Trensasco – Forte Diamante – Forte Fratello Minore
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Trensasco – Forte Diamante – Forte Fratello Minore
Mercoledì 21-5-2008 – Trensasco – Forte Diamante – Forte Fratello Minore
Partecipanti: Erika e Davide.
Gita strappata coi denti tra il maltempo, il vaccino della Laura la mattina alle 8,10 e la recita della Federica alle 14,30…
Parcheggio davanti al bar, ristorante quello che è in cima alla salita di Trensasco, in mezzo a vari cartelli di divieto di sosta e proprietà privata, non ufficiali e che non si capisce bene che zona delimitino, in ogni caso il locale sembra chiuso e spazio ce n’è a volontà, quindi non ci facciamo problemi a parcheggiare. Il sentiero nonostante la grande affluenza che sempre registra (anche stamattina incontriamo parecchia gente…) in certi punti è invaso dalla vegetazione. Ma la sorpresa più brutta è il restauro del forte Diamante: a mio parere è orribile il forte di 2 colori, possibile che non si sia più capaci a usare le pietre? Non potevano semmai restaurarlo solo all’interno o anche lasciarlo com’era dopotutto non è certo più pericolante del fratello minore…
Effetto collaterale del restauro è il nuovo cancello che non permette di entrare dal portone, credo si possa entrare, come si faceva una volta, dal muro di cinta del cortile, in corrispondenza di alcune pietre ammonticchiate per facilitare (non poi tanto però…) la salita, stavolta però, non ce la sentiamo di scavalcare il muro e anzi mi meraviglio di come posso aver fatto tanti anni fa a riuscirci senza problemi (o forse me li sono dimenticati…) e non posso garantire che non vi siano altri ostacoli all’interno che impediscono anche questa via d’accesso.
In ogni caso se ci tornerò ancora mi porterò una scala….
Proseguo poi verso il Fratello Minore e lo trovo perfettamente identico all’ultima volta che c’ero stato, qui non c’è l’ombra di un restauro, eppure le scale del torrione ne avrebbero un certo bisogno, ma, anche qui, forse basterebbe portare un asse di legno e magari anche mettere un materasso sotto…
Vorrei invece dare un’occhiata ai sotterranei, che non ricordo di aver mai visitato, ma la mancanza di una lampada mi fa decidere, dopo qualche tentennamento, per il no, dopotutto anche le scale che scendono non sembrano tanto in buono stato e senza vederci potrei anche riuscire, con un po’ d’impegno, a farmi male….
Ultima nota al ritorno in macchina mi trovo una zecca sui pantaloni, nonostante il tempo non lo testimoni, la stagione è probabilmente troppo avanzata per quote così basse…
Diamante: com'era e com'è (purtroppo)
Partecipanti: Erika e Davide.
Gita strappata coi denti tra il maltempo, il vaccino della Laura la mattina alle 8,10 e la recita della Federica alle 14,30…
Parcheggio davanti al bar, ristorante quello che è in cima alla salita di Trensasco, in mezzo a vari cartelli di divieto di sosta e proprietà privata, non ufficiali e che non si capisce bene che zona delimitino, in ogni caso il locale sembra chiuso e spazio ce n’è a volontà, quindi non ci facciamo problemi a parcheggiare. Il sentiero nonostante la grande affluenza che sempre registra (anche stamattina incontriamo parecchia gente…) in certi punti è invaso dalla vegetazione. Ma la sorpresa più brutta è il restauro del forte Diamante: a mio parere è orribile il forte di 2 colori, possibile che non si sia più capaci a usare le pietre? Non potevano semmai restaurarlo solo all’interno o anche lasciarlo com’era dopotutto non è certo più pericolante del fratello minore…
Effetto collaterale del restauro è il nuovo cancello che non permette di entrare dal portone, credo si possa entrare, come si faceva una volta, dal muro di cinta del cortile, in corrispondenza di alcune pietre ammonticchiate per facilitare (non poi tanto però…) la salita, stavolta però, non ce la sentiamo di scavalcare il muro e anzi mi meraviglio di come posso aver fatto tanti anni fa a riuscirci senza problemi (o forse me li sono dimenticati…) e non posso garantire che non vi siano altri ostacoli all’interno che impediscono anche questa via d’accesso.
In ogni caso se ci tornerò ancora mi porterò una scala….
Proseguo poi verso il Fratello Minore e lo trovo perfettamente identico all’ultima volta che c’ero stato, qui non c’è l’ombra di un restauro, eppure le scale del torrione ne avrebbero un certo bisogno, ma, anche qui, forse basterebbe portare un asse di legno e magari anche mettere un materasso sotto…
Vorrei invece dare un’occhiata ai sotterranei, che non ricordo di aver mai visitato, ma la mancanza di una lampada mi fa decidere, dopo qualche tentennamento, per il no, dopotutto anche le scale che scendono non sembrano tanto in buono stato e senza vederci potrei anche riuscire, con un po’ d’impegno, a farmi male….
Ultima nota al ritorno in macchina mi trovo una zecca sui pantaloni, nonostante il tempo non lo testimoni, la stagione è probabilmente troppo avanzata per quote così basse…
Diamante: com'era e com'è (purtroppo)
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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si è di un giallino che fa rabbrividire. Se proprio dovevano pitturarlo magari di grigio ( che magari si avvicina di più al color dell pietra ).scinty wrote:Quanto bel verde!
Belle foto mi piace la 17°!
Perchè "com'è (purtroppo)"?
Guarda un pò qui questa foto di Bade rende bene il contrasto dei colori ( pietra e giallino ).
Ciaooo
Chi sale sulle montagne cerca un punto di vista diverso del mondo che è abituato a vedere tutti i giorni.
roberto_sarmenti@hotmail.com
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Quando ero andato io si entrava nel forte attraverso il cancello, che aveva una sbarra divelta.
Ero riuscito anche a salire sulla terrazza del fratello minore, arrampicandomi sul muro a fianco delle scale crollate...Colsub aveva girato un video-testimonianza
Ero riuscito anche a salire sulla terrazza del fratello minore, arrampicandomi sul muro a fianco delle scale crollate...Colsub aveva girato un video-testimonianza
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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restailyng decisamente poco efficace; era meglio prima a giudicare dalle foto! Sono anni che voglio fare il giro dei forti sopra Genova ma il marito continua a puntare i piedi; prima o poi ce lo lascio e vado da sola
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Si in effetti noi nelle foto abbiamo cercato di nascondere il più possibile la parte restaurata....Sarme wrote: Guarda un pò qui questa foto di Bade rende bene il contrasto dei colori ( pietra e giallino ).
Ciaooo
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Avevi intuito bene, abbi più fiducia nel tuo intuito....scinty wrote:
Ah ecco... avevo intuito che c'entravo il restyling...
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Complimenti! io non ho neanche osato pensarci...alec wrote: Ero riuscito anche a salire sulla terrazza del fratello minore, arrampicandomi sul muro a fianco delle scale crollate...Colsub aveva girato un video-testimonianza
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idem....antolino wrote:io quando ero giovane e forte scalai la cerchia interna delle mura ed entrai..
Però so che lo posso fare anche adesso e questa consapevolezza basta a soddisfarmi pienamente e non sento alcun bisogno di dimostrazioni pratiche....
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Già salire in cima al Forte Diamante si può godere di un bel panorama.soundofsilence wrote:Complimenti! io non ho neanche osato pensarci...alec wrote: Ero riuscito anche a salire sulla terrazza del fratello minore, arrampicandomi sul muro a fianco delle scale crollate...Colsub aveva girato un video-testimonianza
Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
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Do you speak English?
Belandi!
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Credevo parlassimo di Fratello minore...Colsub wrote:Già salire in cima al Forte Diamante si può godere di un bel panorama.
amore per la vita...
l'amore vince sempre...
http://olaszultanulok.wordpress.com/" onclick="window.open(this.href);return false; - lezioni di italiano
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Hai ragione..ho fatto confusione iosilenceofsound wrote:Credevo parlassimo di Fratello minore...Colsub wrote:Già salire in cima al Forte Diamante si può godere di un bel panorama.
Chiedo venia
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Beh siamo quantomeno pari....Colsub wrote:Hai ragione..ho fatto confusione io
Chiedo venia
Anch'io ho fatto confusione e usato il nickname di mia moglie....
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alec wrote:Quando ero andato io si entrava nel forte attraverso il cancello, che aveva una sbarra divelta.
Ero riuscito anche a salire sulla terrazza del fratello minore, arrampicandomi sul muro a fianco delle scale crollate...Colsub aveva girato un video-testimonianza
anche io.. c'era un nido di barbagianni ( credo ) oltre il parapetto della torre sommitale..
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
dunque, ieri pomeriggio mentre facevo due passi sull'acquedotto col cane nel tratto tra fossato cicala e la presa di trensasco, ho trovato un sentiero segnalato con fascia bianca e rossa tipo CAI e la dicitura FORTE DIAMANTE.. c'è qualcuno che ne sa di più, visto che io non mi son fermato a guardare e curiosare??
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Dovrebbe essere il sentiero che parte da via Piacenza, sale la collina di Preli, incrocia la sterrata dell'Acquedotto De Ferrari Galliera, arriva nei pressi di Passo Giandino e poi tira su, arriva al Diamante e scende a Bolzaneto rasentando S. Lorenzo di Casanova. Mi pare che recentemente i segnali siano stati rinfrescati dal Cai. Ne parla Andrea Parodi nel libro "I monti di Genova".
Io un paio d'anni fa lo fatto in discesa, proprio dal Diamante, e i segnali erano ormai sbiaditi.
Tra l'altro l'inizio era segnalato, in via Piacenza, dalla classica segnalazione a freccia del Cai, che però deve essere stata rimossa o spostata. Su di essa era indicato che il sentiero era stato creato insieme alla Fie e per questo mi chiedo perchè questo itinerario come altri nati da un lavoro comune (anche se non hanno il segnalamento Fie) non vengano riportati nella Guida Fie e nelle sue cartine.
Io un paio d'anni fa lo fatto in discesa, proprio dal Diamante, e i segnali erano ormai sbiaditi.
Tra l'altro l'inizio era segnalato, in via Piacenza, dalla classica segnalazione a freccia del Cai, che però deve essere stata rimossa o spostata. Su di essa era indicato che il sentiero era stato creato insieme alla Fie e per questo mi chiedo perchè questo itinerario come altri nati da un lavoro comune (anche se non hanno il segnalamento Fie) non vengano riportati nella Guida Fie e nelle sue cartine.
pace e bene
il sentiero che parte da via piacenza e sale per salita preli non mi risulta abbia una segnaletica bianca (ma solo rossa) ma non ricordo come sia fatta..terralba wrote:Dovrebbe essere il sentiero che parte da via Piacenza, sale la collina di Preli, incrocia la sterrata dell'Acquedotto De Ferrari Galliera, arriva nei pressi di Passo Giandino e poi tira su, arriva al Diamante e scende a Bolzaneto rasentando S. Lorenzo di Casanova. Mi pare che recentemente i segnali siano stati rinfrescati dal Cai. Ne parla Andrea Parodi nel libro "I monti di Genova".
Io un paio d'anni fa lo fatto in discesa, proprio dal Diamante, e i segnali erano ormai sbiaditi.
Tra l'altro l'inizio era segnalato, in via Piacenza, dalla classica segnalazione a freccia del Cai, che però deve essere stata rimossa o spostata. Su di essa era indicato che il sentiero era stato creato insieme alla Fie e per questo mi chiedo perchè questo itinerario come altri nati da un lavoro comune (anche se non hanno il segnalamento Fie) non vengano riportati nella Guida Fie e nelle sue cartine.
Al mondo ci sono solo DUE cose "infinite":
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.
Albert Einstein.
- l'universo
- la stupidità umana
Solo che sulla prima non sono sicuro.
Albert Einstein.
Se non sbaglio era un triangolo rosso. Comunque ho usato il condizionale, non sono più salito su quel versante. Potrebbe darsi che, in fase di risistemazione del sentiero, sullo stesso itinerario sia stata tracciata anche la segnaletica Cai, o magari, ha sostituito il triangolo. Comunque, solo ipotesi: o andiamo a vedere direttamente oppure speriamo che qualcuno intervenga dandoci le notizie giuste.trigi wrote:il sentiero che parte da via piacenza e sale per salita preli non mi risulta abbia una segnaletica bianca (ma solo rossa) ma non ricordo come sia fatta..terralba wrote:Dovrebbe essere il sentiero che parte da via Piacenza, sale la collina di Preli, incrocia la sterrata dell'Acquedotto De Ferrari Galliera, arriva nei pressi di Passo Giandino e poi tira su, arriva al Diamante e scende a Bolzaneto rasentando S. Lorenzo di Casanova. Mi pare che recentemente i segnali siano stati rinfrescati dal Cai. Ne parla Andrea Parodi nel libro "I monti di Genova".
Io un paio d'anni fa lo fatto in discesa, proprio dal Diamante, e i segnali erano ormai sbiaditi.
Tra l'altro l'inizio era segnalato, in via Piacenza, dalla classica segnalazione a freccia del Cai, che però deve essere stata rimossa o spostata. Su di essa era indicato che il sentiero era stato creato insieme alla Fie e per questo mi chiedo perchè questo itinerario come altri nati da un lavoro comune (anche se non hanno il segnalamento Fie) non vengano riportati nella Guida Fie e nelle sue cartine.
pace e bene
no no, ragazzi, non facciamo confusione.. quello che sale per preli ha un triangolo rosso e lo conosco,
quello di cui parlo io è un altro sentiero e parte dai pressi della chiesa di san gottardo sale sull'acquedotto e poi si inerpica su per la montagna, il segnavia è la striscia bianca e rossa del cai e dice FORTE DIAMANTE..
quello di cui parlo io è un altro sentiero e parte dai pressi della chiesa di san gottardo sale sull'acquedotto e poi si inerpica su per la montagna, il segnavia è la striscia bianca e rossa del cai e dice FORTE DIAMANTE..
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Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
antolino wrote:no no, ragazzi, non facciamo confusione.. quello che sale per preli ha un triangolo rosso e lo conosco,
quello di cui parlo io è un altro sentiero e parte dai pressi della chiesa di san gottardo sale sull'acquedotto e poi si inerpica su per la montagna, il segnavia è la striscia bianca e rossa del cai e dice FORTE DIAMANTE..
Grazie per la precisazione. Da quello che dici potrei supporre che salga lungo il versante destro idrografico della vallata del Trensasco e, raggiunta la sterrata dell'acquedotto DFG vada al Diamante, in posizione mediana tra il sentiero che viene da Preli e l'allacciamento Fie fra il valico di Trensasco e il forte. Rappresenta una variante piuttosto interessante. Sicuramente qualcuno ne saprà di più. Attendiamo notizie.
pace e bene
allora, tanta era la curiosità che oggi ho preso il cane e sono andato a farlo..
dunque il sentiero è segnato bianco rosso CAI con la dicitura AQ1 azzardo, acquedotto?? boh.. comincia a san gottardo dalle scalette della chiesa e raggiunge l'acquedotto storico che taglia a metà, poi sale deciso per fasce abbandonate fino a raggiungere lo spartiacque tra la valletta di fossato cicala e la valle di trensasco, molto belle le vedute sulla media val bisagno, sciorba ecc ecc.. sempre seguendo lo spartiacque ( a volte per tracce di metanodotto ) si sale senza soluzione di continuità fino ad intersecare l'acquedotto DFG, lo si taglia trasversalmente e si sale più dolcemente (sempre segnavia biancorosso) fino a intersecare il sentiero FIE RIGHI-SANTUARIO DELLA VITTORIA nei pressi di tralicci abbandonati , da lì in poi non ho più seguito il sentiero ma da quello che ho potuto vedere da lontano la segnalazione pare tagliare le pendici sudest dell'ex forte fratello maggiore fino al pianoro antistante l'attacco della strada militare a zig zag che sale al diamante.
dunque il sentiero è segnato bianco rosso CAI con la dicitura AQ1 azzardo, acquedotto?? boh.. comincia a san gottardo dalle scalette della chiesa e raggiunge l'acquedotto storico che taglia a metà, poi sale deciso per fasce abbandonate fino a raggiungere lo spartiacque tra la valletta di fossato cicala e la valle di trensasco, molto belle le vedute sulla media val bisagno, sciorba ecc ecc.. sempre seguendo lo spartiacque ( a volte per tracce di metanodotto ) si sale senza soluzione di continuità fino ad intersecare l'acquedotto DFG, lo si taglia trasversalmente e si sale più dolcemente (sempre segnavia biancorosso) fino a intersecare il sentiero FIE RIGHI-SANTUARIO DELLA VITTORIA nei pressi di tralicci abbandonati , da lì in poi non ho più seguito il sentiero ma da quello che ho potuto vedere da lontano la segnalazione pare tagliare le pendici sudest dell'ex forte fratello maggiore fino al pianoro antistante l'attacco della strada militare a zig zag che sale al diamante.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Perfetto, grazie delle preziose informazioni. Direi che è un sentiero che permette una nuova soluzione di itinerario circolare diversa dalle solite.
E già che ci sono, visto che ne siamo venuti a conoscenza solo perchè qualcuno con gli occhi bene aperti ha inciampato dentro questo nuovo sentiero, chiedo a tutti (e chiedo venia se per caso se n'è già parlato nella sezione dedicata alle pubblicazioni): dove si possono reperire informazioni sugli itinerari Cai? Esiste una guida tipo quella della Fie? Qualche sito in cui andare a cercare informazioni? Una cartina, ancora modello Fie, su cui cercare?
E perchè, se non esiste, non realizzare una guida unificata dei sentieri segnalati (Cai, Fie e, aggiungo io, di quelli più o meno ufficiali che ogni tanto si scorgono andando per monti)? Certo non è semplice, però magari anche noi di Quotazero possiamo dare una spinta a qualche ente, gruppo, editore di buona volontà.
E già che ci sono, visto che ne siamo venuti a conoscenza solo perchè qualcuno con gli occhi bene aperti ha inciampato dentro questo nuovo sentiero, chiedo a tutti (e chiedo venia se per caso se n'è già parlato nella sezione dedicata alle pubblicazioni): dove si possono reperire informazioni sugli itinerari Cai? Esiste una guida tipo quella della Fie? Qualche sito in cui andare a cercare informazioni? Una cartina, ancora modello Fie, su cui cercare?
E perchè, se non esiste, non realizzare una guida unificata dei sentieri segnalati (Cai, Fie e, aggiungo io, di quelli più o meno ufficiali che ogni tanto si scorgono andando per monti)? Certo non è semplice, però magari anche noi di Quotazero possiamo dare una spinta a qualche ente, gruppo, editore di buona volontà.
pace e bene
Il sentiero della FIE è stato sistemato (come altri in provincia di Genova) dal CAI (in questo caso Bolzaneto) che ne cura la manutenzione.terralba wrote:Dovrebbe essere il sentiero che parte da via Piacenza, sale la collina di Preli, incrocia la sterrata dell'Acquedotto De Ferrari Galliera, arriva nei pressi di Passo Giandino e poi tira su, arriva al Diamante e scende a Bolzaneto rasentando S. Lorenzo di Casanova. Mi pare che recentemente i segnali siano stati rinfrescati dal Cai. Ne parla Andrea Parodi nel libro "I monti di Genova".
Io un paio d'anni fa lo fatto in discesa, proprio dal Diamante, e i segnali erano ormai sbiaditi.
Tra l'altro l'inizio era segnalato, in via Piacenza, dalla classica segnalazione a freccia del Cai, che però deve essere stata rimossa o spostata. Su di essa era indicato che il sentiero era stato creato insieme alla Fie e per questo mi chiedo perchè questo itinerario come altri nati da un lavoro comune (anche se non hanno il segnalamento Fie) non vengano riportati nella Guida Fie e nelle sue cartine.
Sull'altro sentiero non ne so nulla anche se ho notato i segni bianco-rossi in prossimità dell'incrocio con la sterrata dell'acquedotto.
Ma ora Antolino ci ha tolto tutti i dubbi.
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
paolo59 wrote:Il sentiero della FIE è stato sistemato (come altri in provincia di Genova) dal CAI (in questo caso Bolzaneto) che ne cura la manutenzione.terralba wrote:Dovrebbe essere il sentiero che parte da via Piacenza, sale la collina di Preli, incrocia la sterrata dell'Acquedotto De Ferrari Galliera, arriva nei pressi di Passo Giandino e poi tira su, arriva al Diamante e scende a Bolzaneto rasentando S. Lorenzo di Casanova. Mi pare che recentemente i segnali siano stati rinfrescati dal Cai. Ne parla Andrea Parodi nel libro "I monti di Genova".
Io un paio d'anni fa lo fatto in discesa, proprio dal Diamante, e i segnali erano ormai sbiaditi.
Tra l'altro l'inizio era segnalato, in via Piacenza, dalla classica segnalazione a freccia del Cai, che però deve essere stata rimossa o spostata. Su di essa era indicato che il sentiero era stato creato insieme alla Fie e per questo mi chiedo perchè questo itinerario come altri nati da un lavoro comune (anche se non hanno il segnalamento Fie) non vengano riportati nella Guida Fie e nelle sue cartine.
Sull'altro sentiero non ne so nulla anche se ho notato i segni bianco-rossi in prossimità dell'incrocio con la sterrata dell'acquedotto.
Ma ora Antolino ci ha tolto tutti i dubbi.
Ciao, Paolo. Ma se è un sentiero Fie, per quanto sistemato dal Cai, perché non compare nella "Guida agli itinerari escursionistici" della Fie? E visto che Cai e Fie collaborano su tante cose, cosa osta a realizzare una guida unificata dei rispettivi sentieri?
pace e bene
Non so sulla Guida se è aggiornato ma sul sito della FIE ligure il sentiero risulta...terralba wrote:paolo59 wrote:Il sentiero della FIE è stato sistemato (come altri in provincia di Genova) dal CAI (in questo caso Bolzaneto) che ne cura la manutenzione.terralba wrote:Dovrebbe essere il sentiero che parte da via Piacenza, sale la collina di Preli, incrocia la sterrata dell'Acquedotto De Ferrari Galliera, arriva nei pressi di Passo Giandino e poi tira su, arriva al Diamante e scende a Bolzaneto rasentando S. Lorenzo di Casanova. Mi pare che recentemente i segnali siano stati rinfrescati dal Cai. Ne parla Andrea Parodi nel libro "I monti di Genova".
Io un paio d'anni fa lo fatto in discesa, proprio dal Diamante, e i segnali erano ormai sbiaditi.
Tra l'altro l'inizio era segnalato, in via Piacenza, dalla classica segnalazione a freccia del Cai, che però deve essere stata rimossa o spostata. Su di essa era indicato che il sentiero era stato creato insieme alla Fie e per questo mi chiedo perchè questo itinerario come altri nati da un lavoro comune (anche se non hanno il segnalamento Fie) non vengano riportati nella Guida Fie e nelle sue cartine.
Sull'altro sentiero non ne so nulla anche se ho notato i segni bianco-rossi in prossimità dell'incrocio con la sterrata dell'acquedotto.
Ma ora Antolino ci ha tolto tutti i dubbi.
Ciao, Paolo. Ma se è un sentiero Fie, per quanto sistemato dal Cai, perché non compare nella "Guida agli itinerari escursionistici" della Fie? E visto che Cai e Fie collaborano su tante cose, cosa osta a realizzare una guida unificata dei rispettivi sentieri?
http://xoomer.alice.it/fieliguria/
vai nella Zona 3 l'ultimo in fondo....Bisognerebbe chiedere a chi ne sa di più sulla collaborazione..io so solo che a livello nazionale ci son problemi con la segnaletica FIE perchè si vorrebbe "uniformare" tutta la segnaletica a livello nazionale.
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
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Grazie della indicazione. Sulla guida cartacea (mi pare di tre-quattro anni fa e che credo sia l'ultima edita, ma se mi sbaglio correggetemi) non appare come, peraltro, altri itinerari.
Paolo, visto che sei del Cai ne approfitto per rilanciarti la mia domanda: dove si può trovare una documentazione completa dei sentieri Cai di Liguria?
Paolo, visto che sei del Cai ne approfitto per rilanciarti la mia domanda: dove si può trovare una documentazione completa dei sentieri Cai di Liguria?
pace e bene
Non saprei anche perchè in Liguria l'opera di segnalazione dei sentieri è da sempre stata svolta dai volontari della FIE. Prova a chiedere lumi al Conte, lui sicuramente saprà se esiste una documentazione più esaustiva.terralba wrote:Grazie della indicazione. Sulla guida cartacea (mi pare di tre-quattro anni fa e che credo sia l'ultima edita, ma se mi sbaglio correggetemi) non appare come, peraltro, altri itinerari.
Paolo, visto che sei del Cai ne approfitto per rilanciarti la mia domanda: dove si può trovare una documentazione completa dei sentieri Cai di Liguria?
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
Mi sono informato meglio in sezione ieri sera con il responsabile della sentieristica e il sentiero in questione segnato con il triangolo rosso non è tenuto dal CAI di Bolzaneto ma credo dal gruppo dei "Muntagnin". Il CAI Bolzaneto ha in manutenzione l'altro sentiero che parte da Bolzaneto e arriva al Righi con il rombo rosso.paolo59 wrote:Il sentiero della FIE è stato sistemato (come altri in provincia di Genova) dal CAI (in questo caso Bolzaneto) che ne cura la manutenzione.terralba wrote:Dovrebbe essere il sentiero che parte da via Piacenza, sale la collina di Preli, incrocia la sterrata dell'Acquedotto De Ferrari Galliera, arriva nei pressi di Passo Giandino e poi tira su, arriva al Diamante e scende a Bolzaneto rasentando S. Lorenzo di Casanova. Mi pare che recentemente i segnali siano stati rinfrescati dal Cai. Ne parla Andrea Parodi nel libro "I monti di Genova".
Io un paio d'anni fa lo fatto in discesa, proprio dal Diamante, e i segnali erano ormai sbiaditi.
Tra l'altro l'inizio era segnalato, in via Piacenza, dalla classica segnalazione a freccia del Cai, che però deve essere stata rimossa o spostata. Su di essa era indicato che il sentiero era stato creato insieme alla Fie e per questo mi chiedo perchè questo itinerario come altri nati da un lavoro comune (anche se non hanno il segnalamento Fie) non vengano riportati nella Guida Fie e nelle sue cartine.
Sull'altro sentiero non ne so nulla anche se ho notato i segni bianco-rossi in prossimità dell'incrocio con la sterrata dell'acquedotto.
Ma ora Antolino ci ha tolto tutti i dubbi.
Chiedo scusa per l'errata segnalazione
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
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