Punta Stella 2567 m - Canalino della Stella
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Punta Stella 2567 m - Canalino della Stella
Ciao!
Oggi con Flavio, Sandra e Massimo siamo andati a fare un giro nel Vallone di Lourousa per vedere coi nostri occhi i livello di innevamento, che in effetti è davvero notevole! Dal Lagarot in su, le condizioni sono quasi invernali!
Un po' indecisi su cosa fare, abbiamo addocchiato questo canale sul versante nord-est della Punta Stella: smbrava in buone condizioni, non troppo difficile e, soprattutto, conoscevamo già la via di discesa, per cui si è deciso di tentarlo ... Tanto più che non ne avevo mai sentito parlare, e il nome "Canalino della Stella" me lo sono inventato io di sana pianta! Certamente qualcuno lo avrà già salito, ma a noi ha fatto un po' un'impressione da "prima salita" che ci ha solleticati!
Per chi non lo sapesse, la Punta Stella è l'ultima propaggine di quella selvaggia costiera che, originatasi dalla Cima Bifida (Catena delle Guide), costituisce la fiancata sinistra orografica del medio e basso Vallone di Lourousa, racchiudendo il selvaggio Vallone del Souffi: oltre l'ampia insellatura del Passo del Souffi (raggiunto da una traccia segnata ma piuttosto impervia che sale dal Bivacco Varrone) la cresta rileva ancora il cupolotto sommitale della Punta Stella, prima di calare verso le Terme di Valdieri con versanti aspri e dirupati.
Dal Lagarot, calzati i ramponi, abbiamo risalito la ripida conoide del canale, ben visibile di fronte, incontrando neve purtroppo non buona ed estremamente cedevole. Raggiunto il canale, lo abbiamo risalito interamente: questo si sviluppa grossolanamente a forma di S, fra fiancate di roccette miste ad erba su cui vegetano i più elevati larici d’Europa! A circa un quarto si incontra un isolotto roccioso, che sdoppia brevemente il solco: noi abbiamo risalito quello di sinistra (quello di destra risultava scoperto), incontrando un tratto di misto non proprio banale. Si esce su una crestina nevosa al centro del canale, che presto riprende il suo corso regolare. Un’altra strozzatura ripida (circa 50°) ci ha nuovamente impegnati per via della neve marcia; oltre questo passo nuovamente delicato, il canale sale ripido (45°) fino alla base di una paretina rocciosa. Si sale il ramo di sinistra, con tratti a 50°, fino al colletto sommitale, dove abbiamo trovato una modesta cornice. Da qui la cima appare vicinissima, a sinistra: intanto si apre la vista sulla zona di Bresses, di Fremamorta e di Valscura. Abbiamo dunque seguito la cresta nevosa, aggirando modeste roccette a destra, fino sulla sommità della Punta Stella (2 ore circa dall’attacco). Nessun traliccio metallico o altre brutture, quassù: solo un semplice, piccolo ometto di sassi in cui è conficcato un rametto di larice! Panorama spettacoloso ed inusuale su Corno Stella e Canalone di Lourousa, nonché su Dragonet, Asta Soprana e Cima Mondini, proprio di fronte.
A questo punto pensavamo di essere fuori dai problemi, conoscendo già la via di discesa per il Passo del Souffi: e invece il bello doveva ancora venire! Dopo una discesa piuttosto semplice per lingue nevose e facili roccette erbose fino al Passo del Souffi (10 minuti), abbiamo trovato una bella sorpresa: del facile cengione erboso a sinistra, normalmente percorso dal sentierino segnato, non c’era traccia: al suo posto, un lungo e ripidissimo pendio nevoso che scivolava per centinaia di metri verso il fondo del Vallone di Lourousa! Questo traverso, tra l’altro effettuato su neve PESSIMA che rischiava di non tenere ad ogni passo, è stato sicuramente la parte più impegnativa, delicata e rischiosa dell’intera escursione! Con molta attenzione ci siamo portati ad un primo colletto, oltre il quale abbiamo disceso in semi-traverso un altro pendio appena un po’ meno impegnativo del precedente. Per fortuna poi i segni gialli scendevano lungo un sistema di canalini di erba e roccette in gran parte scoperti, che ci hanno permesso di scendere in relativa maggior sicurezza fino al momento di traversare nuovamente verso destra, fino all’evidente larice solitario che ben ricordavamo dalla nostra salita estiva. Per fortuna qui la neve era migliore rispetto a quella in alto, e il tutto si è svolto senza grossi patemi. L’ultimo canalino, quello che deposita nei pressi del Bivacco Varrone, era si ripido (45° circa) ma con neve ottimamente trasformata, per cui lo abbiamo disceso in sicurezza fino ai campi di neve alla base del Canalone di Lourousa. Di qui, con finalmente comoda discesa, nuovamente al Lagarot. Questa discesa ci ha impegnati per oltre 2 ore e mezza, contro le 2 ore scarse impiegate per la salita: e per fortuna conoscevamo già la via, altrimenti trovarla sarebbe stata un’impresa!
In definitiva, una bella avventura in ambiente stupendo: forse, stavolta, con un pizzico di rischio di troppo!
Ora posto qualche foto:
Oggi con Flavio, Sandra e Massimo siamo andati a fare un giro nel Vallone di Lourousa per vedere coi nostri occhi i livello di innevamento, che in effetti è davvero notevole! Dal Lagarot in su, le condizioni sono quasi invernali!
Un po' indecisi su cosa fare, abbiamo addocchiato questo canale sul versante nord-est della Punta Stella: smbrava in buone condizioni, non troppo difficile e, soprattutto, conoscevamo già la via di discesa, per cui si è deciso di tentarlo ... Tanto più che non ne avevo mai sentito parlare, e il nome "Canalino della Stella" me lo sono inventato io di sana pianta! Certamente qualcuno lo avrà già salito, ma a noi ha fatto un po' un'impressione da "prima salita" che ci ha solleticati!
Per chi non lo sapesse, la Punta Stella è l'ultima propaggine di quella selvaggia costiera che, originatasi dalla Cima Bifida (Catena delle Guide), costituisce la fiancata sinistra orografica del medio e basso Vallone di Lourousa, racchiudendo il selvaggio Vallone del Souffi: oltre l'ampia insellatura del Passo del Souffi (raggiunto da una traccia segnata ma piuttosto impervia che sale dal Bivacco Varrone) la cresta rileva ancora il cupolotto sommitale della Punta Stella, prima di calare verso le Terme di Valdieri con versanti aspri e dirupati.
Dal Lagarot, calzati i ramponi, abbiamo risalito la ripida conoide del canale, ben visibile di fronte, incontrando neve purtroppo non buona ed estremamente cedevole. Raggiunto il canale, lo abbiamo risalito interamente: questo si sviluppa grossolanamente a forma di S, fra fiancate di roccette miste ad erba su cui vegetano i più elevati larici d’Europa! A circa un quarto si incontra un isolotto roccioso, che sdoppia brevemente il solco: noi abbiamo risalito quello di sinistra (quello di destra risultava scoperto), incontrando un tratto di misto non proprio banale. Si esce su una crestina nevosa al centro del canale, che presto riprende il suo corso regolare. Un’altra strozzatura ripida (circa 50°) ci ha nuovamente impegnati per via della neve marcia; oltre questo passo nuovamente delicato, il canale sale ripido (45°) fino alla base di una paretina rocciosa. Si sale il ramo di sinistra, con tratti a 50°, fino al colletto sommitale, dove abbiamo trovato una modesta cornice. Da qui la cima appare vicinissima, a sinistra: intanto si apre la vista sulla zona di Bresses, di Fremamorta e di Valscura. Abbiamo dunque seguito la cresta nevosa, aggirando modeste roccette a destra, fino sulla sommità della Punta Stella (2 ore circa dall’attacco). Nessun traliccio metallico o altre brutture, quassù: solo un semplice, piccolo ometto di sassi in cui è conficcato un rametto di larice! Panorama spettacoloso ed inusuale su Corno Stella e Canalone di Lourousa, nonché su Dragonet, Asta Soprana e Cima Mondini, proprio di fronte.
A questo punto pensavamo di essere fuori dai problemi, conoscendo già la via di discesa per il Passo del Souffi: e invece il bello doveva ancora venire! Dopo una discesa piuttosto semplice per lingue nevose e facili roccette erbose fino al Passo del Souffi (10 minuti), abbiamo trovato una bella sorpresa: del facile cengione erboso a sinistra, normalmente percorso dal sentierino segnato, non c’era traccia: al suo posto, un lungo e ripidissimo pendio nevoso che scivolava per centinaia di metri verso il fondo del Vallone di Lourousa! Questo traverso, tra l’altro effettuato su neve PESSIMA che rischiava di non tenere ad ogni passo, è stato sicuramente la parte più impegnativa, delicata e rischiosa dell’intera escursione! Con molta attenzione ci siamo portati ad un primo colletto, oltre il quale abbiamo disceso in semi-traverso un altro pendio appena un po’ meno impegnativo del precedente. Per fortuna poi i segni gialli scendevano lungo un sistema di canalini di erba e roccette in gran parte scoperti, che ci hanno permesso di scendere in relativa maggior sicurezza fino al momento di traversare nuovamente verso destra, fino all’evidente larice solitario che ben ricordavamo dalla nostra salita estiva. Per fortuna qui la neve era migliore rispetto a quella in alto, e il tutto si è svolto senza grossi patemi. L’ultimo canalino, quello che deposita nei pressi del Bivacco Varrone, era si ripido (45° circa) ma con neve ottimamente trasformata, per cui lo abbiamo disceso in sicurezza fino ai campi di neve alla base del Canalone di Lourousa. Di qui, con finalmente comoda discesa, nuovamente al Lagarot. Questa discesa ci ha impegnati per oltre 2 ore e mezza, contro le 2 ore scarse impiegate per la salita: e per fortuna conoscevamo già la via, altrimenti trovarla sarebbe stata un’impresa!
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"Io intanto salgo, poi si vedrà ..."
- gambeinspalla
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Re: Punta Stella 2567 m - Canalino della Stella
Ancora qualche foto:
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"Io intanto salgo, poi si vedrà ..."
Re: Punta Stella 2567 m - Canalino della Stella
Che bello complimenti ma che paura avrei avuto con quelle sorprese innevate!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- Pazzaura
- Titano di Quotazero
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Re: Punta Stella 2567 m - Canalino della Stella
Bellissimo! Bravi bravi.
Quanta neve! Lo credo che i colli stradali francesi sopra ai 2000 sono ancora tutti chiusi...
Quanta neve! Lo credo che i colli stradali francesi sopra ai 2000 sono ancora tutti chiusi...
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Punta Stella 2567 m - Canalino della Stella
Bravi, bellissima salita, molto belle anche le foto!
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Re: Punta Stella 2567 m - Canalino della Stella
Il problema della neve marcia ci accompagnerà per molto vista la quantità di neve caduta e lo zero termico schizzato di colpo sopra i 3000 metri...
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- Maury76
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Re: Punta Stella 2567 m - Canalino della Stella
Che meraviglia
Complimenti a te e ai tuoi colleghi
Complimenti a te e ai tuoi colleghi
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Re: Punta Stella 2567 m - Canalino della Stella
wow che figata!!! bravi bravi!!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)