Da tutte le altre parti invece il cielo è serenissimo ! Decido di andare lo stesso e risalgo la Val Cerusa nonostante ben 3 semafori dovuti a frane . Al cimitero di Fiorino però trovo un divieto sulla stradina per Case Soggi ... 
Fa freddo ( 4° ) e non ho voglia di farmi 2 ,5 km ( a tratta ) in più . Ho letto che dalla strada per Sambuco si possono raggiungere le Case Soggi con un sentierino e così provo ad andarci . Individuo , credo , l' accesso , ma è chiuso con una catena e con un vistoso cartello di divieto di passaggio ( è una proprietà privata ) . Non ho voglia di crearmi casini e poi , a farmi perdere il poco entusiasmo rimasto , vedo le nuvole sul crinale sfrecciare a velocità supersonica spinte da un vento che lassù dev'essere fortissimo ... 
Sono fortemente tentato di tornare a casa per la gioia di mia moglie che non vede l'ora di andare a fare la spesa insieme 
. Per fortuna ho un piano B 
. Un tracciato che avevo studiato sulle carte e che avrei voluto fare usando il treno invece dell'auto . Ma ormai ero lì in macchina... Sono tornato a Sestri e sono salito alla stazione di Costa di Sestri , nei cui pressi , con qualche difficoltà , ho lasciato l' auto . Si tratta di fare un lungo anello di crinale attorno alla val Chiaravagna . Una ventina di anni fa l' UCAM di Sestri aveva segnato una bella rete di sentieri in zona , ma col tempo e con l' incuria molti segnavia sono scomparsi ed alcuni sentieri si sono infrascati . Ma non quelli della dorsale usati anche dai cacciatori , dai bikers e ... dal metanodotto . Dietro la stazioncina ho imboccato Via Superiore del Gazzo ( due quadrati rossi ) , passando accanto all' Osservatorio Astronomico , mentre si aprivano le prima visuali verso il Santuario.
Dopo aver superato un gruppetto di simpatici asinelli raglianti , arrivo alla chiesina di San Rocco .
Superate le ultime case , la mattonata prosegue tra la macchia mediterranea
mentre si aprono belle visuali verso ponente .
Intersecata Via Rollino , evito di raggiungere il Santuario e giro brevemente a sinistra incontrando subito il sentiero che sale al Monte Spassoja , sulla cui vetta ( 437 m.) c' è un bel cippo costruito parecchi anni fa dall' UCAM in memoria dei caduti della montagna .
Ho brutti ricordi di questo luogo perchè un paio di anni fa , cercando di scavalcarne la recinzione per una stupida foto , sono caduto rompendomi un paio di costole ...
Stavolta ovviamente evito di provarci ... 
In compenso mi godo i panorami verso la Madonna della Guardia
e pure verso il mare ad ovest .
Di fronte ho il piatto Monte Contessa , che devo raggiungere .
Scendo quindi sul versante opposto , raggiungo l' asfalto e costeggio il Canile municipale , incontrando diverse persone a passeggio con gli animali . Esattamente alla fine del recinto del Canile , lascio l' asfalto ed imbocco un sentiero in leggera salita nel boschetto . Mi perdo la deviazione giusta , segnata solo da un nastro da pacchi su di un rametto , e proseguo a mezza costa per qualche minuto su un bel tracciato panoramico .
Poi mi decido a tornare indietro e trovo la deviazione giusta che sale nella macchia sino al crinale . Breve deviazione a sinistra ed arrivo subito sulla cima del Monte Contessa ( 546 m.). Una vetta molto anonima ma con buone visuali verso la Guardia
e pure verso il Monte Penello e la dorsale della Punta del Corno .
Il temuto vento non c'è e si sta abbastanza bene , anche se mi guardo bene dal togliermi il pile .
Riprendo la via verso nord sul crinale segnato dall' oleodotto e poi dal metanodotto , incontrando qualche cacciatore e qualche ciclista . Mi inerpico anche nei duo o tre "muri" cementati , arrivando quindi alle piste di motocross , molto frequentate . Dopo essere sceso alla vicina cappelletta di Fossa Luea ed all' Osteria dei Tucci , seguo l' asfalto verso Lencisa per 500 metri , lasciandolo solo per raggiungere l' infrascata cima del Bric dell' Omo ( 695 m.) , punto più alto di giornata .
In un altro periodo si potrebbe arrivare pure al Santuario della Guardia , che dista solo un paio di chilometri , ma è in un altro comune e così ho la scusa per tornare indietro . Arrivato alla Colla di Murta ( 570 m.), imbocco il panoramico sentiero di crinale che tocca il Bric dei Corvi Nord ( 624 m.) .
In questo tratto si sente un vento molto forte , davvero fastidioso , che mi costringe a trovare un posto riparato dove fare la sosta pranzo . Attraversata poi la Provinciale , salgo verso il Bric Teiolo , con bella vista anche sull' asosto di Bigiae .
Sulla vetta del Teiolo ( 660 m.) ci sono un piccolo ripetitore ed un vecchio traliccio arrugginito , ma i panorami sono buoni , anche se il cielo si sta velando un po' .
Scendendo sul versante opposto , incontro una bella cappelletta , con qualche persona che si gode il tepore del sole sulle panchine .
Devo salire ancora verso il Bric dei Corvi Sud , con bella vista all' indietro .
Prima della cima , trovo delle vecchie postazioni di artiglieria e delle baracche e poi arrivo sulla vetta ( 597 m.),
molto panoramica per la sua vicinanza alla costa .
Proseguo la discesa lungo il crinale , trovando una freccia con la scritta Rock dei Corvi , la seguo ed inizio a scendere velocemente verso Borzoli , con bei panorami verso il torsolo del Monte Gazzo , divorato dalle cave , ancora attive .
Siamo ancora nel primo pomeriggio , ma la luce è già quasi pre-serale , con un tocco di rosso sul mare .
Il sentiero interseca più sotto la traccia per l' abbazia di Cassinelle , vicino ad un traliccio . Siccome vedo della gente venire da là , chiedo informazioni sullo stato del sentiero . Mi dicono che non ci sono più segnavia ma è ancora percorribile senza troppe difficoltà , anche se in alcuni tratti è molto stretto . Buono a sapersi .
Arrivo poi alle case di Via Rivassa e da lì , a piedi raggiungo la macchina a Costa di Sestri . E' venuto fuori un anello di almeno 17 km per oltre 1000 metri di dislivello . Certo la discarica di Scarpino non aiuta ad apprezzare i posti , ma come ripiego non è stato neanche malaccio ... 
o qualche battuta sugli Escursionisti Esperti 
, ma vedo che sei riuscito comunque a farti la tua solita bulaccata di kilometri 
...cioè, sei caduto dal cippo in memoria dei caduti della montagna ? Belin, ma allora lo fai apposta ! 
...tipo peggiori incubi da film horror...direi che ti è andata fin bene, a sto punto, poteva succedere di peggio 
, Maurizio . E se non fosse per la discarica di Scarpino sarebbe anche meglio . 
...............venitemi a prendere, poi 
