Rognosa d'Etiache mt.3382
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Rognosa d'Etiache mt.3382
Assieme ad Alec abbiamo realizzato un’altro dei tanti piccoli progetti chiusi nei nostri bauli alpinistici.
Era una salita che desideravamo da tempo, ne avevamo parlato diverse volte, discorsi come se ne fanno tanti, mi piacerebbe salire quella cima, per quella linea, poi potremmo fare quell’altra e così via…
Poi, giusto poco tempo fa, il socio tentò la salita con Scinty con l’intenzione di raggiungere la vetta SO dalla punta Nord Est per cresta, ma il profondo salto tra le due cime li fece desistere, giudicando non conveniente il tentativo, si dovettero accontentare della cima NE escursionistica.
Quindi la decisione di tornare assieme nel Vallone di Rochemolles e di raggiungere la vetta centrale della Rognosa d’Etiache, la più alta, per un evidente sperone che sale a destra del marcato intaglio tra le due cime.
Poche righe interessanti sulla montagna:
La Rognosa è una gran bella montagna, è la seconda vetta per altezza delle Cozie Settentrionali ed è situata sul confine italo-francese che chiude il Vallone di Rochemolles (alla testa di Bardonecchia) e quello d’Etache alla testa di Bramans nel versante francese.
E’ composta da una cresta che va a formare due vette principali: la Punta Nord-Est (3.376) escursionistica, e la Punta Sud-Ovest (la maggiore, 3.382) alpinistica, poi la cresta prosegue ancora in direzione Sud-Ovest e termina formando la Torre Maria Celeste (3.342 mt.) nota per alcune belle e impegnative vie d’arrampicata tra cui una di Guido Rossa allo spigolo Est ed una di Mellano sulla parete Est, Sud-Est.
Il suo aspetto ricorda molto le dolomiti, così come il Bric di Mezzodì (la zona è limitrofa alla Valle Stretta, nota perché le montagne di quella valle, per la loro natura geologica e per la loro conformazione, vengono anche dette Dolomiti di Valle Stretta).
Racconto:
Venerdì si è rivelata la giornata giusta, liberi da impegni e approfittando del bel tempo, abbiamo parcheggiato nello spiazzo antistante il Rifugio Scarfiotti e da lì abbiamo risalito tutto il Vallone di Rochemolles.
Eravamo già stati a Bardonecchia alcuni anni fa e la valle mi aveva lasciato un bel ricordo. Non sono posti molto frequentati ed in questa stagione è quasi impossibile incontrare qualcuno.
La zona però è davvero molto bella e una passeggiata da quelle parti regala senz’altro dei bei momenti da ricordare!
Ormai la stagione è quella autunnale, l’aria fredda che si respira mette in guardia, ma sono proprio quell’aria e l’atmosfera dei paesaggi stupendi ad aprire lo spirito alla contemplazione.
Mentre vengo rapito dalle forme dei sassi, dai colori stupendi che salutano la fine dell’estate come in una grande e variopinta festa in cui ogni creatura, essere umano o divino, è invitata a bere e danzare per tutta la notte lasciando alle prime luci dell’alba luccicanti di rugiada un laconico silenzio, non so perché ma mi vengono in mente Motti e le sue meditazioni.
Saliamo in silenzio, brevi parole di tanto in tanto per non sciupare quell’idillio della terra e del cielo.
Dal sentiero abbellito da rossi cespugli di mirtillo s’alza possente la sagoma del Bric di Mezzodì mentre la Rognosa, con le sue invitanti forme, ammicca poco distante.
Bric di Mezzodì e Rognosa dal Vallone di Rochemolles
Raggiunte le pietraie poco sotto il colle, voltiamo a destra per ripidi pendii, lo sperone si raggiunge attraversando alcune cenge. Alla base, per rocce articolate, lo risaliamo con attenzione poiché anche se le difficoltà sono modeste la salita non è attrezzata.
La via di salita sullo sperone è indicata dalla linea verde e dai bolli arancioni; i bolli verdi a sinistra indicano invece il percorso per raggiungere la cima NE
Sembra strano ma non esiste nessuna documentazione riguardo la salita alla vetta Sud Ovest (l’unica relazione la si può trovare sulla bibbia tascabile dei Monti d’Italia) sul web nessuno ne ha mai descritto la salita. Si trovano scritti sulla cima Nord Est, sulla nota Torre Maria Celeste.. ma sulla vetta principale, proprio nulla. E’ evidente che non sia molto frequentata.
Arrivati in cima allo sperone, scendiamo sempre a destra ad un terrazzino posto alla base di un bel muro di roccia verticale. Guardo Alec con un eloquente sorriso e lui gentilmente mi lascia il piacere della scalata.
la bella ed estetica cresta alla cima Sud Ovest
terrazzino di sosta con catena
dal terrazzino sulla cresta in cima allo sperone si prosegue con un verticale e bellissimo tiro
Sosta (a pochi passi dalla cima)
Seguiamo la cresta fino alla piccola croce di vetta. Il panorama è bellissimo e pranzeremo lassù in un anfratto al riparo dal vento.
Cima SO mt.3382 - foto di vetta -
Cima NE e le due successive anticime (oltre spiccano i Denti d'Ambin)
La Punta Sommeiller e l'omonimo ghiacciaio (l'ultimo notevole delle Alpi Cozie)
La Pierre Menue, salita con Alec, Paola e Giulio il 1 Ottobre 2009
la cima NE
Tocchiamo per sicurezza anche il proseguimento della cresta che porta su un’altra piccola cima che pare più alta. Poi ritorniamo sui nostri passi, disarrampichiamo fino al terrazzino, ripercorriamo la cresta a ritroso fino all’uscita dello sperone e da lì, poco oltre, disarrampichiamo un torrione fino a raggiungere una sosta attrezzata con cordini per calata che Alec ricordava di aver notato dalla cima Nord Est quando era venuto con Scinty.
La sosta è su tre chiodi e i cordini sembrano in discreto stato, ma vista la verticalità della calata di quasi trenta metri, lasciamo un cordino nuovo.
La doppia si rivela estremamente verticale e gli ultimi metri sono nel vuoto.
Quando è il mio turno, quasi in fondo, un pendolo mi scaraventa nel canalino ghiacciato che, a balzi molto ripidi, discende alla base delle pietraie. Alec divertito mi fotografa…
Sulla forcellina all’intaglio tra le due cime, è presente una breve corda fissa che consente di aiutarsi nell’attacco della cresta che conduce poi facilmente alla cima Nord Est. Giunti anche su questa cima, ci possiamo slegare e sempre con molta attenzione guadagneremo le noiose e difficili pietraie ed il fondovalle nella luce dolce del tramonto.
Bellissima la cima SO della Rognosa svetta aguzza sul Vallone di Rochemolles
Linea di salita, il bollo rosso indica la sosta per la calata alla forcella tra le due cime
Alec in contemplazione
i salti di roccia della Rognosa
l'evidente sperone tra i due canali e il punto di calata per raggiungere la cima NE
Bric di Mezzodì e Rognosa alla luce del tramonto
Era una salita che desideravamo da tempo, ne avevamo parlato diverse volte, discorsi come se ne fanno tanti, mi piacerebbe salire quella cima, per quella linea, poi potremmo fare quell’altra e così via…
Poi, giusto poco tempo fa, il socio tentò la salita con Scinty con l’intenzione di raggiungere la vetta SO dalla punta Nord Est per cresta, ma il profondo salto tra le due cime li fece desistere, giudicando non conveniente il tentativo, si dovettero accontentare della cima NE escursionistica.
Quindi la decisione di tornare assieme nel Vallone di Rochemolles e di raggiungere la vetta centrale della Rognosa d’Etiache, la più alta, per un evidente sperone che sale a destra del marcato intaglio tra le due cime.
Poche righe interessanti sulla montagna:
La Rognosa è una gran bella montagna, è la seconda vetta per altezza delle Cozie Settentrionali ed è situata sul confine italo-francese che chiude il Vallone di Rochemolles (alla testa di Bardonecchia) e quello d’Etache alla testa di Bramans nel versante francese.
E’ composta da una cresta che va a formare due vette principali: la Punta Nord-Est (3.376) escursionistica, e la Punta Sud-Ovest (la maggiore, 3.382) alpinistica, poi la cresta prosegue ancora in direzione Sud-Ovest e termina formando la Torre Maria Celeste (3.342 mt.) nota per alcune belle e impegnative vie d’arrampicata tra cui una di Guido Rossa allo spigolo Est ed una di Mellano sulla parete Est, Sud-Est.
Il suo aspetto ricorda molto le dolomiti, così come il Bric di Mezzodì (la zona è limitrofa alla Valle Stretta, nota perché le montagne di quella valle, per la loro natura geologica e per la loro conformazione, vengono anche dette Dolomiti di Valle Stretta).
Racconto:
Venerdì si è rivelata la giornata giusta, liberi da impegni e approfittando del bel tempo, abbiamo parcheggiato nello spiazzo antistante il Rifugio Scarfiotti e da lì abbiamo risalito tutto il Vallone di Rochemolles.
Eravamo già stati a Bardonecchia alcuni anni fa e la valle mi aveva lasciato un bel ricordo. Non sono posti molto frequentati ed in questa stagione è quasi impossibile incontrare qualcuno.
La zona però è davvero molto bella e una passeggiata da quelle parti regala senz’altro dei bei momenti da ricordare!
Ormai la stagione è quella autunnale, l’aria fredda che si respira mette in guardia, ma sono proprio quell’aria e l’atmosfera dei paesaggi stupendi ad aprire lo spirito alla contemplazione.
Mentre vengo rapito dalle forme dei sassi, dai colori stupendi che salutano la fine dell’estate come in una grande e variopinta festa in cui ogni creatura, essere umano o divino, è invitata a bere e danzare per tutta la notte lasciando alle prime luci dell’alba luccicanti di rugiada un laconico silenzio, non so perché ma mi vengono in mente Motti e le sue meditazioni.
Saliamo in silenzio, brevi parole di tanto in tanto per non sciupare quell’idillio della terra e del cielo.
Dal sentiero abbellito da rossi cespugli di mirtillo s’alza possente la sagoma del Bric di Mezzodì mentre la Rognosa, con le sue invitanti forme, ammicca poco distante.
Bric di Mezzodì e Rognosa dal Vallone di Rochemolles
Raggiunte le pietraie poco sotto il colle, voltiamo a destra per ripidi pendii, lo sperone si raggiunge attraversando alcune cenge. Alla base, per rocce articolate, lo risaliamo con attenzione poiché anche se le difficoltà sono modeste la salita non è attrezzata.
La via di salita sullo sperone è indicata dalla linea verde e dai bolli arancioni; i bolli verdi a sinistra indicano invece il percorso per raggiungere la cima NE
Sembra strano ma non esiste nessuna documentazione riguardo la salita alla vetta Sud Ovest (l’unica relazione la si può trovare sulla bibbia tascabile dei Monti d’Italia) sul web nessuno ne ha mai descritto la salita. Si trovano scritti sulla cima Nord Est, sulla nota Torre Maria Celeste.. ma sulla vetta principale, proprio nulla. E’ evidente che non sia molto frequentata.
Arrivati in cima allo sperone, scendiamo sempre a destra ad un terrazzino posto alla base di un bel muro di roccia verticale. Guardo Alec con un eloquente sorriso e lui gentilmente mi lascia il piacere della scalata.
la bella ed estetica cresta alla cima Sud Ovest
terrazzino di sosta con catena
dal terrazzino sulla cresta in cima allo sperone si prosegue con un verticale e bellissimo tiro
Sosta (a pochi passi dalla cima)
Seguiamo la cresta fino alla piccola croce di vetta. Il panorama è bellissimo e pranzeremo lassù in un anfratto al riparo dal vento.
Cima SO mt.3382 - foto di vetta -
Cima NE e le due successive anticime (oltre spiccano i Denti d'Ambin)
La Punta Sommeiller e l'omonimo ghiacciaio (l'ultimo notevole delle Alpi Cozie)
La Pierre Menue, salita con Alec, Paola e Giulio il 1 Ottobre 2009
la cima NE
Tocchiamo per sicurezza anche il proseguimento della cresta che porta su un’altra piccola cima che pare più alta. Poi ritorniamo sui nostri passi, disarrampichiamo fino al terrazzino, ripercorriamo la cresta a ritroso fino all’uscita dello sperone e da lì, poco oltre, disarrampichiamo un torrione fino a raggiungere una sosta attrezzata con cordini per calata che Alec ricordava di aver notato dalla cima Nord Est quando era venuto con Scinty.
La sosta è su tre chiodi e i cordini sembrano in discreto stato, ma vista la verticalità della calata di quasi trenta metri, lasciamo un cordino nuovo.
La doppia si rivela estremamente verticale e gli ultimi metri sono nel vuoto.
Quando è il mio turno, quasi in fondo, un pendolo mi scaraventa nel canalino ghiacciato che, a balzi molto ripidi, discende alla base delle pietraie. Alec divertito mi fotografa…
Sulla forcellina all’intaglio tra le due cime, è presente una breve corda fissa che consente di aiutarsi nell’attacco della cresta che conduce poi facilmente alla cima Nord Est. Giunti anche su questa cima, ci possiamo slegare e sempre con molta attenzione guadagneremo le noiose e difficili pietraie ed il fondovalle nella luce dolce del tramonto.
Bellissima la cima SO della Rognosa svetta aguzza sul Vallone di Rochemolles
Linea di salita, il bollo rosso indica la sosta per la calata alla forcella tra le due cime
Alec in contemplazione
i salti di roccia della Rognosa
l'evidente sperone tra i due canali e il punto di calata per raggiungere la cima NE
Bric di Mezzodì e Rognosa alla luce del tramonto
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
complimenti per la salita!
Anche la mia, nonostante non abbiamo raggiunto l'altra vetta di ben 6 metri più alta , è stata molto bella, la Rognosa merita e la salita escursionistica è divertente e di soddisfazione!
Bella montagna
p.s. quelle belle piantine rosse di mirtilli ci hanno fornito un po' di fruttini che ho sciroppato! Quando li assaggerò... ripenserò alla gita nella bella Val di Susa
Anche la mia, nonostante non abbiamo raggiunto l'altra vetta di ben 6 metri più alta , è stata molto bella, la Rognosa merita e la salita escursionistica è divertente e di soddisfazione!
Bella montagna
p.s. quelle belle piantine rosse di mirtilli ci hanno fornito un po' di fruttini che ho sciroppato! Quando li assaggerò... ripenserò alla gita nella bella Val di Susa
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
scinty wrote:complimenti per la salita!
Anche la mia, nonostante non abbiamo raggiunto l'altra vetta di ben 6 metri più alta , è stata molto bella, la Rognosa merita e la salita escursionistica è divertente e di soddisfazione!
Bella montagna
p.s. quelle belle piantine rosse di mirtilli ci hanno fornito un po' di fruttini che ho sciroppato! Quando li assaggerò... ripenserò alla gita nella bella Val di Susa
anche noi ci volevamo andare......ma poi quando eravamo il Val di Susa non siamo riusciti ad inserirla "in calendario"
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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- Pazzaura
- Titano di Quotazero
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Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
Un bel tiretto... che grado era? sembra molto verticale!
Alec ormai va da secondo, lo smalto di un tempo si sta corrodendo
Alec ormai va da secondo, lo smalto di un tempo si sta corrodendo
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
Bella salita, me l'appunto per il prossimo anno!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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- Maury76
- Fotomodello delle vette
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Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
Ma che bello ,bravi
Gran belle foto
Anch'io l'appunto per il prossimo anno (quella escursionista ovviamente )
Gran belle foto
Anch'io l'appunto per il prossimo anno (quella escursionista ovviamente )
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Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
Ti consiglio di dormire allo Scarfiotti....Maury76 wrote:Ma che bello ,bravi
Gran belle foto
Anch'io l'appunto per il prossimo anno (quella escursionista ovviamente )
Noi faremo senz'altro così .....
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F. NIETZSCHE
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Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
Wow, complimenti
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
Per chi desidera il pernottamento e due o tre giorni in zona, il Rifugio Scarfiotti è un ottima base di appoggio. La salita alla Rognosa comunque, si può fare tranquillamente in giornata.
@ Pazzaurino: con Alec ci siamo alternati, il suo smalto è quello di sempre... è un amante della roccia che si sfalda.
Il tirello è alquanto dritto, la foto non inganna sulla verticalità, piuttosto sulla difficoltà sembra molto difficile ma non è così. E' molto appigliato e si sale bene.. tra il II e il III... non di più.
@ Scinty: assaggerEMO!!!
@ Pazzaurino: con Alec ci siamo alternati, il suo smalto è quello di sempre... è un amante della roccia che si sfalda.
Il tirello è alquanto dritto, la foto non inganna sulla verticalità, piuttosto sulla difficoltà sembra molto difficile ma non è così. E' molto appigliato e si sale bene.. tra il II e il III... non di più.
@ Scinty: assaggerEMO!!!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
com'è la roccia nel muretto finale? uno sfasciume (come sembrerebbe ) o almeno decente?
Il prossimo anno sarò di nuovo in quella zona, probabilmente tutto agosto, ci si potrebbe accordare per salire qualcosa (magari un pò più dura...)
Il prossimo anno sarò di nuovo in quella zona, probabilmente tutto agosto, ci si potrebbe accordare per salire qualcosa (magari un pò più dura...)
It's only through changes that we grow
Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
La roccia sulla cresta è solida, qualche sasso che muove c'è, ma anche a Finale su una via ultraspittata una volta mi è rimasta in mano una presa grande quanto uno scarpone...
Non era male neppure lungo lo sperone, in certi tratti, in altri... lasciamo perdere
Volentieri per le salite... ci sono diverse vette che salirei con piacere da quelle parti
Non era male neppure lungo lo sperone, in certi tratti, in altri... lasciamo perdere
Volentieri per le salite... ci sono diverse vette che salirei con piacere da quelle parti
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
Per curiosità....quanto ci metti da Genova a raggiungere il Rifugio Scarfiotti?Ramingo wrote:Per chi desidera il pernottamento e due o tre giorni in zona, il Rifugio Scarfiotti è un ottima base di appoggio. La salita alla Rognosa comunque, si può fare tranquillamente in giornata.
A me sembra una bella "tirata"
Io li patisco un pò questi viaggioni in auto......con partenze in orari antelucani..........
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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F. NIETZSCHE
Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
Partiti alle 04:00, arrivati alle 07:40 circa. Alle 08:00 in punto siamo partiti a piedi... rientrati a Ge alle 22:20
... a cena abbiamo mangiato per quattro persone e dormito come orsi in letargo!
... a cena abbiamo mangiato per quattro persone e dormito come orsi in letargo!
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Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
BraviRamingo wrote:Partiti alle 04:00, arrivati alle 07:40 circa. Alle 08:00 in punto siamo partiti a piedi... rientrati a Ge alle 22:20
... a cena abbiamo mangiato per quattro persone e dormito come orsi in letargo!
Secondo me non è proprio banale affrontare una gita anche impegnativa senza praticamente avere dormito e dopo un viaggio così lungo (tra l'altro la sterrata che porta allo Scarfiotti....non finisce mai...)
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
La sera a nanna presto e la sterrata percorsa in macchina.
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Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
potevate salire in auto fino a pian del frate, la sterrata non è molto peggio di quella che precede lo Scarfiotti.Ramingo wrote:...la sterrata percorsa in macchina.
In questo modo risparmi circa 500m di dislivello e, probabilmente, 1h di tempo...
It's only through changes that we grow
Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
Non conosco quel tratto Same. E' lo stradone sull'altro versante? L'ho visto dalla vetta, sembrava molto ben battuto. Ho visto che saliva più alto di quello che conduce allo Scarfiotti.. tu l'hai percorso? Immagino ti riferisca a quello, da lì però taglieresti fuori il Bric di Mezzodì che visto da sotto è uno spettacolo. E poi dal rifugio alla vetta sono solo 1200 mt. di dislivello, nn sono tanti. Se vado in falesia parcheggiare l'auto di fronte alla parete ha un senso, visto che passo li tutta la giornata, ma se vado in montagna allora mi fa piacere camminare e poche centinaia di metri in più in una gita tranquilla li faccio volentieri, soprattutto se il sentiero è panoramico. .. ecco l'unico fastidio ad esser pignoli può essere la discesa non breve su blocchi instabili.. quello sì può risultare snervante.
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Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
Ecco qui: la strada che sale al Pian dei Frati, l'ho fotografata dalla vetta.
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Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
ciao, si, è quella.Ramingo wrote:Ecco qui: la strada che sale al Pian dei Frati, l'ho fotografata dalla vetta.
pensavo che foste saliti dal versante dove passa la strada, in questo caso ha poco senso tagliare i tornanti quando si può salire in macchina, soprattutto se non hai troppo tempo a disposizione...
Solo adesso ho capito che siete saliti dal versante opposto, in questo caso è sicuramente più appagante salire a piedi dal rifugio!
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Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
Eccomi
Bellissima vetta a lungo ammirata. Anche la sola salita alla cima NE merita.
La zona mi piace molto, è selvaggia e particolare.
Finalmente un'altra gita col cognato!
Bellissima vetta a lungo ammirata. Anche la sola salita alla cima NE merita.
La zona mi piace molto, è selvaggia e particolare.
Finalmente un'altra gita col cognato!
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
- arietina
- Quotazerino doc
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- Joined: Wed May 23, 2007 17:16
- Location: Costigliole Saluzzo (Cn)
Re: Rognosa d'Etiache mt.3382
Ora non mi soffermo a leggere il lungo...e senza alcun dubbio.. bellissimo racconto, ma già le foto me dicono lunga! Che gran bella salita avete fatto, bravi!!!