Qualcuno ha mai fatto la sua via normale (http://www.gulliver.it/index.php?modulo ... _gita=6365" onclick="window.open(this.href);return false;) ?
Io non ho trovato altre indicazioni oltre a quelle sopra riportate e volendo accompagnare un' amica meno esperta non mi dispiacerebbe avere le idee un po' più chiare .
Grazie .
crete de la Taillante
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Re: crete de la Taillante
si, io lo salita due volte,ti posso dire che è valutata F con un passo di 2°,personalmente non l'ò trovata particolarmente impegnativa ,l'unico tratto un pò più esposto è quel passo di 2°che si trova poco sotto la vetta.
la relazione di gulliver è attendibile,e se ti può interessare la relazione della salita la puoi trovare sulla guida della collana in cima (blu edizioni)nel volume dedicato alle cozie meridionali.
comunque,in linea di massima ,una volta raggiunto il lago forèant si attraversa su pietre l'emissario,poi si segue la traccia tra erba e pietraie fino a raggiungere la base dell'evidente sperone nord ovest della cima;a questo punto si prende quota da prima lungo facile sperone erboso,poi sulla soprastante placconata poco inclinata e liscia,tenersi sulla destra dove traccia ed ometti guidano fino in vetta x cenge rotte e placche lisce ma mai difficili.
spero ti sia stato d'aiuto.
che dire?ti auguro una buona avventura.
la relazione di gulliver è attendibile,e se ti può interessare la relazione della salita la puoi trovare sulla guida della collana in cima (blu edizioni)nel volume dedicato alle cozie meridionali.
comunque,in linea di massima ,una volta raggiunto il lago forèant si attraversa su pietre l'emissario,poi si segue la traccia tra erba e pietraie fino a raggiungere la base dell'evidente sperone nord ovest della cima;a questo punto si prende quota da prima lungo facile sperone erboso,poi sulla soprastante placconata poco inclinata e liscia,tenersi sulla destra dove traccia ed ometti guidano fino in vetta x cenge rotte e placche lisce ma mai difficili.
spero ti sia stato d'aiuto.
che dire?ti auguro una buona avventura.
perchè lassù ogni roccia è trono,e io nel sedermici sopra ,re di me stesso.
Re: crete de la Taillante
Bene , la mia preoccupazione principale era che si trattasse di un F continuo , ma se mi confermi che il "duro" è solo un passo non dovrebbero esserci problemi . Comunque vada pensa sarà una bella giornata . Grazie .
- soundofsilence
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Re: crete de la Taillante
Sul mio sito le foto con didascalia e la traccia GPS: https://luoghidasogno.altervista.org/ar ... icolo=3727
Crete de la Taillante dal Colle dell’Agnello
Sabato 27 Luglio 2024:Colle dell’Agnello (2730) – Col Vieux (2806) – Lac Foreant (2620) – Crete de la Taillante (3197) e ritorno per la stessa via.
Partecipanti: Em, Maury76 e soundofsilence.
Lunghezza: 10,5 Km. circa.
Dislivello: 920 m. circa.
Difficoltà: E, per escursionisti medi fino al Lac Foreant, quindi EE, per escursionisti esperti fino all’inizio della salita alla vetta, per un sentiero non sempre evidente e a tratti un po’ scomodo su pietraia. La salita alla vetta la valuterei F+ (alpinistico facile superiore), non ci sono mai difficoltà tecniche rilevanti, al massimo un paio di punti di II grado, non particolarmente esposti, ma, specie in salita, è assai facile perdere il percorso corretto e trovarsi in punti difficili e/o insidiosi, soprattutto per il ghiaietto che ricopre certe placche piuttosto liscie. Riguardo ai punti di II grado occorre soprattutto fare attenzione ad un traverso, segnalato da un ometto particolare, formato da una sola pietra lunga in piedi (quota 2930 circa), dove gli appigli e gli appoggi sono assai ridotti, più in alto invece, quasi in vetta, troviamo un singolo passaggio di II, direi decisamente meno insidioso del traverso, ma anche qui appigli e appoggi non abbondano.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Savona e quindi con l’A6 fino all’uscita di Fossano; da Fossano ci si dirige verso ovest seguendo le indicazioni per la Val Varaita; si passa prima per Villafaletto, poi per Costigliole Saluzzo, Piasco, Melle, Sampeyre e Casteldelfino; si arriva quindi a Bellino e si prosegue per il Colle dell’Agnello passando per Pontechianale e Chianale. Giunti al Colle si prosegue per 100 metri e si parcheggia in uno spiazzo sulla destra.
Percorso a piedi: dal parcheggio si scende su asfalto fino al primo tornante, dove imbocchiamo un sentierino sulla destra, che si dirige in falsopiano verso il sentiero principale che sale dal Refuge Agnel, sentiero che raggiungiamo dopo poco più di un Km. Imbocchiamo quindi il nuovo sentiero in salita verso destra, procedendo su ampia traccia, delimitata da paletti e cordino che vogliono impedire l’uscita dal sentiero. In breve arriviamo al Col Vieux, da dove imbocchiamo il sentiero a sinistra per scendere al sottostante e già visibile Lac Foreant. Giunti al lago lo costeggiamo sulla sinistra, quindi ne guadiamo l’emissario, per poi dirigerci a sinistra cercando di individuare degli ometti ed una traccia che taglia in piano la base della Taillante, compiendo un lungo traverso (circa 900 metri) in cui praticamente non si guadagna quota. Seguendo quindi questa traccia, a tratti evidente, e a tratti difficile da individuare specie quando attraversa delle pietraie, arriviamo fino allo spigolo della Taillante, subito oltrepassato il quale, la traccia piega a destra ed inizia a salire un ripido crinale erboso misto a roccette. Si sale quindi fiancheggiando sulla destra un lunga barra rocciosa (in salita noi in realtà siamo passati più a sinistra, perdendo qualche metro di quota, ma la successiva risalita è sicuramente più delicata e meno chiara e consigliabile di quanto qui descritto). All’esaurimento della barra rocciosa si continua su chiaro sentierino in zona abbastanza erbosa e non troppo ripida, fino ad arrivare alla base delle pareti rocciose. Qui la salita richiede più attenzione, onde non perdere la giusta traccia, aiutati dagli ometti, che, però, in alcuni punti, segnano più di un percorso o non sono molto evidenti. A quota 2930 circa troviamo uno di questi punti in cui non si sa ben dove proseguire, occorre qui effettuare un traverso verso destra, dirigendosi verso una lunga pietra posta in piedi e costituente un ometto. Il traverso è piuttosto delicato in quanto appigli e appoggi scarseggiano e\o sono di piccole dimensioni, ma, per fortuna, dopo una decina di metri ritroviamo più facile traccia ed ometti più chiari. La successiva salita presenta ancora punti di incertezza sul percorso, dove per esempio a quota 3065 circa, abbiamo imboccato un canalino, segnalato all’inizio da un grosso ometto, ma che poi non si capisce bene se effettivamente bisognava proseguire in quella direzione. In ogni caso, percorrendo il canalino per un dieci\venti metri, ritroviamo nuovamente traccia e ometti più chiari. Il resto del percorso, con la vetta ormai vicina, permette di individuare un poco meglio il percorso, anche se comunque presenta ancora, quasi in vetta, un passaggio di II grado, su placca non verticale, ma scarsa di appigli e appoggi, dopo la quale arriviamo in vetta senza difficoltà. Dalla vetta ho proseguito per un poco sulla cresta verso destra tornando indietro quando presumibilmente le difficoltà stavano per aumentare. La discesa avviene per la stessa via, ma, per fortuna, risulta sicuramente più facile individuare e seguire il percorso giusto, per poi comunque tornare alla macchina sempre sul percorso dell’andata.
Conclusioni: Bellissima montagna la Taillante, con la sua cresta di placche bianche, purtroppo non molto spesso ammirabile durante la salita, forse la difficile traversata di cresta verso la cima sud potrebbe offrire ben altre visioni panoramiche. Panorama di vetta bello in particolare verso il Pan di Zucchero e il Pic d’Asti e bello il Lac Foreant, soprattutto per la Taillante sullo sfondo.
Crete de la Taillante dal Colle dell’Agnello
Sabato 27 Luglio 2024:Colle dell’Agnello (2730) – Col Vieux (2806) – Lac Foreant (2620) – Crete de la Taillante (3197) e ritorno per la stessa via.
Partecipanti: Em, Maury76 e soundofsilence.
Lunghezza: 10,5 Km. circa.
Dislivello: 920 m. circa.
Difficoltà: E, per escursionisti medi fino al Lac Foreant, quindi EE, per escursionisti esperti fino all’inizio della salita alla vetta, per un sentiero non sempre evidente e a tratti un po’ scomodo su pietraia. La salita alla vetta la valuterei F+ (alpinistico facile superiore), non ci sono mai difficoltà tecniche rilevanti, al massimo un paio di punti di II grado, non particolarmente esposti, ma, specie in salita, è assai facile perdere il percorso corretto e trovarsi in punti difficili e/o insidiosi, soprattutto per il ghiaietto che ricopre certe placche piuttosto liscie. Riguardo ai punti di II grado occorre soprattutto fare attenzione ad un traverso, segnalato da un ometto particolare, formato da una sola pietra lunga in piedi (quota 2930 circa), dove gli appigli e gli appoggi sono assai ridotti, più in alto invece, quasi in vetta, troviamo un singolo passaggio di II, direi decisamente meno insidioso del traverso, ma anche qui appigli e appoggi non abbondano.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Savona e quindi con l’A6 fino all’uscita di Fossano; da Fossano ci si dirige verso ovest seguendo le indicazioni per la Val Varaita; si passa prima per Villafaletto, poi per Costigliole Saluzzo, Piasco, Melle, Sampeyre e Casteldelfino; si arriva quindi a Bellino e si prosegue per il Colle dell’Agnello passando per Pontechianale e Chianale. Giunti al Colle si prosegue per 100 metri e si parcheggia in uno spiazzo sulla destra.
Percorso a piedi: dal parcheggio si scende su asfalto fino al primo tornante, dove imbocchiamo un sentierino sulla destra, che si dirige in falsopiano verso il sentiero principale che sale dal Refuge Agnel, sentiero che raggiungiamo dopo poco più di un Km. Imbocchiamo quindi il nuovo sentiero in salita verso destra, procedendo su ampia traccia, delimitata da paletti e cordino che vogliono impedire l’uscita dal sentiero. In breve arriviamo al Col Vieux, da dove imbocchiamo il sentiero a sinistra per scendere al sottostante e già visibile Lac Foreant. Giunti al lago lo costeggiamo sulla sinistra, quindi ne guadiamo l’emissario, per poi dirigerci a sinistra cercando di individuare degli ometti ed una traccia che taglia in piano la base della Taillante, compiendo un lungo traverso (circa 900 metri) in cui praticamente non si guadagna quota. Seguendo quindi questa traccia, a tratti evidente, e a tratti difficile da individuare specie quando attraversa delle pietraie, arriviamo fino allo spigolo della Taillante, subito oltrepassato il quale, la traccia piega a destra ed inizia a salire un ripido crinale erboso misto a roccette. Si sale quindi fiancheggiando sulla destra un lunga barra rocciosa (in salita noi in realtà siamo passati più a sinistra, perdendo qualche metro di quota, ma la successiva risalita è sicuramente più delicata e meno chiara e consigliabile di quanto qui descritto). All’esaurimento della barra rocciosa si continua su chiaro sentierino in zona abbastanza erbosa e non troppo ripida, fino ad arrivare alla base delle pareti rocciose. Qui la salita richiede più attenzione, onde non perdere la giusta traccia, aiutati dagli ometti, che, però, in alcuni punti, segnano più di un percorso o non sono molto evidenti. A quota 2930 circa troviamo uno di questi punti in cui non si sa ben dove proseguire, occorre qui effettuare un traverso verso destra, dirigendosi verso una lunga pietra posta in piedi e costituente un ometto. Il traverso è piuttosto delicato in quanto appigli e appoggi scarseggiano e\o sono di piccole dimensioni, ma, per fortuna, dopo una decina di metri ritroviamo più facile traccia ed ometti più chiari. La successiva salita presenta ancora punti di incertezza sul percorso, dove per esempio a quota 3065 circa, abbiamo imboccato un canalino, segnalato all’inizio da un grosso ometto, ma che poi non si capisce bene se effettivamente bisognava proseguire in quella direzione. In ogni caso, percorrendo il canalino per un dieci\venti metri, ritroviamo nuovamente traccia e ometti più chiari. Il resto del percorso, con la vetta ormai vicina, permette di individuare un poco meglio il percorso, anche se comunque presenta ancora, quasi in vetta, un passaggio di II grado, su placca non verticale, ma scarsa di appigli e appoggi, dopo la quale arriviamo in vetta senza difficoltà. Dalla vetta ho proseguito per un poco sulla cresta verso destra tornando indietro quando presumibilmente le difficoltà stavano per aumentare. La discesa avviene per la stessa via, ma, per fortuna, risulta sicuramente più facile individuare e seguire il percorso giusto, per poi comunque tornare alla macchina sempre sul percorso dell’andata.
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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