Croda Negra-Via Super rapida

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gecko
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Croda Negra-Via Super rapida

Post by gecko »

Della serie chi la dura la vince, dopo che lo scorso anno abbiamo vagabondato per un tempo indefinito sotto la parete alla ricerca di questa via, quest'anno, dopo un attento studio a tavolino dell'unica relazione che ho trovato in intenet e di un approssimativo schizzo su una guida tedesca l'abbiamo trovata anche se,nella mia testardaggine, ho ceffato l'attacco e così ne è venuta fuori una interessante variante!!! :risataGrassa:
Relaziun:
Gruppo del Nuvolau
Croda Negra 2518 m Via Super rapida con variante d'attaco


Bella salita su via poco conosciuta e pertanto meno frequentata delle vicine vie presenti sulla Croda Negra La via è attrezzata a chiodi.
Difficoltà: III, IV V- un passo
Sviluppo 285 m
Ore: 2,30 – 3'00
Soste: su spit, eccetto il primo tiro su clessidra e spuntone
Roccia: buona
Attrezzatura: serie di friends e nut, cordini in kevlar

Avvicinamento: Dal rifugio Fedare, lungo la statale al passo Giau, seguire la ben visibile strada-mulattiera che sale verso nord ovest passando sotto la seggiovia. Proseguire per la mulattiera che sale ripida sulla destra e seguirla fino ad una edicola di legno con una madonnina. Deviare a destra per prati seguendo un'evidente traccia che risale la spalla erbosa puntando ad una caverna di guerra con croce. Raggiunto il sentiero che risale verso la forcella del Nuvolau piegare a sinistra e dopo circa 20 metri in corrispondenza di un cartello con due frecce contrapposte abbandonare il sentiero principale e seguire l'evidente traccia sulla destra che risale verso un torrione con grotta e ruderi di guerra; da qui seguire ancora il sentiero (bollino rosso ed ometti) sino ad una forcelletta dalla quale si ridiscende leggermente per poi puntare alla parete. La via attacca nel punto più basso della parete anche se rispetto all'originale noi abbiamo attaccato leggermente spostati a destra (faccia a monte) in prossimità di un vago canalino di rocce bianche.


L1: risalire il vago canalino di rocce bianche (III) e spostarsi poi verso sinistra per roccette e salti erbosi (II III possibilità di proteggersi su spuntoni) sino a raggiungere una nicchia giallastra dove si sosta utilizzando una clessidra ed uno spuntone (50 m)
L2: dalla sosta risalire il breve strapiombino (III+ fessura da friend) e continuare poi per una bellissima placca (IV clessidra e fessure da friend), al termine della placca obliquare leggermente verso sinistra e poi traversare per circa 8 metri (III+ spuntoni) puntando al termine di un canalino di sfasciumi dove si rinviene la sosta su uno spit (35 m)
L3: risalire verticali alla sosta in leggero strapiombo (IV- fessura da friend) e proseguire per una placca nera lavorata (IV 1 spit); risalire sulla verticale lungo una serie di muretti (III+ clessidre e spuntoni) sino a raggiungere una nicchia su cengia dove si rinviene la sosta su spit (40 m)
L4: salire sulla verticale alla sosta e per rocce a gradoni (II III clessidre e spuntoni) giungere ad una cengia dove si trova la sosta su spit (50 m)
L5: proseguire sempre sulla verticale della sosta (III) puntando verso un muretto di rocce nere con al centro uno spit (III IV- un passo) che si risale direttamente fino alla sosta su uno spit. (40 m)
L6: risalire il breve ed articolato muretto di roccia nera (IV- 1 spit) e puntare verso uno strapiombo nero che lo si supera (V- 1 spit) sulla destra sfruttando una lama e facendo attenzione alla roccia decisamente poco solida: superato lo strapiombo si piega verso sinistra e si risale un muretto nero (IV 1 spit) e continuando ad obliquare a sinistra si raggiunge la sosta su uno spit (40 m)
L7 risalire il canalino a sinistra dello spit (III +) e proseguire sino ad una nicchia gialla dove si rinviene uno spit (III e II) allungarlo e spostarsi sulla destra per cengette sino alla vetta dove si sosta su spuntone (30 m)

Discesa: dalla cima scendere, in direzione dell'Averau, un breve salto di roccia (II 5 metri) e raggiunto il pendiio erboso scendere per tracce (ometti) in direzione ENE sino ad incontrare il sentiero della normale alla Croda Negra; ridiscendere lungo il sentiero e giunti ad una selletta dove il sentiero piega decisamente a sinistra, in corrispondenza di un ometto di pietra si rinviene (tre metri più in basso verso Sud) l'ancoraggio per la prima doppia (23 metri) all'interno di una canale; leggermente sulla sinistra rispetto alla prima calata si trova il secondo ancoraggio per la successiva doppia che con circa 25 metri deposita alla basa del canale di sfasciumi. (Possibile anche un'unica doppia di 50 metri ma si rischia di incastrare le corde nei vari spuntoni). Da qui per traccia si scende costeggiando la parete sino a raggiungere il sentiero che porta alla parete sud della Croda Negra. Si scende lungo il sentiero (ometti) e in 10 minuti si raggiunge il sentiero segnato che risale alla forcella del Nuvolau; lo si segue in discesa e in breve si ritorna alla croce e da qui seguendo la traccia che scende per il pendio erboso si ritorna alla mulattiera di salita e da qui al parcheggio del rifugio Fedare (1.15 ore)

Soluzione 2: tralasciando le doppie si scende per sentiero e dopo alcuni saliscendi si raggiunge la forcella Averau; da questa verso il rifugio Averau e successiva discesa in seggiovia, oppure per sentiero sino al rifugio Fedare.

Il rifugio Fedare è tappa fissa al ritorno per le sue superbuonissime torte :smt118
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La bastionata della Croda Negra
La bastionata della Croda Negra
Uscita quinto tiro
Uscita quinto tiro
Attacco quarto tiro
Attacco quarto tiro
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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