:
io non ho mai avuto problemi con i Framuresi.
qualche problema lo si aveva invece con i milanesi ...
quelli che abitavano nelle "case rosse",
chiamavano metodicamente i carabinieri
per liberare le spiagge da quelli (io ed altri) facevano campeggio libero ...
ma erano altri tempi: più di 20 anni fà ...
quando a Framura potevi raccogliere i muscoli dalle rocce sulla spiaggia
ed alla sera cucinarteli senza rischi di avvelenamenti ...

A proposito, il "magnetismo" di Framura ha anche un razionale geologico preciso:
la roccia contiene vari metalli ed è un magma vulcanico (preistorico)...

giorgio
solyaris

Re: Traversata Deiva - Framura

Post by solyaris »

soundofsilence wrote:
solyaris wrote:quale motivo ?
Mi riferivo al sentiero Deiva-Framura, non molto panoramico a dir la verità, meglio il sentiero veros Bonassola, magari con le deviazioni a Porto Pidocchio, Punta dei Marmi, Salto della Lepre e alla Scà. Framura in sè stessa è bella, ma il sentiero che abbiamo percorso domenica lascia un poco l'amaro in bocca perchè non mantiene ciò che sembra promettere...
si, io non li ho mai fatti quei sentieri in verità,
immagino che la zona tra Framura e Bonassola sia più bella: è quella che preferico perchè più selvaggia (ci sono un pò di specie di flora e fauna particolari...) e geologicamente come dicevo sopra ...
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granpasso
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Post by granpasso »

qualche problema lo si aveva invece con i milanesi ...
quelli che abitavano nelle "case rosse",
chiamavano metodicamente i carabinieri
per liberare le spiagge da quelli (io ed altri) facevano campeggio libero ...
ma erano altri tempi: più di 20 anni fà ...
:smt033 :smt028 :smt030 :smt057 :smt040
Belin !
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soundofsilence
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Re: Traversata Deiva - Framura

Post by soundofsilence »

Sabato 3 dicembre 2016: Deiva (0) – Rocca du Ciappon (230) – Porticciolo (0) – Deiva (0).

Partecipanti: Piera e soundofsilence.

Lunghezza: 5 Km. il percorso qua descritto e che è frutto di due esplorazioni, noi nella prima ne abbiamo fatto invece circa 9 Km.

Dislivello: 250 circa quelli del percorso qua proposto, 550 m. circa quelli fatti da noi.

Difficoltà: EE per infrascamento e necessità di sapersi orientare e scegliere la strada giusta sia la deviazione per la sommità del promontorio sopra Deiva, sia la discesa all Camping Framura dalla Rocca du Ciappon, in particolare gli ultimi metri prima di raggiungere un rudere di casa subito sopra il Porticciolo, sono più instabili e meno chiari, anche se esiste una possibilità, poco evidente comunque, di passare più facilmente. EE anche la cengia sotto la casa a fine Camping, non difficile ma comunque un poco stretta e un poco esposta e l’attraversamento della scogliera delle spiagge del Camping. Tutto il resto e quindi i brevi tratti di asfalto e la salita alla Rocca du Ciappon E. Consiglierei in ogni caso di non affrontare questo tipo di percorsi se non muniti di una traccia GPS, che potete chiedermi via mail, o se non si è pratici del posto e non si ama ravanare nelle spine o peggio….

Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino all’uscita di Deiva, quindi si scende verso il mare e verso il centro di Deiva per passare quindi davanti alla stazione, poi sotto il sottopasso e, quindi, proseguire dritti fino alla svolta a sinistra di Via Guidobono, che imbocchiamo. Da Via Guidobono arriviamo in breve in Via XX Settembre, dove parcheggiamo nelle strisce blu, gratuite fino a maggio.

Percorso a a piedi: dal parcheggio continuiamo in via XX Settembre verso il mare e imbocchiamo quindi il ponte sulla sinistra. E, alla fine dello stesso, prendiamo ancora a sinistra per circa 100 metri, per prendere quindi a destra la stretta stradina asfaltata diretta al Camping Framura. Dopo 150 metri circa passiamo a fianco della partenza del sentiero verdeazzurro per Framura, ma noi continuiamo sulla stradina giungendo in vista dell’ampia spiaggia di Deiva e, quindi, in corrispondenza di una casa rosa sulla destra. e poco prima di una galleria, prendiamo un sentiero sulla sinistra che inizia con una breve rampa cementata. Dopo circa 200 metri di sentiero e a 50 metri circa di quota, troviamo sulla destra una deviazione che consente di arrivare sulla sommità del promontorio, con vista panoramica su Deiva da una parte e la costa est dall’altra.La deviazione è un po’ infrascata e arriva su due sommità distinte, entrambe con resti di postazioni militari, in circa 150 metri di percorso. Tornati dalla deviazione riprendiamo la salita verso la Rocca du Ciappon. Poco prima di raggiungere tale località, a quota 230 circa, troviamo un cartello indicatore che indica di proseguire in salita per Deiva. In questo punto noi prendiamo invece a destra, in discesa, una traccia non segnata ma chiara, anche se più avanti presenta indubbiamente punti più infrascati e decisamente meno chiari. Procediamo quindi in discesa sul sentiero che, pur in certi tratti infrascato, si mantiene abbastanza riconoscibile fino a giungere a quota 65 circa. Da qui in poi occorre scendere dritti, alla meglio, dirigendosi verso un evidente rudere sul crinale del promontorio che stiamo percorrendo. Giungendo con qualche difficoltà al rudere (terreno infrascato, ripido e sdrucciolevole), oltre a godere di una bella vista, è possibile, sia scendere alla sottostante scogliera (meglio comunque avere con sé una corda), sia imboccare una traccia sulla destra che permette di scendere al sottostante camping; volendo scendere più facilmente è possibile poi, pochi metri prima di arrivare al rudere, prendere una traccia poco visibile sulla destra che, in pochi metri porta ad incrociare un sentiero che, imboccato verso, sinistra, porta nuovamente in pochi metri e senza difficoltà, al rudere in questione. Raggiunto quindi il rudere, in un modo o nell’altro, prendiamo la traccia sulla destra e proseguiamo dritti e in piano per poco meno di 200 metri (traccia chiara, ma decisamente infrascata) e, quindi, compiamo un tornante per scendere in circa 80 metri alla stradina asfaltata del camping Framura. Da qui merita visitare le bellissime scogliere e, quindi, proseguiamo verso est sulla stradina del camping attraversando subito una breve galleria giungendo così alle belle scogliere ammirate scendendo dalla Rocca du Ciappon e alla casa posizionata sopra di esse. Dalla casa si può quindi scendere alla sottostante scogliera e percorrerla poi, su una divertente cengetta verso est, almeno fino a giungere sopra ai bei scogli che delimitano quasi una piscina naturale. Da qui in poi credo che sia possibile proseguire ancora un po’, ma non credo per molto dalle foto guardate poi su google earth, purtroppo però nell’occasione non ho avuto possibilità di continuare e verificare essendo iniziato a piovere. Visitata questa prima scogliera torniamo indietro riattraversando la breve galleria e, subito dopo la stessa, prendiamo la rampa cementata verso sinistra, che porta ad un piccolo porto, in località denominata, appunto, Porticciolo. Da qui è possibile percorrere la scogliera verso est, con bei panorami, proprio appena sotto al rudere in precedenza raggiunto (non facilmente raggiungibile da qui comunque). Visitata anche questa scogliera torniamo alla stradina del camping e, quindi, ci portiamo sulla sinistra, costeggiando la recinzione del camping per una sessantina di metri, dove troviamo un buco nella recinzione che consente di scendere, con attenzione, alla sottostante scogliera. Percorriamo quindi la scogliera verso ovest, passando poi ad attraversare una spiaggia, quindi di nuovo scogliera e poi un sentierino adiacente, dall’esterno, alla recinzione del camping, dopo il quale scendiamo nuovamente alla scogliera e risaliamo subito sotto la recinzione percorrendo un breve tratto in cemento che ci porta ad un’ultima spiaggetta prima di una nuova galleria, ormai fuori dal camping; da quest’ultima spiaggetta risaliamo brevemente alla strada asfaltata e la imbocchiamo verso sinistra, attraversando quindi la galleria e passando poco dopo davanti al bivio per il sentiero che abbiamo imboccato all’inizio della nostra gita passando stavolta dritti. Da questo punto in poi ripercorriamo a ritroso la strada dell’andata per giungere in breve al parcheggio.

Conclusioni: giro breve ma che prende decisamente più tempo di quanto si potrebbe pensare dato l’infrascamento, le difficoltà a muoversi sulle scogliere e quelle di orientamento, nonostante questo il percorso merita sicuramente per le belle scogliere che si vedono dall’alto e si percorrono poi dal basso. I sentieri qui descritti possono poi essere usati anche per interessanti anelli tra Deiva e Framura, più di difficile percorrenza indubbiamente, ma sicuramente decisamente più panoramici del normale sentiero verdeazzurro. Da rilevare poi che il giro descritto permette di attraversare le scogliere sottostanti il camping Framura senza scavalcare alcuna recinzione e passando all’interno dello stesso solo per i pochi metri che consentono di attraversare la stradina che lo percorre e, quindi, direi, senza che la cosa possa dare fastidio ad alcuno.

Link alle foto:
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Re: Traversata Deiva - Framura

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Giovedì 8 dicembre 2016: Deiva (0) – Porticciolo (0) – Rocca du Ciappon (260) – Punta Apicchi (245) – Camping Nido del Gabbiano (140) – Framura (130) - Spiaggia Arena (0) – Spiaggia la Vallà (0) – Spiaggia Torsei (0) – Stazione Framura (5) – Framura (130) – Bivio Apicchi (265) - Rocca du Ciappon (260) - Case Serro (300) - Deiva (0).

Partecipanti: soundofsilence.

Lunghezza: 14 Km. Circa il percorso pulito, 18 Km. Il percorso fatto da me con varie esplorazioni.

Dislivello: 650 circa il dislivello del giro pulito, oltre 900 quelli fatti da me tra esplorazioni varie.

Difficoltà: EE le scogliere sotto il Camping Framura, EE la salita dal porticciolo alla Rocca du Ciappon, soprattutto per l’infrascamento e la necessità di sapersi orientare, ma anche per qualche punto ripido e sdrucciolevole, soprattutto nella parte bassa vicino al rudere di una casa. EE per infrascamento il sentiero che prosegue verso Deiva da Punta Apicchi, tutto il resto E.

Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino all’uscita di Deiva, quindi si scende verso il mare e verso il centro di Deiva per passare quindi davanti alla stazione, poi sotto il sottopasso e, quindi, proseguire dritti fino ad incrociare Corso Italia che imbocchiamo verso sinistra, superando un ponte, subito dopo il quale giriamo a sinistra e, quindi, dopo 100 metri, giriamo a destra in una stradina con indicazioni per il Camping Framura. Percorriamo la stretta stradina quindi fino a giungere in vista di una spiaggia, sopra la quale parcheggiamo nello spazio lasciato da alcune reti di recinzione soprastanti la predetta spiaggia.

Percorso a a piedi: dal parcheggio continuiamo verso est sulla strada asfaltata superando una breve galleria, oltre la quale ci troviamo di fronte al cancello del Camping Framura; qui scendiamo a destra alla sottostante spiaggetta e, quindi, prendiamo a sinistra costeggiando il recinto del Camping poco sotto lo stesso percorrendo una rampa cementata. Dopo una quarantina di metri scendiamo quindi alla scogliera e subito dopo risaliamo percorrendo un sentierino all’esterno della recinzione del camping fino dove possibile e, quindi, ridiscendiamo la scogliera e percorriamo la sottostante spiaggia verso est. Alla fine della spiaggia continuiamo sulla scogliera, sempre sotto la recinzione del Camping e, quindi, saliamo verso un varco nella recinzione da cui entriamo nel camping. Da qui, prima di attraversare la stradina asfaltata del camping ed imboccare il sentiero verso la Rocca du Ciappon, visitiamo più o meno brevemente le belle scogliere ad est del camping in cui ci troviamo; ci dirigiamo quindi verso est e in pochi metri ci troviamo di fronte all’imbocco di una galleria che percorriamo giungendo così a delle belle scogliere che ammireremo successivaente dall’alto salendo alla Rocca du Ciappon. Qui è presente anche una casa da cui si può scendere alla sottostante scogliera e percorrerla poi, su una divertente cengetta verso est, almeno fino a giungere sopra ai bei scogli che delimitano quasi una piscina naturale. Da qui in poi credo che sia possibile proseguire ancora un po’, ma non credo per molto dalle foto guardate poi su google earth, purtroppo però nell’occasione non ho avuto possibilità di continuare e verificare. Visitata questa prima scogliera torniamo indietro riattraversando la breve galleria e, subito dopo la stessa, prendiamo la rampa cementata verso sinistra, che porta ad un piccolo porto, in località denominata, appunto, Porticciolo. Da qui è possibile percorrere la scogliera verso est, con bei panorami, proprio appena sotto al rudere di una casa (non facilmente raggiungibile da qui comunque) che raggiungeremo in seguito. Visitata anche questa scogliera torniamo alla stradina del camping e la percorriamo per pochi metri verso ovest, per prendere un sentiero sulla destra (cartello del parco) un po’ infrascato ma chiaro. Dopo un’ottantina di metri in leggera salita giungiamo ad un tornante dove il sentiero continua sulla destra ancora più infrascato, ma sempre individuabile. In poco meno di 200 metri di sentiero pianeggiante giungiamo quindi al rudere di una casa in bella posizione panoramica sulle scogliere prima percorse. Da qui possiamo salire dritti ripidamente su terreno sdrucciolevole ad una soprastante traccia, ma è più semplice e consigliabile tornare indietro una ventina di metri sul sentiero di accesso al rudere e prendere una traccettina infrascata sulla destra che porta più facilmente al sentiero soprastante. Giunti qui in un modo o nell’altro si prosegue dritti ancora per qualche decina di metri fino a trovarci su una traccia più evidente (dovremmo anche trovare un cartello del parco o qualcosa di simile). Seguiamo quindi il sentiero in ripida salita, cercando di non perderlo, fino a giungere, a quota 230 circa, ad un cartello con indicazione per Framura. Da qui ancora una novantina di metri e giungiamo alla Rocca du Ciappon dove incrociamo la sterrata del sentiero verdeazzurro che seguiamo sulla destra. Seguiamo quindi la sterrata, pressoché pianeggiante, per circa un Km., trovandoci così in località Bivio Apicchi, dove prendiamo a destra per giungere in breve all’area picnic della Punta Apicchi, in posizione panoramica. Da qui proseguiamo sulla sinistra sul vecchio sentiero verdeazzurro, ormai non pi in uso, un po’ infrascato, ma percorribile senza grossi problemi. In circa 550 metri giungiamo comunque ad una strada asfaltata, che imbocchiamo verso destra. Dopo circa 130 metri troviamo sulla destra il bivio per il Camping il nido del Gabbiano. Nell’occasione ho provato a vedere se era ancora percorribile il sentiero che passando da tale Camping portava alle spiagge sottostanti e a Framura, ma, dopo una dura lotta con infrascamenti vari, mi sono dovuto arrendere ormai giunto solo a una sessantina di metri sopra il livello del mare; qui in effetti il sentiero comincia a diventare pericoloso (oltre che infrascato), causa frane e ho preferito non proseguire oltre, anche se, usando una corda, sarebbe stato possibile andare ancora avanti e verificare meglio la situazione, magari lo farò in futuro, anche se sembra difficile riuscire a passare, peccato comunque aver dovuto rinunciare ad un percorso sicuramente panoramico, ma vi è da dire che alla spiaggia a cui credo scendesse il sentiero sono arrivato comunque da altro percorso. Continuando invece dritti ed evitando il bivio per il Nido del Gabbiano si giunge dopo 700 metri circa ad un nuovo bivio sulla destra; questo sentiero dovrebbe ricollegarsi col prededente del Nido del Gabbiano, ma anche qui l’infrascamento sembra impedirne la percorrenza, anche se, in questo caso, si sarebbe potuto proseguire e mi sono fermato di fronte a difficoltà non insormontabili; proseguendo invece sull’asfalto si giunge quindi dopo poco più di 500 metri in paese a Framura (frazione Setta) dove prendiamo a destra il sentiero verdeazzurro tra le case del paese. Giunti in vista della Chiesa lasciamo il sentiero segnato e prendiamo a destra giungendo in circa 200 metri ad un cartello che segnala di scendere a sinistra per la Spiaggia Arena; ignoriamo tale bivio e proseguiamo quindi dritti su un sentiero che ci porterà comunque su tale spiaggia, ma più a ovest. Seguiamo quindi il chiaro e pulito sentiero fino alla spiaggia, dove, volendo possiamo brevemente andare verso ovest fino alla fine della spiaggia, per poi tornare indietro e proseguire verso est. Traversiamo quindi tutta la spiaggia Arena e arriviamo alla successiva La Vallà, dove inizia un percorso pedonale fino alla Spiaggia Torsei. Seguiamo quindi tale percorso e arriviamo alla spiaggia Torsei e, volendo, saliamo fino alle panoramiche rocce immediatamente ad est della spiaggetta. Visitate tali rocce, con bella vista sulla Madonnina di Framura, torniamo sui nostri passi fino alla spiaggetta e imbocchiamo il sentiero sulla destra che in circa 100 metri raggiunge il sentiero verdeazzurro, pochi metri sopra la stazione di Framura. Seguiamo quindi il sentiero verdeazzurro verso ovest fino alla frazione Setta, già attraversata all’andata, e alla soprastante strada asfaltata. Dal punto in cui il sentiero verdeazzurro raggiunge l’asfalto torniamo indietro (destra) una sessantina di metri e imbocchiamo il sentiero sulla sinistra diretto a Fooce del Prato e Case Serro. Dopo poco meno di 800 metri giungiamo quindi ad una strada asfaltata che imbocchiamo verso sinistra in discesa. Percorriamo quindi circa 400 metri di asfalto, perdendo una quarantina di metri di quota, per rincontrare quindi il sentiero verdeazzurro che imbocchiamo sulla destra. In circa 500 metri di sentiero ci ritroviamo quindi al bivio Apicchi, dove eravamo passati all’andata; da qui ripercorriamo a ritroso la sterrrata fatta all’andata per circa un Km., fino a ritrovarci in località Rocca du Ciappon; qui prendiamo a destra in salita e in 400 metri circa giungiamo in località Case Serro, da dove incomincia la discesa del ritorno verso Deiva. Seguiamo quindi il sentiero segnato fino a giungere alla stradina asfaltata, percorsa all’andata per giungere al parcheggio, che imbocchiamo verso sinistra e, in circa 170 metri, raggiungiamo la macchina.

Conclusioni: anello che coniuga il classico sentiero verdeazzurro tra Deiva e Framura con un più interessante percorso attraverso belle scogliere e spiagge, consentendo di fare un anello quasi perfetto tra le due località. Molto belle le scogliere presso e oltre il Camping Framura e, altrettanto le spiagge del paese di Framura, vale sicuramente la pena quindi di affrontare un po’ di infrascamento risalendo dal Porticciolo verso la Rocca du Ciappon, è consigliabile però affrontare tale percorso muniti di traccia gps (che fornisco volentieri a chi me la chiedesse) o essendo esperti della zona, dato il non facile orientamento.....

Link alle foto:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mar ... cciolo.htm

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Re: Traversata Deiva - Framura

Post by teo-85 »

Complimenti per il giro Sound =D> Conoscevo la zona di Deiva ma non tanto quella di Framura... mi sembra comunque di capire che, a parte il verde azzurro, sono tutte tracce di sentieri da rinvenire... Splendide foto : Thumbup :
Come tempi, mediamente bastano 4 ore??
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Re: Traversata Deiva - Framura

Post by soundofsilence »

teo-85 wrote:Complimenti per il giro Sound =D> Conoscevo la zona di Deiva ma non tanto quella di Framura... mi sembra comunque di capire che, a parte il verde azzurro, sono tutte tracce di sentieri da rinvenire... Splendide foto : Thumbup :
Come tempi, mediamente bastano 4 ore??
Beh a me ci sono volute due gite per "costruire" il percorso completo, e, magari qualcosa ancora si potrebbe fare per scendere dal Nido del Gabbiano a Framura, percorso molto bello, però infrascato nella prima parte e franato nella seconda. Io sono arrivato a una 70 di metri s.l.m., ma poi diventava pericoloso, però con una corda non era difficile andare qualche metro più avanti e vedere come era il pendio finale, mi è rimasto in effetti il dubbio che possa essere percorribile... Più avanti poi c'è un altro sentiero infrascato che, scendendo dall'asfalto, probabilmente arriva al mare, anche questo non ho avuto tempo di verificarlo, ma forse non ne vale la pena perchè comunque dovrebbe arrivare alla spiaggia Arena, dove ci si arriva decisamente più comodamente. Tornando al giro da me fatto i tempi sono sempre difficili da dire, dipende da come uno va veloce e quanto si deve fermare per scegliere la direzione giusta. Diciamo che, ad occhio e croce, per metterci 4 ore a/r bisogna andare veloci e non avere dubbi sul percorso, cosa che ritengo impossibile per chi lo affrontasse per la prima volta. Poi c'è anche un tratto, non lungo, di scogliera, che magari si può evitare passando più velocemente per la strada del camping, se lo si vuole fare, però un'occhiata invece le scogliere ad est del Porticciolo la meritano sicuramente, e anche lì un pò di tempo ci parte.... Credo sia inevitabile quindi dedicarci una giornata intera. Lo stato dei sentieri non segnati (più propriamente direi ex-segnati) non è comunque terribile e per buona parte sono facilmente riconoscibili, c'è però qualche punto critico soprattutto la primissima parte della salita dai ruderi della casa sopra il Porticciolo, che possono mettere in difficoltà. Però se ce l'ho fatta io in due volte, direi che seguendo le mie indicazioni ce la si può fare sicuramente in 3....
A parte gli scherzi, in una giornata dovresti farcela, meglio indubbiamente se hai un GPS e ti do la traccia, o quantomeno una mappa.
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