Argentera Cima Sud
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Ho visto la foto della cengia proposta da pazzaura, è esposta, ma è "larga" le domande sono 2 quello è il pezzo più cagasottoso (scusate il termine) oltre al passaggio dei gatti?
Si può tornare indietro mentre si è sulla cengia se hai qualcuno alle tue spalle?
Ho notato anche che si arrampica per arrivare alla cengia, sono passaggi mi sembra un pò esposti, c'è la corda?
che grado sono?
Grazie e scusate le domande!
Si può tornare indietro mentre si è sulla cengia se hai qualcuno alle tue spalle?
Ho notato anche che si arrampica per arrivare alla cengia, sono passaggi mi sembra un pò esposti, c'è la corda?
che grado sono?
Grazie e scusate le domande!
- Pazzaura
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Dunque, la questione "cengia" è un po spinosa. Nel senso che è dura descriverla, ognuno reagisce a modo suo di fronte a quel percorso.
Io avevo chiesto info e ognuno mi aveva detto cose spesso contrastanti... tipo "vai tranquillo è una passeggiata" oppure "è troppo esposta, sono tornato indietro!", alcune opinioni le avrai appunto lette in questo topic.
Io non ero esperto di roccia, non aveva quasi mai arrampicato, ma ci tenevo ad andare su quel monte. Alla fine mi sono deciso e sono andato. E ti dico, la cosa che mi ricordo di più della salita è il passo dei detriti... 600 metri di dislivello su sentiero a zigzag detritico... un bel mazzo. Per quanto riguarda la cengia, nulla da segnalare. Cioè, si percorre senza grossi problemi, all'inizio è un po più stretta, e bisogna stare attenti a imboccarla come si deve. Noi abbiamo seguito quelli davanti e non l'abbiamo imboccata da subito, quindi abbiamo percorso qualche tratto un po più delicato fino a raggiungerla. Quindi appena hai aggirato le rocce dopo il colle (non credo che serva la corda, si tratta di qualche passo facile, e non mi ricordo se li ci sia già esposizione, ma non mi sembra molta) e sei nel ripianetto che vede tutta la cengia dall'inizio alla fine, per imboccarla correttamente devi tenerti in alto, e non andare dritto, ce ne siamo resi conto poi in discesa.
Comunque, non ci si può sbagliare, apparte i primi indugi, la cengia si vede benissimo, ci vedrai molte persone sopra e vista dall'inizio fa MOLTA impressione.. vedi queste persone piccole piccole che sembrano appese alla parete... quando l'ho vista ho pensato "io devo andare li??" poi come tutte le cose che si vedono da distante in montagna... non è assolutamente come sembra.
Dopo averla imboccata la cengia diventa più generosa e senza difficoltà conduce al primo passo un po più antipatico ma sono 2 metri atrezzati con cordone fisso con un passo in leggera discesa. Nessun problema. L'esposizione c'è e su questo non discuto. A me però non ha dato nessun fastidio, facevo foto e guardavo il panorama. La mia ragazza che non è famosa per il coraggio... non ha avuto problemi nemmeno lei.
Si prosegue sulla cengia che è un sentiero, si incontra gente che scende, c'è spazio per tutti, e senza problemi si prosegue. L'esposizione c'è sempre ma si cammina sicuri e quindi si sente poco (secondo me), comunque ci si abitua. Poi si raggiunge un altro passaggio un po più antipatico dove la roccia della parete è un po aggettante. Quindi per passare bisogna sporgersi un po i fuori ma per i piedi c'è una bella traccia e per le mani tutti gli appigli del mondo. Qui non ci sono corde fisse. si tratta di 3 metri e si supera senza nessun problema. A questo punto la cengia comincia a salire e l'esposizione laterale diminuisce, in quanto stiamo arrampicando su facili roccette e sulla destra abbiamo un po di roccia invece che subito il vuoto. si sale con tranquillità fino all'inizio del camino che sarebbe l'unico passaggio di arrampicata vera (facile, boh direi sul II) della gita, ma è atrezzato con cordoni quindi sale chiunque... io ho cercato comunque di arrampicare e i cordoni li ho usati in discesa. Li si scaricano pietre molto facilmente quindi occhio a chi hai sopra e chi sotto. (il casco miraccomando).
A quel punto esci dal camino e su facili roccette non troppo esposte arrivi alla croce.
In conclusione io ti dico, vai tranquillo, goditi i panorami e non crucciarti troppo. E' una gita stupenda. Se poi dovessi trovare l'esposizione insopportabile, non fai altro che tornare indietro, hai comunque raggiunto il passo dei detriti che è una bella soddisfazione e ti sei fatto un'idea sul campo di cosa è questa famosa cengia.
Spero di esserti stato utile.
Io avevo chiesto info e ognuno mi aveva detto cose spesso contrastanti... tipo "vai tranquillo è una passeggiata" oppure "è troppo esposta, sono tornato indietro!", alcune opinioni le avrai appunto lette in questo topic.
Io non ero esperto di roccia, non aveva quasi mai arrampicato, ma ci tenevo ad andare su quel monte. Alla fine mi sono deciso e sono andato. E ti dico, la cosa che mi ricordo di più della salita è il passo dei detriti... 600 metri di dislivello su sentiero a zigzag detritico... un bel mazzo. Per quanto riguarda la cengia, nulla da segnalare. Cioè, si percorre senza grossi problemi, all'inizio è un po più stretta, e bisogna stare attenti a imboccarla come si deve. Noi abbiamo seguito quelli davanti e non l'abbiamo imboccata da subito, quindi abbiamo percorso qualche tratto un po più delicato fino a raggiungerla. Quindi appena hai aggirato le rocce dopo il colle (non credo che serva la corda, si tratta di qualche passo facile, e non mi ricordo se li ci sia già esposizione, ma non mi sembra molta) e sei nel ripianetto che vede tutta la cengia dall'inizio alla fine, per imboccarla correttamente devi tenerti in alto, e non andare dritto, ce ne siamo resi conto poi in discesa.
Comunque, non ci si può sbagliare, apparte i primi indugi, la cengia si vede benissimo, ci vedrai molte persone sopra e vista dall'inizio fa MOLTA impressione.. vedi queste persone piccole piccole che sembrano appese alla parete... quando l'ho vista ho pensato "io devo andare li??" poi come tutte le cose che si vedono da distante in montagna... non è assolutamente come sembra.
Dopo averla imboccata la cengia diventa più generosa e senza difficoltà conduce al primo passo un po più antipatico ma sono 2 metri atrezzati con cordone fisso con un passo in leggera discesa. Nessun problema. L'esposizione c'è e su questo non discuto. A me però non ha dato nessun fastidio, facevo foto e guardavo il panorama. La mia ragazza che non è famosa per il coraggio... non ha avuto problemi nemmeno lei.
Si prosegue sulla cengia che è un sentiero, si incontra gente che scende, c'è spazio per tutti, e senza problemi si prosegue. L'esposizione c'è sempre ma si cammina sicuri e quindi si sente poco (secondo me), comunque ci si abitua. Poi si raggiunge un altro passaggio un po più antipatico dove la roccia della parete è un po aggettante. Quindi per passare bisogna sporgersi un po i fuori ma per i piedi c'è una bella traccia e per le mani tutti gli appigli del mondo. Qui non ci sono corde fisse. si tratta di 3 metri e si supera senza nessun problema. A questo punto la cengia comincia a salire e l'esposizione laterale diminuisce, in quanto stiamo arrampicando su facili roccette e sulla destra abbiamo un po di roccia invece che subito il vuoto. si sale con tranquillità fino all'inizio del camino che sarebbe l'unico passaggio di arrampicata vera (facile, boh direi sul II) della gita, ma è atrezzato con cordoni quindi sale chiunque... io ho cercato comunque di arrampicare e i cordoni li ho usati in discesa. Li si scaricano pietre molto facilmente quindi occhio a chi hai sopra e chi sotto. (il casco miraccomando).
A quel punto esci dal camino e su facili roccette non troppo esposte arrivi alla croce.
In conclusione io ti dico, vai tranquillo, goditi i panorami e non crucciarti troppo. E' una gita stupenda. Se poi dovessi trovare l'esposizione insopportabile, non fai altro che tornare indietro, hai comunque raggiunto il passo dei detriti che è una bella soddisfazione e ti sei fatto un'idea sul campo di cosa è questa famosa cengia.
Spero di esserti stato utile.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Pazz mi pare sia stato preciso e realistico.
La penso come lui
Ovviamente poi ciascuno reagisce a suo modo di fronte ad un ambiente del genere, io ad es sono andato con amici che non vanno mai e si sono trovati tranquillissmi...e alcuni altri che hanno avuto un minino di fastidio..ma non tecnico, puramente visivo, se così si può definire.
La penso come lui
Ovviamente poi ciascuno reagisce a suo modo di fronte ad un ambiente del genere, io ad es sono andato con amici che non vanno mai e si sono trovati tranquillissmi...e alcuni altri che hanno avuto un minino di fastidio..ma non tecnico, puramente visivo, se così si può definire.
La descrizione di Pazz è impeccabile; posso solo aggiungere che son salita due volte in vetta, la prima senza nessuna difficoltà, la seconda non essendo in piena forma fisica, nel famoso passo del gatto mi sono arresa e ho fatto il gatto in tutti i sensi (sono passata a 4 zampe ) non volendo rischiare! Credo che quando sarai lì riuscirai a valutare cosa fare in base alla tua esperienza e alla tua preparazione fisica; buona salita
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Dato che ho dovuto rimandare causa malattia, mi chiedevo, più che altro per tranquillità dei miei, se c'era qualcuno disposto ad accompagnarmi, o che aveva voglia di fare questa cima in compagnia, sono abbastanza libero in agosto, quindi se mi avvertite qualche giorno prima mi dovreste trovare libero!!
ad agosto sarà molto dura, comunque eventualmente di faccio sapereghiso983 wrote:Dato che ho dovuto rimandare causa malattia, mi chiedevo, più che altro per tranquillità dei miei, se c'era qualcuno disposto ad accompagnarmi, o che aveva voglia di fare questa cima in compagnia, sono abbastanza libero in agosto, quindi se mi avvertite qualche giorno prima mi dovreste trovare libero!!
- Pazzaura
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Anche a me piacerebbe tornarci... ma per quest'anno la vedo ardua...bade wrote:ad agosto sarà molto dura, comunque eventualmente di faccio sapereghiso983 wrote:Dato che ho dovuto rimandare causa malattia, mi chiedevo, più che altro per tranquillità dei miei, se c'era qualcuno disposto ad accompagnarmi, o che aveva voglia di fare questa cima in compagnia, sono abbastanza libero in agosto, quindi se mi avvertite qualche giorno prima mi dovreste trovare libero!!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Ieri siamo saliti insieme agli amici del CAI Varazze , che ringrazio per la pazienza e la cortesia, sulla vetta piu' alta delle Alpi Marittime. Dopo il primo tentativo fallito nel 1987 , sono riuscito grazie all'aiuto delle corde fisse che 21 anni fa non c'erano.
Purtroppo la foschia impediva di apprezzare il panorama.
Percorso faticoso per la salita al Colle dei detriti e forse ancor di piu' per la discesa lungo la pietraia del Remondino.
Per quanto riguarda la cengia, come gia' detto, senza le corde io non sarei mai passato. per sicurezza abbiamo usato imbrago e cordino. Le corde nel canalino risultano indispensabili soprattutto in discesa , ieri inoltre le roccie erano scivolose a causa della grandine della sera prima. Stranamente il passaggio del gatto non e' protetto.
Ringrazio i gestore del Rif. Remondino per la cortesia e disponibilita'.
Alcune foto :
L'itinerario lungo la parete Sud
Il primo passaggio protetto da corde fisse
Il passo del gatto
Il canalino
Il gruppo in vetta
Vista sulla cima Nord ed in basso il Corno Stella
Purtroppo la foschia impediva di apprezzare il panorama.
Percorso faticoso per la salita al Colle dei detriti e forse ancor di piu' per la discesa lungo la pietraia del Remondino.
Per quanto riguarda la cengia, come gia' detto, senza le corde io non sarei mai passato. per sicurezza abbiamo usato imbrago e cordino. Le corde nel canalino risultano indispensabili soprattutto in discesa , ieri inoltre le roccie erano scivolose a causa della grandine della sera prima. Stranamente il passaggio del gatto non e' protetto.
Ringrazio i gestore del Rif. Remondino per la cortesia e disponibilita'.
Alcune foto :
L'itinerario lungo la parete Sud
Il primo passaggio protetto da corde fisse
Il passo del gatto
Il canalino
Il gruppo in vetta
Vista sulla cima Nord ed in basso il Corno Stella
Ciao, Fabrizio P.
- Fed7
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io ci sono passato (ancora) un mese fa .. scendendo dal Couloir della Forcella .. e con neve .. molta neve .. e i ramponi .. quel passo è per nulla banale ... mi son chiesto xchè non metterlo in sicurezza ...Fish67 wrote:Ieri siamo saliti insieme agli amici del CAI Varazze ,[cut] Stranamente il passaggio del gatto non e' protetto. [cut]
Il passo del gatto
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
- Fed7
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io son passato ... non dico con le mani in tasca .. ma nel passare mi sono messo nei panni di un escursionista .. e mi son detto .. belin!!Fish67 wrote:Ce lo siamo chiesti un po' tutti, pensa che abbiamo incontrato una persona che saliva con passo svelto il cui piede a valle e' scivolato due volte di fronte a noi.
Non ti dico cosa abbiamo pensato in quel momento.
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- Pazzaura
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Vedendo le foto, io sono passato in modo diverso, con i piedi nella cengia e tenendomi ai molti appigli per le mani. Ho trovato quel passo per nulla problematico, nonostante sia poco esperto e non sia un arrampicatore. Questo per dire che è molto soggettivo, sia l'effetto che fa, sia il modo di affrontarlo.
foto:
foto:
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
da quando la cima è Escursionistica ?Fed7 wrote: io son passato ... non dico con le mani in tasca .. ma nel passare mi sono messo nei panni di un escursionista .. e mi son detto .. belin!!
se non vado errato è "data" PD-
quindi tutt'altro che escursionismo
che poi lo diventa con i canaponi (che quando c'ero andato io non esistevano e quindi son tornato indietro perchè non avevo l'attrezzatura ), è un'altro discorso ...
(poi purtroppo capita di leggere sul giornale "montagna assassina")
("acciderbolina" come mi da "noia" la banalizzazione di certi itinerari )
Vero, stiamo parlando di alpinismo a 3000 metri. PD per alcuni passaggi, comunque una vetta e una via normale che non sono banali affatto
Io ho visto molti strisciare per oltrepassare quel tratto...ma il problema di solito è emotivo, non tecnico.
Personalmente ritengo che un escursionista non dovrebbe far alpinismo se non se la sente...e che se lo fa deve essere portato da alpinisti o prepararsi per godersi a pieno l'ambiente. In quel caso quindi più che mettere catene o ascensori ci vorrebbe la dovuta attrezzatura da alpinisti. Questo in generale.
Nel particolare..è un passaggio secondo me facile da ogni punto di vista (tranne quello escursionistico, che non può essere il metro di valutazione), tranne che da quello visivo/emotivo. Ricordo che stando eretti non c'erano problemi...le mani erano ben appigliate etc..
Certo parlo di condizioni estive con l'asciutto. se c'è neve è un'altra cosa, ovviamente
Questo per dire che a mio parere è errato valutare il percorso in base ad un escursionista (e quindi enfatizzando difficoltà etc) come lo è valutarlo in base ad un alpinista medio/alto (cioè banalizzando completamente la cosa). E' un PD, e se sei a 3000 devi aver confidenza con l'ambiente. Se hai quella vai, perchè tencicamente su queste difficoltà c'è poco da dire. Confidenza, abitudine...e come sempre in montagna prudenza.
Io ho visto molti strisciare per oltrepassare quel tratto...ma il problema di solito è emotivo, non tecnico.
Personalmente ritengo che un escursionista non dovrebbe far alpinismo se non se la sente...e che se lo fa deve essere portato da alpinisti o prepararsi per godersi a pieno l'ambiente. In quel caso quindi più che mettere catene o ascensori ci vorrebbe la dovuta attrezzatura da alpinisti. Questo in generale.
Nel particolare..è un passaggio secondo me facile da ogni punto di vista (tranne quello escursionistico, che non può essere il metro di valutazione), tranne che da quello visivo/emotivo. Ricordo che stando eretti non c'erano problemi...le mani erano ben appigliate etc..
Certo parlo di condizioni estive con l'asciutto. se c'è neve è un'altra cosa, ovviamente
Questo per dire che a mio parere è errato valutare il percorso in base ad un escursionista (e quindi enfatizzando difficoltà etc) come lo è valutarlo in base ad un alpinista medio/alto (cioè banalizzando completamente la cosa). E' un PD, e se sei a 3000 devi aver confidenza con l'ambiente. Se hai quella vai, perchè tencicamente su queste difficoltà c'è poco da dire. Confidenza, abitudine...e come sempre in montagna prudenza.
Complimenti per le foto! Se non si và a 4 zampe nel passo del gatto che passo del gatto è??? Una volta in salita sono passata anch'io a 4 zampe mentre in discesa sono riuscita a passare fuori; misteri Ad ogni modo mi son sempre chiesta perchè attrezzare alcuni passi ma non quello poi alcuni anni fà parlando con un amico mi disse che vi era in corso una diatriba tra chi voleva riattrezzare completamente tutta la cengia e chi si opponeva. A quanto pare hanno vinto questi ultimi.
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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Io ci sono stato un po' di tempo fa... ero un escursionista .. mai arrampicato o fatto alpinismo... ero con un amico.. forse un po' irresponsabile a portarmi lì..gecko wrote:Complimenti per le foto! Se non si và a 4 zampe nel passo del gatto che passo del gatto è??? Una volta in salita sono passata anch'io a 4 zampe mentre in discesa sono riuscita a passare fuori; misteri Ad ogni modo mi son sempre chiesta perchè attrezzare alcuni passi ma non quello poi alcuni anni fà parlando con un amico mi disse che vi era in corso una diatriba tra chi voleva riattrezzare completamente tutta la cengia e chi si opponeva. A quanto pare hanno vinto questi ultimi.
il passo l'ho fatto a gattoni con tanta cacca nelle braghe per la paura del vuoto.. e mi ha pure rovinato il resto perchè sono arrivato in vetta e non vedevo l'ora di togliermi la preoccupaizone di rifare il passo per il ritorno.
Ricordo però che c'erano due chiodi .. uno prima e uno dopo.. a cui ci si poteva assicurare se si ha dietro corda e qualche ferraglia.
cmq .. è assurdo che ci sia la corda in alcuni tratti (percarità necessaria anche in quei tratti... ma a maggior ragione in quello così esposto).
Ora ci tornerei con ben altra esperienza...
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Sono passati ormai 7 mesi abbondanti da quando abbiamo vissuto sull'argentera il peggio che può succedere in montagna, cioè non tornare tutti a casa e rileggendo questo topic mi sono venute fuori ncora con più convinzione certe idee.
la prima è che non ha senso secondo me attrezzare tutta la cengia, perchè, visione personale assolutamente, nessuno è obbligato ad andarci o ad attraversarla se non se la sente e tutti hanno il diritto di trovare la montagna nelle sue condizioni naturali, senza ferraglia o briglie. (per me poi è una violenza sulla montagna stessa, ma lasciamo perdere questo discorso).
Resta secondo me labile il confine tra escursionista ed alpinista. Per come la vedo io la cengia in questione non può essere considerata escursionismo, ma se si esclude l'esposizione non ha comunque difficoltà che una persona abituata a frequentare la montagna non conosca bene.
Ripeto, sarà per l'esperienza passata, sarà per tutto, ma continuo a vedere la cengia dell'argentera come un percorso esposto, ma non come qualcosa in cui si possa già dire che lì non è adatto a certe persone ( beninteso che conoscano la montagna, siano allenate ecc).
Noi sapevamo che cosa stavamo andando a fare, non eravamo lì per caso o per aver scelto la meta così a caso, semplicemente un errore nel posto sbagliato è costato a Chiara la vita. Ma nonn è diverso dall'errore che ciascuno di noi fa quando guida, quando va in bici, sugli sci ecc. Detto questo, non so se emotivamente riuscirò a rifare quella cima, ma chiunque di voi voglia andarci lo faccia, con molta prudenza ma senza panico.
la prima è che non ha senso secondo me attrezzare tutta la cengia, perchè, visione personale assolutamente, nessuno è obbligato ad andarci o ad attraversarla se non se la sente e tutti hanno il diritto di trovare la montagna nelle sue condizioni naturali, senza ferraglia o briglie. (per me poi è una violenza sulla montagna stessa, ma lasciamo perdere questo discorso).
Resta secondo me labile il confine tra escursionista ed alpinista. Per come la vedo io la cengia in questione non può essere considerata escursionismo, ma se si esclude l'esposizione non ha comunque difficoltà che una persona abituata a frequentare la montagna non conosca bene.
Ripeto, sarà per l'esperienza passata, sarà per tutto, ma continuo a vedere la cengia dell'argentera come un percorso esposto, ma non come qualcosa in cui si possa già dire che lì non è adatto a certe persone ( beninteso che conoscano la montagna, siano allenate ecc).
Noi sapevamo che cosa stavamo andando a fare, non eravamo lì per caso o per aver scelto la meta così a caso, semplicemente un errore nel posto sbagliato è costato a Chiara la vita. Ma nonn è diverso dall'errore che ciascuno di noi fa quando guida, quando va in bici, sugli sci ecc. Detto questo, non so se emotivamente riuscirò a rifare quella cima, ma chiunque di voi voglia andarci lo faccia, con molta prudenza ma senza panico.
Il coraggio non è mai stato non avere paura,gli uomini coraggiosi affrontano le loro incertezze e le ribaltano a loro vantaggio per diventare ancora più forti
Non posso fare altro che confermare, troppe volte, a causa di modelli che ci vengono proposti da riviste ed altro, si dimentica che l'alpinismo non è solo TD o ED; anche un PD- è vero alpinismo con tutto ciò che ne consegue, anzi a volte l'alpinismo "facile" è molto più a rischio.mahler wrote:Infatti è valutata PD-, ovvero itinerario alpinistico. Quì di escursionistico non vi è nulla, solo l'avvicinamento al Remondino.
Il "terreno da camosci" non è escursionismo, non ci sono nè segnavia nè mancorrenti.
"Conoscere i propri limiti è il mezzo per progredire"
Sottoscrivo in pieno.rockice wrote:Non posso fare altro che confermare, troppe volte, a causa di modelli che ci vengono proposti da riviste ed altro, si dimentica che l'alpinismo non è solo TD o ED; anche un PD- è vero alpinismo con tutto ciò che ne consegue, anzi a volte l'alpinismo "facile" è molto più a rischio.mahler wrote:Infatti è valutata PD-, ovvero itinerario alpinistico. Quì di escursionistico non vi è nulla, solo l'avvicinamento al Remondino.
Il "terreno da camosci" non è escursionismo, non ci sono nè segnavia nè mancorrenti.
Facile o difficile sono termini ingannevoli: tutto è relativo alle capacità del singolo.
Spesso mi ritrovo a fare questi distinguo quando parlo di salite tipo la normale al Monviso o alla Rocca Provenzale, per esempio...
Quoto. Qui non siamo intorno alla difficoltà EE (ma quale mai sarà il confine tra EE e F ). Siamo dentro alle difficoltà alpinistiche, con tutto quello che ne consegue in termini di sicurezza, prudenza etc. etc.Andreino wrote:Sottoscrivo in pieno.rockice wrote:Non posso fare altro che confermare, troppe volte, a causa di modelli che ci vengono proposti da riviste ed altro, si dimentica che l'alpinismo non è solo TD o ED; anche un PD- è vero alpinismo con tutto ciò che ne consegue, anzi a volte l'alpinismo "facile" è molto più a rischio.mahler wrote:Infatti è valutata PD-, ovvero itinerario alpinistico. Quì di escursionistico non vi è nulla, solo l'avvicinamento al Remondino.
Il "terreno da camosci" non è escursionismo, non ci sono nè segnavia nè mancorrenti.
Facile o difficile sono termini ingannevoli: tutto è relativo alle capacità del singolo.
Spesso mi ritrovo a fare questi distinguo quando parlo di salite tipo la normale al Monviso o alla Rocca Provenzale, per esempio...
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A voler essere menoso...
...su questo topic sarebbe meglio discutere delle gite sulla Cima sud.
L'argomento di cui si sta trattando, per quanto sia interessante, è di carattere generale e quindi sarebbe meglio portarlo avanti su un altro topic, magari dedicato.
Grazie.
...su questo topic sarebbe meglio discutere delle gite sulla Cima sud.
L'argomento di cui si sta trattando, per quanto sia interessante, è di carattere generale e quindi sarebbe meglio portarlo avanti su un altro topic, magari dedicato.
Grazie.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Giusto.Pazzaura wrote:A voler essere menoso...
...su questo topic sarebbe meglio discutere delle gite sulla Cima sud.
L'argomento di cui si sta trattando, per quanto sia interessante, è di carattere generale e quindi sarebbe meglio portarlo avanti su un altro topic, magari dedicato.
Grazie.
Come scritto da Mahler, la salita alla cima sud dell'Argentera è da considerarsi alpinistica. Va quindi affrontata con le dovute cautele e l'adeguata preparazione psico-tecnico-fisica!
per la questione escursionismo/alpinismo di carattere generale proseguiamo qui:
viewtopic.php?t=5638
Per l'argentera cima sud invece restiamo qua!
ciao,
bade
viewtopic.php?t=5638
Per l'argentera cima sud invece restiamo qua!
ciao,
bade
Re: Argentera Cima Sud
Bella cima con percorso d'ascesa ardito per la prossima estate ci farò un pensierino magari fare un 4-5 giorni non sarebbe male..ci sono altre cime interessanti nei dintorni?
Re: Argentera Cima Sud
.....cavolo, se ce ne sono.... lasciatelo dire da uno che, come te, non è del posto.AleUD wrote:Bella cima con percorso d'ascesa ardito per la prossima estate ci farò un pensierino magari fare un 4-5 giorni non sarebbe male..ci sono altre cime interessanti nei dintorni?
per le descrizioni più dettagliate lascio ad altri il compito di istruirti, da parte mia ti posso consigliare alcune belle guide: in primo luogo le classiche "guide dei monti d'italia" del cai/tci (due volumi dedicati al settore), poi "vette delle alpi - dalla liguria al monviso" del ns andrea parodi ed inoltre il volume dedicato alle marittime della collana "in cima" edito da l'arciere blu.
vai tranquillo i posti sono splendidi e meritano il viaggio.......
ciao
giva
.....e la Guerriera diventò la Grigna.......
Re: Argentera Cima Sud
ce ne sono quante ne vuoi!AleUD wrote:Bella cima con percorso d'ascesa ardito per la prossima estate ci farò un pensierino magari fare un 4-5 giorni non sarebbe male..ci sono altre cime interessanti nei dintorni?
se prendi come base il remondino puoi fare nasta, baus, bastione, brocan...invece rimanendo in valle hai matto, tablasses, prefouns, valmiana...una più bella dell'altra.
se poi arrampichi non farti sfuggire il corno stella
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Argentera Cima Sud
........e la via dei laureati alla Cima Mondini
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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