Pizzo d'Uccello
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- Marco_Bibi
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Re: Pizzo d'Uccello
Applausi per loro!
Che vione per noi comuni mortali. E che avventura che vi siete regalati!
è stato davvero un peccato non poter esser dei vostri, bivaccare sulla cengia lontani da tutto...
Vabbè il Pizzo resta lì (sempre che a furia di disgaggiare salendo non lo consumiate ).
Magari se c'ero anche io si usciva in vetta all'imbrunire invece che al tramonto ma, in fondo, credo che anche così sia stato davvero bello per voi.
Che vione per noi comuni mortali. E che avventura che vi siete regalati!
è stato davvero un peccato non poter esser dei vostri, bivaccare sulla cengia lontani da tutto...
Vabbè il Pizzo resta lì (sempre che a furia di disgaggiare salendo non lo consumiate ).
Magari se c'ero anche io si usciva in vetta all'imbrunire invece che al tramonto ma, in fondo, credo che anche così sia stato davvero bello per voi.
"Chiamatemi Ismaele..."
- Marco_Bibi
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Re: Pizzo d'Uccello
Marco_Bibi wrote:ULE docet.Ho riconosciuto volti noti...
Bravi!
Ji ta kyo ei
Amicizia e mutua prosperità
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- amadablam
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Re: Pizzo d'uccello non avrai il mio scalpo
..questa mi manca ... a voiSTEO wrote:...come per il diedro rosso anche qui lo scalpo ce lo siamo salvato.
Ciao Marco_Bibi, ecco alcune foto dell'impresa sulla OPPIO-COLNAGHI della cordata BRADIPI composta da Rello l'avvocato, Ugo il crucco e io, mancavi tu, e per questo il nome della cordata è diventato anche il segno della sua andatura! : )
Abbiamo fatto il programmato bivacco alla cengia di lotta continua, e siamo usciti il giorno dopo in crisi mistica, per la sete e la stanchezza.
Qualcuno a tolto la croce di vetta...!
Note sulla salita: SFIBRANTE! mi sono tolto la voglia di vie in camini per un anno! e poi la roccia nella seconda parte della via fa schifo. Il mio elmetto ne avrebbe da raccontare! : )
l'ho sempre inseguita poi per una palla o l'altra......
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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- davec77
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Re: Pizzo d'Uccello
Anch'io la inseguo da un po' di anni... poi quando arriva il momento propizio (allenamento ok, tempo stabile e caldo) per sfighe varie non riesco mai ad andareamadablam wrote: ..questa mi manca ... a voi
l'ho sempre inseguita poi per una palla o l'altra......
Spero proprio che quest'anno sia quello buono...
(per noi apuani fra l'altro è la classica più classica che ci sia, e che non può certo mancare dal curriculum )
- amadablam
- Sherpani di Quotazero
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Re: Pizzo d'Uccello
..caro amico Davec77, sapessi quante ne ho nel "gargarozzo" , tentate.., ...a volte le montagne ci fano fare proprio delle "bischerate" ..ovviadavec77 wrote:Anch'io la inseguo da un po' di anni... poi quando arriva il momento propizio (allenamento ok, tempo stabile e caldo) per sfighe varie non riesco mai ad andareamadablam wrote: ..questa mi manca ... a voi
l'ho sempre inseguita poi per una palla o l'altra......
Spero proprio che quest'anno sia quello buono...
(per noi apuani fra l'altro è la classica più classica che ci sia, e che non può certo mancare dal curriculum )
Namaste
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Re: Pizzo d'Uccello
Posto qui la gita ,non dovesse andare bene i mod la spostino pure dove pensano possa essere più adeguata
Domenica 28/5 io ,soundofsilence ,Gheroppa e Stefania siamo andati a fare il Pizzo d'Uccello partendo da Ugliancaldo.
Dal paesino ,all'altezza della chiesa ,abbiamo seguito la sterrata a destra con indicazione per la Cava del Cantonaccio.
Questa dopo continui saliscendi arriva in circa 4 km ad una sbarra ,superata la quale si perde inizialmente ancora un pò di quota per poi salire ripidamente fino alla Cava del Cantonaccio ,al termine della quale si entra nel bosco (finalmente visto che stavamo evaporando).
Dopo un pò di tornantini si arriva al margine del bosco dove ha inizio la placca rocciosa e la ferrata Tordini Galligani.
La via ferrata nel complesso non e' difficile ma presenta comunque alcuni passaggi un pò tecnici ed impegnativi dal punto di vista fisico. Nei tratti più ripidi o dove non vi erano appigli naturali sono state incise artificialmente alcune provvidenziali tacche dove poter fare leva.
Terminata la ferrata,con breve deviazione a destra ,si arriva a Foce Siggioli. Poco dopo questa, all'interno di un fresco boschetto, ci fermiamo per fare una doverosa pausa pranzo visto che si e' fatta una certa ora...
Dopo la pausa pranzo riprendiamo il cammino ed in breve approdiamo ad un bivio ,dove abbandoniamo il 181 ,che seguiremo invece al ritorno, per procedere dritti su un sentierino con tacca rossa. Questo e' da considerarsi un F quindi da non sottovalutare e da evitare con bagnato ,neve o ghiaccio. Il primo tratto e' piuttosto semplice e passa pochi metri sotto la cresta nel versante Est fra erba e bosco ,poi risale un pendio erboso allontanandosi momentaneamente dalla cresta per poi in breve ritornarci. Qui vi sono un paio di passaggi un pò esposti su cengietta rocciosa con però parecchi appigli ,poi si discende di qualche decina di metri e si raggiunge il punto più delicato ,ossia una cengietta inclinata molto esposta di qualche decina di metri inizialmente su roccia e poi su erba.
Superato questo breve ma pericoloso tratto si risale facilmente su comoda traccia fino al raggiungimento del Picco di Capradossa.
Fortunatamente le difficoltà finiscono e diventa un semplice sentierino fino all'incontro con la normale.
Pieghiamo quindi a destra seguendola ,percorrendo divertenti tratti su roccia (max II grado) fino alla vetta.
Pausa rifocillatoria non molto lunga visto che e' piuttosto tardi e ridiscendiamo raggiungendo il Giovetto.
Da qui pieghiamo a sinistra sul 181 verso Foce Siggioli superando un paio di tratti attrezzati con cavo metallico.
Tornati a Foce Siggioli procediamo dritti sempre sul 181 risalendo la ripida e esile Cresta di Capradossa ,terminata la quale ci addentriamo in un fitto bosco.
Raggiunto Poggio Baldozzana proseguiamo dritti ancora per circa duecento metri per poi piegare a destra per prati prima e bosco poi fino a sbucare su asfalto in corrispondenza di una cappelletta.
Da qui procediamo a sinistra su asfalto fino a Ugliancaldo concludedo così l'anello.
In conclusione e' stata una bellissima gita ,completa ,adrenalinica ,panoramica e con un unico neo...un caldo atroce sulla marmifera....
Qui come al solito la descrizione della gita con traccia gps: http://www.finoincima.altervista.org/Pi ... ccello.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Qui l'album completo: https://photos.google.com/share/AF1QipN ... FVZFdfWk1R" onclick="window.open(this.href);return false;
Domenica 28/5 io ,soundofsilence ,Gheroppa e Stefania siamo andati a fare il Pizzo d'Uccello partendo da Ugliancaldo.
Dal paesino ,all'altezza della chiesa ,abbiamo seguito la sterrata a destra con indicazione per la Cava del Cantonaccio.
Questa dopo continui saliscendi arriva in circa 4 km ad una sbarra ,superata la quale si perde inizialmente ancora un pò di quota per poi salire ripidamente fino alla Cava del Cantonaccio ,al termine della quale si entra nel bosco (finalmente visto che stavamo evaporando).
Dopo un pò di tornantini si arriva al margine del bosco dove ha inizio la placca rocciosa e la ferrata Tordini Galligani.
La via ferrata nel complesso non e' difficile ma presenta comunque alcuni passaggi un pò tecnici ed impegnativi dal punto di vista fisico. Nei tratti più ripidi o dove non vi erano appigli naturali sono state incise artificialmente alcune provvidenziali tacche dove poter fare leva.
Terminata la ferrata,con breve deviazione a destra ,si arriva a Foce Siggioli. Poco dopo questa, all'interno di un fresco boschetto, ci fermiamo per fare una doverosa pausa pranzo visto che si e' fatta una certa ora...
Dopo la pausa pranzo riprendiamo il cammino ed in breve approdiamo ad un bivio ,dove abbandoniamo il 181 ,che seguiremo invece al ritorno, per procedere dritti su un sentierino con tacca rossa. Questo e' da considerarsi un F quindi da non sottovalutare e da evitare con bagnato ,neve o ghiaccio. Il primo tratto e' piuttosto semplice e passa pochi metri sotto la cresta nel versante Est fra erba e bosco ,poi risale un pendio erboso allontanandosi momentaneamente dalla cresta per poi in breve ritornarci. Qui vi sono un paio di passaggi un pò esposti su cengietta rocciosa con però parecchi appigli ,poi si discende di qualche decina di metri e si raggiunge il punto più delicato ,ossia una cengietta inclinata molto esposta di qualche decina di metri inizialmente su roccia e poi su erba.
Superato questo breve ma pericoloso tratto si risale facilmente su comoda traccia fino al raggiungimento del Picco di Capradossa.
Fortunatamente le difficoltà finiscono e diventa un semplice sentierino fino all'incontro con la normale.
Pieghiamo quindi a destra seguendola ,percorrendo divertenti tratti su roccia (max II grado) fino alla vetta.
Pausa rifocillatoria non molto lunga visto che e' piuttosto tardi e ridiscendiamo raggiungendo il Giovetto.
Da qui pieghiamo a sinistra sul 181 verso Foce Siggioli superando un paio di tratti attrezzati con cavo metallico.
Tornati a Foce Siggioli procediamo dritti sempre sul 181 risalendo la ripida e esile Cresta di Capradossa ,terminata la quale ci addentriamo in un fitto bosco.
Raggiunto Poggio Baldozzana proseguiamo dritti ancora per circa duecento metri per poi piegare a destra per prati prima e bosco poi fino a sbucare su asfalto in corrispondenza di una cappelletta.
Da qui procediamo a sinistra su asfalto fino a Ugliancaldo concludedo così l'anello.
In conclusione e' stata una bellissima gita ,completa ,adrenalinica ,panoramica e con un unico neo...un caldo atroce sulla marmifera....
Qui come al solito la descrizione della gita con traccia gps: http://www.finoincima.altervista.org/Pi ... ccello.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Qui l'album completo: https://photos.google.com/share/AF1QipN ... FVZFdfWk1R" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Pizzo d'Uccello
Grandissimi !!! Giro spettacolare .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]