Mont Blanc du Tacul - 29 giugno 2008
Moderator: Moderatori
Mont Blanc du Tacul - 29 giugno 2008
Uscita del corso di alpinismo CAI ULE al Mont Blanc du Tacul. Ma quale materiale portare ?
Ci fermiamo alla stazione intermedia della funivia, a Plan de l’Aiguille. Mentre aspettiamo un po’, cercando di fronteggiare lo sbalzo di quota che ci aspetta [0 m/3800 m], assistiamo al battesimo dell’aria di un aspirante parapendista.
Continuano a passare le cabine per l’Aiguille du Midi, con l’incomparabile sfondo delle Aiguille di Chamonix. Caratteristica l’Aiguille de Ciseuax [forbici], che si nota nella parte destra della foto, quasi come due dita messe a “V”.
Sullo sfondo la calotta nevosa dell’Aiguille Verte (4200 m), con a sinistra i Dru, teatro di una delle più belle salite di Bonatti.
Arriviamo finalmente all’Aiguille du Midi. Attraverso la grotta di ghiaccio, lasciamo il mondo “civile” ed entriamo in quello dell’alta quota.
Cominciamo a prepararci per scendere la ripida ed esposta cresta che conduce al col du Midi.
Ecco la cresta, che precipita a sinistra direttamente su Chamonix, 2800 m più sotto.
Facce note stanno per arrivare al rifugio dei Cosmiques…
Vita di rifugio 1
Vita di rifugio 2
Dalla terrazza del rifugio, vediamo uno skyrunner in allenamento.
Il Triangolo di Tacul, su cui passano molte ed interessanti vie di neve e di misto. Sull’estrema destra della struttura si intuisce la goulotte Chere, palestra di ghiaccio di parecchie generazioni di alpinisti.
Alzando lo sguardo, traguardiamo l’Aiguille du Gouter a destra ed il Dome du Gouter a sinistra, entrambi su una delle vie normali francesi al monte Bianco.
Verso il basso, il tormentato ghiacciaio dei Bossons precipita direttamente su Chamonix.
Vita di rifugio 3
Cominciano i primi segni di cedimento. La quota si fa sentire.
Vita di rifugio 4
Non sono ancora le 4 del mattino, quando cominciamo a scendere verso la traccia principale, che costeggia lo sperone roccioso su cui sorge il rifugio dei Cosmiques.
L’Aiguille du Midi si staglia contro l’incerto chiarore che precede un’alba ancora lontana.
Superiamo il primo pendio; il rigelo ci consente una progressione costante e tutto sommato agevole.
I primi seracchi, ancora spruzzati dalla sabbia rossa caduta la settimana scorsa …
… precedono di poco il superamento della crepaccia terminale.
Troviamo il primo sole …
… che colora la neve di un tenue rosa.
Giunti sulla cresta che delimita la depressione del col du Maudit, vediamo finalmente la meta della nostra gita.
Giochi di luci e di ombre.
Giochi di ombre e di luci.
Dalla vetta del Tacul, uno sguardo verso la nord della Tour Ronde…
… un ricordo che abbraccia la prima parte della cresta Kuffner al mont Maudit …
… ed infine un pensiero verso il popolo tibetano.
Geometrie della neve.
Uno zoom interessato su una cordata che sta uscendo dalla via Rebuffat sulla sud dell’Aiguille du Midi.
Le ultime cordate stanno completando la molesta, fastidiosa e faticosa cresta che riconduce alla funivia …
… mentre in lontananza le Grand Jorasses si nascondono.
Fine delle trasmissioni.
Nota: mi scuso per la lunghezza, ma mi faceva piacere festeggiare adeguatamente il mio 500° messaggio.
Ci fermiamo alla stazione intermedia della funivia, a Plan de l’Aiguille. Mentre aspettiamo un po’, cercando di fronteggiare lo sbalzo di quota che ci aspetta [0 m/3800 m], assistiamo al battesimo dell’aria di un aspirante parapendista.
Continuano a passare le cabine per l’Aiguille du Midi, con l’incomparabile sfondo delle Aiguille di Chamonix. Caratteristica l’Aiguille de Ciseuax [forbici], che si nota nella parte destra della foto, quasi come due dita messe a “V”.
Sullo sfondo la calotta nevosa dell’Aiguille Verte (4200 m), con a sinistra i Dru, teatro di una delle più belle salite di Bonatti.
Arriviamo finalmente all’Aiguille du Midi. Attraverso la grotta di ghiaccio, lasciamo il mondo “civile” ed entriamo in quello dell’alta quota.
Cominciamo a prepararci per scendere la ripida ed esposta cresta che conduce al col du Midi.
Ecco la cresta, che precipita a sinistra direttamente su Chamonix, 2800 m più sotto.
Facce note stanno per arrivare al rifugio dei Cosmiques…
Vita di rifugio 1
Vita di rifugio 2
Dalla terrazza del rifugio, vediamo uno skyrunner in allenamento.
Il Triangolo di Tacul, su cui passano molte ed interessanti vie di neve e di misto. Sull’estrema destra della struttura si intuisce la goulotte Chere, palestra di ghiaccio di parecchie generazioni di alpinisti.
Alzando lo sguardo, traguardiamo l’Aiguille du Gouter a destra ed il Dome du Gouter a sinistra, entrambi su una delle vie normali francesi al monte Bianco.
Verso il basso, il tormentato ghiacciaio dei Bossons precipita direttamente su Chamonix.
Vita di rifugio 3
Cominciano i primi segni di cedimento. La quota si fa sentire.
Vita di rifugio 4
Non sono ancora le 4 del mattino, quando cominciamo a scendere verso la traccia principale, che costeggia lo sperone roccioso su cui sorge il rifugio dei Cosmiques.
L’Aiguille du Midi si staglia contro l’incerto chiarore che precede un’alba ancora lontana.
Superiamo il primo pendio; il rigelo ci consente una progressione costante e tutto sommato agevole.
I primi seracchi, ancora spruzzati dalla sabbia rossa caduta la settimana scorsa …
… precedono di poco il superamento della crepaccia terminale.
Troviamo il primo sole …
… che colora la neve di un tenue rosa.
Giunti sulla cresta che delimita la depressione del col du Maudit, vediamo finalmente la meta della nostra gita.
Giochi di luci e di ombre.
Giochi di ombre e di luci.
Dalla vetta del Tacul, uno sguardo verso la nord della Tour Ronde…
… un ricordo che abbraccia la prima parte della cresta Kuffner al mont Maudit …
… ed infine un pensiero verso il popolo tibetano.
Geometrie della neve.
Uno zoom interessato su una cordata che sta uscendo dalla via Rebuffat sulla sud dell’Aiguille du Midi.
Le ultime cordate stanno completando la molesta, fastidiosa e faticosa cresta che riconduce alla funivia …
… mentre in lontananza le Grand Jorasses si nascondono.
Fine delle trasmissioni.
Nota: mi scuso per la lunghezza, ma mi faceva piacere festeggiare adeguatamente il mio 500° messaggio.
Direi foto stupende!!!
Anche il pensierino al Tibet, è molto gradito!!!:smt038
Complimenti
Anche il pensierino al Tibet, è molto gradito!!!:smt038
Complimenti
"The gods made heavy metal and they saw that it was good
They said to play it louder than hell
We promised that we would
When losers say its over with you know that its a lie
The gods made heavy metal and its never gonna die." Manowar
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- tulliorock
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Bianchebonsai wrote:... in pochi secondi l'equivalente di una videoproiezione al cai o posti simili
very
.. cosi' per curiosità ( se per caso avete visto ) .... lo sky-runner che calzature indossava
.
La foto è tirata al massimo; ad occhio e croce c'erano almeno 300 m di distanza.
La prossima volta cercherò di guardarlo nel bianco degli occhi
Comunque, se ti interessa, mandami un MP, così ti spedisco la sequenza completa delle foto.
.... e io che credevo vi fosse passato a fianco ( )mazzysan wrote:Bianchebonsai wrote:... in pochi secondi l'equivalente di una videoproiezione al cai o posti simili
very
.. cosi' per curiosità ( se per caso avete visto ) .... lo sky-runner che calzature indossava
.
La foto è tirata al massimo; ad occhio e croce c'erano almeno 300 m di distanza.
La prossima volta cercherò di guardarlo nel bianco degli occhi
Comunque, se ti interessa, mandami un MP, così ti spedisco la sequenza completa delle foto.
.
Re: ...
Mazzysan: un nome, una garanziaAlexander wrote:...spelndide foto ed adeguato commento... Mazzysan no tradisce mai!
ciao
Grazie a tutti dei complimenti. Spero a breve di replicare; qualche progetto ci sarebbe, neh, Alexander
Re: Mont Blanc du Tacul - 29 giugno 2008
E così dopo l’Aretes des Cosmiques del giorno prima ed una notte quasi insonne al rifugio omonimo, eccoci alla salita sul Mont Blanc du Tacul della domenica...
Sveglia alle 4:30, la mattina è fresca (-6), il cielo terso...i primi alpinisti sono già partiti dal almeno un paio d’ore in direzione del Monte posto lassù a quota 4.810...non ne ricordo il nome...
In molti siamo invece a partire a quest’ora...tanti con ambizioni davvero fuori della mia portata (Contaminne-Grisolle, Cherè, triangle du Tacul) altri che ci seguiranno sulla cima del Tacul.
E’ una sensazione strana quella che mi accompagna...la salita in programma non presenta particolari difficoltà tecniche, ma come mi spiega Teo, la via negli ultimi anni ha subito trasformazioni davvero importanti...ci sono alcuni momenti, durante la medesima stagione, nei quali la via diventa un intricato labirinto tra seracchi incombenti e crepi aperti e la difficoltà passa così da un PD ad un AD, a volte perfino a D!!!!!!
I due grandi crepacci che si incontrano dopo l’attacco della parete nord sono infatti spesso aperti e talvolta oppongono un muro verticale o precari ponti di neve.
Non è il nostro caso...le condizioni sono ideali, anche se passare sotto seracchi così prominenti non è molto rassicurante...
Pensare poi all’incidente occorso qualche anno fa ad un gruppo di alpinisti mette i brividi...
Superiamo quindi i ripidi pendii della parete e ci portiamo sulla spalla in direzione dell’ultimo tratto di salita.
Qua abbiamo la possibilità di ammirare la cupola sommitale del Bianco, il canalino che porta al col Maudit, la cresta Kuffner, la Peuterey...mamma mia quanti nomi altisonanti, quanta giusta riverenza...
Infine con gli ultimi passaggi facili, ma sicuramente da non banalizzare, su misto giungiamo in vetta.
Anche oggi il sole ha voluto regalarci una giornata strepitosa , vista a quasi 360° (non fosse per quel monte lassù...)...tutti soddisfatti.
Foto di rito e rientro abbastanza eterno sino all’Aiguille du Midi per prendere la funivia in direzione Chamonix.
Sveglia alle 4:30, la mattina è fresca (-6), il cielo terso...i primi alpinisti sono già partiti dal almeno un paio d’ore in direzione del Monte posto lassù a quota 4.810...non ne ricordo il nome...
In molti siamo invece a partire a quest’ora...tanti con ambizioni davvero fuori della mia portata (Contaminne-Grisolle, Cherè, triangle du Tacul) altri che ci seguiranno sulla cima del Tacul.
E’ una sensazione strana quella che mi accompagna...la salita in programma non presenta particolari difficoltà tecniche, ma come mi spiega Teo, la via negli ultimi anni ha subito trasformazioni davvero importanti...ci sono alcuni momenti, durante la medesima stagione, nei quali la via diventa un intricato labirinto tra seracchi incombenti e crepi aperti e la difficoltà passa così da un PD ad un AD, a volte perfino a D!!!!!!
I due grandi crepacci che si incontrano dopo l’attacco della parete nord sono infatti spesso aperti e talvolta oppongono un muro verticale o precari ponti di neve.
Non è il nostro caso...le condizioni sono ideali, anche se passare sotto seracchi così prominenti non è molto rassicurante...
Pensare poi all’incidente occorso qualche anno fa ad un gruppo di alpinisti mette i brividi...
Superiamo quindi i ripidi pendii della parete e ci portiamo sulla spalla in direzione dell’ultimo tratto di salita.
Qua abbiamo la possibilità di ammirare la cupola sommitale del Bianco, il canalino che porta al col Maudit, la cresta Kuffner, la Peuterey...mamma mia quanti nomi altisonanti, quanta giusta riverenza...
Infine con gli ultimi passaggi facili, ma sicuramente da non banalizzare, su misto giungiamo in vetta.
Anche oggi il sole ha voluto regalarci una giornata strepitosa , vista a quasi 360° (non fosse per quel monte lassù...)...tutti soddisfatti.
Foto di rito e rientro abbastanza eterno sino all’Aiguille du Midi per prendere la funivia in direzione Chamonix.
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La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: Mont Blanc du Tacul - 29 giugno 2008
Grazie per averci reso partecipi delle tue emozioni per una salita del genere. Bellissimo.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Mont Blanc du Tacul - 29 giugno 2008
Complimentissimi!!! Belle tanto anche le foto!! Che colori!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Mont Blanc du Tacul - 29 giugno 2008
Grazie, troppo gentile..Pazzaura wrote:Grazie per averci reso partecipi delle tue emozioni per una salita del genere. Bellissimo.
Il fatto è che con poche parole e con le foto è impossibile esprimere al meglio ciò che si prova in certe situazioni. Sono pochi anni che frequento la montagna, ma mai prima di oggi credo di aver vissuto così intensamente una "gita"...
E' un ambiente davvero unico...
C'è chi soffre di mal d'africa e chi di mal di montagna...
Io sono uno di questi ultimi...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: Mont Blanc du Tacul - 29 giugno 2008
La natura ci regala emozioni uniche...sta a noi coglierle.scinty wrote:Complimentissimi!!! Belle tanto anche le foto!! Che colori!
Ed io credo di essere stato molto fortunato..
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Re: Mont Blanc du Tacul - 29 giugno 2008
Che foto
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Re: Mont Blanc du Tacul - 29 giugno 2008
Complimenti!!!
Che voglia di Quattromila...
Ascolta, approfitto: sono necessari gli sci oppure si può già salire solo con i ramponi???
Che voglia di Quattromila...
Ascolta, approfitto: sono necessari gli sci oppure si può già salire solo con i ramponi???
Re: Mont Blanc du Tacul - 29 giugno 2008
Premetto che purtroppo non sono uno skialp!!!!Andreino wrote:Complimenti!!!
Che voglia di Quattromila...
Ascolta, approfitto: sono necessari gli sci oppure si può già salire solo con i ramponi???
E noi siamo saliti solo con i ramponi...
tra l'altro davvero condizioni spettacolari...è molto bello sentire lo scricchiolio delle punte e della picca sulla neve e sul ghiacchio...
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: Mont Blanc du Tacul - 29 giugno 2008
BRAVO per le tue salite e per la tua passione
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Re: Mont Blanc du Tacul - 29 giugno 2008
Mi hai messo in moto i neuroni e la fantasia... strane idee popolano già i miei prossimi giorni...
anche se il meteo non sembra andare verso il meglio... mmmmmhhhhh.... però la voglia è enorme... vedremo...
anche se il meteo non sembra andare verso il meglio... mmmmmhhhhh.... però la voglia è enorme... vedremo...
Re: Mont Blanc du Tacul - 29 giugno 2008
In questi 2 giorni, il solo rivedere le foto ed essere chiuso tra 4 mura , mi fa "star male"...Andreino wrote:Mi hai messo in moto i neuroni e la fantasia... strane idee popolano già i miei prossimi giorni...
anche se il meteo non sembra andare verso il meglio... mmmmmhhhhh.... però la voglia è enorme... vedremo...
La voglia è davvero tanta...
Spero per te che si concretizzi
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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