Meno male che qualche matto ogni tanto in giro lo trovo,a farmi compagnia sotto il cielo in luna piena a gennaio,per vedere il mio paese dall'alto di notte,dal posto più bello di Sassello. Siamo partiti alle 21 e 30 da Veirera,lasciando la macchina dove finiva la "calata",che per chi non capisce è fin dove arriva lo spartineve. Eravamo tre:io,Simone di Valloria e Michin Paiùn. Ognuno con le ciaspole e il frontalino,ma con la luna che c'era sembrava giorno,con il riflesso della luna sulla neve,che sembrava la luce dei neon acchiappamosche. La strada era facile per noi che la conosciamo bene,di giorno si devono seguire i tre pallini gialli,partendo dalle case Veirera,poco prima dell'agriturismo "La betulla". Dopo tre quarti d'ora di cammino,tra i saliscendi che conducono a destinazione,eravamo nella radura che precede di poco la vetta. Poi gli ultimi 200 metri sulla cresta in direzione nord,con una tramontana che portava via,ed un panorama mozzafiato sul nostro paese e le nostre valli,quelle dello spartiacque padano,dei fiumi che vanno in direzione Piemonte,dove d'inverno all'alba fa un freddo cane,che senza stufa ci congeli.
Abbiamo resistito dieci minuti,giusto il tempo di guardare l'ombra della croce sulla neve,e cercare di firmare il libro di vetta. Di foto non ne abbiamo fatto perchè come al solito non eravamo attrezzati,c'era troppo freddo e troppa poca luce. Meno male che il tè caldo lo avevamo portato,e anche un pò di cioccolato. Non ci siamo detti molto sulla cima,in un posto così di notte c'è poco da dire,specie se c'hai il mento congelato,però eravamo contenti sulla via del ritorno,e nessuno mi ha detto :...chi ce l'ha fatto fare....!
Però non è molto conosciuto questo posto,sul libro di vetta che ho portato siamo sempre i soliti a firmare!Per me è stata la prima vetta,e da allora ogni volta che vado lassù,con il sole o con la neve,di giorno come di notte,è sempre un'emozione!
Steva
!
Bravi! 
