Ma no dai! Penso che se la siano vista più brutta in Via Fereggiano, sabato, che a Case Veixe. Io ero in campagna, chiuso in cucina; fuori veniva il diluvio e la mia unica occupazione era alimentare la stufa: una pacchia!enrico pelos wrote:Hai ragionissimo Passa ... per una persona normale... e infatti ho fatto parte dei percorsi che descrivi perchè i borghi di quel tipo ... hanno sempre un loro particolare fascino... anche se parlano di abbandoni e di vita dura...
Nella mia frase sopra ho dato per scontata un'informazione che mi sembrava fosse scritta: le due persone hanno ottanta e passa (scusa il gioco di parole...) anni (così mi hanno detto...) e, per quanto siano sicuramente in gamba le persone di quei posti, forse in una giornata come oggi qualche problemino potrebbero averlo avuto... Ovviamente spero di no.
Fino all'anno scorso mia nonna (80 anni e passa) viveva da sola in un borgo del savonese dove nevica parecchio. Con una buona scorta di legna e cibo, se ne stava molto bene nel suo cucinino, insieme al gatto. Poi è ovvio che per ogni emergenza, bisogna sperare che la strada sia praticabile, etc. etc. e se succede qualcosa sei tagliato dal mondo. Immagino che i due tenaci vecchietti saranno seguiti per lo meno dagli assistenti sociali, se non da qualche parente.
Per il resto, con l'esperienza di mia nonna, ho potuto constatare che rimanere nella propria casa e sbrigare le piccole faccende domestiche, aiuta a rimanere lucidi e vitali. Quindi sono convinto che a fronte di innegabili disagi e, perchè no, situazioni di potenziale pericolo, è comunque preferibile non sradicare una persona anziana dal luogo in cui è vissuta, se è questo che desidera.
In definitiva, massimo rispetto per la coppia di Veixe. Ora che lo so, la prossima volta che ci passo (vorrei farlo questo inverno), transiterò da Veixe con maggior rispetto senza disturbare.