Rifugio a Malga Zanoni, sopra Pratosopralacroce

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skeno
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Rifugio a Malga Zanoni, sopra Pratosopralacroce

Post by skeno »

Sabato siamo andati a fare il Fosso Poragine (torrentello) e, sorpresa!
Una strada carrozzabile da Case Poragine taglia la montagna (ed il vecchio sentiero che saliva in mezzo ai prati) e supera circa 200 metri di dislivello fino a Malga Zanoni, ex malga demolita per fare spazio ad un nuovo rifugio escursionistico a quota 1000 metri circa, posizione stupenda ma un po' inspiegabile, essendo ad un'ora di cammino (forse poco di più) da Pratomollo (che si trova a 1500 metri, più in alto), fuori dal percorso AV, fuori dagli anelli dell'Aiona, del Penna, ecc ecc ecc.

Con tutta la mia buona volontà, non capisco.
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

Ah Skeno lo sai solo ora del nuovo rifugo a malga Zanoni?
che sia fuori dal'alta via è chiaro come pure dala rete escursionistica, ma è da due anni almeno che il progetto è in cantiere
io purtroppo o per fortuna, visto il mio lavoro lo so e non è che la cosa mi entusiasmi.
Altro invece
mi risulta da fonti certe la futura asfaltatura per la strada che vva al lago di Giacopiane :roll:
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skeno
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Post by skeno »

M'han vouxio dì (si scirverà così) che la strada di Giacopiane al momento è vietata, serve un permesso del comune. Questo a causa di un campeggio selvaggio sorto spontaneamente negli ultimi anni.
Mi chiedo perchè non fare un'area attrezzata aperta in estate con tanto di gestore, come succede in altri posti del genere. Dai lavoro a uno stagionale, eviti che la gente sporchi, limiti il numero di campeggianti e fai una cosa gestita e regolare. Il posto è bello e con un po' di buon senso si può sfruttare.
Sul rifugio, mi chiedo come gli sia venuta l'idea di farlo lì.
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Viandante
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Post by Viandante »

La strada di Giacopiane è chiusa occorre un permesso, io non trovo sia giusto: la natura deve essere libera, se si sporca.....si pulisce o si fa pulire (vigilanza) ma ridurre il tutto a un parco giochi....no.
Da ragazza era il luogo del 1 maggio del 25 aprile dei ragazzi con tende e chitarra a fare "testaio", adesso causa un rave party avvenuto anni orsono e che tutti sapevano sarebbe avvenuto (secolo xix ) ci rimettono le famiglie e i giovani.
Bastava far sloggiare il rave party se troppo "sporchevole".
scusa se mi permetto di parlare ma è assurdo che ormai ovunque si vada occorra pagare un biglietto
saluti Viandante
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Luca
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Post by Luca »

Viandante wrote:La strada di Giacopiane è chiusa occorre un permesso, io non trovo sia giusto...
Una persona che conosco mi ha spiegato che la strada è proprietà dell'enel, e pertanto il permesso serve più che altro come sorta di manleva per eventuali incidenti...viene rilasciato gratuitamente

http://www.comune.borzonasca.ge.it/deta ... id_news=57

Infatti il primo maggio c'era il pieno di merenderos con le macchine (con regolare permesso) fin dentro al lago e con gruppi elettrogeni :evil: :evil:

Sul fatto che sia giusto o meno, beh considerando che è gratis non ci vedo nulla di male!!!
se mi fosse dato di vivere senza un sogno, bello quanto inutile, sarei un uomo finito (G.Gervasutti)
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em
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Post by em »

da Pro.No. Provincia Notizie
PROVINCIA: ASFALTATURE E SISTEMAZIONI STRADALI PER DUE COMUNITÀ MONTANE
Riguardano la strada dei laghi Giacopiane e Pian Sapeio a Borzonasca e la strada interpoderale Valazza-Ramà-Fossarino in Valle Stura
Genova, 11 - Lavori stradali della Provincia, richiesti da due Comunità Montane: riguardano a levante la sistemazione e asfaltatura per la strada dei laghi Giacopiane e Pian Sapeio richiesti dalla Comunità Montana Aveto-Graveglia-Sturla, e a ponente interventi in Valle Stura, sempre richiesti dalla Comunità Montana, per la sistemazione e bitumatura della strada agricola interpoderale che collega le località di Valazza, Ramà e Fossarino.
11/09/2007 - 14:43 - Pro.No. 2007 762/180/5 - VIAB - SV/sv
Asfalteranno tutta la strada fino al lago?
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Una santabarbara nel parco «No alla fabbrica d'armi»

Post by em »

Il nuovo rifugio potrebbe avere anche uno scomodo vicino (da www.ilsecoloxix.it )
Una santabarbara nel parco «No alla fabbrica d'armi»
POLEMICA ALLE PORTE DELL'AVETO
Munizioni in una cava a Borzonasca. Sì del Comune, un paese in rivolta

dal nostro inviato
ferruccio sansa
BORZONASCA. Bossi, la Lega e la Padania non c'entrano niente. E non c'è nessun rischio di guerra civile, visto che la provocazione viene buttata lì da un signore di ottanta e passa anni dall'aspetto mite e le sue "truppe" sono tutte almeno sulla settantina. Siamo nella piazzetta di Prato Sopra la Croce e, mentre si parla, tutti stanno con la faccia puntata verso l'alto, verso passo Ghiffi. L'oggetto del contendere è lassù, appena dietro al crinale: è l'ormai famosa fabbrica di munizioni che dovrebbe sorgere alle porte del parco regionale dell'Aveto, in mezzo al nulla a quasi mille metri di quota. Qui, sul terreno di una vecchia cava abbandonata, a due passi da un bosco di conifere, saranno assemblati proiettili. Il comune di Borzonasca («traditori!») ha dato parere favorevole (all'unanimità), adesso si aspetta il via libera della Regione e poi i lavori potranno partire.
Intanto da queste parti, a Zanoni e a Prato Sopra la Croce, la gente ne parla. «Abbiamo anche organizzato una raccolta di firme: ne abbiamo messo insieme oltre cinquecento. In paese sono quasi tutti con noi», assicura Massimo Ortelio, un ragazzone di cinquantuno anni che di mestiere fa il traduttore di libri ed è venuto a vivere quassù per trovare silenzio e tranquillità. «Se faranno quella fabbrica, me ne andrò», minaccia Massimo, capelli bianchi e codino sempre in movimento.
E il dibattito comincia. L'aula non è Montecitorio, ma la trattoria da Remo. Niente poltrone di pelle, meglio tavoli con la tovaglia a quadretti e sullo sfondo Michele che piange. È nato due mesi fa, il primo bambino dopo quattro anni senza un fiocco azzurro o rosa. Intervengono Maria, Emanuela, Armanda e soprattutto Norma che la storia della nuova fabbrica proprio non l'ha digerita: «Respiriamo già veleni di ogni tipo, ci mancavano le armi. Vogliono la fabbrica? Bene, che se la mettano laggiù, a Borzonasca, magari davanti al municipio». Maria: «Chi verrà più in vacanza qui sapendo che abbiamo una fabbrica d'armi a due passi? Vedrete che anche le case perderanno valore».
Emanuela, una delle poche giovani del paese, è la proprietaria del «negozio» (lo chiamano così, perchéè l'unico e perché vende di tutto): «Certo, abbiamo dubbi sulla sicurezza e sull'inquinamento. Ma è anche questione di dare un segnale: siamo a pochi metri dal parco dell'Aveto, intorno ci sono due malghe. Che cosa c'entra una fabbrica di munizioni con tutto questo? Perché non si può puntare su attività che contribuiscano allo sviluppo del territorio come è successo per esempio a Varese Ligure?».
Massimo prova a mettere in fila tutte le paure degli abitanti: «C'è prima di tutto la sicurezza: lassù ci andrà una santabarbara, siamo sicuri che non possa esplodere? E soprattutto un deposito di esplosivo così isolato potrebbe essere facilmente obiettivo per i furti. Poi c'è la questione ambientale. A pochi metri dalla fabbrica c'è una sorgente d'acqua», spiega Ortelio. Conclude: «Ma soprattutto non ci è piaciuto per niente che abbiano fatto tutto di nascosto. Abbiamo avuto la notizia dai giornali. No, non si fa così».
No, a tentare un referendum sulla piazza di Prato Sopra la Croce il risultato è schiacciante: 13 contrari, nessun favorevole.
Ma più in basso, nella capitale Borzonasca, che cosa dicono? «È vero, abbiamo approvato il progetto all'unanimità», ribatte secco il sindaco Ivo Pattaro (centrosinistra), uno "piuttosto ruvido", ma anche apprezzato. E Pattaro dà la sua versione dei fatti: «A me, a noi, sembra un progetto molto vantaggioso per il comune. Quella è un'area abbandonata, degradata. C'è una vecchia cava con costruzioni cadenti. Non è un'area di pregio e poi gli abitanti di Zanoni, i più vicini alla fabbrica, non sono contrari», sostiene il sindaco. Ma il parco è a pochi metri, non si poteva scegliere un progetto diverso? «L'area è di un privato. È lui che decide cosa fare, noi possiamo approvare o respingere. In questo caso abbiamo dato via libera perché la Northwest (la fabbrica di munizioni, ndr) si è impegnata a bonificare l'intera area, compresa la cava».
E Maurizio Norero, uno dei due proprietari della Northwest (che ha una sede a Lavagna e una a Carasco), assicura: «In quella zona noi ci limiteremo ad assemblare le munizioni. Un lavoro privo di rischi che non comporta nessuna forma di inquinamento dell'aria o dell'acqua». Posti di lavoro? La fabbrica, si dice, occuperà da cinque a dieci persone. All'inizio saranno lavoratori già dipendenti della Northwest, «ma probabilmente assumeremo anche gente del posto», ipotizza Norero. E quei capannoni in mezzo ai prati? «Uno sarà interrato, l'altro sarà costruito come una malga. Le munizioni saranno chiuse in un bunker sempre sorvegliato. E poi adesso quell'area è molto degradata. Bisogna andare a vederla...».
Già, per dare un giudizio occorre lasciare Borzonasca e arrampicarsi in macchina per dieci e passa chilometri, tornante dopo tornante. Ulivi, poi castagni, quindi conifere e alla fine prati, cambia la vegetazione e cambiano anche i profumi. Sul crinale ecco un falco, una donnola. Perfino, si dice, i lupi. A un bivio la strada che una volta percorrevano i camion diretti alla cava. Eccola, alla fine l'area della discordia. Bella, in effetti, non è: tre costruzioni di cemento grigio, cadente, un piazzale desolato che sembra una base lunare e sopra la montagna mangiata dalla cava. Qui non ci viene nessuno, tranne i ragazzi dei rave-party che d'estate per una manciata di notti svegliano la montagna con luci e musica. Per gli altri trecentosessanta giorni all'anno è silenzio totale, aria sottile che ti sembra di essere a mille chilometri dalla città e invece è là sotto.
È vero, senza dubbio quest'area va recuperata. Alla fine resta sempre la stessa domanda, come per il progetto del villaggio Europa di Corniglia appena approvato dalla Regione: ma per recuperare le zone - di pregio - bisogna sempre anche costruire?
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Conte Ugolino
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Post by Conte Ugolino »

Mah a veder l'articolo rimango perplesso.
per cosa? per l'articolo.
Ora è possibile che io lo sapessi da mesi, senza che me lo abbia detto nessun assessore o sindaco e li non lo sapessero? No, direi proprio di no è che il giornalista, che conosco personalmente, ama gli scoop e le inchieste. Lassu nella cava, emergenze ambientali non ce ne sono nel senso che è quello che può essere una cava di pietre, anzi di pietrisco, quanto alle pinete, beh sono distanti e ogni persona che conosca l'ambiente sa che in Appennino una pineta non è una priorità ma semmai e giustamente il contrario, a parte quelle storiche. Sul discorso fabbrica di proiettili certo invece si può discutere, ma prima ristabiliamno i fatti e non facciamo sensazionalismo. :wink:
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Post by Brookite »

Conte Ugolino wrote:Mah a veder l'articolo rimango perplesso.
per cosa? per l'articolo.
Ora è possibile che io lo sapessi da mesi, senza che me lo abbia detto nessun assessore o sindaco e li non lo sapessero? No, direi proprio di no è che il giornalista, che conosco personalmente, ama gli scoop e le inchieste. Lassu nella cava, emergenze ambientali non ce ne sono nel senso che è quello che può essere una cava di pietre, anzi di pietrisco, quanto alle pinete, beh sono distanti e ogni persona che conosca l'ambiente sa che in Appennino una pineta non è una priorità ma semmai e giustamente il contrario, a parte quelle storiche. Sul discorso fabbrica di proiettili certo invece si può discutere, ma prima ristabiliamno i fatti e non facciamo sensazionalismo. :wink:
Ciao,
io il posto non lo conosco ma sono amico con Maurizio Norero. Quella posizione, assolutamente scomoda da un punto di vista logistico, nasceva proprio dalla necessità di un posto lontanissimo da centri abitati e senza impatto ambientale come tu mi confermi.
Per quanto riguarda la produzione, loro fanno una produzione di nicchia altamente specializzata. Munizioni soprattutto per tiro a segno, quindi bassi quantitativi, non certo roba da munizionamento navale. :wink:
Conoscendo il mondo della caccia mi piacerebbe andare a "ficcare il naso" nelle cantine dei cacciatori dei vari paesini e vedere i quantitativi di polvere da sparo che ci sono sugli scaffali ... :lol:
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
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Post by Conte Ugolino »

e brau Brook hai detto cose che forse, si sapevano ma è giusto riportarle perchè appunto dall'articolo traspare un qualcosa d'altro (Chissà che forse non facciano proiettili da obice :lol:, neanche fosse l'Oto melara!) . Al solito sensazionalismo, chissà perchè nell'articolo la voce della controparte appare, all'ultimo. Ancora una volta Quotazero si dimostra essere il luogo dell'onestà che si sa mettere in gioco senza senzionalismi. Grande poi la chiusa finale sulle aree di pregio dopo che si dice che la cava non è granche, e allora la Malga Zanoni non è costruita ex novo?
Last edited by Conte Ugolino on Tue Oct 09, 2007 0:44, edited 3 times in total.
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Post by Luca »

Quoto in pieno brookite e il conte! =D>

a me ha fatto ridere il passaggio nell'articolo che dice "Respiriamo già tanti veleni ci mancavano le armi...."
manco costruissero testate nucleari... :wink:
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