Sabato 13 ottobre 2018 .
Anello completo del Monte Zatta , partendo da Reppia , in senso orario .
Alle 8,00 parto dalla piazzetta della chiesa , dove c'è un bel cartello che mostra il percorso
e , in curva , trovo subito una bella freccia di legno che indica "Monte Zatta di Ponente " a 2,45 ore con segnavia " = rosso ". Imbocco la stradina asfaltata indicata , ma poco dopo termina in un canalone infrascatissimo senza apparente via di uscita ...
Torno indietro e mi dirigo al sentiero che avevo visto arrivando in auto , 100 metri sotto , a fianco del cimitero , e lì ritrovo il segnavia " = rosso " A11 . E' una bella mulattiera a gradoni che scende nel vallone del Rio Reppia
sino aln uno scenografico ponticello di pietra che scavalca il ruscello . Non posso esimermi dal fargli una foto ma , scendendo nel letto del rio , dimentico che il 13 non è il mio numero fortunato e scivolo come un pollo su di uno scoglio viscido , finendo in acqua ...
Risultato : scarponi e pantaloni bagnati , contusioni multiple sulle ginocchia e soprattutto fotocamera bagnata
. Dopo la necessaria sequela di moccoli , constato che il dolore al ginocchio è sopportabile e che la macchina fotografica funziona ancora , anche se con rumori sinistri .
Riesco così a fotografare il ponte
e la successiva salita nel magnifico castagneto seguendo la bella mulattiera in ottimo stato
che intercetta un paio di volte l'asfalto , sempre ben segnalata , arriva a Vissagna e la oltrepassa giungendo alla dorsale . Qui si gira a destra e si segue il crinale , ora su sentiero , puntando verso il Monte Camilla .
A questo punto la fotocamera si blocca e , nonostante i miei tentativi più disparati ( mancavano solo la respirazione bocca a bocca ed il defibrillatore ...
), si rifiuta di fare il suo lavoro
. Deviando e ravanando tra i brughi raggiungo le cime evitabilissime del Monte Camilla e del Monte Cian e quindi , seguendo il "quadrato rosso " e con trattino attrezzato con staffe e catena , lo Zatta di Ponente . Qui trovo un folto e variegato gruppo di escursionisti che sta facendo in 3 giorni la traversata dal Monte Penna sino a Sestri Levante . Sono attrezzatissimi , con due guide e persino un drone
. Ne approfitto per scroccare una foto con un loro cellulare e poi farla whatsappare
al cellulare di mia figlia ...
Infatti il mio vecchissimo Nokia 3310 ( o giù di lì ... ) fa sì le foto ( e ne ho fatte 4 o 5 sulle cime di giornata ) , ma siccome ho perso il cavetto per scaricarle , serve a poco ...
. Dopo una bella sosta al sole , continuo nella faggeta lungo il crinale ( A10 , A11 ed AVML ) e con una breve deviazione non indicata raggiungo lo Zatta Centrale con la sua croce . Quindi raggiungo lo Zatta di Levante , vetta più alta di giornata , ed il vicino Monte Prato Pinello , dove imbocco la discesa verso destra , contrassegnata AV5T , A11 e "cerchio rosso" . Attraversato un altro tratto di faggeta , sbuco sui prati sopra al Passo del Gatto . Qui faccio un ulteriore tentativo di rianimazione della fotocamera e , incredibilmente , riesco a farla funzionare ...
Dopo 4 ore di blackout , riprende vita
! Lazzaro...na
Per festeggiare non trovo di meglio che fare una foto ai crochi fioriti sul pendio ...
La mia fame di vette mi spinge ovviamente sul Monte Coppello , seguendo il "sentiero carsologico" costellato di affioramenti rocciosi calcarei , con bella vista sullo Zatta .
Proseguendo sulla facile dorsale mi dirigo verso il Chiappozzo , che da qui sembra un semplice panettone erboso .
Siccome sono arrivato a 10 foto , la regia mi dice che mi devo fermare . A frappè ....
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]