Antecima Nordest M. Tambura, parete Est
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Antecima Nordest M. Tambura, parete Est
Cedo alla tentazione di aprire un topic a parte, in quanto questo versante:
"Merita un discorso a sé, poiché in veste invernale diviene uno dei più interessanti e più grandiosi delle Apuane. [...] E' stato uno degli ultimi versanti apuani a essere salito d'inverno; vi si contano oggi tre vie del maggior interesse, con dislivelli di 6-700 m".
Così recitava la vecchia guida CAI-TCI del 1979, ancora in epoca ante-piolet traction.
Con le attrezzature moderne le difficoltà non sono più così elevate, tuttavia la parete è imponente e il suo fascino, almeno nei miei confronti, lo esercita sempre...
Oggi grazie a una giornata di condizioni ideali, come non mi capitava di trovare da un bel po' di tempo (abbiamo tolto i ramponi alla macchina!!!), io e Matteo646 abbiamo salito la parete per la classica Sarperi-Severini del 1963, la prima via aperta sul versante.
La via segue una specie di aperto canale che sale subito a destra dello sperone centrale che caratterizza la parete; all'uscita il canale si apre in un evidente ripido imbuto, sormontato da roccette.
Nella prima metà il canale è molto ampio e abbastanza appoggiato (40°), segnato dalle slavine; successivamente, superato un passaggio ripido (60° abbondanti) si prosegue in direzione leggermente obliqua destra, su pendenze più sostenute (50-55° continui), raggiungendo la strettoia che immette nell'imbuto finale (altro breve passaggio ripido). Entrativi dentro, si risale ancora con pendenze sui 50° per poi attaccare la corta fascia rocciosa che permette di uscire sulla cresta Nordest della Tambura. Questo è il tratto più impegnativo (a sinistra è più difficile e ripido, a destra invece è più facile e appoggiato, con più neve; io sono uscito più verso il centro, con difficoltà intermedie). E' stato l'unico tratto in cui ci siamo legati, e tutto si è risolto con un unico tiretto contenente una decina di metri di tipico misto apuano sui 70° (usato 1 chiodo, poi levato).
Complessivamente io valuterei la difficoltà AD/AD+, a seconda delle condizioni e a seconda del passaggio scelto per l'uscita. Come impegno non è molto dissimile dalla cresta della Mirandola al Pisanino, anche se qui la discesa è nettamente più agevole.
Due parole su avvicinamento e discesa: si parte da Campocatino, si prende il sent. 147, e poco dopo aver oltrepassato il canale S. Viano si risale a destra verso la parete. Inizialmente conviene tenersi lungo la dorsale centrale, senza andare subito a prendere il canale di destra che in basso presenta un salto. Verso i 1350 m si può invece traversare facilmente a destra, per ritrovarsi ben presto dentro al pendio/canalone iniziale della via. Oggi, con buona copertura nevosa dura anche in basso, l'avvicinamento è stato molto spedito e agevole.
Per scendere, noi abbiamo prima seguito la bella e panoramica cresta nordest fino in cima alla Tambura, dalla quale siamo poi scesi lungo la cresta Sud raggiungendo il Passo Tambura; quindi lungo la via Vandelli (lato garfagnino) e poi per il noioso sentiero 147 siamo rientrati a Campocatino. Volendo dall'antecima si potrebbe scendere subito sulla Carcaraia, raggiungendo la rotabile dell'Acqua Bianca e poi Campocatino con lunghi km di strade asfaltate (oppure, ma in inverno non è agevole, cercare di tornare a Campocatina per il sent. 177 del Passo Tombaccia).
Per chiudere, devo fare i complimenti a Matteo che era alla prima esperienza su certi terreni, ma poi è salito con disinvoltura.
"Merita un discorso a sé, poiché in veste invernale diviene uno dei più interessanti e più grandiosi delle Apuane. [...] E' stato uno degli ultimi versanti apuani a essere salito d'inverno; vi si contano oggi tre vie del maggior interesse, con dislivelli di 6-700 m".
Così recitava la vecchia guida CAI-TCI del 1979, ancora in epoca ante-piolet traction.
Con le attrezzature moderne le difficoltà non sono più così elevate, tuttavia la parete è imponente e il suo fascino, almeno nei miei confronti, lo esercita sempre...
Oggi grazie a una giornata di condizioni ideali, come non mi capitava di trovare da un bel po' di tempo (abbiamo tolto i ramponi alla macchina!!!), io e Matteo646 abbiamo salito la parete per la classica Sarperi-Severini del 1963, la prima via aperta sul versante.
La via segue una specie di aperto canale che sale subito a destra dello sperone centrale che caratterizza la parete; all'uscita il canale si apre in un evidente ripido imbuto, sormontato da roccette.
Nella prima metà il canale è molto ampio e abbastanza appoggiato (40°), segnato dalle slavine; successivamente, superato un passaggio ripido (60° abbondanti) si prosegue in direzione leggermente obliqua destra, su pendenze più sostenute (50-55° continui), raggiungendo la strettoia che immette nell'imbuto finale (altro breve passaggio ripido). Entrativi dentro, si risale ancora con pendenze sui 50° per poi attaccare la corta fascia rocciosa che permette di uscire sulla cresta Nordest della Tambura. Questo è il tratto più impegnativo (a sinistra è più difficile e ripido, a destra invece è più facile e appoggiato, con più neve; io sono uscito più verso il centro, con difficoltà intermedie). E' stato l'unico tratto in cui ci siamo legati, e tutto si è risolto con un unico tiretto contenente una decina di metri di tipico misto apuano sui 70° (usato 1 chiodo, poi levato).
Complessivamente io valuterei la difficoltà AD/AD+, a seconda delle condizioni e a seconda del passaggio scelto per l'uscita. Come impegno non è molto dissimile dalla cresta della Mirandola al Pisanino, anche se qui la discesa è nettamente più agevole.
Due parole su avvicinamento e discesa: si parte da Campocatino, si prende il sent. 147, e poco dopo aver oltrepassato il canale S. Viano si risale a destra verso la parete. Inizialmente conviene tenersi lungo la dorsale centrale, senza andare subito a prendere il canale di destra che in basso presenta un salto. Verso i 1350 m si può invece traversare facilmente a destra, per ritrovarsi ben presto dentro al pendio/canalone iniziale della via. Oggi, con buona copertura nevosa dura anche in basso, l'avvicinamento è stato molto spedito e agevole.
Per scendere, noi abbiamo prima seguito la bella e panoramica cresta nordest fino in cima alla Tambura, dalla quale siamo poi scesi lungo la cresta Sud raggiungendo il Passo Tambura; quindi lungo la via Vandelli (lato garfagnino) e poi per il noioso sentiero 147 siamo rientrati a Campocatino. Volendo dall'antecima si potrebbe scendere subito sulla Carcaraia, raggiungendo la rotabile dell'Acqua Bianca e poi Campocatino con lunghi km di strade asfaltate (oppure, ma in inverno non è agevole, cercare di tornare a Campocatina per il sent. 177 del Passo Tombaccia).
Per chiudere, devo fare i complimenti a Matteo che era alla prima esperienza su certi terreni, ma poi è salito con disinvoltura.
- davec77
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Re: Antecima Nordest M. Tambura, parete Est
Un po' di foto... la bella giornata si prestava, e le Apuane con queste condizioni di innevamento sono stupende... quasi me ne stavo dimenticando
Cartolina della Roccandagia da Campocatino, all'alba
La piana di Campocatino innevata:
Compare ben presto la nostra meta.
Monte Sella e Alto di Sella:
L'imbuto terminale della via, visto dal basso:
Matteo impegnato nella metà più ripida della via.
L'ingresso dell'imbuto terminale:
Il passaggio d'uscita. Io sono passato più o meno a centro foto, ma volendo, a destra è ancora più facile.
Matteo sta per sbucare fuori.
La Roccandagia.
Ora non ci rimane che questo tratto di facile cresta.
Cavallo e Pisanino, apparentemente anch'essi in ottime condizioni.
Il Canale S.Viano, visto lungo il percorso di rientro.
Cartolina della Roccandagia da Campocatino, all'alba
La piana di Campocatino innevata:
Compare ben presto la nostra meta.
Monte Sella e Alto di Sella:
L'imbuto terminale della via, visto dal basso:
Matteo impegnato nella metà più ripida della via.
L'ingresso dell'imbuto terminale:
Il passaggio d'uscita. Io sono passato più o meno a centro foto, ma volendo, a destra è ancora più facile.
Matteo sta per sbucare fuori.
La Roccandagia.
Ora non ci rimane che questo tratto di facile cresta.
Cavallo e Pisanino, apparentemente anch'essi in ottime condizioni.
Il Canale S.Viano, visto lungo il percorso di rientro.
Re: Antecima Nordest M. Tambura, parete Est
Questa volta le neve non mancava!! Complimenti bella salita come sempre!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Antecima Nordest M. Tambura, parete Est
Per le pendenze cha hai descritto AD+ mi sembra fin poco...
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Antecima Nordest M. Tambura, parete Est
Sulla difficoltà complessiva delle invernali, è sempre difficile dare una valutazione precisa, perché la sua variabilità in funzione delle condizioni è grandissima...
Comunque lo scivolo della Bagola Bianca è circa AD e la cresta della Mirandola d'inverno è data AD+/D, e qui come difficoltà e lunghezza siamo da quelle parti... rispetto al Pisanino però, il fatto di avere una discesa dalla vetta molto semplice, dovrebbe far abbassare un pochino l'impegno.
Comunque mi ripeto, giornata strepitosa, io quasi non me ne ricordavo più da tanto tempo era passato dall'ultima volta così, ma le Apuane in queste condizioni sono semplicemente stupende. Nulla da invidiare alle Grigne o alle Liguri.
Peccato che ci sia così poca frequentazione ad eccezione dei soliti percorsi stranoti (via normale della Pania etc.).
Sabato le uniche persone che abbiamo incontrato (in cima alla Tambura) sono state un gruppetto di scialpinisti... e non era neppure neve da sci...
Il canale sudovest alla Tambura, solo per fare un esempio, sabato visto dall'alto sembrava in perfette condizioni, ed è un percorso di soddisfazione e non difficile, in ambiente panoramico e selvaggio... ma ci va pochissima gente ogni inverno...
Comunque lo scivolo della Bagola Bianca è circa AD e la cresta della Mirandola d'inverno è data AD+/D, e qui come difficoltà e lunghezza siamo da quelle parti... rispetto al Pisanino però, il fatto di avere una discesa dalla vetta molto semplice, dovrebbe far abbassare un pochino l'impegno.
Comunque mi ripeto, giornata strepitosa, io quasi non me ne ricordavo più da tanto tempo era passato dall'ultima volta così, ma le Apuane in queste condizioni sono semplicemente stupende. Nulla da invidiare alle Grigne o alle Liguri.
Peccato che ci sia così poca frequentazione ad eccezione dei soliti percorsi stranoti (via normale della Pania etc.).
Sabato le uniche persone che abbiamo incontrato (in cima alla Tambura) sono state un gruppetto di scialpinisti... e non era neppure neve da sci...
Il canale sudovest alla Tambura, solo per fare un esempio, sabato visto dall'alto sembrava in perfette condizioni, ed è un percorso di soddisfazione e non difficile, in ambiente panoramico e selvaggio... ma ci va pochissima gente ogni inverno...
Re: Antecima Nordest M. Tambura, parete Est
vai vai, lascia perdè, è bene che la gente vada al mare!!!
bel giro davvero!!!! bella salita di gran soddisfazione!!! e grazie x la pazienza!!!
bel giro davvero!!!! bella salita di gran soddisfazione!!! e grazie x la pazienza!!!
"Il più grande alpinista al mondo è colui che si diverte di più." (A. Lowe)
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Re: Antecima Nordest M. Tambura, parete Est
Matteo646 wrote:vai vai, lascia perdè, è bene che la gente vada al mare!!!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Antecima Nordest M. Tambura, parete Est
Che belli Roccandagia e Campocatino!!
Complimenti per la bella salita
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solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Antecima Nordest M. Tambura, parete Est
che belle le Apuane innevate
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
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Re: Antecima Nordest M. Tambura, parete Est
vai vai, lascia perdè, è bene che la gente vada al mare!!!
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- davec77
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Re: Antecima Nordest M. Tambura, parete Est
abby741 wrote:vai vai, lascia perdè, è bene che la gente vada al mare!!!
- Pazzaura
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Re: Antecima Nordest M. Tambura, parete Est
Aspetto Una tua presentazione nella sezione apposita... altrimenti rimuovo post ed utente. Grazie..abby741 wrote:vai vai, lascia perdè, è bene che la gente vada al mare!!!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota