Escursione alla Rocca della Paur
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Escursione alla Rocca della Paur
Erano mesi che non andavo in montagna a fare escursioni...un fastidiosa discopatia mi stava tenendo a riposo forzato ahime'. Venerdi' ho deciso : prendo ferie per farmi una escursione con la E maiuscola. La meta' l'avevo in testa da piu'
tempo Rocca La Paur(2972) in Valle Gesso. Partenza da Terme di Valdiieri alle 7:50.
L'inizio fino al Piano del Valasco non e' molto interessante ma serve per scaldare le gambe e poi il tempo e' bellissimo e la fioritura della vegetazione rende bella anche questa prima salita. Alle 8:40 mi fermo alla fontanella del Valasco e sono pronto per affrontare la dura salita al Colle di Valmiana. Si e' dura, l'allenamento e' poco e il caldo non agevola...ma quando rifiato intorno a me il panorama e' fantastico: cielo terso, il gruppo dell'Argentera ancora chiazzato di neve, il Tablasses, la Testa del Claus..la fatica come d'incanto svanisce. Sono arrivato a quota 2510, all'incrocio con la mulattiera proveniente dalla Valscura, faccio una mertitata sosta, mangio e via verso la il lago inferiore della Valrossa. Piccola sorpresa arrivato al passo di Costa Miana scopro una perdita di dislivello di almeno 100 metri...se si aggiungono ai 1600 che avevo in partenza..oh no temo di non farcela. Vado avanti, in poco sono al lago, qui esco dalla bella mulattiera e seguo vecchi segni gialli che attraversano la Valrossa e portano verso il Colletto Est della paur (2890). Fino ai laghi superiori i segni attraversano prati in moderata pendenza con rocce affioranti ma da qui in su bisogna saltare di masso in masso per finire in una ripida rampa dietritica. Piano piano salgo, con la compagnia di tre stanbecchi che sembrano incuranti al mio passaggio. E' mezzo giorno e sono al Colletto e davanti a me a salutarmi c'e' sua maesta il Monviso che emerge da un sottile strato di nuvole, questo spettacolo vale tutta la gita. Mi riposo raccolgo le energie perche' mi aspettano gli ultimi 100 metri di facile arrampicata verso il castello terminale della Rocca la Paur. Brevi passaggi di I/II grado facili ma sempre con massima prodenza : c'e' la stanchezza, l'esposizione e non sono legato. Alle 12 e 30 sono in vetta. Il panorama e' interminabile si vede tutto l'arco alpino, laghi e cime, cime e laghi e le foto che scatto non riescono a darne un idea. E' ora di scendere e scelgo il versante opposto attraveso una forcella e un canalone pietroso che sono meno esposti e piu' sicuri. Rientro al Colletto: tranquillo e soddisfatto: qui faccio una pausa lunga, devo essere in piena forma per la discesa specialmente fuori sentiero..scivolare e' un attimo. Alle 14:00 sono di nuovo sulla mulattiera e visto che il tempo e' bellissimo decido di allungare la discesa passando per la Valscura. La mulattiera in questa direzione offre tratti spettacolari muri a secco che sorreggono un ciotolato di massi che il tempo ha solo minimamente intaccato... che lavoro sublime ha fatto il genio dell'esercito..speriamo che non si perda nel tempo..vorrei che i miei figli possano vedere queste opere. In un'ora sono sotto il lago inferiore della Valscura pronto per scendere al piano del Valasco. Arrivo alla fontana del Valasco e sono davvero stanco le gambe vanno dove vogliono....sono quasi preoccupato devo ancora arrivare alla macchina e ho finito la benzina. Non resta che dare fondo a tutti i viveri che i rimangono nello zaino, sdraiarmi dieci minuti...meno male mi sento meglio... mi accingo a ridiscendere alle Terme in tranquillita' godendomi ultimo sole del pomeriggio. Sono le 18 e 30 sto salendo in macchina, gambe piedi e schiena stanno imprecando...ma che cosa ci hai fatto fare!! Ma se guardo verso alto..sarei pronto a ripartire...no sto scherzando...
Alla prossima.
Grazie x l'attenzione, Mauro
Buona Montagna
tempo Rocca La Paur(2972) in Valle Gesso. Partenza da Terme di Valdiieri alle 7:50.
L'inizio fino al Piano del Valasco non e' molto interessante ma serve per scaldare le gambe e poi il tempo e' bellissimo e la fioritura della vegetazione rende bella anche questa prima salita. Alle 8:40 mi fermo alla fontanella del Valasco e sono pronto per affrontare la dura salita al Colle di Valmiana. Si e' dura, l'allenamento e' poco e il caldo non agevola...ma quando rifiato intorno a me il panorama e' fantastico: cielo terso, il gruppo dell'Argentera ancora chiazzato di neve, il Tablasses, la Testa del Claus..la fatica come d'incanto svanisce. Sono arrivato a quota 2510, all'incrocio con la mulattiera proveniente dalla Valscura, faccio una mertitata sosta, mangio e via verso la il lago inferiore della Valrossa. Piccola sorpresa arrivato al passo di Costa Miana scopro una perdita di dislivello di almeno 100 metri...se si aggiungono ai 1600 che avevo in partenza..oh no temo di non farcela. Vado avanti, in poco sono al lago, qui esco dalla bella mulattiera e seguo vecchi segni gialli che attraversano la Valrossa e portano verso il Colletto Est della paur (2890). Fino ai laghi superiori i segni attraversano prati in moderata pendenza con rocce affioranti ma da qui in su bisogna saltare di masso in masso per finire in una ripida rampa dietritica. Piano piano salgo, con la compagnia di tre stanbecchi che sembrano incuranti al mio passaggio. E' mezzo giorno e sono al Colletto e davanti a me a salutarmi c'e' sua maesta il Monviso che emerge da un sottile strato di nuvole, questo spettacolo vale tutta la gita. Mi riposo raccolgo le energie perche' mi aspettano gli ultimi 100 metri di facile arrampicata verso il castello terminale della Rocca la Paur. Brevi passaggi di I/II grado facili ma sempre con massima prodenza : c'e' la stanchezza, l'esposizione e non sono legato. Alle 12 e 30 sono in vetta. Il panorama e' interminabile si vede tutto l'arco alpino, laghi e cime, cime e laghi e le foto che scatto non riescono a darne un idea. E' ora di scendere e scelgo il versante opposto attraveso una forcella e un canalone pietroso che sono meno esposti e piu' sicuri. Rientro al Colletto: tranquillo e soddisfatto: qui faccio una pausa lunga, devo essere in piena forma per la discesa specialmente fuori sentiero..scivolare e' un attimo. Alle 14:00 sono di nuovo sulla mulattiera e visto che il tempo e' bellissimo decido di allungare la discesa passando per la Valscura. La mulattiera in questa direzione offre tratti spettacolari muri a secco che sorreggono un ciotolato di massi che il tempo ha solo minimamente intaccato... che lavoro sublime ha fatto il genio dell'esercito..speriamo che non si perda nel tempo..vorrei che i miei figli possano vedere queste opere. In un'ora sono sotto il lago inferiore della Valscura pronto per scendere al piano del Valasco. Arrivo alla fontana del Valasco e sono davvero stanco le gambe vanno dove vogliono....sono quasi preoccupato devo ancora arrivare alla macchina e ho finito la benzina. Non resta che dare fondo a tutti i viveri che i rimangono nello zaino, sdraiarmi dieci minuti...meno male mi sento meglio... mi accingo a ridiscendere alle Terme in tranquillita' godendomi ultimo sole del pomeriggio. Sono le 18 e 30 sto salendo in macchina, gambe piedi e schiena stanno imprecando...ma che cosa ci hai fatto fare!! Ma se guardo verso alto..sarei pronto a ripartire...no sto scherzando...
Alla prossima.
Grazie x l'attenzione, Mauro
Buona Montagna
- soundofsilence
- Riesploratore
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Re: Escursione alla Rocca della Paur
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... e/Paur.htm
Sabato 3-4-2019: Pinet (1395) – Lago Sottano Valletta (1900) – Passo Valletta (2480) – Laghi della Paur (2590) – Colle Est della Paur (2875) – Rocca della Paur (2965) – Colle Est della Paur (2875) – Laghi della Paur (2590) – Passo Valletta (2480) – Lago Sottano Valletta (1900) – Pinet (1395).
Partecipanti: Pino, Maury76 (http://finoincima.altervista.org/" onclick="window.open(this.href);return false;), Ornella, Daniela e soundofsilence.
Lunghezza: 22 km. circa.
Dislivello: 1770 m. circa.
Difficoltà: E fino ai laghi della Paur, anche se il sentiero non è sempre ben segnato, EE la salita al Colle Est della Paur che si svolge in parte sulla cresta, a volte stretta, di dossi rocciosi, dove si cammina, ma ci vuole un poco di prudenza. F+ la salita alla vetta, che presenta prima una cengia decisamente esposta ma semplice, dove si cammina e ci si può anche tenere con le mani, e, poi, un canalino quasi verticale, un po’ meno esposto, ma con passaggi di II, che costituiscono il punto chiave della salita; infine troviamo l’aerea, ma semplice, cresta finale che porta alla vetta.
Poco sotto la vetta un cordino consente di piazzare eventualmente una corda doppia come corrimano per la discesa (consiglierei una trentina di metri).
Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona sull’Autostrada dei Fiori, poi fino a Mondovì sulla Savona Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poi, per Borgo San Dalmazzo e il Colle della Maddalena. A Borgo San Dalmazzo si devia a destra per Demonte e il Colle della Maddalena. Giunti a Borgo San Dalmazzo si prosegue ancora qualche Km. fino ad Aisone, si supera quindi il paese e, subito dopo, appena passato sulla destra il “ristorante da Renzo”, si prende a sinistra una strada in discesa senza segnalazioni stradali (ma con una serie di cartelli marroni il primo dei quali indica “Falegnameria Fico”) fino ad arrivare ad una biforcazione, dove prendiamo a destra ed al successivo bivio a sinistra. Giungiamo quindi ad un trivio, dove prendiamo a destra su un ponte seguendo le indicazioni per Cuneo, lasciando dritta davanti a noi la strada per il cimitero. Traversato il ponte percorriamo un lungo rettilineo che ci immette su una nuova strada che imbocchiamo verso sinistra, sempre seguendo per Cuneo, ma la lasciamo subito per prendere, dopo 60 metri, una stradina asfaltata sulla destra senza indicazioni stradali, ma con un poco visibile cartello marrone che indica i sentieri. Detta stradina reca più avanti un divieto di circolazione ai sensi della LR 32/1982, ma è sufficiente chiedere preventivamente al comune di Aisone il permesso (si consiglia un paio di giorni prima con modulo scaricabile dal sito del comune) per potervi accedere. La stradina diventa poi sterrata e con tornanti piuttosto ripidi, per cui non sarà facile per tutte le macchine riuscire a salire fino a quota 1400 circa dove vi sono le prime possibilità di parcheggio. Noi ci siamo fermati al primo slargo sulla destra, poco prima di una costruzione a destra, oltre la quale si può ancora proseguire fino ad un cartello blu indicante l’area di parcheggio, si trattava in effetti di solo qualche centinaio di metri in più, ma è già stato difficile con la mia macchina giungere fino a dove ci siamo fermati.
Percorso a piedi: dal parcheggio continuiamo sulla stradina passando a sinistra di una costruzione e giungendo quindi al parcheggio segnato da un cartello, quindi attraversiamo un prato e continuiamo su sentiero nel bosco. Il sentiero sale gradatamente ed a quota 1620 troviamo un primo bivio, dove è indifferente prendere più marcato sentiero a destra in salita o continuare dritti, in quanto dopo pochi metri le due tracce si riuniscono; occorre invece stare attenti al successivo bivio, 150 metri dopo il primo, dove occorre prendere a destra in salita (presente un ometto), tralasciando il sentiero dritto a sinistra che prosegue invece mantenendo il fondovalle a fianco del torrente. Noi all’andata in effetti siamo proseguiti dritti il che ci ha poi costretti a risalire il versante erboso per ricongiungersi al sentiero corretto, in quanto quello in riva al torrente tende a perdersi. Il sentiero continua quindi alto sulla destra del torrente fino a giungere al Lago Sottano della Valletta, lago che in stagione avanzata è probabile trovare asciutto. Dal Lago proseguiamo dritti su sentiero delimitato da sassi e risaliamo sulla destra di una bella cascata. Giungiamo quindi di fronte ad una seconda e più alta cascata e qui troviamo un bivio segnato da un cartello: a destra si va al Lago Soprano della Valletta, mentre noi prendiamo a sinistra per il Passo della Valletta. Saliamo quindi fino a trovarci sopra ed a sinistra del Lago Soprano della Valletta e, dopo poco, giungiamo all’omonimo passo, da dove continuiamo a destra verso i Laghi ed il Colletto della Paur su strada militare, come anche indicato da cartelli. Subito dopo il passo incontriamo i primi laghi (Laghi della Testa della Valletta) e quindi continuiamo a salire sulla strada fino a giungere sopra ai laghi della Paur (omonimi di quelli posti sul versante sud-ovest del monte, nel vallone di Riofreddo), posti tutti a destra della strada, che vi scende perdendo una ventina di metri. Dai laghi la strada riprende a salire, per poi terminare a quota 2820 circa nei pressi di un ultimo laghetto, non facilmente visibile però finche non lo si supera. Da qui si seguono segni biancorossi ed ometti che sfruttano alcuni dossi rocciosi per giungere all’evidente e vicino Colle Est della Paur. Giunti al colle prendiamo a destra una ripida rampa rocciosa segnata da grossi bolli blu parallela e leggermente a destra del crinale, per poi piegare a destra, guidati dai bolli blu, su un’esposta cengia, al termine della quale dobbiamo salire un canalino quasi verticale, sempre guidati dai bolli blu, che è il punto chiave della salita. Passato il canalino, al termine del quale troviamo anche un cordino per assicurare la discesa attaccandovi una corda in doppia, percorriamo l’aerea cresta fino in vetta. Il ritorno avviene per lo stesso percorso dell’andata.
Conclusioni: Gita molto lunga, ma non esistono modi brevi di raggiungere la Rocca della Paur, tanto che di solito viene salita in due giorni, appoggiandosi al Rifugio Livio Bianco, al Malinvern o, eventualmente, al Valasco, in più bisogna chiedere il permesso per poter percorrere la pista forestale del Pinet al Comune di Aisone, ma ne vale comunque la pena. In effetti il primo tratto è un po’ noioso, ma dal primo lago della Valletta in poi la gita diventa sempre più interessante, costellata com’è da numerosissimi laghi e laghetti, di cui molti non segnati sulle cartine, ma tutti molto suggestivi. Bella l’aerea e severa vetta, anche se forse non per tutti.
Parte iniziale sentiero dal Pinet
Bomba presso il Rio della Valletta
Bomba presso il Rio della Valletta più da lontano
Testa delle Novelle e Testa Rimà salendo verso Laghi Valletta più da vicino
Cascatella salendo al Lago Sottano Valletta
Lago Sottano Valletta
Vista parziale Lago Sottano Valletta e cascate soprastanti
Lago Sottano Valletta con malga che vi si riflette più da vicino
Sentiero delimitato cascate sopra Lago sottano Valletta
Cascate sopra Lago Sottano Valletta più da vicino
Lago Sottano Valletta salendo alle cascate più da lontano
Primo piano cascata salendo dal Lago Sottano Valletta
Cascate e Testa Rimà
Cascata salendo al Passo della Valletta primo piano
Cascata salendo al Passo della Valletta vista di fianco
Lago Soprano della Valletta
Passo della Valletta salendovi
Rocca della Paur spunta salendo al Passo della Valletta
Lago Soprano della Valletta ancora più da lontano
Monte Matto avvicinandosi al Passo della Valletta
Laghetto e Monte Matto al Passo della Valletta più da vicino
Lago Soprano dal Passo della Valletta
Monte Matto e strada lastricata
Laghetto a fianco strada lastricata
Laghetto a fianco strada lastricata e Paur che spunta sullo sfondo più da vicino
Laghetto a fianco strada lastricata visto da nord
Primo Lago della Testa della Valletta con Paur sullo sfondo
Primo Lago della Testa della Valletta con Paur sullo sfondo più da vicino
Scogli in Primo Lago della Testa della Valletta
Pozza ai Laghi della Testa della Valletta
Secondo e Terzo Lago della Testa della Valletta primo piano
Secondo e Terzo Lago della Testa della Valletta primissimo piano
Terzo Lago della Testa della Valletta da sopra
Primo piano Terzo Lago della Testa della Valletta
Secondo e Terzo Lago della Testa della Valletta da sopra vista completa
Secondo e Terzo Lago della Testa della Valletta da sopra
Primissimo piano secondo Lago Testa della Valletta da sopra
Laghi della Testa della Valletta e Rocca del Ciapous
Sentiero e Rocca della Paur che spunta
Laghi della Testa della Valletta
Laghi della Testa della Valletta più da lontano
Laghi della Paur con Rocca Paur e Pan Perdù sullo sfondo
Laghi della Paur e strada a sinistra
Laghi della Paur e strada a sinistra primo piano
Laghi della Paur e strada a sinistra più da vicino
3 Laghi della Paur
2 Laghi della Paur
3 Laghi della Paur sotto Rocca Pan Perdù
5 Laghi della Paur salendo al Colletto Est
4 Laghi della Paur salendo al Colletto Est
5 Laghi della Paur salendo al Colletto Est più da vicino
5 Laghi della Paur salendo al Colletto Est più primo piano
3 Laghi della Paur salendo al Colletto Est
Laghi della Sella salendo al Colletto Est della Paur
Laghi della Sella salendo al Colletto Est della Paur più da lontano
Laghi della Sella salendo al Colletto Est della Paur più da vicino
Monte Matto andando al Colletto Est della Paur
Colletto Est della Paur
Colletto Est della Paur più da vicino
Monviso salendo al Colletto Est della Paur
Laghetto salendo al Colletto Est della Paur
Laghetto da sopra salendo al Colletto Est della Paur
Laghi Valrossa dal Colletto della Paur
Testa di Bresses Tablasses Pointe Giegn e Tete Margiole dal Colletto della Paur
Rocca della Paur dal Colletto Est
Monte Matto e Rocca Valmiana dal Colletto est
Laghi Valrossa con sullo sfondo Bresses Tablasses Giegn e Claus
Inizio salita per Rocca della Paur segnata da bolli blu
Inizio salita per Rocca della Paur segnata da bolli blu più da vicino
Laghetto sotto il Colletto Est e Lago Sottano della Sella
Laghetto sotto il Colletto Est e Laghi della Sella
Maury su cengia esposta salendo alla Paur
Laghetto sotto il Colletto Est e Laghi della Sella più da lontano
Laghetto sotto il Colletto Est e Laghi della Sella
Parete di II per cresta Paur
Lago Soprano della Sella salendo alla Paur vista più completa
Laghi della Sella salendo alla Paur
Cresta sommitale Rocca Paur
Monte Matto da cresta sommitale Rocca della Paur
Cresta sommitale Rocca Paur più da vicino
Croci vetta Rocca Paur con Valmiana e Argentera sullo sfondo
Laghetto sotto il Colletto Est e Laghi della Sella dalla Rocca Paur
Laghi Valrossa dalla Rocca della Paur
Monte Matto e Rocca Valmiana con Argentera dietro dalla Paur
Claus e Malinvern dalla Paur
Croce di vetta Paur con Monte Matto sullo sfondo
Laghetto sotto il Colletto Est e Laghi della Sella dalla Rocca Paur
Maury in discesa da punto chiave Rocca Paur
Laghi della Paur scendendo dalla Rocca
Maury in cengia esposta scendendo dalla Paur
Laghetto sotto il Colletto Est e Lago Sottano della Sella
Scendendo al Colletto della Paur
Laghetto sotto il Colletto Est della Paur
Laghetto sotto il Colletto Est della Paur più da vicino
Laghi della Sella scendendo verso Passo Valletta
Rocca della Paur scendendo verso Passo Valletta
3 Laghi Paur tornando al Passo Valletta
3 Laghi Paur tornando al Passo Valletta più da vicino
4 Laghi Paur tornando al Passo Valletta
5 Laghi Paur tornando al Passo Valletta
5 Laghi Paur tornando al Passo Valletta più da vicino
Laghi Testa della Valletta scendendovi
Laghetto con strada a destra tornando al Passo Valletta
Monte Matto tornando al Passo Valletta
Lago Soprano Valletta scendendo
Doppia cascata sopra Lago Sottano Valletta
Sabato 3-4-2019: Pinet (1395) – Lago Sottano Valletta (1900) – Passo Valletta (2480) – Laghi della Paur (2590) – Colle Est della Paur (2875) – Rocca della Paur (2965) – Colle Est della Paur (2875) – Laghi della Paur (2590) – Passo Valletta (2480) – Lago Sottano Valletta (1900) – Pinet (1395).
Partecipanti: Pino, Maury76 (http://finoincima.altervista.org/" onclick="window.open(this.href);return false;), Ornella, Daniela e soundofsilence.
Lunghezza: 22 km. circa.
Dislivello: 1770 m. circa.
Difficoltà: E fino ai laghi della Paur, anche se il sentiero non è sempre ben segnato, EE la salita al Colle Est della Paur che si svolge in parte sulla cresta, a volte stretta, di dossi rocciosi, dove si cammina, ma ci vuole un poco di prudenza. F+ la salita alla vetta, che presenta prima una cengia decisamente esposta ma semplice, dove si cammina e ci si può anche tenere con le mani, e, poi, un canalino quasi verticale, un po’ meno esposto, ma con passaggi di II, che costituiscono il punto chiave della salita; infine troviamo l’aerea, ma semplice, cresta finale che porta alla vetta.
Poco sotto la vetta un cordino consente di piazzare eventualmente una corda doppia come corrimano per la discesa (consiglierei una trentina di metri).
Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona sull’Autostrada dei Fiori, poi fino a Mondovì sulla Savona Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poi, per Borgo San Dalmazzo e il Colle della Maddalena. A Borgo San Dalmazzo si devia a destra per Demonte e il Colle della Maddalena. Giunti a Borgo San Dalmazzo si prosegue ancora qualche Km. fino ad Aisone, si supera quindi il paese e, subito dopo, appena passato sulla destra il “ristorante da Renzo”, si prende a sinistra una strada in discesa senza segnalazioni stradali (ma con una serie di cartelli marroni il primo dei quali indica “Falegnameria Fico”) fino ad arrivare ad una biforcazione, dove prendiamo a destra ed al successivo bivio a sinistra. Giungiamo quindi ad un trivio, dove prendiamo a destra su un ponte seguendo le indicazioni per Cuneo, lasciando dritta davanti a noi la strada per il cimitero. Traversato il ponte percorriamo un lungo rettilineo che ci immette su una nuova strada che imbocchiamo verso sinistra, sempre seguendo per Cuneo, ma la lasciamo subito per prendere, dopo 60 metri, una stradina asfaltata sulla destra senza indicazioni stradali, ma con un poco visibile cartello marrone che indica i sentieri. Detta stradina reca più avanti un divieto di circolazione ai sensi della LR 32/1982, ma è sufficiente chiedere preventivamente al comune di Aisone il permesso (si consiglia un paio di giorni prima con modulo scaricabile dal sito del comune) per potervi accedere. La stradina diventa poi sterrata e con tornanti piuttosto ripidi, per cui non sarà facile per tutte le macchine riuscire a salire fino a quota 1400 circa dove vi sono le prime possibilità di parcheggio. Noi ci siamo fermati al primo slargo sulla destra, poco prima di una costruzione a destra, oltre la quale si può ancora proseguire fino ad un cartello blu indicante l’area di parcheggio, si trattava in effetti di solo qualche centinaio di metri in più, ma è già stato difficile con la mia macchina giungere fino a dove ci siamo fermati.
Percorso a piedi: dal parcheggio continuiamo sulla stradina passando a sinistra di una costruzione e giungendo quindi al parcheggio segnato da un cartello, quindi attraversiamo un prato e continuiamo su sentiero nel bosco. Il sentiero sale gradatamente ed a quota 1620 troviamo un primo bivio, dove è indifferente prendere più marcato sentiero a destra in salita o continuare dritti, in quanto dopo pochi metri le due tracce si riuniscono; occorre invece stare attenti al successivo bivio, 150 metri dopo il primo, dove occorre prendere a destra in salita (presente un ometto), tralasciando il sentiero dritto a sinistra che prosegue invece mantenendo il fondovalle a fianco del torrente. Noi all’andata in effetti siamo proseguiti dritti il che ci ha poi costretti a risalire il versante erboso per ricongiungersi al sentiero corretto, in quanto quello in riva al torrente tende a perdersi. Il sentiero continua quindi alto sulla destra del torrente fino a giungere al Lago Sottano della Valletta, lago che in stagione avanzata è probabile trovare asciutto. Dal Lago proseguiamo dritti su sentiero delimitato da sassi e risaliamo sulla destra di una bella cascata. Giungiamo quindi di fronte ad una seconda e più alta cascata e qui troviamo un bivio segnato da un cartello: a destra si va al Lago Soprano della Valletta, mentre noi prendiamo a sinistra per il Passo della Valletta. Saliamo quindi fino a trovarci sopra ed a sinistra del Lago Soprano della Valletta e, dopo poco, giungiamo all’omonimo passo, da dove continuiamo a destra verso i Laghi ed il Colletto della Paur su strada militare, come anche indicato da cartelli. Subito dopo il passo incontriamo i primi laghi (Laghi della Testa della Valletta) e quindi continuiamo a salire sulla strada fino a giungere sopra ai laghi della Paur (omonimi di quelli posti sul versante sud-ovest del monte, nel vallone di Riofreddo), posti tutti a destra della strada, che vi scende perdendo una ventina di metri. Dai laghi la strada riprende a salire, per poi terminare a quota 2820 circa nei pressi di un ultimo laghetto, non facilmente visibile però finche non lo si supera. Da qui si seguono segni biancorossi ed ometti che sfruttano alcuni dossi rocciosi per giungere all’evidente e vicino Colle Est della Paur. Giunti al colle prendiamo a destra una ripida rampa rocciosa segnata da grossi bolli blu parallela e leggermente a destra del crinale, per poi piegare a destra, guidati dai bolli blu, su un’esposta cengia, al termine della quale dobbiamo salire un canalino quasi verticale, sempre guidati dai bolli blu, che è il punto chiave della salita. Passato il canalino, al termine del quale troviamo anche un cordino per assicurare la discesa attaccandovi una corda in doppia, percorriamo l’aerea cresta fino in vetta. Il ritorno avviene per lo stesso percorso dell’andata.
Conclusioni: Gita molto lunga, ma non esistono modi brevi di raggiungere la Rocca della Paur, tanto che di solito viene salita in due giorni, appoggiandosi al Rifugio Livio Bianco, al Malinvern o, eventualmente, al Valasco, in più bisogna chiedere il permesso per poter percorrere la pista forestale del Pinet al Comune di Aisone, ma ne vale comunque la pena. In effetti il primo tratto è un po’ noioso, ma dal primo lago della Valletta in poi la gita diventa sempre più interessante, costellata com’è da numerosissimi laghi e laghetti, di cui molti non segnati sulle cartine, ma tutti molto suggestivi. Bella l’aerea e severa vetta, anche se forse non per tutti.
Parte iniziale sentiero dal Pinet
Bomba presso il Rio della Valletta
Bomba presso il Rio della Valletta più da lontano
Testa delle Novelle e Testa Rimà salendo verso Laghi Valletta più da vicino
Cascatella salendo al Lago Sottano Valletta
Lago Sottano Valletta
Vista parziale Lago Sottano Valletta e cascate soprastanti
Lago Sottano Valletta con malga che vi si riflette più da vicino
Sentiero delimitato cascate sopra Lago sottano Valletta
Cascate sopra Lago Sottano Valletta più da vicino
Lago Sottano Valletta salendo alle cascate più da lontano
Primo piano cascata salendo dal Lago Sottano Valletta
Cascate e Testa Rimà
Cascata salendo al Passo della Valletta primo piano
Cascata salendo al Passo della Valletta vista di fianco
Lago Soprano della Valletta
Passo della Valletta salendovi
Rocca della Paur spunta salendo al Passo della Valletta
Lago Soprano della Valletta ancora più da lontano
Monte Matto avvicinandosi al Passo della Valletta
Laghetto e Monte Matto al Passo della Valletta più da vicino
Lago Soprano dal Passo della Valletta
Monte Matto e strada lastricata
Laghetto a fianco strada lastricata
Laghetto a fianco strada lastricata e Paur che spunta sullo sfondo più da vicino
Laghetto a fianco strada lastricata visto da nord
Primo Lago della Testa della Valletta con Paur sullo sfondo
Primo Lago della Testa della Valletta con Paur sullo sfondo più da vicino
Scogli in Primo Lago della Testa della Valletta
Pozza ai Laghi della Testa della Valletta
Secondo e Terzo Lago della Testa della Valletta primo piano
Secondo e Terzo Lago della Testa della Valletta primissimo piano
Terzo Lago della Testa della Valletta da sopra
Primo piano Terzo Lago della Testa della Valletta
Secondo e Terzo Lago della Testa della Valletta da sopra vista completa
Secondo e Terzo Lago della Testa della Valletta da sopra
Primissimo piano secondo Lago Testa della Valletta da sopra
Laghi della Testa della Valletta e Rocca del Ciapous
Sentiero e Rocca della Paur che spunta
Laghi della Testa della Valletta
Laghi della Testa della Valletta più da lontano
Laghi della Paur con Rocca Paur e Pan Perdù sullo sfondo
Laghi della Paur e strada a sinistra
Laghi della Paur e strada a sinistra primo piano
Laghi della Paur e strada a sinistra più da vicino
3 Laghi della Paur
2 Laghi della Paur
3 Laghi della Paur sotto Rocca Pan Perdù
5 Laghi della Paur salendo al Colletto Est
4 Laghi della Paur salendo al Colletto Est
5 Laghi della Paur salendo al Colletto Est più da vicino
5 Laghi della Paur salendo al Colletto Est più primo piano
3 Laghi della Paur salendo al Colletto Est
Laghi della Sella salendo al Colletto Est della Paur
Laghi della Sella salendo al Colletto Est della Paur più da lontano
Laghi della Sella salendo al Colletto Est della Paur più da vicino
Monte Matto andando al Colletto Est della Paur
Colletto Est della Paur
Colletto Est della Paur più da vicino
Monviso salendo al Colletto Est della Paur
Laghetto salendo al Colletto Est della Paur
Laghetto da sopra salendo al Colletto Est della Paur
Laghi Valrossa dal Colletto della Paur
Testa di Bresses Tablasses Pointe Giegn e Tete Margiole dal Colletto della Paur
Rocca della Paur dal Colletto Est
Monte Matto e Rocca Valmiana dal Colletto est
Laghi Valrossa con sullo sfondo Bresses Tablasses Giegn e Claus
Inizio salita per Rocca della Paur segnata da bolli blu
Inizio salita per Rocca della Paur segnata da bolli blu più da vicino
Laghetto sotto il Colletto Est e Lago Sottano della Sella
Laghetto sotto il Colletto Est e Laghi della Sella
Maury su cengia esposta salendo alla Paur
Laghetto sotto il Colletto Est e Laghi della Sella più da lontano
Laghetto sotto il Colletto Est e Laghi della Sella
Parete di II per cresta Paur
Lago Soprano della Sella salendo alla Paur vista più completa
Laghi della Sella salendo alla Paur
Cresta sommitale Rocca Paur
Monte Matto da cresta sommitale Rocca della Paur
Cresta sommitale Rocca Paur più da vicino
Croci vetta Rocca Paur con Valmiana e Argentera sullo sfondo
Laghetto sotto il Colletto Est e Laghi della Sella dalla Rocca Paur
Laghi Valrossa dalla Rocca della Paur
Monte Matto e Rocca Valmiana con Argentera dietro dalla Paur
Claus e Malinvern dalla Paur
Croce di vetta Paur con Monte Matto sullo sfondo
Laghetto sotto il Colletto Est e Laghi della Sella dalla Rocca Paur
Maury in discesa da punto chiave Rocca Paur
Laghi della Paur scendendo dalla Rocca
Maury in cengia esposta scendendo dalla Paur
Laghetto sotto il Colletto Est e Lago Sottano della Sella
Scendendo al Colletto della Paur
Laghetto sotto il Colletto Est della Paur
Laghetto sotto il Colletto Est della Paur più da vicino
Laghi della Sella scendendo verso Passo Valletta
Rocca della Paur scendendo verso Passo Valletta
3 Laghi Paur tornando al Passo Valletta
3 Laghi Paur tornando al Passo Valletta più da vicino
4 Laghi Paur tornando al Passo Valletta
5 Laghi Paur tornando al Passo Valletta
5 Laghi Paur tornando al Passo Valletta più da vicino
Laghi Testa della Valletta scendendovi
Laghetto con strada a destra tornando al Passo Valletta
Monte Matto tornando al Passo Valletta
Lago Soprano Valletta scendendo
Doppia cascata sopra Lago Sottano Valletta
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Escursione alla Rocca della Paur
Splendida gita Sound
Molto carini i vari laghi e laghetti, in un paesaggio scenografico con tutte quelle pareti
Molto carini i vari laghi e laghetti, in un paesaggio scenografico con tutte quelle pareti
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
Re: Escursione alla Rocca della Paur
io nella mia beata ignoranza, davanti alla bomba avrei detto 'ma guarda sti maleducati che vengono fin qui a buttare la spazzatura'
Re: Escursione alla Rocca della Paur
Gran bel giro , direi , molto impegnativo e faticoso . Ma premiante .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- psiconauta
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Re: Escursione alla Rocca della Paur
che giro BomBastico !
un altro Monte Matto ?
un altro Monte Matto ?
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
- awretus
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Re: Escursione alla Rocca della Paur
Quest'estate sono transitato dal colle Est della Paur, facendo la traversata dal Livio Bianco al Questa (una scorpacciata di laghi, perché ce ne sono tanti anche prima e sull'altro versante). Mi ha fatto piacere rivedere quei paesaggi. La parete della Rocca vista dal colle mi aveva impressionato tantissimo, tanto che non mi capacitavo dell'esistenza di un passaggio per raggiungere la cima.
Se fossi salito anche tu dalla valle Gesso, avresti poi potuto scendere al Valasco e alle Terme, senza dover rifare a ritroso lo stesso percorso.
Se fossi salito anche tu dalla valle Gesso, avresti poi potuto scendere al Valasco e alle Terme, senza dover rifare a ritroso lo stesso percorso.
«Vai finché sei giovane, perché da vecchio puoi solo andare al ricovero» (Saggezza occitana)
Re: Escursione alla Rocca della Paur
io conosco solo, quello tu altri?psiconauta wrote:che giro BomBastico !
un altro Monte Matto ?
- psiconauta
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Re: Escursione alla Rocca della Paur
mah, mi pareva ne avesse nominato uno Tricheco67 nell'appennino Parmense o Lunigiana o giù di lì, che anzi, mi piacerebbe andarci, poi credo ce ne sia uno pure dale parti del Lago d'Iseo.............steop wrote:io conosco solo, quello tu altri?psiconauta wrote:che giro BomBastico !
un altro Monte Matto ?
un sacco di matti in giro
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !