Pania secca - Cresta Nord
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Pania secca - Cresta Nord
La bellezza della montagna al risveglio è una delle meraviglie della natura…
Non si può dire la stessa cosa nel vedere ramingo al risveglio, quando, biascicante, scende dal letto pesante come un alligatore che si lascia scivolare dentro un paludoso acquitrino…
Ogni passione che si rispetti richiede un minimo di sacrificio, le levatacce sono uno dei sacrifici che la montagna richiede per lasciarsi salire al di fuori dei comodi sentieri. E fu così che, tra le luci di una Genova dormiente, due figure ambigue riponevano i loro zaini nell’auto e partivano in direzione di Massa Carrara.
Sostato quasi al termine della Strada delle Rocchette, la temperatura è oltre le aspettative.. quest’anno le Apuane non hanno offerto condizioni favorevoli alle salite, la neve, quasi mai trasformata, ha limitato molto l’attività alpinistica, rendendola disagevole agli irriducibili appassionati di queste vette selvagge ed asprigne.
Alec scese dalla macchina con il consueto placido sguardo, a metà tra il serio e il sorridente. Un’occhiata alla parete NE della Pania Secca ed al canale per stimarne le condizioni, breve espletamento di bisogni fisiologici (con tanto di fuochi d’artificio per inaugurare la partenza ) e ci mettiamo in marcia.
Il canale di salita, ben visibile e con abbondante innevamento, in una foto del fallito tentativo di circa tre settimane fa.
Reduci da quel recente fallito tentativo proprio per le condizioni pessime dell’innevamento, oggi quanto mai determinati a concludere l’ascensione. Nelle ultime due settimane si è sciolta molta neve e l’attraversamento del bosco prospiciente la parete NE ed il canale a monte dei tre rilievi presenta i segni delle alte temperature, alternando chiazze di neve ammonticchiata a tratti di sterrato, fogliame e pietraie. Solo questa mattina la temperatura era di 8° gradi.
Fortunatamente il canale era piuttosto in condizioni, tratti di crosta dura e portante misti a ad altri più ammorbiditi ma che lasciavano intatto il gusto ed il piacere della risalita, con buona e divertente ramponata (questa volta entrambi con il casco). Il cielo nuvoloso ha reso la salita abbastanza confortevole ed in poco meno di un’ora eravamo già all’intaglio tra i rilievi triangolari. Il filo di cresta che partiva alla nostra sinistra, aveva buona parte del primo tratto completamente pulita, dacchè la decisione di sfilare i ramponi e proseguire in facile arrampicata.
Giunti quasi a metà, un bel pendio di neve invitava ad abbandonare il pendio erboso e la roccia apuana per calzare nuovamente i ramponi, pronti ad un’altra bella salita, ripida e su candido manto, anche qui con neve buona.
il pendio
Poco prima dell'uscita ci attendono alcuni passi di misto in cui è stata necessaria un po’ di concentrazione. Rocce rotte ed instabili rendevano insicure le prese, che andavano selezionate con cura ed attenzione, qualità necessarie anche per superare quei passi in fiducia sulle punte dei ramponi. Il problema è stato risolto nel giro di pochi minuti ed in breve si riprende a salire seguendo la cresta innevata che, sul filo di un ampio panorama, saliva dolce verso l’antecima NE.
verso l'antecima NE
Con Alec siamo giunti in breve sul panettoncino di neve dal quale si ammirava il bel tiro finale.. ahimè .. purtroppo, ormai, semi svestito.
a sinistra la vetta innevata, a fronte la paretina da superare.
Alec prepara la doppia dalla quale ci caliamo al colletto sotto la vetta, sul quale sfocia l’uscita del famoso canale Trimpello.
Sulla parete è presente una sosta. Mi assicuro e faccio sicura ad Alec che apre il tirello, composto da qualche passaggio di II, qui la roccia è leggermente migliore. E’ il mio turno, facilmente raggiungo Alec ed assieme copriamo gli ultimi metri che ci separano dalla vetta, guadagnandone la sommità dopo circa tre ore e quaranta dalla partenza.
Giunti, ci godiamo l’esteso panorama sulla Garfagnana che la Pania offre dall’alto della sua elevazione, essendo una vetta isolata, la vista spazia con franchezza di spirito in ogni direzione.
In lontananza notiamo i rilievi dei Monti Gabberi, Matanna, Procinto, del Forato e l’arco appenninico tutto innevato. Purtroppo il velo di una sconveniente foschia ci ha limitato molto nelle riprese dei panorami. Riposto materiale ed attrezzatura, ripartiamo seguendo la normale che scende verso il Rifugio Rossi. La discesa non è differente dall'attraversare un campo minato, buchi ovunque su neve cedevole rendono la discesa snervante, senza indugio cedo volentieri il passo ad Alec che mi aprirà la via sprofondando più volte e indicandomi, involontariamente, dove non mettere i piedi … bisogna pur difendere il titolo di granitico no? Abbiamo impiegato sei ore dall’attacco all’auto e alle 13 eravamo nuovamente e comodamente seduti a lavorar di mandibole.
Non si può dire la stessa cosa nel vedere ramingo al risveglio, quando, biascicante, scende dal letto pesante come un alligatore che si lascia scivolare dentro un paludoso acquitrino…
Ogni passione che si rispetti richiede un minimo di sacrificio, le levatacce sono uno dei sacrifici che la montagna richiede per lasciarsi salire al di fuori dei comodi sentieri. E fu così che, tra le luci di una Genova dormiente, due figure ambigue riponevano i loro zaini nell’auto e partivano in direzione di Massa Carrara.
Sostato quasi al termine della Strada delle Rocchette, la temperatura è oltre le aspettative.. quest’anno le Apuane non hanno offerto condizioni favorevoli alle salite, la neve, quasi mai trasformata, ha limitato molto l’attività alpinistica, rendendola disagevole agli irriducibili appassionati di queste vette selvagge ed asprigne.
Alec scese dalla macchina con il consueto placido sguardo, a metà tra il serio e il sorridente. Un’occhiata alla parete NE della Pania Secca ed al canale per stimarne le condizioni, breve espletamento di bisogni fisiologici (con tanto di fuochi d’artificio per inaugurare la partenza ) e ci mettiamo in marcia.
Il canale di salita, ben visibile e con abbondante innevamento, in una foto del fallito tentativo di circa tre settimane fa.
Reduci da quel recente fallito tentativo proprio per le condizioni pessime dell’innevamento, oggi quanto mai determinati a concludere l’ascensione. Nelle ultime due settimane si è sciolta molta neve e l’attraversamento del bosco prospiciente la parete NE ed il canale a monte dei tre rilievi presenta i segni delle alte temperature, alternando chiazze di neve ammonticchiata a tratti di sterrato, fogliame e pietraie. Solo questa mattina la temperatura era di 8° gradi.
Fortunatamente il canale era piuttosto in condizioni, tratti di crosta dura e portante misti a ad altri più ammorbiditi ma che lasciavano intatto il gusto ed il piacere della risalita, con buona e divertente ramponata (questa volta entrambi con il casco). Il cielo nuvoloso ha reso la salita abbastanza confortevole ed in poco meno di un’ora eravamo già all’intaglio tra i rilievi triangolari. Il filo di cresta che partiva alla nostra sinistra, aveva buona parte del primo tratto completamente pulita, dacchè la decisione di sfilare i ramponi e proseguire in facile arrampicata.
Giunti quasi a metà, un bel pendio di neve invitava ad abbandonare il pendio erboso e la roccia apuana per calzare nuovamente i ramponi, pronti ad un’altra bella salita, ripida e su candido manto, anche qui con neve buona.
il pendio
Poco prima dell'uscita ci attendono alcuni passi di misto in cui è stata necessaria un po’ di concentrazione. Rocce rotte ed instabili rendevano insicure le prese, che andavano selezionate con cura ed attenzione, qualità necessarie anche per superare quei passi in fiducia sulle punte dei ramponi. Il problema è stato risolto nel giro di pochi minuti ed in breve si riprende a salire seguendo la cresta innevata che, sul filo di un ampio panorama, saliva dolce verso l’antecima NE.
verso l'antecima NE
Con Alec siamo giunti in breve sul panettoncino di neve dal quale si ammirava il bel tiro finale.. ahimè .. purtroppo, ormai, semi svestito.
a sinistra la vetta innevata, a fronte la paretina da superare.
Alec prepara la doppia dalla quale ci caliamo al colletto sotto la vetta, sul quale sfocia l’uscita del famoso canale Trimpello.
Sulla parete è presente una sosta. Mi assicuro e faccio sicura ad Alec che apre il tirello, composto da qualche passaggio di II, qui la roccia è leggermente migliore. E’ il mio turno, facilmente raggiungo Alec ed assieme copriamo gli ultimi metri che ci separano dalla vetta, guadagnandone la sommità dopo circa tre ore e quaranta dalla partenza.
Giunti, ci godiamo l’esteso panorama sulla Garfagnana che la Pania offre dall’alto della sua elevazione, essendo una vetta isolata, la vista spazia con franchezza di spirito in ogni direzione.
In lontananza notiamo i rilievi dei Monti Gabberi, Matanna, Procinto, del Forato e l’arco appenninico tutto innevato. Purtroppo il velo di una sconveniente foschia ci ha limitato molto nelle riprese dei panorami. Riposto materiale ed attrezzatura, ripartiamo seguendo la normale che scende verso il Rifugio Rossi. La discesa non è differente dall'attraversare un campo minato, buchi ovunque su neve cedevole rendono la discesa snervante, senza indugio cedo volentieri il passo ad Alec che mi aprirà la via sprofondando più volte e indicandomi, involontariamente, dove non mettere i piedi … bisogna pur difendere il titolo di granitico no? Abbiamo impiegato sei ore dall’attacco all’auto e alle 13 eravamo nuovamente e comodamente seduti a lavorar di mandibole.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Pania secca - Cresta Nord
complimenti per la salita quindi neve anche se poca c'è nè ancora in zona panie??
- Fed7
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Re: Pania secca - Cresta Nord
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
Re: Pania secca - Cresta Nord
Bravi e bellissimo racconto (ma che carina l'ultima faccina che rumina!)
Fuochi d'artificio? ..........
Fuochi d'artificio? ..........
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Pania secca - Cresta Nord
Un po' vi invidio
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
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Re: Pania secca - Cresta Nord
Bravi! un'altra bella salita!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: Pania secca - Cresta Nord
Grazie a tutti!
Ad AleUd: Sulla Pania della Croce è ancora abbondante, si vede anche dalle foto di vetta. Sulla P.Secca solo il versante NO è sufficientemente interessato. Il canale Trimpello, al quale purtroppo ho dimenticato di fare la foto, era ancora innevato, ma dalle condizioni della neve suppongo i suoi salti siano scoperti, soprattutto nella parte bassa. Se le temperature restano tali e non vi sarà almeno un pò di rigelo, daremo alla neve un veloce arrivederci all'anno venturo.
Ad AleUd: Sulla Pania della Croce è ancora abbondante, si vede anche dalle foto di vetta. Sulla P.Secca solo il versante NO è sufficientemente interessato. Il canale Trimpello, al quale purtroppo ho dimenticato di fare la foto, era ancora innevato, ma dalle condizioni della neve suppongo i suoi salti siano scoperti, soprattutto nella parte bassa. Se le temperature restano tali e non vi sarà almeno un pò di rigelo, daremo alla neve un veloce arrivederci all'anno venturo.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Pania secca - Cresta Nord
sorry... Le avevo lasciate nella gallery....ramingo wrote:
Ad AleUd: Sulla Pania della Croce è ancora abbondante, si vede anche dalle foto di vetta.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
- Pazzaura
- Titano di Quotazero
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Re: Pania secca - Cresta Nord
Bello bello, sono stato pocchissimo in Apuane, ma mi piacciono parecchio.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
- davec77
- Quotazerino doc
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- Location: Bologna / Riviera apuana
Re: Pania secca - Cresta Nord
Decisamente, poca neve per essere al 24 marzo e pochissima rispetto all'anno scorso. Comunque sempre un bel giro.
(Più facile rispetto a quando ero andato io... con la sosta sull'antecima sepolta e un tiro di ghiaccio a 60-70° per uscire dall'intaglio!!!)
A proposito del Trimpello, è un canale difficile (almeno D e passaggi di IV su roccia/misto) e, che io sappia, pochissimo ripetuto. Raramente in condizioni, immagino, vista l'esposizione sudest.
Per la cresta Nord della Secca sono anche possibili altre varianti, sopratutto con buon innevamento.
- si può seguire la cresta direttamente fin da Piglionico (i tre denti offrono un'esposta e aerea traversata con tratti di misto);
- si può raggiungere la cresta, oltre che per il canalino nordest, anche per uno dei due canali ovest che salgono fra un dente e l'altro; il primo a sinistra è facile (circa PD-), l'altro invece è più stretto e ripido con un camino centrale per nulla banale (AD/AD+, almeno 60°).
(Più facile rispetto a quando ero andato io... con la sosta sull'antecima sepolta e un tiro di ghiaccio a 60-70° per uscire dall'intaglio!!!)
A proposito del Trimpello, è un canale difficile (almeno D e passaggi di IV su roccia/misto) e, che io sappia, pochissimo ripetuto. Raramente in condizioni, immagino, vista l'esposizione sudest.
Per la cresta Nord della Secca sono anche possibili altre varianti, sopratutto con buon innevamento.
- si può seguire la cresta direttamente fin da Piglionico (i tre denti offrono un'esposta e aerea traversata con tratti di misto);
- si può raggiungere la cresta, oltre che per il canalino nordest, anche per uno dei due canali ovest che salgono fra un dente e l'altro; il primo a sinistra è facile (circa PD-), l'altro invece è più stretto e ripido con un camino centrale per nulla banale (AD/AD+, almeno 60°).
Re: Pania secca - Cresta Nord
Bel racconto Ramingo
speravo in un innevamento più abbondante, è stata comunque una bella salita
vedo che avete tutti ovviato alla mancanza delle faccine
p.s. sono un grande esperto di fuochi d'artificio
speravo in un innevamento più abbondante, è stata comunque una bella salita
vedo che avete tutti ovviato alla mancanza delle faccine
p.s. sono un grande esperto di fuochi d'artificio
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Pania secca - Cresta Nord
e io che ti faccio pure da procuratore...alec wrote: p.s. sono un grande esperto di fuochi d'artificio
Re: Pania secca - Cresta Nord
andrea67 wrote:e io che ti faccio pure da procuratore...alec wrote: p.s. sono un grande esperto di fuochi d'artificio
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Pania secca - Cresta Nord
...hai calzato due scarponi diversi,,,,,, e al contrario per di più
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
Re: Pania secca - Cresta Nord
Ma Porc.... Ecco perchè quel fastidio durante la salita... ora si spiega perchè quando cercavo di fare un passo a destra andavo a sinistra e viceversa!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Pania secca - Cresta Nord
mi ricorda il film di pozzetto mia moglie è una strega...girando il volante a sinistra la macchina va a sinistraramingo wrote:Ma Porc.... Ecco perchè quel fastidio durante la salita... ora si spiega perchè quando cercavo di fare un passo a destra andavo a sinistra e viceversa!
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Pania secca - Cresta Nord
alec wrote:mi ricorda il film di pozzetto mia moglie è una strega...girando il volante a sinistra la macchina va a sinistraramingo wrote:Ma Porc.... Ecco perchè quel fastidio durante la salita... ora si spiega perchè quando cercavo di fare un passo a destra andavo a sinistra e viceversa!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Pania secca - Cresta Nord
si vede che non l'hai visto quel film...quella scena è una delle più divertenti che abbia mai visto provo a cercarla su youtuberamingo wrote:alec wrote:mi ricorda il film di pozzetto mia moglie è una strega...girando il volante a sinistra la macchina va a sinistraramingo wrote:Ma Porc.... Ecco perchè quel fastidio durante la salita... ora si spiega perchè quando cercavo di fare un passo a destra andavo a sinistra e viceversa!
tra poco carico le mie foto
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Pania secca - Cresta Nord
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Pania secca - Cresta Nord
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Pania secca - Cresta Nord
Ecco le mie foto
Ramingo nel canale a fianco della cresta, sullo sfondo l'uscita del canale NE.
Verso l'uscita del canale.
Roccette delicate.
Verso l'anticima.
La Pania della Croce.
La doppia.
L'ultimo tiro.
Uscita del Trimpello.
Ramingo nel canale a fianco della cresta, sullo sfondo l'uscita del canale NE.
Verso l'uscita del canale.
Roccette delicate.
Verso l'anticima.
La Pania della Croce.
La doppia.
L'ultimo tiro.
Uscita del Trimpello.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: Pania secca - Cresta Nord
Belle... ricordati di portarmele assieme a quelle della Roccandagia.
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”