Monviso - Via normale
Moderator: Moderatori
- Fed7
- Titano di Quotazero
- Posts: 6508
- Joined: Thu Mar 30, 2006 15:51
- Location: Quargnento (AL)
- Contact:
Monviso - Via normale
ovvero .. Monviso 2006 .. o meglio .. l'ennesima salita
Però .. ad essere precisi: Monviso2006 - via normale in cond. invernali!
Monviso: il Re di Pietra.
Forse è stata un delle prime mie Montagne! Quelle con la “M”, quelle serie.
All'epoca non avevo nemmeno la patente, quindi primi anni '90.
Il clima non era poi così matto come oggi e le attrezzature lasciavano molto a desiderare.
Scarponi in cuoio ... capilene? e cos'è? ... goretex? .. beh, si ma costava troppo!!!
È stata ed è sempre una bella salita. Tutt'altro che banale!
Da allora ci sono salito altre 4 volte.
Ma mai nel nuovo millennio!
Cinque anni fa avevo promesso all'amico Luigi (noto anche come il nonnomultimediale) che lo avrei accompagnato su. Purtroppo, come diceva qualcuno, “l'uomo dispone e Dio propone”.
Fatti ed eventi della vita si son messi in mezzo come un bastone tra le ruote. Oggi, anche grazie a questo clima folle che mi sta mandando a puttane un progettone dietro l'altro, riesco a far combinare tutti i tasselli.
Meteo ottimo, problemi organizzativi zero: ok! si parte!
L'amico è iper-galvanizzato! Con noi verrà anche mio padre: lui di alpinismo non sa nulla .. nemmeno dove sta di casa .. ma gli piace la montagna e così ci accompagnerà fino al rifugio.
Domenica saliamo, molto lentamente, fino al Sella.
In realtà, non dimenticando la promessa, avevo in mente qualcosina di più: salire sul Viso, ma dalla Cresta Est!!!
Lo zaino era già pronto: qualche nut, qualche friends, 3 chiodi e il martello .. oltre agli indispensabili ramponi e picca.
Come detto domenica si parte ... arrivati al pian del Re l'amara (ma nemmeno troppo inaspettata) sorpresa: tutto bianco!!!
Il Monviso è in condizioni invernali. Non posso mica far “tribolare” così il Luigi .. così vuoto lo zaino di materiale e velleità e punto “solo” la normale.
Dico “solo” xchè anche la normale è una via da non sottovalutare, specie in queste condizioni!
Al rifugio siamo veramente pochi. Prima di cena faccio un salto fin sotto la Est e salgo un pezzo della via.
Fino a poco prima del Torrione di St. Robert era decente, ma oltre era tutto verglass, quindi MISTO!
La via non va oltre il IV, ma sono 1100 mt di IV con tanto ghiaccio.
Al ritorno trovo una piccola folla che aveva osservato bene le mie “gesta”: qualcuno voleva sapere com'è la est, se quello è l'attacco, come si trova... e altro.
Facciamo subito amicizia. C'è persino un tizio di Mandrogne.
Tutto saliranno il Viso per la normale.
Cena e poi nanna.
Purtroppo accade l'imponderabile: ci addormentiamo!
Alle 5.50, mi svegli: “Luigi ... ma che ore sono?” .... “Nooooo”
Colazione al volo e via. Sono le 6.20 quando partiamo. Così a occhio abbiamo 7 cordate davanti e con 3 ore di vantaggio!
Parto piano! Ma aumento il passo in modo progressivo.
Arriviamo alle prime catene per il passo delle Sagnette.
Saliamo bene, tanto bene che in 50' raggiungiamo il colle. Di qui scendiamo fino al ex ghiacciaio del Viso. Poi risaliamo fino al bivacco Andreotti. Sono le 8,15 quando lo raggiungiamo. Qui troviamo due ragazzi. Cotti! I dislivelli della salita e la levataccia li hanno ben cucinati
Ma ne avevamo già superati 4 che si erano fermati al grande ometto.
Sosta. Ne approfittiamo per metterci l'imbraco e il casco. Subito dopo il bivacco c'è un piccolo nevaio. La neve è durissima. Visto che il tempo è dalla ns, ne approfitto per fare un po' di scuola ... anzi old-school ... l'ho scalinato tutto
“Ma quanto forza avevano Croz, Almer e soci? Boh? Io dopo 20-30 scalini sono stanco ... loro ne facevano + di 1000 per volta!!”
Subito dopo iniziamo ad arrampicare. E con la roccia inizia il ghiaccio. Tutta la parete è ricoperta di ghiaccio. Condizioni invernali!
L'arrampicata a tratti è interrotta da cenge ma si mantiene sempre sostenuta e discretamente esposta. Non si va oltre al III ma per essere veloci è meglio che la corda resti nello zaino.
Anche se manco da + di 6 anni ricordo quasi ogni passaggio.
Senza grossi problemi superiamo tutti i passi ... i Fornelli, il Ferro da Stiro .. ecc...
Dopo aver preso una bella cantonata ed esser finito sulla “Via della Lepre”, rimaniamo bloccati sotto un passaggio xchè le prime cordate avevano iniziato la discesa.
Uno stretto e faticoso camino aveva anche bloccato due cordate che dovevano ancora salire.
Strano .. questo passaggio proprio non lo ricordavo.
Ma che sia così duro? Boh?
Aspetto un po' .. ma nemmeno troppo .. provo a salire per una placca sx, ma con i ramponi trovo lungo!
Allora approfitto di un momento di defaiance e mi butto nel camino. Cavolo! Ma cos'è'? Trovo una piccola reglette e ne esco di prepotenza .. beh, questo non è III .. direi IV+.
Luigi farà parecchia fatica e solo con l'aiuto di una corda passerà.
Le anzidette due cordate rimarranno li ancora + di un'ora.
Dopo un bel tratto di neve arriviamo sotto un bel passo: circa 35 mt abbastanza verticali ed esposti. Qui altre cordate stavano scendendo. Riesco ad arte a passare. Qualcuno mi chiede se voglio usare le corde .. ma io NO!
In ogni caso ho poi dovuto aspettare l'amico che di buon grado non ha rifiutato l'offerta.
La salita è ancora lunga. Forse abbiamo “sprecato” troppo tempo!
Già! Prima per scalinare, poi per aiutare due cordate (senza ramponi e senza picche), poi sbaglio strada, poi le code ... sta di fatto che alle 11 eravamo ancora lontani dalla vetta.
È ora di accelerare un po'.
Più saliamo e più c'è neve. Ghiaccio sempre meno perché si è sciolto
Alle 11.35 mi fermo! Sono a 10 dalla vetta. Recupero il Luigi e lo mando avanti!
Alle 11.40 siamo in vetta.
A conti fatti (cioè stornando i tempi sprecati) siamo saliti in poco + di 4 ore
Stretta di mano e foto. Il panorama oggi è favoloso. Non c'è una nuvola.
Raggiunto la vetta dopo la stretta di mano ecco la mia frase di rito: “Luigi! Metà dell'opera è compiuta. Metà!!!”
Alle 12 si comincia a scendere.
Se possibile vorrei limitare il + possibile l'uso della corda! So che la discesa è più difficile della salita ma scendere calandosi richiederebbe troppe ore.
Io scendevo, pulivo e poi seguivo l'amico.
L'ho calato sono in tre punti .. i più critici. Purtroppo io dovevo scendere disarrampicando xchè il rischio di incastrare la corda era alto.
Due ore dopo siamo al bivacco. Discesa emozionate!
Luigi: “io se mai fossi riuscito a salire, non sarei stato in grado di scende!”
Scendiamo fino al grande ometto dove facciamo una piccola sosta.
Penso che le ultime due cordate siano arrivate in punta dopo le 13. Anche se io dopo averli aiutati in + punti gli avevo consigliato di scendere.
Altre 3 cordate le riprendiamo prima del passo delle Sagnette. Loro avevano iniziato la discesa dalla vetta prima delle 10!
Arriviamo al rifugio alle 16.50. Davanti a noi solo 4 persone delle 14 che avevamo davanti.
Non male, siamo partiti ultimi ma siamo arrivati “quasi” primi
Ma la cosa più importante è l'esser riuscito a portare in vetta l'amico quasi 60enne che da anni sognava questa salita.
Però .. ad essere precisi: Monviso2006 - via normale in cond. invernali!
Monviso: il Re di Pietra.
Forse è stata un delle prime mie Montagne! Quelle con la “M”, quelle serie.
All'epoca non avevo nemmeno la patente, quindi primi anni '90.
Il clima non era poi così matto come oggi e le attrezzature lasciavano molto a desiderare.
Scarponi in cuoio ... capilene? e cos'è? ... goretex? .. beh, si ma costava troppo!!!
È stata ed è sempre una bella salita. Tutt'altro che banale!
Da allora ci sono salito altre 4 volte.
Ma mai nel nuovo millennio!
Cinque anni fa avevo promesso all'amico Luigi (noto anche come il nonnomultimediale) che lo avrei accompagnato su. Purtroppo, come diceva qualcuno, “l'uomo dispone e Dio propone”.
Fatti ed eventi della vita si son messi in mezzo come un bastone tra le ruote. Oggi, anche grazie a questo clima folle che mi sta mandando a puttane un progettone dietro l'altro, riesco a far combinare tutti i tasselli.
Meteo ottimo, problemi organizzativi zero: ok! si parte!
L'amico è iper-galvanizzato! Con noi verrà anche mio padre: lui di alpinismo non sa nulla .. nemmeno dove sta di casa .. ma gli piace la montagna e così ci accompagnerà fino al rifugio.
Domenica saliamo, molto lentamente, fino al Sella.
In realtà, non dimenticando la promessa, avevo in mente qualcosina di più: salire sul Viso, ma dalla Cresta Est!!!
Lo zaino era già pronto: qualche nut, qualche friends, 3 chiodi e il martello .. oltre agli indispensabili ramponi e picca.
Come detto domenica si parte ... arrivati al pian del Re l'amara (ma nemmeno troppo inaspettata) sorpresa: tutto bianco!!!
Il Monviso è in condizioni invernali. Non posso mica far “tribolare” così il Luigi .. così vuoto lo zaino di materiale e velleità e punto “solo” la normale.
Dico “solo” xchè anche la normale è una via da non sottovalutare, specie in queste condizioni!
Al rifugio siamo veramente pochi. Prima di cena faccio un salto fin sotto la Est e salgo un pezzo della via.
Fino a poco prima del Torrione di St. Robert era decente, ma oltre era tutto verglass, quindi MISTO!
La via non va oltre il IV, ma sono 1100 mt di IV con tanto ghiaccio.
Al ritorno trovo una piccola folla che aveva osservato bene le mie “gesta”: qualcuno voleva sapere com'è la est, se quello è l'attacco, come si trova... e altro.
Facciamo subito amicizia. C'è persino un tizio di Mandrogne.
Tutto saliranno il Viso per la normale.
Cena e poi nanna.
Purtroppo accade l'imponderabile: ci addormentiamo!
Alle 5.50, mi svegli: “Luigi ... ma che ore sono?” .... “Nooooo”
Colazione al volo e via. Sono le 6.20 quando partiamo. Così a occhio abbiamo 7 cordate davanti e con 3 ore di vantaggio!
Parto piano! Ma aumento il passo in modo progressivo.
Arriviamo alle prime catene per il passo delle Sagnette.
Saliamo bene, tanto bene che in 50' raggiungiamo il colle. Di qui scendiamo fino al ex ghiacciaio del Viso. Poi risaliamo fino al bivacco Andreotti. Sono le 8,15 quando lo raggiungiamo. Qui troviamo due ragazzi. Cotti! I dislivelli della salita e la levataccia li hanno ben cucinati
Ma ne avevamo già superati 4 che si erano fermati al grande ometto.
Sosta. Ne approfittiamo per metterci l'imbraco e il casco. Subito dopo il bivacco c'è un piccolo nevaio. La neve è durissima. Visto che il tempo è dalla ns, ne approfitto per fare un po' di scuola ... anzi old-school ... l'ho scalinato tutto
“Ma quanto forza avevano Croz, Almer e soci? Boh? Io dopo 20-30 scalini sono stanco ... loro ne facevano + di 1000 per volta!!”
Subito dopo iniziamo ad arrampicare. E con la roccia inizia il ghiaccio. Tutta la parete è ricoperta di ghiaccio. Condizioni invernali!
L'arrampicata a tratti è interrotta da cenge ma si mantiene sempre sostenuta e discretamente esposta. Non si va oltre al III ma per essere veloci è meglio che la corda resti nello zaino.
Anche se manco da + di 6 anni ricordo quasi ogni passaggio.
Senza grossi problemi superiamo tutti i passi ... i Fornelli, il Ferro da Stiro .. ecc...
Dopo aver preso una bella cantonata ed esser finito sulla “Via della Lepre”, rimaniamo bloccati sotto un passaggio xchè le prime cordate avevano iniziato la discesa.
Uno stretto e faticoso camino aveva anche bloccato due cordate che dovevano ancora salire.
Strano .. questo passaggio proprio non lo ricordavo.
Ma che sia così duro? Boh?
Aspetto un po' .. ma nemmeno troppo .. provo a salire per una placca sx, ma con i ramponi trovo lungo!
Allora approfitto di un momento di defaiance e mi butto nel camino. Cavolo! Ma cos'è'? Trovo una piccola reglette e ne esco di prepotenza .. beh, questo non è III .. direi IV+.
Luigi farà parecchia fatica e solo con l'aiuto di una corda passerà.
Le anzidette due cordate rimarranno li ancora + di un'ora.
Dopo un bel tratto di neve arriviamo sotto un bel passo: circa 35 mt abbastanza verticali ed esposti. Qui altre cordate stavano scendendo. Riesco ad arte a passare. Qualcuno mi chiede se voglio usare le corde .. ma io NO!
In ogni caso ho poi dovuto aspettare l'amico che di buon grado non ha rifiutato l'offerta.
La salita è ancora lunga. Forse abbiamo “sprecato” troppo tempo!
Già! Prima per scalinare, poi per aiutare due cordate (senza ramponi e senza picche), poi sbaglio strada, poi le code ... sta di fatto che alle 11 eravamo ancora lontani dalla vetta.
È ora di accelerare un po'.
Più saliamo e più c'è neve. Ghiaccio sempre meno perché si è sciolto
Alle 11.35 mi fermo! Sono a 10 dalla vetta. Recupero il Luigi e lo mando avanti!
Alle 11.40 siamo in vetta.
A conti fatti (cioè stornando i tempi sprecati) siamo saliti in poco + di 4 ore
Stretta di mano e foto. Il panorama oggi è favoloso. Non c'è una nuvola.
Raggiunto la vetta dopo la stretta di mano ecco la mia frase di rito: “Luigi! Metà dell'opera è compiuta. Metà!!!”
Alle 12 si comincia a scendere.
Se possibile vorrei limitare il + possibile l'uso della corda! So che la discesa è più difficile della salita ma scendere calandosi richiederebbe troppe ore.
Io scendevo, pulivo e poi seguivo l'amico.
L'ho calato sono in tre punti .. i più critici. Purtroppo io dovevo scendere disarrampicando xchè il rischio di incastrare la corda era alto.
Due ore dopo siamo al bivacco. Discesa emozionate!
Luigi: “io se mai fossi riuscito a salire, non sarei stato in grado di scende!”
Scendiamo fino al grande ometto dove facciamo una piccola sosta.
Penso che le ultime due cordate siano arrivate in punta dopo le 13. Anche se io dopo averli aiutati in + punti gli avevo consigliato di scendere.
Altre 3 cordate le riprendiamo prima del passo delle Sagnette. Loro avevano iniziato la discesa dalla vetta prima delle 10!
Arriviamo al rifugio alle 16.50. Davanti a noi solo 4 persone delle 14 che avevamo davanti.
Non male, siamo partiti ultimi ma siamo arrivati “quasi” primi
Ma la cosa più importante è l'esser riuscito a portare in vetta l'amico quasi 60enne che da anni sognava questa salita.
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
Complimenti a te e a Luigi!
Io venerdì facendo una gitarella avevo osservato il Monviso decisamente più innevato di pochi giorni prima...
Senti, io ho in progetto la salita normale ma pensavo di passare dalla Val Varaita...a quanto ho sentito ora che c'è il nuovo bivacco sul lago delle Forciolline la salita si spezza esattamente (o quasi) in due parti da 3 ore ...o qualcosa del genere.
Tu ne sai qualcosa?
Io venerdì facendo una gitarella avevo osservato il Monviso decisamente più innevato di pochi giorni prima...
Senti, io ho in progetto la salita normale ma pensavo di passare dalla Val Varaita...a quanto ho sentito ora che c'è il nuovo bivacco sul lago delle Forciolline la salita si spezza esattamente (o quasi) in due parti da 3 ore ...o qualcosa del genere.
Tu ne sai qualcosa?
- Fed7
- Titano di Quotazero
- Posts: 6508
- Joined: Thu Mar 30, 2006 15:51
- Location: Quargnento (AL)
- Contact:
si, ma sabato ne ha fatti altri 40 cm!!!bade wrote:Complimenti a te e a Luigi!
Io venerdì facendo una gitarella avevo osservato il Monviso decisamente più innevato di pochi giorni prima...
cioè? 3 ore dal nuovo bivacco (mi sembra capanna Monvisia) alla vetta?bade wrote: Senti, io ho in progetto la salita normale ma pensavo di passare dalla Val Varaita...a quanto ho sentito ora che c'è il nuovo bivacco sul lago delle Forciolline la salita si spezza esattamente (o quasi) in due parti da 3 ore ...o qualcosa del genere.
Tu ne sai qualcosa?
beh, dipende dall'allenamento e da quanto si arrampica slegati (soprattutto in discesa)
tieni presente che nelle condizioni attuali e molto + di PD
P.S: cavolo non mi ero accorto di aver sbagliato sezione
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
- Posts: 8516
- Joined: Fri Feb 10, 2006 23:44
- Location: Genova-Aosta
- Contact:
...
io non sono stato alla cresta est. quindi non posso reputare. la mia è una domanda spassionata... ma perchè non siete andati di conserva?
non era più veloce? o i passaggi sono isolati?
non era più veloce? o i passaggi sono isolati?
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
- Fed7
- Titano di Quotazero
- Posts: 6508
- Joined: Thu Mar 30, 2006 15:51
- Location: Quargnento (AL)
- Contact:
c'è poco da dire ... fino al bivacco è escursionisto.bade wrote:...si, prima del Monviso c'è un conto in sospeso...
Fed, di certo ora come ora sul Monviso ci salirei in condizioni estive senza neve...comunque vedo di reperire un pò di informazioni riguardo al percorso dalla Val Varaita..
dal bivacco per il setiero "Ezio Nicoli" si risale il vallone del ex ghiacciaio del Viso.
Occhio e creoce direi che dopo un'ora si incontra il sentiero che arriva dalle Sagnette.
Di li in poi i due sentieri salgono verso il grande ometto in testa al vallone.
Dal grande ometto si risale il fianco dx del vallone fin contro la montagna.
Qui si incontra il bivacco.
Da qui sono poco + di 600 mt di dislivello.
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
- Fed7
- Titano di Quotazero
- Posts: 6508
- Joined: Thu Mar 30, 2006 15:51
- Location: Quargnento (AL)
- Contact:
Re: ...
conserva = salire legati senza fare soste al più mettendo qualche protezione. La corda dovrebbe rimanere in tiro.Alexander wrote:[cut]. ma perchè non siete andati di conserva?
non era più veloce? o i passaggi sono isolati?
Il metodo richiede grande preparazione tecnica. Inoltre i componenti della cordata si devono conoscere benissimo. Devono "viaggiare" alla stessa velocità.
Se il secondo è più lento il primo risente degli strattoni.
Se il secondo è più veloce la corda è lasca e il "gioco" non funge.
Personalmente uso questa tecnica poche volte ... quando il secondo (normalmente allievo di corso) non è troppo sicuro.
Se so che il "secondo" è in grado di scalare "free", non adotto quel metodo.
Inoltre devi tener conto di alcune cose:
- la via in oggetto è lunga e salendo slegati si recupera tempo
- l'arrampicata è abbastanza continua ed anche se le diff. non sono alte (II) l'esposizione è disceta. Non mancano alcuni bei passi sopra il III che volendo si possono fare a tiri.
- sul Viso si muove tutto .. nel senso che sulle cengie c'è parecchia roba. Ora usare la corda vuol dire muovere parecchia di questa "roba". Non era il caso di ieri xchè il gelo aveva bloccato tutto. Questo è uno dei pochi vantaggi del ghiaccio.
P.S: a tal proposito, cioè salite di conserva, c'è un bel articolo sulla Rivista del CAI.
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
- Fed7
- Titano di Quotazero
- Posts: 6508
- Joined: Thu Mar 30, 2006 15:51
- Location: Quargnento (AL)
- Contact:
Re: ...
Rivista Luglio-Agosto 2006Alexander wrote:...di quale mese? non ho quest'ultima sotto mano. dimmi dimmi.
Pag. 82-83
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
- Posts: 8516
- Joined: Fri Feb 10, 2006 23:44
- Location: Genova-Aosta
- Contact:
...
sono andato a vedere finalmente. carino come sistema. non è lento e può essere interessante. dovrei paragonarlo ad altri. metodi.
come ti scrivevo qualche post fa, non sono stato al viso quindi non conosco la situazione... immaginavo più gendarmi e quindi corda non tesa completamente che passa fra le rocce... certo che se c'è sfaciume... la questione cambia e si rischia la pioggia sulle cordate che stanno sotto...
come ti scrivevo qualche post fa, non sono stato al viso quindi non conosco la situazione... immaginavo più gendarmi e quindi corda non tesa completamente che passa fra le rocce... certo che se c'è sfaciume... la questione cambia e si rischia la pioggia sulle cordate che stanno sotto...
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Io nel "lontano" 1987, bivaccando ai Laghi delle Forciolline in tenda, sono salito con altri 4 amici in 3 ore esatte in vetta. Le condizioni erano più che ottime! Si saliva bene con le pedule, niente ghiaccio e si procedeva slegati sia in salita che in discesa. Dopo averci "camallato" la tenda con fornelli, sacco a pelo, materassino, viveri ecc.ecc. da Pia del Re opassando dal Colle delle Sagnette che allora non era attrezzato come adesso.....probabilmente il giorno seguente tutto è sembrato più "semplice"!Fed7 wrote:cioè? 3 ore dal nuovo bivacco (mi sembra capanna Monvisia) alla vetta?
beh, dipende dall'allenamento e da quanto si arrampica slegati (soprattutto in discesa)
tieni presente che nelle condizioni attuali e molto + di PD
P.S: cavolo non mi ero accorto di aver sbagliato sezione
Ho intenzione se ritornano le condizioni ottimali di salire il 10/11 settembre, sono passati oramai ventanni..... ma i ramponi servono? Io ricordo di averli lasciati in tenda, il ghiacciaio del Viso era praticamente inesistente e non abbiamo avuto problemi per andare a prendere la cengia (a parte le pietre che piovevano dall'alto )
Ciao
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
- Fed7
- Titano di Quotazero
- Posts: 6508
- Joined: Thu Mar 30, 2006 15:51
- Location: Quargnento (AL)
- Contact:
se le condizioni rastano così .. si direi che avere i ramponi dietro potrebbe essere buona cosa.paolo59 wrote:Io nel "lontano" 1987, bivaccando ai Laghi delle Forciolline in tenda, sono salito con altri 4 amici in 3 ore esatte in vetta. Le condizioni erano più che ottime! Si saliva bene con le pedule, niente ghiaccio e si procedeva slegati sia in salita che in discesa. Dopo averci "camallato" la tenda con fornelli, sacco a pelo, materassino, viveri ecc.ecc. da Pia del Re opassando dal Colle delle Sagnette che allora non era attrezzato come adesso.....probabilmente il giorno seguente tutto è sembrato più "semplice"!Fed7 wrote:cioè? 3 ore dal nuovo bivacco (mi sembra capanna Monvisia) alla vetta?
beh, dipende dall'allenamento e da quanto si arrampica slegati (soprattutto in discesa)
tieni presente che nelle condizioni attuali e molto + di PD
P.S: cavolo non mi ero accorto di aver sbagliato sezione
Ho intenzione se ritornano le condizioni ottimali di salire il 10/11 settembre, sono passati oramai ventanni..... ma i ramponi servono? Io ricordo di averli lasciati in tenda, il ghiacciaio del Viso era praticamente inesistente e non abbiamo avuto problemi per andare a prendere la cengia (a parte le pietre che piovevano dall'alto )
Ciao
inoltre, ho avuto l'impressione che nell'aver risegnato tutta la via di salita (si proprio così!! ricordo nel '90/'94/'98 pochi segni e molto oltre il bivacco. segni di due colori .. uno x la salita uno x la discesa) la abbiano anche "raddrizzata", inglobando qualche passo un pelo + duretto.
Oltre ai nuovi segni (tanti e talmente gialli da far male agli occhi) ci sono NUOVI e fiammanti anelli per le calate (5 o 6 non ricordo).
Infatti quasi tutti hanno fatto le doppie dalla punta fin sotto i fornelli.
(loro 8 ore per scendere)
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
Buono a sapersi per i ramponi. Per quanto riguarda la via normale ho saputo, proprio domenica scorsa sulla Marchisa, da un alpinista di Fossano (che è salito sul Monviso ben 27 volte), che è stata risegnata tutta e , sue parole, non segue più i "canalini" ma sta più all'esterno, se non ho capito male. Io ricordo quando sono salito che per molti punti non abbiamo seguito i segni gialli (anche allora enormi!) e dato il notevole affollamento, abbiamo superato i più lenti passando a lato della via segnata, comunque senza incontrare difficoltà superiori al II°.Fed7 wrote:se le condizioni rastano così .. si direi che avere i ramponi dietro potrebbe essere buona cosa.paolo59 wrote:Io nel "lontano" 1987, bivaccando ai Laghi delle Forciolline in tenda, sono salito con altri 4 amici in 3 ore esatte in vetta. Le condizioni erano più che ottime! Si saliva bene con le pedule, niente ghiaccio e si procedeva slegati sia in salita che in discesa. Dopo averci "camallato" la tenda con fornelli, sacco a pelo, materassino, viveri ecc.ecc. da Pia del Re opassando dal Colle delle Sagnette che allora non era attrezzato come adesso.....probabilmente il giorno seguente tutto è sembrato più "semplice"!Fed7 wrote:cioè? 3 ore dal nuovo bivacco (mi sembra capanna Monvisia) alla vetta?
beh, dipende dall'allenamento e da quanto si arrampica slegati (soprattutto in discesa)
tieni presente che nelle condizioni attuali e molto + di PD
P.S: cavolo non mi ero accorto di aver sbagliato sezione
Ho intenzione se ritornano le condizioni ottimali di salire il 10/11 settembre, sono passati oramai ventanni..... ma i ramponi servono? Io ricordo di averli lasciati in tenda, il ghiacciaio del Viso era praticamente inesistente e non abbiamo avuto problemi per andare a prendere la cengia (a parte le pietre che piovevano dall'alto )
Ciao
inoltre, ho avuto l'impressione che nell'aver risegnato tutta la via di salita (si proprio così!! ricordo nel '90/'94/'98 pochi segni e molto oltre il bivacco. segni di due colori .. uno x la salita uno x la discesa) la abbiano anche "raddrizzata", inglobando qualche passo un pelo + duretto.
Oltre ai nuovi segni (tanti e talmente gialli da far male agli occhi) ci sono NUOVI e fiammanti anelli per le calate (5 o 6 non ricordo).
Infatti quasi tutti hanno fatto le doppie dalla punta fin sotto i fornelli.
(loro 8 ore per scendere)
Ciao
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
- skeno
- Titano di Quotazero
- Posts: 2640
- Joined: Wed Aug 02, 2006 13:48
- Location: Genova Quarto
- Contact:
Beh, sono tornato anch'io dal Monviso. Per me è stata una vera impresa, nelle Alpi non superavo i 3000 metri da secoli e l'esperienza è stata indimenticabile. Eravamo io, Sara ed altri due amici (Marco e Stefania). Marco lo aveva già salito ed era il "capospedizione".
Ce la siamo presa comoda, per forza di cose, di più non potremmo fare: saliti al Sella il venerdì sera con arrivo alle 22, ripartiti al mattino dopo alle 5, fatta la via normale (per fortuna senza dover utilizzare ramponi e picozza, visto il caldo e la neve molla), in vetta alle 10.45, ripartenza alle 11.30, all'Andreotti alle 13.30 e poi al rifugio alle 17... Ci abbiamo messo più in discesa che in salita, perchè eravamo cotti e continuavamo a fermarci a mangiare, far foto, ecc... Nanna al rifugio e ritorno a Pian del Re oggi. Salendo al sabato c'era poco affollamento, non più di una dozzina di persone compresi noi 4.
Sulla via abbondano i segni, addirittura in discesa seguendo i segni abbiamo evitato alcuni tratti di arrampicata fatti in salita... boh probabilmente esistono più "versioni". E' anche possibile che, tenendo conto dello scarso ossigeno che mi irrorava il cervello in salita, non mi ricordassi molto al momento della discesa Anche noi per poco finivamo sulla via della lepre, anche noi ci siamo cacciati in un canaletto con passaggio non proprio banale, al ritorno sceso da un altro lato.
Personalmente ho patito la quota dai 3300 in su, faticando parecchio. Tecnicamente in salita non ho avuto difficoltà ma, non essendo abitutato a salire slegato, anche i passetti più stupidi mi facevano un po' paura. In discesa infatti ho chiesto espressamente una doppia... e senza vergogna, perchè mi cagavo semplicemente addosso!
Comunque veramente una grande soddisfazione, uno dei miei 3 sogni nel cassetto si è realizzato, per gli altri 2 sarà duuuuuura!
Le foto al più presto!
Ciao
Skeno
p.s. il record assoluto Pian del Re - Monviso è di 1h 51'... se qualcuno si vuole cimentare... quando vedo passare la gente che corre mi prende un po' di invidia, ma anche un'ansia...
Ce la siamo presa comoda, per forza di cose, di più non potremmo fare: saliti al Sella il venerdì sera con arrivo alle 22, ripartiti al mattino dopo alle 5, fatta la via normale (per fortuna senza dover utilizzare ramponi e picozza, visto il caldo e la neve molla), in vetta alle 10.45, ripartenza alle 11.30, all'Andreotti alle 13.30 e poi al rifugio alle 17... Ci abbiamo messo più in discesa che in salita, perchè eravamo cotti e continuavamo a fermarci a mangiare, far foto, ecc... Nanna al rifugio e ritorno a Pian del Re oggi. Salendo al sabato c'era poco affollamento, non più di una dozzina di persone compresi noi 4.
Sulla via abbondano i segni, addirittura in discesa seguendo i segni abbiamo evitato alcuni tratti di arrampicata fatti in salita... boh probabilmente esistono più "versioni". E' anche possibile che, tenendo conto dello scarso ossigeno che mi irrorava il cervello in salita, non mi ricordassi molto al momento della discesa Anche noi per poco finivamo sulla via della lepre, anche noi ci siamo cacciati in un canaletto con passaggio non proprio banale, al ritorno sceso da un altro lato.
Personalmente ho patito la quota dai 3300 in su, faticando parecchio. Tecnicamente in salita non ho avuto difficoltà ma, non essendo abitutato a salire slegato, anche i passetti più stupidi mi facevano un po' paura. In discesa infatti ho chiesto espressamente una doppia... e senza vergogna, perchè mi cagavo semplicemente addosso!
Comunque veramente una grande soddisfazione, uno dei miei 3 sogni nel cassetto si è realizzato, per gli altri 2 sarà duuuuuura!
Le foto al più presto!
Ciao
Skeno
p.s. il record assoluto Pian del Re - Monviso è di 1h 51'... se qualcuno si vuole cimentare... quando vedo passare la gente che corre mi prende un po' di invidia, ma anche un'ansia...
Last edited by skeno on Mon Aug 04, 2008 13:57, edited 2 times in total.
- Fed7
- Titano di Quotazero
- Posts: 6508
- Joined: Thu Mar 30, 2006 15:51
- Location: Quargnento (AL)
- Contact:
... nooooskeno wrote: Nevaio dopo il bivacco
Primo! Quello è (quel che resta) del ghiacciaio Sella
Secondo!! Chi è senza casco? Nel punto + pericoloso di tutta la salita!!!! .. già perchè appena dopo il ghiacciaio si prende una cengetta a sx che marcia sopra le teste di quelli che sono ancora sul ghiacciaio (o nevaio che dir si voglia)
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
- skeno
- Titano di Quotazero
- Posts: 2640
- Joined: Wed Aug 02, 2006 13:48
- Location: Genova Quarto
- Contact:
Già...Fed7 wrote: Primo! Quello è (quel che resta) del ghiacciaio Sella
Io facevo le foto e l'avevo, la Sara è quella sopra e ce l'ha... io il casco l'ho messo già sotto le Sagnette!Fed7 wrote: Secondo!! Chi è senza casco? Nel punto + pericoloso di tutta la salita!!!! .. già perchè appena dopo il ghiacciaio si prende una cengetta a sx che marcia sopra le teste di quelli che sono ancora sul ghiacciaio (o nevaio che dir si voglia)
Ciao
Skeno
da gulliver...a quanto pare abbiamo rischiato di leggere altre tragiche notizie...da meditare sicuramente prima di rischiare (perchè a quelle altezze andarci impreparati o titubanti è un rischio)
chi ci e' stato
3/8/2008 - ema - (altre gite di ema)
valutazione: / ***** stelle
necessari picozza e ramponi per l'attraversamento del "ghiacciaio sella" sopra l'andreotti e di alcuni tratti innevati più in alto.
numerose comitive impreparate e improvvisate armeggiavano lungo la via a tarda ora, imboccando canali sbagliati, approntando calate in doppia.. poco sotto la vetta, una ragazza francese è scivolata in un passo esposto, fermandosi per vero miracolo a pochi centimetri dal baratro. meditate.
Last edited by gabry on Mon Aug 04, 2008 14:13, edited 1 time in total.
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
- Posts: 8516
- Joined: Fri Feb 10, 2006 23:44
- Location: Genova-Aosta
- Contact:
...
...grandissimi e bellissime fotografie! coplimenti a tutti! belissima Sara nelle foto e tutti voi stoici! ...e poi mitico skeno che sacra e dissacra con la foto da inventore... è mitica!!! grandi!
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Complimenti !! Il Monviso è sempre il Monviso !!
Buona l'idea di pernottare al rifugio dopo aver fatto la cima
Se settembre sara' favorevole un pensierino a questa signora cima penso di farcelo.
Prima pero' c'è il discorso in sospeso con la Provenzale
Buona l'idea di pernottare al rifugio dopo aver fatto la cima
Se settembre sara' favorevole un pensierino a questa signora cima penso di farcelo.
Prima pero' c'è il discorso in sospeso con la Provenzale
"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
Amedeo Modigliani
Belle foto: sono quelle che avrei fatto se avessi avuto una fotocamera digitale.
Complimenti a tutti. Servono sempre circa 6ore per salirlo.
Ciaoo
Complimenti a tutti. Servono sempre circa 6ore per salirlo.
Ciaoo
Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
-----------------------------
Do you speak English?
Belandi!
(by Origone)
- Fed7
- Titano di Quotazero
- Posts: 6508
- Joined: Thu Mar 30, 2006 15:51
- Location: Quargnento (AL)
- Contact:
è quello che mi aveva fatto fare il mio secondo maestro ... 1991 ... quella domenica sera arrivo un elicottero .. carico carico di ... guide .. tutte in abito "d'epoca" .. così subito pensai ad un gruppo folk .. ed invece .. chi ti vedo? Pinelli e Messner ... il lunedì mattina hanno filmato la rievocazione della prima salit italiana da parte di Q. Sella & C. (nascita del CAI ... sapete no?)FRANKIE@ wrote:Complimenti !! Il Monviso è sempre il Monviso !!
Buona l'idea di pernottare al rifugio dopo aver fatto la cima
Ho cenato con Pinelli (sapete chi è no?) .... il tutto faceva parte della bellissima (IMHO) serie "le alpi di messner" ... ricordate?
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
- luigi.marchese
- Quotazerino
- Posts: 670
- Joined: Sun Oct 22, 2006 21:54
- Location: San Michele (AL)
Leggo ora anch'io.....non è mai troppo tardi !!
Eehh,, il Monviso è sempre splendido !!
...chiedere alla Titti (mia moglie) che nel 2003 era riuscita a realizzare il suo sogno di salirlo!!
.........ancora ce l'ha negli occhi e nella mente !!
MAI da sottovalutare, così come altre cime, poichè le "condizioni" possono variare molto le difficoltà di salita..
Bravi !!
PS
...........ho saputo dell'incidente, skeno
Eehh,, il Monviso è sempre splendido !!
...chiedere alla Titti (mia moglie) che nel 2003 era riuscita a realizzare il suo sogno di salirlo!!
.........ancora ce l'ha negli occhi e nella mente !!
MAI da sottovalutare, così come altre cime, poichè le "condizioni" possono variare molto le difficoltà di salita..
Bravi !!
PS
...........ho saputo dell'incidente, skeno
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
riporto da gulliver:
Il 26 luglio si è verificato un crollo dalla Punta Piemonte,
che ha causato un evento franoso che ha interessato il canalone sottostante al Colle delle Segnette.
LE CORDE FISSE POSIZIONATE NEL CANALONE SONO STATE PARZIALMENTE DANNEGGIATE.
Per che voglia programmare una salita, si consiglia di verificare prima le condizioni chiedendo info al RIF.QUINTINO SELLA o presso le GUIDE ALPINE di CRISSOLO.
Il 26 luglio si è verificato un crollo dalla Punta Piemonte,
che ha causato un evento franoso che ha interessato il canalone sottostante al Colle delle Segnette.
LE CORDE FISSE POSIZIONATE NEL CANALONE SONO STATE PARZIALMENTE DANNEGGIATE.
Per che voglia programmare una salita, si consiglia di verificare prima le condizioni chiedendo info al RIF.QUINTINO SELLA o presso le GUIDE ALPINE di CRISSOLO.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
pare che giovedì / venerdì vadano su le guide a verificare la situazione ma soprattutto per provare a ripristinare il passaggio alle Sagnette ora parzialmente compromesso dalla frana, tanto da rendere necessario ieri sera l'intervento dell'elisoccorso per togliere dai problemi alcune personealec wrote:riporto da gulliver:
Il 26 luglio si è verificato un crollo dalla Punta Piemonte,
che ha causato un evento franoso che ha interessato il canalone sottostante al Colle delle Segnette.
LE CORDE FISSE POSIZIONATE NEL CANALONE SONO STATE PARZIALMENTE DANNEGGIATE.
Per che voglia programmare una salita, si consiglia di verificare prima le condizioni chiedendo info al RIF.QUINTINO SELLA o presso le GUIDE ALPINE di CRISSOLO.