Probabilmente, ultimo giro dell'anno 2018 fatto oggi, sfruttando una giornata che era cominciata non proprio con un cielo ottimale e una "voglia" della stesso livello Ma come al solito, i paesaggi e l'ambiente, unito al volgere di un meteo alla fine decisamente buono, han reso questa giornata decisamente fruttuosa
Partenza (di nuovo un po' scandalosa ) alle 11 circa... forse han influito le condizioni inziali... comunque luogo di inizio: la fraz. di Teriasca sopra Sori.
Piccola parentesi (alè direte voi, si inzia con le pause al racconto ), visto il cielo non proprio ottimale, preparo il thermos con una buona dose di caffè... piccolo dilemma: dove ho messo il thermos difatti lo usiamo di solito nei mesi freddi, ma l'ultimo suo utilizzo risale a circa 9 mesi fa quindi rovisto un po' la cucina, e alla fine la ricerca porta i suoi frutti
Ricomincio il racconto... si parte dal posteggio della frazione di Teriasca, e si risalgono le brevi scalette per raggiungere il piazzale della chiesa, ove si trovano due scalette, una immette nel sentiero per Pieve Alta, l'altra rimonta invece il terrapieno per seguire il sentiero verso appunto Levà
Chiesa e sagrato di Teriasca
Rimontando la via, mano a mano il mattonato/cemento lascia posto al vecchio lastricato, che dopo le ultime case si getta nel bosco...
Salendo alcune rampe si guadagna un po' di quota, e la visuale si allarga, soprattutto verso sud con il monte di S.Croce e la sottostante cappella di s.Rocco di colore azzurro
Continuando a salire, con una pendenza abbastanza costante, si incontrano anche delle antiche fasce ormai non più utilizzate e alcuni cascinali... e spunta in alto anche la sagoma del monte Possuolo
Dopo aver scavalcato un tratto un po' franato, la mulattiera svolta a dx, tralasciando un'altra mulattiera a sx, e prosegue in falso piano, superando ulteriori fasce, fino a raggiungere il crinale che scende apppunto dal Monte Possuolo, dove troviamo un bivio, a destra la mulattiera scende verso le case sparse di Cortino, una località poco sotto Teriasca (altro punto di inzio eventualmente), mentre si prosegue in salita più moderata a sx
La mulattiera tende poi ad allontanarsi dal crinale, per tenersi più a dx, portando lo sguardo verso la vallata di Sori, e ampliando il panorama... sia verso il promontorio, sia verso l'interno...
La mulattiera continua ormai quasi pianeggiante, con visuali anche sulle varie frazioni, come Canepa e Capreno...
Si arriva così dopo circa 3/4 d'ora all'incrocio con la dorsale che scende dal Possuolo e su cui corre il gasdotto, appena dopo il bivio del sentiero intervallivo Sori-Torriglia; proprio nei pressi dell'incrocio del gasdotto si trova una sorta di ricovero, a dir la verità uno stretto locale , perlomeno fornito di tettoia intera ricavato da un'ala di un casolare più lungo... si continua così ancora in falsopiano, e atrtaverso un primo impluvio, si inizia a scendere, oltrepassando altri due impluvi (decisamente da evitare in giornate luveghe ), fino a incontrare le prime case di Levà; si raggiunge velocemente il centro, cioè la Chiesa, posta praticamente a due passi dal tornante della strada che sale da Sori a Cornua
Da qui si ammira tutta la mole del monte Uccellatore...
Prendiamo quindi il viottolo che si trova a sx rispetto alla precedente foto, con i cartelli che indicano Teriasca e Quasego: ci riallacceremo al sentiero originario all'altezza del tracciato del metanodotto, evidando la discesa al fondovalle... peccato che ci capiterò proprio in un momento di stasi da vento, con il sole che picchierà come un forsennato per essere in pieno inverno un sudata bestiale...
Comunque, visto che si è fatta una certa (l'una passata), ci soffermiamo sui gradini del piazzaletto della SOCMS (tanto no c'è anima viva...) per "azzannare" i panini con insalata e formaggio di capra dal gusto appena aspro (non so se diventerò una capra mangiando il formaggio medesimo o l'insalata... )
Dopo aver consumato anche dell'ottima frutta disidrata e il caffè del thermos si riprende il viaggio, seguendo il nuovo tragitto, fino appunto al tracciato del metanodotto, con un ultima visuale sul monte Uccellato
si attraversa anche un impluvio abbastanza scavato dall'acqua...
è un sentiero molto particolare, poichè più avanti in alcuni punti sembra quasi di passare su delle cengie, con un panorama veramente a picco sulla vallata...
Si arriva così al tracciato del metanodotto, dove si gira in salita lungo l'ampia dorsale... ma non ho fatto i conti con la pendenza sostenuta di certi punti, con alcuni massi veramente scomodi da aggirare... perdipiù il sole ha fatto capolino per alcune ore, e dato che son ben vestito a strati inzio a sentire un caldo notevole
Raggiunto quindi il precedente ricovero, si ritorna per il sentiero iniziale, quello appunto dei Casulli...
Alla luce di metà pomeriggio, il panorama e l'ambiente prendono un'atmosfera davvero magica...
In definitiva, un bel sentiero, con ottimi panorami, in una zona penso poco conosciuta, giusto da effettuare in questo periodo...
Teriasca -Levà, sentiero dei Casulli
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Re: Teriasca -Levà, sentiero dei Casulli
Bel giro.
.......a proposito, dove ho messo il thermos ? che l'ultima passeggiata che ho fatto non mi avrebbe fatto schifo...
.....ma è il monte Uccellato o Uccellatore ? qualcuno potrebbe dire che è un dettaglio non da poco.....
.......a proposito, dove ho messo il thermos ? che l'ultima passeggiata che ho fatto non mi avrebbe fatto schifo...
teo-85 wrote: (non so se diventerò una capra mangiando il formaggio medesimo o l'insalata... )
.....ma è il monte Uccellato o Uccellatore ? qualcuno potrebbe dire che è un dettaglio non da poco.....
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: Teriasca -Levà, sentiero dei Casulli
Chiedo venia... si chiama Uccellatore, effettivamente potrebbe essere frainteso.....ma è il monte Uccellato o Uccellatore ? qualcuno potrebbe dire che è un dettaglio non da poco.....
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Re: Teriasca -Levà, sentiero dei Casulli
Ouxellou o Brigognu in vernacolo locale.
Quando arrivi al metanodotto da Levà puoi ritornare a Teriasca in due modi, dal metanodotto scendi un pò e poi prendi a destra presso due bidoni metallici, arrivando nella zona di Quasego, da li in prossimità di alcuni vecchi casolari, hai due possibilità sempre per sentiero, una ti riporta a Cortino al termine della strada cementata, sulla Costa dei Franchi, dove incroci il Sori Torriglia, l'altro che passa un pò più bassao e poi risale, ti porta al termine dell'asfaltata che va a Cortino. Occhio che se vai giu dritto al bivio vai nel vallone di Quasego e a case Bruciate - Sori.
P.S.La risalita del crinale del metanodotto è un esercizio sadomaso!
Quando arrivi al metanodotto da Levà puoi ritornare a Teriasca in due modi, dal metanodotto scendi un pò e poi prendi a destra presso due bidoni metallici, arrivando nella zona di Quasego, da li in prossimità di alcuni vecchi casolari, hai due possibilità sempre per sentiero, una ti riporta a Cortino al termine della strada cementata, sulla Costa dei Franchi, dove incroci il Sori Torriglia, l'altro che passa un pò più bassao e poi risale, ti porta al termine dell'asfaltata che va a Cortino. Occhio che se vai giu dritto al bivio vai nel vallone di Quasego e a case Bruciate - Sori.
P.S.La risalita del crinale del metanodotto è un esercizio sadomaso!
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Re: Teriasca -Levà, sentiero dei Casulli
Belandi Cunte tu quoque? Ti ci metti anche tu a demonizzare i nostri bei crinali comunque la salitona si può spezzare inboccando in alto e prima di arrivare al CAstellaro, il sentiero sulla sx che abbiamo pulito l inverno scorso con il prof.in 10 m. ti ritrovi alle 4 strade. ciaooo
...e non voglio sentire la parola blocca (cit)
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- Utente di Quotazero
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Re: Teriasca -Levà, sentiero dei Casulli
Si lo conosco, però per me è più bello il sentiero che attraversa il Quasego, pareri personalirobienaddy wrote:Belandi Cunte tu quoque? Ti ci metti anche tu a demonizzare i nostri bei crinali comunque la salitona si può spezzare inboccando in alto e prima di arrivare al CAstellaro, il sentiero sulla sx che abbiamo pulito l inverno scorso con il prof.in 10 m. ti ritrovi alle 4 strade. ciaooo