Biv Baus e Argentera
Moderator: Moderatori
Re: Biv Baus e Argentera
Dalla foto il bivacco mi sembra ancora in buono stato!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Biv Baus e Argentera
Ciao a tutti, sabato forse sarà la volta buona in cui realizzare un mio sogno, salire la cima nord dell'Argentera dopo averla ammirata dalla sud. Per farlo, in compagnia di mio padre, avremmo intenzione di dormire al bivacco del Baus, quello che mi chiedo è: dal bivacco è semplice trovare la traccia per la Nord? Ci sono passaggi esposti o particolarmente complicati tra il bivacco e l'attacco della via per la nord?
Re: Biv Baus e Argentera
Non ho mai fatto il tratto bivacco-cima nord, ma non credo esistano passaggi esposti o complicati (se non la salita stessa alla cima)...esquirol wrote:Ciao a tutti, sabato forse sarà la volta buona in cui realizzare un mio sogno, salire la cima nord dell'Argentera dopo averla ammirata dalla sud. Per farlo, in compagnia di mio padre, avremmo intenzione di dormire al bivacco del Baus, quello che mi chiedo è: dal bivacco è semplice trovare la traccia per la Nord? Ci sono passaggi esposti o particolarmente complicati tra il bivacco e l'attacco della via per la nord?
Vi conviene portarvi in direzione della salita alla cengia superiore della normale alla bene e meglio nell'infinita pietraia.
E' pure probabile che ci siano bolli di vernice ad indicare la via...
buona salita..
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: Biv Baus e Argentera
Ti ringrazio per le info, per quanto riguarda la salita alla cima invece hai qualche consiglio?
Re: Biv Baus e Argentera
Direi nessuno in particolare, anche perché se avete optato per questa cima avrete sicuramente raccolto informazioni tecniche in merito.esquirol wrote:Ti ringrazio per le info, per quanto riguarda la salita alla cima invece hai qualche consiglio?
L'unica cosa essenziale è all'attacco della via sotto la parete, ovvero scegliere di salire la cengia superiore. Per il resto dovrebbe essere tutto tracciato, solita attenzione alle pietre mobili ed ai tratti esposti.
Paradossalmente posso affermare che ho trovato peggiore salire la Nord che non la Sud, ma devo ammettere che all'epoca della mia unica salita dalla normale non avevo molta esperienza e la presenza di mia moglie (soprattutto la paura che potesse non valutare adeguatamente il pericolo) mi avevano fatto vivere il tutto in maniera molto angosciata...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: Biv Baus e Argentera
Grazie ancora. Ci siamo documentati abbastanza riguardo alla salita, però sai qualche informazione in più fa sempre comodo
Adesso non resta che andare a vedere com'è, nemmeno io ho molta esperienza, però in genere mi piace molto il contatto con la roccia, poi, come sempre quando facciamo salite simili, se ci saranno problemi o incertezze semplicemente gireremo i tacchi e torneremo indietro. Ora non resta che sperare in una meteo clemente
Adesso non resta che andare a vedere com'è, nemmeno io ho molta esperienza, però in genere mi piace molto il contatto con la roccia, poi, come sempre quando facciamo salite simili, se ci saranno problemi o incertezze semplicemente gireremo i tacchi e torneremo indietro. Ora non resta che sperare in una meteo clemente
Re: Biv Baus e Argentera
Che quest'estate (?) è stato il fattore determinante peggiore per ogni tipo di attività in montagna...esquirol wrote:Ora non resta che sperare in una meteo clemente
Buona salita allora...
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Re: Biv Baus e Argentera
Finalmente sono riuscito a fare questa gita!
Partiti sabato mattina dal lago della Rovina, dove abbiamo lasciato l'auto, saliamo al rifugio Genova, che abbiamo trovato deserto, complice anche il temporale appena finito. Le previsioni danno tempo stabile quindi proseguiamo passando dietro al rifugio e seguendo le tacche, gialle e rosse, che portano al passaggio del Baus. Confermo che sono presenti dei grossi cavi d'acciaio che rendono sicuro il passaggio, comunque molto esposto e da fare con attenzione specialmente se l'erba è bagnata. Passata la cengia erbosa proseguiamo con una salita abbastanza faticosa per erba e rocce fino alla pietraia sottostante il bivacco. Il percorso è ben segnalato fino alla pietraia, da cui in pochi minuti arriviamo al bivacco.
Devo dire che l'altipiano del Baus mi ha molto colpito, è una zona fantastica, selvaggia, e il fatto che fossimo soli, in mezzo alla natura ha reso questa gita ancor più bella.
Il bivacco è in buone condizioni e relativamente pulito, e la popolazione di stambecchi tutto intorno lo rende un posto decisamente magico.
Il cielo è stellato e la vista sulla diga del Chiotas illuminata è superba, andiamo a dormire. Al mattino sveglia all'alba e dopo aver riordinato il bivacco ci incamminiamo seguendo inizialmente le tacche di vernice che conducono al passo del Porco, cominciamo poi a salire tenendoci sulla destra dell'infinita pietraia alla base dell'Argentera, fino ad incontrare le tacche di vernice rossa che ci conducono alla base delle due cengie parallele. In breve attacchiamo la parte alpinistica della gita e con semplice arrampicata saliamo la cengia superiore, molto incassata, fino ad un primo passaggio esposto ma ben appigliato. Dopo un tratto su di un aereo sentierino, esposto in alcuni punti e a tratti franoso, attacchiamo la seconda parte della cengia e arrivati ad un terrazzino scendiamo verso destra di qualche passo seguendo le tacche rosse più vecchie e sbiadite che ci portano sulla via normale, abbandonando la cresta. Risaliamo per cengette e sentierini la parete fino a ritornare sulla cresta, ormai vediamo la croce e con pochi passi di semplice arrampicata siamo in cima. Il vento è gelido e dopo qualche foto decidiamo di scendere lungo la normale fino al passo del porco, da dove seguendo il GTA del colle del Chiapous arriviamo alla diga del Chiotas e da li al lago della Rovina, dove riprendiamo l'auto per tornare a casa.
Partiti sabato mattina dal lago della Rovina, dove abbiamo lasciato l'auto, saliamo al rifugio Genova, che abbiamo trovato deserto, complice anche il temporale appena finito. Le previsioni danno tempo stabile quindi proseguiamo passando dietro al rifugio e seguendo le tacche, gialle e rosse, che portano al passaggio del Baus. Confermo che sono presenti dei grossi cavi d'acciaio che rendono sicuro il passaggio, comunque molto esposto e da fare con attenzione specialmente se l'erba è bagnata. Passata la cengia erbosa proseguiamo con una salita abbastanza faticosa per erba e rocce fino alla pietraia sottostante il bivacco. Il percorso è ben segnalato fino alla pietraia, da cui in pochi minuti arriviamo al bivacco.
Devo dire che l'altipiano del Baus mi ha molto colpito, è una zona fantastica, selvaggia, e il fatto che fossimo soli, in mezzo alla natura ha reso questa gita ancor più bella.
Il bivacco è in buone condizioni e relativamente pulito, e la popolazione di stambecchi tutto intorno lo rende un posto decisamente magico.
Il cielo è stellato e la vista sulla diga del Chiotas illuminata è superba, andiamo a dormire. Al mattino sveglia all'alba e dopo aver riordinato il bivacco ci incamminiamo seguendo inizialmente le tacche di vernice che conducono al passo del Porco, cominciamo poi a salire tenendoci sulla destra dell'infinita pietraia alla base dell'Argentera, fino ad incontrare le tacche di vernice rossa che ci conducono alla base delle due cengie parallele. In breve attacchiamo la parte alpinistica della gita e con semplice arrampicata saliamo la cengia superiore, molto incassata, fino ad un primo passaggio esposto ma ben appigliato. Dopo un tratto su di un aereo sentierino, esposto in alcuni punti e a tratti franoso, attacchiamo la seconda parte della cengia e arrivati ad un terrazzino scendiamo verso destra di qualche passo seguendo le tacche rosse più vecchie e sbiadite che ci portano sulla via normale, abbandonando la cresta. Risaliamo per cengette e sentierini la parete fino a ritornare sulla cresta, ormai vediamo la croce e con pochi passi di semplice arrampicata siamo in cima. Il vento è gelido e dopo qualche foto decidiamo di scendere lungo la normale fino al passo del porco, da dove seguendo il GTA del colle del Chiapous arriviamo alla diga del Chiotas e da li al lago della Rovina, dove riprendiamo l'auto per tornare a casa.
Re: Biv Baus e Argentera
Bene se riesci metti qualche foto
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa