Tecosa - frazione di Torriglia

[delorenzi]

Accettata la sfida di Immt ho provveduto a studiare e capire come arrivare a questa piccola frazione del comune di Torriglia, ormai abbandonata.

Come al solito un conto è studiare il percorso sulla carta - C.T.R. - nel mio caso, un altro raccapezzarsi sul posto.

Comunque armato di tutto punto, GPS, bussola, carta, sono arrivato di buona mattina a Donetta e da qui ho proseguito lungo la strada che porta a Pentema.

Subito dopo un cippo commemorativo sulla sx si arriva a passo, e subito dopo sulla sx appena a pochi metri da una panca in cemento si può lasciare la macchina su di uno spiazzo.

Mi guardo un po in giro ma non trovo l' inizio del sentiero segnato sulla carta, allora seguo il sentiero per la Cappelletta della Panteca (cartello indicatore pochi metri prima del valico e segnavia T gialla) fino a raggiungere ancune tracce di sentiero sulla dx che scendono verso valle.

Fortunatamente tra l' armamentario che mi sono portato appresso c'è anche un affilatissima roncola che mi sarà di grande aiuto .

Dopo pochi metri le tracce di sentiero si perdono nel bosco ed allora scendo "ad *parolaccia*" fino a scorgere i tetti rossi di Tecosa. In breve arrivo alle fasce terrazzate del piccolo borgo. e quindi attraverso il paese tra fabbricati ormai diruti ed altri ancora in piedi.

Faccio un po di foto ed arrivo dall' altra parte del paese dove è evidente la mulattiera che non ho trovato all' inizio. La seguo. E' tenuta discretamemte ed è pulita eccezzion fatta per un solo punto che apro cpn la roncola.

Arrivo dopo circa 45 minuti a meno di un m,etro dalla macchina . Il solo tratto di sentiero infrascato sono 3/4 metri dallo spiazzo a scendere.







ALTRE FOTO

[Ago]

. Il solo tratto di sentiero infrascato sono 3/4 metri dallo spiazzo a scendere.

Mi mettono sempre un po' di malinconia questi paesi abbandonati.

[lmmt]

questa poi.... fammi capire: hai posteggiato dalla panca in cemento, e la mulattiera arriva lì? quindi, si tratta della mulattiera che, per capirsi, da Tecosa, scende leggermente a superare un rio (sulla destra di Tecosa, volgendo lo sguardo a valle) e prende a salire (io credevo in direzione Riòla)?


Comunque, complimenti! L'hai fotografato il ventilabro??

[scinty]

Bravo Delo, mi pare di capire che ormai Tecosa sia andata.............

[giorgio.mazzarello]

Molto interessanti queste esplorazioni, e molto belle le tue foto Delo!!!

questa poi.... fammi capire: hai posteggiato dalla panca in cemento, e la mulattiera arriva lì? quindi, si tratta della mulattiera che, per capirsi, da Tecosa, scende leggermente a superare un rio (sulla destra di Tecosa, volgendo lo sguardo a valle) e prende a salire (io credevo in direzione Riòla)?

Dalle Catastali (le carte a mio parere piu' affidabili riguardo le vecchie mulattiere e strade comunali) a Tecosa ci arrivano:
-1) strada vicinale Tecosa-Casoni (direzione nord est)
-2) strada vicinale Tecosa-Riola (direzione nord che poi devia a ovest)
-3) strada......non riesco a leggere sulla carta (direzione est che poi devia a sud)

La n°2 dopo avere oltrepassato il rio (indicato da Immt) raggiunge un bivio, a SX in piano per Riola ed a DX in salita si sale e si innesta poi sulla strada Riola-Torriglia, che, presa a DX, raggiunge proprio la panca in cemento.

Giorgio

[delorenzi]

Corretto quello indicato da Giorgio.

Dal piccolo spiazzo in corrispondenza della panca in cemento, bisogna scendere per 4/5 metri e si incontra, tra frigoriferi e vecchie ruote la mulattiera che si segue a dx in discesa.

Si arriva fino alla quota di circa 1000 mt. dove si piega a sx in maniera secca per continuare a scendere fino a Tecosa.

Dal bivio a quota 1000, proseguendo dritti si dovrebbe arrivare a Riola di Sopra. Dico dovrebbe perchè ieri ho fatto pochi metri di questo sentiero che mi sembra abbastanza sporco.

[delorenzi]

Ecco il sentiero.

In rosso continuo quello che arriva a Tecosa, in rosso tratteggiato quello che dovrebbe arrivare a Riola di Sopra

[lmmt]

Ho capito... Buono a sapersi, grazie a tutti e due per le indicazioni.

[pierluigi mangini]

Mi presento:mi chiamo mangini e mio nonno era nativo della tecosa come pure suo fratello che è morto nel 1956 e credo d’aver capito da mio padre purtroppo deceduto pure lui nel 96 che fosse stato il penultimo abitante del paese.io ho potuto vedere la tecosa solo una volta all’età di 9 anni, quando oramai il paese era totalmente abbandonato, ma ricordo ancora con struggente nostalgia la dolcezza di quella giornata in quel borgo così aspro ma così ricco di suggestione forse solo per il sapere che mio padre ci passava tutte le sue vacanze scolastiche me ne parlava sempre con un amore e un rispetto viscerale fino agli ultimi giorni della sua vita.mi sono sempre ripromesso con i miei figli che ci saremmo andati in un modo o nell’altro,al punto che abbiamo comprato una piccola casetta nella pittoresca “pentema”.alcuni vecchietti del posto hanno conosciuto e ricordano ancora mio zio “l’angiulettu da tecusa” quindi questa voglia di vedere il paese è aumentata sempre più.oggi la meraviglia d’aver visto che lei ci è stato,potendo darmi la gioia di rivedere quello che i miei occhi avevano visto tanti anni orsono. Gli sarei grato se potessimo sentirci telefonicamente e perché no:dopo una bella scarpinata insieme ai miei figli lo ringrazieremo offrendogli un bel pranzetto al ristorante il Pettirosso di Pentema.
Gli lascio il mio indirizzo mail dove se lei vuole potrà rispondermi e lasciarmi magari anche un recapito telefonico.
Lo ringrazio infinitamente perché anche se per suoi motivi non vorrà essere importunato mi ha comunque regalato una stupenda emozione.
ilpentemino@gmail.com

[lmmt]

Dell'Angiolettu della Tecosa mi ha parlato una signora che abita nei pressi di Torriglia, figlia di una donna di Tecosa, insieme a suo zio "Carlin", fratello del padre. Mi ha parlato di altri personaggi, gli ultimi andarono via nei primissimi anni Sessanta. Mi ha parlato di un altro personaggio che però morì prima, nel '44, e si chiamava Ciuiu...