salita a p.ta Roma
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salita a p.ta Roma
Sabato bella gita sul gruppo del Monviso a Punta Roma (mt 3070) per la via normale. Partiti presto da Pian del Re (ore 6) viste le previsioni non molto stabili siamo saliti in poco men di tre ore. Ovviamente, come spesso succede in Valle Po' di questi periodi, cima semiavvolta dalle nubi con ampia visuale solo sul vallone francese del Guil, preclusa la vista della Nord del Monviso che dalla ns. punta è veramente spettacolare, in compenso si sono udite provenire dalla stessa delle scariche di pietre impressionanti per quantità e durata. Discesa su Pian del Re con puntata al rifugio Giacoletti che non avevo mai visto: alle due si era coi piedi sotto il tavolo in amena trattoria di fondo valle La via, sempre ben tracciata con tacche rosse, come difficoltà è classificabile F, più che altro per alcuni passaggi di II nel canale diedro iniziale (corda fissa in loco in uscita). Dopo questo passaggio la via è costituita da una cengia che taglia trasversalmente la parete con esposizione a tratti maggiore ma mai particolarmente impressionante. La cengia consente di riuscire a pochi metri dalla punta sormontata da un castello di pietre con alla sommità una madonnina. Pericolo di caduta pietre sulla testa del prossimo fare quindi molta attenzione: utile un caschetto per la propria di capoccia
Re: salita a p.ta Roma
complimenti per la salita !andrea67 wrote:Sabato bella gita sul gruppo del Monviso a Punta Roma (mt 3070) per la via normale. Partiti presto da Pian del Re (ore 6) viste le previsioni non molto stabili siamo saliti in poco men di tre ore. Ovviamente, come spesso succede in Valle Po' di questi periodi, cima semiavvolta dalle nubi con ampia visuale solo sul vallone francese del Guil, preclusa la vista della Nord del Monviso che dalla ns. punta è veramente spettacolare, in compenso si sono udite provenire dalla stessa delle scariche di pietre impressionanti per quantità e durata. Discesa su Pian del Re con puntata al rifugio Giacoletti che non avevo mai visto: alle due si era coi piedi sotto il tavolo in amena trattoria di fondo valle La via, sempre ben tracciata con tacche rosse, come difficoltà è classificabile F, più che altro per alcuni passaggi di II nel canale diedro iniziale (corda fissa in loco in uscita). Dopo questo passaggio la via è costituita da una cengia che taglia trasversalmente la parete con esposizione a tratti maggiore ma mai particolarmente impressionante. La cengia consente di riuscire a pochi metri dalla punta sormontata da un castello di pietre con alla sommità una madonnina. Pericolo di caduta pietre sulla testa del prossimo fare quindi molta attenzione: utile un caschetto per la propria di capoccia
dove avete desinato di bello ?