Oggi, bella giornata piuttosto calda, sono tornato nella zona della Rocca dell'Aia (vedi topic "Ciappe du Ciuin") con due baldi esponenti del gruppo Geki.
Abbiamo scalato la cresta dello Scoglio dell'Avetta (che rispetto alle altre strutture si trova un poco più in basso).
A me il posto piace assai e la via è un bel mix di ambiente selvaggio e arrampicata plaisir (nel senso che è tutta attrezzata con spit).
Roccia buona, chiodatura ottima, ben sette tiri con difficoltà discontinue di 4a, 4c, poi l'ultimo muro 5a con un passo dato 5b (bellissimo e ben protetto, ma a me è sembrato 5c).
Ambiente singolare: basti pensare che dopo tre tiri bisogna fare una doppia nel vuoto che finisce dentro un canyon (corde a bagno).
Per me, e anche per i miei compari, la gita è valsa ampiamente il viaggio. Sicuramente chi vuol trovare i difetti li trova: l'avvicinamento è un po' contorto, alcuni tiri sono di puro trasferimento, altri hanno un po' troppo muschio o lichene...
Personalmente preferisco arrampicare in questi posti un po' selvaggi, visitare ogni volta una struttura diversa, piuttosto che fare la coda sui monotiri di Finale o Toirano.
Allego qualche foto:
Sul secondo tiro della cresta

La parte alta della cresta, con la Rocca dell'Aia sullo sfondo a sinistra

Discesa in doppia nel canyon, dopo il terzo tiro

In cima allo Scoglio dell'Avetta, sovrastati dalla Rocca dell'Aia
