mont Maudit cresta KUFFNER
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mont Maudit cresta KUFFNER
erano anni che sognavo la kuffner,una cresta classica tra le più affascinanti delle alpi,l' occasione si è presentata solo quest'anno dopo aver conosciuto luca un socio di cordata perfetto,forte e con la mia stessa passione,collezionare i 4000 e per le vie più classiche....
io e luca ci siamo conosciuti tramite internet e la prima volta che ci siamo incontrati(1mese fa) abbiamo subito fatto la tiefenmatten al dent d herens una via che ti fa subito capire se la cordata è affiatata e destinata ad aver grandi successi per quello che può esser un alpinismo non estremo e per noi dilettanti..
siamo partiti domenica da la palud,l' idea era di fare la kuffner domenica e lunedi per evitare la folla del weekend,ma come poi vedremo non è servito a niente poichè il nostro bivacco era lo stesso sovraffollato...giunti con la funivia a punta helbronner ci dirigiamo subito al circle du maudit un vasto ghiacciaio pianeggiante che ci condurrà all 'attacco della cresta...alla nostra destra il gran capucin alla nostra sinistra la nord de la tuor ronde e davanti a noi LEI la kuffner...onesto,più ci avvicinavamo e più faceva paura,la osservavamo e ci chiedavamo come si facesse a superar quel risalto di roccia o quel canale ghiacciato,vista da sotto è veramente impressionante
è la prima volta per me sul bianco e al circle mi sembrava di rivedere le immagini delle spedizioni nel karakorum un ambiente selvaggio,isolato,silenzioso con pareti e canali ghiacciati..
attraversato il circle si arriva all attacco del canalino che conduce al bivacco de la fourche,le condizioni non sono del tutto ottimali,non c è neve trasformata e sul tratto finale del canalino ci ritroviamo su ghiaccio vivo e grigio e ci tocca far 2 tiri a suon di viti...arriviamo al bivacco,un vero e proprio nido d'aquila...si trova proprio sopra la brenva e di fronte l integrale di peuterey con la noire la blanche e l impressionante grand pilier d angle...non ci sono parole per descriver l emozione di esser li a un passo da quelle pareti maestose...nel bivacco ci sono 12 posti ma noi siamo una ventina,qualche francese ha addirittura dormito fuori tra le rocce...
è mattina!!!è grande in me la voglia di scalare!! si parte alle 3e45 il primo tratto di cresta è in piano è una lunga arrampicata su roccia con in mezzo sottili creste di neve...al buio seguivamo le tracce dei ramponi sulla roccia...vi sono passaggi di terzo e quarto talvolta da disarrampicare e sempre coi ramponi..si giunge a una crestina molto affilata che conduce a 2 couluoir di ghiaccio vivo e fragile..non faremo dei tiri a viti poichè se no ci impiegheremo troppo tempo, la vita di uno è strettamente legata alla concentrazione dell altro...terminati i 2 couloir ci si ritrova davanti a un muro di granito superabile tranquillamente in conserva con passaggi prevalentemente del sec o del terz..terminato il muro si arriva al famosissimo traverso dell androsace,è una cresta molto estetica,fa da regina su molte copertine di libri d alpinismo,ma si rivelerà il tratto più semplice della kuffner poichè non troveremo ghiaccio ma neve trasformata..l androsace lo attraversiamo sotto la guglia fino a un passaggio delicatissimo..arrivo su una placca in traverso, è completamente liscia ma c è un chiodo arrugginito con appeso un cordino sfilacciato...non ho scelta,il chiodo può non tenere il cordino rompersi ma è l unico modo di passare la placca che non presenta neanche microfessure utilizzabili con le punte dei ramponi,mi appendo a peso morto e scendo di circa 1metro e mezzo,il cordino non è lungo tutta la placca ,mi dondolo un po e vedo che sulla placca alla mia sinistra c è una fessura,riesco con il rampone sinistro ad agganciarla rimango appeso al cordino con la mano destra e con la sinistra faccio un piede mano,ora devo lasciare la mano sul cordino e rimanere appeso alla fessura,rimasto appeso vedo una fessurina sotto di me dove posso appoggiare i ramponi e scaricare il peso per poter assicurarmi con un frend,proseguo il traverso fino a un chiodo arrugginito che ci permette di calarci in doppia alla base di un ripido canale che ci ricondurrà sulla cresta….da qui iniziano 300m di dislivello di misto che ci porteranno alla spalla del maudit a circa 4300..sono 300 metri delicati che affronteremo a tiri…un arrampicata estetica che vede il susseguirsi di ghiaccio vivo e lame di roccia del IV che danno sull immenso ghiacciaio della brenva…i tiri sono pericolosi quanto divertenti,vi sono fessure e tacche perfette per i ramponi,fessure proteggibilissime con frend medi e spuntoni da sfruttare per far soste su cordoni o fettucce portati da noi…arrivati alla spalla sappiamo di aver chiuso la kuffner ma ancora non ce ne rendiamo conto…proseguiamo e in 45 minuti siamo sul maudit…è grande la gioia e luca la manifesta con un urlo di liberazione e consapevolezza di aver chiuso una via che un alpinista si ricorda per tutta la vita…colle della brenva,labirinto di seracchi del tacul,e alle 4 siamo sulla funivia dell anguille du midi che ci porterà dritti a delle freschissime bionde medie al bar di la palud!!!!
io e luca ci siamo conosciuti tramite internet e la prima volta che ci siamo incontrati(1mese fa) abbiamo subito fatto la tiefenmatten al dent d herens una via che ti fa subito capire se la cordata è affiatata e destinata ad aver grandi successi per quello che può esser un alpinismo non estremo e per noi dilettanti..
siamo partiti domenica da la palud,l' idea era di fare la kuffner domenica e lunedi per evitare la folla del weekend,ma come poi vedremo non è servito a niente poichè il nostro bivacco era lo stesso sovraffollato...giunti con la funivia a punta helbronner ci dirigiamo subito al circle du maudit un vasto ghiacciaio pianeggiante che ci condurrà all 'attacco della cresta...alla nostra destra il gran capucin alla nostra sinistra la nord de la tuor ronde e davanti a noi LEI la kuffner...onesto,più ci avvicinavamo e più faceva paura,la osservavamo e ci chiedavamo come si facesse a superar quel risalto di roccia o quel canale ghiacciato,vista da sotto è veramente impressionante
è la prima volta per me sul bianco e al circle mi sembrava di rivedere le immagini delle spedizioni nel karakorum un ambiente selvaggio,isolato,silenzioso con pareti e canali ghiacciati..
attraversato il circle si arriva all attacco del canalino che conduce al bivacco de la fourche,le condizioni non sono del tutto ottimali,non c è neve trasformata e sul tratto finale del canalino ci ritroviamo su ghiaccio vivo e grigio e ci tocca far 2 tiri a suon di viti...arriviamo al bivacco,un vero e proprio nido d'aquila...si trova proprio sopra la brenva e di fronte l integrale di peuterey con la noire la blanche e l impressionante grand pilier d angle...non ci sono parole per descriver l emozione di esser li a un passo da quelle pareti maestose...nel bivacco ci sono 12 posti ma noi siamo una ventina,qualche francese ha addirittura dormito fuori tra le rocce...
è mattina!!!è grande in me la voglia di scalare!! si parte alle 3e45 il primo tratto di cresta è in piano è una lunga arrampicata su roccia con in mezzo sottili creste di neve...al buio seguivamo le tracce dei ramponi sulla roccia...vi sono passaggi di terzo e quarto talvolta da disarrampicare e sempre coi ramponi..si giunge a una crestina molto affilata che conduce a 2 couluoir di ghiaccio vivo e fragile..non faremo dei tiri a viti poichè se no ci impiegheremo troppo tempo, la vita di uno è strettamente legata alla concentrazione dell altro...terminati i 2 couloir ci si ritrova davanti a un muro di granito superabile tranquillamente in conserva con passaggi prevalentemente del sec o del terz..terminato il muro si arriva al famosissimo traverso dell androsace,è una cresta molto estetica,fa da regina su molte copertine di libri d alpinismo,ma si rivelerà il tratto più semplice della kuffner poichè non troveremo ghiaccio ma neve trasformata..l androsace lo attraversiamo sotto la guglia fino a un passaggio delicatissimo..arrivo su una placca in traverso, è completamente liscia ma c è un chiodo arrugginito con appeso un cordino sfilacciato...non ho scelta,il chiodo può non tenere il cordino rompersi ma è l unico modo di passare la placca che non presenta neanche microfessure utilizzabili con le punte dei ramponi,mi appendo a peso morto e scendo di circa 1metro e mezzo,il cordino non è lungo tutta la placca ,mi dondolo un po e vedo che sulla placca alla mia sinistra c è una fessura,riesco con il rampone sinistro ad agganciarla rimango appeso al cordino con la mano destra e con la sinistra faccio un piede mano,ora devo lasciare la mano sul cordino e rimanere appeso alla fessura,rimasto appeso vedo una fessurina sotto di me dove posso appoggiare i ramponi e scaricare il peso per poter assicurarmi con un frend,proseguo il traverso fino a un chiodo arrugginito che ci permette di calarci in doppia alla base di un ripido canale che ci ricondurrà sulla cresta….da qui iniziano 300m di dislivello di misto che ci porteranno alla spalla del maudit a circa 4300..sono 300 metri delicati che affronteremo a tiri…un arrampicata estetica che vede il susseguirsi di ghiaccio vivo e lame di roccia del IV che danno sull immenso ghiacciaio della brenva…i tiri sono pericolosi quanto divertenti,vi sono fessure e tacche perfette per i ramponi,fessure proteggibilissime con frend medi e spuntoni da sfruttare per far soste su cordoni o fettucce portati da noi…arrivati alla spalla sappiamo di aver chiuso la kuffner ma ancora non ce ne rendiamo conto…proseguiamo e in 45 minuti siamo sul maudit…è grande la gioia e luca la manifesta con un urlo di liberazione e consapevolezza di aver chiuso una via che un alpinista si ricorda per tutta la vita…colle della brenva,labirinto di seracchi del tacul,e alle 4 siamo sulla funivia dell anguille du midi che ci porterà dritti a delle freschissime bionde medie al bar di la palud!!!!
Complimenti vivissimi. Bravi
Solo una domanda: "Ma quel cordino sfilacciato non potevate sostituirlo?"
Solo una domanda: "Ma quel cordino sfilacciato non potevate sostituirlo?"
Last edited by Ago on Tue Jul 28, 2009 14:51, edited 1 time in total.
La cresta Kuffner al Maudit - che Rebuffat chiama più propriamente Cresta est della Tour Ronde - è una magnifica salita, come Bouquetin ha ben evidenziato. Il suo entusiasmo è evidente nel racconto, che ha toni "bonattiani" (mi si perdoni questa considerazione ).
Le condizioni variano molto, come accade spesso in quota. L'ambiente è magnifico. Dormire al bivacco della Fourche è un'esperienza indimenticabile. Paertire dal rifugio Torino è sicuramente più comodo, ma toglie alla gita quell'aria da gran course che invece ha. La visione del versante Brenva è indimenticabile.
La via è continua e varia nello stesso tempo, alternando tutti i terreni dell'alta montagna.
Si è capito che è piaciuta anche a me?
Bravo Bouquetin - e bravo anche al tuo socio
Le condizioni variano molto, come accade spesso in quota. L'ambiente è magnifico. Dormire al bivacco della Fourche è un'esperienza indimenticabile. Paertire dal rifugio Torino è sicuramente più comodo, ma toglie alla gita quell'aria da gran course che invece ha. La visione del versante Brenva è indimenticabile.
La via è continua e varia nello stesso tempo, alternando tutti i terreni dell'alta montagna.
Si è capito che è piaciuta anche a me?
Bravo Bouquetin - e bravo anche al tuo socio
...
per rispondere:
ad AGO....il cordino passava nell anello del chiodo l unica era tagliarlo ma lo afferri allungando la mano e lasciandoti andare,dall ltimo posto"comodo"per far manovre non tocchi il chiodo
a mazzysan.. scusa per iltono bonattiano ma per il mio basso livello sono esperienze uniche si capisce che ti è piaciuta ma è difficile che la kuffner possa non pacere ad un alpinista..
per quanto riguarda le foto convinco al più presto luca ad iscriversi cosi le pubblica lui che io sono una frana
grazie a tutti
ad AGO....il cordino passava nell anello del chiodo l unica era tagliarlo ma lo afferri allungando la mano e lasciandoti andare,dall ltimo posto"comodo"per far manovre non tocchi il chiodo
a mazzysan.. scusa per iltono bonattiano ma per il mio basso livello sono esperienze uniche si capisce che ti è piaciuta ma è difficile che la kuffner possa non pacere ad un alpinista..
per quanto riguarda le foto convinco al più presto luca ad iscriversi cosi le pubblica lui che io sono una frana
grazie a tutti
Re: ...
Il mio commento sul tono bonattiano non aveva risvolti polemici, ma fare simpaticamente notare come l'entusiasmo possa essere così coinvolgente e trascinante.bouquetin wrote:per rispondere:
a mazzysan.. scusa per iltono bonattiano ma per il mio basso livello sono esperienze uniche si capisce che ti è piaciuta ma è difficile che la kuffner possa non pacere ad un alpinista..
Per fare la Kuffner (così come altre salite di ampio respiro e di pari livello), occorre avere una grande passione per la montagna, piede sicuro (si potrebbe dire "piede alpino"?) e usare tutta l'esperienza accumulata - o che si sta facendo .
Ancora bravi
Re: ...
Non è questione di tempo, ma di sicurezza (beh, che un po' c'entra anche con il tempo)...bouquetin wrote:italo sai che io e luca pur di averti con noi ci avremmo messo volentieri qualche oretta in più
Italo B.
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Re: ...
ma quale 7a,non vado nemmeno a vederlo da sotto!!!bouquetin wrote:ma grazie uomo del 7A
tullio
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Re: ...
quasi tutti quelli che conosco!!!!anche tu potrestibouquetin wrote:ehhehe tullio sei la persona più umile del mondo ma su roccia e ghiaccio chi ti batte??
e poi cosa c'entra la competizione???io vado a scalare x puro divertimento,che sia classica in montagna,che sportiva a bassa quota,non mi interessa il grado,basta che sia una bella via in un bel posto
tullio
...
cena fuori dal bivacco con sullo sfondo l aiguille blanche
prima foto scattata da luca al mattino...con tratto di cresta fatto al buio
muro di granito
una cordata ci segue sull androsace
recupero luca sul traverso
i tratti di misto che caratterizzanoi 300m per l uscita alla spalla
ritorno tra illabirinto del tacul
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Re: ...
si,grado di ********!!!bouquetin wrote:ahhah hai ragione ma stavo scherzando...anche se avere i tuoi gradi mi sarebbe molto utile...
tullio
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Eccomi qua sono "Spielberg", mi sono iscritto a quotazero dietro invito di Bouquetin e mi butto subito nel forum sull'argomento Kuffner, visto che sono stato il socio della salita.
Preferisco far parlare le immagini alle parole. Non sono un fotografo professionista (nel senso che nn è il lavoro con cui mi procuro da vivere), ma è una vecchia passione che coltivo (ho aiutato tante volte amici fotografi nei loro servizi.....) cresciuta insieme alla passione per la montagna.
Se qualcuno vuol parlare di fotografia di montagna....
Grazie mille per i compliments ricevuti, è stata realmente una salita impegnativa, sia fisicamente che mentalmente!
Pubblico tutte le foto sulla mia pagina di facebook, se qualcuno mi vuol chiedere l'amicizia è il benvenuto.
Sto cercando di capire come inserire le foto qui nel forum.............. e sto provando or ora a creare un'album nella gallery personale di quotazero.......spero di riuscirci!
Preferisco far parlare le immagini alle parole. Non sono un fotografo professionista (nel senso che nn è il lavoro con cui mi procuro da vivere), ma è una vecchia passione che coltivo (ho aiutato tante volte amici fotografi nei loro servizi.....) cresciuta insieme alla passione per la montagna.
Se qualcuno vuol parlare di fotografia di montagna....
Grazie mille per i compliments ricevuti, è stata realmente una salita impegnativa, sia fisicamente che mentalmente!
Pubblico tutte le foto sulla mia pagina di facebook, se qualcuno mi vuol chiedere l'amicizia è il benvenuto.
Sto cercando di capire come inserire le foto qui nel forum.............. e sto provando or ora a creare un'album nella gallery personale di quotazero.......spero di riuscirci!
Luke "Spielberg"
- Alexander
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...
...ragazzi scusate il ritardo... ho visto solo ora. Complimenti davvero. Splendida salita, splendido approccio.
Bellissimo racconto. Sono rimasto incollato allo schermo a seguire parola per parola. Ora vado a vedere le foto. Complimentoni!
Bellissimo racconto. Sono rimasto incollato allo schermo a seguire parola per parola. Ora vado a vedere le foto. Complimentoni!
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Re: ...
Ecco le foto dal profilo di Facebookbouquetin wrote:
cena fuori dal bivacco con sullo sfondo l aiguille blanche
prima foto scattata da luca al mattino...con tratto di cresta fatto al buio
muro di granito
una cordata ci segue sull androsace
recupero luca sul traverso
i tratti di misto che caratterizzanoi 300m per l uscita alla spalla
ritorno tra illabirinto del tacul
Complimentoni per la salita e per le foto
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Belandi!
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- luigi.marchese
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