Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by antolino »

perdonate oltre alla modestissima tecnica e al risibile macchinario anche lo stramaledettissimo obiettivo appannato.. : WallBash :
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by Passa »

antolino wrote:perdonate oltre alla modestissima tecnica e al risibile macchinario anche lo stramaledettissimo obiettivo appannato.. : WallBash :
Ti sudava la macchina fotografica? :risataGrassa:
Fai sempre dei bei giri! Complimenti!
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by antolino »

non lo so, secondo me è che tenendola in tasca col sudore fa condensa.. :pensoso:
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by antolino »

Ciao oggi sentierino mangereccio..
da bavastrelli siamo saliti fino alla seconda Cappelletta con il doppio quadrato giallo, da lì per "Anello del rifugio" (triplo pallino giallo) abbiamo traversato sotto le pendici dell'Antola e del Cremado immergendoci in meravigliose faggete spoglie fino al passo della Colla da dove via croce gialla siam scesi a Lavazzuoli per una magnata leggendaria all'Osteria del Sole. Alla fine della pappata abbiamo raccolto le forze superstiti e con uno zaino in spalla ed uno nelle panze siam tornati a Bavastrelli per il percorso dell'andata. Naturalmente ci siam fermati a Torriglia a comprare il miele di castagne e i Canestrelli..... Inutile dire splendido giro, percorso con molta calma ad andatura molto lenta e rilassata.. il silenzio della faggeta, il tempo grigio che addormentava i sensi e favoriva pensieri paciosi e sonnolenti, il canto dei ruscelli.. un modo splendido di ricaricare le pile in vista della nuova settimana..

stasera tazza di brodino. :risataGrassa: :imbarazzo:
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by antolino »

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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by scinty »

Cosa farsi regalare di speciale per il compleanno?
Era da tanto tempo che sognavo di trascorrere una notte in tenda, e la voglia nata da una recente toccata e fuga sul Duso, in uno dei rari bei pomeriggi che abbiamo avuto, si è tramutata in un progetto concreto che da lì a poco abbiamo realizzato per festeggiare i miei... anni. Non si dice l'età di una donna... :mrgreen: tanto è inutile che la nasconda lo sapete tutti :lol:

Portiamo solo lo stretto necessario: tenda, ovviamente. Sacchi a pelo, torce, ricambio, macchina reflex, obiettivo, binocoli... fornelletto, bombola di ricambio, pentola, pentolino, caffettiera, tazza, risotto ai porcini in busta, lardo, groviera, pane, pollo in carpione, crostata, prugne, caffè, limoncino. Latte per la colazione, biscotti, pane e nutella, focaccia, succo di frutta :shock: . Non vorremo trascurare la bottiglia di vino e le 3 bottiglie di acqua più la borraccia per cucinare e bere, visto che sul Duso acqua non ce n'è...

Solo lo zaino di Alec sarà pesato 20 chili :lol:

per fortuna il tragitto non è estremamente lungo... in poco più di un paio d'ore siamo sù, considerando un minimo di sosta sotto alcuni faggi poco dopo il colletto dei Bucci per ripararci dalla pioggia, approfittandone per un paio di chiamate alle mamme, prima di riprendere il cammino sul ripido pendio che porta sulla cresta alberata e poi in vetta.

Purtroppo il tempo non è proprio come speravo e come mi aspettavo... grossi nuvoloni occupano il cielo e non lasciano sperare in un improvviso miglioramento... peccato davvero. La sera dopo il cielo era totalmente sgombro, nemmeno una nuvola, in compenso era più freddo, come di solito accade nelle giornate più limpide.

La sera di ferragosto riusciamo a cenare fuori poco distanti dalla nostra tenda... tra noi e lei si trova un simpatico formicaio di grosse formiche rosse, che hanno cominciato ad agitarsi non appena abbiamo messo piede in vetta... sarà forse perchè Alec il piede l'ha messo proprio sulla loro casa :lol: e nonostante i miei ammonimenti continuava a passarci a pelo... fortuna che sono rimaste lì tranquille senza vendicarsi :)

Dopo una lauta cena, iniziamo a sentire un po' di freddino, sono più o meno le 9 e andiamo nella tenda a preparare il caffè, accendendo il fornelletto sotto la verandina. Sorseggiamo il limoncino che avevamo dosato in un barattolino e visto che fuori c'è aria, ci concediamo giusto un po' di commenti lanciando occhiate sulla valle avvolta nel buio e andiamo a dormire, mettendo però la sveglia verso l'una per vedere se vediamo... la luna (che frase :lol: ). Infatti due sere prima intorno a mezzanotte l'avevo vista proprio affacciarsi dal Duso con un meraviglioso spettacolo di nuvole che si sfaldavano al vento accogliendone la luce...

La luna c'è, non è piena ma illumina comunque i monti, la Diga del Brugneto riflette le sue luci nell'acqua mentre da qualche parte proviene una meno romantica musica da discoteca che accompagna il nostro sonno...

La mattina spero di svegliarmi per godere dell'alba, dei primi raggi di sole che arrivano a scaldarti mentre fai colazione e invece... un rumore sinistro annuncia che il nostro risveglio può anche avvenire con calma... sta piovendo! Ma che razza di estate... ci guardiamo sconsolati pensando a che scocciatura sia fare la tenda sotto la pioggia.. aspettiamo.

Più tardi verso le 9 ci decidiamo a fare colazione e finalmente smette di piovere lasciando un poco di spazio a qualche timido raggio di sole... ne approfittiamo per sbaraccare e ripartire per casa.

Poco più sotto, il tanto desiderato incontro con qualche simpatico animaletto che speravo di vedere, si realizza: un gruppetto di daini, come noi, approfitta subito del bel sole per venire a mangiare sul crinale. Ci avviciniamo cautamente per provare a fare delle foto ma non passa molto che le bestiole prendono la fuga. Pazienza, va già benissimo così!

Ci godiamo ancora un po' il panorama su molti paesi della Valbrevenna e poi ripartiamo con i nostri pesanti zaini (appena poco più sopportabili della sera prima) con una esperienza bellissima alle spalle, che, mi spiace per le spalle di Alec, spero tanto di ripetere il prossimo anno, mi sono divertita un sacco :smt041

verso i Bucci
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sul crinale del Duso
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il tempo è quello che è ma è tutto così tremendamente affascinante...
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Alec monta la tenda
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mentre io scatto qualche foto al Brugneto
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non è un rifugio meraviglioso?
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ti dimentichi che stai invecchiando :lol:
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laggiù il castello di Senarega spunta come una vigile sentinella..
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e poi arriva l'ora di cena, una signora cena!
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il giorno dopo, finita la pioggia..
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troviamo delle simpatiche amiche sulla tenda...
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spunta un po' di sole per godere del panorama..
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che si apre su molti paesi...
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anche loro vogliono godere dei raggi di sole per fare colazione sui prati.. noi abbiamo dovuto farla in tenda sotto la pioggia!
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magari la prossima volta andrà meglio! :D ma già è andata benissimo così : Thumbup :
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by gecko »

Fantastico!!!! che bel regalo di compleanno!!! : Thumbup :
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by Pazzaura »

Forte!! anche noi parliamo spesso di una notte in tenda... a me piacerebbe in alpi... però alla fine desistiamo sempre perchè il peso dello zaino mi preoccupa... inoltre non abbiamo quasi mai 2 giorni di fila.

Un compleanno che ricorderai :wink:
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by topo »

ma che bello : Love :

le notti in tenda me le ricordo tutte... ottimo regalo!!
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by Alec »

Bellissima esperienza, visto che alla mogliettina è piaciuta tanto ripeteremo, anche se le mie spalle non ringrazieranno...
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by scinty »

Alec wrote:Bellissima esperienza, visto che alla mogliettina è piaciuta tanto ripeteremo, anche se le mie spalle non ringrazieranno...
:smt041 :smt050
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by Passa »

Bel racconto e belle foto! Complimentissimi! Un giorno forse anche io mi deciderò ad andare a dormire in tenda sull'Antola... ma ogni volta che mi avvicino a quel monte si scatenano le furie della natura... :triste:
L'Alpe si scala. L'Appennino si viaggia, dall'Alpe si vede l'universo, e forse anche Dio, ma dall'Appennino si vedono gli uomini, e si vede il mare. (Maurizio Maggiani)
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by scinty »

Passa wrote:Bel racconto e belle foto! Complimentissimi! Un giorno forse anche io mi deciderò ad andare a dormire in tenda sull'Antola... ma ogni volta che mi avvicino a quel monte si scatenano le furie della natura... :triste:
Beh quest'anno in particolare!!! :shock: il primo giorno che ero sù, il 13 agosto, ha diluviato tutta la giornata!!! ne ho approfittato per cucinare tutto il tempo :risata:
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by lupo della steppa »

che bello dormire in tenda sui bricchi : Thumbup : ...io quando lo faccio,ogni tanto,al mattino mi faccio sempre le uova col prosciutto sul fuoco,tipo cow-boy :P
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)

"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by scinty »

lupo della steppa wrote:che bello dormire in tenda sui bricchi : Thumbup : ...io quando lo faccio,ogni tanto,al mattino mi faccio sempre le uova col prosciutto sul fuoco,tipo cow-boy :P
ottima idea per la prossima volta! : Ok : E la sera fagiolata :ahah:
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by serena »

Alec wrote:Bellissima esperienza, visto che alla mogliettina è piaciuta tanto ripeteremo, anche se le mie spalle non ringrazieranno...
Noi lo abbiamo fatto un paio di volte.....poi ....per l'appunto ....le spalle non ringraziavano ........ :cupo:
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by lupo della steppa »

scinty wrote:
lupo della steppa wrote:che bello dormire in tenda sui bricchi : Thumbup : ...io quando lo faccio,ogni tanto,al mattino mi faccio sempre le uova col prosciutto sul fuoco,tipo cow-boy :P
ottima idea per la prossima volta! : Ok : E la sera fagiolata :ahah:
esatto :!: padellata di fagioli da mangiare col cucchiaio di legno stile Bud Spencer :risata:
comunque tornando in tema : On Topic Please : ....carina veramente la foto delle chioccioline trovate a crogiolarsi nell'umidità del primo mattino.... :strizzaOcchio::
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by Littletino »

Ma bravi! Che bel modo di festeggiare un compleanno. : Ok :

Certo Scinty che questo maritino ti sta proprio viziando: forse non sa che tutte le concessioni date alla moglie nei primi mesi di matrimonio saranno considerate diritti acquisiti in eterno? :risataGrassa:
Scherzo ovviamente. Siete fantastici. : Thumbup :

Per quanto riguarda il dormire in tenda nella "wilderness" la mia esperienza risale agli anni 70, quando più che una scelta era un obbligo. Non si poteva fare altrimenti. :risataGrassa:
Tante notti sui monti di Arenzano, e sulle Marittime. Bellissimi ricordi. Cene al fornelletto e cieli stellati che non vidi per tanti anni.

Poi una decina d'anni fa lo feci di nuovo, con le ossa meno tenere, ma in uno scenario stupendo: Sardegna, Selvaggio Blu.

Per concludere il mio parere non richiesto: : Sorry! :
la notte in tenda, in campeggio libero, é sgradita e temuta da chi sente la natura come ostile.
Chi invece la ama, la Natura, quando giace separato da essa solo dalla sottile pelle della tenda, si addormenta sereno, sentendosi avvolto da un confortevole abbraccio.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by scinty »

Bello Little, concordo in pieno!! : Thumbup :
anche sui diritti :risataGrassa:
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by terralba »

Ciao Laura, mi hai fatto andare indietro nel tempo di 35 anni, al 1980.

Notti in tenda sotto la pioggia. Piccole differenze: non ero sul monte Duso ma in Tibet, la tenda non era una due posti ma una più grande dell'esercito indiano (mi trovavo in territorio conteso tra India e Cina e avevamo trovato ospitalità spostandoci lungo la valle dell'Indo in un piccolo accampamento militare), l'acqua non era quella di una precipitazione appenninica ma una roba monsonica durata ore e ore, il cibo era una sbobba himalayana con tsampa e burro di yak. In compenso ero in viaggio con la mia ragazza di allora e a 22 anni gli orizzonti sono sconfinati.

Oggi a 57 anni il panorama della Val Brevenna basta a riempirmi il cuore...

Ciao a tutti!
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by lupo della steppa »

terralba wrote:
Oggi a 57 anni il panorama della Val Brevenna basta a riempirmi il cuore...
...che bella cosa che hai scritto : Thumbup :
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)

"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by scinty »

terralba wrote:Ciao Laura, mi hai fatto andare indietro nel tempo di 35 anni, al 1980.

Notti in tenda sotto la pioggia. Piccole differenze: non ero sul monte Duso ma in Tibet, la tenda non era una due posti ma una più grande dell'esercito indiano (mi trovavo in territorio conteso tra India e Cina e avevamo trovato ospitalità spostandoci lungo la valle dell'Indo in un piccolo accampamento militare), l'acqua non era quella di una precipitazione appenninica ma una roba monsonica durata ore e ore, il cibo era una sbobba himalayana con tsampa e burro di yak. In compenso ero in viaggio con la mia ragazza di allora e a 22 anni gli orizzonti sono sconfinati.

Oggi a 57 anni il panorama della Val Brevenna basta a riempirmi il cuore...

Ciao a tutti!
Caspiterina!!! :shock: che avventure...

:D oh, a me basta già adesso a riempirmi il cuore e ... il tempo che passo sù non mi basta mai... :o
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by terralba »

Roberto Costa, presidente del Parco Antola, ha diffuso un'accorata dolente analisi della situazione in zona. La metto qui anche se è leggermente o.t.
e chiedo ad Alec e Scinty se, anche per sentito dire, ci possono dire qualcosa sulla situazione sentieri (quella delle strade è nota). Grazie.

"Ci sono ancora località completamente isolate come Pentema (dove gli abitanti avevano iniziato a preparare il presepe e non se ne vogliono andare temendo di non poterci più rientrare), strade e mulattiere franate ed impraticabili, nonostante il valoroso impegno degli uomini del Corpo Forestale, della Protezione Civile e del Soccorso Alpino che da giorni sono al lavoro nelle situazioni più difficili.

Ci vorranno anni e risorse enormi per ripristinare almeno in parte una normale viabilità e tentare di recuperare la rete dei sentieri che è stata danneggiata.

Il Parco dell'Antola, in attesa di poter effettuare un monitoraggio accurato di tutto il territorio per una stima dei danni, è preoccupato soprattutto per la sopravvivenza di quelle piccole attività commerciali che già con tanta fatica tenevano in vita monti e paesi: la Trattoria Il Pioppo a Senarega, l'Agriturismo Osteria del Sole a Lavazzuoli, la Locanda Il Pettirosso a Pentema, il Rifugio Parco Antola a Propata, tanto per citare la situazioni in maggiore difficoltà.

Sabato 11 avremmo dovuto inaugurare il restauro del 1° lotto del castello di Senarega ed oggi questo evento appare invece quanto di più lontano si possa immaginare, mentre dovremmo iniziare i lavori del 2° lotto, che dovranno terminare entro la primavera 2015 pena la perdita del finanziamento; ma come si farà a mandarci un'impresa?

Il Giro d'Italia del 2015 dovrebbe transitare sulle nostre strade, ma come finirà se a maggio non si sarà riusciti a renderle almeno transitabili?

Sono tutte domande purtroppo ad oggi senza risposta, mentre continua a piovere, i monti continuano a franare, e le nostre speranze di rinascita rischiano di annegare nel fango.

Aiutateci per favore a far conoscere la nostra situazione"
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by scinty »

:triste: per ora l'unica notizia sui sentieri è che Alec è riuscito ad andare senza problemi da Cerviasca a Senarega e da lì a Roiale.. se non cambiano le cose sarà forse l'unica soluzione per un po'.... a meno che non si faccia prima a salire sull'asfaltata, non so. Alec sabato non è potuto passare per via del fiume che scorreva al posto della strada... magari quando si calma la situazione e iniziano i lavori... ma è lontano anche da lì..
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by antolino »

Io piuttosto di dormire in tenda mi faccio scuoiare vivo e poi cospargere di aceto. Comunque complimenti!

P.s. meno male che avete portato lo stretto indspensabile. Se andavate sul superfluo ci voleva un chinook :ahah:
Naturalmente tre quarti della roba era pappatoia
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by scinty »

antolino wrote:Io piuttosto di dormire in tenda mi faccio scuoiare vivo e poi cospargere di aceto. Comunque complimenti!

P.s. meno male che avete portato lo stretto indspensabile. Se andavate sul superfluo ci voleva un chinook :ahah:
Naturalmente tre quarti della roba era pappatoia
:risata: : Thumbup :
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by scinty »

Oggi, essendo sù, puntatina sul Cremado... passando da Piancassina e dai Casoni... stanotte ha nevicato un poco ma in breve la neve ha cominciato a sciogliersi.. comunque, lassù la neve non mancava di certo, io mi sono attrezzata con dei comodi moonboot e i miei piedoni ne sono usciti perfettamente asciutti! :D Siamo saliti sotto una debole nevicata, arrivati in vetta, tempo di fare due foto e girare subito i tacchi e siamo stati salutati da un bombardamento di neve nel bosco: salendo nulla... dieci minuti dopo dagli alberi ha iniziato a venire giù di tutto (era intorno alle 14). Peccato qui da noi, nevica, si scioglie subito, rinevica... si ri-scioglie... almeno due pedate nella neve anche sù sono riuscita a darle :)
Una bella camminata! :feliceModerato:

Casoni di Juan
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sul Cremado
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Il bosco innevato
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panorama da sopra i casoni
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by antolino »

Bravi figgieu, la neve in Antola è la neve in antola!
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by Maury76 »

Belin quanta neve anche li...non pensavo....
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http://www.finoincima.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;

https://www.facebook.com/finoincima" onclick="window.open(this.href);return false;
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Post by Passa »

Che bellezza i Casoni sotto la neve!!
L'Alpe si scala. L'Appennino si viaggia, dall'Alpe si vede l'universo, e forse anche Dio, ma dall'Appennino si vedono gli uomini, e si vede il mare. (Maurizio Maggiani)
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by delorenzi »

Belli ci volevo andare anche io. Come è la strada ? pulita ?
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by scinty »

delorenzi wrote:Belli ci volevo andare anche io. Come è la strada ? pulita ?
domenica era sporca, dal bivio di Chiappa in sù come da tradizione :|

Se vai a Chiappa non sbagli mai :lol:

comunque ormai si sarà sciolta credo....
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by Alec »

Bella camminata in ambiente fiabesco :o
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by paolocerreta »

Non sapendo dove riportarlo, ho deciso di attaccarmi a questo topic per raccontare questo giretto, fatto insieme ad altri due amici nell'Ottobre scorso.
Decidiamo così di colmare una nostra lacuna, la salita del monte Buio da Casareggio; anche se per allungarci la piacevole passeggiata decidiamo prima di passare per un caffè al circolo di Pareto e da qui partire.
Bevuto il nostro caffè, ci avviamo verso il vecchio oratorio, seguendo il cerchio barrato giallo, direzione Pian dei Curli-Casareggio.
Arrivati a Casareggio riempiamo le borracce ai trogoli, e da qui iniziamo la bella salita che con scorci profondi sulla Valle a sinistra e a destra su Tonno e sull' Antola, risale ripidamente le pendici del Buio.
Abbandoniamo il bosco per entrare nei prati, e dopo alcuni tornanti arriviamo ad intersecare il sentiero "Passo dell'Incisa-Antola", nei pressi della zona attrezzata poco prima la deviazione per il Buio.Toccata e fuga sulla cima e ritorno a ritroso verso Clavarezza. Arriviamo quindi alla fine della scoscesa discesa del versante coperto dalla pineta del monte Carmo ( sulle mappe, io lo sempre sentito chiamare Busco :risata: ). Qui, invece di proseguire in direzione passo dell'Incisa, proseguiamo su un sentiero che taglia il versante verso levante, sempre al confine tra la macchia latifoglie e la pineta, fino a giungere al crinale che collega il monte Carmo ( o Busco) al monte Pareto. In questo punto sorge una bella Cappelletta, dedicata a Sant'Antonio; se continuiamo il sentiero, questo ci porta, dopo una serie di tornanti a Pian dei Curli. Tuttavia decidiamo di completare il nostro personale anello verso Pareto scendendo tra gli ultimi prati del crinale di monte in direzione del Monte Pareto, che ci porta dritto dritto al valico omonimo, fino a ricongiungerci al "cerchio barrato giallo", per poi riscendere in direzione Pareto.
Giro un pò diverso dal solito, molto panoramico. Tempi Circa 3 ore.
Qui sotto qualche foto.
A presto!!
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paolocerreta
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by paolocerreta »

Non aprirò un altro topic, poiché credo che questo sia appropriato per descrivere il giretto che abbiamo fatto.
Piccola nota personale: fu proprio questo topic a farmi conoscere Quotazero nell'ormai lontano 2012, da semplice lurcatore e non da iscritto :imbarazzo: , ma bando alla chiacchere e veniamo al sodo.

Alla ricerca di possibili e validi collegamenti di quello che, chissà, un giorno vedrà la luce come sentiero ad anello della Valbrevenna, io e Giuseppe (l’autore di tutti gli scatti che ho caricato in proposito) ci siamo avventurati nei d’intorni di Cerviasca, affascinante quanto arroccato paese sul versante settentrionale del monte Frassinà, quest’ultima una delle tante cime del gruppetto di vette comunemente chiamato Costa della Gallina, poste a spartiacque tra le vallate del Brevenna e quella del Pentemina.
Tutto attorno a Cerviasca esistono una miriade di sentieri, ma praticamente nessuno segnato con segnavia ufficiali e proprio da uno di questi che inizia il nostro itinerario.
Raggiungiamo la bella chiesetta intitolata alla Madonna di Caravaggio, posta proprio in cima al paese in una posizione davvero splendida, da dove parte un vistoso sentierone che si inoltra subito nel bosco. Dopo pochissime centinaia di metri ci troviamo ad un bivio: abbiamo deciso di prendere la deviazione che sale a destra, invece di continuare a seguire il tracciato principale. Poco male: questi due sentieri si riuniranno dopo una manciata di minuti di cammino.
La nostra scelta ci porta ad attraversare uno splendido e vasto pianoro, denominato Traverse, tutto contornato dalle cime del Buio, dell’Antola, del Cremado e del Duso, un tempo coltivato prevalentemente a patate e grano, e al giorno d’oggi, manco a dirlo, invaso da spine, vitalba, pruni selvatici, rose canine e chi più ne ha più ne metta.
La traccia è strettina, mantenuta parzialmente aperta da cacciatori, dagli operai che spesso passano per la pulizia sotto all’elettrodotto e dagli animali selvatici.
Lasciatosi alle spalle la piana si arriva al principio del bosco di castagne, dove fin da subito, si scorgono i ruderi del grande casone delle Traverse, tra piante di castagno veramente notevoli per dimensioni.
Non è un caso quindi se, nei nomi delle varietà locali dei castagne, ne esiste una denominato proprio Seviasca o Seviaschinna, in onore del piccolo borgo di Cerviasca, appunto Seviasca in dialetto :idea: .
Casone delle Traverse.jpg
Procediamo lungo il sentiero, il quale, come anticipavo prima, finisce per ricollegarsi con la spaziosa mulattiera che avevamo abbandonato poco prima.
Siamo arrivati quindi ad un ampio spiazzo nel bosco: se si prosegue per la medesima via tenendo la sinistra, la mulattiera dovrebbe condurre a Roiale ( uso il condizionale perché su questo sentiero ho bisogno di delucidazioni da parte di Alec e Scinty, perché abbiamo avuto dei problemi nel seguirla a ritroso) ma il nostro obbiettivo ci imponeva di seguire la deviazione che si stacca a destra, nei pressi di un anonimo secchereccio, attraversando il rio Ote.
Qui il sentiero sale con un ripido rettilineo, arriva ad una zona pianeggiante dove svolta bruscamente a sinistra, e dopo una dolce salita, si ricongiunge con il rinomato doppio quadrato giallo, che abbiamo seguito in direzione Cappelletta dei Bucci.
Il doppio quadrato giallo si sa, corre veloce, in mezzo ad un ordinato e pulito bosco ceduo che lascia il passo, man mano che si sale, ai primi faggi.
Anche noi manteniamo un buon passo, poiché ci interessava verificare le condizioni di un altro sentiero che si stacca proprio da quest’ultimo.
Ed eccolo comparire! Giunti in prossimità dello svalicamento in Val Pentemina, proprio all’inizio della rampetta, alla nostra sinistra si intravede il sentiero : è il collegamento basso tra il doppio quadrato giallo e cerchio giallo barrato. Si tratta di un sentiero privo di segnavia e che all’inizio si presenza in condizioni piuttosto precarie, ma, a mano a mano che si perde quota, la pista diventa sempre più larga fino ad avere un bel fondo lastricato. Ridiscendendolo si arriva così ad incrociare il cerchio giallo barrato, che ci porta ad attraversare il rio dell’Orso (ghiacciato in alcuni punti) fino a giungere a Piancassina.
ghiaccio nella gola del Rio dell'Orso.jpg
candelotti di ghiaccio.jpg
Il nostro è stato un sopralluogo tutto sommato veloce, tanto che, nonostante la giornata freddina, decidiamo di non tornare indietro per le solite vie, ma, su mia proposta e curiosità, decidiamo di rientrare a Cerviasca passando per il sentiero che parte dalle immediate vicinanze di Roiale, percorrendo l’itinerario citato da scinty sul topic viewtopic.php?f=15&t=9573" onclick="window.open(this.href);return false; che ha destato la nostra curiosità, poiché a noi del tutto sconosciuto.
Da Piancassina scendiamo così in mezzo al paese per prendere il sentiero (purtroppo coinvolto da una brutta frana) che ci porta a tagliare un bel pezzo di asfalto. L’imbocco che si diparte dalla strada comunale lo troviamo subito (molto evidente) e da li scendiamo verso il rio dell’Orso, che guadiamo. Prendiamo il visibile sentiero che sale, fino a sbucare in una zona di bosco aperta (dovuto al taglio per la manutenzione della linea) che offre un bel panorama su Roiale.
Roiale vista dal sentiero difronte.jpg
Proseguiamo il nostro cammino lungo l’evidente sentiero che scende fino a guadare un altro rio, il rio Crovina.
Da qui in poi abbiamo avuto dei problemi di orientamento per capire quale fosse la direzione giusta da seguire: mi rivolgo a voi, alec e scinty, perché ancora adesso non capiamo che strada abbiamo intrapreso. Superato questo rio, abbiamo preso una traccia che saliva ( la logica ci suggeriva questo) mentre l’evidente sentiero a nostro giudizio perdeva troppa quota per riportarci a Cerviasca.
La traccia, anche se stretta, era ben marcata, ma dopo mezzora buona di cammino si è persa totalmente nel bosco.
A questo punto ci siamo chiesti se non ci siamo fatti trarre in inganno dalla discesa del sentiero evidente ed su questo punto che chiediamo lumi a voi! :idea: :idea:
Comunque, a senso pratico, abbiamo deciso di risalire il ripidissimo costone ma del sentiero che andavamo cercando, nulla.
Ma la fortuna, o il caso, ci ha portato ad arrivare presso un zona pianeggiante del bosco, dove giacciono ancora oggi i resti di cinque case/casoni. Si tratta dei ruderi dell’antico insediamento detto in ta sca, abitato almeno fino al 1670 ( così dimostrano i documenti dell’archivio parrocchiale di Senarega) e abbandonato molto probabilmente tra il XVIII e il XIX secolo.
Considerato dove siamo capitati senza minimamente volerlo, il fatto di esserci persi tutto sommato ci ha portato in un luogo del tutto inaspettato! :risata:
in ta sca 2.jpg
in ta eca 10.jpg
in ta sca 3.jpg
in ta sca 4.jpg
Purtroppo però, Il buio, a causa delle nostre peripezie alla ricerca del sentiero che non trovavamo, iniziava a coglierci e un dubbio ci attanagliava: rientrare a Senarega tramite il collegamento con in ta sca e da li risalire a Cerviasca oppure provare a salire ancora un po’ per trovare questo benedetto sentiero Roiale-Cerviasca ?
Abbiamo optato per la seconda, e risalendo su per il bosco siamo sbucati nei pressi di un traliccio e poco dopo, finalmente, esausti, abbiamo rintracciato il sentiero scomparso.
Il rientro è stato così veloce lungo la bella mulattiera, superando tutti i vari rii che abbiamo incrociato, arrivando nuovamente nei pressi delle Treverse per poi scendere a Cerviasca e goderci il meritato tramonto!
Cerviasca tramonto.jpg
Detto ciò attendo lumi sul sentiero Roiale-Cerviasca da voi che ben conoscete questa zona di vallata :D

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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by terralba »

Bravissimi. Giro avventuroso e affascinante proprio per questo. Le condizioni dei segnavia nellq zona del Rio dell'Orso?
pace e bene
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by paolocerreta »

La segnalazione che hai fatto sul rio dell'Orso e' ottima, impossibile perdersi : Thumbup :
In ottimo stato ho trovato pure i segnavia tabellari.
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by luga »

paolocerreta wrote:... nei pressi di un anonimo secchereccio, attraversando il rio Ote.
potrebbe forse essere il casone di Battiberga
Bel giro comunque : Thumbup :
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by paolocerreta »

luga wrote:
paolocerreta wrote:... nei pressi di un anonimo secchereccio, attraversando il rio Ote.
potrebbe forse essere il casone di Battiberga
Bel giro comunque : Thumbup :
Grazie luga : Thumbup :
Chiedendo un po' in giro mi è stato detto che in realtà la zona chiamata batiberga rimane sotto Cerviasca, nei pressi delle due costruzioni note con il nome dei Cornaiti .
Chissà a questo punto come si chiamerà! Certo,rimane un peccato che tutti questi toponimi si stanno perdendo nell'oblio della memoria. :triste:
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Re: Valbrevenna: resoconto di una vacanza al naturale...

Post by psiconauta »

:o ma che bei posti !

.........io sono uno di quelli che ti chiederebbe un bell'anello da fare in Valbrevenna..... :feliceModerato:

devo studiare a fondo questo topic :-k

splendida la foto del tramonto a Cerviasca ! =D>
Image
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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