Io la consiglio a chi vuole trascorrere una giornata tranquilla, con una bella camminata di avvicinamento, una salita piacevole e non difficile, una bella vetta su cui prendere il sole e una comoda discesa su ampi panorami!
Relaziun
Gruppo del Nuvolau
Punta Dallago 2479 m Via della Vipera
Bella salita su via poco conosciuta e pertanto meno frequentata delle vicine vie presenti sulla Croda Negra La via è attrezzata a chiodi.
Difficoltà: III, IV e un breve passo di IV+ sul primo tiro
Sviluppo 150 m
Ore: 2
Soste: su vecchi chiodi o clessidre
Roccia: buona
Attrezzatura: serie di friends e nut, cordini in kevlar e martello
Avvicinamento: Dal rifugio Fedare, lungo la statale al passo Giau, seguire la ben visibile strada-mulattiera che sale verso nord ovest passando sotto la seggiovia. Salire sino all'evidente sella erbosa da qui prendere una traccia che si stacca sulla destra e risalire per prati sino ad incrociare il sentiero 441 e prenderlo in direzione Rif Averau, passando in prossimità di una grossa croce metallica si prosegue lungo il sentiero fino ad incrociare la nuova seggiovia, in corrispondenza della quale si risale il pendio erboso sottostante la parete e si ginge all'attacco segnato da un ometto e da un chiodo arancione (1ora circa)
In alternativa si può prendere la seggiovia che dal rifugio Fedare porta al rifugio Averau; da qui seguire in discesa il sentiero 441 in direzione della nuova ed evidente seggiovia e raggiunta quest'ultima risalire per prati sino alla base della parete
L1: dal chiodo arancione risalire sulla verticale sin sotto ad un evidente strapiombetto (IV- IV 2 chiodi). Superare lo strapiombetto (un passo di IV+) e ristabilendosi proseguire per muretti (III) sino alla sosta su 2 chiodi (30 m)
L2: dalla sosta traversare verso destra (1chiodo) e puntare verso un vago diedrino ( IV - 1 chiodo) che si risale direttamente oppure traversando ancora verso sinistra in esposizione dove si risale un breve risalto per poi proseguire sulla verticale lungo una bella placca articolata (IV- 2 cordini in due clessidre) che porta ad una cengia ove si trova la seconda sosta su cordino in clessidra (40m)
L3: risalire sempre sulla verticale per placche nere (III) e spostarsi poi verso destra superando un breve saltino (IV-) per poi risalire ancora per placche su ottima roccia sino a raggiungere una cengia detritica che si risale (possibilità di proteggersi allungando un chiodo piantato nella rientranza della parete che delimita a monte la cengia) sino ad un ballatoio dove si rinviene la sosta su due chiodi (30 m)
L4: risalire inizialmente lungo la verticale della sosta (III) e poi dopo circa 7 metri entrare nel bellissimo camino e risalirlo sino alla sommità (III +) dalla quale si prosegue per breve muretto sino ad una cengia ove si trova la sosta su chiodi (25 m)
L5: risalire il breve muretto lungo la verticale della sosta (IV-) e poi spostarsi verso sinistra per risalire un secondo breve muretto (1 clessidra sulla sinistra) per proseguire poi su terreno più facile sino in vetta dove si trova una sosta su un fix con anello ( 25 m).
Discesa: dalla cima scendere facilmente verso nord est e seguendo l'evidente traccia raggiungere la Forcella Averau; da qui per il sentiero segnato raggiungere il rif Averau dal quale si può ritornare alla macchina o utilizzando la seggiovia o lungo l'evidente sentiero.
Prima sosta
Attacco secondo tiro
La bella placca del secondo tiro
In uscita dal terzo tiro
Il bel camino del quarto tiro
