Punta Carina 1670 m

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Alec
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Punta Carina 1670 m

Post by Alec »

Per questo week-end la scinty ed io avevamo in programma di dormire al Rifugio Aronte (presso il Passo della Focolaccia) per salire la Punta Carina e la Tambura il sabato, e il Pisanino la domenica.

Venerdì sera dopo la serata a Sestri dò un'occhiata al meteo e pare ottimo per sabato e discreto per domenica: si va 8)

Partiamo tardi da Genova, durante il viaggio rivelo alla scinty che per domenica sono previsti temporali e lei decide di tornare a Genova a dormire :lol: , quindi ci dirigiamo a Gorfigliano da dove parte la marmifera per la Focolaccia. In meno di due ore raggiungiamo l'Aronte. Il tempo è pessimo e freddo, per la gioia della scinty :lol: che continua a ripetermi "te l'avevo detto :evil: ". Prendo in mano la situazione, ci imbraghiamo e prepariamo e....comincia a piovigginare mentre mi accingo a salire il primo tiro. Aspettiamo qualche minuto (durante i quali la scinty gufava) e smette. Per non sentire la scinty prendo e parto, ma dopo pochi metri mi fermo sotto una strozzatura bagnata dall'aspetto poco invitante. La supero incastrandomi dentro, poi poco sopra occorre superare un risalto tenendosi a sinistra: si sbuca quindi al colletto tra Punta Carina e Punta Graziosa, luogo molto solare dove tra l'altro ricomincia a gocciolare, e la scinty mi rivolge parole non riportabili causa asterischi.

Dal colletto si sale una paretina luvega piegando verso destra (piantato un buon chiodo), poi si deve affrontare un passaggino sullo spigolo non banale, molto esposto; poco sopra si trova una sosta su un terrazzino, poco sotto la vetta che si raggiunge con un ultimo tiro con partenza in strapiombo braccioso, seguito da una bellissima placca compatta di ottima roccia. La vetta è piccola ed aerea, con un enorme anello di ferro dove ci si assicura con piacere :lol:

In discesa si effettua una prima doppia fino al terrazzino, da cui ci si cala fino al colletto. Con una terza doppia ci si cala nel camino già percorso in salita, un po' scomodamente a causa delle strozzature (occhio alle ginocchia).

In definitiva bella salita su ottima roccia, purtroppo ieri a tratti bagnata (addirittura il camino pullulava di lumachine :lol: ). La relazione sulla guida CAI-TCI parla di III grado: in queste ultime uscite ho imparato che i gradi apuanici non sono per niente regalati, forse siamo noi occidentalisti che siamo abituati troppo bene. Io sono una pippa ad arrampicare, ma da noi una salita così sarebbe tranquillamente data IV (vedi per esempio via normale ai Bricchi Neri, da me percorsa con mio padre lo scorso anno, che è valutata IV e mi è sembrata paragonabile come difficoltà).

Mi sento di fare moltissimi complimenti alla scinty: nonostante le premesse non incoraggianti, è rimasta calma per tutta la salita, si è comportata molto bene anche nei passaggi un po' più ostici, ha levato il mio chiodo senza problemi :shock: (lo davo già per perso), e pur essendo alle prime esperienze in corda doppia è scesa senza patemi =D> (parafrasi del testo: praticamente è fregata, dovrà seguirmi in altre imprese alpine :twisted: :lol: ).
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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scinty
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Post by scinty »

... Il tempo "molto buono" promesso da alec :evil: si è rivelato un cielo completamente coperto, aria fresca e umida con episodi di pioggerellina all'inizio e durante la salita... ho cercato di far desistere il granitico alla base della Punta Carina pestando i piedi, ma lui ha tenuto fede al suo soprannome ed è partito!
Io tremavo e battevo i denti tanto che sembravo una vecchia macchina da scrivere (ci mancava solo il "tin!" finale...) ma ho dovuto seguirlo senza alcuna convinzione! :?

A parte le varie imprecazioni (in particolare quando al colletto, che poi è una stretta forcella rocciosa, ha ricominciato a piovigginare), sono riuscita a salire bene poichè la roccia è davvero buona e molto ben ammanigliata (come piace a me! :D 8) :lol: ). Alec ha omesso che in due o tre punti, a causa dell'esposizione su passaggi un po' più impegnativi, mi sono fatta issare come un sacco di patate!!! :roll:

Giunta sul terrazzino non avevo la minima intenzione di arrivare in vetta ma in fin dei conti mancava talmente poco che mi sono decisa. La vetta viene descritta molto esigua (come infatti è) ma ci si sta anche in due. C'è una lama che funge da seggiolino... L'anello di cui parla alec sta proprio ai tuoi piedi, per questo ho avuto molto timore di iniziare la prima calata, dovevo scendere un metro fino a rimanere appesa alla corda... :shock: ma alla fine ho vinto anche quello.

Col senno di poi posso dire che è stata una bella salita, certo che se avessimo rimandato il tutto magari avremmo goduto di una bella giornata di sole con il fine settimana completo come da programma. Però è stata una bella soddisfazione anche perchè la via, non molto frequentata, non è spittata (solo un vecchio spit sulla placca finale che stona parecchio) e regala sicuramente più emozioni... abbiamo trovato del vecchio materiale comunque in buono stato...

Peccato che quel posto, davvero molto bello, sia proprio a fianco alle cave... oltre alla devastazione che vedi ti tocca ascoltare il rumore delle ruspe tutto il tempo...

La Tambura ogni tanto compariva tra le nuvole.. grossi nuvoloni bianchi arrivavano da valle e coprivano tutto... quando siamo scesi era troppo tardi e il tempo non invitava a salire perciò siamo tornati all'auto!

Foto poche... chissà come mai... :twisted: .. Eccole:

Il Rifugio Aronte in una ridente giornata di sole :twisted:
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Coda del Cavallo, Punta Sicilia, Punta Ferro, Punta Carina e Cresta Botto
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Le cave di marmo della Focolaccia
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La via normale da noi percorsa. Il nome della guglia fu dato per ricordare Caterina (Carina) Chighizola Figari, alpinista genovese (Dorylis avrà qualcosa da aggiungere :wink: )
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Sarme
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Post by Sarme »

Bravi Bravi Bravi.
Mica una gitarella pizza e fichi... 8)
Complimenti ad entrambi :P
Chi sale sulle montagne cerca un punto di vista diverso del mondo che è abituato a vedere tutti i giorni.

roberto_sarmenti@hotmail.com
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bade
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Post by bade »

=D> =D> =D> =D>

Brava scinty :!: :!: :D


...e un bravo anche ad alec.. :wink:
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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

Grandi!! :D

ottima e non facile salita!!
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klint
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Post by klint »

cero, se la giornata non fosse stata cosi grigia,e umida.....complimenti per la salita, bravi..
e vabbene,vabbene così
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delorenzi
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Post by delorenzi »

Bel giro, posti a me sconosciuti :oops:

Bravi :wink:
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scinty
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Post by scinty »

Grazie a tutti, sono posti molto belli, forse stasera mi torna il pc e potrò finalmente mettere il racconto di un'altra gita in Apuane fatta oramai un mese fa!!

In autunno si potrebbe pensare a una gita quotazerina! :wink:
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gecko
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Post by gecko »

Bravi complimenti! In effetti ho notato che i gradi man mano che ci si sposta verso l'Est diventano più severi!!!! :shock:
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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Post by paolo59 »

E bravi! Il granitico ti sta contagiando! :wink:
Paolo

Il silenzio è il grido più forte.
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scinty
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Post by scinty »

paolo59 wrote:E bravi! Il granitico ti sta contagiando! :wink:
Spero anch'io di contagiare con le mie divagazioni bucoliche... :roll:
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ENZO67
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Post by ENZO67 »

Bravi, complimenti a Scinty !!!!! =D>
Ora dovrai seguire il granitico in tutte le sue svariate avventure :P
Le vette sono alte ma non irraggiungibili
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Claudietta
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Post by Claudietta »

Complimenti ad entrambi, ma in particolare a Scinty!! =D> =D>
Sei stata molto coraggiosa vista la situazione meteorologica...brava davvero...
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scinty
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Post by scinty »

Claudietta wrote: Complimenti ad entrambi, ma in particolare a Scinty!! =D> =D>
Grazie! :D
Claudietta wrote:Sei stata molto coraggiosa vista la situazione meteorologica...brava davvero...
:roll: beh, insomma.... :lol:
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Claudietta
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Post by Claudietta »

Beh si, con il tempo brutto di solito ci si scoraggia un pò a fare certe gite...tu, tolto un po di timore iniziale, non ti sei scoraggiata più di tanto e ti sei goduta la salita arrivando in vetta. :D
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scinty
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Post by scinty »

Claudietta wrote:non ti sei scoraggiata più di tanto e ti sei goduta la salita arrivando in vetta. :D
Chiedilo ad alec :twisted: :twisted: :twisted:

Solo dopo sono riuscita a dire "bella salita" :lol:

Vediamo se quando arriva avrà da dire qualcosa a sua discolpa :twisted:
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Alec
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Post by Alec »

ENZO67 wrote:Ora dovrai seguire il granitico in tutte le sue svariate avventure :P
:mrgreen:
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Alec
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Post by Alec »

scinty wrote:
Claudietta wrote:non ti sei scoraggiata più di tanto e ti sei goduta la salita arrivando in vetta. :D
Chiedilo ad alec :twisted: :twisted: :twisted:

Solo dopo sono riuscita a dire "bella salita" :lol:

Vediamo se quando arriva avrà da dire qualcosa a sua discolpa :twisted:
Sei stata veramente brava :wink:
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

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davec77
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Re: Punta Carina 1670 m

Post by davec77 »

Domenica mattina, partiti dalla solita galleria sulla marmifera dell'Acqua Bianca, abbiamo fatto un giro sulla Punta Carina, dove colpevolmente non ero mai stato (a giugno avevamo salito la Graziosa per una bella via sullo spigolo sud-ovest, ma avevamo rinunciato a salire la Carina al pomeriggio causa tempo in forte peggioramento).

La breve ma verticale parete nord è all'ombra ed è molto fresca anche in giornate calde come oggi. Su di essa ci sono numerosi itinerari di salita, attrezzati perlopiù a chiodi classici e qualche vecchio spit dell'8 qua e là.

Uno di questi itinerari, che con 1 tiro di circa 25 m sale diritto verso un evidente ampio terrazzo dello spigolo nord-est, è stato recentemente riattrezzato con grossi fix ravvicinati e luccicanti (chiodi e vecchi spit preesistenti sono ancora lì). Le difficoltà sono abbastanza abbordabili, sul 5a/b (io l'ho provato in moulinette successivamente al ritorno dalla vetta).

Un altro itinerario sale invece lungo lo spigolo nord-est, ma attaccando sul lato nord con un tratto iniziale tecnico e strapiombante di una decina di m, attrezzato con 3 chiodi molto vecchi. Lo abbiamo tentato ma ci è sembrato un po' troppo duro per le nostre scarse capacità (la guida CAI-TCI lo dà V+ classico ma ci è sembrato anche un po' più duro: VI-? VI?) anche rispetto alla chiodatura poco affidabile e non facile da integrare.

Ci siamo allora spostati più a destra: poco a sinistra della via con i fix nuovi c'è un settore di parete più facile e appoggiato, con erba affiorante, che più in alto si verticalizza e presenta una bella fessura che porta fin sullo spigolo. Qui sono salito io, dapprima facilmente (III poi IV, rinvii da allungare su vecchi chiodi a destra, appartenenti all'altra via) e poi con maggiore impegno dall'inizio della fessura. Mi ci è voluto un po' per averne ragione, la fessura è lunga pochi metri ma il passo iniziale è impegnativo, sul V/V+. Si protegge con un friend medio all'inizio, poi se ne può mettere un altro alla fine del passaggio. Io non lo avevo ma avrebbe fatto comodo un friend grande (Camalot n. 5?) in un punto dove la fessura si allarga.
Arrivati sullo spigolo si giunge al terrazzo succitato con un passaggino di IV di roccia molto bella e appigliata, e si fa sosta su un vecchio anellone cementato (sosta in comune con la via a fix). Tiro da 30 m.
Da qui si seguono ancora i fix nuovi (ce ne sono ancora 3) e, aggirando uno spuntone sulla destra, si arriva subito a un altro terrazzo dove si incontra la via normale (due soste, una a chiodi e una a spit). Qui i fix nuovi terminano. Rinviando una sosta, si può proseguire sulla via normale, con un passo iniziale ben appigliato ma strapiombante (IV/IV+) e poi più facilmente fino alla vetta (ancora 1 vecchio spit) su roccia bellissima e difficoltà sul III, massimo III+.
Sulla vetta aguzza (ci si sta seduti in 2-3 persone al massimo) il panorama è suggestivo. Per calarsi c'è un grosso anellone cementato: conviene scendere direttamente lungo la parete nord, con una doppia da 50 m (in parte nel vuoto) si torna a terra.
Durante la calata si puuò anche osservare il percorso di un'altra via che sale direttamente in vetta da nord: la parte alta sembra decisamente strapiombante e impegnativa (sicuramente non sotto il VI in libera), attrezzata con diversi vecchi chiodi, ma non proprio rassicuranti...

Nel pomeriggio abbiamo poi salito la via sportiva "Lovable" sul versante nord-est del Cavallo (io l'avevo già fatta in passato). Bella arrampicata su roccia ottima, solo molto breve, con due tiri facili sul 5a e uno molto bello e continuo, più impegnativo, che valuterei sul 5c con passi di 6a.

Se il socio mi fa avere delle foto poi le posto. :feliceModerato:
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