Roccandagia - canale di S. Viano
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Roccandagia - canale di S. Viano
Con Giulio e Paola ci diamo appuntamento a Bolzaneto alle 4 della mattina di Sabato, il canale di S. Viano è esposto a sud e sarebbe bene attaccarlo nella prima mattina.
Partiamo dunque per Campocatino tutti a bordo della mia mitica panda, che benchè abbia un problema a settimana alla fine fa sempre il suo sporco lavoro
Da Campocatino la Roccandagia si presente con una parete di roccia che ti sembra di essere a Courmayeur
Seguiamo il sentiero ma per poco, tagliamo nel bosco passando sotto le formazioni rocciose ed incrociamo il conoide basale del canale. Ci imbraghiamo, calziamo i ramponi e si parte! La neve non era delle migliori, ad uno strato molto duro se ne sovrapponeva uno inconsistente di neve caduta da poco.
A tratti si sale bene, in altri si sprofonda, bisogna zigzagare per cercare la neve migliore, ci diamo spesso il cambio in testa perchè quando ci si impantana si perdono molte energie. Il canale non è molto ripido, è sui 40° e solo nell'ultimo tratto raggiunge i 45° o qualcosina di più.
il capo cordata
arriviamo il colletto e saliamo verso sinistra per neve e roccette affioranti.
Ora inizia il tratto più delicato, la cresta è affilata e la neve è sempre inconsistente, decidiamo di legarci e di procedere a tiri: ci leghiamo perchè dopo non è più possibile e quindi meglio farlo nel punto più comodo, procediamo a tiri perchè da dove siamo è difficile valutare le difficoltà che si potrebbero presentare.
in alcuni punti non si può andare sulla cresta ma bisogna scegliere un versante e con quel tipo di neve bisogna stare sempre concentrati.
Siamo in vetta, per la foto di gruppo non c'è spazio, abbiamo solo lo spazio per i piedi. Sulla cresta il vento soffia ed il freddo si fa sentire, i guanti rimangono incollati ai moschettoni e le ghiere si bloccano. Ora dobbiamo proseguire sempre in direzione sud-ovest e scendere al primo colletto che ci possa permettere di scendere sul versante ovest.
Arriviamo al colletto tra la Roccandagia e la Tambura e scendiamo sul versante ovest per un pendio sui 40/45° faccia a monte (sempre per via del tipo di neve). Ora possiamo slegarci, mangiare un boccone e pensare alla via del ritorno.
Un'ultimo sguardo alla via di discesa:
e si riparte
La via di rientro è stata un po' una piccola avventura, dovevamo seguire il sentiero n°177, ma dopo averlo preso, perso e ripreso, nel bosco perdiamo di nuovo i segni (molto probabilmente il sentiero saliva bruscamente e se non c'è un segno nel punto giusto...). Pensando di essere alti come quota iniziamo a scendere e arriviamo così alle cave Campaccio, per fortuna in nostro soccorso arriva un folto gruppo di scialpinisti fiorentini che scendeva dalla Tambura, gentilmente ci hanno dato uno strappo con le loro macchine evitandoci qualche chilometro di strada e portandoci a Campocatino.
Tirando le somme è stata una giornata grandiosa, sulla cresta di neve sembrava di essere in alta quota, le nuvole sono arrivate solo quando non ci siamo slegati. Quest'ascensione è stata una tra le più belle che abbia mai fatto (anche se non è che vado in montagna da tanto).
Un grazie di cuore ai miei compagni di cordata. Grazie Giulio e grazie Paola!
Partiamo dunque per Campocatino tutti a bordo della mia mitica panda, che benchè abbia un problema a settimana alla fine fa sempre il suo sporco lavoro
Da Campocatino la Roccandagia si presente con una parete di roccia che ti sembra di essere a Courmayeur
Seguiamo il sentiero ma per poco, tagliamo nel bosco passando sotto le formazioni rocciose ed incrociamo il conoide basale del canale. Ci imbraghiamo, calziamo i ramponi e si parte! La neve non era delle migliori, ad uno strato molto duro se ne sovrapponeva uno inconsistente di neve caduta da poco.
A tratti si sale bene, in altri si sprofonda, bisogna zigzagare per cercare la neve migliore, ci diamo spesso il cambio in testa perchè quando ci si impantana si perdono molte energie. Il canale non è molto ripido, è sui 40° e solo nell'ultimo tratto raggiunge i 45° o qualcosina di più.
il capo cordata
arriviamo il colletto e saliamo verso sinistra per neve e roccette affioranti.
Ora inizia il tratto più delicato, la cresta è affilata e la neve è sempre inconsistente, decidiamo di legarci e di procedere a tiri: ci leghiamo perchè dopo non è più possibile e quindi meglio farlo nel punto più comodo, procediamo a tiri perchè da dove siamo è difficile valutare le difficoltà che si potrebbero presentare.
in alcuni punti non si può andare sulla cresta ma bisogna scegliere un versante e con quel tipo di neve bisogna stare sempre concentrati.
Siamo in vetta, per la foto di gruppo non c'è spazio, abbiamo solo lo spazio per i piedi. Sulla cresta il vento soffia ed il freddo si fa sentire, i guanti rimangono incollati ai moschettoni e le ghiere si bloccano. Ora dobbiamo proseguire sempre in direzione sud-ovest e scendere al primo colletto che ci possa permettere di scendere sul versante ovest.
Arriviamo al colletto tra la Roccandagia e la Tambura e scendiamo sul versante ovest per un pendio sui 40/45° faccia a monte (sempre per via del tipo di neve). Ora possiamo slegarci, mangiare un boccone e pensare alla via del ritorno.
Un'ultimo sguardo alla via di discesa:
e si riparte
La via di rientro è stata un po' una piccola avventura, dovevamo seguire il sentiero n°177, ma dopo averlo preso, perso e ripreso, nel bosco perdiamo di nuovo i segni (molto probabilmente il sentiero saliva bruscamente e se non c'è un segno nel punto giusto...). Pensando di essere alti come quota iniziamo a scendere e arriviamo così alle cave Campaccio, per fortuna in nostro soccorso arriva un folto gruppo di scialpinisti fiorentini che scendeva dalla Tambura, gentilmente ci hanno dato uno strappo con le loro macchine evitandoci qualche chilometro di strada e portandoci a Campocatino.
Tirando le somme è stata una giornata grandiosa, sulla cresta di neve sembrava di essere in alta quota, le nuvole sono arrivate solo quando non ci siamo slegati. Quest'ascensione è stata una tra le più belle che abbia mai fatto (anche se non è che vado in montagna da tanto).
Un grazie di cuore ai miei compagni di cordata. Grazie Giulio e grazie Paola!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Bravissimi e bellissime foto! Il posto mi esalta ma è decisamente troppo affilato per me! E con la neve non vado d'accordo...
Spero però di poterci andare senza neve
Spero però di poterci andare senza neve
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Che spettacolo... gran gita!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Bel passaggio!!!!
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Ringrazio tutti, a nome della cordata, per i complimenti ricevuti!
Senza neve penso che sia EE anche se rimane comunque un po' esposto.scinty wrote:Bravissimi e bellissime foto! Il posto mi esalta ma è decisamente troppo affilato per me! E con la neve non vado d'accordo...
Spero però di poterci andare senza neve
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Ago wrote:
Bel passaggio!!!!
si veramente, peccato l'orizzonte un po' storto
Scherzi a parte complimenti sembra una bella gita già di discreto impegno
Re: Roccandagia - canale di S. Viano
che ambiente spettacolare, complimenti
Re: Roccandagia - canale di S. Viano
complimenti
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
pensavo di comprarmi l'iphone giusto per aver una "bolla" nei casi di necessitàAndreaC wrote:peccato l'orizzonte un po' storto
è valutata PD, con la neve che abbiamo trovato direi che ci sta tutto (mi rifaccio a quanto detto da Giulio che ha molta più esperienza di me)AndreaC wrote:Scherzi a parte complimenti sembra una bella gita già di discreto impegno
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Grandissimi tutti e tre, bellissima uscita
E' uno dei miei progetti in apuane.
Dal colletto alla vetta che distanza c'è? Alla fine conviene scendere per il percorso di salita?
E' uno dei miei progetti in apuane.
Dal colletto alla vetta che distanza c'è? Alla fine conviene scendere per il percorso di salita?
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Grazie, detto da te è un'onore!alec wrote:Grandissimi tutti e tre, bellissima uscita
Merita, soprattutto considerando che sei un amante dell'alpinismo classicoalec wrote:E' uno dei miei progetti in apuane.
Ci saranno un centinaio di metri. Nella parte finale del canale ci sono una decina di metri un po' più delicati dove affiorano pietre ed erba proprio dove la pendenza si fa massima (45° o poco più), anche il tratto immediatamente sopra al colletto è un po' un "ravanaio"; tutto questo ci ha fatto desistere dal scendere dalla via di salita e poi la "traversata" ha sempre il suo fascino.alec wrote:Dal colletto alla vetta che distanza c'è? Alla fine conviene scendere per il percorso di salita?
Se si tiene conto del fatto che seguire il sentiero n°177 non è così semplice (e se non sei fortunato come noi ti aspettano un po' di km di strada a piedi...) si può anche optare per scendere il canale, in questo caso quando sei alla fine dello stesso non puntare al colletto, ma cerca sulla sinistra il percorso migliore per arrivare alla cresta sommitale e per batterti un percorso più agevole per la discesa.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Sono senza parole!
Che giornata!
Se penso a quella volta che con tre amici siamo tornati indietro al colletto sotto la vetta....senza corda e tutto il resto, abbiamo fatto più che bene!
Che giornata!
Se penso a quella volta che con tre amici siamo tornati indietro al colletto sotto la vetta....senza corda e tutto il resto, abbiamo fatto più che bene!
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Grazie milleSub-Comandante wrote:Grazie, detto da te è un'onore!alec wrote:Grandissimi tutti e tre, bellissima uscita
Merita, soprattutto considerando che sei un amante dell'alpinismo classicoalec wrote:E' uno dei miei progetti in apuane.
Ci saranno un centinaio di metri. Nella parte finale del canale ci sono una decina di metri un po' più delicati dove affiorano pietre ed erba proprio dove la pendenza si fa massima (45° o poco più), anche il tratto immediatamente sopra al colletto è un po' un "ravanaio"; tutto questo ci ha fatto desistere dal scendere dalla via di salita e poi la "traversata" ha sempre il suo fascino.alec wrote:Dal colletto alla vetta che distanza c'è? Alla fine conviene scendere per il percorso di salita?
Se si tiene conto del fatto che seguire il sentiero n°177 non è così semplice (e se non sei fortunato come noi ti aspettano un po' di km di strada a piedi...) si può anche optare per scendere il canale, in questo caso quando sei alla fine dello stesso non puntare al colletto, ma cerca sulla sinistra il percorso migliore per arrivare alla cresta sommitale e per batterti un percorso più agevole per la discesa.
si la traversata è senz'altro più interessante...studierò un po' la bibliografia
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Caspita quanta neve e soprattutto fresca!!! La vetta ve la siete proprio guadagnata
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Complimenti
Che spettacolo!
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Bravi, bel giro con poche difficoltà, in ambiente davvero grandioso.
Il massimo sarebbe, arrivati alla Sella Roccandagia, prendere la splendida cresta Nordest della Tambura (i primi salti sono evitabili a destra) e salirla fino alla vetta. A quel punto si potrebbe anche scendere dal Passo Tambura verso Arnetola e rientrare a Campocatino con il 147.
Scendendo dalla Carcaraia bisogna tentare di "beccare" il Passo Tombaccia dove passa il 177, che comunque non è un percorso banale soprattutto d'inverno. Passare dalle cave Campaccio e dalla strada dell'Acqua Bianca è ben più lungo, ma facile.
Il massimo sarebbe, arrivati alla Sella Roccandagia, prendere la splendida cresta Nordest della Tambura (i primi salti sono evitabili a destra) e salirla fino alla vetta. A quel punto si potrebbe anche scendere dal Passo Tambura verso Arnetola e rientrare a Campocatino con il 147.
Scendendo dalla Carcaraia bisogna tentare di "beccare" il Passo Tombaccia dove passa il 177, che comunque non è un percorso banale soprattutto d'inverno. Passare dalle cave Campaccio e dalla strada dell'Acqua Bianca è ben più lungo, ma facile.
Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Bella salita, ma soprattutto, belle le foto del canale e della cresta
Spero di andarci pure io a breve
Spero di andarci pure io a breve
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
nel canale c'è tanta neve e le temperature si stanno tenendo basse, questo fine settimana potrebbe essere un buon momento per andarci!Colsub wrote:Bella salita, ma soprattutto, belle le foto del canale e della cresta
Spero di andarci pure io a breve
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Ciao Andre, ciao Giulio e ciao Paola, bellissima salita e foto grandiose. Una ventata d'aria fresca ai polmoni leggere il racconto di Andre e una gioia per gli occhi osservarne le foto. Condizioni spettacolari. Splendida vetta in invernale!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Grazieramingo wrote: Ciao Andre, ciao Giulio e ciao Paola, bellissima salita e foto grandiose. Una ventata d'aria fresca ai polmoni leggere il racconto di Andre e una gioia per gli occhi osservarne le foto. Condizioni spettacolari. Splendida vetta in invernale!
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Proprio una bella gita, la cresta soprattutto, dalle foto, non ha nulla da invidiare ad alcune "rinomate" creste alpine sulle quali la mia orma stampai
pace con l'alpe
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
oh mio capocordata, oh mio mentore, così mi onoripontefice wrote:Proprio una bella gita, la cresta soprattutto, dalle foto, non ha nulla da invidiare ad alcune "rinomate" creste alpine sulle quali la mia orma stampai
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Oggi anche il Ramingo ed io siamo saliti su questa splendida vetta , seguendo il percorso fatto da Sub-Comandante, Giulio e Paola (grazie per l'imbeccata ).
Siamo partiti alle 7 dal bel paese di Campocatino. Abbiamo seguito il sentiero per l'Eremo di San Viano (dove ero stato con la Scinty, posto che merita veramente) abbandonandolo al primo bivio per prendere a destra un sentiero che taglia a mezzacosta sotto la Roccandagia.
Arrivati sotto ad un conoide abbiamo calzato i ramponi e preso la picca, e lasciato il sentiero siamo saliti a destra. In realtà non era il conoide del canale di San Viano ma ce ne siamo accorti subito e abbiamo piegato a destra verso il canale giusto. Alternandoci alla battitura saliamo velocemente il canale, su neve ben rigelata nei primi due terzi, un poco più molle nell'ultimo tratto (questo versante è un vero forno).
Negli ultimi metri c'è un breve tratto scoperto, Ramingo l'ha aggirato a sinistra ma sentendolo imprecare io sono salito diretto.
Si giunge quindi alla selletta tra la Penna di Campocatino a destra e la quota massima della Roccandagia a sinistra. Siamo arrivati qui alle 9.30.
Ci leghiamo ed iniziamo il tratto più interessante della salita. Saliamo direttamente il primo breve risalto di misto, aggirabile a sinistra, e percorriamo tutta l'esilissima cresta. Il percorso è completamente da battere in neve farinosa a causa delle recenti nevicate. In alcuni punti la cresta è veramente strettissima, ci sta giusto un piede per volta e in certi casi manco quello e bisogna passare su uno dei due versanti.
Arrivati in cima alle 10.30 scendiamo sull'opposta cresta verso la Sella Roccandagia (posta tra Roccandagia e Tambura). La cresta è molto più larga di quella appena salita e la neve di molto migliore (compattata dal vento) permette una veloce discesa. Appena possibile ci buttiamo sui pendii di destra per scendere sulla Carcaraia. All'inizio la neve è morbida e scendiamo bene, poi troviamo un 150 metri di ripido pendio ghiacciato (entravano solo le punte dei ramponi) che obbliga ad una discesa faccia a monte abbastanza snervante.
Giunti finalmente nella conca sottostante ci sleghiamo e nuotando nella farina ci congiungiamo a delle tracce di scialpinisti che ci permettono una discesa più dignitosa fino alle cave sottostanti. Seguiamo la marmifera che si congiunge all'altra marmifera che porta alla Focolaccia, la seguiamo fino alla galleria e poi oltre fino al bivio per Gorfigliano e Campocatino. Ci aspettano quindi 2 km di strada asfaltata in salita che ci riporta a Campocatino e alla sospirata macchina, dove giungiamo alle 14.
Ci possiamo finalmente godere i nostri panini su una panchina, al cospetto della maestosa vetta appena salita
Grande giornata e bella salita, cresta assolutamente non banale e ambiente di prim'ordine come sempre in Apuane
Intesa sempre più consolidata col cognato
Il canale dal basso.
Verso il tratto scoperto.
L'uscita.
La cresta che ci aspetta.
Il primo risalto.
Il canale e il colletto d'uscita.
Quasi in vetta.
Ale in vetta
Il versante di discesa.
Tambura.
Pisanino.
Cavallo col canale Cambron salito due anni fa.
Pendio di discesa sulla Carcaraia.
Siamo partiti alle 7 dal bel paese di Campocatino. Abbiamo seguito il sentiero per l'Eremo di San Viano (dove ero stato con la Scinty, posto che merita veramente) abbandonandolo al primo bivio per prendere a destra un sentiero che taglia a mezzacosta sotto la Roccandagia.
Arrivati sotto ad un conoide abbiamo calzato i ramponi e preso la picca, e lasciato il sentiero siamo saliti a destra. In realtà non era il conoide del canale di San Viano ma ce ne siamo accorti subito e abbiamo piegato a destra verso il canale giusto. Alternandoci alla battitura saliamo velocemente il canale, su neve ben rigelata nei primi due terzi, un poco più molle nell'ultimo tratto (questo versante è un vero forno).
Negli ultimi metri c'è un breve tratto scoperto, Ramingo l'ha aggirato a sinistra ma sentendolo imprecare io sono salito diretto.
Si giunge quindi alla selletta tra la Penna di Campocatino a destra e la quota massima della Roccandagia a sinistra. Siamo arrivati qui alle 9.30.
Ci leghiamo ed iniziamo il tratto più interessante della salita. Saliamo direttamente il primo breve risalto di misto, aggirabile a sinistra, e percorriamo tutta l'esilissima cresta. Il percorso è completamente da battere in neve farinosa a causa delle recenti nevicate. In alcuni punti la cresta è veramente strettissima, ci sta giusto un piede per volta e in certi casi manco quello e bisogna passare su uno dei due versanti.
Arrivati in cima alle 10.30 scendiamo sull'opposta cresta verso la Sella Roccandagia (posta tra Roccandagia e Tambura). La cresta è molto più larga di quella appena salita e la neve di molto migliore (compattata dal vento) permette una veloce discesa. Appena possibile ci buttiamo sui pendii di destra per scendere sulla Carcaraia. All'inizio la neve è morbida e scendiamo bene, poi troviamo un 150 metri di ripido pendio ghiacciato (entravano solo le punte dei ramponi) che obbliga ad una discesa faccia a monte abbastanza snervante.
Giunti finalmente nella conca sottostante ci sleghiamo e nuotando nella farina ci congiungiamo a delle tracce di scialpinisti che ci permettono una discesa più dignitosa fino alle cave sottostanti. Seguiamo la marmifera che si congiunge all'altra marmifera che porta alla Focolaccia, la seguiamo fino alla galleria e poi oltre fino al bivio per Gorfigliano e Campocatino. Ci aspettano quindi 2 km di strada asfaltata in salita che ci riporta a Campocatino e alla sospirata macchina, dove giungiamo alle 14.
Ci possiamo finalmente godere i nostri panini su una panchina, al cospetto della maestosa vetta appena salita
Grande giornata e bella salita, cresta assolutamente non banale e ambiente di prim'ordine come sempre in Apuane
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Verso il tratto scoperto.
L'uscita.
La cresta che ci aspetta.
Il primo risalto.
Il canale e il colletto d'uscita.
Quasi in vetta.
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Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
alec wrote:... ma sentendolo imprecare io sono salito diretto.
alec wrote:... e percorriamo tutta l'esilissima cresta. Il percorso è completamente da battere in neve farinosa a causa delle recenti nevicate. In alcuni punti la cresta è veramente strettissima, ci sta giusto un piede per volta e in certi casi manco quello e bisogna passare su uno dei due versanti.
alec wrote:... poi troviamo un 150 metri di ripido pendio ghiacciato (entravano solo le punte dei ramponi) che obbliga ad una discesa faccia a monte abbastanza snervante.
Non vi fate mancare nulla!alec wrote:...e nuotando nella farina
Complimentialec wrote:Ci possiamo finalmente godere i nostri panini su una panchina, al cospetto della maestosa vetta appena salita
Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Grazie Ago
Le Apuane non deludono mai, sono montagne veramente particolari e bellissime nonostante la quota modesta.
Le Apuane non deludono mai, sono montagne veramente particolari e bellissime nonostante la quota modesta.
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Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
BRAVI Bellissime foto e, dalla descrizione, gita stupenda
Accidenti cosa mi sono perso…
Complimenti ! ! !
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Grazie Rik... ci sei mancato! Come stai?
Ascensione emozionante e divertente giornata, il meteo ci ha finalmente regalato un pò di bel tempo. Un racconto preciso e leggero quello di Alec che ben riassume la salita. E' stata una gran bella invernale, la cresta presentava alcuni passaggi delicati alternati ad altri di minor pensiero, per una cresta non banale comunque, che richiede ai salitori una costante attenzione a dove mettere i piedi. Panorama splendido sulle Apuane, stimolante salita con buone condizioni del canale e neve fresca in quota ne hanno raffinato il sapore alpinistico.
Ascensione emozionante e divertente giornata, il meteo ci ha finalmente regalato un pò di bel tempo. Un racconto preciso e leggero quello di Alec che ben riassume la salita. E' stata una gran bella invernale, la cresta presentava alcuni passaggi delicati alternati ad altri di minor pensiero, per una cresta non banale comunque, che richiede ai salitori una costante attenzione a dove mettere i piedi. Panorama splendido sulle Apuane, stimolante salita con buone condizioni del canale e neve fresca in quota ne hanno raffinato il sapore alpinistico.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Roccandagia - canale di S. Viano
E' accaduto che salendo il canale, poco prima dell'uscita, sprofondassi oltre le ginocchia in un buco. Sotto la neve cedevole c'era una grossa roccia. Per evitare di annaspare inutilmente ho aggirato a sinistra per paleo e roccette... ma sulle Apuane, coi ramponi, il paleo e le roccette possono diventare ostici. Così tra una presa e l'altra che si staccavano e qualche imprecazione dovuta al togliermi d'impaccio ho raggiunto il colletto dopo che Alec, trovando il modo di passare diretto, mi aveva superato.Ago wrote:alec wrote:... ma sentendolo imprecare io sono salito diretto.
alec wrote:... e percorriamo tutta l'esilissima cresta. Il percorso è completamente da battere in neve farinosa a causa delle recenti nevicate. In alcuni punti la cresta è veramente strettissima, ci sta giusto un piede per volta e in certi casi manco quello e bisogna passare su uno dei due versanti.
alec wrote:... poi troviamo un 150 metri di ripido pendio ghiacciato (entravano solo le punte dei ramponi) che obbliga ad una discesa faccia a monte abbastanza snervante.
Grazie Ago. Scinty ha ragione a scioperare, un autorimprovero infatti è d'obbligo: Non abbiamo indossato il casco per la salita nel canale (che per la cronaca qualche confetto l'ha scaricato.. uno notato rotolante già da lontano l'ho deviato di proposito con lo scarpone, gli altri ci sono passati affianco ma a debita distanza). Assurdo a parer mio portarsi il casco e non indossarlo... valutazioni del caso a parte, è sempre meglio averlo in testa, pertanto mi sgrido da solo, inutili sarebbero altrimenti tanti discorsi sulla sicurezza sulle pagine del forum. Lo terrò a mente per la prossima volta. Tolto questo neo, ci siamo comportati bene per il resto della salita.Ago wrote:Non vi fate mancare nulla!Complimentialec wrote:...e nuotando nella farina
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
ma bravi bravi....
ieri ero sul Boscasso in una splendida giornata ma devo dire che l'ambiente non ha nulla da invidiare. A presto.
X scinty
porta pazienza
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Bravi entrambi Fa molto piacere sapere che le proprie salite vengano ripetute!
Si è sciolta un bel po' di neve, il tratto del canale scoperto non lo abbiamo trovato così, certo non c'era molta neve e piantavamo praticamente la picca nell'erba però ciuffi che spuntavano non ce n'erano.
La cresta è affilata vero? Nel mio racconto avevo paura quasi di esagerare, se invece di 100 metri fosse lunga 1 km avrebbe un'altra fama.
La discesa sulla carcaria l'avevamo fatta tutta faccia a monte non avendo trovato neve buona, ed era stata una discesa interminabile...
Si è sciolta un bel po' di neve, il tratto del canale scoperto non lo abbiamo trovato così, certo non c'era molta neve e piantavamo praticamente la picca nell'erba però ciuffi che spuntavano non ce n'erano.
La cresta è affilata vero? Nel mio racconto avevo paura quasi di esagerare, se invece di 100 metri fosse lunga 1 km avrebbe un'altra fama.
La discesa sulla carcaria l'avevamo fatta tutta faccia a monte non avendo trovato neve buona, ed era stata una discesa interminabile...
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Roccandagia - canale di S. Viano
potresti aprire un bel topic a riguardoandrea67 wrote:ma bravi bravi....
ieri ero sul Boscasso in una splendida giornata ma devo dire che l'ambiente non ha nulla da invidiare. A preto.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
grazie!Sub-Comandante wrote:Bravi entrambi Fa molto piacere sapere che le proprie salite vengano ripetute!
Si è sciolta un bel po' di neve, il tratto del canale scoperto non lo abbiamo trovato così, certo non c'era molta neve e piantavamo praticamente la picca nell'erba però ciuffi che spuntavano non ce n'erano.
La cresta è affilata vero? Nel mio racconto avevo paura quasi di esagerare, se invece di 100 metri fosse lunga 1 km avrebbe un'altra fama.
La discesa sulla carcaria l'avevamo fatta tutta faccia a monte non avendo trovato neve buona, ed era stata una discesa interminabile...
si la cresta è molto affilata
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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- davec77
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Mi dispiace doverlo dire, ma siete degli incoscienti.......
Partire da Campocatino alle 7, con queste temperature!
E salire senza casco!!
Il S. Viano è uno dei canali più pericolosi in Apuane. Vi è andata bene.
Partire da Campocatino alle 7, con queste temperature!
E salire senza casco!!
Il S. Viano è uno dei canali più pericolosi in Apuane. Vi è andata bene.
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
E poi scusa Alex, ma dopo aver già visto che dei "sassolini" ogni tanto cadono, non ti viene d'istinto di mettere subito il casco per ripararti?
Io questa di non mettere il casco non la capisco proprio. Io lo uso anche in falesia, e anche in piena estate con 30° C....
Io questa di non mettere il casco non la capisco proprio. Io lo uso anche in falesia, e anche in piena estate con 30° C....
Re: Roccandagia - canale di S. Viano
siamo usciti dal canale alle 9.30, non mi pare che sia esageratamente tardi. Certo si può sempre partire prima ma partire alle 2 o alle 3 di notte da genova per salire sulla roccandagia non mi pare proprio il caso.davec77 wrote:Mi dispiace doverlo dire, ma siete degli incoscienti.......
Partire da Campocatino alle 7, con queste temperature!
E salire senza casco!!
Il S. Viano è uno dei canali più pericolosi in Apuane. Vi è andata bene.
Il casco non ho l'abitudine di usarlo, sicuramente è sbagliato ma non penso di doverne rendere conto a nessuno almeno finchè non ci sarà una specie di codice della strada anche in montagna. Ho fatto presente a ramingo che sarebbe stato meglio indossarlo, lui ha scelto di non metterlo ed è più grande e vaccinato di me.
in tutti questi anni che vado in montagna è la prima volta che mi sento dare dell'incosciente, io non mi sono mai permesso di dirlo a nessuno e mai mi sarei permesso di dirlo ad una persona che non conosco minimamente, e tantomeno seduto davanti ad una tastiera.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Roccandagia - canale di S. Viano
Condivido al 100% il pensiero di Mazzysan...però...visto che Alec è la persona che mi ha insegnato ad andare in montagna ed è la persona con la quale ho condiviso tante gite...emozionanti, facili, difficili...volgio dire solo questo: soprattutto nelle difficoltà, che qualche volta abbiamo incontrato, Alec mi ha sempre dimostrato di essere all'altezza della situazione, di non voler correre rischi inutili, e di saper affrontare i problemi con serietà e consapevolezza.
Davec77 ha sicuramente una grande esperienza di montagna e delle Apuane in particolare, e perciò merita grande rispetto, ma posso assicurare che Alec non ha mai affrontato nessuna gita con incoscienza e superficialità.
A proposito...dovevo esserci anche io con loro! Ma la febbre mi ha bloccato
Chiudo e quoto il pensiero di Ago.
Davec77 ha sicuramente una grande esperienza di montagna e delle Apuane in particolare, e perciò merita grande rispetto, ma posso assicurare che Alec non ha mai affrontato nessuna gita con incoscienza e superficialità.
A proposito...dovevo esserci anche io con loro! Ma la febbre mi ha bloccato
Chiudo e quoto il pensiero di Ago.
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Do you speak English?
Belandi!
(by Origone)
Re: Roccandagia - canale di S. Viano
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa