Monte Fasce e Monte Cordona
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Le cose "normali" le fanno già gli altri , alla fine le idiozie sono quelle che si ricordano più volentieri .skeno wrote:Mi piace condividere le mie idiozie!
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Le cose "idiote" le fanno i "normali"...dico così per sentirmi meno "idiota" anche se non pretendo di essere "normale"!G.S. wrote:Le cose "normali" le fanno già gli altri , alla fine le idiozie sono quelle che si ricordano più volentieri .skeno wrote:Mi piace condividere le mie idiozie!
Il Monte Fasce da sempre GRANDI SODDISFAZIONI!
superare gli altri è avere la forza, superare se stessi è essere forti (confucio)
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Che forte!!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
è un mio sogno nel cassetto!!!!Eppure lo vedo tutti i giorni...con la neve un pò meno....
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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- skeno
- Titano di Quotazero
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Saliti ieri al Cordona.
Purtroppo un parassita sta colpendo le piante lungo il sentiero, indipendntemente dalla specie, a intervalli regolari di 50 metri.
Ciao
Skeno
Purtroppo un parassita sta colpendo le piante lungo il sentiero, indipendntemente dalla specie, a intervalli regolari di 50 metri.
Ciao
Skeno
- giorgio.mazzarello
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Si tratta di balisatura del recente trail di santa Croce.skeno wrote:Saliti ieri al Cordona.
Purtroppo un parassita sta colpendo le piante lungo il sentiero, indipendntemente dalla specie, a intervalli regolari di 50 metri.
Ciao
Skeno
Abbiate pazienza, e' in corso l'opera di "debalisatura", ma e' lunga (50km di tracciato) e ci vorra' un poco di tempo.
Giorgio
- skeno
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Da Sant'Ilario a quasi il Giugo ho già provveduto, poi ne avevamo le tasche piene (letteralmente).
Ciao
Skeno
Ciao
Skeno
- giorgio.mazzarello
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Grazie Roberto,
ogni contributo e' una grande cosa.
Giorgio
ogni contributo e' una grande cosa.
Giorgio
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Non ci crederete mai.
Non sono mai stata sul Monte Fasce (solo in auto).
E nemmeno sul Cordona.
Prima o poi devo rimediare alla lacuna......
Non sono mai stata sul Monte Fasce (solo in auto).
E nemmeno sul Cordona.
Prima o poi devo rimediare alla lacuna......
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Ciao, domenica scorsa ho camminato e corso il tragitto: Quinto - Monte Fasce - Forte Monteratti - Bavari - Torre Quezzi - Marassi. Gran bell'escursione cittadina. Primo tratto ben segnato (T rovesciata) e comunque intuibile. Il secondo (Rombo rosso vuoto) anche. Unico momento d'indecisione a metà della discesa del metanodotto: complice l'erba alta il sentierò è un poco 'scomparso'. Ideale percorrerlo anche al contrario, sul tardo pomeriggio, per finire all'Irish Pub. Allego alcune foto. Un saluto a tutti!
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Gentili amici, ho percorso stamani M.Moro - Costa di Monte Moro (T rovesciata rossa) - Colanesi (Pallinorosso) - Lumarzo - Monte Moro (senza segni).
Ho trovato delle difficoltà per l'acclività del terreno nel tratto che dalle case Lumarzo scende al rivo sottostante. Inoltre il rivo è piuttosto incavato e perciò non agevolissimo da attraversare.
Il percorso che ho compiuto per scendere al rivo è un centinaio di metri a sinistra (W) di quello segnato nell'editor di OSM ed aveva una pendenza notevole: è improponibile come itinerario perchè c'è da romeprsi le gambe... Invece quello che ho segnato su OSM potrebbe essere un po' meglio.
Qualcuno di voi ha percorso questo tratto agevolmente per traccia di sentiero?
Comunque, alla fine della discesa, ormai "ruinato in basso loco", ho trovato un guado comodo alla quota 375 (altimetro tarato) in corrispondenza di una grande ciappa di calcare marnoso. Bello il rivo per abluzioni, anche se decisamente fuori mano... se riesco metto due foto del posto...
La salita della scarpata di fronte l'ho dovuta afffrontare seguendo una traccia da bestie (è il caso di dirlo anche perchè proprio così) con fondo di terren-nutella tra spine e varie che poi si perdeva nel ginestraio soprastante e in discreta pendenza.
Salendo un poco, per conoscenza ma comunque con sollievo, ho trovato la traccia che mi ha ricondotto piacevolmente in tutto relax a M. Moro.
Attendo lumi da chi conosca un'agevole traccia per collegare i sentieri nel tratto Luamarzo-rivo-sentiero per M.Moro.
Comunque posti belli e acclività impressionanti anche nel monte davanti a casa!!!
Guido
Guido
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Il "sentiero" tra Monte Moro e Lumarzo
la grotticella di colanesi
Colanesi (case vicino grotticella)
Rio di Lumarzo
Guado sul piastrone di calcare marnoso
la traccia di ritorno verso Monte Moro
Guido
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
2012 - 54 ed ultima..
Ciao, oggi bella sgambatina al Fasce, dove ero stato solo in macchina..
Scendo dal bus al cimitero di Quinto e prendo a salire sulla T rossa.. il pendio del monte Moro è costellato di installazioni militari abbandonate, si sale decisamente tra l'una e l'altra fino a tagliare l'asfalto per poi riprendere a salire su mulattiera.. nei pressi del parcheggio di Monte Moro incontro nuovamente l'asfalto e lo seguo brevemente per poi riprendere il sentiero che ora fila bello ripido in direzione di un rudere, superato il quale percorro quasi in piano una bella crestina e poi riparto in ripida salita che non molla più fino in vetta.. poco prima di quest'ultima già in mezzo alle antenne abbandono il sentiero per un tratto di asfalto che mi conduce al cospetto dell'imponente croce di vetta.
Tot. Cimitero di Quinto-Monte Fasce ore 01.45
La giornata nuvolosa (ma poi migliorerà..) ed il vento frizzantino non mi impediscono di godere del panorama davvero notevole.. specie sulla città è veramente impressionante..
Mi siedo a pappare, ma prima mi metto la giacca che sarà meglio. Qualche temerario che arriva in cima con gli scarponi c'è, non sono da solo.
Dopo pappato riparto su rombo rosso vuoto e seguendo l'asfalto guadagno il parcheggio sotto il Fasce aliietato da un piccolo branco di cavalli che bruca sui prati con puledrini al seguito.. Taglio la rotabile e seguo il metanodotto finchè nei pressi del monte Proi quest'ultimo inizia a scendere decisamente trasformandosi in sentiero, nei pressi un gregge di capre se la mangia beatamente.
Scendo per pascoli e tra un rovo e l'altro, tra un cespuglio e l'altro riesco a non perdere il sentiero e sbuco nei pressi del campo sportivo Piani di Ferretto, passo davanti al Cimitero e sono al Santuario della Guardia dove si conclude il cammino perchè prendo l'autobus.
Totale Monte Fasce-Bavari ore 01.45
Totale traversata ore 03.30 soste escluse
A dopo per foto..
Ciao, oggi bella sgambatina al Fasce, dove ero stato solo in macchina..
Scendo dal bus al cimitero di Quinto e prendo a salire sulla T rossa.. il pendio del monte Moro è costellato di installazioni militari abbandonate, si sale decisamente tra l'una e l'altra fino a tagliare l'asfalto per poi riprendere a salire su mulattiera.. nei pressi del parcheggio di Monte Moro incontro nuovamente l'asfalto e lo seguo brevemente per poi riprendere il sentiero che ora fila bello ripido in direzione di un rudere, superato il quale percorro quasi in piano una bella crestina e poi riparto in ripida salita che non molla più fino in vetta.. poco prima di quest'ultima già in mezzo alle antenne abbandono il sentiero per un tratto di asfalto che mi conduce al cospetto dell'imponente croce di vetta.
Tot. Cimitero di Quinto-Monte Fasce ore 01.45
La giornata nuvolosa (ma poi migliorerà..) ed il vento frizzantino non mi impediscono di godere del panorama davvero notevole.. specie sulla città è veramente impressionante..
Mi siedo a pappare, ma prima mi metto la giacca che sarà meglio. Qualche temerario che arriva in cima con gli scarponi c'è, non sono da solo.
Dopo pappato riparto su rombo rosso vuoto e seguendo l'asfalto guadagno il parcheggio sotto il Fasce aliietato da un piccolo branco di cavalli che bruca sui prati con puledrini al seguito.. Taglio la rotabile e seguo il metanodotto finchè nei pressi del monte Proi quest'ultimo inizia a scendere decisamente trasformandosi in sentiero, nei pressi un gregge di capre se la mangia beatamente.
Scendo per pascoli e tra un rovo e l'altro, tra un cespuglio e l'altro riesco a non perdere il sentiero e sbuco nei pressi del campo sportivo Piani di Ferretto, passo davanti al Cimitero e sono al Santuario della Guardia dove si conclude il cammino perchè prendo l'autobus.
Totale Monte Fasce-Bavari ore 01.45
Totale traversata ore 03.30 soste escluse
A dopo per foto..
Last edited by antolino on Sun Dec 30, 2012 15:35, edited 1 time in total.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
La montagna del giorno..
Zena dunde te?
Crestina e vetta..
Due diversi modi di entrare in comunicazione con il cielo..
Fauna..
E flora..
Ciao a tutti, buon anno.. chi si ferma è perduto.
Zena dunde te?
Crestina e vetta..
Due diversi modi di entrare in comunicazione con il cielo..
Fauna..
E flora..
Ciao a tutti, buon anno.. chi si ferma è perduto.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Bravo!
Io ci sono stata da poco sul Fasce. In bici però......
Io ci sono stata da poco sul Fasce. In bici però......
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
E da dove eri partita Sere? da casa?
A me non è dispiaciuto salire il Fasce, soprattutto il pezzo da Quinto fino in vetta è abbastanza impegnativo.. certo, non è tra le escursioni più belle che ho fatto, ma se ci fosse da ripeterla lo farei.. tutto l'opposto della discesa verso Bavari.. metanodotto, poi pascoli e rovi dove ad ogni macchia di cespugli ti devi andare a cercare il segnavia, e va già bene che è inverno..
P.s: il sentiero segnato con un bollo rosso qualcuno può dirmi da dove parte, dove arriva e durata per cortesia??
A me non è dispiaciuto salire il Fasce, soprattutto il pezzo da Quinto fino in vetta è abbastanza impegnativo.. certo, non è tra le escursioni più belle che ho fatto, ma se ci fosse da ripeterla lo farei.. tutto l'opposto della discesa verso Bavari.. metanodotto, poi pascoli e rovi dove ad ogni macchia di cespugli ti devi andare a cercare il segnavia, e va già bene che è inverno..
P.s: il sentiero segnato con un bollo rosso qualcuno può dirmi da dove parte, dove arriva e durata per cortesia??
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
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- Littletino
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Vedo ora questa bella traversata ultra domestica che io, in tanti anni, ho sempre voluto fare senza mai riuscire.
Forse perché sono gite "per amanti del genere", dove il genere sono le montagne di città, salite partendo a piedi dalle strade e dalle piazze urbane. O al massimo prendendo il bus urbano.
Un fascino a me molto caro, che viene riassunto dalla prima foto del Fasce visto da Brignole: bellissima.
Il problema é che questo fascino lo subiamo in pochi: a proporre queste gite urbane i compagni di cammino storcono il naso e rimandano.
E infatti sono gite che si assaporano meglio se fatte da soli.
Bene quindi, e complimenti per le 54 gite/anno: un bel traguardo, da veri Martelli.
Forse perché sono gite "per amanti del genere", dove il genere sono le montagne di città, salite partendo a piedi dalle strade e dalle piazze urbane. O al massimo prendendo il bus urbano.
Un fascino a me molto caro, che viene riassunto dalla prima foto del Fasce visto da Brignole: bellissima.
Il problema é che questo fascino lo subiamo in pochi: a proporre queste gite urbane i compagni di cammino storcono il naso e rimandano.
E infatti sono gite che si assaporano meglio se fatte da soli.
Bene quindi, e complimenti per le 54 gite/anno: un bel traguardo, da veri Martelli.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Tino, la penso esattamente come te, d'accordo su tutto e grazie per i complimenti..
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Complimenti per le 54 escursioni!
Mia moglie ed io siamo arrivati a 45, nonostante tre settimane di viaggio di nozze e qualche mia trasferta lavorativa all'estero.
Mia moglie ed io siamo arrivati a 45, nonostante tre settimane di viaggio di nozze e qualche mia trasferta lavorativa all'estero.
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
La salita al Fasce che più mi piace parte da Nervi, per essere più esatti dal serbatoio Montetto (salita Montetto inizia allo svincolo della "pedemontana" di Nervi) con un segnavia ··che sale al Monte Moro per la cresta dove confluisce al sentiero da Quinto segnato con la T che continua la Costa di Monte Moro e poi fino alla cima.antolino wrote:E da dove eri partita Sere? da casa?
A me non è dispiaciuto salire il Fasce, soprattutto il pezzo da Quinto fino in vetta è abbastanza impegnativo.. certo, non è tra le escursioni più belle che ho fatto, ma se ci fosse da ripeterla lo farei.. tutto l'opposto della discesa verso Bavari.. metanodotto, poi pascoli e rovi dove ad ogni macchia di cespugli ti devi andare a cercare il segnavia, e va già bene che è inverno..
P.s: il sentiero segnato con un bollo rosso qualcuno può dirmi da dove parte, dove arriva e durata per cortesia??
Una variante che mi è molto piaciuta di questa salita da Nervi, abbandona il sentiero di salita al secondo traliccio a.t. (quota 178) e si dirige orizzontalmente per una traccia, non in tutti i punti molto marcata ma comunque dal percorso evidente. Arriva subito ad alcune piccole costruzioni cintate da muri e coltivazioni che supera contornandole a monte. Scende una decina di metri e poi in piano fino ad un fosso (rio di Scoglio?) da cui ascende con pendenza discreta alla spalla della cresta nominata "Bric Ciurli" (q.326) da cui poi sale la ripida e bella cresta con lievi sinuosità di percorso per giungere a Costa di Monte Moro (q.578) e da qui seguire la T fino in cima al Fasce.
Quanto al bollo rosso non saprei... Dove lo hai intercettato?
C'è il "sentiero" Borgoratti-Nervi bollo rosso e NON F.I.E. , che è piuttosto duro.
Sale da Borgoratti al Liberale (santuario) passa orizzontale la cresta di Monte Moro e la cresta che sale da Bric Ciurli e va a Colanesi; scende non facilmente a Orsiglia; scende quasi senza traccia la cresta di Nosiggia fino al colletto del Bric Castiglione.
Lì gira a destra quasi tornando indietro per una traccia pressocché da immaginare, trovando qua e là i bolli rossi, e va al fosso del rio Orsiggia dell'Arma che attraversa felicemente.
Si mantiene in piano su traccia adesso abbastanza visibile fino alla loc Fasciuoli, ancora ben recintata e coltivata.
Da Fasciuoli ci si volge indietro, scendendo a sin. di nuovo al rivo Orsiggia dell'Arma, per una rampa ripida ma ampia (chi lavora a Fasciuoli la terra sale per questa rampa con un piccolo cingolato).
Si segue parallamente il rivo per l'ottimo sentiero fino in fondo a Molinetti di Nervi ma l'ultimo breve passaggio per giungere al Rio Nervi, dopo una porta chiusa per p.p., è malagevole. Infine, per raggiungere via Molinetti di Nervi, si deve costeggiare in salita per un esiguo tratto il corso del Rio Nervi che è sovente piuttosto scivoloso.
Comunque si potrebbe chiedere al Conte o a Giorgio Mazzarello (di cui ho letto circa un giro megagalattico compiuto nella parte alta della quasi disabitata valle del Rio Nervi).
Guido
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Guidolux wrote:
Quanto al bollo rosso non saprei... Dove lo hai intercettato?
C'è il "sentiero" Borgoratti-Nervi bollo rosso e NON F.I.E. , che è piuttosto duro.
Allora è sicuramente quello, l'ho incrociato sulla crestina finale, dopo i ruderi, tagliava in orizzontale le pendici del monte.. si vedeva che non era un segnavia "ufficiale" FIE, anche se il simbolo era uno di quelli usati da questa istituzione.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
I sentiero FIE Quinto-Monte Fasce T lo interseca alla quota 608, pochi metri sopra quella strana selletta in cresta causata da una discordanza o rovesciamento di un pacchetto di strati, coperta di scisti di roccia e con un masso grande come una lavatrice posato ben in mezzo. Il posto, sulla cartografia regionale, risulta con toponimo "SPALLETTA DE ROCCHI" Il bollo rosso è un percorso difficile... ma i posti che collega sono suggestivi... e andrebbero, vista la vicinanza di Genova, un poco valorizzati giusto con un minimo di "sentieristica".antolino wrote:Guidolux wrote:
Quanto al bollo rosso non saprei... Dove lo hai intercettato?
C'è il "sentiero" Borgoratti-Nervi bollo rosso e NON F.I.E. , che è piuttosto duro.
Allora è sicuramente quello, l'ho incrociato sulla crestina finale, dopo i ruderi, tagliava in orizzontale le pendici del monte.. si vedeva che non era un segnavia "ufficiale" FIE, anche se il simbolo era uno di quelli usati da questa istituzione.
O meglio di no?
Guido
- giorgio.mazzarello
- Quotazerino doc
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Ciao Antolino, Ciao Guidolux (come stai??),Guidolux wrote:La salita al Fasce che più mi piace parte da Nervi, per essere più esatti dal serbatoio Montetto (salita Montetto inizia allo svincolo della "pedemontana" di Nervi) con un segnavia ··che sale al Monte Moro per la cresta dove confluisce al sentiero da Quinto segnato con la T che continua la Costa di Monte Moro e poi fino alla cima.antolino wrote:E da dove eri partita Sere? da casa?
A me non è dispiaciuto salire il Fasce, soprattutto il pezzo da Quinto fino in vetta è abbastanza impegnativo.. certo, non è tra le escursioni più belle che ho fatto, ma se ci fosse da ripeterla lo farei.. tutto l'opposto della discesa verso Bavari.. metanodotto, poi pascoli e rovi dove ad ogni macchia di cespugli ti devi andare a cercare il segnavia, e va già bene che è inverno..
P.s: il sentiero segnato con un bollo rosso qualcuno può dirmi da dove parte, dove arriva e durata per cortesia??
Una variante che mi è molto piaciuta di questa salita da Nervi, abbandona il sentiero di salita al secondo traliccio a.t. (quota 178) e si dirige orizzontalmente per una traccia, non in tutti i punti molto marcata ma comunque dal percorso evidente. Arriva subito ad alcune piccole costruzioni cintate da muri e coltivazioni che supera contornandole a monte. Scende una decina di metri e poi in piano fino ad un fosso (rio di Scoglio?) da cui ascende con pendenza discreta alla spalla della cresta nominata "Bric Ciurli" (q.326) da cui poi sale la ripida e bella cresta con lievi sinuosità di percorso per giungere a Costa di Monte Moro (q.578) e da qui seguire la T fino in cima al Fasce.
Quanto al bollo rosso non saprei... Dove lo hai intercettato?
C'è il "sentiero" Borgoratti-Nervi bollo rosso e NON F.I.E. , che è piuttosto duro.
Sale da Borgoratti al Liberale (santuario) passa orizzontale la cresta di Monte Moro e la cresta che sale da Bric Ciurli e va a Colanesi; scende non facilmente a Orsiglia; scende quasi senza traccia la cresta di Nosiggia fino al colletto del Bric Castiglione.
Lì gira a destra quasi tornando indietro per una traccia pressocché da immaginare, trovando qua e là i bolli rossi, e va al fosso del rio Orsiggia dell'Arma che attraversa felicemente.
Si mantiene in piano su traccia adesso abbastanza visibile fino alla loc Fasciuoli, ancora ben recintata e coltivata.
Da Fasciuoli ci si volge indietro, scendendo a sin. di nuovo al rivo Orsiggia dell'Arma, per una rampa ripida ma ampia (chi lavora a Fasciuoli la terra sale per questa rampa con un piccolo cingolato).
Si segue parallamente il rivo per l'ottimo sentiero fino in fondo a Molinetti di Nervi ma l'ultimo breve passaggio per giungere al Rio Nervi, dopo una porta chiusa per p.p., è malagevole. Infine, per raggiungere via Molinetti di Nervi, si deve costeggiare in salita per un esiguo tratto il corso del Rio Nervi che è sovente piuttosto scivoloso.
Comunque si potrebbe chiedere al Conte o a Giorgio Mazzarello (di cui ho letto circa un giro megagalattico compiuto nella parte alta della quasi disabitata valle del Rio Nervi).
perdonate la mia latitanza ma ho letto solo ora la questione.
Dunque riguardo al sentiero bollo rosso ecco svelato il mistero:
Sengnavia: bollo rosso;
Partenza: bivio Via Tanini-Via Cianciullo (50m dopo il bivio con Via Cianciullo si devia
di 180° e si prende una salita a SX -segnavia scolorito sul muretto)
Arrivo: Passo Torrente Nervi (mulattiera a DX appena prima di una grossa stazione ENEL lungo Via del Commercio)
Si scende da Via Molinetti di Nervi ed al termine si attraversa l'asfalto per immettersi sulla breve mulattiera
Passo Torrente Nervi che sbuca su Via del Commercio
Sviluppo: Via Cianciullo - a quota 95m circa a SX su sentiero - versante est della valle Sturla - Casa Valle Calda (275m circa)
ruderi S.Terenziano (257m a DX in salita) - pendici nord Monte Borriga dove a quota 500m circa ci si innesta a SX sulla provinciale
del Monte Fasce che si segue - al tornante a SX che si incontra sulla provinciale prendere il sentieroa DX (551m) - versante sud Monte Fasce
localita Spalletta de Rocchi (600m circa - incrocio con sentiero T rovesciata rossa) -
ruderi case Orsiggia (459m) - lungo cresta Nosiggia - guado rio Orsiggia dell'Arma - Case Gallo (250m circa - cipressi)
guado rio Orsiggia dell'Arma - ponticello su torrente Nervi - Molinetti - Via Molinetti di Nervi -
Passo Torrente Nervi
Distanza: 12 km circa
Si tratta comunque di un percorso relativamente lungo e complesso con segnalazione datata e
spesso discontinua a causa del deterioramento dei vari segnavia differente da zona a zona.
Sono presenti molti bivi dove il percorso non e' sempre ben chiaro a causa della
assenza di indicazioni
Spero di non avere sbagliato od essermi dimenticato nulla sul percorso .
Tutto il percorso e' consultabile sulle seguenti tavole delle mie mMOA:
http://www.mappeliguria.com/mmoa_tav.php?tav=ge18" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.mappeliguria.com/mmoa_tav.php?tav=ge29" onclick="window.open(this.href);return false;
http://www.mappeliguria.com/mmoa_tav.php?tav=ge30" onclick="window.open(this.href);return false;
Buona escursione.
Giorgio
Last edited by giorgio.mazzarello on Wed Jan 02, 2013 12:18, edited 1 time in total.
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Grazie Giorgio, tutto bene grazie! Ottimo lavoro... come sempre del resto!
Guido
Guido
Guido
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Certo.antolino wrote:E da dove eri partita Sere? da casa?
Partita da PonteX, scesa a Gattorna, fatto la Scoffera e poi rientrata dalla Valle Scrivia..
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
serena wrote:Certo.antolino wrote:E da dove eri partita Sere? da casa?
Partita da PonteX, scesa a Gattorna, fatto la Scoffera e poi rientrata dalla Valle Scrivia..
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Grazie Giorgio sei sempre una miniera
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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- fabio.rapallo
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Ciao,
l'altro ieri 3 gennaio ho fatto la traversata effettuata da antolino, ma nell'altro verso. Raggiunto Bavari con la linea AMT 85 ho percorso il sentiero "rombo rosso vuoto" fino alla vetta del Fasce per poi scendere a Quinto con il sentiero "T rovesciata rossa" fino a Quinto per poi rientrare a casa in treno. Riguardo alla prima parte (da Bavari alla vetta), devo dire che non mi è affatto dispiaciuta: si inizia su una bella mulattiera a tornanti ancora ben lastricata in molti punti, per terminare sul crinale. In salita i segnavia avrebbero bisogno di una rinfrescata, ma sono piuttosto evidenti e solo in un punto mi hanno lasciato qualche dubbio. Raggiunto il crinale della val Lentro si spaziava con la vista dalle Apuane alle Liguri al Gran Paradiso. Senz'altro ho avuto la fortuna di trovare una giornata particolarmente limpida, ma la traversata è stata piacevole in tutto il suo tragitto. Per chi è interessato ho messo qui le foto della gita:
https://picasaweb.google.com/1059783530 ... directlink" onclick="window.open(this.href);return false;
(scusate per la sovrabbondanza di felci, ma è una deformazione professionale!)
Buon anno a tutti,
Fabio
l'altro ieri 3 gennaio ho fatto la traversata effettuata da antolino, ma nell'altro verso. Raggiunto Bavari con la linea AMT 85 ho percorso il sentiero "rombo rosso vuoto" fino alla vetta del Fasce per poi scendere a Quinto con il sentiero "T rovesciata rossa" fino a Quinto per poi rientrare a casa in treno. Riguardo alla prima parte (da Bavari alla vetta), devo dire che non mi è affatto dispiaciuta: si inizia su una bella mulattiera a tornanti ancora ben lastricata in molti punti, per terminare sul crinale. In salita i segnavia avrebbero bisogno di una rinfrescata, ma sono piuttosto evidenti e solo in un punto mi hanno lasciato qualche dubbio. Raggiunto il crinale della val Lentro si spaziava con la vista dalle Apuane alle Liguri al Gran Paradiso. Senz'altro ho avuto la fortuna di trovare una giornata particolarmente limpida, ma la traversata è stata piacevole in tutto il suo tragitto. Per chi è interessato ho messo qui le foto della gita:
https://picasaweb.google.com/1059783530 ... directlink" onclick="window.open(this.href);return false;
(scusate per la sovrabbondanza di felci, ma è una deformazione professionale!)
Buon anno a tutti,
Fabio
L'esperienza della marcia decentra da sé e ripristina il mondo,
inscrivendo l'uomo nei limiti che lo richiamano alla sua fragilità e alla sua forza. (DLB)
inscrivendo l'uomo nei limiti che lo richiamano alla sua fragilità e alla sua forza. (DLB)
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- Quotazerino
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Ieri finalmente ho percorso il tratto del famigerato "cerchio rosso" dal Cimitero di Nervi fino ad incrociare il classico sentiero "T rovesciata" poco sotto al Monte Fasce, a quota 600 circa.
Trattasi di 5,9 km di percorso molto vario e interessantissimo, come solo la riviera ligure sa offrire: crose, ulivi, torrentelli con limpidi laghetti a pochi chilometri dalla metropoli, creste erbose a picco sul mare, vecchi ruderi della civiltà contadina.
Avendo letto di possibili problemi di orientamento mi ero preparato scaricando la traccia GPS da open street map, cosa che generalmente non faccio preferendo coltivare l'illusione di esplorare un territorio vergine.
Effettivamente giunto presso Case Gallo ho incontrato una coppia di escursionisti che ritornava indietro non essendo riuscita a seguire il sentiero. Comunque fiducioso, ho proseguito e ho superato il punto più ostico per l'orientamento, cioè dopo il guado del Rio Orsiggia a quota 210 metri, dove occorre svoltare seccamente a sinistra presso alcune roccette mentre un'altra traccia inviterebbe a tirare dritto.
Da questo punto in poi le bollature si sono rivelate ben fatte e spaziate, portando a risalire senza problemi la costa che divide l'Orsiggia dal Carsega fino a raggiungere proprio i ruderi di Orsiggia. Da lì un lungo traversone verso sinistra porta a ricongiungersi alla tradizionale "T rovesciata" già menzionata.
Un percorso tutto sommato molto più fruibile di quanto mi aspettassi, assolutamente consigliabile alle seguenti condizioni:
- in inverno, in una giornata limpida come ieri
- in salita
- con terreno asciutto
- muniti di pantaloni lunghi
- muniti di bastone per tenere a bada qualche rovo di troppo (ma l'ho usato davvero poco)
Un'ultima nota:
al ritorno, passando sotto il Monte Moro ho notato un nuovo segnavia: due cerchi rossi che seguono il sentiero che scende giù a Nervi.
Saluti a tutti
Trattasi di 5,9 km di percorso molto vario e interessantissimo, come solo la riviera ligure sa offrire: crose, ulivi, torrentelli con limpidi laghetti a pochi chilometri dalla metropoli, creste erbose a picco sul mare, vecchi ruderi della civiltà contadina.
Avendo letto di possibili problemi di orientamento mi ero preparato scaricando la traccia GPS da open street map, cosa che generalmente non faccio preferendo coltivare l'illusione di esplorare un territorio vergine.
Effettivamente giunto presso Case Gallo ho incontrato una coppia di escursionisti che ritornava indietro non essendo riuscita a seguire il sentiero. Comunque fiducioso, ho proseguito e ho superato il punto più ostico per l'orientamento, cioè dopo il guado del Rio Orsiggia a quota 210 metri, dove occorre svoltare seccamente a sinistra presso alcune roccette mentre un'altra traccia inviterebbe a tirare dritto.
Da questo punto in poi le bollature si sono rivelate ben fatte e spaziate, portando a risalire senza problemi la costa che divide l'Orsiggia dal Carsega fino a raggiungere proprio i ruderi di Orsiggia. Da lì un lungo traversone verso sinistra porta a ricongiungersi alla tradizionale "T rovesciata" già menzionata.
Un percorso tutto sommato molto più fruibile di quanto mi aspettassi, assolutamente consigliabile alle seguenti condizioni:
- in inverno, in una giornata limpida come ieri
- in salita
- con terreno asciutto
- muniti di pantaloni lunghi
- muniti di bastone per tenere a bada qualche rovo di troppo (ma l'ho usato davvero poco)
Un'ultima nota:
al ritorno, passando sotto il Monte Moro ho notato un nuovo segnavia: due cerchi rossi che seguono il sentiero che scende giù a Nervi.
Saluti a tutti
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Ottimo Lord Morham. Mi sono occupato personalmente di correggere la traccia del sentiero su OpenStreetMap e sono felice di sapere che si ancora percorribile. Secondo me merita tantissimo, risalire la cresta dell'Orsiggia è davvero un percorso bellissimo, poi il fascino delle "ville" di Nervi abbandonate è unico. Bisognerebbe trovare il modo di collegare Orsiggia con Penna, altro antico podere che sta nel vallone del Rio Carseghe, sotto il Monte Bastia, ma questo è un'altro discorso.
Una domanda, sei rientrato a Nervi scendendo da M. Moro?
Una domanda, sei rientrato a Nervi scendendo da M. Moro?
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Ottimo Lord Morham. Mi sono occupato personalmente di correggere la traccia del sentiero su OpenStreetMap e sono felice di sapere che si ancora percorribile. Secondo me merita tantissimo, risalire la cresta dell'Orsiggia è davvero un percorso bellissimo, poi il fascino delle "ville" di Nervi abbandonate è unico. Bisognerebbe trovare il modo di collegare Orsiggia con Penna, altro antico podere che sta nel vallone del Rio Carseghe, sotto il Monte Bastia, ma questo è un'altro discorso.
Una domanda, sei rientrato a Nervi scendendo da M. Moro?
Una domanda, sei rientrato a Nervi scendendo da M. Moro?
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- Quotazerino
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Ciao,
la traccia open street map è stata utilissima, ho riscontrato però una certa differenza in un paio di punti, prima del guado dell'Orsiggia a q. 200 m e quando si doppia il costone precedente a quello percorso dalla "T" rovesciata, se vuoi posso inviarti la mia traccia via e-mail.
Sono rientrato dal M. Moro, prendendo poi a sinistra su sentiero e percorrendo la Salita Montetto fino ad uscire sulla rotatoria degli autobus.
Comunque la zona del Fasce è davvero bella!
Ciao
la traccia open street map è stata utilissima, ho riscontrato però una certa differenza in un paio di punti, prima del guado dell'Orsiggia a q. 200 m e quando si doppia il costone precedente a quello percorso dalla "T" rovesciata, se vuoi posso inviarti la mia traccia via e-mail.
Sono rientrato dal M. Moro, prendendo poi a sinistra su sentiero e percorrendo la Salita Montetto fino ad uscire sulla rotatoria degli autobus.
Comunque la zona del Fasce è davvero bella!
Ciao
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
- giorgio.mazzarello
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Ciao a tutti, un piccolo contributo a questo "topic".
Domenica scorsa il freddo era pungente cosi' ho optato per un
anello sul mare.
Golfo Paradiso: Anello Nervi-Colanesi-MonteMoro
NOTE GENERALI:
Breve escursione costiera nel versante sud del gruppo del Monte Fasce, indicata per le
fredde giornate invernali. L'ambiente attraversato, nonostante sia a due passi dalla citta',
si presenta aspro e selvaggio a causa della notevole pendenza dei versanti.
LOCALITA' DI PARTENZA:
Si parte da Nervi (Via del Commercio), nota localita' di Genova.
Dall'uscita del casello di Nervi della A12, si prende a SX corso Europa fino a scendere a Nervi dove,
superata la rotatoria, si devia a SX per imboccare Via del Commercio che si percorre tutta fino circa
all'altezza di una grossa stazione di distribuzione elettrica, dove si lascia
l'auto (25m - lungo la strada sono presenti molti posteggi liberi).
DIFFICOLTA':
Secondo la scala CAI: E (Escursionistica).
Si percorrono sentieri abbastanza evidenti e segnalati, ma in alcuni punti e' necessario prestare
attenzione per la presenza di vegetazione che nasconde la traccia ed i segnavia e per la pendenza
che, nella zona della Cresta Nosiggia, e' elevata.
DESCRIZIONE SINTETICA:
Dal posteggio (25m) si segue Via del Commercio fino al termine dove si guada il Torrente Nervi (35m) e si procede
nel versante opposto (segnavia gialli). Si risale fino a Case Gallo (225m) dove si incontra il segnavia bollo rosso
che si segue in piano.
Si guada il Rio Orsiggia dell'Arma (210m) e si continua su sentiero a tratti infrascato, risalendo la Cresta Nosiggia
fino ai ruderi di Orsiggia (459m). Mantenendosi sul segnavia bollo rosso, si oltrepassano le case, si guada
nuovamente il Rio Orsiggia dell'Arma (480m - cipresso poco prima del guado - prestare attenzione perche' il
sentiero ed ai segnavia sono presenti ma a volte appena nascosti dall'erba), e si continua fino a Colanesi (570m - ruderi).
Seguendo i bolli rossi, si sale fino al crocevia della Spalletta dei Rocchi (610m) dove si prende a DX in
discesa (segnavia T rovesciata rossa) per scendere al piazzale di Monte Moro (400m).
Si segue la T rovesciata che oltrepassa il forte e raggiunge una batteria ed un'antenna (565m), dove si lascia il
segnavia per deviare a SX e scendere ad una sterrata in piano (290m). Si attraversa e si imbocca il sentiero con
segnavia 2 bolli rossi che rapidamente scende alla rotatoria di Nervi (10m) dove piegando a SX si
imbocca Via del Commercio per tornare all'auto (25m)
DATI SINTETICI DEL PERCORSO:
Distanza: 11
Dislivello: 670 m
Tempo: 3:30 - 4:30 h
CARTA GENERALE DEL PERCORSO:
CARTE DI DETTAGLIO DEL PERCORSO, DESCRIZIONE PARTICOLAREGGIATA, PROFILO ALTIMETRICO ED ALTRE INFO AL SEGUENTE LINK:
http://www.mappeliguria.com/TRK-GE-110- ... teMoro.php" onclick="window.open(this.href);return false;
QUALCHE FOTO:
Il punto in cui finisce Via del Commercio e si deve scavalcare il muretto per guadare il Torrente Nervi
Il bivio dove inizia la salita verso Case Gallo
Panorama verso il Monte Fasce
Le case di Mulinetti
Lungo il sentiero nei pressi delle Case Gallo
Panorama verso il Monte Fasce
Lo sperone roccioso del Bric Roncone, visibile salendo verso Orsiggia guardando verso levante
Salendo lingo la Cresta Nosiggia
Panorama sulla Cresta Nosiggia vista dai ruderi di Orsiggia
Nei pressi dei ruderi di Orsiggia
Panorama sulla valletta di Orsiggia
Colanesi
Il piazzale di Monte Moro
Panorama sulla costa e sulla chiesa di S.Erasmo a Quinto al Mare
Panorama su Genova
Nei pressi della batteria dove si lascia il segnavia T rovesciata rossa
Panorama su Quinto al Mare
Scendendo verso Nervi
Il segnavia scendendo verso Nervi
Giorgio
Domenica scorsa il freddo era pungente cosi' ho optato per un
anello sul mare.
Golfo Paradiso: Anello Nervi-Colanesi-MonteMoro
NOTE GENERALI:
Breve escursione costiera nel versante sud del gruppo del Monte Fasce, indicata per le
fredde giornate invernali. L'ambiente attraversato, nonostante sia a due passi dalla citta',
si presenta aspro e selvaggio a causa della notevole pendenza dei versanti.
LOCALITA' DI PARTENZA:
Si parte da Nervi (Via del Commercio), nota localita' di Genova.
Dall'uscita del casello di Nervi della A12, si prende a SX corso Europa fino a scendere a Nervi dove,
superata la rotatoria, si devia a SX per imboccare Via del Commercio che si percorre tutta fino circa
all'altezza di una grossa stazione di distribuzione elettrica, dove si lascia
l'auto (25m - lungo la strada sono presenti molti posteggi liberi).
DIFFICOLTA':
Secondo la scala CAI: E (Escursionistica).
Si percorrono sentieri abbastanza evidenti e segnalati, ma in alcuni punti e' necessario prestare
attenzione per la presenza di vegetazione che nasconde la traccia ed i segnavia e per la pendenza
che, nella zona della Cresta Nosiggia, e' elevata.
DESCRIZIONE SINTETICA:
Dal posteggio (25m) si segue Via del Commercio fino al termine dove si guada il Torrente Nervi (35m) e si procede
nel versante opposto (segnavia gialli). Si risale fino a Case Gallo (225m) dove si incontra il segnavia bollo rosso
che si segue in piano.
Si guada il Rio Orsiggia dell'Arma (210m) e si continua su sentiero a tratti infrascato, risalendo la Cresta Nosiggia
fino ai ruderi di Orsiggia (459m). Mantenendosi sul segnavia bollo rosso, si oltrepassano le case, si guada
nuovamente il Rio Orsiggia dell'Arma (480m - cipresso poco prima del guado - prestare attenzione perche' il
sentiero ed ai segnavia sono presenti ma a volte appena nascosti dall'erba), e si continua fino a Colanesi (570m - ruderi).
Seguendo i bolli rossi, si sale fino al crocevia della Spalletta dei Rocchi (610m) dove si prende a DX in
discesa (segnavia T rovesciata rossa) per scendere al piazzale di Monte Moro (400m).
Si segue la T rovesciata che oltrepassa il forte e raggiunge una batteria ed un'antenna (565m), dove si lascia il
segnavia per deviare a SX e scendere ad una sterrata in piano (290m). Si attraversa e si imbocca il sentiero con
segnavia 2 bolli rossi che rapidamente scende alla rotatoria di Nervi (10m) dove piegando a SX si
imbocca Via del Commercio per tornare all'auto (25m)
DATI SINTETICI DEL PERCORSO:
Distanza: 11
Dislivello: 670 m
Tempo: 3:30 - 4:30 h
CARTA GENERALE DEL PERCORSO:
CARTE DI DETTAGLIO DEL PERCORSO, DESCRIZIONE PARTICOLAREGGIATA, PROFILO ALTIMETRICO ED ALTRE INFO AL SEGUENTE LINK:
http://www.mappeliguria.com/TRK-GE-110- ... teMoro.php" onclick="window.open(this.href);return false;
QUALCHE FOTO:
Il punto in cui finisce Via del Commercio e si deve scavalcare il muretto per guadare il Torrente Nervi
Il bivio dove inizia la salita verso Case Gallo
Panorama verso il Monte Fasce
Le case di Mulinetti
Lungo il sentiero nei pressi delle Case Gallo
Panorama verso il Monte Fasce
Lo sperone roccioso del Bric Roncone, visibile salendo verso Orsiggia guardando verso levante
Salendo lingo la Cresta Nosiggia
Panorama sulla Cresta Nosiggia vista dai ruderi di Orsiggia
Nei pressi dei ruderi di Orsiggia
Panorama sulla valletta di Orsiggia
Colanesi
Il piazzale di Monte Moro
Panorama sulla costa e sulla chiesa di S.Erasmo a Quinto al Mare
Panorama su Genova
Nei pressi della batteria dove si lascia il segnavia T rovesciata rossa
Panorama su Quinto al Mare
Scendendo verso Nervi
Il segnavia scendendo verso Nervi
Giorgio
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Adesso che ci penso il segnavia "due bolli rossi" mi sembra di averlo notato anche lungo la strada tra il cimitero di Apparizione e Monte Moro.
I "segnavia" gialli che si incontrano nel primo tratto credo siano quelli relativi ai tralicci ENEL.
I "segnavia" gialli che si incontrano nel primo tratto credo siano quelli relativi ai tralicci ENEL.
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Segnavia a bolli rossi che spuntano per magia, ma si è capito chi li ha fatti?
Complimenti per l'articolo Giorgio
Complimenti per l'articolo Giorgio
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Giorgio,
complimenti per il resoconto e per le foto,
sopratutto quelle della Cresta Nosiggia!
complimenti per il resoconto e per le foto,
sopratutto quelle della Cresta Nosiggia!
τὸν καλὸν ἀγῶνα ἠγώνισμαι
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
mi esaltano questi giri!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Ciao a tutti,
un paio di foto recenti, tanto per gradire...
Purtroppo di anno in anno le cose alla croce del fasce peggiorano. I vari cantieri hanno ormai assediato la croce stessa, addirittura qualcuno ci si è appoggiato con cavi e varie, uno spettacolo veramente triste.
Passo abbastanza spesso da queste parti e mi spiace segnalare che appena si lascia il sentiero per sbucare sulla statale o nei piazzali si entra in una specie di area di nessuno, soprattutto nei weekend.
Mi è capitato varie volte di essere schivato da motociclisti impegnati in gare sulla statale, io stavo solo passeggiando sul ciglio... Campeggiatori di vario genere che lasciano rifiuti, inclusi ubriachi e tossici che evidentemente si appartano quassù per fare i loro comodi. Senza tralasciare i proprietari dei cani che talvolta vengono ad addestrarli su questi piazzali (qualche tempo fa ho rischiato di essere assalito da un dobermann...).
Le note positive invece sono una fauna ed una flora che si stanno riappropriando degli spazi. Mi è capitato di incrociare fagiani, caprioli e cinghiali.
Un saluto a tutti
A.
un paio di foto recenti, tanto per gradire...
Purtroppo di anno in anno le cose alla croce del fasce peggiorano. I vari cantieri hanno ormai assediato la croce stessa, addirittura qualcuno ci si è appoggiato con cavi e varie, uno spettacolo veramente triste.
Passo abbastanza spesso da queste parti e mi spiace segnalare che appena si lascia il sentiero per sbucare sulla statale o nei piazzali si entra in una specie di area di nessuno, soprattutto nei weekend.
Mi è capitato varie volte di essere schivato da motociclisti impegnati in gare sulla statale, io stavo solo passeggiando sul ciglio... Campeggiatori di vario genere che lasciano rifiuti, inclusi ubriachi e tossici che evidentemente si appartano quassù per fare i loro comodi. Senza tralasciare i proprietari dei cani che talvolta vengono ad addestrarli su questi piazzali (qualche tempo fa ho rischiato di essere assalito da un dobermann...).
Le note positive invece sono una fauna ed una flora che si stanno riappropriando degli spazi. Mi è capitato di incrociare fagiani, caprioli e cinghiali.
Un saluto a tutti
A.
- skeno
- Titano di Quotazero
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Re: Monte Fasce e Monte Cordona
Oggi abbiamo fatto una bella ravanata seguendo il bollo rosso dal torrente Nervi fino al sentiero T rossa rovesciata, per poi scendere al monte Moro, e poi rientrare seguendo la vecchia traccia che a mezza costa riporta nella valle del Rio Branega (o di Lumarsa-Lumarzo a seconda delle carte).
Lo avevamo scoperto anni fa, un itinerario bellissimo e perfettamente percorribile dato un recente incendio che aveva reso agibile il sentiero.
Non è più così. Fino al primo guado con il Rio Orsiggia nessun problema, poi lungo la Cresta Nosiggia un tratto di lotta durissima con la vegetazione, rovi e spina christi cazzutissima.
Obbligatoria cesoia al seguito e pantaloni lunghi, e comunque mettete in conto di soffrire e perdere un sacco di tempo.
Da Orsiggia, non contenti, abbiamo momentaneamente abbandonato il pallino rosso e continuato in salita fino ai ruderi di due case poco sotto le antenne più basse, altro tratto difficile per rovi.
Poi, guadato il rio, comodamente a mezza costa fino a Colanesi (posto magnifico, caprette selvatiche in giro e panorama su tutta la costa) e ancora comodamente sulla cengia che porta alla Spalletta del Fasce (all'altezza del Pertuso du Cantè). Discesa su Monte Moro (col sentiero ormai ridotto a un binario dalle moto da trial) e giù alle antenne.
Invece che scendere a Nervi sui due pallini rossi, abbiamo traversato verso est all'altezza della casa ancora abitata. Dopo la casa ricomincia il supplizio, non solo per la vegetazione, quanto per la difficoltà a seguire la traccia, sempre più esile, che riporta al costone sopra il Branega. Da qui discesa fuori sentiero (tracce introvabili) al torrente e, sorpresa, anche il sentiero percorso dai torrentisti in salita è pressochè scomparso, sepolto dai rovi almeno fino alla casetta abitata (saltuariamente).
Sarebbe sicuramente il più bel giro del levante cittadino e comunque di valore assoluto per la bellezza dei panorami e la varietà del percorso, con in più varie sorgenti.
Purtroppo renderlo praticabile richiederebbe un lunghissimo lavoro di recupero... spero di essere ancora in forma quando andrò in pensione... anche se da come sono cotto stasera, le speranze sono poche.
Ciao
Skeno
Lo avevamo scoperto anni fa, un itinerario bellissimo e perfettamente percorribile dato un recente incendio che aveva reso agibile il sentiero.
Non è più così. Fino al primo guado con il Rio Orsiggia nessun problema, poi lungo la Cresta Nosiggia un tratto di lotta durissima con la vegetazione, rovi e spina christi cazzutissima.
Obbligatoria cesoia al seguito e pantaloni lunghi, e comunque mettete in conto di soffrire e perdere un sacco di tempo.
Da Orsiggia, non contenti, abbiamo momentaneamente abbandonato il pallino rosso e continuato in salita fino ai ruderi di due case poco sotto le antenne più basse, altro tratto difficile per rovi.
Poi, guadato il rio, comodamente a mezza costa fino a Colanesi (posto magnifico, caprette selvatiche in giro e panorama su tutta la costa) e ancora comodamente sulla cengia che porta alla Spalletta del Fasce (all'altezza del Pertuso du Cantè). Discesa su Monte Moro (col sentiero ormai ridotto a un binario dalle moto da trial) e giù alle antenne.
Invece che scendere a Nervi sui due pallini rossi, abbiamo traversato verso est all'altezza della casa ancora abitata. Dopo la casa ricomincia il supplizio, non solo per la vegetazione, quanto per la difficoltà a seguire la traccia, sempre più esile, che riporta al costone sopra il Branega. Da qui discesa fuori sentiero (tracce introvabili) al torrente e, sorpresa, anche il sentiero percorso dai torrentisti in salita è pressochè scomparso, sepolto dai rovi almeno fino alla casetta abitata (saltuariamente).
Sarebbe sicuramente il più bel giro del levante cittadino e comunque di valore assoluto per la bellezza dei panorami e la varietà del percorso, con in più varie sorgenti.
Purtroppo renderlo praticabile richiederebbe un lunghissimo lavoro di recupero... spero di essere ancora in forma quando andrò in pensione... anche se da come sono cotto stasera, le speranze sono poche.
Ciao
Skeno