Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

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scinty
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Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by scinty »

Se ne parlava da tempo con Alec... una di quelle salite, come fu per il Dente del Vallone, che non so perchè ma mi danno quel misto di motivazione e curiosità che mi spingono per lo meno a provare...
Saint-Robert, Saint-Robert, questo nome si ripeteva ciclicamente nella lista dei "gitoni" che ogni anno Alec mi propone e mi propina... un nome che non ho mai sentito avverso, non mi ha mai intimorito forse perchè in fondo è una salita poco nota... e se non te le vai proprio a cercare, di certo informazioni e opinioni varie restano nell'oblio; finchè è venuto il giorno.
Siccome ero accondiscendente, questa volta non ho voluto appositamente cercare informazioni sulla gita. In genere, quanto sento odore di "fregatura", mi documento un po' al fine di esternare al granitico tutte le mie rimostranze... ma questa volta mi sono astenuta dall'aprire libri, cercare su google, qualunque foto o commento che riguardasse questa cresta. Meglio non mettersi in testa preoccupazioni pre-gita, ma affrontare la salita con lo spirito giusto e con un minimo di coraggio e convinzione sapendo che tutto sommato le difficoltà rientrano nel nostro personale margine di capacità e di abitudine.

Ecco, per una volta che in cuor mio mi sento di affrontare le cose in questa maniera...il terrore viene dall'alto, perchè a spaventarmi ci pensa il gestore del rifugio Soria, poche ore prima della nostra sveglia antelucana!

Partiamo subito dopo pranzo il giorno di ferragosto, nonchè del mio compleanno, per arrivare nel pomeriggio a San Giacomo di Entracque, che avevamo lasciato solo un paio di giorni prima. Sulla calda e lunga sterrata raggiungiamo il Rifugio Soria-Ellena, abbiamo visto tanta gente scendere, ma nessuno salire. Possibile che in questa settimana con il jolly del 15 agosto in mezzo non ci sia nessuno in giro?

Difatti, al rifugio sembra che ci siano solo i gestori. Ci rilassiamo un po', curiosiamo nella sala lettura e scendiamo per la cena. Ci sediamo a un tavolo apparecchiato per 4 e da lì a poco arrivano anche i nostri compagni di cena. Quindi qualcuno c'è... al rifugio quella sera ci sono 5 rifugisti e 4 ospiti, noi inclusi ovviamente. Con noi si sono seduti un signore francese e una signora tedesca. Lei è venuta in aereo, poi in treno e infine in pullman e sono 10 giorni che è in giro per monti da sola! Il signore sta invece percorrendo una parte di Via Alpina ed è in cammino da 35 giorni! Niente male!

A fine cena si spengono le luci e la ragazza del rifugio entra con una crostata illuminata da una candelina, cantando "happy birthday to you...", Alec si gira verso di me dicendo "ma è per te???", e come fanno a saperlo, siamo arrivati da due ore e non ho nemmeno esibito un documento! Il compleanno è del signore francese che però compie poco più del doppio dei miei anni! Con stupore, Alec comunica ai presenti che è anche il mio compleanno! Per rimediare, la ragazza rientra subito in sala con una fetta di crostata su un piattino, completa di candelina, intonando la canzone anche per me!!!

4 persone sedute a tavola insieme e due compleanni! Anche il gestore è meravigliato dalla coincidenza!

A fine cena, la simpatica "gestora" ci chiede se abbiamo bisogno di informazioni dal marito e ne approfittiamo per chiedere lumi per lo meno sull'avvicinamento...
"Cresta di Saint Robert, allora domani a voi vi vedo tardi" ci dice, ma mentre sto per accennare un sorriso capisco che non è una battuta, quando lui riprende "non sembra ma... è lunga..., quest'anno sono salite due cordate... una da tre persone... sapete a che ora sono tornati al rifugio, alle 9 di sera! Un'altra, sapevo che andavano là e non vedendoli più tornare ho allertato l'elicottero!" :shock:
"Bene..." penso tra me e me "questo ci ha visto in faccia".
Per completare la fase di incoraggiamento, mentre io osservo Alec perplessa, dice che la cresta verrà percorsa più o meno da 3 o 4 cordate l'anno! Ma aggiunge anche che non sa in quanti la percorrono dalla Francia, probabilmente anche più persone, lui parla solo degli ospiti della sua struttura... i quali in buona parte vanno sul Gelas o compiono traversate da rifugio a rifugio.

Vabeh... bella buonanotte, a questo punto mi tocca leggermi la relazione con Alec per farci un'idea più chiara della salita, così prima di coricarci diamo un'occhiata insieme: un gendarme, due gendarmi, tre gendarmi... se continua così sarà un po' come contare le pecore per addormentarmi... ma la descrizione tuttavia non mi desta preoccupazioni ulteriori (salvo quel paio di "lame di coltello"), continuo a pensare invece ai tempi, mi vedo già con la frontale sulla via del ritorno... Alec ed io non siamo una cordata veloce ma è anche vero che non ci si può fare impressionare da un racconto che non si sa nemmeno chi abbia come protagonista... ormai siamo qui e si prova... anche perchè ve lo immaginereste Alec se io decidessi di ritirarmi alle 10 della sera precedente? No, non provate a immaginare... meglio passare al giorno successivo :mrgreen:

Dal rifugio saliamo sul buon sentiero per il Colle di Finestra, tralasciando la prima deviazione per la Gorgia della Maura (palina) e la seconda per il laghetto del Praiet (non indicato, infatti ci accorgiamo di aver sbagliato quando vediamo il laghetto del Praiet :lol: ma recuperiamo subito in quanto abbiamo fatto poca strada). A quota 2306 m (come da relazione di Michelangelo Bruno tratta dal libro di Parodi) una terza deviazione a sinistra è quella da imboccare, la traccia continua per un po' e poi si perde come di consueto in orride pietraie e ripidi pendii sfasciumosi che risaliamo fino al passo Saint Robert, 2650 m, raggiunto in due ore e mezza dal Soria. Siamo nei tempi giusti, camminare (e ultimamente soprattutto ravanare) non ci ha mai creato problemi. Ora viene il bello però. Ma oggi mi sento abbastanza determinata, nonostante davvero non sappia quantificare quanto ci metteremo a raggiungere la cima...

Non starò a trascrivere passo passo la relazione, tanto non sarei certo precisa come il libro, solo pochi appunti e impressioni:

aggirato il primo spuntone roccioso sulla destra, ha inizio una bella cavalcata, sempre sul filo di cresta, su e giù attraverso cinque gendarmi, più un ultimo gendarme a scalinata, separati da strette e aeree forcelle.

L'arrampicata, tutta sul II e III grado, parte subito tranquilla e rassicurante, per poi diventare più impegnativa dal terzo gendarme che presenta un breve tiro di III+. Si passa per il quinto gendarme chiamato "Gendarme in Frana" (di nome e di fatto, è infatti quello più instabile e dove si incontra qualche pietra mobile e una cengia terrosa) infine la parte più impegnativa, comunque aggirabile, è rappresentata da una placchetta di IV+ che ci ha fatto penare.

In salita vado bene e in silenzio... così risparmio fiato, ma ogni volta che devo disarrampicare e traversare tiro fuori il ritornello "ma dove passo io? Ma come pensi che passo??" :lol:

Noi abbiamo percorso la cresta interamente in conserva escluso i due passaggi più difficili (III+ e IV+) dove abbiamo fatto due brevi tiri, forse ne abbiamo fatto uno anche in un altro punto, che si prestava. Per il resto si procede benissimo in conserva, e pensare che anche questa era una cosa che fino a non molto tempo fa mi terrorizzava...tanto quanto l'esposizione, sempre presente chiaramente sulla cresta in particolare in due o tre punti da urlo... come quando bisogna scavalcare una delle mitiche lame di coltello e portarsi nel vuoto per andare ad acchiappare un'altra roccia... a una forcellina mi sono bloccata un attimo, io ho lo svantaggio di essere più "corta" e Alec insisteva affinchè io, da dietro la lama di roccia, mi girassi e in spaccata raggiungessi con un piede la roccia dove lui era appena passato, tra me e quella parte di roccia il vuoto sotto... diverse volte mi sono trovata con un piede su una puntina di roccia a roteare come una ballerina, per girarmi e raggiungere un altro appiglio... ma ero fiduciosa. Del resto la roccia sulla cresta della Saint Robert è ottima, anzi direi squisita :lol:

Ma parliamo della placchetta di IV+... Visto che, anche se non abbiamo controllato l'ora, ci sembrava di avere ancora del buon tempo e dal momento che preferivo provare a passare sù dritta rispetto ad aggirare sul lato nord per cenge e canali, decidiamo di superarla. Abbiamo nello zaino le scarpette, Alec le indossa e fa sicura su un chiodo che sta davanti a noi, sul piccolo terrazzino. Sale sul filo poi si porta a destra, fa fatica... si lamenta che non si sente sicuro, che teme di cadere... ha messo però un rinvio su un chiodo ad anello, l'unico sulla placca. Io ho la corda tra le mani pronta a tenerlo (a provarci...) ma non sono preoccupata, fa sempre così poi passa... e anche questa volta vince il punto ostico e si porta al sicuro più in alto fino a raggiungere la sommità della paretina. Ora tocca a me. Non sono preoccupata tanto so che mi tirerà su come un salame, tuttavia Alec mi suggerisce caldamente di indossare anche io le scarpette e obbedisco. Parto... sul filo, mi sposto... mi blocco.
Accipicchia qui non c'è niente di niente... dovrei sfruttare l'aderenza dei piedi ma non ho nulla a cui tenermi, solo una micro tacchetta sulla quale appoggiare due dita che a poco mi serve... indugio mentre i piedi slittano sui piccoli appigli, continuo a spostarli con piccole impercettibli mosse per tenermi sù ma la disperazione mi assale... c'è gente laggiù ai laghi e già me li immagino girati a cercare quella che urla ciondolando nel vuoto sulla parete... mi vedo, mi vedo cadere... non riesco a salire e quel che è peggio è che non riesco neppure a stare attaccata al punto in cui mi trovo... ed ecco che succede: scivolo! Non era mai successo prima d'ora, ma non ho nemmeno il tempo di urlare. Alec mi tiene così saldamente che mi sarò mossa solo di pochi centimetri! Il fatto che lui sia sopra di me in verticale ha aiutato, non oso immaginare se fossi scivolata in un'altra situazione... provo a riattaccarmi alla roccia come prima, e questa volta supplicando il suo aiuto mi faccio aiutare a superare quel punto per me così duro! E lo raggiungo! Scarica di adrenalina! Ma ne siamo fuori! Adesso manca poco alla vetta che raggiungiamo intorno alle 13:15! Siamo contenti, ci abbiamo messo 7 ore e 45 dal rifugio, non è pochissimo ma contando la preparazione al colle, poche foto, controllo relazione, cambio di scarpe, quel paio di tiri... ci sembra buono rispetto ai nostri imbarazzanti standard; è vero che siamo partiti prestissimo (alle 5:30 dal rifugio) ma è ancora un orario decente per sederci a mangiare qualcosa e riposare un poco (mentre Alec addocchia con fare sospetto un risalto alle nostre spalle... fortuna che non ci sono ometti e desiste dal voler raggiungere anche quella cima a scanso di equivoci...).

La discesa è ancora abbastanza lunga e si effettua per la via normale di salita, tornando indietro pochi metri sulla cresta si imbocca un canale ripido ma facile, ci sono anche degli utili ometti (noi siamo stati agevolati nell'individuarlo anche dalle peste che si vedevano sul terriccio in cima al canale), poi si scende su una larga cengia sulla destra che porta sulle pietraie, da lì si raggiunge il colletto al margine inferiore della pietraia e si scende un altro canale sulla destra. Si continua a traversare per pietraie fino a raggiungere l'evidente colletto del Lago di Finestra (si capisce se non altro perchè sotto si vede il lago). Da lì, sempre verso destra, si aggirano da sotto delle rocce fino a vedere un po' più lontano in linea d'aria una casermetta, posta sotto il Colle di Finestra. Per canalini di erba e roccette si scende e si attraversa la pietraia sottostante, da dove un altro canalino risale e porta dritto alla casermetta, da lì in una decina di minuti si è al colle da dove si raggiunge nuovamente il rifugio Soria.

Segno di vittoria, sventolamento di braccia in segno di saluto al rifugio (il gestore aveva detto che tanto ci avrebbe visto spuntare dal colle), uno sguardo alla cresta e tanti sguardi in giro a catturare con gli occhi stambecchi e camosci, poi discesa veloce fino al rifugio dove arriviamo alle 17:15 (io) e alle 17:30 (Alec). L'avevo seminato un po' perchè non vedevo l'ora di riposare un pochino i piedi e darmi una sciacquata!!!

In definitiva, bella e consigliabile gita, finalmente una montagna dove non si muove tutto :mrgreen:

Ritorno sulla sterrata che come sempre sembra più lunga che all'andata (nonostante i tagli), le gambe vanno da sole, nonostante dolori vari, sembriamo due condannati a vagare all'infinito... ma se la condanna è vagare sulle nostre splendide Alpi... ben venga! :-D

la cresta al mattino...
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la sua ombra nel vallone...
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cavalcando il filo di cresta..
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la freccia indica il colletto del Lago di Finestra
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di nuovo la cresta, la sera, con la parete nord illuminata dal sole
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Pazzaura
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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by Pazzaura »

Bellissimo!! Grande, 7 ore... bella lunga! :D

le placchette di IV+ sono sempre infide :?
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keiji1976
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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by keiji1976 »

scinty wrote:In definitiva, bella e consigliabile gita, finalmente una montagna dove non si muove tutto :risataGrassa:
Quindi ad Alec non è piaciuta molto??!! :neutral: :pensoso:
:risataGrassa: :risataGrassa:
ti ha fatto proprio un bel regalo di compleanno..

Complimenti ad entrambi (logicamente più a te per la determinazione avuta)...una gita che ho già letto e riletto più volte, ma che la mancanza di tempo mi ha sempre fatto soprassedere...chissà, prima o poi... :pensoso:
Interessante l'idea di portare le scarpette, tanto per il peso e lo spazio che occupano...
Possibili eventuali vie di fuga?
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amadablam
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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by amadablam »

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dags1972
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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by dags1972 »

Molto Bella...e lunga complimenti ad entrambi...

e per la coincidenza....

Molto spesso, in gruppi di una ventina o più di persone (come una classe, ad esempio) si nota con sorpresa che due persone compiono gli anni lo stesso giorno dell'anno. E' veramente così sorprendente?
Una risposta ce la fornisce la teoria della probabilità, secondo la quale, già in un gruppo formato da 23 persone si ha più del 50% delle probabilità che due persone siano nate lo stesso giorno dell'anno.
Il risultato, a prima vista, può sembrare incredibile, dato che i giorni dell'anno sono ben 365, davvero molti di più di quelle “misere” 23 persone!
Eppure vedremo che un semplice calcolo matematico mostra che ciò che accade è proprio questo.
In teoria delle probabilità si usa spesso il trucchetto di “girare al contrario” il problema, calcolando, anziché la probabilità dell’evento a cui si è interessati, quella dell’evento opposto. Questo è uno dei casi in cui la cosa funziona, dato che il calcolo diventa immediatamente molto più semplice.
Calcoliamo quindi la probabilità che 23 persone compiano gli anni in giorni differenti. Consideriamo le persone una per volta:
1. La prima persona può compiere gli anni in qualsiasi giorno;
2. La seconda ha probabilità 364/365 di compiere gli anni in un giorno diverso dalla prima;
3. La terza ha probabilità 363/365 di compiere gli anni in un giorno diverso dalle prime due, e così via...
In totale avremo quindi una probabilità complessiva di 364/365 * 363/365 * ... * 343/365 = 0.492702.
A questo punto diventa immediato calcolare la probabilità che due persone nel gruppo abbiano lo stesso giorno di nascita dalla semplice sottrazione 1 - 0.492702 = 0.507298, corrispondente appunto a poco più del 50%.
La prossima volta che ad una festa con una trentina o più di partecipanti scopriremo che due persone sono nate lo stesso giorno non avremo quindi più da meravigliarci, ma solo… da festeggiare!

----

La festa c'era...solo mancavano le altre 14/16 persone per far venire giusta l'equazione... chi diceva che la matematica non sbaglia mai ?
Last edited by dags1972 on Wed Aug 22, 2012 11:41, edited 1 time in total.
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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by Alec »

keiji1976 wrote:
scinty wrote:In definitiva, bella e consigliabile gita, finalmente una montagna dove non si muove tutto :risataGrassa:
Quindi ad Alec non è piaciuta molto??!! :neutral: :pensoso:
:risataGrassa: :risataGrassa:
:ahah:

Veramente una bellissima cresta, con roccia davvero ottima! Forse la più bella cresta mai fatta in zona, mi è parsa più bella ed impegnativa della Sigismondi all'Argentera.

La placchetta è effettivamente ben più difficile degli altri passaggi ma essendo protetta da un'ottimo chiodo si può provare a salirla.

Per rispondere a Keiji, si può abbandondare la cresta scendendo dagli intagli verso sud per andare a prendere la via normale. Non so se sia possibile da tutti gli intagli.

Mitica Scinty! :D Questa volta non si è neanche lamentata quasi mai! Ormai la conosco e quando al colle di Finestra ha cominciato a correre giù verso il rifugio non ho neanche provato a starle dietro :risataGrassa: =D>
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by paolo59 »

Alec wrote:Mitica Scinty! :D Questa volta non si è neanche lamentata quasi mai! Ormai la conosco e quando al colle di Finestra ha cominciato a correre giù verso il rifugio non ho neanche provato a starle dietro :risataGrassa: =D>

: Thumbup : : Thumbup : : Thumbup : =D> =D> =D> =D>
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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by scinty »

Dags.. grazie per la spiegazione :lol:
Alec wrote:Per rispondere a Keiji, si può abbandondare la cresta scendendo dagli intagli verso sud per andare a prendere la via normale. Non so se sia possibile da tutti gli intagli.
Il gestore del Soria, che comunque ha detto di non aver mai percorso la cresta, ha parlato della possibilità di abbandonarla. Io in giù ci guardavo ben poco :imbarazzo: e sono sempre restia ad abbandonare il percorso "certo"... quindi non posso essere di aiuto in questo : Sorry! :
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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by keiji1976 »

Alec wrote:Veramente una bellissima cresta, con roccia davvero ottima! Forse la più bella cresta mai fatta in zona, mi è parsa più bella ed impegnativa della Sigismondi all'Argentera.
Considerando che è in programma tra le prossime uscite (incrociamo le dita) spero presto di poter riuscire a fare il confronto...ma prima bisogna andare sulla regina delle Marittime!! :feliceModerato:
Alec wrote:Per rispondere a Keiji, si può abbandondare la cresta scendendo dagli intagli verso sud per andare a prendere la via normale. Non so se sia possibile da tutti gli intagli.
Diciamo che è un aspetto secondario, ma che ritengo importante, soprattutto quando si tratta di vie piuttosto lunghe ed in zone dove sovente il brutto tempo arriva improvviso...un conto è prender pioggia su comodo sentiero, un conto è su una via di cresta :shock:
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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by FRANKIE@ »

: Thumbup : : Thumbup : =D> =D> =D> =D> Notevole :esclamativo: :esclamativo: : Ok :


......e, anche se in ritardo, : Birthday : a Scinty :esclamativo: :esclamativo:
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".

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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by Littletino »

Bella impresa e bel racconto.=D> =D> =D>

Complimenti a entrambi, e auguri a Scinty!! : Birthday :
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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by Ramingo »

Mitica Scinty e mitico Alec!!! =D> =D> =D>
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by scinty »

: Thanks : :smt058 :smt058 :smt058 a tutti :D
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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by Ago »

Me la ero persa questa!
:uahuah: :uahuah:
Sento il tuo passo sincrono col mio

http://ik1ype.blogspot.com/
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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by scinty »

Ago wrote:Me la ero persa questa!
:uahuah: :uahuah:
:skifree:
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Re: Cima Saint Robert 2917 m- cresta SO

Post by Sub-Comandante »

Gran bella via!!! Bravi!!!!! =D> =D> =D> =D> =D>
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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