E’ proprio vero che le cose organizzate all’ultimo molto spesso regalano soddisfazioni davvero inaspettate…
La settimana scorsa i buoni propositi di completare l’esplorazione dei canali e della cresta della Catena del CAI, sono stati lasciati da parte per assecondare i desideri di Stefano (: Love : prossimo futuro sposo!!)…
Ultimamente il tempo che ha potuto dedicare ai monti è stato praticamente nullo e così, avendo la fortuna di abitare vicino alla falesia di Bagnasco, abbiamo optato per passare lì una mezza giornata …
E come non farlo…vederlo soddisfatto e felice, poter condividere con lui questa gioia, sono cose a mio avviso impagabili…
Così questo sabato, dopo aver rifiutato un invito in Sbarua, decido con Fabrizio di andare a testare direttamente sul campo il mio regalo di compleanno…
La partenza è come sempre nel cuore della notte (preferisco sempre partire presto, ma essere altrettanto presto fuori dalle difficoltà…sapendo poi che prevedono uno zero termico a 3500 mt, non bisogna indugiare)…rispetto all’ultima volta però, i presupposti per condizioni migliori paiono esserci decisamente tutti…ben 5° gradi in meno già a casa, stellata fantastica e non un alito di vento…
Oramai la strada la conosciamo quasi a memoria…ma ogni volta è come fosse la prima…lo sguardo si posa sempre su forme che la notte rende quasi irriconoscibili…
Sono le 5:30 quando arriviamo al pian della casa…Com’è cambiato l’ambiente in nemmeno un mese dall’ultima volta che siamo stati qua…il caldo ha mutato profondamente l’aspetto delle montagne, ma se l’oro bianco inizia a scarseggiare intuisco che il verde smeraldo di prati e alberi sta prendendo il sopravvento…gran stagione questa…
La salita verso il rifugio Remondino procede piuttosto spedita…ma si sa, al buio uno non si accorge mai di quanta strada fa ed il tempo passa veramente in fretta…se poi il discorso principale cade su un addio al celibato da organizzare…bhè…la via non è mai troppo lunga!!!
La quota neve si è decisamente alzata, ma la incontriamo, come sempre accade a questa stagione, proprio sotto il roccione sul quale sorge il rifugio…abbiamo la piacevole sorpresa che pare davvero buona, sembra ci sia stato un discreto rigelo notturno…La risalita in direzione del canale della Forcella Varrone viene così agevolata ed in breve siamo pronti per imbragarci.
Da sotto pare veramente bello…ed entrambi non vediamo l’ora di essere là in mezzo.
Giunti alla strozzatura notiamo subito come l’inclinazione è davvero interessante…siamo sicuramente ben oltre l’uscita del canale salito la volta precedente e che viene indicato a 50°…picche e ramponi fanno il loro sporco lavoro e superata anche la paretina finale, arriviamo così alla fine della neve...Restano solo più da superare alcuni passi di misto su ghiaccio di fusione per giungere così alla forcella Varrone e da qui con facili passaggi alla cima.
Breve, ma intenso…posso confermare tutto quanto espresso da chi ci ha preceduti…il canale non è lungo da percorrere, ma sicuramente interessante…l’ambiente poi è sempre fantastico, è quello che preferisco maggiormente…che mi fa quasi sentire a casa. Molte delle cime qua intorno infatti, hanno una storia personale da raccontare…tutte altrettanto emozionanti.
Dopo le solite foto di rito ripercorriamo la bella cresta interrotta la volta scorsa che in breve ci porta alla forcella Est e da qui alla Punta Remondino.
Piccola pausa in un silenzio assordante…lo sguardo corre veloce al canale sud della cima di Nasta ed alla bella cresta che dal colle della Forchetta porta alla cima del Baus (percorso già seguito lo scorso anno)
…chissà…
…Sì…
E’ deciso…
Cosa???…
Bhè, spero lo scoprirete presto…
Il canale alla base
Si, è abbastanza dritto...
Vero Fabry?:
Forcella Varrone, uno sguardo a destra:
Verso la nostra meta: Punta Laurenti:
Uno sguardo indietro:
In cima:
Il verde sta avanzando...
Cresta percorsa la volta precedente ed uscita canale della Forcella Est:
Il bel canale salito:
Chissà...