Pizzo d'Uccello - Campanile Ovest

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davec77
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Pizzo d'Uccello - Campanile Ovest

Post by davec77 »

Ieri siamo stati su questa guglia un po' dimenticata e fuori mano, ripetendo la via Gemignani-Marchetti-Ricci del 1976.
La via è recensita sulla GMI vol. Alpi Apuane al numero 8fb.
Bella giornata, freddina al primo mattino (ad Aulla brina e +1°C alle 8) ma poi calda durante il giorno, la valle di Vinca è sempre bellissima (lo ripeto tutte le volte) e ha un clima davvero fortunato.
La via è per amatori e credo sia ben poco ripetuta, nonostante la difficoltà abbordabile (max IV+) e nonostante la roccia non sia affatto male (comunque non manca la consueta dose di paleo e detriti, soprattutto per l'avvicinamento e la discesa). Sicuramente si trova molta più gente ai vicini contrafforti del Pizzo, con le loro numerosissime vie moderne e qualche classica "famosa", tipo il Diedro Sud e la Tiziana.
Appena mi arrivano metto qualche foto e, se a qualcuno interessa, una descrizione della salita.
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Ago
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Re: Pizzo d'Uccello - Campanile Ovest

Post by Ago »

A me interesserebbe. Grazie!
Sento il tuo passo sincrono col mio

http://ik1ype.blogspot.com/
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Re: Pizzo d'Uccello - Campanile Ovest

Post by Sub-Comandante »

aspeto le foto!!! : Thumbup :
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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davec77
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Re: Pizzo d'Uccello - Campanile Ovest

Post by davec77 »

Ecco il raccontino della salita e le foto.
Partiamo da Vinca non troppo presto, alle 9... altrimenti prenderemmo freddo e basta. In meno di 1 ora di passeggiata nel bosco siamo alla fonte dove si abbandona il sentiero per salire sotto i contrafforti del Pizzo, in mezzo a enormi blocchi (area boulder). Secondo una relazione in nostro possesso bisogna seguire il Sentiero Piotti in direzione Ovest fino a trovarsi sotto il canale che separa il Contrafforte sinistro dalla costola che fa capo al Campanile Ovest: e così noi facciamo, quando incrociamo il sentiero lo seguiamo verso sinistra (ma con il senno di poi forse non conviene: meglio salire più direttamente in diagonale, fuori sentiero).
In vista del margine occidentale del contrafforte sinistro abbandoniamo il Piotti e saliamo dritti, infilandoci nel canale che delimita il contrafforte: non è banale, il terreno è ripido e facciamo passi di II e anche uno di III, per fortuna su roccia buona. Ci spostiamo su una spalla a sinistra, e dalla sommità vediamo... che abbiamo sbagliato. Il canale da risalire era quello accanto, ancora più a sinistra! Per fortuna dalla spalla dove siamo vediamo bene il resto dell'avvicinamento.
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Scendiamo delicatamente, per terreno apuano ripido, raggiungendo il canale giusto, lo attraversiamo e risaliamo dall'altra parte. Qui, subito sopra un comodo ripiano erboso, iniziano le rocce della costola sottostante il campanile, che viene risalita dalla nostra via: e infatti in una clessidra è infilata un'antichissima fettuccia a segnalare l'attacco.
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Partiamo. Superato il primissimo saltino più impegnativo (ma sarà al massimo III+) seguo più o meno il filo della dorsale, cercando i passi più facili (non si va molto oltre il II). Il terreno è discontinuo con molta erba, ma anche roccia tutto sommato abbastanza solida. Dopo 50 m trovo un chiodo e aggiungendo un friend faccio sosta. Il tiro successivo è simile: terreno facile, fino a una paretina più dritta, alla cui base sta un altro chiodo. Il socio lo rinvia e prosegue scalando la paretina, prima in verticale poi verso destra, per poi fermarsi a fine corde su un ripiano dove attrezza una sosta mettendo un chiodo e un nut. Anche qui non si supera il III+.
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A questo punto la cuspide finale del campanile è vicina: ci separano da essa un gendarme e un colletto erboso. Salgo dritto pochi metri, sempre molto agevolmente, poi evito il gendarme a destra facendo un piccolo passo in discesa e raggiungo il colletto per il facile canale erboso che ad esso fa capo. La via prosegue sulla parete successiva, più alta e verticale, e che termina in cima. Visto che ho ancora molta corda continuo senza sostare. Le difficoltà qui si collocano sul IV continuo, però su roccia buona e ben proteggibile. Trovo un chiodo, salgo lungo un sistema di fessure e prima che queste terminino traverso a destra fino a uno strano ancoraggio: un tondino di ferro infilato in una fessura. Si muove ma lo rinvio lo stesso strozzandoci un cordino alla base, poi proseguo in verticale per delle placche con lame, proteggendomi agevolmente con friends. Purtroppo la corda sta per finire, così, ormai al limite dei 60 m, supero un saltino più verticale di IV+ e mi fermo su un microterrazzino dove sosto su un vecchio chiodo più altri due che metto io.
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Il socio mi raggiunge e prosegue obliquando leggermente verso destra, trovando ovviamente la sosta già attrezzata (con vari chiodi e catena!) pochi metri dopo... ma dove ero arrivato io non si vedeva. Continua più facilmente e raggiunge un ripiano, a sinistra del quale imbocca un bel diedro di roccia ottima (ultimo passettino di IV) alla fine del quale trova un'altra sosta attrezzata. Lo raggiungo e proseguo camminando per pochi passi fino alla vetta aerea, caratterizzata da grandi e solidi spuntoni sui quali si può sostare.
L'ambiente è molto bello e solitario.
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Aggirando gli spuntoni sommitali a sinistra troviamo uno stretto ed esposto intaglio con una sosta di calata attrezzata. Ci aggiungiamo un cordino e ci caliamo verso destra, nel vicino e ampio canale erboso che scende dalla forcella a monte del campanile.
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La calata è breve (sui 20 m) ma verticale. Anche il canale è abbastanza ripido, sicché continuo a scendere sulle corde fino a raggiungere un alberello posto sotto le pareti, dalle quali pensiamo di calarci ancora (e infatti ci troviamo resti di fettucce abbandonati). Con un'altra calata, stavolta lunga, scendiamo raggiungendo una zona più appoggiata del canale. Qui mettiamo via le corde e proviamo a scendere a piedi. Il canale più in basso presenta un salto, ma sembra che traversando delicatamente verso destra si possa raggiungere una zona di cenge che potrebbe permettere di evitarlo. Così è, anche se il traverso da slegati è per me molto delicato e un po' esposto, su terreno apuano assai infido e con passi di II. Raggiunte le cengette siamo di nuovo in prossimità del percorso di salita: sempre spostandoci a destra, ma un po' in discesa, superiamo ancora qualche breve saltino di roccia e troviamo un alberello. Ormai siamo vicini all'attacco, e infatti con una calata da 25 m superiamo gli ultimi salti ripidi e torniamo in prossimità dela fettuccia iniziale. Ad averlo saputo, potevamo lasciare gli zaini qui!
In discesa, ricostruiamo facilmente il percorso di avvicinamento corretto: percorriamo i pendii erbosi sottostanti l'attacco e poi scendiamo direttamente nel canale "giusto", che non è troppo difficile, con passi al massimo di II senza esposizione. In pochi minuti siamo fuori dalle difficoltà.
Il rientro a Vinca è veloce e piacevole e permette anche di raccogliere grosse castagne ;)


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Re: Pizzo d'Uccello - Campanile Ovest

Post by Ramingo »

Beh è stata una bella avventura da quanto ho letto, una di quelle belle uscite sui monti dietro casa (per voi).

Bravi per aver salito una via poco ripetuta integrando e attrezzando dove necessario, sono sempre positive questo tipo di uscite che permettono di unire l'aspetto ludico a quello didattico della scalata.
L'ambiente, la giornata e la via vi hanno regalato indubbiamente una bella cornice. :)

Certo che l'ambiente apuanico è sempre piuttosto complesso... è da un pò che non ci vengo e quando tornerò a visitarlo mi sa che dovrò riabituarmici! :-k
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Re: Pizzo d'Uccello - Campanile Ovest

Post by davec77 »

Sicuramente l'ambiente è molto, molto bello e la giornata era assolutamente perfetta dal punto di vista meteo, cosa che in autunno capita mentre in primavera ed estate è rara.
Non è proprio un'avventura perché comunque è una via breve e tecnicamente facile, però è vero che non è certo una salita di moda, preconfezionata come tante vie moderne a spit (che a me, per inciso, piacciono ugualmente: ma sono cose diverse). L'avvicinamento e la discesa sono delicati, e, oserei dire, in proporzione riservano le maggiori difficoltà.
Non la definirei una salita didattica comunque. Per portare in montagna un principiante, anche in Apuane forse ci sono vie più adatte, magari con le stesse difficoltà in arrampicata ma con terreno meno insidioso.
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Ramingo
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Re: Pizzo d'Uccello - Campanile Ovest

Post by Ramingo »

Intendevo didattica per voi, nel senso che, trovandovi su una salita in cui le difficoltà sono ampiamente gestite dalla vostra esperienza, la tranquillità di salita vi consente (volendo) di effettuare in scioltezza manovre e protezioni uso allenamento e miglioramento personale, è ovvio che un principiante su un terreno del genere non è consigliabile portarlo. :wink:
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Re: Pizzo d'Uccello - Campanile Ovest

Post by amadablam »

=D> e : Thanks : per la descrizione : Thumbup :
Namaste
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Tenzin Gyatso (Dalai Lama)

Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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