Cima di Trent 2064 m (scialpinismo)
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Cima di Trent 2064 m (scialpinismo)
Con molto ritardo vi racconto di questa gita fatta con Roby tre settimane fa, sabato 5 marzo!
Non l'ho raccontata un po' perchè non ho avuto tempo e un po' perchè in discesa ci eravamo incasinati e non volevo che qualcuno seguisse le nostre tracce...
La gita è molto inusuale e pochissimo frequentata. Si parte da Goletta Soprana, un paesino di fronte ad Aisone, in Valle Stura. La quota molto bassa di partenza (840 m!) richiede un innevamento abbondantissimo, come in questo marzo molto molto nevoso...
Chiaramente abbiamo battuto tutta la traccia, all'inizio per 600 metri di sentiero nel bosco fino ai tetti Forest Palla, da cui poi si segue tutto il costone fino in vetta. Da qui battere traccia è stato veramente duro, abbiamo scavato una vera e propria trincea sprofondando a volte oltre il ginocchio.
La vetta è modesta ma offre un panorama grandioso. Si trova sullo spartiacque tra lo sperduto vallone di Palla (dove si svolge una gita descritta nella mitica guida di Campana) e il vallone di Rio Freddo. Lo spartiacque prosegue poi verso la Testa Rimà, le Novelle, il Pan Perdù fino alla Rocca della Paur.
In discesa, dopo un primo pezzo di dorsale, siamo stati attirati dalla fantastica farina del versante nord, e ci siamo buttati in un canale che pareva essere quello descritto su gulliver un paio di anni fa...dopo circa 800 m di bellissima discesa in farina fonda e leggera, ci siamo trovati sopra un grosso salto!
Allora sci in spalle abbiamo risalito un pezzo di canale, abbiamo traversato a sinistra nel bosco e rimessi gli sci siamo scesi un pezzo fino ad un altro canale parallelo al primo. Lo abbiamo sceso a piedi superando diversi saltini di roccia non banali, senza ramponi Per fortuna il canale non era interrotto e rimessi gli sci alla sua base siamo scesi fino ad una stradina innevata che ci ha portati alla centrale elettrica, da cui in 15 minuti su asfalto siamo tornati alla macchina, all'imbrunire!!
In conclusione gita bella e neve fantastica, ma se non si sa dove passare bisogna scendere dalla via di salita!
Alpe e Beccas del Mezzodì, sull'altro versante della Valle Stura.
Sull'altro versante del vallone di Rio Freddo la Ciarnier e la Cairiliera.
La dorsale prosegue verso la Rimà.
Il bellissimo Gias Vei, pare una stupenda gita salendo dal vallone di Palla...
Il canale tentatore.
Non l'ho raccontata un po' perchè non ho avuto tempo e un po' perchè in discesa ci eravamo incasinati e non volevo che qualcuno seguisse le nostre tracce...
La gita è molto inusuale e pochissimo frequentata. Si parte da Goletta Soprana, un paesino di fronte ad Aisone, in Valle Stura. La quota molto bassa di partenza (840 m!) richiede un innevamento abbondantissimo, come in questo marzo molto molto nevoso...
Chiaramente abbiamo battuto tutta la traccia, all'inizio per 600 metri di sentiero nel bosco fino ai tetti Forest Palla, da cui poi si segue tutto il costone fino in vetta. Da qui battere traccia è stato veramente duro, abbiamo scavato una vera e propria trincea sprofondando a volte oltre il ginocchio.
La vetta è modesta ma offre un panorama grandioso. Si trova sullo spartiacque tra lo sperduto vallone di Palla (dove si svolge una gita descritta nella mitica guida di Campana) e il vallone di Rio Freddo. Lo spartiacque prosegue poi verso la Testa Rimà, le Novelle, il Pan Perdù fino alla Rocca della Paur.
In discesa, dopo un primo pezzo di dorsale, siamo stati attirati dalla fantastica farina del versante nord, e ci siamo buttati in un canale che pareva essere quello descritto su gulliver un paio di anni fa...dopo circa 800 m di bellissima discesa in farina fonda e leggera, ci siamo trovati sopra un grosso salto!
Allora sci in spalle abbiamo risalito un pezzo di canale, abbiamo traversato a sinistra nel bosco e rimessi gli sci siamo scesi un pezzo fino ad un altro canale parallelo al primo. Lo abbiamo sceso a piedi superando diversi saltini di roccia non banali, senza ramponi Per fortuna il canale non era interrotto e rimessi gli sci alla sua base siamo scesi fino ad una stradina innevata che ci ha portati alla centrale elettrica, da cui in 15 minuti su asfalto siamo tornati alla macchina, all'imbrunire!!
In conclusione gita bella e neve fantastica, ma se non si sa dove passare bisogna scendere dalla via di salita!
Alpe e Beccas del Mezzodì, sull'altro versante della Valle Stura.
Sull'altro versante del vallone di Rio Freddo la Ciarnier e la Cairiliera.
La dorsale prosegue verso la Rimà.
Il bellissimo Gias Vei, pare una stupenda gita salendo dal vallone di Palla...
Il canale tentatore.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Cima di Trent 2064 m (scialpinismo)
wild adventure
Re: Cima di Trent 2064 m (scialpinismo)
...ah ricordo i bei tempi andati delle gite di ricrca come queste....
Nella prima foto parmi intravedere l'ombra di una ciaspola: ti sei convertito allo strumento?!
Nella prima foto parmi intravedere l'ombra di una ciaspola: ti sei convertito allo strumento?!
Re: Cima di Trent 2064 m (scialpinismo)
le gite di ricerca lontano dalle piste battute sono (quasi) sempre le più belleandrea67 wrote:...ah ricordo i bei tempi andati delle gite di ricrca come queste....
Nella prima foto parmi intravedere l'ombra di una ciaspola: ti sei convertito allo strumento?!
nell'ombra solo tu potevi vederci una ciaspola, sono io che scatto la foto
vecchio gondone (e ora anche barbone) potresti raccontare anche le tue gite...
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Cima di Trent 2064 m (scialpinismo)
Alec wrote: nell'ombra solo tu potevi vederci una ciaspola, sono io che scatto la foto
Sai com'è: il vecchio ciaspolaro che è in me ogni tanto riemerge : per gli esorcismi completi ci vuole tempo
Re: Cima di Trent 2064 m (scialpinismo)
si, è un demone difficile da estirpare completamente...specialmente se il soggetto è una testa dura come teandrea67 wrote:Alec wrote: nell'ombra solo tu potevi vederci una ciaspola, sono io che scatto la foto
Sai com'è: il vecchio ciaspolaro che è in me ogni tanto riemerge : per gli esorcismi completi ci vuole tempo
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Cima di Trent 2064 m (scialpinismo)
Alec wrote:Per fortuna il canale non era interrotto e rimessi gli sci alla sua base siamo scesi fino ad una stradina innevata che ci ha portati alla centrale elettrica, da cui in 15 minuti su asfalto siamo tornati alla macchina, all'imbrunire!!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Cima di Trent 2064 m (scialpinismo)
Ago wrote:wild adventure
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Cima di Trent 2064 m (scialpinismo)
Terreno d'aventura!!! Complimenti!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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- Pazzaura
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Re: Cima di Trent 2064 m (scialpinismo)
Urca... una vera ravanata
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota