Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
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Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone (Pontebernardo)
ovvero "Il mistero dei torrioni rossastri"
Data uscita: 18 agosto 2012
Dislivello : m. 1240
Tempo di salita 4h 15' - discesa in 3h
Difficoltà: PD- (3 m. - II° ??)
Partecipanti: Gianfranco e Pierpaolo
Meteo: sereno, caldo soffocante nel primo pomeriggio.
Ebbene sì, sono riuscito a convincere Gianfranco!!!. A nulla sono valse le sue argomentazioni circa la difficoltà di trovare posto in albergo a ferragosto, sul fatto di essere poco allenati per una cima di questo tipo, sul caldo eccessivo che non risparmia neanche i posti di montagna: alla fine, pur con qualche dubbio, ha ceduto .
Ecco l'obbiettivo da raggiungere visto dal Becco Alto del Piz: sullo sfondo il Clai Sup., in basso il Passo di Vens ancora innevato e a destra la Cima sud di Vens.
Avendo pernottato in zona siamo partiti presto (alle 6,45 siamo davanti al Rif. Talarico), iniziando la risalita del vallone con passo lento (molto lento ) e regolare: 2 ore e mezza ci servono per arrivare al bivio per il passo di Vens.
Breve sosta e, dopo la rinuncia di Pierpaolo, risaliamo i numerosi tornanti nella pietraia sotto la parete est della nostra montagna. Presa quota, dopo un lungo traverso verso sinistra (sud), imbocchiamo lo stretto canalino per il passo.
I tornanti diventano sempre più stretti e, sotto lo sguardo compassato di uno stambecco che ci aveva "fischiato" per farsi vedere ed immortalare dalla mia digitale, raggiungiamo il Passo di Vens (3h 15' dalla partenza - disl. 1050 m. circa - casermetta).
Sento mia la responsabilità della parte di salita che ci accingiamo a fare ; l'ho studiata e preparata con cura, avvalendomi anche di alcune foto della parete prese dalla Cima Borgonio.
Risaliamo con facile arrampicata, seguendo alcuni ometti, le due barre rocciose (F)poste sopra lo stretto valico e raggiungiamo un ripiano dal quale la parete della montagna si apre davanti ai nostri occhi ed alla nostra valutazione. La parte finale è ripida ma comunque abbordabile. Si prosegue senza indugi e raggiunto il primo torrione (rossastro??? a me non sembra! ) evitiamo di aggirarlo come le tracce sul terreno farebbero pensare e con 15/20 m. di facile arrampicata raggiungiamo l'evidente cengia che taglia, da sinistra a destra, la ripida parete per finire in cresta vicino al 2° torrione rossastro (rossastro??? a me non sembra! ).
Di fatto sono 40 min. dal passo di Vens e 4 ore dalla partenza. Non certo un gran ritmo!.
Mollati gli zaini facciamo una breve sosta per riprendere fiato, guardarci intorno e con qualche patema d'animo scendiamo qualche metro dalla parte italiana per aggirare il torrione "presunto rossastro ". Breve traverso e risaliamo una stretta cengia erbosa che finisce in un camino roccioso nel quale si entra a malapena. Passato in qualche maniera il camino (non abbiamo guardato molto allo stile ) ci ritroviamo in cresta, parecchio esposta sul versante francese, come pure il passaggio successivo che porta ad una placca (appigli da valutare molto bene - roccia non sempre sicura). Passata la placca si arriva in breve sulla piatta sommità, piuttosto stretta (ometto).
E' fatta !!! o almeno così riteniamo . Dall'ometto infatti la cresta continua per parecchi metri (sempre più affilata) arriva ad un salto (che non vediamo e non abbiamo alcuna intenzione di andare a vedere, ma reputiamo di circa una decina di metri), per poi risalire su un altro spuntone, più o meno alla stessa altezza di dove ci troviamo. (altro ometto )
Sulla relazione di salita non si parla di scendere su nessun intaglio e risalire ergo............................................................................................
la Cima sud di Vens è quella dove siamo noi!
(Se così non fosse ci riteniamo soddisfatti lo stesso e la cima la "smarchiamo" comunque !!! )
Alcune foto di vetta e poi, visto l'arrivo di due altri salitori , decidiamo di ritornare agli zaini e lasciare l'esiguo spazio a loro disposizione.
Finalmente possiamo mangiare, bere e goderci il panorama, soddisfatti per salita di una cima discretamente "tosta".
Appena posso carico qualche altra foto.
(La settimana entrante andrò dall'oculista per verificare eventuali problemi alla mia vista )
Saluti
FRANKIE@
ovvero "Il mistero dei torrioni rossastri"
Data uscita: 18 agosto 2012
Dislivello : m. 1240
Tempo di salita 4h 15' - discesa in 3h
Difficoltà: PD- (3 m. - II° ??)
Partecipanti: Gianfranco e Pierpaolo
Meteo: sereno, caldo soffocante nel primo pomeriggio.
Ebbene sì, sono riuscito a convincere Gianfranco!!!. A nulla sono valse le sue argomentazioni circa la difficoltà di trovare posto in albergo a ferragosto, sul fatto di essere poco allenati per una cima di questo tipo, sul caldo eccessivo che non risparmia neanche i posti di montagna: alla fine, pur con qualche dubbio, ha ceduto .
Ecco l'obbiettivo da raggiungere visto dal Becco Alto del Piz: sullo sfondo il Clai Sup., in basso il Passo di Vens ancora innevato e a destra la Cima sud di Vens.
Avendo pernottato in zona siamo partiti presto (alle 6,45 siamo davanti al Rif. Talarico), iniziando la risalita del vallone con passo lento (molto lento ) e regolare: 2 ore e mezza ci servono per arrivare al bivio per il passo di Vens.
Breve sosta e, dopo la rinuncia di Pierpaolo, risaliamo i numerosi tornanti nella pietraia sotto la parete est della nostra montagna. Presa quota, dopo un lungo traverso verso sinistra (sud), imbocchiamo lo stretto canalino per il passo.
I tornanti diventano sempre più stretti e, sotto lo sguardo compassato di uno stambecco che ci aveva "fischiato" per farsi vedere ed immortalare dalla mia digitale, raggiungiamo il Passo di Vens (3h 15' dalla partenza - disl. 1050 m. circa - casermetta).
Sento mia la responsabilità della parte di salita che ci accingiamo a fare ; l'ho studiata e preparata con cura, avvalendomi anche di alcune foto della parete prese dalla Cima Borgonio.
Risaliamo con facile arrampicata, seguendo alcuni ometti, le due barre rocciose (F)poste sopra lo stretto valico e raggiungiamo un ripiano dal quale la parete della montagna si apre davanti ai nostri occhi ed alla nostra valutazione. La parte finale è ripida ma comunque abbordabile. Si prosegue senza indugi e raggiunto il primo torrione (rossastro??? a me non sembra! ) evitiamo di aggirarlo come le tracce sul terreno farebbero pensare e con 15/20 m. di facile arrampicata raggiungiamo l'evidente cengia che taglia, da sinistra a destra, la ripida parete per finire in cresta vicino al 2° torrione rossastro (rossastro??? a me non sembra! ).
Di fatto sono 40 min. dal passo di Vens e 4 ore dalla partenza. Non certo un gran ritmo!.
Mollati gli zaini facciamo una breve sosta per riprendere fiato, guardarci intorno e con qualche patema d'animo scendiamo qualche metro dalla parte italiana per aggirare il torrione "presunto rossastro ". Breve traverso e risaliamo una stretta cengia erbosa che finisce in un camino roccioso nel quale si entra a malapena. Passato in qualche maniera il camino (non abbiamo guardato molto allo stile ) ci ritroviamo in cresta, parecchio esposta sul versante francese, come pure il passaggio successivo che porta ad una placca (appigli da valutare molto bene - roccia non sempre sicura). Passata la placca si arriva in breve sulla piatta sommità, piuttosto stretta (ometto).
E' fatta !!! o almeno così riteniamo . Dall'ometto infatti la cresta continua per parecchi metri (sempre più affilata) arriva ad un salto (che non vediamo e non abbiamo alcuna intenzione di andare a vedere, ma reputiamo di circa una decina di metri), per poi risalire su un altro spuntone, più o meno alla stessa altezza di dove ci troviamo. (altro ometto )
Sulla relazione di salita non si parla di scendere su nessun intaglio e risalire ergo............................................................................................
la Cima sud di Vens è quella dove siamo noi!
(Se così non fosse ci riteniamo soddisfatti lo stesso e la cima la "smarchiamo" comunque !!! )
Alcune foto di vetta e poi, visto l'arrivo di due altri salitori , decidiamo di ritornare agli zaini e lasciare l'esiguo spazio a loro disposizione.
Finalmente possiamo mangiare, bere e goderci il panorama, soddisfatti per salita di una cima discretamente "tosta".
Appena posso carico qualche altra foto.
(La settimana entrante andrò dall'oculista per verificare eventuali problemi alla mia vista )
Saluti
FRANKIE@
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
i torrioni rossastri... interpretare le relazioni è un'arte soprattutto quando non esistono le cose che vengono descritte!
Io ve la do buona! Meno male che non eravate con Alec
Complimenti per la bella salita!!
ahia... ahia... un ometto su una cima di fronte... pericolosissssimo....FRANKIE@ wrote:[E' fatta !!! o almeno così riteniamo . Dall'ometto infatti la cresta continua per parecchi metri (sempre più affilata) arriva ad un salto (che non vediamo e non abbiamo alcuna intenzione di andare a vedere, ma reputiamo di circa una decina di metri), per poi risalire su un altro spuntone, più o meno alla stessa altezza di dove ci troviamo. (altro ometto )
Io ve la do buona! Meno male che non eravate con Alec
Complimenti per la bella salita!!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
Ecco alcune foto:
Parte alta del vallone: il Rifugio Lausa
Visuale verso la testata del vallone
Stenbecco in posa "classica"
Arrivando al Passo di Vens
Dal Passo di Vens visuale verso la Francia: in basso il Lac de la Montagnette
La parete di salita: il torrione al centro del colletto è il punto di ritorno in cresta
Bella visuale sul Clai Superieur. Chissà se c'è qualche torrione "rossastro"?.
Il prossimo anno, magari, vado a vedere
Uno sguardo indietro alla via appena salita
Finalmente in cresta e l'ultimo tratto per la cima
Il torrione da aggirare e la placca sotto la cima
Gianfranco nella fessura-camino
...... ed in cima (dietro è visibile l'altro spuntone roccioso )
Infilata di cime: in lontananza Oronaje e Monviso
Panoramica dalla vetta su Vallone e Laghi di Vens
..... un poco di gloria anche per me
Monte del Vallonetto e Cima Las Blancias ?
Ultimi metri anche per gli altri salitori
La parete di salita, ripresa con la luce del pomeriggio, ed indicazione della via seguita e relativi "torrioni rossastri"
Saluti
Parte alta del vallone: il Rifugio Lausa
Visuale verso la testata del vallone
Stenbecco in posa "classica"
Arrivando al Passo di Vens
Dal Passo di Vens visuale verso la Francia: in basso il Lac de la Montagnette
La parete di salita: il torrione al centro del colletto è il punto di ritorno in cresta
Bella visuale sul Clai Superieur. Chissà se c'è qualche torrione "rossastro"?.
Il prossimo anno, magari, vado a vedere
Uno sguardo indietro alla via appena salita
Finalmente in cresta e l'ultimo tratto per la cima
Il torrione da aggirare e la placca sotto la cima
Gianfranco nella fessura-camino
...... ed in cima (dietro è visibile l'altro spuntone roccioso )
Infilata di cime: in lontananza Oronaje e Monviso
Panoramica dalla vetta su Vallone e Laghi di Vens
..... un poco di gloria anche per me
Monte del Vallonetto e Cima Las Blancias ?
Ultimi metri anche per gli altri salitori
La parete di salita, ripresa con la luce del pomeriggio, ed indicazione della via seguita e relativi "torrioni rossastri"
Saluti
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
Complimenti per la bella salita
L'altra punta con ometto non potrebbe essere la cima nord?
Da tempo ho in programma la traversata di tutta la catena...
La casermetta al colle di vens è adibita a bivacco? aperto?
L'altra punta con ometto non potrebbe essere la cima nord?
Da tempo ho in programma la traversata di tutta la catena...
La casermetta al colle di vens è adibita a bivacco? aperto?
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
ma che spettacolo di foto!!!
Belandi siamo andati in giro 5 giorni in montagna e il nostro w.e. di riposo c'era un cielo così!!
anche io ero curiosa sul possibile pernottamento alla casermetta
Belandi siamo andati in giro 5 giorni in montagna e il nostro w.e. di riposo c'era un cielo così!!
anche io ero curiosa sul possibile pernottamento alla casermetta
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- Maury76
- Fotomodello delle vette
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Re: Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
Bravi
Bellissime foto
Bellissime foto
http://www.finoincima.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
https://www.facebook.com/finoincima" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
che spettacolo...
mi piacerebbe tanto andarci per fare la traversata delle due cime...
Un amico mi ha però detto che non merita particolarmente e, considerando che conosco abbastanza i suoi gusti, resto un po' titubante...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
Profilo Instagram: keiji76
Re: Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
Alec wrote:Complimenti per la bella salita
L'altra punta con ometto non potrebbe essere la cima nord?
Da tempo ho in programma la traversata di tutta la catena...
La casermetta al colle di vens è adibita a bivacco? aperto?
anche a Scinty e Maury76
Sicuramente non è la cima nord, che è una ventina di metri in meno (2931 m.)mentre quella sulle foto è in pratica alla stessa altezza o forse qualcosina di più.
Ecco qui una foto trovata sulla rete con la nord a destra. Si vede anche l'intaglio tra dove siamo arrivati noi e lo spuntone dopo.
La traversata nord-sud deve essere effettivamente bella ma, per noi fuori portata.
Avevo letto questa relazione, http://www.gulliver.it/itinerario/46995/" onclick="window.open(this.href);return false;
per capire quale fosse effettivamente la cima sud, ma non ha risolto i miei dubbi. Pazienza!
La casermetta è aperta (i due che sono saliti con noi ci sono entrati), non ho idea se sia attrezzata come bivacco.
Prova a cercare sulla rete.
Ciao
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
Ciao!!
Mi piacerebbe dire la mia sulle contrastanti valutazioni di questa scalata; per quel che può valere visto che non sono un alpinista ma un' escursionista prestato all' alpinismo
Ho fatto la via indicata da Frankie ma arrivato al colletto mi son girato perchè l' ultimo pezzo mi pareva veramente un PD e mi son girato sopratutto per l'esposizione per me non sostenibile.
Sono ridisceso alle cengette sottostanti cercando il passaggio per la via valutata F che non abbiamo trovato subito andandosi ad infognare in una improbabile salita. Bloccati proprio sotto la vetta da roccioni lisci strapombianti. siamo tornati nuovamente indietro vedendo questa volta alcuni ometti proprio nei pressi di quel roccione detto "rossastro" che rosso non pare proprio Ma comunque riuscendo finalmente ad arrivare agevolmente all' intaglio citato tra le due parti della vetta sud e di qui alla parte nord 4 o 5 metri di scalatache è veramente una lama di coltello.
Per trovare un posto dove sederci,siamo dovuti andare sull'estremità nord: spettacolo di esposizione!.
In definitiva mi pare che fatto salvo il primo muretto vicino al passo di Vens che il II° ci sta tutto, Il passaggio sulla cresta fatta da Frankie, Il II° ci sta pure mentre la via che ho fatto io, circa 2 metri al di la di quel roccione (ometti) è molto più protetta dall' esposizione. Quasi tutto I° grado e si può dire anche qualche passo di II° non tanto per la mancanza di prese che sono numerose ma per la verticalità di alcuni passaggi: F+ mi pare sia una valutazione congrua.
Mi piacerebbe dire la mia sulle contrastanti valutazioni di questa scalata; per quel che può valere visto che non sono un alpinista ma un' escursionista prestato all' alpinismo
Ho fatto la via indicata da Frankie ma arrivato al colletto mi son girato perchè l' ultimo pezzo mi pareva veramente un PD e mi son girato sopratutto per l'esposizione per me non sostenibile.
Sono ridisceso alle cengette sottostanti cercando il passaggio per la via valutata F che non abbiamo trovato subito andandosi ad infognare in una improbabile salita. Bloccati proprio sotto la vetta da roccioni lisci strapombianti. siamo tornati nuovamente indietro vedendo questa volta alcuni ometti proprio nei pressi di quel roccione detto "rossastro" che rosso non pare proprio Ma comunque riuscendo finalmente ad arrivare agevolmente all' intaglio citato tra le due parti della vetta sud e di qui alla parte nord 4 o 5 metri di scalatache è veramente una lama di coltello.
Per trovare un posto dove sederci,siamo dovuti andare sull'estremità nord: spettacolo di esposizione!.
In definitiva mi pare che fatto salvo il primo muretto vicino al passo di Vens che il II° ci sta tutto, Il passaggio sulla cresta fatta da Frankie, Il II° ci sta pure mentre la via che ho fatto io, circa 2 metri al di la di quel roccione (ometti) è molto più protetta dall' esposizione. Quasi tutto I° grado e si può dire anche qualche passo di II° non tanto per la mancanza di prese che sono numerose ma per la verticalità di alcuni passaggi: F+ mi pare sia una valutazione congrua.
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Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
(Bertolt Brecht)
Re: Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
Bravi bravi! ! Ma mi pare troppo esposto per i miei gusti , almeno dalle foto ... specialmente quella con il piedone !
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
Già: la vetta è una lama di coltello, precipizi da una parte e dall' altra. La salita non è troppo espostadaniele64 wrote:
Bravi bravi! ! Ma mi pare troppo esposto per i miei gusti , almeno dalle foto ... specialmente quella con il piedone !
Grazie per i complimenti
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
(Bertolt Brecht)
Re: Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
Una bella cima con variante in corso d'opera!!! (dove hai trovato la relazione?)
Da quello che riesco a capire dalla tua relazione, arrivati al colletto non siete scesi dalla parte italiana, risalito una cengia e uno stretto camino fessura che avrebbe consentito di aggirare il torrione "presunto rossastro", raggiungere uno stretto intaglio sulla cresta ed infine, con un successivo breve passo "esposto", la facile placca finale. Aldilà dell'esposizione e di appigli abbondanti ma da verificare, il passaggio si fa agevolmente, infatti la discesa per ritornare al colletto, di norma più problematica, non ci ha dato problemi di sorta anzi!. La valutazione PD- non è mia ma della guida "Fino in Cima" di M. Bruno, e comunque la trovo adeguata al percorso che abbiamo fatto.
Ovviamente risalire la cresta direttamente dal colletto sarebbe stato fuori portata anche per noi, come te "escursionisti prestati all'alpinismo"
Quindi voi siete saliti sulla vetta successiva, quella che noi abbiamo visto poco distante quando siamo arrivati in cima .
Bravi
Da quello che riesco a capire dalla tua relazione, arrivati al colletto non siete scesi dalla parte italiana, risalito una cengia e uno stretto camino fessura che avrebbe consentito di aggirare il torrione "presunto rossastro", raggiungere uno stretto intaglio sulla cresta ed infine, con un successivo breve passo "esposto", la facile placca finale. Aldilà dell'esposizione e di appigli abbondanti ma da verificare, il passaggio si fa agevolmente, infatti la discesa per ritornare al colletto, di norma più problematica, non ci ha dato problemi di sorta anzi!. La valutazione PD- non è mia ma della guida "Fino in Cima" di M. Bruno, e comunque la trovo adeguata al percorso che abbiamo fatto.
Ovviamente risalire la cresta direttamente dal colletto sarebbe stato fuori portata anche per noi, come te "escursionisti prestati all'alpinismo"
Quindi voi siete saliti sulla vetta successiva, quella che noi abbiamo visto poco distante quando siamo arrivati in cima .
Bravi
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Re: Cima sud di Vens (m. 2952) dai Prati del Vallone
Si, Frankie, siamo saliti sulla vetta sucessiva la vostra.
Praticamente abbiamo fatto la via vostra (verde nella mia foto) ma arrivati al colletto, non me la son sentita di fare l'ultimo pezzo di cresta, quindi ridiscesi fino alla gengia rossa, abbiamo proseguito un poco fino a quel evidente roccione e qualche metro dopo, una bella via per nulla esposta che porta diretto all' intaglio tra le due vette.
Praticamente abbiamo fatto la via vostra (verde nella mia foto) ma arrivati al colletto, non me la son sentita di fare l'ultimo pezzo di cresta, quindi ridiscesi fino alla gengia rossa, abbiamo proseguito un poco fino a quel evidente roccione e qualche metro dopo, una bella via per nulla esposta che porta diretto all' intaglio tra le due vette.
Di tutte le cose sicure la più certa è il dubbio.
(Bertolt Brecht)
(Bertolt Brecht)