Cima Viglino - via normale italiana
Moderator: Moderatori
Cima Viglino - via normale italiana
Ciao!
Sabato 21, sulle orme del buon Poelus e spinto da un certo "spirito di ricerca", decido di partire per fare visita al Ghiacciaio del Clapier e alla Cima Viglino, ma dal versante italiano.
E' una delle cime meno frequentate in assoluto, per la distanza e il dislivello richiesti.
Partenza alle 7 da S.Giacomo di Entracque, la cima si vede in lontananza così come il ghiacciaio...oltre 1700m più su
Il tratto fino al prà del Rasur è tranquillo, ma si guadagna poco dislivello (300m circa nella prima ora...). Poi c'è l'interminabile tratto di salita nel sentiero coperto dalla vegetazione fino al passo del Muraion (1h 20')...infine si arriva al bivio per il Lago dell'Agnel, lasciando a destra il sentiero per il rifugio Pagarì.
Finora ho superato diverse comitive fino al bivio per il Pagarì, ma da lì in poi inutile dire che non ho incontrato anima viva (oltre che nessuna traccia su per il ghiacciaio)...
Il sentiero attraversa ora un paio di canaloni molto franosi nei quali tra acqua e detriti mobili occorre prestare attenzione, dopodichè si lascia a sinistra la deviazione per il Lago e Passo dell'Agnel, risalendo la morena frontale del ghiacciaio del Clapier, su ripidi tornantini (a volte il sentiero si perde e si "naviga a vista" )
Così come si naviga a vista nel tratto successivo, da q. 2470 circa fino alla lingua del ghiacciaio (2680 circa) in mezzo a massi enormi (in qualche punto si sente il rumore del fiume sotterraneo che esce dal ghiacciaio...tremendo!)
Messo piede sul ghiacciaio (e calzati i ramponi, indispensabili così come la piccozza) si affronta subito un tratto abbastanza ripido (30-35°, forse qualcosa di più nell'ultimo tratto) ricoperto di neve marcia (ai lati) e dove affiora il ghiaccio vivo (al centro).
Il circo terminale con la cima Cossato, la Viglino, il Gran Gendarme, e l'incombente Monte Clapier a destra è davvero affascinante, specie se a fargli da sfondo c'è un cielo tersissimo e blu intenso!
Si esce dal ghiacciaio e si affronta l'ultimo tratto di roccette (qualche bollo arancione) fino al colle Est del Clapier 2864m (termine di confine). Ancora un tratto di roccette con facile arrampicata (I-II se ci si tiene sul filo di cresta, evitabile seguendo alcune cengette sul lato francese -ometti-) e si giunge sulla cima Sud (2910m). Volendo si può proseguire verso la cima Nord (stessa altezza, 2910m).
Io sono arrivato sulla cima Sud, e lì mi sono fermato perchè sulla Nord c'erano una dozzina di stambecchi che riposavano e ho preferito non disturbarli...è stato uno spettacolo vederli comunque!
Poco più di un'ora di sosta in vetta, se non fosse stato per la discesa interminabile che mi aspettava sarei rimasto ben di più...Il panorama era magnifico, solo un pò di foschia verso sud che non mi ha impedito di vedere il mare della Costa Azzurra! I laghi del versante francese, particolarmente il Lac Vert, sono splendidi!
Rapida discesa lungo il ghiacciaio e poi a ritroso la pietraia ed il sentierino fino al bivio q.2300 per il rifugio Pagarì, al quale decido di salire per superare i 2000m di dislivello come di consueto
Mezz'ora dopo riempio le borracce al rifugio e inizio la lunghissima discesa verso l'auto, che raggiungo dopo poco meno di 2 ore (con alcuni tratti di corsa, particolarmente sopra il prà del Rasur). Il piede affetto da fascite sembra non dare troppo fastidio (anche se ogni tanto si fa sentire )
Totale da GPS: 24km e 2100m di dislivello positivo in 8h 45'.
Il giro è stupendo, ovviamente "chiede molto" come allenamento e fatica ma dà ancora di più dal punto di vista della soddisfazione...il ghiacciaio è veramente affascinante, poi pensando che è a 40km dal mare...
Qualche foto:
Il Prà del Rasur
Il vallone di Moncolomb dal bivio q.2300
Il ripido tratto iniziale del ghiacciaio del Clapier
Dalla cima Sud, il Lac Vert e le Alpi Liguri sullo sfondo
La cima Nord (con i suoi "abitanti", veri padroni di questa zona)
Il ghiacciaio in discesa
Il rifugio Pagarì
Il Prà del Rasur al termine della gita (o quasi )
Ciao!
Sabato 21, sulle orme del buon Poelus e spinto da un certo "spirito di ricerca", decido di partire per fare visita al Ghiacciaio del Clapier e alla Cima Viglino, ma dal versante italiano.
E' una delle cime meno frequentate in assoluto, per la distanza e il dislivello richiesti.
Partenza alle 7 da S.Giacomo di Entracque, la cima si vede in lontananza così come il ghiacciaio...oltre 1700m più su
Il tratto fino al prà del Rasur è tranquillo, ma si guadagna poco dislivello (300m circa nella prima ora...). Poi c'è l'interminabile tratto di salita nel sentiero coperto dalla vegetazione fino al passo del Muraion (1h 20')...infine si arriva al bivio per il Lago dell'Agnel, lasciando a destra il sentiero per il rifugio Pagarì.
Finora ho superato diverse comitive fino al bivio per il Pagarì, ma da lì in poi inutile dire che non ho incontrato anima viva (oltre che nessuna traccia su per il ghiacciaio)...
Il sentiero attraversa ora un paio di canaloni molto franosi nei quali tra acqua e detriti mobili occorre prestare attenzione, dopodichè si lascia a sinistra la deviazione per il Lago e Passo dell'Agnel, risalendo la morena frontale del ghiacciaio del Clapier, su ripidi tornantini (a volte il sentiero si perde e si "naviga a vista" )
Così come si naviga a vista nel tratto successivo, da q. 2470 circa fino alla lingua del ghiacciaio (2680 circa) in mezzo a massi enormi (in qualche punto si sente il rumore del fiume sotterraneo che esce dal ghiacciaio...tremendo!)
Messo piede sul ghiacciaio (e calzati i ramponi, indispensabili così come la piccozza) si affronta subito un tratto abbastanza ripido (30-35°, forse qualcosa di più nell'ultimo tratto) ricoperto di neve marcia (ai lati) e dove affiora il ghiaccio vivo (al centro).
Il circo terminale con la cima Cossato, la Viglino, il Gran Gendarme, e l'incombente Monte Clapier a destra è davvero affascinante, specie se a fargli da sfondo c'è un cielo tersissimo e blu intenso!
Si esce dal ghiacciaio e si affronta l'ultimo tratto di roccette (qualche bollo arancione) fino al colle Est del Clapier 2864m (termine di confine). Ancora un tratto di roccette con facile arrampicata (I-II se ci si tiene sul filo di cresta, evitabile seguendo alcune cengette sul lato francese -ometti-) e si giunge sulla cima Sud (2910m). Volendo si può proseguire verso la cima Nord (stessa altezza, 2910m).
Io sono arrivato sulla cima Sud, e lì mi sono fermato perchè sulla Nord c'erano una dozzina di stambecchi che riposavano e ho preferito non disturbarli...è stato uno spettacolo vederli comunque!
Poco più di un'ora di sosta in vetta, se non fosse stato per la discesa interminabile che mi aspettava sarei rimasto ben di più...Il panorama era magnifico, solo un pò di foschia verso sud che non mi ha impedito di vedere il mare della Costa Azzurra! I laghi del versante francese, particolarmente il Lac Vert, sono splendidi!
Rapida discesa lungo il ghiacciaio e poi a ritroso la pietraia ed il sentierino fino al bivio q.2300 per il rifugio Pagarì, al quale decido di salire per superare i 2000m di dislivello come di consueto
Mezz'ora dopo riempio le borracce al rifugio e inizio la lunghissima discesa verso l'auto, che raggiungo dopo poco meno di 2 ore (con alcuni tratti di corsa, particolarmente sopra il prà del Rasur). Il piede affetto da fascite sembra non dare troppo fastidio (anche se ogni tanto si fa sentire )
Totale da GPS: 24km e 2100m di dislivello positivo in 8h 45'.
Il giro è stupendo, ovviamente "chiede molto" come allenamento e fatica ma dà ancora di più dal punto di vista della soddisfazione...il ghiacciaio è veramente affascinante, poi pensando che è a 40km dal mare...
Qualche foto:
Il Prà del Rasur
Il vallone di Moncolomb dal bivio q.2300
Il ripido tratto iniziale del ghiacciaio del Clapier
Dalla cima Sud, il Lac Vert e le Alpi Liguri sullo sfondo
La cima Nord (con i suoi "abitanti", veri padroni di questa zona)
Il ghiacciaio in discesa
Il rifugio Pagarì
Il Prà del Rasur al termine della gita (o quasi )
Ciao!
Belle foto e grande gita.
Complimenti
Complimenti
Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
-----------------------------
Do you speak English?
Belandi!
(by Origone)
Accidenti che meraviglia di posti ...non me lo ricordavo così ripido il ghiacciaio, d'altro canto ci sono solo transitato sotto e quindi non me ne sono mai potuto rendere conto di persona, oltre 35° in uscita sul colle? Hai mica visto se il canale est della normale al Mt. Gelas era libero da neve?
Cmq se ci riesco voglio andarci a breve.
Cmq se ci riesco voglio andarci a breve.
Meravigliosi sì...poi sabato avevo il ghiacciaio "tutto per me"andrea67 wrote:Accidenti che meraviglia di posti ...non me lo ricordavo così ripido il ghiacciaio, d'altro canto ci sono solo transitato sotto e quindi non me ne sono mai potuto rendere conto di persona, oltre 35° in uscita sul colle? Hai mica visto se il canale est della normale al Mt. Gelas era libero da neve?
Cmq se ci riesco voglio andarci a breve.
Tu ci sei passato per andare verso il Passo Agnel?
Per quanto riguarda il ghiacciaio, ritengo che la lingua (l'ultimo pezzo, cioè saranno 100m al massimo) stia tranquillamente sui 35°, mi ha ricordato come pendenza il canalone dei detriti all'Argentera...l'ho fatto con picca e ramponi nel 2004 e nell'ultimo tratto eravamo sui 35°
Il Gelas non ho avuto modo di vederlo, in quanto dalla Viglino l'incombente parete del Clapier lo toglie alla vista...l'anno scorso l'ho fatto sempre in giornata da S.Giacomo attraverso la Forcella Roccati, il canalino della St. Robert e la cresta sud-ovest, se ti servono info sono a disposizione!
Last edited by gabry on Mon Jul 23, 2007 15:07, edited 1 time in total.
Ecco sei giusto la persona che fa per me
Il Gelas l'ho salito per la normale chiamamola così francese passando per il canale est anni e anni fa (era settembre e il canale era sgrombo di neve, ricordo anche di aver dormito al Pagarì e lo trovai eterno, molto meglio dal Refuge de Nice o da Madonna de Fentre), la normale italiana dal Dado Soria o meglio ancora da San Giacomo ( mica da ridere il didlivello) che hai fatto tu l'anno scorso invece mi tenta molto ma non ho idea, a parte quello che posso desumere dalle varie relazioni che ho letto e dai precedenti topic sul sito, se sia meglio portarsi dietro una mezza corda per sicurezza o si possa fare senza particolari precauzioni; un'opinione diretta di chi l'ha fatto recentemente mi sarebbe preziosa!!!
ciao e grazie per la tua cortesia
p.s. si ero stato sotto il ghiacciaio in un "fuori programma" al passo dell'agnel
Il Gelas l'ho salito per la normale chiamamola così francese passando per il canale est anni e anni fa (era settembre e il canale era sgrombo di neve, ricordo anche di aver dormito al Pagarì e lo trovai eterno, molto meglio dal Refuge de Nice o da Madonna de Fentre), la normale italiana dal Dado Soria o meglio ancora da San Giacomo ( mica da ridere il didlivello) che hai fatto tu l'anno scorso invece mi tenta molto ma non ho idea, a parte quello che posso desumere dalle varie relazioni che ho letto e dai precedenti topic sul sito, se sia meglio portarsi dietro una mezza corda per sicurezza o si possa fare senza particolari precauzioni; un'opinione diretta di chi l'ha fatto recentemente mi sarebbe preziosa!!!
ciao e grazie per la tua cortesia
p.s. si ero stato sotto il ghiacciaio in un "fuori programma" al passo dell'agnel
La normale non è in sè difficile come gradi (II/II+) maandrea67 wrote:Ecco sei giusto la persona che fa per me
Il Gelas l'ho salito per la normale chiamamola così francese passando per il canale est anni e anni fa (era settembre e il canale era sgrombo di neve, ricordo anche di aver dormito al Pagarì e lo trovai eterno, molto meglio dal Refuge de Nice o da Madonna de Fentre), la normale italiana dal Dado Soria o meglio ancora da San Giacomo ( mica da ridere il didlivello) che hai fatto tu l'anno scorso invece mi tenta molto ma non ho idea, a parte quello che posso desumere dalle varie relazioni che ho letto e dai precedenti topic sul sito, se sia meglio portarsi dietro una mezza corda per sicurezza o si possa fare senza particolari precauzioni; un'opinione diretta di chi l'ha fatto recentemente mi sarebbe preziosa!!!
ciao e grazie per la tua cortesia
p.s. si ero stato sotto il ghiacciaio in un "fuori programma" al passo dell'agnel
1) è lunghissima (2000m di dislivello)
2) in certi punti (canalino st.robert) c'è il pericolo di caduta pietre se non c'è neve
La mezza corda, se non hai particolari problemi in discesa non la porterei; piuttosto, valuterei il caschetto per il canalino st.robert
L'anno scorso avevo relazionato qui, spero possa esserti utile!
Ho trovato l'itinerario ma su Montagnextutti bravo ben descritto...gran cavalcata certo quelle placche sembrano un po' lisce ... cmq spezzerò dormendo al Soria anche perchè vengo da Genova...vedo se riesco a infilarlo nell'ultima quindicina di agosto purtroppo settembre e' un po' preso...
Il caschetto lo porterò sicuramente con me, d'altro canto, per esperienza diretta, anche nel canale est quando è sgrombo di neve si muove parecchia roba!!
grazie di tutto
Il caschetto lo porterò sicuramente con me, d'altro canto, per esperienza diretta, anche nel canale est quando è sgrombo di neve si muove parecchia roba!!
grazie di tutto
Grande Gabry !!
L'ambiente sul ghiacciaio del Clapier è fantastico e non c'è quasi mai nessuno in quelle parti.
Quando ci sono andato il 30 giugno non c'era assolutemente nessuna traccia sul ghiacciaio che ho percorso dal punto più alto fino ai 3/4 verso il basso.
Complimenti per l'escursionissima, partendo dall'Italia è veramente lunga, dalla francia per me c'erano "soltanto" 1300 mt. di dislivello.
Dalla Cima Viglino hai ripreso il Colle Est del Clapier o hai tagliato sulla ripida pietraia tra le 2 cime ??
L'ambiente sul ghiacciaio del Clapier è fantastico e non c'è quasi mai nessuno in quelle parti.
Quando ci sono andato il 30 giugno non c'era assolutemente nessuna traccia sul ghiacciaio che ho percorso dal punto più alto fino ai 3/4 verso il basso.
Complimenti per l'escursionissima, partendo dall'Italia è veramente lunga, dalla francia per me c'erano "soltanto" 1300 mt. di dislivello.
Dalla Cima Viglino hai ripreso il Colle Est del Clapier o hai tagliato sulla ripida pietraia tra le 2 cime ??
Grazie...anche dalla Francia è un bel giro cmq...senza dubbio più vario come ambienti attraversati!Poelus wrote:Grande Gabry !!
L'ambiente sul ghiacciaio del Clapier è fantastico e non c'è quasi mai nessuno in quelle parti.
Quando ci sono andato il 30 giugno non c'era assolutemente nessuna traccia sul ghiacciaio che ho percorso dal punto più alto fino ai 3/4 verso il basso.
Complimenti per l'escursionissima, partendo dall'Italia è veramente lunga, dalla francia per me c'erano "soltanto" 1300 mt. di dislivello.
Dalla Cima Viglino hai ripreso il Colle Est del Clapier o hai tagliato sulla ripida pietraia tra le 2 cime ??
Dalla cima ho ripreso il colle est perchè la pietraia fra le 2 cime e la cima Nord erano "popolate" dagli stambecchi - ce n'erano parecchi e non ho voluto disturbarli
Sicuramente la ripida pietraia permette di scendere un pò più rapidamente che non ritornando al colle!
Concordo che il posto (da dopo la morena del ghiacciaio) è solitario e grandioso!