Piccola siberia al Faiallo
Moderator: Moderatori
- Dirty Harry
- Quotazerino doc
- Posts: 1159
- Joined: Fri Apr 07, 2006 17:05
- Location: Recco
- Contact:
Piccola siberia al Faiallo
Per tutto l' autunno, Giove Pluvio ed improvvise vocazioni all'olivicoltura avevano implacabilmente frustrato ogni velleità escursionistica
Con ritmicità similmestruale ogni sabato o domenica piove. Il sole, beffardo, riappare puntualmente il lunedì mattina.
Arriva dicembre. Con sadica precisione, impegni familiari, di lavoro e le dannate olive si danno il turno nei 3-4 giorni di sole dei week-end.
Divento una specie di malinconico guardone che passa le domeniche a scartabellare i vari Capecchi ed a concepire improbabili enchainements da Capanne di Marcarolo al Turchino.
Dopo svariatissimi tentativi andati tutti miseramente a torcio, le previsioni meteo fanno balenare la possibilità che S. Stefano sia una bella giornata. Si scaldano i motori (richieste di pass alle mogli, monitoraggio 24 ore su 24 di webcam appenniniche, recupero attrezzatura da gita invernale che scopresi esser puntualmente finita nella soffitta dei suoceri, che dista 30 km da casa tua).
Falso allarme. Il beltempo shifta al 27.
A Natale scambio di auguri, andiamo? Ok.
Contatto velocemente i colleghi di studio (i quali certamente mi danno per impazzito, sbronzo o tutt'e due le cose assieme) ed avverto che il 27 prendo festa. Immagino sorrisi di compatimento.
Il 26 fa una spruzzata, ciò che mi fa propendere per la straripetuta ma sempre charmante Faiallo-Pra Riundo. Immagino un quasi-messneriano 4x1100 toccando in invernale - e senza bombole! - Reixa, Argentea, Rama e Sciguello.
Arriva il 27 mattina. Sveglia alle 6.30, procedura standard.
Gromit – che di lì a poco scoprirò saperla molto più lunga di quel che sembra - prima fa finta di dormire, poi cerca di impietosirmi tremando come una foglia. Sono inflessibile e lo carico di peso nel bagagliaio.
Arriva Aldo.
Mentre andiamo verso Masone mi viene un dubbio: è nevicato ieri, si saranno ricordati di pulire la strada del Faiallo? Capisco immediatamente che la domanda è retorica: Murphy docet. La risposta, ovviamente, è: NO. Dopo 3-4 km dal Turchino la povera Zafira inizia a slittare e non c'è modo di andare avanti. Le catene? Certo che le ho, ma in garage e comunque nessuno si fermerebbe a metterle con -6, vento teso e nebbia.
Gromit sogghigna nel bagagliaio, pregustando l' amato termosifone della cucina. Indispettito, decido di non dargli soddisfazione.
Decidiamo di provare a passare da Tiglieto e Vara. Stessa storia. Arriviamo a Vara e lì ci blocchiamo. Partire da Vara? Certo, ma il tempo è pessimo e se nevica, senza catene, rischiamo di aspettare lì il disgelo.
Altro dietrofront. Ci dirigiamo – Dio ci perdoni! - a Sciarborasca.
Raggiunto così in sole 3h 30' di macchina l' attacco del sentiero (che trovasi a circa 50 km da casa) cominciamo a scarpinare. Altro clima, altro mondo. Cielo azzurro, poca neve (5-10 cm.) prima a chiazze e poi non più.
Salgo in maglietta (termica) almeno sino a quando non si arriva intorno ai 900 metri, quando comincia a farsi sentire un po' di vento, poi un po' di più…
Gli alberi sono carichi di galaverna.
Qualche tratto ghiacciato.
Alle 13 si comincia a sentire un leggero ma penetrante tanfo di frittura esausta, conferma del fatto che stiamo sbucando a Pra Riundo, che è nella sua più bella livrea invernale.
Penso sarebbe onesto fare almeno un salto sullo Sciguello, ma Gromit (che continua a saperla lunga) allunga con decisione verso il rifugio, entra e si acuega vicino alla stufa.
Che fare? A malincuore, rinunciamo all' invitto montarozzo: ripieghiamo su due porzioni di ravioli al ragù di cinghiale ed una caraffa di dolcetto. Caffè, bombardino e pronti per la discesa – ghiaccio e cartilagine non permettono velocità o buio.
Il liquore bollente rende quasi impecettibile il blizzard che ci soffia ora alle spalle. Gromit, accaldato, si fa un bagno nel ruscello. Fuggiamo prima che si scrolli.
La macchina ci attende, indifferente alle nostre sventure.
Gromit si rifiuta di salire. Lo carico di peso. Mi guarda commiserandomi.
L' effetto del bombardino svanisce.
Sto ancora battendo i denti.
Con ritmicità similmestruale ogni sabato o domenica piove. Il sole, beffardo, riappare puntualmente il lunedì mattina.
Arriva dicembre. Con sadica precisione, impegni familiari, di lavoro e le dannate olive si danno il turno nei 3-4 giorni di sole dei week-end.
Divento una specie di malinconico guardone che passa le domeniche a scartabellare i vari Capecchi ed a concepire improbabili enchainements da Capanne di Marcarolo al Turchino.
Dopo svariatissimi tentativi andati tutti miseramente a torcio, le previsioni meteo fanno balenare la possibilità che S. Stefano sia una bella giornata. Si scaldano i motori (richieste di pass alle mogli, monitoraggio 24 ore su 24 di webcam appenniniche, recupero attrezzatura da gita invernale che scopresi esser puntualmente finita nella soffitta dei suoceri, che dista 30 km da casa tua).
Falso allarme. Il beltempo shifta al 27.
A Natale scambio di auguri, andiamo? Ok.
Contatto velocemente i colleghi di studio (i quali certamente mi danno per impazzito, sbronzo o tutt'e due le cose assieme) ed avverto che il 27 prendo festa. Immagino sorrisi di compatimento.
Il 26 fa una spruzzata, ciò che mi fa propendere per la straripetuta ma sempre charmante Faiallo-Pra Riundo. Immagino un quasi-messneriano 4x1100 toccando in invernale - e senza bombole! - Reixa, Argentea, Rama e Sciguello.
Arriva il 27 mattina. Sveglia alle 6.30, procedura standard.
Gromit – che di lì a poco scoprirò saperla molto più lunga di quel che sembra - prima fa finta di dormire, poi cerca di impietosirmi tremando come una foglia. Sono inflessibile e lo carico di peso nel bagagliaio.
Arriva Aldo.
Mentre andiamo verso Masone mi viene un dubbio: è nevicato ieri, si saranno ricordati di pulire la strada del Faiallo? Capisco immediatamente che la domanda è retorica: Murphy docet. La risposta, ovviamente, è: NO. Dopo 3-4 km dal Turchino la povera Zafira inizia a slittare e non c'è modo di andare avanti. Le catene? Certo che le ho, ma in garage e comunque nessuno si fermerebbe a metterle con -6, vento teso e nebbia.
Gromit sogghigna nel bagagliaio, pregustando l' amato termosifone della cucina. Indispettito, decido di non dargli soddisfazione.
Decidiamo di provare a passare da Tiglieto e Vara. Stessa storia. Arriviamo a Vara e lì ci blocchiamo. Partire da Vara? Certo, ma il tempo è pessimo e se nevica, senza catene, rischiamo di aspettare lì il disgelo.
Altro dietrofront. Ci dirigiamo – Dio ci perdoni! - a Sciarborasca.
Raggiunto così in sole 3h 30' di macchina l' attacco del sentiero (che trovasi a circa 50 km da casa) cominciamo a scarpinare. Altro clima, altro mondo. Cielo azzurro, poca neve (5-10 cm.) prima a chiazze e poi non più.
Salgo in maglietta (termica) almeno sino a quando non si arriva intorno ai 900 metri, quando comincia a farsi sentire un po' di vento, poi un po' di più…
Gli alberi sono carichi di galaverna.
Qualche tratto ghiacciato.
Alle 13 si comincia a sentire un leggero ma penetrante tanfo di frittura esausta, conferma del fatto che stiamo sbucando a Pra Riundo, che è nella sua più bella livrea invernale.
Penso sarebbe onesto fare almeno un salto sullo Sciguello, ma Gromit (che continua a saperla lunga) allunga con decisione verso il rifugio, entra e si acuega vicino alla stufa.
Che fare? A malincuore, rinunciamo all' invitto montarozzo: ripieghiamo su due porzioni di ravioli al ragù di cinghiale ed una caraffa di dolcetto. Caffè, bombardino e pronti per la discesa – ghiaccio e cartilagine non permettono velocità o buio.
Il liquore bollente rende quasi impecettibile il blizzard che ci soffia ora alle spalle. Gromit, accaldato, si fa un bagno nel ruscello. Fuggiamo prima che si scrolli.
La macchina ci attende, indifferente alle nostre sventure.
Gromit si rifiuta di salire. Lo carico di peso. Mi guarda commiserandomi.
L' effetto del bombardino svanisce.
Sto ancora battendo i denti.
Last edited by Dirty Harry on Fri Dec 31, 2010 9:56, edited 3 times in total.
`Cause tramps like us, baby we were born to run
il mio blog: http://stellainaltomare.blogspot.com
il mio blog: http://stellainaltomare.blogspot.com
- federico67
- Quotazerino doc
- Posts: 2294
- Joined: Thu Apr 19, 2007 16:01
- Location: Genova
Re: Piccola siberia al Faiallo
Un grande...... Gromit ovviamente.... lui si che la sa lunga!!!!!!
La mozzarella non la usiamo NOI!
مانع الأعمال التجارية الخاصة بك
مانع الأعمال التجارية الخاصة بك
Re: Piccola siberia al Faiallo
Fantastico! che spasso ( e che consolazione non essere il solo a sognare grandi imprese irrealizzabili sui monti di casa)
.
.
...a predicar la pace
ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra all'oppressor
.
...a predicar la pace
ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra all'oppressor
- skeno
- Titano di Quotazero
- Posts: 2640
- Joined: Wed Aug 02, 2006 13:48
- Location: Genova Quarto
- Contact:
Re: Piccola siberia al Faiallo
(e quoto wolf circa i sogni mostruosamente proibiti...)
Ciao
Skeno
- amadablam
- Sherpani di Quotazero
- Posts: 7611
- Joined: Tue Jun 08, 2010 21:40
- Location: Valle del Kumbu
Re: Piccola siberia al Faiallo
.....forte
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
Re: Piccola siberia al Faiallo
che ridere troppo forti!!!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
- stevadusgnu
- Utente di Quotazero
- Posts: 72
- Joined: Wed Jan 27, 2010 19:13
- Location: Sassello (sv)
Re: Piccola siberia al Faiallo
bellissima avventura e racconto straordinario! bravi, tu e il cane!Aggiungo una foto scattata quel giorno da alberola in direzione Pra Riundo, si può notare che il paesaggio era piuttosto glaciale!
Last edited by stevadusgnu on Thu Dec 30, 2010 20:34, edited 2 times in total.
Cara prumma, ti t'arivi
e ti porti cun ti u su;
s' ti t na treuvi ancùra vivi
diummie grazie a Nostei Sgnu
e ti porti cun ti u su;
s' ti t na treuvi ancùra vivi
diummie grazie a Nostei Sgnu
Re: Piccola siberia al Faiallo
non la vedo
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
- Dirty Harry
- Quotazerino doc
- Posts: 1159
- Joined: Fri Apr 07, 2006 17:05
- Location: Recco
- Contact:
Re: Piccola siberia al Faiallo
Grazie per l' apprezzamento, ho aggiunto al testo qualche foto, sono anche nella gallery Da Sciarborasca a Pra Riundo. Ora speriamo in domenica...
`Cause tramps like us, baby we were born to run
il mio blog: http://stellainaltomare.blogspot.com
il mio blog: http://stellainaltomare.blogspot.com
- Maury76
- Fotomodello delle vette
- Posts: 4778
- Joined: Tue Sep 16, 2008 17:51
- Location: genova marassi
- Contact:
Re: Piccola siberia al Faiallo
Belle le foto e soprattutto davvero divertente il racconto
http://www.finoincima.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
https://www.facebook.com/finoincima" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: Piccola siberia al Faiallo
Grande racconto.......
Sono a pezzi....maledetta influenza.........mi hai strappato un paio di sorrisi.
I piu "out"di melone si saranno immedesimati in te e forse ci sarà stato qualcuno piu "soft" che avrà preso le parti di gromit
Sono a pezzi....maledetta influenza.........mi hai strappato un paio di sorrisi.
I piu "out"di melone si saranno immedesimati in te e forse ci sarà stato qualcuno piu "soft" che avrà preso le parti di gromit
Re: Piccola siberia al Faiallo
Ora le vedo, che belle!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)