Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
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Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
Da anni blatero che Alec dovrebbe fare il venditore di enciclopedie porta a porta... stavolta mi ha convinto che, invece di fare una lunga ma facile gita MS, potevamo serenamente risalire un canale di 250 metri con annessa simpatica vettina dimenticata, tra il Monte Viraysse e il Monte Soubeyran, nell'amatissima Val Maira (mia mamma quando le ho detto dove saremmo andati ha sbottato "ancora?? ma non ne potrà più di vedervi la Val Maira!"... io non credo... e comunque ha poco da dire perchè quest'estate gliela presento! ).
Canale facile, sotto c'è un grosso pianoro, sbuchi e arrivi subito in vetta, si può anche non scendere di nuovo nel canale... stranamente questa volta era tutto corrispondente alla realtà, tuttavia....
...io che neve + ripido = si salvi chi può e non ne voglio proprio sapere, salvo poi non dico invidiare (forse un pochino, per la mia nota incapacità ), ma se non altro incuriosirmi e sospirare sulle gite altrui, quelle che sento potrebbero essere alla mia portata, ma che non ho il coraggio di fare... per una volta potrei provare... ma come sempre metto le cose ben in chiaro: arrivo fin dove mi sento. E' l'unico modo per farmi godere una gita, arrivare fin dove mi sento, oltre sarebbe sofferenza. Ma fosse facile col granitico...
La sveglia suona alle 5 e mi alzo non senza una certa ansia. Se fosse per andare a camminare in Val Maira mi alzerei fresca come un fiore anche se fossero le 3 di notte...
Fatto sta che dopo aver contribuito al bilancio positivo del solito bar Commercio di Dronero, ripartiamo alla volta di Saretto.
Dopo il lago, e superato anche il ponte lasciamo l'auto sul ciglio della strada, a fianco di un vasto prato, senza neve, che attraversiamo fino a portarci al limitare del bosco, dove in prossimità della prima lingua di neve individuiamo alcune tracce. Risaliamo da subito un pezzo ripido, non so come ho fatto a salire con le ciaspole, visto che in discesa in quel tratto le ho tolte per non imbelinarmi (scusate il genovesismo ) ricordo solo che la neve teneva bene e salivo praticamente di punta con i ramponcini che sembravano appiccicarsi al pendio.
Arrivati finalmente su pendenze dolci risaliamo senza fatica il Vallone dove passa la strada militare del sentiero Frassati che va verso Grange Pausa; una volta sul ripiano della Grangia, si piega verso sinistra verso il Colle della Fea e a quel punto il canale è evidente proprio lì di fronte.
Alec mi dice sempre "parti motivata", questo mi è quasi impossibile perchè le motivazioni ce l'ha tutte lui diciamo che al massimo parto "moderatamente ottimista" e domenica ero in buona!
Tuttavia, quando Alec addita al "simpatico" canale... sento che il già scarso ottimismo comincia a calare man mano che ci avviciniamo... vedo delle tracce che vanno verso il più simpatico colle e penso che forse sarebbe una meta più idonea per me.
Neanche a dirlo, the granitic si arrabbia perchè non ci voglio neanche provare e anche io dentro di me mi arrabbio un pochino perchè sono una coniglia
"E' un canale per principianti, vuol dire che se scivoli giù non ti ammazzi" "Ah grazie ora mi sento più rincuorata"
Vabeh, il conoide lo posso anche risalire poi vediamo quando sono lì... l'importante è non guardare mai indietro...
preciso che sul libro di Brun il canale è dato 250 m con pendenze di 35° e poi 40° nella parte finale, mentre su gulliver apprendo che dall'inizio della conoide alla fine del canale sono 350 m (il che non scredita le misure di Brun ma le completa solamente, ovvero rende l'idea di quanto scivolo mi trovassi sotto il sedere una volta in cima); inoltre i gulliveriani sostengono che ci sia anche un pezzetto finale più ripido di 45° ma questo può forse variare in base all'innevamento, resta il fatto che per me qualunque pendenza è comunque sempre troppa!
Indossiamo i ramponi, teniamo in mano la picca e un bastoncino per uno e via. Alec rifà la traccia su impronte ormai un po' passate, io lo seguo... quando il canale inizia a irripidirsi mi giro (ma non dovevo non guardare?)... mamma mia... le mie ciaspole conficcate nella neve sono già così lontane..
Cerco di salire piano (tanto, veloce non ce la farei ) per non affaticarmi, un-due, un-due, un-due... aumentiamo la circonferenza dei miei polpacci da calciatore ... la neve tiene bene e la piccozza affonda a meraviglia... io non la uso come appoggio ma come ancora
Tuttavia penso che l'unico canale mai fatto in vita mia è stato quello del Penna nel lontano inverno 2007-2008. Da allora non ho più avuto occasione o interesse, rifuggendo tutto quanto comprendesse le parole canaleripidonevetraversocengia etc...
Ora sto salendo e non sono nemmeno legata... la mia corda-dipendenza l'ho lasciata un attimo in un angolo...ma solo perchè non sono su una cresta o sospesa su burroni... con la sola consolazione che se mai dovesse scivolarmi un piede non mi sfascerò sulle rocce (che nonostante siano sempre ai lati minacciose, mi convince Alec, non mi sfioreranno perchè il canale è concavo e ruzzolerò al centro ), ma io mi ancoro bene con la picca e non mollo. Il problema sarà a scendere... ci sarebbe l'alternativa di scendere dal versante francese e con un traverso (traverso??! Sì... ma apparentemente tranquillo...) raggiungere il colle delle Munie e riportarsi sul lato italiano. Ma Alec non prende minimamente in considerazione la cosa (solo a Genova, quando doveva convincermi a salire, ma in Val Maira no ) ma non ha tutti i torti, fa caldo, si fa tardi, facciamo prima a scendere il canale e comunque vedo da sola che il rientro da quella parte sarebbe lungo e si schiatterebbe di caldo.
Comunque, senza problemi e stranamente senza lamentele (e con un'ulteriore occhiatina indietro a circa metà canale) raggiungiamo il colletto e da lì in un battibaleno siamo in vetta, tanto che mi sembrava strano non ci fosse il solito inghippo. In realtà l'inghippo c'era, ma solo per Alec, che ostinato a raggiungere l'ormai famosa vera vetta quella più alta di un metro e una banana rispetto a quella che io considero la cima del monte e che forse nessuno ha mai calcato, si inerpica sù per un massone facendo scricchiolare i suoi ramponi sulla roccia mentre io mi metto le mani nei capelli e gli intimo di scendere!!! Visto che non riesce, scende e mi tranquillizzo... ma solo per poco perchè non demorde e per riuscire a salire si leva ramponi e scarponi e sale a piedi nudi! Un babbuino... che in breve è in cima al roccione. Povera me! Meno male che non mi ha costretto a salire sulla vera vetta....
Finalmente siamo affiancati a mangiare i panini, sotto alla paretina del roccione che ci ripara dall'aria, la prima volta dopo non so quanto che non devo mangiare al freddo, si sta proprio bene, il panorama è bellissimo, vediamo tanti posti dove abbiamo camminato insieme e la giornata, iniziata sotto un velo di nubi, è diventata luminosa e azzurra.
A salire ci abbiamo messo 5 ore. La gita di per sè non è molto lunga, ma il dislivello è comunque di quasi 1200 metri (1150 m ho letto) e con le ciaspole sono più lenta di lui per non parlare della mia velocità nel canale... a salire non tanto per la paura, ma per non affaticare le gambe. Invece ahimè in discesa sono stata più lenta proprio per paura di scivolare. In realtà la neve teneva ancora bene, io ho sempre il terrore che le peste si "disfino" sotto il piede... comunque, nel dubbio, avevo riposto il bastoncino e tenevo anche la picca di Alec, facendo sprofondare entrambe ben bene...
non mi passa più... quando potrò finalmente girarmi faccia a valle? Nel frattempo Alec un po' aspetta sopra di me, un po' mi raggiunge sciando... come se fosse sulle piste di Artesina. Come fa a stare fermo in mezzo al canale con quella calma? Esperienza, d'accordo... però, io di granitico da lui non ho preso proprio niente . Finalmente la pendenza si placa e mi posso girare, i piedi affondano bene quindi non ho di che preoccuparmi e finalmente raggiungiamo le ciaspole. La neve sul pianoro è ovviamente più molliccia ma si scende bene, non amo molto quando le ciaspole scivolano sulla neve papposa, perchè devo sforzare moltissimo per trattenere l'equilibrio, ma non è una delle giornate peggiori in questo senso. Solo nell'ultimo tratto, sotto i tornanti della strada militare, la neve mi rompe proprio le scatole e approfitto di una caduta per continuare a scivolare sulla neve evitando abilmente i pochi sassi affioranti, tanto ormai sono fradicia, la maglia per il sudore, le calze e le scarpe per la neve che è entrata... mancano giusto i pantaloni!!! Mi rialzo, poi scivolo ancora un pochino e poi riprendo a camminare, è divertente peccato che alla lunga ti si strina il fondoschiena ...e che una volta alla macchina mi devo levare anche le miande
Ed eccoci, tornati alla strada, alla primavera che si manifesta a valle, all'ultimo raggio di sole che mi riscalda mentre levo i vestiti bagnati... la Val Maira non è ancora stufa di vedermi, sento una carezza affettuosa, un abbraccio di quei posti tanto cari dove le marmotte hanno iniziato a levare i loro fischi verso il cielo, festeggiando la fine dell'inverno!
Percorriamo per l'ennesima volta quella strada che ogni volta mi affascina per ogni dettaglio, paese, casa, negozio, ansa del torrente, roccia, grotta, albero, pilone votivo, chiesetta, prato, pascolo, gola... e non sia mai che ce ne andiamo via senza un gelato, preso ovviamente dall'affezionatissima signora del bar di Dronero! "Com'è andata in montagna? Anche a me piace andare a camminare, abito qui ma non ho il tempo"... ci credo è lì dall'alba e in tutto il giorno ha fatto solo un riposino di un'ora e sta servendo appetitosi aperitivi fuori...magari la prossima volta... adesso mi verrebbe invece voglia di dirle "una volta molli tutto e venga sù con noi!!!".
valangona
Punta della Reculaye
Soubeyran, Colle delle Munie, Cima delle Manse, Oronaye
il babbuino in vetta, la vera vetta mi raccomando...
la povera scinty inizia a scendere (fra l'altro ho chiesto ad Alec quale perverso e malvagio piacere prova nel vedermi soffrire tanto e ha risposto semplicemente con un demoniaco ghigno )
ce n'è ancora tanto
finalmente..
abbandonata nel vallone..
Canale facile, sotto c'è un grosso pianoro, sbuchi e arrivi subito in vetta, si può anche non scendere di nuovo nel canale... stranamente questa volta era tutto corrispondente alla realtà, tuttavia....
...io che neve + ripido = si salvi chi può e non ne voglio proprio sapere, salvo poi non dico invidiare (forse un pochino, per la mia nota incapacità ), ma se non altro incuriosirmi e sospirare sulle gite altrui, quelle che sento potrebbero essere alla mia portata, ma che non ho il coraggio di fare... per una volta potrei provare... ma come sempre metto le cose ben in chiaro: arrivo fin dove mi sento. E' l'unico modo per farmi godere una gita, arrivare fin dove mi sento, oltre sarebbe sofferenza. Ma fosse facile col granitico...
La sveglia suona alle 5 e mi alzo non senza una certa ansia. Se fosse per andare a camminare in Val Maira mi alzerei fresca come un fiore anche se fossero le 3 di notte...
Fatto sta che dopo aver contribuito al bilancio positivo del solito bar Commercio di Dronero, ripartiamo alla volta di Saretto.
Dopo il lago, e superato anche il ponte lasciamo l'auto sul ciglio della strada, a fianco di un vasto prato, senza neve, che attraversiamo fino a portarci al limitare del bosco, dove in prossimità della prima lingua di neve individuiamo alcune tracce. Risaliamo da subito un pezzo ripido, non so come ho fatto a salire con le ciaspole, visto che in discesa in quel tratto le ho tolte per non imbelinarmi (scusate il genovesismo ) ricordo solo che la neve teneva bene e salivo praticamente di punta con i ramponcini che sembravano appiccicarsi al pendio.
Arrivati finalmente su pendenze dolci risaliamo senza fatica il Vallone dove passa la strada militare del sentiero Frassati che va verso Grange Pausa; una volta sul ripiano della Grangia, si piega verso sinistra verso il Colle della Fea e a quel punto il canale è evidente proprio lì di fronte.
Alec mi dice sempre "parti motivata", questo mi è quasi impossibile perchè le motivazioni ce l'ha tutte lui diciamo che al massimo parto "moderatamente ottimista" e domenica ero in buona!
Tuttavia, quando Alec addita al "simpatico" canale... sento che il già scarso ottimismo comincia a calare man mano che ci avviciniamo... vedo delle tracce che vanno verso il più simpatico colle e penso che forse sarebbe una meta più idonea per me.
Neanche a dirlo, the granitic si arrabbia perchè non ci voglio neanche provare e anche io dentro di me mi arrabbio un pochino perchè sono una coniglia
"E' un canale per principianti, vuol dire che se scivoli giù non ti ammazzi" "Ah grazie ora mi sento più rincuorata"
Vabeh, il conoide lo posso anche risalire poi vediamo quando sono lì... l'importante è non guardare mai indietro...
preciso che sul libro di Brun il canale è dato 250 m con pendenze di 35° e poi 40° nella parte finale, mentre su gulliver apprendo che dall'inizio della conoide alla fine del canale sono 350 m (il che non scredita le misure di Brun ma le completa solamente, ovvero rende l'idea di quanto scivolo mi trovassi sotto il sedere una volta in cima); inoltre i gulliveriani sostengono che ci sia anche un pezzetto finale più ripido di 45° ma questo può forse variare in base all'innevamento, resta il fatto che per me qualunque pendenza è comunque sempre troppa!
Indossiamo i ramponi, teniamo in mano la picca e un bastoncino per uno e via. Alec rifà la traccia su impronte ormai un po' passate, io lo seguo... quando il canale inizia a irripidirsi mi giro (ma non dovevo non guardare?)... mamma mia... le mie ciaspole conficcate nella neve sono già così lontane..
Cerco di salire piano (tanto, veloce non ce la farei ) per non affaticarmi, un-due, un-due, un-due... aumentiamo la circonferenza dei miei polpacci da calciatore ... la neve tiene bene e la piccozza affonda a meraviglia... io non la uso come appoggio ma come ancora
Tuttavia penso che l'unico canale mai fatto in vita mia è stato quello del Penna nel lontano inverno 2007-2008. Da allora non ho più avuto occasione o interesse, rifuggendo tutto quanto comprendesse le parole canaleripidonevetraversocengia etc...
Ora sto salendo e non sono nemmeno legata... la mia corda-dipendenza l'ho lasciata un attimo in un angolo...ma solo perchè non sono su una cresta o sospesa su burroni... con la sola consolazione che se mai dovesse scivolarmi un piede non mi sfascerò sulle rocce (che nonostante siano sempre ai lati minacciose, mi convince Alec, non mi sfioreranno perchè il canale è concavo e ruzzolerò al centro ), ma io mi ancoro bene con la picca e non mollo. Il problema sarà a scendere... ci sarebbe l'alternativa di scendere dal versante francese e con un traverso (traverso??! Sì... ma apparentemente tranquillo...) raggiungere il colle delle Munie e riportarsi sul lato italiano. Ma Alec non prende minimamente in considerazione la cosa (solo a Genova, quando doveva convincermi a salire, ma in Val Maira no ) ma non ha tutti i torti, fa caldo, si fa tardi, facciamo prima a scendere il canale e comunque vedo da sola che il rientro da quella parte sarebbe lungo e si schiatterebbe di caldo.
Comunque, senza problemi e stranamente senza lamentele (e con un'ulteriore occhiatina indietro a circa metà canale) raggiungiamo il colletto e da lì in un battibaleno siamo in vetta, tanto che mi sembrava strano non ci fosse il solito inghippo. In realtà l'inghippo c'era, ma solo per Alec, che ostinato a raggiungere l'ormai famosa vera vetta quella più alta di un metro e una banana rispetto a quella che io considero la cima del monte e che forse nessuno ha mai calcato, si inerpica sù per un massone facendo scricchiolare i suoi ramponi sulla roccia mentre io mi metto le mani nei capelli e gli intimo di scendere!!! Visto che non riesce, scende e mi tranquillizzo... ma solo per poco perchè non demorde e per riuscire a salire si leva ramponi e scarponi e sale a piedi nudi! Un babbuino... che in breve è in cima al roccione. Povera me! Meno male che non mi ha costretto a salire sulla vera vetta....
Finalmente siamo affiancati a mangiare i panini, sotto alla paretina del roccione che ci ripara dall'aria, la prima volta dopo non so quanto che non devo mangiare al freddo, si sta proprio bene, il panorama è bellissimo, vediamo tanti posti dove abbiamo camminato insieme e la giornata, iniziata sotto un velo di nubi, è diventata luminosa e azzurra.
A salire ci abbiamo messo 5 ore. La gita di per sè non è molto lunga, ma il dislivello è comunque di quasi 1200 metri (1150 m ho letto) e con le ciaspole sono più lenta di lui per non parlare della mia velocità nel canale... a salire non tanto per la paura, ma per non affaticare le gambe. Invece ahimè in discesa sono stata più lenta proprio per paura di scivolare. In realtà la neve teneva ancora bene, io ho sempre il terrore che le peste si "disfino" sotto il piede... comunque, nel dubbio, avevo riposto il bastoncino e tenevo anche la picca di Alec, facendo sprofondare entrambe ben bene...
non mi passa più... quando potrò finalmente girarmi faccia a valle? Nel frattempo Alec un po' aspetta sopra di me, un po' mi raggiunge sciando... come se fosse sulle piste di Artesina. Come fa a stare fermo in mezzo al canale con quella calma? Esperienza, d'accordo... però, io di granitico da lui non ho preso proprio niente . Finalmente la pendenza si placa e mi posso girare, i piedi affondano bene quindi non ho di che preoccuparmi e finalmente raggiungiamo le ciaspole. La neve sul pianoro è ovviamente più molliccia ma si scende bene, non amo molto quando le ciaspole scivolano sulla neve papposa, perchè devo sforzare moltissimo per trattenere l'equilibrio, ma non è una delle giornate peggiori in questo senso. Solo nell'ultimo tratto, sotto i tornanti della strada militare, la neve mi rompe proprio le scatole e approfitto di una caduta per continuare a scivolare sulla neve evitando abilmente i pochi sassi affioranti, tanto ormai sono fradicia, la maglia per il sudore, le calze e le scarpe per la neve che è entrata... mancano giusto i pantaloni!!! Mi rialzo, poi scivolo ancora un pochino e poi riprendo a camminare, è divertente peccato che alla lunga ti si strina il fondoschiena ...e che una volta alla macchina mi devo levare anche le miande
Ed eccoci, tornati alla strada, alla primavera che si manifesta a valle, all'ultimo raggio di sole che mi riscalda mentre levo i vestiti bagnati... la Val Maira non è ancora stufa di vedermi, sento una carezza affettuosa, un abbraccio di quei posti tanto cari dove le marmotte hanno iniziato a levare i loro fischi verso il cielo, festeggiando la fine dell'inverno!
Percorriamo per l'ennesima volta quella strada che ogni volta mi affascina per ogni dettaglio, paese, casa, negozio, ansa del torrente, roccia, grotta, albero, pilone votivo, chiesetta, prato, pascolo, gola... e non sia mai che ce ne andiamo via senza un gelato, preso ovviamente dall'affezionatissima signora del bar di Dronero! "Com'è andata in montagna? Anche a me piace andare a camminare, abito qui ma non ho il tempo"... ci credo è lì dall'alba e in tutto il giorno ha fatto solo un riposino di un'ora e sta servendo appetitosi aperitivi fuori...magari la prossima volta... adesso mi verrebbe invece voglia di dirle "una volta molli tutto e venga sù con noi!!!".
valangona
Punta della Reculaye
Soubeyran, Colle delle Munie, Cima delle Manse, Oronaye
il babbuino in vetta, la vera vetta mi raccomando...
la povera scinty inizia a scendere (fra l'altro ho chiesto ad Alec quale perverso e malvagio piacere prova nel vedermi soffrire tanto e ha risposto semplicemente con un demoniaco ghigno )
ce n'è ancora tanto
finalmente..
abbandonata nel vallone..
Last edited by scinty on Tue Apr 15, 2014 22:23, edited 1 time in total.
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- Pazzaura
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Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
Fortissima l'ultima foto... Bello. Prima o poi le vette finiranno ahahaha... a quel punto o smette, o deve ricominciare
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
Per caritàPazzaura wrote:Fortissima l'ultima foto... Bello. Prima o poi le vette finiranno ahahaha... a quel punto o smette, o deve ricominciare
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
Nonostante i tuoi "timori" mi fa piacere vedervi in montagna!
Tutto sommato la vostra "origine"
Tutto sommato la vostra "origine"
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
Che coppia siete ???
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
Proverbio Tuareg
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
Ago wrote:Nonostante i tuoi "timori" mi fa piacere vedervi in montagna!
Tutto sommato la vostra "origine"
uhm... la bella e la bestia?giobibo wrote:Che coppia siete ???
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
scinty wrote:ma come sempre metto le cose ben in chiaro: arrivo fin dove mi sento. E' l'unico modo per farmi godere una gita, arrivare fin dove mi sento
Ecco dove ti sei fregata da sola...una volta nel canale non è così facile dire...<<va bhè dai...sono contenta di dove sono arrivata, mi fermo qui e mi giro indietro.>>..
Però te la sei cavata egregiamente, magari con qualche patemuccio...chissà Alec com'era contento in cuor suo...anche se ovviamente e giustamente non ne avrà dato molto a vedere...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
Complimenti
Finalmente sono ritornati i tuoi resoconti
Finalmente sono ritornati i tuoi resoconti
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Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
non moltokeiji1976 wrote:...chissà Alec com'era contento in cuor suo...anche se ovviamente e giustamente non ne avrà dato molto a vedere...
Ci volevano, anche se siamo ormai 4 gattiMaury76 wrote:Complimenti
Finalmente sono ritornati i tuoi resoconti
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
Bellissima gita che permette di raggiungere una simpatica e dimenticata vetta sullo spartiacque tra la Val Maira e la Francia.
Il canale è molto divertente e anche i pendii sottostanti offrono un'ottima sciata
Complimentissimi alla mogliettina che si è comportata molto bene
Il canale è molto divertente e anche i pendii sottostanti offrono un'ottima sciata
Complimentissimi alla mogliettina che si è comportata molto bene
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
Hanno postato, preparate le ciaspole, che domani neve in città
Complimenti, complimenti a tutti e due.
Complimenti, complimenti a tutti e due.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
Il miracolo della Val Maira:
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
Bellissima
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
ieri sera mentre la facevo ero piegato..
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
Alec wrote:........................................
Complimentissimi alla mogliettina che si è comportata molto bene
.......non te la cavi mica "con due parole",, ci vuol ben altro
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
Che bello leggere un messaggio di Erne mi sembra di essere tornata ai vecchi tempi
cosa ci vuoi fare Alec ormai è un uomo in corriera , non ha più tempo per scrivere
cosa ci vuoi fare Alec ormai è un uomo in corriera , non ha più tempo per scrivere
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
antolino wrote:Il miracolo della Val Maira:
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Aiguille de Barsin (m 2683) - Canale NE
per fortuna avevo già pappato, quindi sola, ma con la pancia piena! (fra l'altro a Fontanigorda... se dico che sono sola vuol dire che sono piena )
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa