Rocca Provenzale - via normale
Moderator: Moderatori
Frankie condivido le tue considerazioni.
Aggiungo:
La corda alla Provenzale è sensato faccia parte dell'equipaggiamento perchè potrebbe davvero essere utile, in alcune situazioni (es in caso di pioggia). Certo però sottolineo che l'approccio alla via normale a mio parere non può essere quello di una salita in cordata. Si tratta di un terreno in cui bisogna imparare a muoversi e familiarizzare con la roccia. La sicurezza maggiore è quella di muoversi prudenti e pensare ai movimenti che si fanno.
Insisto su questo punto perchè diventare corda dipendenti su gradi di questo tipo è a mio parere una cosa sbagliata.
Resta il fatto che sono d'accordissimo sul fatto di portarsi dietro la corda, specialmente se è la prima volta che si va.
Aggiungo:
La corda alla Provenzale è sensato faccia parte dell'equipaggiamento perchè potrebbe davvero essere utile, in alcune situazioni (es in caso di pioggia). Certo però sottolineo che l'approccio alla via normale a mio parere non può essere quello di una salita in cordata. Si tratta di un terreno in cui bisogna imparare a muoversi e familiarizzare con la roccia. La sicurezza maggiore è quella di muoversi prudenti e pensare ai movimenti che si fanno.
Insisto su questo punto perchè diventare corda dipendenti su gradi di questo tipo è a mio parere una cosa sbagliata.
Resta il fatto che sono d'accordissimo sul fatto di portarsi dietro la corda, specialmente se è la prima volta che si va.
Ecco non volevo usare questo termine (utilizzato da Vivaldi nei suoi divertenti racconti dell'approccio alla cengia dell'Argentera ) ma è ciò che volevo dire. Non è bene essere corda-dipendenti, ma in certi momenti, al di là del brutto tempo, è cosa buona e giusta usufruirne!bade wrote:Insisto su questo punto perchè diventare corda dipendenti su gradi di questo tipo è a mio parere una cosa sbagliata.
Resta il fatto che sono d'accordissimo sul fatto di portarsi dietro la corda, specialmente se è la prima volta che si va.
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
In cordata, se intendi a tiri, sicuramente non ha senso, però bisogna imparare a muoversi velocemente e in sicurezza in conservabade wrote:Certo però sottolineo che l'approccio alla via normale a mio parere non può essere quello di una salita in cordata.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
si è vero...io comunque resto dell'idea che chi sale sulla provenzale deve saperlo fare a prescindere dalla corda, che tiene nello zaino per eventuali imprevisti. Io ci sono salito con tantissime persone diverse e senza esperienza e devo dire che la calma e l'approccio serio a questa montagna sono gli unici ingredienti necessari. Alla fine parliamo di F, alpinismo ai livelli base(MA alpinismo).alec wrote:In cordata, se intendi a tiri, sicuramente non ha senso, però bisogna imparare a muoversi velocemente e in sicurezza in conservabade wrote:Certo però sottolineo che l'approccio alla via normale a mio parere non può essere quello di una salita in cordata.
Piuttosto ho visto negli anni tanti salire su provenzale corricchiando, o in ciabatte (sul serio)... questo è un approccio senza rispetto del monte e della vita propria. Ricordo anche l'anno scorso quando mi son trovato a fasciar assieme ad emma la testa di uno che in vetta si è sfondato il cranio cadendo (e fortunatamente non volando giù) perchè si muoveva correndo e saltando da un masso all'altro. un lago di sangue, elicottero del soccorso etc. Non serviva la corda ma il buon senso.
Insomma, io la provenzale la propongo sempre come una vetta in cui non si usa la corda (che però si ha sempre per ogni evenienza) ma che è impegnativa e richiede molta attenzione. negli anni ho visto che proponendola così tutti si sono divertiti e non sono restati sorpresi dalla salita. Ovviamente si parla di montagna, non di falesia...per cui chi è abituato ad attaccarsi a roccia solo in quel modo ... faccia finta di partire da zero
certo che la provenzale si può salire senza corda...come anche il monviso si può salire senza corda, e se ci pensiamo anche la prima salita della rocca castello è stata fatta senza corda...bade wrote:si è vero...io comunque resto dell'idea che chi sale sulla provenzale deve saperlo fare a prescindere dalla corda, che tiene nello zaino per eventuali imprevisti. Io ci sono salito con tantissime persone diverse e senza esperienza e devo dire che la calma e l'approccio serio a questa montagna sono gli unici ingredienti necessari. Alla fine parliamo di F, alpinismo ai livelli base(MA alpinismo).alec wrote:In cordata, se intendi a tiri, sicuramente non ha senso, però bisogna imparare a muoversi velocemente e in sicurezza in conservabade wrote:Certo però sottolineo che l'approccio alla via normale a mio parere non può essere quello di una salita in cordata.
però se si è esperti nella progressione in conserva non si va tanto più piano che da slegati, ma molto più in sicurezza. Se una persona si sente più sicura con la corda nulla vieta di usarla, basta saperla usare.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
si si certamente, ciascuno va sui monti come si sente ci mancherebbe.alec wrote:certo che la provenzale si può salire senza corda...come anche il monviso si può salire senza corda, e se ci pensiamo anche la prima salita della rocca castello è stata fatta senza corda...bade wrote:si è vero...io comunque resto dell'idea che chi sale sulla provenzale deve saperlo fare a prescindere dalla corda, che tiene nello zaino per eventuali imprevisti. Io ci sono salito con tantissime persone diverse e senza esperienza e devo dire che la calma e l'approccio serio a questa montagna sono gli unici ingredienti necessari. Alla fine parliamo di F, alpinismo ai livelli base(MA alpinismo).alec wrote:In cordata, se intendi a tiri, sicuramente non ha senso, però bisogna imparare a muoversi velocemente e in sicurezza in conservabade wrote:Certo però sottolineo che l'approccio alla via normale a mio parere non può essere quello di una salita in cordata.
però se si è esperti nella progressione in conserva non si va tanto più piano che da slegati, ma molto più in sicurezza. Se una persona si sente più sicura con la corda nulla vieta di usarla, basta saperla usare.
Però per me si usa la corda per prevenire i pericoli e aumentare la sicurezza. Non si usa per attutire la paura dovuta al clima aereo. Se è un problema di panorami si cambia gita. Ecco il perchè di quanto dicevo sopra.
Poi chiaro che aver la corda nello zaino è molto utile perchè se cambia il tempo o ci sono magari a scendere momenti di particolar stanchezza...può venire bene.
è solo il mio parere, mi son permesso di dirlo perchè son salito su questo monte con diversa gente e un'idea un pò globale sull'approccio mentale "giusto" me la sono fatta..
comunque appena ci andrete sarò curioso delle impressioni della mitica scinty
Non capisco. Se uno sceglie di andare slegato sulla Provenzale (o sull'Argentera, o sul Viso e compagnia bella), come farei io del resto, è perchè è molto abituato a muoversi su quel terreno, all'esposizione, e comunque si prende i suoi bei rischi perchè la belinata la possono fare tutti.bade wrote:Però per me si usa la corda per prevenire i pericoli e aumentare la sicurezza. Non si usa per attutire la paura dovuta al clima aereo. Se è un problema di panorami si cambia gita.
Se invece uno non se la sente di salire slegato, perchè non è abituato all'esposizione o semplicemente perchè non vuole prendersi quei rischi, deve rinunciare alla salita? Non c'è la possibilità di andare con qualcuno che sia in grado di condurre la salita in conserva e quindi in sicurezza?
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
incredibile a dirsi ma quotoalec wrote:Non capisco. Se uno sceglie di andare slegato sulla Provenzale (o sull'Argentera, o sul Viso e compagnia bella), come farei io del resto, è perchè è molto abituato a muoversi su quel terreno, all'esposizione, e comunque si prende i suoi bei rischi perchè la belinata la possono fare tutti.bade wrote:Però per me si usa la corda per prevenire i pericoli e aumentare la sicurezza. Non si usa per attutire la paura dovuta al clima aereo. Se è un problema di panorami si cambia gita.
Se invece uno non se la sente di salire slegato, perchè non è abituato all'esposizione o semplicemente perchè non vuole prendersi quei rischi, deve rinunciare alla salita? Non c'è la possibilità di andare con qualcuno che sia in grado di condurre la salita in conserva e quindi in sicurezza?
...ma io non l'ho messa sul piano di ciò che si può o meno fare...ho soltanto espresso il modo personale di approcciare a quello specifico tipo di salita. E' ovvio che salir legati non è cosa da pazzi, come non lo è salir slegati. Io volevo dar il mio personale contributo essendoci stato più volte anche con persone alle prime armi con l'alpinismo facile (ma da non sottovalutare) in montagna.alec wrote:Non capisco. Se uno sceglie di andare slegato sulla Provenzale (o sull'Argentera, o sul Viso e compagnia bella), come farei io del resto, è perchè è molto abituato a muoversi su quel terreno, all'esposizione, e comunque si prende i suoi bei rischi perchè la belinata la possono fare tutti.bade wrote:Però per me si usa la corda per prevenire i pericoli e aumentare la sicurezza. Non si usa per attutire la paura dovuta al clima aereo. Se è un problema di panorami si cambia gita.
Se invece uno non se la sente di salire slegato, perchè non è abituato all'esposizione o semplicemente perchè non vuole prendersi quei rischi, deve rinunciare alla salita? Non c'è la possibilità di andare con qualcuno che sia in grado di condurre la salita in conserva e quindi in sicurezza?
quindi anche io ti quoto, perchè tu dai una regola di massima (che è senza dubbio indiscutibile) io invece un suggerimento personale, per quello che è stato il mio vissuto su quel monte.
secondo me sia bade che alec, dite la stessa cosa, cioè bade afferma che al di la dell'uso tecnico della corda, occorre a priori essere preparati a livello personale nell'affrontare una salita simile che comunque facile o difficile che sia è pur sempre alpinismo, e alec afferma che all'interno della propria esperienza tecnica anche se si è barvi alpinisti, comunque aver con se una corda anche su questo terreno può fare la differenza per una buona riuscita della salita e della discesa. Poi sul fatto che sia solo F o F+, una salita del genere avrei i miei dubbi. L'anno scorso o sceso la normale del Pain de Sucre sopra Barcellonette, dopo aver salito una via sulla parete S, e l'ho trovata più facile e breve della discesa della Provenzale, ed è valutata PD (e con fittoni resinati ogni tanto come in Provenzale). Mah ste valutazioni di difficoltà sulle guide talvolta lasciano un po disorientati.....
Sulle incongruenze delle valutazioni riportate sulle guide se ne potrebbe parlare per ore....
Confrontandola con qualche salita fatta secondo me per la Provenzale F+ può andar bene....non è ancora difficile come il Viso (PD-?) ed è un po' più difficile per esempio della Nasta (F). Non conosco invece la montagna che hai citato tu.
Confrontandola con qualche salita fatta secondo me per la Provenzale F+ può andar bene....non è ancora difficile come il Viso (PD-?) ed è un po' più difficile per esempio della Nasta (F). Non conosco invece la montagna che hai citato tu.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Ciao, secondo mè no. La progressione in conserva è estremamente delicata: anche andando con uno puù esperto significhe che la vita dell'esperto è comunque nelle mani del novizio... e viceversa ovviamente. Se poi si parla di piazzare protezioni veloci da parte del primo allora l'argomento cambia.alec wrote:Non capisco. Se uno sceglie di andare slegato sulla Provenzale (o sull'Argentera, o sul Viso e compagnia bella), come farei io del resto, è perchè è molto abituato a muoversi su quel terreno, all'esposizione, e comunque si prende i suoi bei rischi perchè la belinata la possono fare tutti.bade wrote:Però per me si usa la corda per prevenire i pericoli e aumentare la sicurezza. Non si usa per attutire la paura dovuta al clima aereo. Se è un problema di panorami si cambia gita.
Se invece uno non se la sente di salire slegato, perchè non è abituato all'esposizione o semplicemente perchè non vuole prendersi quei rischi, deve rinunciare alla salita? Non c'è la possibilità di andare con qualcuno che sia in grado di condurre la salita in conserva e quindi in sicurezza?
E poi la neve bianca, gli alberi gli abeti, l'abbraccio del silenzio, colmarmi tutti i sensi
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
sentirsi solo e vivo, tra le montagne grandi, e i grandi spazi immensi. (R.Cocciante)
caro bade questo particolare non mi sfugge... tra tutta la gente che hai portato sulla Provenzale ci sono anche loro.Pazzaura wrote:Nel frattempo Alexander e Pollon preferiscono mettersi in sicurezza con la corda, quindi si attardano, e Bade resta con loro.
Eh eh... Pollon ha preferito sentirsi più sicura e ha fatto bene. Doveva rinunciare alla salita?
p.s. siamo come sempre OT!!!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- Brun Rusan
- Utente Molto Attivo
- Posts: 479
- Joined: Sat Apr 01, 2006 17:50
- Location: Dronero (CN)
- Contact:
Scusate se mi permetto di intervenire...
Per questa volta mi sento in sintonia con Bade:
la Provenzale si fa senza corda (che, beninteso, si porta nello zaino in caso di imprevisti).
Questo per due motivi:
Innanzitutto, in montagna bisogna saper essere veloci e leggeri (come allenamento e equipaggiamento)
piuttosto che portarsi la casa dietro, ma diventare elefanti (nel bel mezzo di un temporale, nemmeno legati è semplice scendere dalla Provenzale).
E poi, rispondendo a qualcuno, non è obbligatorio salire sulla Provenzale.
Si può fare un primo tratto e poi tornarci una seconda volta per completare la salita: non c'è nulla di cui vergognarsi!
Io so di non saper salire la nord del Monviso (oppure il Corno Stella od altri) e non ci sono mai salito:
un giorno, facendo salite man mano più impegnative, magari ci riuscirò (anche se ormai sono vecchietto...).
Inoltre, per tranquillizzare Scinty, il famoso passaggio del chiodo verticale è tra i meno difficili,
nel senso che si è due metri da terra e, mal che vada, può capitare un graffio in caso di caduta.
Piuttosto, la parte inferiore è molto insidiosa per le placche lisce e scivolose,
dove occorre porre molta attenzione in discesa, tanto da diventare sapone in caso di pioggia...
Per questa volta mi sento in sintonia con Bade:
la Provenzale si fa senza corda (che, beninteso, si porta nello zaino in caso di imprevisti).
Questo per due motivi:
- - Procedere in cordata di conserva è estremamente pericoloso su un terreno come la Provenzale (soprattutto nella parte medio-bassa),
ovvero in presenza di grosse placconate lisce dove sarebbe impossibile trattenere chiunque scivoli (quindi 2 vittime al posto di una).
Senza tener conto che procedere di conserva aumenta di molto il pericolo di inciampare, strattonare, scivolare...
- Procedere in cordata ha solo senso se si fanno i tiri regolari, ma allora quanto tempo si metterebbe?
Se una salita slegati si può fare tranquillamente in due ore, facendo tutti i tiri necessiterebbe almeno del doppio (4 ore)
e, considerata la corrispondente discesa in doppia o calata di almeno 3 ore, vuol dire impiegare per la salita-discesa almeno 8 ore:
ciò vuol dire, almeno in questo periodo, beccarsi indiscutibilmente un bel temporale (assicurato in questo mese di giugno 2009, poichè in tutti i giorni di questo mese dopo le 15 ha sempre piovuto)
Innanzitutto, in montagna bisogna saper essere veloci e leggeri (come allenamento e equipaggiamento)
piuttosto che portarsi la casa dietro, ma diventare elefanti (nel bel mezzo di un temporale, nemmeno legati è semplice scendere dalla Provenzale).
E poi, rispondendo a qualcuno, non è obbligatorio salire sulla Provenzale.
Si può fare un primo tratto e poi tornarci una seconda volta per completare la salita: non c'è nulla di cui vergognarsi!
Io so di non saper salire la nord del Monviso (oppure il Corno Stella od altri) e non ci sono mai salito:
un giorno, facendo salite man mano più impegnative, magari ci riuscirò (anche se ormai sono vecchietto...).
Inoltre, per tranquillizzare Scinty, il famoso passaggio del chiodo verticale è tra i meno difficili,
nel senso che si è due metri da terra e, mal che vada, può capitare un graffio in caso di caduta.
Piuttosto, la parte inferiore è molto insidiosa per le placche lisce e scivolose,
dove occorre porre molta attenzione in discesa, tanto da diventare sapone in caso di pioggia...
Grazie Brun, sicuramente ci penserò ancora un po'. Sono certa di potercela fare solo il giorno che sarò convinta, in quanto le capacità non mi mancano ma la mia testa un giorno è favorevole a certe salite, a volte noBrun Rusan wrote:Inoltre, per tranquillizzare Scinty, il famoso passaggio del chiodo verticale è tra i meno difficili,
nel senso che si è due metri da terra e, mal che vada, può capitare un graffio in caso di caduta.
Piuttosto, la parte inferiore è molto insidiosa per le placche lisce e scivolose,
dove occorre porre molta attenzione in discesa, tanto da diventare sapone in caso di pioggia...
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- Brun Rusan
- Utente Molto Attivo
- Posts: 479
- Joined: Sat Apr 01, 2006 17:50
- Location: Dronero (CN)
- Contact:
Tranquilla Scinty!scinty wrote:Grazie Brun, sicuramente ci penserò ancora un po'. Sono certa di potercela fare solo il giorno che sarò convinta, in quanto le capacità non mi mancano ma la mia testa un giorno è favorevole a certe salite, a volte no
E' più facile della cresta est del Pelvo, che hai fatto in tutta tranquillità...
ciao mahl, son perfettamente d'accordo per quanto riguarda la valutazione, chiaro che per chi conosce la salita a menaditomahler wrote:...... Poi sul fatto che sia solo F o F+, una salita del genere avrei i miei dubbi. L'anno scorso o sceso la normale del Pain de Sucre sopra Barcellonette, dopo aver salito una via sulla parete S, e l'ho trovata più facile e breve della discesa della Provenzale, ed è valutata PD (e con fittoni resinati ogni tanto come in Provenzale). Mah ste valutazioni di difficoltà sulle guide talvolta lasciano un po disorientati.....
oppure si muove su quei terreni tutti i giorni puo' risultare una salita "facile" ma questo resta sempre un altro discorso ...
la corda da portarsi dietro
- chiaro in caso di emergenza o necessità posso estrarla, ma per fare cosa ? se non sono abituato/addestrato/allenato ad usarla mi puo' tornare poi cosi' utile ?
- ho deciso di portarla per emergenza ma non la uso e la tengo nello zaino, in caso di imprevisto, scivolata, rottura di appiglio,
difficoltà impreviste ed improvvise cosa posso fare nell'immediato ? posso estrarre ed utilizzare la corda ?
La cresta della Provenzale che è comunque rocciosa ed esposta non perdona molto in casi come questi, dove il fatto di decidere di salire o scendere senza corda comporta quasi sicuramente il fatto di precipitare alla base della parete ( successo anche nel recente passato ), il fatto che sulla linea di salita siano stati piazzati dei resinati è sintomatico ed il fattore sicurezza prescinde dal fatto che una o piu' persone possano essere salite e discese, esperte o meno e ne abbiano riportato opinioni favorevoli e tranquillizzanti
cio' su cui si continua ad equivocare a mio parere è il fatto che per una salita venga considerata solo la difficoltà dichiarata oppure la necessità richiesta o meno di legarsi, ma esiste un altro fattore ed è rappresentato dall'individuo che deve salire :
prendendo ad esempio la salita forse piu' frequentata della zona del cuneese cioè la Sud al Viso non avrebbe alcun senso affermare che bisogna salirla senza corda perchè non è necessaria, oppure che è obligatorio legarsi, oppure che bisogna procedere a tiri anzichè in conserva e c'è un sacco di gente che tutte le stagioni affronta la salita facendosi accompagnare "legato" da persone piu' esperte, che siano titolate, professioniste o meno ..... nel loro caso magari è l'unica salita della stagione o quasi, si sono allenati per quello e non salirebbero mai ( nè sarebbero in grado di farlo ) senza l'accompagnatore, nel caso della Provenzale o di altre cime simili credo che valga lo stesso discorso
.
Come sempre, stra-perfettamente d'accordo!mahler wrote:Poi sul fatto che sia solo F o F+, una salita del genere avrei i miei dubbi. L'anno scorso o sceso la normale del Pain de Sucre sopra Barcellonette, dopo aver salito una via sulla parete S, e l'ho trovata più facile e breve della discesa della Provenzale, ed è valutata PD (e con fittoni resinati ogni tanto come in Provenzale). Mah ste valutazioni di difficoltà sulle guide talvolta lasciano un po disorientati.....
1 - E' vero non e' obbligatorio salire su nessun monte ma visto che la nostra passione e' la montagna, affinando nel corso degli anni le proprie capacità e pur non essendo degli scalatori, una salita come la Rocca Provenzale si puo' certamente metterla in cantiere. Noi la corda non la portiamo perche' comunque non sapremmo usarla in modo corretto. Come nel caso della salita all'Oronaye (fatta)o alla cima del Basto (rinunciata) in caso di tempo non perfetto e stabile o di difficolta' superiori a quanto previsto o comunque alle nostre capacita' non abbiamo alcuna remora mentale: si torna indietro.Brun Rusan wrote:Scusate se mi permetto di intervenire...
Per questa volta mi sento in sintonia con Bade:
la Provenzale si fa senza corda (che, beninteso, si porta nello zaino in caso di imprevisti).
Questo per due motivi:La mia non vuol essere un invito all'imprudenza (anzi!), ma soprattutto alla sicurezza (intesa come complessiva in tutta la gita).
- - Procedere in cordata di conserva è estremamente pericoloso su un terreno come la Provenzale (soprattutto nella parte medio-bassa),
ovvero in presenza di grosse placconate lisce dove sarebbe impossibile trattenere chiunque scivoli (quindi 2 vittime al posto di una).
Senza tener conto che procedere di conserva aumenta di molto il pericolo di inciampare, strattonare, scivolare...
- Procedere in cordata ha solo senso se si fanno i tiri regolari, ma allora quanto tempo si metterebbe?
Se una salita slegati si può fare tranquillamente in due ore, facendo tutti i tiri necessiterebbe almeno del doppio (4 ore)
e, considerata la corrispondente discesa in doppia o calata di almeno 3 ore, vuol dire impiegare per la salita-discesa almeno 8 ore:
ciò vuol dire, almeno in questo periodo, beccarsi indiscutibilmente un bel temporale (assicurato in questo mese di giugno 2009, poichè in tutti i giorni di questo mese dopo le 15 ha sempre piovuto)
Innanzitutto, in montagna bisogna saper essere veloci e leggeri (come allenamento e equipaggiamento)
piuttosto che portarsi la casa dietro, ma diventare elefanti (nel bel mezzo di un temporale, nemmeno legati è semplice scendere dalla Provenzale).
E poi, rispondendo a qualcuno, non è obbligatorio salire sulla Provenzale.Si può fare un primo tratto e poi tornarci una seconda volta per completare la salita: non c'è nulla di cui vergognarsi!
Io so di non saper salire la nord del Monviso (oppure il Corno Stella od altri) e non ci sono mai salito:
un giorno, facendo salite man mano più impegnative, magari ci riuscirò (anche se ormai sono vecchietto...).
Inoltre, per tranquillizzare Scinty, il famoso passaggio del chiodo verticale è tra i meno difficili,
nel senso che si è due metri da terra e, mal che vada, può capitare un graffio in caso di caduta.Piuttosto, la parte inferiore è molto insidiosa per le placche lisce e scivolose,
dove occorre porre molta attenzione in discesa, tanto da diventare sapone in caso di pioggia...
- E' vero che il famoso ( ) salto di 2 metri non e' il piu' difficile di tutta la salita, non e' esposto, e le conseguenze di un'eventuale caduta e' facile che non siano "definitive" (quando si cade pero'.....!?!?) ma e' comunque uno dei punti piu' "delicati", questo almeno per le mie capacita'. Sia io che Gianfranco siamo alti e con braccia lunghe e quindi problemi non ne abbiamo avuti, ma chi e' più "corto" incontra maggiori difficoltà.
- Concordo completamente sul fatto che le placche lisce e poco appigliate ,che iniziano piu' in alto del prato Stella,
siano "molto delicate" in caso di roccia umida, specie in discesa. L'anno scorso noi ci siamo fermati dopo la prima placca,
(terrazzino erboso all'altezza della cengia, anch'essa erbosa, che taglia la parete della Rocca in direzione del Colle Greguri) e siamo tornati indietro. L'esperienza dell'anno scorso,lungi dal farci vergognare e seppur breve nella parte "alpinistica", ci e' servita sicuramente molto, specie a livello psicologico, nella perfetta giornata meteo avuta quest'anno.
Saluti
FRANKIE@
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
La discussione sui criteri per valutare una salita continua qua:
viewtopic.php?t=6190
viewtopic.php?t=6190
- arietina
- Quotazerino doc
- Posts: 1079
- Joined: Wed May 23, 2007 17:16
- Location: Costigliole Saluzzo (Cn)
Leggendo poco sopra, non posso che provare molto dispiacere per l'incidente mortale che ha avuto quel pover uomo..
Oggi con Ramingo, cocchy70, ed una ragazza del CAI di Bolzaneto siamo andati proprio su quella stessa montagna..
E stata un bella escursione ma non proprio banalissima, da non sottovalutare proprio perchè non c'è un vero e proprio sentiero per arrivare in punta..io in molti punti era meglio se non guardavo giù.... che paura!! Però siamo arrivati su bene, il panorama...grazie al cielo azzurro, era stupendo.
Ringrazio i compagni di questa bella giornata ed incalzo il caro Ramingo a pubblicare le foto.
Oggi con Ramingo, cocchy70, ed una ragazza del CAI di Bolzaneto siamo andati proprio su quella stessa montagna..
E stata un bella escursione ma non proprio banalissima, da non sottovalutare proprio perchè non c'è un vero e proprio sentiero per arrivare in punta..io in molti punti era meglio se non guardavo giù.... che paura!! Però siamo arrivati su bene, il panorama...grazie al cielo azzurro, era stupendo.
Ringrazio i compagni di questa bella giornata ed incalzo il caro Ramingo a pubblicare le foto.
Gita da annotare sul libro dei ricordi. Piacevolissima la compagnia che ha reso ancor più incantevole una giornata bellissima, soleggiata e serena. Prima volta sulla Provenzale, siamo saliti per la normale. Classici passaggi delicati, in diversi tratti esposti, in altri su comodo sentiero. La roccia è ottima, ma ho constatato anch'io di persona che dev'essere asciutta per una sicura progressione, quella roccia bagnata sarebbe uno scivolo verso valle. Personalmente non ho incontrato grosse difficoltà, due o tre i passaggi un pò più impegnativi (due di questi a spit) tutto sommato arrampicabili, su comodi appigli per mani e piedi. Saliti con estrema tranquillità, chiacchierando, ma con MOLTA MOLTA ATTENZIONE, perchè cmq saliti slegati e per tanto non perdonabili eventuali distrazioni.
Un anno fa avrei sicuramente descritto questa salita in un altra maniera. Oggi mi sento di dire che tutto sommato, pur progredendo tranquillo e godendomi alla grande l'arrampicata, che impegna il giusto in relazione al suo grado, concordo sul fatto che possa essere gradata tra F e PD per la delicatezza di alcuni passaggi e per l'esposizione che sicuramente influenza sulla concentrazione dei salitori meno abituati. La salita mi ha donato un alto indice di gradimento, per la bellezza della via e per l'ambiente circostante a me caro, ma soprattutto e mi ripeto con gioia, per la compagnia, davvero divertente e piacevole. A presto le foto
Un pubblico elogio ad arietina, alla sua prima salita annuale, per come ha gestito ascensione e discesa.
Un anno fa avrei sicuramente descritto questa salita in un altra maniera. Oggi mi sento di dire che tutto sommato, pur progredendo tranquillo e godendomi alla grande l'arrampicata, che impegna il giusto in relazione al suo grado, concordo sul fatto che possa essere gradata tra F e PD per la delicatezza di alcuni passaggi e per l'esposizione che sicuramente influenza sulla concentrazione dei salitori meno abituati. La salita mi ha donato un alto indice di gradimento, per la bellezza della via e per l'ambiente circostante a me caro, ma soprattutto e mi ripeto con gioia, per la compagnia, davvero divertente e piacevole. A presto le foto
Un pubblico elogio ad arietina, alla sua prima salita annuale, per come ha gestito ascensione e discesa.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Eccomi cocchy.70 presente per ribadire la bellissima giornata passata sulla rocca provenzale!
Come al solito Ramingo ha descritto in modo magistrale l'ascesa di questa incantevole montagna. Concordo pienamente con la relazione tecnica di salita e soprattutto di discesa. Le difficoltà possono variare inoltre in base al grado di preparazione di colui che affronta l'ascesa ma soprattutto la discesa!
Non deve essere sottovalutato niente, la concentrazione e qui mi ripeto in discesa deve essere massima i tratti esposti sono molti gli appigli molti e buoni ma per il fatto di essere slegati non sono permesse distrazioni! Anche in punti che sembrano essere banali. In molti passaggi critici vi è la presenza di spit che permettono soprattutto in caso di roccia bagnata di calarsi con la corda. In caso di minaccia di pioggia assolutamente non avventurarsi!!!
Personalmente definirei il tutto più vicino al PD che a F+ soprattutto per l'esposizione.
Ma queste difficoltà sono state facilmente superate da una compagnia veramente piacevole, da un tempo fantastico, da un panorama mozzafiato e da una mererenda alquanto sostanziosa! un grazie di cuore a Ramingo Arietina e alla Nostra apripista Paola del Cai di Bolzaneto from Piccarello city!
Ps Ragazzi le mie ginocchia stanno molto meglio Aspetto con ansia le foto!!!
un saluto e alla prossima avventura!!
Come al solito Ramingo ha descritto in modo magistrale l'ascesa di questa incantevole montagna. Concordo pienamente con la relazione tecnica di salita e soprattutto di discesa. Le difficoltà possono variare inoltre in base al grado di preparazione di colui che affronta l'ascesa ma soprattutto la discesa!
Non deve essere sottovalutato niente, la concentrazione e qui mi ripeto in discesa deve essere massima i tratti esposti sono molti gli appigli molti e buoni ma per il fatto di essere slegati non sono permesse distrazioni! Anche in punti che sembrano essere banali. In molti passaggi critici vi è la presenza di spit che permettono soprattutto in caso di roccia bagnata di calarsi con la corda. In caso di minaccia di pioggia assolutamente non avventurarsi!!!
Personalmente definirei il tutto più vicino al PD che a F+ soprattutto per l'esposizione.
Ma queste difficoltà sono state facilmente superate da una compagnia veramente piacevole, da un tempo fantastico, da un panorama mozzafiato e da una mererenda alquanto sostanziosa! un grazie di cuore a Ramingo Arietina e alla Nostra apripista Paola del Cai di Bolzaneto from Piccarello city!
Ps Ragazzi le mie ginocchia stanno molto meglio Aspetto con ansia le foto!!!
un saluto e alla prossima avventura!!
"Non siamo precipitati qui per caso,è stata l'isola a condurci qui,per una ragione!dobbiamo ancora scoprire quale!"
LOST
LOST
- arietina
- Quotazerino doc
- Posts: 1079
- Joined: Wed May 23, 2007 17:16
- Location: Costigliole Saluzzo (Cn)
Grazie!ramingo wrote: Gita da annotare sul libro dei ricordi. Piacevolissima la compagnia che ha reso ancor più incantevole una giornata bellissima, soleggiata e serena. Prima volta sulla Provenzale, siamo saliti per la normale. Classici passaggi delicati, in diversi tratti esposti, in altri su comodo sentiero. La roccia è ottima, ma ho constatato anch'io di persona che dev'essere asciutta per una sicura progressione, quella roccia bagnata sarebbe uno scivolo verso valle. Personalmente non ho incontrato grosse difficoltà, due o tre i passaggi un pò più impegnativi (due di questi a spit) tutto sommato arrampicabili, su comodi appigli per mani e piedi. Saliti con estrema tranquillità, chiacchierando, ma con MOLTA MOLTA ATTENZIONE, perchè cmq saliti slegati e per tanto non perdonabili eventuali distrazioni.
Un anno fa avrei sicuramente descritto questa salita in un altra maniera. Oggi mi sento di dire che tutto sommato, pur progredendo tranquillo e godendomi alla grande l'arrampicata, che impegna il giusto in relazione al suo grado, concordo sul fatto che possa essere gradata tra F e PD per la delicatezza di alcuni passaggi e per l'esposizione che sicuramente influenza sulla concentrazione dei salitori meno abituati. La salita mi ha donato un alto indice di gradimento, per la bellezza della via e per l'ambiente circostante a me caro, ma soprattutto e mi ripeto con gioia, per la compagnia, davvero divertente e piacevole. A presto le foto
Un pubblico elogio ad arietina, alla sua prima salita annuale, per come ha gestito ascensione e discesa.
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Bravi!!!
Dopo tanto sentirne parlare ho una voglia di salirci anch'io che non immaginate!
Dopo tanto sentirne parlare ho una voglia di salirci anch'io che non immaginate!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
arietina wrote:Assolutamente no! Siamo saliti sù tranquilli..paolo59 wrote:E bravi! Bella salita...la Paola non vi avrà fatto sudare troppo in salita?
Non nego che quando ho saputo che c'era lei mi è preso un colpo!
Sei troppo forte!
Spero si sia comportata bene!
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
- arietina
- Quotazerino doc
- Posts: 1079
- Joined: Wed May 23, 2007 17:16
- Location: Costigliole Saluzzo (Cn)
Direi benissimo..paolo59 wrote:arietina wrote:Assolutamente no! Siamo saliti sù tranquilli..paolo59 wrote:E bravi! Bella salita...la Paola non vi avrà fatto sudare troppo in salita?
Non nego che quando ho saputo che c'era lei mi è preso un colpo!
Sei troppo forte!
Spero si sia comportata bene!
Un'altra persona da quando siamo andati all'Oronaye..
Salutala se la vedi!