fabbriche-faiallo
Moderator: Moderatori
fabbriche-faiallo
Segnavia quadrato rosso.
Fabbriche-Sambuco primo tratto abbastanza discontinuo ma interessante per cogliere qualche aspetto di una vallata Alpina a due km. dal mare. Passo-corsa.
In 25 min ero a Sambuco.
Sambuco- Faiallo. Non l'avevo mai fatto. interessante sopratutto la prima parte che con lunghi tornanti sale alle spalle del paese. Ambiente molto alpino. Alla sella di quota mille circa (poco prima di incrociare il sentiero per la Gava) 1 ora. Solo passo.
Altri venti minuti in falsopiano per il Faialllo. Corsa.
Da li a Vara sup. per la castagnata su asfalto altri trenta min.
Totale 1 ora e cinquanta.
Divertente.
Ciao.
Fabbriche-Sambuco primo tratto abbastanza discontinuo ma interessante per cogliere qualche aspetto di una vallata Alpina a due km. dal mare. Passo-corsa.
In 25 min ero a Sambuco.
Sambuco- Faiallo. Non l'avevo mai fatto. interessante sopratutto la prima parte che con lunghi tornanti sale alle spalle del paese. Ambiente molto alpino. Alla sella di quota mille circa (poco prima di incrociare il sentiero per la Gava) 1 ora. Solo passo.
Altri venti minuti in falsopiano per il Faialllo. Corsa.
Da li a Vara sup. per la castagnata su asfalto altri trenta min.
Totale 1 ora e cinquanta.
Divertente.
Ciao.
Su percorsi del genere si alterna passo-corsa.
Solo atleti con grande preparazione riescono a tenere un ritmo di corsa continuo.
la corsa presuppone un balzo che affrontato su forti pendenze come quelle di montagna richiede un grandissimo dispendio energetico.
Per l'esperienza che mi sono fatto sinora (non molta ma sufficiente per alcune considerazioni) ti posso dire che quasi la totalità dei partecipanti alle gare di skyrunning alternano passo-corsa.
I vincitori sono senpre grandi atleti.
Gente che in inverno totalizza 100.000 mt. di dislivello positivo a stagione e che poi corre in salita d'estate pet tenersi in allenamento.
Ho poi sperimentato che a parità di tracciato la differenza in termini di tempo tra il passo e la corsa è minima.
Sulla mia "creuza" di riferimento la differenza è di trenta secondi ma mentre il passo è decisamente conservativo la corsa ti spompa.
Sulle lunghe distaze non c'è dubbio che la tecnica deve prevedere tratti di passo.
Calcola inoltre che nei percorsi "up an down" bisogna conservare "energie" sufficienti per la discesa che viene affrontata sempre a ritmi sostenuti ed è pericolosa.
Le bacchette possono aiutare. Le ho usate diverse volte (sono speciali e molto leggere) e permettono di spingere meglio in salita. Il loro uso è diverso dal trekking.
Il passo poi se ben gestito permette velocità considerevoli.
Talvolta mi sono trovato a tallonare gente che correva solo "semplicemente" al passo.
Alla MMA un gruppetto di corridori scoppiati dopo pochi km. li ho superati e non li ho più visti.
C'è gente poi che ha un passo MOSTRUOSO
Quest'estate abbiamo salito il Corborant da San Bernolfo in scarpette e marsupio per il buco della marmotta. 1 ora e 42 in vetta su una gita che viene data per quattro. Praticamnte tutto al passo. Il mio compagno che vive in valle saliva come un vero camoscio. Al passo mi dava centinaia di metri per poi aspettarmi.
E senza dare segni di stanchezza eccessiva. Io arrancavo
Non ti dico poi in discesa fuori sentiero in un mare di pietre.
Parliamone ancora.
Ciao.
Solo atleti con grande preparazione riescono a tenere un ritmo di corsa continuo.
la corsa presuppone un balzo che affrontato su forti pendenze come quelle di montagna richiede un grandissimo dispendio energetico.
Per l'esperienza che mi sono fatto sinora (non molta ma sufficiente per alcune considerazioni) ti posso dire che quasi la totalità dei partecipanti alle gare di skyrunning alternano passo-corsa.
I vincitori sono senpre grandi atleti.
Gente che in inverno totalizza 100.000 mt. di dislivello positivo a stagione e che poi corre in salita d'estate pet tenersi in allenamento.
Ho poi sperimentato che a parità di tracciato la differenza in termini di tempo tra il passo e la corsa è minima.
Sulla mia "creuza" di riferimento la differenza è di trenta secondi ma mentre il passo è decisamente conservativo la corsa ti spompa.
Sulle lunghe distaze non c'è dubbio che la tecnica deve prevedere tratti di passo.
Calcola inoltre che nei percorsi "up an down" bisogna conservare "energie" sufficienti per la discesa che viene affrontata sempre a ritmi sostenuti ed è pericolosa.
Le bacchette possono aiutare. Le ho usate diverse volte (sono speciali e molto leggere) e permettono di spingere meglio in salita. Il loro uso è diverso dal trekking.
Il passo poi se ben gestito permette velocità considerevoli.
Talvolta mi sono trovato a tallonare gente che correva solo "semplicemente" al passo.
Alla MMA un gruppetto di corridori scoppiati dopo pochi km. li ho superati e non li ho più visti.
C'è gente poi che ha un passo MOSTRUOSO
Quest'estate abbiamo salito il Corborant da San Bernolfo in scarpette e marsupio per il buco della marmotta. 1 ora e 42 in vetta su una gita che viene data per quattro. Praticamnte tutto al passo. Il mio compagno che vive in valle saliva come un vero camoscio. Al passo mi dava centinaia di metri per poi aspettarmi.
E senza dare segni di stanchezza eccessiva. Io arrancavo
Non ti dico poi in discesa fuori sentiero in un mare di pietre.
Parliamone ancora.
Ciao.
Mah, magari a passo fai la stessa velocità però risparmi un sacco di energie
E' proprio il movimento che è diverso. Di corsa hai una delle due gambe che, letteralmente lancia il tuo corpo verso l'alto. Prova a farlo per centinaia, migliaia di volte.........................
Al passo spingi.
In ogni caso fai una prova.................
Dal guado sul Baiardetta sino alla prima sella. Prima vai di corsa, senza ucciderti ma di corsa e prendi il tempo. Poi scendi e risali di passo, ma svelto, pompa al massimo e prendi il tempo.
Vedi un pò cosa esce a fammi sapere.
E' proprio il movimento che è diverso. Di corsa hai una delle due gambe che, letteralmente lancia il tuo corpo verso l'alto. Prova a farlo per centinaia, migliaia di volte.........................
Al passo spingi.
In ogni caso fai una prova.................
Dal guado sul Baiardetta sino alla prima sella. Prima vai di corsa, senza ucciderti ma di corsa e prendi il tempo. Poi scendi e risali di passo, ma svelto, pompa al massimo e prendi il tempo.
Vedi un pò cosa esce a fammi sapere.