Scoglio del Butto
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Re: Scoglio del Butto
Ma dài!
Ottimo, non lo sapevo, grazie Mahler.
Ottimo, non lo sapevo, grazie Mahler.
Re: Scoglio del Butto
info 2: la sosta di calata dalla Rocca dell'Aia, è stata rifatta su fix (già da un paio di anni, io e il Pizzorni), in quanto quella che era presente su golfari non era da ritenere sicura per via delle leve a sforzo che si creano su tali ancoraggi, a tal proposito, invito i frequentatori dell'Aia e del Butto, a verificare bene, qualora si trovassero ad utilizzare (soste, soprattutto, o ancoraggio di rinvio), i suddetti golfari, un po sparsi quà e la su diverse vie del settore (sembrano resinati ma non lo sono, hanno il perno visibile avvitato).
Why, why can we never be sure till we die
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Re: Scoglio del Butto
Lunedì scorso, con Pietro che ha trent'anni meno di me, abbiamo fatto un bel concatenamento: Scoglio del Butto per la via Batman, discesa per la breve cresta nord-ovest e Scoglio del Brecante per l'unica via esistente.
La Batman ha un primo tiro in fessura veramente bello, poi un camino un po' troppo liscio e più in alto è un po' discontinua ma su belle placche. I gradi li ho trovati come sempre un po' soggettivi, perché il tiro più difficile doveva essere il primo, ma a me è sembrato peggio il camino sfuggente. Comunque la via è ben protetta, tranne l'ultimo tiro che però è facile.
La via sul soprastante Scoglio di Brecante inizia con un diedro molto estetico, valutato 5c nella guida, ben chiodato ma con il difetto che è in parte invaso da cespugli e rovi: si vede che è un po' di tempo che non ci va più nessuno. Per pulirlo e rimetterlo a nuovo penso che basterebbe un'ora di lavoro. Comunque ho mandato davanti Pietro, che è giovane e gli toccava, e, pur con qualche imprecazione per le spine sul passo chiave, è salito benissimo. Poi la via diventa più facile: si alternano terrazze e torrioni con ancora due bellissimi muri di 4c. Seguono, per chi vuole arrivare proprio in cima, due tiri più facili da proteggere su spuntoni. Il panorama da lassù è fantastico. Discesa a piedi per il canale facilissimo e con buone tracce, a sinistra di chi sale.
Giunti ai piedi dello Scoglio di Brecante, sopra il Butto, abbiamo trovato un bel sentiero con tantissimi ometti (che io non conoscevo) e, seguendolo a sinistra, quasi in piano, con percorso bellissimo a mezza costa siamo arrivati al Rifugio Pian delle Bosse, dove i due simpatici gestori ci hanno accolto degnamente con birra tedesca e crostata di grano sareceno...
La Batman ha un primo tiro in fessura veramente bello, poi un camino un po' troppo liscio e più in alto è un po' discontinua ma su belle placche. I gradi li ho trovati come sempre un po' soggettivi, perché il tiro più difficile doveva essere il primo, ma a me è sembrato peggio il camino sfuggente. Comunque la via è ben protetta, tranne l'ultimo tiro che però è facile.
La via sul soprastante Scoglio di Brecante inizia con un diedro molto estetico, valutato 5c nella guida, ben chiodato ma con il difetto che è in parte invaso da cespugli e rovi: si vede che è un po' di tempo che non ci va più nessuno. Per pulirlo e rimetterlo a nuovo penso che basterebbe un'ora di lavoro. Comunque ho mandato davanti Pietro, che è giovane e gli toccava, e, pur con qualche imprecazione per le spine sul passo chiave, è salito benissimo. Poi la via diventa più facile: si alternano terrazze e torrioni con ancora due bellissimi muri di 4c. Seguono, per chi vuole arrivare proprio in cima, due tiri più facili da proteggere su spuntoni. Il panorama da lassù è fantastico. Discesa a piedi per il canale facilissimo e con buone tracce, a sinistra di chi sale.
Giunti ai piedi dello Scoglio di Brecante, sopra il Butto, abbiamo trovato un bel sentiero con tantissimi ometti (che io non conoscevo) e, seguendolo a sinistra, quasi in piano, con percorso bellissimo a mezza costa siamo arrivati al Rifugio Pian delle Bosse, dove i due simpatici gestori ci hanno accolto degnamente con birra tedesca e crostata di grano sareceno...
- skeno
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Re: Scoglio del Butto
Domanda: la guida della zona è sempre irreperibile al di fuori di Loano?
Ciao
Skeno
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Skeno
Re: Scoglio del Butto
Secondo me dipende un po' anche da per che verso ci si infila nel camino finito il diedro fessurato... io ho provato in tutti i due i modi per curiosità ma cmq alla facciazza del 5aandreaparodi wrote:Lunedì scorso, con Pietro che ha trent'anni meno di me, abbiamo fatto un bel concatenamento: Scoglio del Butto per la via Batman, discesa per la breve cresta nord-ovest e Scoglio del Brecante per l'unica via esistente.
La Batman ha un primo tiro in fessura veramente bello, poi un camino un po' troppo liscio e più in alto è un po' discontinua ma su belle placche. I gradi li ho trovati come sempre un po' soggettivi, perché il tiro più difficile doveva essere il primo, ma a me è sembrato peggio il camino sfuggente. Comunque la via è ben protetta, tranne l'ultimo tiro che però è facile.
Re: Scoglio del Butto
Io l'ho trovata a Savona dallo Scoiattolo, negozio di materiali da montagna in via Pia!skeno wrote:Domanda: la guida della zona è sempre irreperibile al di fuori di Loano?
Ciao
Skeno
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Scoglio del Butto
Sabato abbiamo percorso la Cresta degli Scoiattoli allo Scoglio del Butto e devo dire che ci siamo proprio divertiti.
Alla partenza le idee erano andare a Finalese per una classica arrampicata in falesia oppure scegliere un itinerario più alpinistico, e secondo me anche più divertente.
Durante tutta la salita non abbiamo visto anima viva né sulla Rocca né sullo Scoglio, a parte un paio di caprioli lungo il sentiero, per cui anche l’isolamento ha reso più affascinate la salita.
Leggendo alcune relazioni che la descrivevano non banale ed esposta, eravamo un po’ preoccupati di aver osato troppo, invece ci siamo comportati più che dignitosamente anche perché le protezioni (spit e chiodi) sono al posto giusto; dove invece non c’è nulla si possono mettere friend, nut o cordini un po’ da tutte le parti.
Come descritto nella relazione del sito gambeinspalla, noi abbiamo fatto 7 tiri, senza dubbio i passaggi più ostici sono la placchetta del 3° tiro (fatta da Luca) e il diedro strapiombante del 6° tiro (fatto io).
Dalla cima non siamo scesi al colletto; ricordandomi che la via Amelia arriva proprio pochi metri sotto la vetta, siamo scesi facendo due divertenti doppie proprio mentre la pioggia rendeva la quarzite lichenosa una vera saponetta.
Sul ritorno siamo passati dal rifugio Pian delle Bosse dove ci hanno accolto in modo ospitale e gentile.
P.S.: Purtroppo non avevamo le due mezze corde, spero che gli “accademici” che frequentano questo sito non ci fustighino via web.
Alla partenza le idee erano andare a Finalese per una classica arrampicata in falesia oppure scegliere un itinerario più alpinistico, e secondo me anche più divertente.
Durante tutta la salita non abbiamo visto anima viva né sulla Rocca né sullo Scoglio, a parte un paio di caprioli lungo il sentiero, per cui anche l’isolamento ha reso più affascinate la salita.
Leggendo alcune relazioni che la descrivevano non banale ed esposta, eravamo un po’ preoccupati di aver osato troppo, invece ci siamo comportati più che dignitosamente anche perché le protezioni (spit e chiodi) sono al posto giusto; dove invece non c’è nulla si possono mettere friend, nut o cordini un po’ da tutte le parti.
Come descritto nella relazione del sito gambeinspalla, noi abbiamo fatto 7 tiri, senza dubbio i passaggi più ostici sono la placchetta del 3° tiro (fatta da Luca) e il diedro strapiombante del 6° tiro (fatto io).
Dalla cima non siamo scesi al colletto; ricordandomi che la via Amelia arriva proprio pochi metri sotto la vetta, siamo scesi facendo due divertenti doppie proprio mentre la pioggia rendeva la quarzite lichenosa una vera saponetta.
Sul ritorno siamo passati dal rifugio Pian delle Bosse dove ci hanno accolto in modo ospitale e gentile.
P.S.: Purtroppo non avevamo le due mezze corde, spero che gli “accademici” che frequentano questo sito non ci fustighino via web.
- gambeinspalla
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Re: Scoglio del Butto
Bravi, soprattutto per aver avuto il coraggio di avventurarvi d'estate! Se becchi il giorno sbagliato, rischi di finire arrosto su quelle placche!!!!Zumstein wrote:Sabato abbiamo percorso la Cresta degli Scoiattoli allo Scoglio del Butto e devo dire che ci siamo proprio divertiti.
Alla partenza le idee erano andare a Finalese per una classica arrampicata in falesia oppure scegliere un itinerario più alpinistico, e secondo me anche più divertente.
Durante tutta la salita non abbiamo visto anima viva né sulla Rocca né sullo Scoglio, a parte un paio di caprioli lungo il sentiero, per cui anche l’isolamento ha reso più affascinate la salita.
Leggendo alcune relazioni che la descrivevano non banale ed esposta, eravamo un po’ preoccupati di aver osato troppo, invece ci siamo comportati più che dignitosamente anche perché le protezioni (spit e chiodi) sono al posto giusto; dove invece non c’è nulla si possono mettere friend, nut o cordini un po’ da tutte le parti.
Come descritto nella relazione del sito gambeinspalla, noi abbiamo fatto 7 tiri, senza dubbio i passaggi più ostici sono la placchetta del 3° tiro (fatta da Luca) e il diedro strapiombante del 6° tiro (fatto io).
Dalla cima non siamo scesi al colletto; ricordandomi che la via Amelia arriva proprio pochi metri sotto la vetta, siamo scesi facendo due divertenti doppie proprio mentre la pioggia rendeva la quarzite lichenosa una vera saponetta.
Sul ritorno siamo passati dal rifugio Pian delle Bosse dove ci hanno accolto in modo ospitale e gentile.
P.S.: Purtroppo non avevamo le due mezze corde, spero che gli “accademici” che frequentano questo sito non ci fustighino via web.
"Io intanto salgo, poi si vedrà ..."
Re: Scoglio del Butto
o, in caso di maccaia, di scivolare come gatto silvestro
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Scoglio del Butto
Sabato dopo la conquista della vetta della Rocca ci siamo diretti allo Scoglio per due tiri "integrativi".
Primo tiro di Batman, corto ma molto divertente, con una fessura che dalle nostre parti è abbastanza raro trovare.
E poi un bellissimo monotiro, Supercrack, 28 metri di placca su roccia splendida (anche perchè il periodo è asicutto e tiene tantissimo).
Il posto è però un po' lasciato andare. Una mezza giungla.
La guidina della zona l'ho comprata dai riferimenti che sono sul sito del CAI Loano.
Ciao
Skeno
Primo tiro di Batman, corto ma molto divertente, con una fessura che dalle nostre parti è abbastanza raro trovare.
E poi un bellissimo monotiro, Supercrack, 28 metri di placca su roccia splendida (anche perchè il periodo è asicutto e tiene tantissimo).
Il posto è però un po' lasciato andare. Una mezza giungla.
La guidina della zona l'ho comprata dai riferimenti che sono sul sito del CAI Loano.
Ciao
Skeno
Re: Scoglio del Butto
Sabato scorso con mia moglie e un’altra cordata di amici siamo stati allo Scoglio del Butto a fare la Cresta degli Scoiattoli..
Giornata e posto stupendi.. via affascinante dal punto di vista morfologico.. una cresta è sempre una cresta.. ho apprezzato soprattutto il carattere alpinistico della via..
Ho ritenuto necessario per maggior sicurezza integrare con cordini/fettucce e utilizzare anche alcuni friend “di conforto” .
Nell’integrare è importante anche avere un occhio di riguardo alla sicurezza del secondo di cordata..
I tiri più interessanti dal mio punto di vista sono stati senza dubbio il 3° e il 6°:
ho apprezzato il 3° per la notevole esposizione. Non ho seguito alla lettera ciò che indicavano le relazioni: una volta superato il diedrino iniziale invece di traversare a sinistra verso l’alberello ho preferito proseguire verso l’alto nei pressi dello spigolo in direzione del cordino e quindi della sosta… (molto “essenziali” le protezioni sui metri che separano il cordino dalla sosta)… anzi se non ricordo male non c’è più niente tranne una possibilità x friend medio su una fessura a sinistra… che dire.. tutto molto bello..
il 6° tiro (quello del “passo chiave” nel diedro) non è stato per nulla banale sebbene un corretto utilizzo dei piedi sull’esterno del diedro aiuti molto.. inoltre è un passo molto ben proteggibile con un friend medio-grande..c’è solo da stare attenti con le protezioni in quanto possono causare un notevole attrito sulle corde una volta in sosta.
Discesa continuando in conserva x cresta.
Ottima via per chi vuole impratichirsi con le protezioni veloci.. molto didattica..
Buone scalate a tutti!
Giornata e posto stupendi.. via affascinante dal punto di vista morfologico.. una cresta è sempre una cresta.. ho apprezzato soprattutto il carattere alpinistico della via..
Ho ritenuto necessario per maggior sicurezza integrare con cordini/fettucce e utilizzare anche alcuni friend “di conforto” .
Nell’integrare è importante anche avere un occhio di riguardo alla sicurezza del secondo di cordata..
I tiri più interessanti dal mio punto di vista sono stati senza dubbio il 3° e il 6°:
ho apprezzato il 3° per la notevole esposizione. Non ho seguito alla lettera ciò che indicavano le relazioni: una volta superato il diedrino iniziale invece di traversare a sinistra verso l’alberello ho preferito proseguire verso l’alto nei pressi dello spigolo in direzione del cordino e quindi della sosta… (molto “essenziali” le protezioni sui metri che separano il cordino dalla sosta)… anzi se non ricordo male non c’è più niente tranne una possibilità x friend medio su una fessura a sinistra… che dire.. tutto molto bello..
il 6° tiro (quello del “passo chiave” nel diedro) non è stato per nulla banale sebbene un corretto utilizzo dei piedi sull’esterno del diedro aiuti molto.. inoltre è un passo molto ben proteggibile con un friend medio-grande..c’è solo da stare attenti con le protezioni in quanto possono causare un notevole attrito sulle corde una volta in sosta.
Discesa continuando in conserva x cresta.
Ottima via per chi vuole impratichirsi con le protezioni veloci.. molto didattica..
Buone scalate a tutti!